Sfoglia il Catalogo feltrinelli010
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7161-7180 di 10000 Articoli:
-
Psicoterapia senza l'Io. Una prospettiva buddhista
La diffusione delle tradizioni spirituali buddhiste nel mondo occidentale ha risvegliato negli ambienti psicoterapeutici un profondo interesse per le pratiche meditative orientali che sembrano condividere il loro stesso obiettivo: la liberazione dalla sofferenza psichica attraverso l'autoconsapevolezza. Ma adottare semplicemente la meditazione come un'ennesima tecnica terapeutica pone non pochi problemi, soprattutto quando ci si scontra con la nozione sconcertante della non esistenza dell'io, che costituisce proprio l'assunto centrale della filosofia buddhista. Per questo, nonostante la curiosità, buddhisti e psicoterapeuti hanno mantenuto per lo più una distanza guardinga. Mark Epstein, meditante e psicoterapeuta, si propone appunto di facilitare il dialogo tra le due discipline, chiarendo innanzitutto i gravi fraintendimenti che impediscono loro di collaborare in modo proficuo. Le sue considerazioni sfatano tante concezioni erronee sul buddhismo (che sia una fuga dal mondo alla ricerca di un annientamento nichilista nel nulla, oppure una regressione a uno stato narcisistico infantile), ma offrono anche interessanti paralleli con concetti psicoanalitici quali il falso sé di Winnicott e l'attenzione fluttuante, consigliata da Freud agli analisti, e molto simile alla presenza mentale dei buddhisti. -
Trauma e psicopatologia. Un approccio evolutivo-relazionale
Questo libro propone una riformulazione del trauma in termini evolutivo-relazionali, come risultato della mancata elaborazione delle emozioni traumatiche, ovvero di quelle emozioni non simbolizzate nell'ambito delle relazioni primarie. Il bambino, se maltrattato, non può sviluppare l'autostima e la capacità di comprendere gli stati mentali propri e dell'altro, qualità necessarie a esplorare con fiducia l'ambiente circostante e quindi a costruire relazioni significative. Le esperienze croniche di trascuratezza hanno effetti negativi su svariate aree del funzionamento del bambino dando origine, ad esempio, a somatizzazione, difficoltà di sintonizzazione emotiva, mancanza di controllo degli impulsi, come anche, nei casi più gravi, a stati dissociativi. La perdita di una base sicura, insomma, rappresenta una condizione traumatica capace di predisporre il soggetto alla depressione, alla dipendenza patologica, ai disturbi del comportamento alimentare. E non sempre è in relazione con maltrattamenti espliciti, come indica il fatto che la disorganizzazione dell'attaccamento è per lo più connessa a esperienze traumatiche irrisolte del genitore, le quali si riflettono sullo stato dissociativo del bambino. Il presente volume esamina le possibili relazioni causali fra le esperienze traumatiche e la psicopatologia, a partire dalla teoria dell'attaccamento, dell'infant research e dalle recenti scoperte neuro-biologiche sulla natura relazionale della mente. -
La pratica della presenza per realizzare la nostra natura autentica
La ricchezza nascosta nel cuore, nella vita e nell'esperienza è qui, dentro di noi, non in un'esistenza migliore, in un'altra casa, un'altra carriera, un'altra relazione, un altro paese o un altro insegnamento spirituale. Forse un tempo lo sapevamo, ma poi lo abbiamo dimenticato. Siamo noi stessi il luogo e la fonte di quanto stiamo cercando. Ma solo se arriviamo a scoprire la pienezza dell'esperienza immediata, avvertendola e percependola direttamente, quella consapevolezza può influire realmente sulla nostra identità e sulla maniera in cui viviamo. Almaas, fondatore della scuola del Diamond Approach, propone un metodo di auto-osservazione essenziale e pratico per percorrere la strada della consapevolezza di sé tramite un'indagine costante sulla propria presenza e sul momento attuale. Solo essere presenti e consapevoli, evitando di manomettere l'esperienza, porta al raggiungimento della vera Natura. Non alterare e non modificare la propria esperienza non significa adottare un atteggiamento di passiva accettazione, ma piuttosto non interferire con l'esperienza, rispettare tutto ciò che accade ed emerge alla consapevolezza. L'esposizione filosofica del metodo è accompagnata da una serie di 'esercizi di esplorazione', che possono essere eseguiti individualmente oppure in coppia, e che permettono al lettore di assimilare in modo più diretto e personale il viaggio spirituale proposto dall'autore. -
Il suono del silenzio
"La consapevolezza è la via del senza morte"""". Questo verso del Dhammapada è sempre stato fonte di riflessione e di conforto per l'autore lungo tutta una vita dedicata alla pratica e poi all'insegnamento del buddhismo theravada, l'antica via dei primi discepoli del Buddha. Come il Buddha, e come il suo insegnante diretto Achaan Chah, il Venerabile Sumedho ha sempre centrato il suo insegnamento sulla consapevolezza, il solo vero rifugio in una condizione umana che, essendo nata, creata, condizionata, è votata alla sofferenza e alla disgregazione. La consapevolezza come rifugio, quindi, e come strumento prezioso per entrare in contatto con le proprie illusioni, i preconcetti, le emozioni e le reazioni abituali che, una volta illuminate nella loro transitorietà, nella loro natura di puri oggetti mentali, perdono molto del loro potere. Achaan Sumedho non ama definire la consapevolezza una tecnica meditativa, quanto un atteggiamento, un senso di attenzione sospesa, uno stato di apertura e di ricettività nei confronti delle cose così come sono, al di là delle preferenze e delle avversioni personali. Questo libro è il seguito ideale del volume """"La consapevolezza intuitiva"""" e raccoglie i discorsi tenuti dall'autore in occasione di un ritiro aperto ai laici presso il monastero inglese di Amaravati." -
La voce del corpo. Il ruolo del corpo in psicoterapia
Gli scritti inediti qui presentati sono in parte conosciuti dai praticanti bioenergetici come le 'monografie di Lowen'. Si tratta di una raccolta emblematica, che copre l'arco di vent'anni di ricerca, dal 1962 al 1982, colmando una grossa lacuna nella letteratura bioenergetica. Vi vengono infatti discussi e sviscerati tutti i temi fondanti del pensiero loweniano: il rapporto tra stress e malattia, il piacere in relazione al corpo, il rapporto tra respiro e movimento e tra pensiero e sentire, il legame tra volontà di vivere e voglia di morire, l'aggressività e l'orrore. Nella vastità degli argomenti trattati, due temi spiccano per centralità e profondità di analisi: la relazione tra sesso e personalità e il valore ineludibile che ha l'autoespressione per la salute e la guarigione psicocorporea. Tutto ciò che inibisce o rende difficoltosa l'espressione di sé è, nell'ottica bioenergetica, fonte di stress e di possibile malattia: l'emozione che non può essere espressa si trasforma in tensione per i muscoli che dovrebbero essere coinvolti nella sua espressione. La grande intuizione che Lowen, partendo da Freud e passando per Reich, ha sviluppato in modo del tutto innovativo è proprio il rapporto diretto tra inibizione e tensione: tale rapporto è talmente stretto che è possibile valutare e riconoscere quali emozioni e impulsi siano stati inibiti in una persona soltanto studiando le sue tensioni muscolari. -
Come siamo. Liberare la mente da tutti i condizionamenti
Krishnamurti è stato un filosofo nel senso originario della parola, non un accademico o un intellettuale, ma un amante della verità che ha sollevato domande essenziali sulla vita. Ha dedicato la sua vita a parlare alla gente in tutto il mondo delle eterne domande esistenziali. In questa serie di otto discorsi tenuti a Ojai, in California, nel 1955, esamina la confusione, le abitudini e i presupposti della mente umana, che sono alla radice di tutta la violenza e la sofferenza del mondo. Benché queste riflessioni siano state offerte più di cinquant'anni fa, il loro significato è ancora innovativo e rilevante per i nostri tempi. Krishnamurti esamina un mondo in cui il boom della produzione e i progressi della scienza promettono un futuro felice senza mantenere la promessa. Punta il dito contro l'escalation delle guerre, della competizione, dell'invidia e del nazionalismo, nonostante i progressi nell'educazione, nell'ecumenismo religioso e nelle tecniche di miglioramento di sé. Essenzialmente chiede ai suoi lettori di considerare che gli apparenti progressi del sé non sono progressi verso la libertà, ma un cammino verso l'illusione. Conoscere la propria mente attraverso la diligente auto-osservazione, afferma Krishnamurti, è l'unica via alla libertà. -
Per una gestalt viva
Il libro si compone di cinque parti, dedicate rispettivamente al padre della Gestalt - Fritz Perls - , alla prassi, alla teoria, alla trasmissione e alla spiritualità della Gestalt. Di grande ispirazione quest'ultima, in cui Naranjo porta alla luce la trama nascosta di quelle che definisce ""filosofia implicita"""" e """"spiritualità implicita"""" della Gestalt: filosofia e spiritualità vissute nella pratica, più che concettualizzate, e che i contemporanei di Perls non riconobbero facilmente. Perls ne emerge come spirito fortemente 'dionisiaco', naturalmente portato a spingersi oltre i limiti del conosciuto e a rompere le forme prestabilite, e la Gestalt come forza potenzialmente dirompente e innovatrice, ma al tempo stesso come consapevolezza del 'qui e ora', e dunque lucidità, attenzione, 'spirito apollineo'. È in questa sintesi tra forze opposte che Naranjo individua la vera essenza della Gestalt, non una semplice tecnica terapeutica che 'funziona', ma una via di realizzazione implicitamente spirituale, che permette all'essere umano di sollevarsi dal cieco mondo passionale alla condizione aperta della coscienza pura."" -
Diario spirituale. Una fonte di ispirazione per ogni giorno dell'anno
Paramahansa Yogananda (1893-1952), la cui vita straordinaria e appassionante è ormai nota a tutti grazie alla sua ""Autobiografia di uno yogi"""", fu il primo maestro venuto dall'India a stabilirsi in Occidente per diffondere la scienza dello yoga. Pioniere assoluto, mantenne sempre vive le radici nella tradizione, facendo conoscere in tutto il mondo la saggezza dei grandi maestri del kriya yoga. Questo """"Diario spirituale"""" è uno strumento prezioso per conoscere il suo insegnamento e concentrarsi, in ogni giorno dell'anno, su mete spirituali quali il coraggio, la guarigione, la preghiera, la volontà, l'amore divino."" -
Riflessioni sull'io
È possibile vivere senza affidarsi a nessuna autorità? Secondo Krishnamurti, per collegarci pienamente a ciò che è reale, occorre esaminare in prima persona, senza poggiare su alcun puntello esterno, alcuna tradizione, ma neppure su ciò che abbiamo imparato in precedenza, su ciò che già conosciamo. Bisogna rivolgersi unicamente all'esperienza in corso. Egli non fu un filosofo in senso classico, ma piuttosto un veggente e un maestro, e i suoi discorsi erano meditazioni guidate. Amava interrogarsi insieme al pubblico, aiutando migliaia di ascoltatori a svincolarsi da modelli di pensiero profondamente radicati. Con l'esempio e l'indagine incoraggiava continuamente a esaminare la propria esperienza di sé e del mondo e a sviluppare un proprio 'sguardo critico'. La gamma dei suoi interessi fu estremamente varia, e il presente volume mira a illustrare soprattutto quella parte del suo pensiero che si concentra sui temi dell'io e dell'identità personale. Ma, inevitabilmente, l'autore tocca tutte le corde che hanno a che fare con il motivo del suo impegno nel mondo: favorire una trasformazione radicale della coscienza. I brani sono tratti principalmente da dialoghi tenuti a viva voce da Krishnamurti, per cui la lettura risulta estremamente vicina all'ascolto diretto della voce, del suo continuo domandare, stimolare questioni esistenziali, pungolare e mettere in discussione tutte le 'verità' che diamo per scontate e che non fanno che limitare la nostra libertà. -
Trasformare la mente. Seminari di normodinamica
Questo libro raccoglie molti dei discorsi che Paolo Menghi tenne nell'ambito dei suoi seminari di 'normodinamica'. Il suo insegnamento nasce con l'intento di aiutare l'essere umano ad aprirsi all'esistenza e a risvegliarsi dall'identificazione ipnotica con un io ristretto; il suo metodo si fonda sulla meditazione quale strumento di consapevolezza utile a modificare i propri automatismi e a entrare in un contatto profondo con aree e istanze personali nascoste o ignorate, nel quale possa ""riemergere l'inconscio"""". La normodinamica, termine che allude alle dinamiche della vita ordinaria come terreno e combustibile del processo evolutivo, intende la normalità come piena realizzazione delle potenzialità umane. Essa si avvale di tecniche di yoga, arti marziali, espressione e manipolazione corporea, ma affronta anche lo studio e l'esplorazione della propria storia personale in una prospettiva sistemico-relazionale, per poi cercarne una rielaborazione creativa e artistica."" -
Modellare la struttura dell'esperienza per espandere il proprio mondo
Possiamo imparare dagli altri come fanno ciò che fanno e apprendere le loro abilità? Tutti sogniamo di poter far cose che adesso non sappiamo fare. Vediamo altre persone parlare correntemente una lingua straniera, giocare con maestria una partita a scacchi, apprezzare la solitudine, attenersi a un regime di esercizi ginnici, realizzare le proprie passioni, e ci chiediamo: ""Perché non posso farlo anch'io?"""". Le nostre esperienze di vita ci insegnano schemi specifici di percezione, pensiero e comportamento: se ci manca un'abilità, non è perché non siamo in grado di padroneggiarla; semplicemente ci sono mancate le esperienze che avrebbero potuto insegnarci gli schemi necessari per manifestarla. Nella Programmazione Neurolinguistica il processo di 'modellamento' consiste nell'identificare e descrivere in modo utile gli schemi costitutivi dell'esperienza e del comportamento di una persona che manifesta in maniera eccellente una particolare abilità: una volta che conosciamo gli schemi, possiamo farli nostri e cominciare a manifestare quell'abilità. Vengono qui esaminate le distinzioni primarie essenziali a un modellamento 'utile', convinzioni, strategie, emozioni e comportamenti esterni: si tratta degli elementi dell'esperienza che sono essenziali affinchè una data abilità funzioni in noi."" -
Il buddhismo tibetano. Una breve introduzione
A cinquant'anni dall'invasione e dall'annessione forzata alla Cina, con l'esilio di tanti lama dalla loro terra, termini come 'tantra', 'lama' o 'mandala' sono diventati parole d'uso comune. Ma cos'è il buddhismo tibetano? Quali sono le sue origini e le sue dottrine principali? Qual è la differenza tra le varie scuole? Come si è evoluto e quali sono state le figure più rappresentative? Nel libro Powers delinea le origini indiane del Vajrayana, soffermandosi in particolare sulla figura del Buddha storico, sulle dottrine del Mahayana, la scuola indiana che si è diffusa in Tibet, e sull'ideale del bodhisattva. Esamina, ancora, i due concetti chiave di 'karma' e di 'rinascita' e l'insegnamento buddhista dell'origine dipendente di tutti i fenomeni. Spiega in dettaglio il ruolo fondamentale svolto dalla meditazione nel buddhismo di matrice indiana e tibetana e la differenza tra la meditazione stabilizzante e quella analitica. Il capitolo ""II tantra"""", entra nel cuore del buddhismo tibetano, in cui le pratiche tantriche sono considerate il sentiero più rapido ed efficace verso la buddhità. Powers esamina in dettaglio le quattro classi di tantra, l'iniziazione, le pratiche preliminari, lo yoga della divinità, l'offerta di mandala, il guru yoga e le pratiche legate al momento della morte e al bardo. L'ultimo capitolo considera somiglianze e differenze dei quattro lignaggi principali, Nyingma, Kagyu, Sakya e Geluk, e del Rime, il 'movimento non settario'."" -
La psicopatia. Valutazione diagnostica e ricerca empirica
In questo volume Robert D. Hare analizza le principali caratteristiche psicologiche e comportamentali della personalità psicopatica. Mantenendo sempre un serio approccio metodologico e scientifico, l'autore fornisce un quadro lucido e puntuale del mondo interno dell'individuo psicopatico e delle sue strategie interpersonali. Partendo dalle seminali ipotesi di Cleckley, Hare chiarisce l'importante distinzione tra disturbo antisociale di personalità e disturbo psicopatico, dimostrando come la psicopatia costituisca una vera e propria sindrome: la mancanza di empatia, lo spiccato egocentrismo, l'assenza di rimorso e di senso di colpa, e l'uso strumentale degli altri ne rappresentano gli elementi distintivi. La definizione del costrutto di psicopatia rappresenta un indubbio avanzamento nell'ambito della conoscenza del disturbo, ed è per questo che lo strumento ideato da Hare al fine di valutarne i sintomi, la Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R), viene utilizzato in tutto il mondo nella pratica clinica e forense, oltre che in ambito di ricerca. È stato infatti ampiamente dimostrato come la PCL-R sia un reattivo psicometrico valido e affidabile che permette di identificare gli psicopatici e distinguerli anche da altri individui condannati per reati gravi. -
L'estetica della musica
Chiunque pensi che leggersi un libretto d'opera sia un fastidio inutile, un disturbo alla fruizione dello spettacolo, o chiunque al contrario si legga il testo di un Lied mentre lo ascolta durante un concerto; chiunque ignori il programma letterario di un poema sinfonico considerandolo una trascurabile appendice 'extramusicale' all'opera vera e propria; chi sia convinto che l'opera lirica sia una manifestazione spuria della vera musica, che sarebbe solo strumentale; chi non ammetta l'esecuzione, poniamo, del Clavicembalo ben temperato se non su 'strumenti d'epoca', o chi, al contrario, sia convinto che sia del tutto legittimo ignorare completamente, fino allo stravolgimento, le idee che l'autore poteva avere sull'esecuzione di una sua opera; chiunque prenda posizione su queste ed altre analoghe questioni relative al fenomeno della musica colta spesso non sa che sta attuando decisioni in materia di estetica musicale, che ciò che afferma sono idee maturate e radicate nell'ambito di ampie visioni dell'arte musicale, idee la cui portata non può essere realmente compresa ed eventualmente posta in questione senza collegarle alle ragioni profonde e al contesto di pensiero che le hanno generate. L'estetica musicale, per lo meno attualmente, non è più una disciplina normativa. Non prescrive come si deve pensare, bensì spiega come si è pensato nel corso dei secoli. -
La domanda infinita. Tre casi clinici
Da Socrate a Freud, il motore della ricerca interiore ed esistenziale è stata la domanda. Una ""domanda infinita"""", che non scaturisce dalla coscienza ma ha a che fare col pensiero inconscio, con quel sapere che l'uomo porta dentro di sé come """"conosciuto non pensato"""", e che l'indagine filosofica e psicoanalitica cerca di pensare. Nella sua incessante ricerca sul funzionamento del pensiero inconscio, Bollas torna a riflettere su un'area dell'opera freudiana quasi del tutto ignorata dalla comunità psicoanalitica (concentratasi invece sulla teoria della rimozione): la teoria della sequenza. Secondo Freud, nei pensieri che ci attraversano costantemente a livello inconscio c'è un logica sequenziale nascosta di cui siamo inconsapevoli, e che può essere portata in superficie grazie al metodo delle associazioni libere. Bollas sostiene un ritorno al modo di operare della psicoanalisi freudiana, da inconscio a inconscio, e lo fa presentando tre casi clinici. Attraverso le parole di Arlene, di Caroline e di Annie, affiancate passo passo dalla riflessione dell'autore, viene mostrato come la tecnica dell'associazione libera non sia altro che pensiero inconscio in procinto di diventare conscio. Attraverso l'ascolto e l'attitudine ricettiva su cui tanto insisteva Freud, l'analista si dedica a rivelare il discorso segreto dell'inconscio che parla sotto la superficie delle idee articolate."" -
Il corpo, la mente e la speranza
L'autore sviluppa il suo pensiero, espresso nei libri precedenti, per esaminare alla luce dell'analisi mentale gli aspetti della realtà biologica dell'essere umano, composta di mente e corpo. Ne investiga le componenti fisiologiche e quelle patologiche ed espande il campo delle osservazioni riflettendo su temi che esulano dai suoi interessi abituali. La materia vivente è fatta della medesima sostanza molecolare della materia inerte. Tra i rispettivi livelli operano comunicazioni e scambi continui. Funzionamenti fisici ed energetici accomunano diversità apparenti. L'autore ha cercato di rintracciare e collegare aspetti riconoscibili in dimensioni diverse tra loro, come ad esempio il mistero del tempo, che scandisce la vita e la morte dell'essere umano e insieme la conservazione e la distruzione della materia. -
Sogni straordinari
Quasi tutti noi sogniamo almeno quattro o cinque volte a notte e i sogni straordinari non sono fuori dalla norma. Alcuni di essi riflettono problemi fondamentali della nostra vita quotidiana con cui lottiamo da anni, e quindi hanno per noi un significato profondo: è per questo che lavorare sui sogni può chiarire, e spesso anche risolvere, i nostri conflitti interiori. Dagli antichi sciamani, passando per Freud e Jung, fino alle recenti scoperte sul sogno lucido, Krippner e colleghi, professionisti della ricerca sperimentale sul processo onirico, ci introducono allo studio di un'ampia gamma di sogni: fuori dal corpo, di guarigione, telepatici, di chiaroveggenza e precognizione; con particolare attenzione ai sogni che mettono in luce i miti personali. Alla fine di ogni capitolo sono inseriti alcuni esercizi utili a elaborare i fenomeni presi in esame. -
Lo sviluppo della personalità. Le fasi della vita in astrologia
Come Giano, il dio bifronte dell'antichità romana, l'astrologia psicologica ha due volti. Può offrire uno strumento per mettere a nudo i motivi, i complessi e i modelli familiari che impediscono all'individuo di affrontare la vita liberamente e con tutte le forze a propria disposizione; ma può anche fornire una lente attraverso cui scorgere il fine ultimo e il significato universale del viaggio individuale. Entrambe le facce sono rivolte verso il mistero della psiche umana, della quale l'astrologia è la più antica e al tempo stesso la più nuova delle mappe. Liz Greene e Howard Sasportas hanno unito la loro esperienza e il loro intuito per tracciare un possibile percorso di analisi delle fasi della vita in ottica astrologica: dall'infanzia, al ruolo del rapporto tra i genitori sullo sviluppo degli affetti, alla relazione delle sottopersonalità con i conflitti psicologici e con gli archetipi corrispondenti, al simbolismo del puer e del senex. Sempre in quell'incontro fecondo con la psicologia analitica che rende la loro astrologia una autentica disciplina di indagine personale. -
Ch'i. Scoprire l'energia vitale con il t'ai chi
I saggi dell'antichità individuarono nella natura una sottile forza invisibile. Ritennero che fosse di origine cosmica e che reggesse tutte le cose del mondo. Poiché si comportava come l'aria e i fenomeni atmosferici, simboli del potere più grande a cui si potesse pensare, la chiamarono ch'i, 'aria'. I taoisti studiarono i mutamenti e i sottili equilibri del ch'i e, scoprendo i suoi influssi sulla salute, il benessere e la felicità dell'uomo, misero a punto tecniche potenti per ristabilirne l'armonia, naturalmente presente nei bambini appena nati. Questo antico sapere è giunto fino ai nostri giorni in un insieme di arti che mirano a rafforzare e riequilibrare il ch'i. Il suo influsso si riflette nell'erboristeria, nell'agopuntura e nella gastronomia cinesi, nel feng-shui e nelle tante arti marziali e non, quali ad esempio il Chi-gong, l'Aikido e il T'ai Chi, oggi diffusi in tutto il mondo. Il maestro Waysun Liao, uno dei massimi esperti di T'ai Chi, dopo aver introdotto il lettore ai principi filosofici del ch'i, insegna le tecniche di respirazione e i movimenti fondamentali per riconoscere, sviluppare e far circolare l'energia vitale nel corpo. Una serie di fotografie illustra tutte le fasi degli esercizi. -
La mente oltre la morte
Perché giocare d'azzardo con il Signore della morte? Perché non prepararsi per tempo all'appuntamento ineludibile che ci attende tutti alla fine della vita? L'invincibile Signore della morte, l'immagine negativa e terrificante, è in realtà la personificazione dell'impermanenza, del cambiamento, del rinnovamento e della liberazione. Il flusso continuo di nascita e morte è una benedizione che dà senso alla vita e le impedisce di essere statica e stagnante. Non solo: trovare il coraggio di riflettere seriamente sulla morte porta a capire che la morte e la nascita accadono in ogni momento, che quel che chiamiamo vita in realtà è solo l'illusione della continuità, una successione di istanti, un flusso di pensieri ed emozioni che nascono e si dissolvono incessantemente. Dzogchen Ponlop offre in queste pagine una vera e propria guida per la vita e la morte basata sugli insegnamenti trasmessi da Padmasambhava nel testo ""La grande liberazione attraverso l'udire nel bardo"""", comunemente noto come """"Il libro tibetano dei morti"""".""