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Psychos
Il fuoco rosso, le unghie scarlatte, candele accese, la cenere dei morti. Torna una voce dalla rimembranza, cala la cera a imbiancare le ombre. Tristano Tasso è coinvolto in un'indagine di omicidi seriali in cui nel buio un mostro brucia il corpo delle vittime lasciando intatte le mani con le unghie dallo smalto vermiglio. -
Noi = ion. Ragionamenti bislacchi in tot pagine
Poesie rapide, giocose e talvolta irriverenti, lunghi SMS pieni di musicali giochi di parole che, divertendo, hanno anche la capacità di far riflettere circa le grandi domande dell'Uomo: chi sono? dove sto andando? tornando troverò parcheggio vicino casa? -
Sulle rovine di Cartagine. Poesie resistenti
Giacomo Caruso in questo suo libro va confermando ed evolvendo le caratteristiche delle sue precedenti sillogi. Una poesia a vocazione civile alimentata da spinte emotive ed etiche, una testimonianza del disagio sociale divenuto intollerabile dove le apparenze non riescono più a nascondere la distruzione in atto, così come abbiamo appurato in ""Apparenze"""". E se si tratta di grattare via la patina, lo «smalto sul nulla» di benniana memoria che offusca lo stato reale delle cose, la concretezza del verso di Caruso è evidente fin dall'incipit del libro: Salviamoci. (Dalla prefazione di Letizia Leone)"" -
La finestra che apre sugli alberi
"Uno stile fortemente espressivo, con parole spesso anti eufoniche, un periodare intimativo e ultimativo... Agostino Tomasuolo in questa raccolta ci parla di cose verosimili con tono serissimo: connette e disconnette metafore e metonimie, catacresi e ipallage in un unico vortice urticante che è il linguaggio dell'analisi logica della Coscienza; una poesia che sconfina spessissimo in meta poesia e in fuori poesia, in esercizio dello sguardo, della messa a fuoco dei dettagli, sintomo questo di una crisi di rigetto dei modelli di poesia narrativa oggi in vetrina."""" (Giorgio Linguaglossa)" -
Ultime grida dalla storia
Perché siamo arrivati a questo? Perché arriveremo ad un altro punto? Non c'è più un punto di vista? Tre punti fanno una sospensione, è l'umanità ad essere in sospeso, fra il baratro dei sovrano populisti e l'abisso di una sinistra fallita. Quando tutto sembra perduto come una lingua in estinzione bisogna ripartire dalle piccole cose, le piccole parole, e dai grandi ideali. La società dello spam umano è sempre più prossima e questo libro vuole essere un algoritmo per una speranza, auspicando che non sia l'ultima. Mentre il futuro è alle porte e il passato rischia di sbattercele tutte in faccia. -
Le rovine della torre del lupo
In un luogo suggestivo (due Torri maestose, la Torre del Drago e la Torre del Lupo, sorgenti come fortezze su promontori rocciosi dominanti una spiaggia a mezzaluna, abitate da Signori bellicosi da secoli in contrasto tra loro) e in un tempo imprecisato (""molti secoli orsono"""") si svolge una missione importante che il figlio del Signore dei Lupi, Leri, deve portare a termine, introducendosi sotto mentite spoglie nella Torre del Drago, da secoli nemica della sua stirpe. Quando sembra che i fili della narrazione siano retti dall'eroismo simbolico del giovane Leri o dalle trame occulte di un grande mago intervenuto ad offrire il suo aiuto a Prospero, signore della torre del Drago, ecco che avviene un drastico capovolgimento della storia e, attorno alla giovane e bellissima Angelica, misteriosa creatura giunta dal mare, si crea un nuovo campo di forze che danno vita al nodo centrale della narrazione. Angelica sarà l'ispiratrice occulta di ogni scelta del giovane Leri, nel cui animo, ormai, odio e amore, beatitudine e furia distruttiva si agiteranno in un turbine devastante. Non poteva mancare il duello finale fra gli antagonisti Leri ed Argalia. (Gloria Massucci)"" -
Il sublime sacco di Ginetto
Non pensava il saggio Ginetto di essere un creatore. Lui tagliava, tagliava solamente le chiome degli uomini, delle creature, delle forme materiali sottili nate sulle teste che varcavano la porta a vetri del suo negozio, e poi improfumava i capi liberi dai capelli. Il negozio, la bottega del barbiere, era uno scrigno di idealità, era lo stimolo di tutti gli argomenti trattabili a parole e plausibili con la folle realtà circostante, era il resoconto degli stati d'animo particolari, dei loro stati emozionali a volte timorosi e altre eccessivi di tutti i suoi frequentatori di tutte le età, per finire nel sacco della sublime analisi folle. -
Il quarantesimo giorno
"Il quarantesimo giorno"""" è la storia di un viaggio alla riscoperta del sé andato perduto o magari rimasto semplicemente nascosto. Non è un viaggio facile: richiede impegno, caparbietà, attenzione, fiducia, capacità di abbandonarsi e di meravigliarsi ancora come un bambino. In una grigia, umida, alienante periferia milanese, sulla strada di Claudio si incrociano strani eventi e personaggi assolutamente misteriosi, mentre ricordi di un passato doloroso si mescolano con angoscianti incubi notturni e immagini di un presente incomprensibile. Poi però, il cambiamento: un nuovo ambiente, solare, ospitale, rasserenante. E, soprattutto, una persona amica, una guida fidata per un percorso verso un luogo universale.In tutto questo intreccio, cosa più è il passato, che cosa è il presente, e cosa diverrà il futuro? Alla fine della storia, quando il viaggio sarà completo e l'evoluzione pienamente realizzata, una possibile risposta." -
Punto zero
La necessità di conoscere se stessi è il motore dei personaggi di questo romanzo. L'amore, la curiosità e la disperazione sono il carburante. Vediamo come ogni personaggio abbia un motivo per farsi strada nella vita attraverso le modalità più disparate: dalle azioni più basse fino alle vertiginose altezze di voli mentali unici. Gli eventi ruotano intorno al conto alla rovescia verso la scoperta della verità: il punto zero dopo il quale tutti sono invitati a partire. La narrazione si sposta attraverso gli occhi di Jaden, Martim e degli altri personaggi rivelando, nel tempo che incalza inesorabile, i collegamenti di un disegno inaspettato. L'apparente frammentazione delle vicende narrate accompagna in realtà il lettore verso una focalizzazione centrata e risolutiva. Nel mutamento ciascun finale è sempre l'inizio di un nuovo viaggio. -
Una improbabile verità. Quella strana domenica a Capo Marrargiu
Il protagonista di questo romanzo, l'ispettore Priamo Melis, si trova, suo malgrado, a vivere un'avventura mai desiderata con uno sconosciuto partner francese, prima nel sud della Francia e successivamente in Nordafrica sulle tracce di un imponente traffico di sostanze stupefacenti. Il filone narrativo si dipana intorno ai personaggi, la cui centralità appare innegabile, e alle loro vicende umane che vengono tratteggiate incisivamente con riferimenti continui alla realtà dei luoghi. Ampio spazio viene dato alle figure femminili sulle quali ruota una parte importante della storia, da M.me Moreau che gestisce l'hotel che li ospita , a M.me Heuclin, una delle più famose maîtresses di Algeri, a Fatima Boumedienne, la più bella e desiderata prostituta del bordello, tutte intervengono con maggiore o minore incisività e collaborano allo sviluppo delle indagini. Una di loro in particolare costituirà un tassello decisivo nella ricostruzione del difficile mosaico investigativo a cui lavorano Priamo e Pierre Dubois. -
Le stanze interiori
"Un diario sussultorio e desultorio dell'esserci è quest'opera, Le stanze interiori, di Tiziana Antonilli. È la nostra condizione esistenziale che qui viene raffigurata. È come se una maledizione avesse tolto la gravità da sotto al tavolo del mondo, così che gli oggetti e gli esseri umani galleggiano sul mare dell'inessenza, sbattuti di qua e di là, senza tempo e senza spazio, in una dimensione sottile come la pellicola di un film. E il burattinaio sovrano è un dio distratto che gioca con i fili di un teatro dei pupi. La Antonilli scrive una poesia di «resistenza», una volta si diceva di opposizione, termine ormai diventato obsoleto... dicevo di una poesia di «resistenza» che ha il suo baricentro nella posizione etica più che in quella estetica, è questa l'opzione della poetessa di Campobasso, in favore delle «stanze interiori» e contro il commercio del valore di scambio, anche riguardo a quella poesia dello scambio monetario oggi in auge. Penso anch'io che una poesia veramente adulta debba occuparsi delle «stanze interiori» dei vivi-morti quali noi siamo diventati."""" (Dalla prefazione di Giorgio Linguaglossa)" -
Oltre la terza età
"Subito dopo essere andato in pensione, Alberto Canfora ha cominciato ad applicarsi alle diverse arti per evitare le pantofole, i centri per anziani e la noia. Lo conobbi mentre si dedicava alla pittura, girando per le ville di Roma con tele e pennelli. Il suo atteggiamento mi sembrò incantevole: era perso nei paesaggi che lo attendevano e lo circondava un'aura di stupore che lo faceva sembrare un fanciullo! L'ho visto crescere di mese in mese, studiare la poesia e il dialetto romanesco, dedicarsi alla pittura, alla prosa e iscriversi alla Scuola di Musica per imparare a modulare la voce e a musicare le sue liriche, al punto che divenne in grado di tenere concerti di fronte a centinaia di persone. Ricordo molto bene la sera in cui vinse il """"Pentathlon della Cultura"""" a Ostia. Risultò primo assoluto in cinque discipline, dimostrando che la forza di volontà, unita alla predisposizione, può compiere veri miracoli. Se Alberto fosse nato nel Rinascimento - quando il dialogo tra le diverse arti raggiunse l'acme - sarebbe stato pienamente a suo agio!"""" (Maria Rizzi)" -
Storie di metafantasia
Un'antologia di racconti brevi che ricercano la profondità di ciò che si nasconde dietro il concetto di Uomo e dietro le reazioni umane date dai comportamenti e dalla loro motivazione, spesso impulsiva e irrazionale. Dunque, molto più di una semplice antologia,ma un'indagine che va oltre il mondo conosciuto per riflettere su ciò che non è visibile superficialmente e che si apre all'occhio della coscienza soltanto oltrepassando il misterioso valico della realtà fisica e materiale. -
Il richiamo della musica. Antologia
Questo è il risultato dei lavori del VII Laboratorio ""Insieme per scrivere"""", un'antologia ispirata alla musica dopo che le altre precedenti avevano avuto come tematica di base i ricordi, le parole, il gioco, le coincidenze, la felicità e il tempo.I ricordi di ognuno di noi sono legati a un ritmo, una nota o un accordo musicale che ha segnato momenti della nostra vita.In questa Antologia ci sono racconti e poesie, espressioni di come il pensiero può tramutarsi in parole o versi mantenendo comunque una musicalità nello scritto che rende piacevole per il lettore ritrovarsi in quelle pagine. E, prima di ogni racconto, è indicata - con un'immagine evocativa - la canzone preferita dall'autore. Come gli altri anni anche in questo testo ci sono, poi, giochi letterari (tautogrammi, acrostigrammi, cruciverba) che divertono e incuriosiscono, nonché racconti in tre righe. Il nostro messaggio ai lettori è: """"Sogniamo, voliamo ed emozioniamoci sulle note della musica""""."" -
Il poeta descrive la vita
È vero, «il poeta descrive la vita». Silvana Palazzo, pur prediligendo il frammento, non lo riduce a esercizio di stile disinteressato e impropriamente assolutizzato, chiuso a fortezza costruita con gli stuzzicadenti, a solipsismo elitario. La poetessa calabrese si limita a porre degli interrogativi lasciando ad altri la libertà di fornire le risposte, nella convinzione che l'essenza della poesia è interrogazione. Non c'è più un metronomo perché non c'è più una unità metrica. Di qui la importanza degli elementi non fonetici della lingua (i punti, le virgole, i punti esclamativi e interrogativi, gli spazi, le interlinee, etc.) che influiscono in maniera determinante a modellizzare la «parola» all'interno del nuovo «metro» ametrico. Di qui l'importanza di una sintassi e di una metricità frante. Ecco spiegato il valore fondamentale che svolge il punto in questo nuovo tipo di poesia, spesso in sostituzione della virgola o dei due punti. (Giorgio Linguaglossa) -
Il risveglio di Alice
"Fino a che punto una giovane donna è disposta ad accettare che le si manchi di rispetto? """"Questo tipo di maschilismo non mi piace e non voglio subirlo"""". È solo una parte della consapevolezza che Alice conquista con fatica. Cecilia Belletti tenta di porre l'interrogativo di quale sia il limite di concessione di deroga al processo di disumanizzazione (indifferenza, bullismo, ecc.) che connota il mondo del lavoro (e non solo), e accende la luce sulla possibilità, difficile, di presa di coscienza di essere co-artefici delle situazioni che viviamo."""" (dalla prefazione di Debora Petrocelli)" -
Senza pietre. 11 poeti per Carlo Levi (Matera 2019)
"Senza Pietre"""" è un progetto editoriale nato per ricordare uno tra i più significativi narratori del Novecento: Carlo Levi. Undici autori si sono uniti per rendergli un omaggio corale: Simone Carunchio, Davide Cortese, Flaminia Cruciani, Letizia Leone, Serena Maffia, Marina Marchesiello, Roberto Piperno, Luciana Raggi, Anna Santoliquido, Fabio Strinati, Michela Zanarella." -
Dove vanno a dormire i sogni. Favole per adulti fanciulli e per fanciulli adulti
Nella raccolta lo scopo dell'autrice è quello di presentare una ""storia"""", un insieme di vicende collegate tra loro per educare i fanciulli adulti e gli adulti fanciulli alla bellezza, al sentimento, e solo quando l'animo verrà appagato attraverso i sensi e la bellezza godrà appieno della sua egemonia potrà parlarsi di autentico progresso. (Anita Napolitano). I racconti sono suddivisi in tre sezioni: """"Le cose e gli animali parlano"""", """"Gli umani rispondono..."""" e """"Giochi demenziali di parole"""". Alla fine di ogni racconto ci sono delle """"considerazioni"""", che sono quasi delle massime, degli aforismi che vogliono riassumere ed evidenziare il senso del racconto, quasi la morale ad esso sottesa. (Anna Elisabetta Lombardi)"" -
Avrei voluto darvi anche le lucciole
"Avrei voluto darvi anche le lucciole"""" raccoglie una sessantina di poesie composte da Beatrice Mezzone nell'arco di sei anni. La scelta del titolo è volutamente lirica e fa riferimento indistintamente all'amore in ogni sua forma, da quello inestirpabile verso i figli e i propri cari a quello per la vita, i luoghi, la natura; dal sentimento di eterno che esplode nell'anima degli innamorati alla passione che unisce gli amanti. Amore che col suo canto arriva a volte dalle profondità inestinguibili dei miti e dell'epica o dal sogno di un antichissimo passato, quello stesso amore che a volte si allontana da chi ama spingendolo così a meditare, a ricordare, a desiderare. Quest'opera segue la prima raccolta """"Profilo"""" (2009) e la successiva """"Dagli spazi siderali"""" (2018), riprendendo un immaginario fil rouge che continua idealmente un percorso dell'anima. Il libro è corredato da una serie di illustrazioni di Susanna Meloni attraverso cui si realizza il connubio tra poesia e pittura, nato dalla collaborazione artistica e umana tra due donne che si sono scelte per continuare anche in futuro a mettere insieme le loro passioni." -
Dirigere Herbert White
La voce letteraria di James Franco, come è facile immaginare, differisce nettamente da quella dei personaggi che interpreta sul grande schermo. Il cinema fa continuamente irruzione nelle sue poesie, ma la posizione di Franco nei confronti dell'industria cinematografica è duramente critica: un business spietato che divora l'umanità di chiunque vi sia coinvolto. Il sistema avvolge gli attori in una nube di gloria e di lusso, sembra nutrire i loro desideri più profondi, ma alimenta al contempo le loro debolezze e le loro fragilità, condannandoli alla sofferenza e conducendoli inesorabilmente verso la morte - una morte non solo metaforica, dal momento che alcuni tra gli attori più ammirati da James Franco sono scomparsi prematuramente. Alla tragica morte di River Phoenix, Heath Ledger e Brad Renfro sono dedicate esplicitamente alcune poesie della raccolta.