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Ad ognuno il suo
I 16 racconti di questa raccolta sono espressione evidente dei metodi multiformi che vengono adottati nel condurre la vita umana. A volte con carattere attrattivo nei confronti degli altri, altre con carattere repulsivo. In ogni caso rivelano un complesso di sentimenti che riguardano l'esistenza interiore di donne e di uomini, il loro ""sentire"""", al di là degli interessi personali e delle esigenze conformi o anomale."" -
Vedo meglio quando chiudo gli occhi
Il poeta Ró?ewicz fa venire in mente un albero che si secca, perché la terra su cui cresce è sterile, priva di linfa, di minerali essenziali, di valori. È una poesia che risveglia incessantemente le coscienze, perché la coscienza inquieta determina la ricerca della verità, e la ricerca della verità porta alla ricerca del bello. È una poesia che parla di una lenta morte della cultura e dell'arte dopo la guerra e la tragedia di Auschwitz. L'atteggiamento di Ró?ewicz è quello di un attento testimone e osservatore della sua epoca e della personalità depressa e sconvolta dell'uomo della metà e della fine del XX secolo, che vive al cospetto dello sgomento esistenziale, con le paure provocate dal passato, dal presente e dal futuro. -
L' eco del caos. Dimensione A
C'è l'apocalisse di un mondo, in realtà non molto lontano da quello attuale, dove l'uomo combatte se stesso ed il male da lui stesso creato, male che diventa un'eredita tramandata ai figli che la esercitano fin da piccoli in atti di bullismo. C'è l'angoscia ma anche la tenacia di chi si trova, suo malgrado, a combattere una guerra che non avrebbe voluto, una guerra ai soprusi, al potere arrogante e alla sopraffazione dell'uomo sull'uomo, del forte sul debole. C'è l'amicizia tradita e pugnalata alle spalle e quella pura, ma che ""non si può"""", di due ragazzi colpevoli solo di essere figli di padri che combattono su barricate contrapposte."" -
Oltre il pregiudizio
La pubblicazione di questo libro è la prima tappa di un percorso che ha visto la Campagna oltre il pregiudizio, supportata dalla Rete Fiore e dal già portavoce del Forum del Terzo Settore Gianni Palumbo, trasformarsi da Campagna in Associazione Oltre il pregiudizio. La trasformazione si è resa necessaria poiché il pregiudizio richiede strumenti adeguati di analisi e una costante attenzione, compiti questi che una campagna non può sostenere. La ricerca, lo sviluppo, le modalità attraverso le quali il pregiudizio si instaura, consolida, e diventa strumento di potere, il suo modificarsi in ideologia o fede istituzionalizzata è quanto questo libro si propone di comprendere e di offrire al lettore. ""Pensare il pregiudizio"""" è già un primo approccio per poterlo contrastare. Ed è questo il compito che le autrici e gli autori di questo libro si sono assunti nello scrivere i testi che l'Associazione Oltre il pregiudizio offre al pubblico invitandolo a specchiarsi in quanto di umano si cela dietro e dentro un Sì o un No."" -
Tempo di latenza
Le poesie contenute in questo libro raccontano storie di viaggi. Storie vissute, a volte convissute, immerse in paesaggi diversi e realtà umane inquiete. La postproduzione di molti testi è operata dal folgorante ricordo di luoghi, e spesso dal confronto tra uomini o piccole comunità e la natura. Un tema impressivo, rimasto un fiume carsico... Figure umane e paesaggi, paesaggi che divengono protagonisti, persone che divengono protagonisti inconsapevoli a loro volta, in uno scambio che è oggi forse ancora immaginabile. Persone forti e forti impressioni sensoriali. Per questo motivo se da un lato opera la distanza della memoria, dall'altro invece è forte il desiderio di rielaborare condizioni rimaste nelle connessioni neurali, laddove una riapparizione si manifesta inaspettata in una condizione bivalente di azione al contempo esterna e interiore: in una forma rifratta, in costante deflazionamento dalla vicinanza il lettore noterà la numerosità nella ricorrenza a descrizioni di sensazioni fisiche contaminate da immagini, musica, sapori, visioni mischiate fertilizzanti il ricordo...""""|Libri"" -
Ricami di vita
Queste brevi prose poetiche possono sembrare a prima vista delle semplici descrizioni di alcuni paesaggi naturali. In realtà, se si districano attentamente i testi, si può percorrere, racconto dopo racconto, un tortuoso sentiero passionale immerso nella natura, dove l'euforia s'intreccerà alla malinconia e il pianto potrà bagnare le guance gioiose. Ma il vero fascino di queste riflessioni poetiche sta proprio nella loro arzigogolata descrizione, nel tocco contorto e raffinato dell'autore che fantasiosamente è riuscito a spingersi ben oltre la semplice osservazione di chi guarda ma non vede. Così, usando la penna come fosse un pennello, ha trasformato questi semplici rivoli neri d'inchiostro in minuziose miniature sussultanti di colori ed emozioni. -
Cicciabomba e Sottiletta
Si racconta la storia di Cicciabomba e Sottiletta, un bambino e una bambina, derisi e sbeffeggiati dai loro compagni, l'uno perché troppo grasso e l'altra perché troppo magra, che si incontrano per caso quasi fossero delle stelle, proprio come dice Antoine de Saint-Exupéry. Come in tutte e favole c'è il lieto fine con il pentimento di chi non aveva capito che le apparenze spesso ingannano e la forza di volontà e il coraggio prescindono dall'aspetto fisico. Il testo è corredato da disegni realizzati dai piccoli Ariel e Moses, figli dell'autrice. -
Citofonare «Di Cèco»
Forse aveva bisogno di concretizzare sul foglio la nostra esistenza. -
Vite scartate. In ogni solitudine può nascondersi una personale apocalisse
Roma, 1993. Olga Forster versa in uno stato di smarrimento profondo. Intraprende un percorso di psicoterapia per difendersi dai fantasmi allucinatori che attentano alla vita della figlia adottiva Sonia. Sullo sfondo gli eventi storico-politici dell'era atomica, iniziata con il bombardamento di Hiroshima. L'esplosione nucleare della centrale ucraina Vladimir Ilyich Lenin nell'aprile di trentatré anni fa, il cosiddetto incidente di Chernobyl, si pone come eco di quel primo crimine e sopravvive nello spettro del terrorismo nucleare che incombe sul destino dell'umanità. Questo spiegherebbe le aspettative catastrofiche che la paziente esprime. L'analista, però, non si lascia fuorviare; l'intuito gli dice che l'odore della morte proviene dal profondo e lo cerca nelle trame della famiglia di origine di Olga. Nel capitolo conclusivo, dopo quattro mesi di colloqui, si assiste a un singolare forum virtuale in cui vanno in scena le verità sottese nel romanzo. Le dinamiche che si scatenano nel gruppo riservano al lettore qualche sorpresa. -
Incontro - Non incontro
Un'antologia di racconti brevi, ispirata ai momenti in cui due persone, Marta e Francesco, che non si vedono più da tempo, si incontrano per motivi vari quotidianamente, periodicamente ovvero in occasioni speciali che nella vita accadono una volta sola e condizionano i comportamenti e i rapporti interpersonali. Come contraltare, però, ci sono anche i racconti che narrano le situazioni che impediscono ai due di incontrarsi anche se le circostanze giocherebbero a loro favore, perdendo così la possibilità di un futuro diverso e, talvolta, migliore. Ogni racconto è stato scritto a più mani avvalorando così la teoria del proverbio ""L'unione fa la forza"""" o quanto diceva Goethe, che """"è necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme"""". Nei racconti, pur se brevi, sono presenti tutte le tipologie di narrazione: descrizioni, dialoghi, riflessioni, azioni, e tutti i sentimenti dell'animo umano: l'amore, l'amicizia, la solidarietà. Inoltre non manca spesso una nota di ironia, quella bonaria, che si avvicina alle battute di spirito. Insomma dei piacevoli sprazzi di vita, dei flash che fanno sorridere, talvolta commuovere, talvolta emozionare."" -
Le indagini di Chuck Marra
La giacca sulla spalla, la barba mal rasata, il fascino rude: Chuck Marra è un investigatore privato che, in un'atmosfera tra il mystery e la black-comedy, insieme al fratello Roben medico legale, risolve immancabilmente le indagini prima del commissario Varesi, detto Ramarro, il quale si dà tanto da fare per non fare niente. In ""Ora zero"""" Chuck Marra indaga su un misterioso caso di omicidio-suicidio. In """"Squarci di famiglia"""", suo malgrado, è coinvolto in un'indagine in cui verrà arrestato per un sospetto di tentato omicidio. In """"Due bionde per Chuck Marra"""", l'investigatore si troverà a destreggiarsi tra le bugie e le verità di due enigmatiche donne."" -
I ragazzi non piangono. Boys don't cry
La storia di un ragazzo degli anni '80, Brando, con tutte le sue speranze (diventare un musicista famoso) e le sue contraddizioni. Il suo grande amore per Pam (come lui chiama Pamela), che non si capisce bene quanto sia disposta per l'affetto che nutre nei suoi confronti ad abbandonare l'ambiente dell'alta borghesia in cui vive. Le loro vite si intrecciano con quelle di molti altri personaggi, tutti tratteggiati con un'accuratezza, nei loro dialoghi o nella loro gestualità, che pare di vederli mentre se ne leggono le vicende (la mamma affettuosa e la nonna terribile di Brando nonché il suo papà che non c'è più sulla terra ma vive nel suo ricordo, gli amici come Lupo e le persone care come Zac affettuoso oltre che saggio). Colpo di scena finale nel quale si evidenziano gli atteggiamenti negativi delle persone delle quali credi di poterti fidare. La musica è un magico sottofondo di tutte le vicende anche se il suo potere salvifico non sempre ci aiuta a dimenticare. -
Una frase... una grande storia. La Storia attraverso frasi famose e detti proverbiali
"Una vittoria di Pirro guai ai vinti! Maramaldo, tu uccidi un uomo morto Parigi val bene una messa è un quarantotto mancò la fortuna, non il valore."""" Quante volte abbiamo sentito citare una o più di queste frasi, che sono una parte di quelle numerose riportate nel testo, senza renderci perfettamente conto del loro significato e soprattutto senza conoscerne a fondo l'origine storica? Questo libro vuole colmare queste lacune, descrivendo e illustrando le frasi più famose, divenute spesso proverbiali, pronunciate da grandi personaggi della Storia in varie epoche. Si copre così un arco temporale di 2500 anni nel quale - attraverso il richiamo a queste frasi e al contesto nel quale sono state pronunciate - viene raccontata, in modo semplice e tutt'altro che pedante, la storia di Roma, d'Italia e d'Europa, fino all'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre. Con l'ausilio di aneddoti e di un ricco apparato iconografico, il libro offre una chiave di lettura della Storia gradevole anche nell'intento di stimolare il desiderio di ulteriori approfondimenti." -
Westworld. La coscienza in serie
Una completa analisi interpretativa della serie televisiva ""Westworld"""" che ci porta a scoprire perché gli umani si comportano da androidi e gli androidi da umani in una commistione di esperienze che conducono ai gradi più elevati dell'intelligenza. Che cosa significa che Dolores sviluppa una """"coscienza""""? Quale portata hanno le dilanianti questioni sul libero arbitrio poste da Bernard? Perché Ford si comporta come un diabolico demiurgo? Che senso ha il suicidio di Arnold? Nel libro, esploriamo questi e altri interrogativi di valore universale che fanno di """"Westworld"""" un contenitore unico nel suo genere, dove lo spettatore si immerge come in un affascinante gioco di ruolo alla riscoperta di se stesso."" -
Nostalgie in un treno chiamato tempo
"La scrittura di Antonio Montagna rivela, fin da una prima lettura, una grande attenzione al lessico, mista a una versificazione sempre musicale ricca di elisioni, inversioni e accavallamenti. Lo stile poetico corrisponde perfettamente al titolo """"Nostalgie in un treno chiamato tempo"""". Ecco, Catullo aveva le nugae Montagna ha le nostalgie; termine che in generale stabilisce un tipo, un canone di poesia e, in questo caso, diventa la Poesia di Montagna.Continuando ad analizzare il titolo ci troviamo di fronte al concetto di treno: elemento limitato e chiuso nel quale persone vengono portate da un punto a un altro. Si fa un viaggio nello spazio insieme ad altre persone, potendo ammirare paesaggi meravigliosi,godendo della compagnia degli altri viaggiatori. L'ultima parte del titolo: tempo ci fa capire che il viaggio che si compie non è prettamente spaziale bensì temporale: da uno ieri a un oggi, sempre inafferrabile."""" (Carlo de Ambrogio)" -
TrePadri
Le vicende di un uomo rimasto senza lavoro, che affronta il tempo per cercare, senza un progetto definito, un senso autentico alla sua esistenza, si alternano, capitolo dopo capitolo, a vari racconti con diversi personaggi. La storia si sviluppa secondo una struttura a scatole cinesi, in cui diversi episodi si intrecciano in un'ambientazione metropolitana, dove il protagonista, spogliatosi della sua identità lavorativa, intraprende un nuovo percorso esistenziale venendo a contatto con una variegata umanità. La narrazione, stimolata dalla sperimentazione calviniana del gioco combinatorio, consente ai principali interlocutori di comunicare in prima persona, ciascuno con il suo personale linguaggio, le proprie esperienze e riflessioni. Passato e presente, sacro e profano, fantasia e realistiche rappresentazioni s'incontrano, solcati da una vena d'umorismo, flussi di emozioni e momenti di filosofia. Le vicende si susseguono e si armonizzano fino a condurre il lettore alla scoperta dell'autentico protagonista del libro. -
Microcosmo
"La raccolta di racconti di Alfredo Tagliavia suscita curiosità già dal titolo """"Microcosmo"""", termine che, nella filosofia antica e nel Rinascimento, richiama l'uomo in quanto tipo e rappresentazione dell'universo (il macrocosmo). E in questo libro non sono importanti tanto le storie quanto i sentimenti, gli stati d'animo, le riflessioni sull'essere umano. Nelle pagine di Tagliavia sono tratteggiate tutte le caratteristiche dell'animo umano e non solo quelle positive ma anche quelle di chi vive emarginato pur mantenendo talvolta una dignità, un rispetto per se stesso e per gli altri che non sempre però viene percepito dalla gente comune, da chi è troppo preso dalla quotidianità per poter guardare oltre il proprio orto"""". (Dalla prefazione di Anna Elisabetta Lombardi)" -
Case melanconiche. Scritti diluiti nel tempo e nello spazio di un'età che potremmo definire giovanile
Sono poesie di una vera cittadina del mondo che vive e ama in ogni città dove si trova (Roma, Parigi, Berlino, Lisbona). C'è la voglia di sentirsi nel momento presente, in un mondo pieno di stimoli sensoriali che tendono a distrarci, a farci fare sempre altro, questa presa di posizione è rivoluzionaria; qualcosa che mi sembra vicina alla mindfulness e all'ideologia che segue la stesura degli Haiku. La vita deve essere vissuta pienamente e in questi testi non c'è tempo né spazio per il rammarico e la tristezza. L'unica cosa malinconica sono le case quando la poeta parte per un'altra città. -
Il cuore sente, la mente vive, la mano scrive
Il poeta scrive quando è mosso dal sentimento, da un'ispirazione presa al volo e mediata dalla mente. Le poesie sono sia d'occasione, dedicate ai familiari e amici (molto simpatica è quella dedicata a un suo amico buttafuori), ma anche poesie che ricordano momenti della vita, belli e brutti, che riguardano perdite (Maledetta giornata), il lavoro (Lo scopino), aspetti sociali e disabilità (Occhi spenti, Un pezzetto di cartone). Uno dei temi più citati è la guerra intesa sia letteralmente, lotta insensata uomo contro uomo, oppure a livello più ampio: di sfida verso se stessi, come sprone a non arrendersi. -
Viaggi di carta
Ancora due misteriosi casi per Claudio, Dario, Fiorenza e Bruno. I primi due vengono coinvolti in un'oscura vicenda relativa a un intervento di speculazione edilizia. Fiorenza e Bruno scoprono una lettera scritta da un certo Antonio nel 1944 e rimasta nascosta per decenni. Nelle ricerche per chiarirne l'origine vengono aiutati da Giovanni, vicino di casa, che ricorda un particolare essenziale per la soluzione del mistero. Il diario di viaggio scritto da Giovanni in Perù aiuta Fiorenza anche nell'organizzare i suoi contributi all'associazione ""Viaggi di carta"""" di cui fa parte. La narrazione si dipana sui due piani paralleli d'indagine, che si intersecano con le attività dei """"viaggiatori di carta"""", fino a giungere a un epilogo del tutto inatteso. Spigolature, ironie, dialoghi su temi d'attualità, riflessioni suglia spetti più intimi dei personaggi arricchiscono la trama, delineando un percorso di lettura articolato che allontana il romanzo da una collocazione di genere e fa emergere molteplici possibili interpretazioni del suo titolo.""