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Scuole, lavoro! La sfida educativa dell’alternanza
Far fiorire le scuole per generare lavoro creativo, libero e solidale: questa è la pedagogia che percorre il libro, un’alleanza per dare risposta a tanti giovani che si trovano in situazione di disagio e di esclusione, che non lavorano e non studiano. Sulla scia dell’innovazione legislativa che prevede l’alternanza scuola-lavoro, la sfida è di accendere il desiderio di imparare e l’avventura di insegnare. Nel curricolo del secondo ciclo di istruzione, includere moduli in cui gli allievi possano svolgere esperienze in contesti lavorativi reali presenta un carattere piuttosto inedito per la realtà italiana, richiede culture e scelte progettuali e organizzative non scontate nella nostra tradizione. Tra scetticismo e speranze, carenze organizzative e riscatto sociale, l’alternanza scuola-lavoro rappresenta uno degli ambiti più promettenti dove attuare progetti per il miglioramento effettivo delle istituzioni scolastiche e del mondo del lavoro, coinvolgendo famiglie, associazioni e imprese. Sapere e saper fare insieme per spezzare le catene della precarietà, dello sfruttamento, della disoccupazione. Cambiare la scuola, cambiare il lavoro! -
Problemi di inferenza su dati qualitativi
In questa monografia Alessandro Zini riunisce e coordina alcune linee di ricerca che negli ultimi anni sono state oggetto dei suoi studi. Materiali che sono stati utilizzati per approfondimenti d'inferenza nei corsi di studio della Scuola di Economia dell'Università di Milano-Bicocca, nei corsi di studio del dottorato di ricerca in Statistica e Applicazioni e in vari seminari. Nella prima parte del libro si dà soluzione al problema della cosiddetta ""analisi del demerito"""" nell'ambito del controllo statistico della qualità e si mostra, mediante distribuzioni esatte, come, contrariamente a quanto asserito in parte della letteratura, il test chi-quadrato di Pearson sia, sotto vari aspetti statistici, il migliore nella classe delle """"Power Divergence Statistics"""" considerate da Cressie e Read. La seconda parte è dedicata allo studio della distribuzione binomiale trivariata, modello """"naturale"""" per problemi a prove dicotomiche ripetute, allo studio dell'ellissoide di confidenza per il vettore delle probabilità di successo e alle regole d'arresto bayesiane per la stima puntuale dei parametri, sia nel caso di singole osservazioni ad ogni stadio, sia in quello di osservazioni a blocchi di eguale numerosità. Senza indugiare sugli aspetti combinatoriali, la trattazione consente di generalizzare la teoria sino a dare conseguenze rilevanti sulla teoria dei grafi non orientati, nell'ambito dell'analisi di dati qualitativi."" -
Stakeholder management. Teoria, strategie e strumenti di gestione
Questo libro analizza la gestione delle complesse relazioni tra azienda e stakeholder, prendendo le distanze da un'attenzione agli stakeholder frutto di un orientamento etico del management e proponendo invece una gestione delle relazioni che interessi la strategia di un'impresa e la sua missione produttiva fondata, inevitabilmente, sull'interazione con una molteplicità di soggetti. Nella prima parte il testo fornisce risposte ad alcune tipiche domande legate all'adozione di un sistema di stakeholder management quali: com'è possibile identificare gli stakeholder con cui dialogare? Quali sono le strategie più efficaci per sviluppare le relazioni con gli stakeholder? Quali strumenti è opportuno utilizzare verso ognuno di essi e in quali situazioni? Com'è possibile interagire con stakeholder che si dimostrano aggressivi? E con quelli reticenti al dialogo, o che cercano di imporre la propria opinione? Nella seconda parte del volume, la gestione della relazione con gli stakeholder viene ripresa illustrando i risultati di tre ricerche. Una prima indagine focalizzata sulla relazione tra impegno nello stakeholder management e performance aziendali e il ruolo che il contesto istituzionale di riferimento gioca in tale relazione. Una seconda attorno al processo di adattamento dei sistemi di stakeholder management alle esigenze emergenti in vari contesti internazionali. Un'ultima analisi relativa all'impatto che i sistemi di stakeholder management possono avere sui sistemi informativi e sui processi di rendicontazione volontaria delle aziende. -
La pubblica felicità. Economia politica e political economy a confronto
Sono profonde le differenze economico-culturali tra il nord e il sud dell'Europa. Le loro radici risalgono a cinque secoli fa, all'epoca della riforma protestante. Lutero, Calvino e gli altri riformatori furono all'origine di una spiritualità improntata all'etica del lavoro. Da essa nacquero poi il capitalismo moderno e il liberismo anglosassone. Il sud Europa, cattolico e comunitario, seguì invece la traiettoria iniziata nel Medioevo con il pensiero di Tommaso d'Aquino e la sua etica delle virtù, dando vita nel Settecento all'Economia civile napoletana, italiana e più in generale latina. Esistono così diversi spiriti e modi di concepire il mercato e l'impresa. La cooperazione, le banche popolari, le imprese famigliari, i distretti, il welfare-state, l'economia mista sono tratti tipici del capitalismo latino. La grande impresa, la finanza, il liberismo, l'interesse individuale costituiscono invece i segni distintivi del capitalismo nordico di derivazione protestante. Luigino Bruni ricostruisce la genesi culturale, anche teologica, di questi due paradigmi economici, descrivendone lo sviluppo nella storia. Ma gli ultimi decenni stanno conoscendo un forte appiattimento delle forme di economia: il capitalismo anglosassone (soprattutto nella sua versione americana) grazie alla globalizzazione si sta affermando nel mondo intero, riducendone drasticamente la biodiversità economica, finanziaria e sociale. Il libro affronta le sfide cruciali per il futuro del modello civile europeo e italiano, sfide che si chiamano uguaglianza, lavoro, reciprocità, beni comuni, legami sociali, radicamento nel genius loci. Quella ""pubblica felicità"""" senza la quale è difficile che esista felicità individuale."" -
Qualità della vita, narrazione e disabilità. Esperienze e proposte
Il volume affronta il tema della promozione della qualità della vita nella persona disabile adulta e anziana focalizzando l'attenzione sugli approcci più frequenti in ambito socio-sanitario e socio-educativo. In questo modo si intende fare emergere la complementarietà di alcune teorie riconducibili ai settori medico, sociale, giuridico e filosofico-religioso. In questo lavoro di sintesi sta sicuramente un importante elemento di novità del libro. Un secondo filo conduttore va a sottolineare la centralità della storia biografica della persona con disabilità, quale elemento fondamentale nell'accompagnamento e nell'accoglienza, da riconoscere e/o ricostruire attraverso un attento lavoro di ascolto e osservazione. Qualsiasi progetto educativo-didattico e/o riabilitativo personalizzato dovrebbe partire dalla conoscenza della persona e della sua famiglia, dalle risorse interne e da quelle di rete che possono favorire qualità della vita e benessere. Da questo punto di vista il raccordo fra la scuola e il lavoro e fra la scuola e la famiglia risultano di fondamentale importanza. Nella buona pratica del raccontarsi e raccontare, da un lato gli operatori necessitano di supervisione per non vedere 'consumati' dalla quotidianità entusiasmo, impegno e volontà; dall'altra gli ospiti di un servizio hanno bisogno di 'aprirsi' per farsi conoscere, per condividere, per partecipare, in sintesi, per comunicare ciò che sono e ciò che desiderano. Il libro curato da Mariateresa Cairo mette in luce questi aspetti attraverso le esperienze di una cooperativa milanese, che da alcuni anni condivide la sua attività con l'insegnamento di Istituzioni di pedagogia e didattica speciale e con alcuni TFA; con un capitolo dedicato all'aiuto che possono offrire le nuove tecnologie alla qualità della vita; mediante le riflessioni che nascono dall'esperienza di master in interventi educativi e riabilitativi assistiti con gli animali. -
Spazio e mobilità nella «societas christiana» (secoli X-XIII). Spazio, identità, alterità. Le settimane internazionali della Mendola. Nuova serie. Vol. 5
Nell'ultimo decennio la medievistica europea ha modificato il concetto di 'spazio', definendolo come 'oggetto', e non come 'quadro' entro il quale lavora lo storico. Si tratta della 'svolta spaziale' o ""spatial turn"""", che propone come tema di indagine lo spazio sociale, quello creato dai 'rapporti di parole' che legano tra loro gli uomini che operano entro l'ambito della """"civitas"""" o dei centri organizzativi politici e religiosi del mondo rurale. Il vecchio concetto di territorio, caro agli storici del diritto, è oggi considerato troppo rigido per descrivere la pluralità di funzioni che si esercitano su di esso, da quelle giurisdizionali a quelle fiscali e di leva militare. Al contrario sfuggono altre realtà organizzative, come quelle parrocchiali, agrarie, pedologiche e, a tratti, quelle linguistiche. Alcuni studiosi hanno utilizzato il concetto di 'cospazialità', ma in ogni caso è emerso in modo evidente che lo spazio è un fattore capace di condizionare il comportamento sociale. Quanto di tale problematica è oggi presente nella storiografia più recente in rapporto all'età medievale? A questa domanda gli autori del volume hanno voluto rispondere, offrendo la loro prospettiva. Le Settimane internazionali della Mendola. Nuova Serie hanno avuto origine nel 2007, con l'organizzazione di tre convegni internazionali, dedicati al tema «Religiosità e civiltà», trattato nei suoi aspetti di comunicazione simbolica, di identità delle forme religiose e di interscambio tra i vari messaggi religiosi. Inserendosi in continuità con la fondamentale tradizione scientifica degli Atti delle sedici precedenti Settimane internazionali della Mendola, ideate da Cinzio Violante, le giornate di studio hanno visto una generale riorganizzazione formale, resasi necessaria per strutturare al meglio e migliorare la fruibilità degli innovativi contenuti tematici. L'editrice Vita e Pensiero ha pubblicato gli atti della tematica «Religiosità e civiltà» e con i temi «Responsabilità e creatività» e «Spazio e mobilità» vuole aprire il campo a ricerche di grande attualità, che si ritengono di particolare interesse per una più approfondita conoscenza dei secoli centrali del Medioevo europeo."" -
Autorità e consenso. Regnum e monarchia nell’Europa medievale
Il rapporto tra l’autorità esercitata e il consenso necessario per poter governare costituisce un nodo centrale della storia del medioevo europeo, durante il quale, attraverso l’elaborazione di nuovi modelli formulati sugli esempi offerti dal mondo imperiale romano, dalla Bibbia e dal mondo barbarico, si giunse a definire un nuovo significato di “regno” e di “monarchia”. Quest’ultimo termine, in particolare, costituisce un particolare il focus di questo volume, perché nelle sue cangianti e multiformi accezioni consente di cogliere gli sviluppi della concezione del potere legittimo e delle sue possibilità di affermazione. Emerge così la difficoltà di fornire una definizione univoca di monarchia, una difficoltà ben rappresentata anche nella trattatistica di carattere giuridico e politico. Il volume contiene gli Atti di un Workshop internazionale svoltosi presso l’Università Cattolica di Milano nel 2015. Oltre agli interventi presentati in quella occasione, si sono individuate altre tematiche per completare il più possibile il quadro europeo in un arco cronologico che va dal mondo tardo antico al XIV secolo. -
Educati dalla misericordia. Un nuovo sguardo sull’umano
Nell'anno giubilare 2016, l'iniziativa «La Misericordia e le sue opere» ha realizzato un cammino ricco e coinvolgente per tutta l'Università Cattolica del Sacro Cuore, con un'adesione e una partecipazione che sono andate ben oltre le aspettative. Questo volume documenta un'antologia delle diverse manifestazioni che si sono svolte durante l'anno: workshop, mostre, eventi teatrali, letterari, musicali e il Convegno nazionale «Educati dalla Misericordia: un nuovo sguardo sull'umano». Le quattro sezioni - Musica, arte, letteratura e storia; Famiglia e scuola; Povertà e giustizia; Economia -raccolgono tematicamente workshop ed eventi; in apertura viene proposta la lezione magistrale del Cardinale Angelo Scola e in chiusura l'intervento di Monsignor Nunzio Galantine L'iniziativa non è stata estemporanea; anzi, ha assunto il ruolo di «possibile paradigma dell'azione educativa; come esempio di un'università che si rapporta con il mondo contemporaneo per gettare ponti e rendere più inclusiva la società in cui opera» (Franco Anelli, Magnifico Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore). -
La generatività nei legami familiari e sociali. Scritti in onore di Eugenia Scabini
La cifra che meglio rappresenta il pensiero di Eugenia Scabini, il suo lavoro di ricerca e di riflessione e più in generale la sua vita, è racchiusa nel termine generatività. Il volume prende le mosse da questo punto e prova a rintracciare, da prospettive disciplinari differenti, il concetto di generatività negli scritti di Eugenia Scabini, non in un senso filologico ma piuttosto per la valenza generativa, appunto, che tale concetto ha avuto nel lavoro di ricerca di coloro che sono venuti a contatto e si sono confrontati con il suo pensiero. Essere generativi per le generazioni oggi è sfida e compito particolarmente complesso, ma prima di tutto è una decisione positiva dentro i legami. Alla luce dell'approccio relazionale-simbolico messo a punto da Eugenia Scabini e Vittorio Cigoli, in un dialogo costante con tanti ricercatori all'interno del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, la generatività è osservata come caratteristica intrinseca delle relazioni familiari, ma anche, in analogia ad esse, delle relazioni sociali, nella misura in cui esse producono e fanno circolare il bene. La dimensione generativa infatti è una estensione/espansione del codice familiare, che, essendo primario, sta a fondamento di ogni altra relazione. Questo libro documenta quanto e come questa chiave di lettura sia stata utile, e continui a essere attuale, per comprendere le trasformazioni a cui sono andate incontro la famiglia e le relazioni tra generi e generazioni nella società italiana. Nei contributi sia di psicologi clinici e sociali sia di sociologi, il concetto di generatività è stato utilizzato come cornice di senso per affrontare temi cruciali quali: l'impegno nel sociale, il legame di coppia, la scelta procreativa e la genitorialità, il perdono, la gratitudine, lo sviluppo dell'identità, gli strumenti di ricerca sulle relazioni familiari. Alcuni contributi, inoltre, si focalizzano sui dispositivi formativi e di intervento che sostengono e aiutano a rilanciare i legami familiari, anche a fronte di esperienze dolorose. Il risultato finale è molto simile al mosaico dell'albero della vita, illustrato in copertina, in cui sono ben rappresentati vitalità, ricchezza e pluralità, esiti generati dal pensiero di Eugenia Scabini. -
Lo Stato della democrazia repubblicana
Il libro vuole essere lo strumento per un approccio alla Costituzione e ai temi dello Stato, del potere e dei diritti, attraverso la lettura di concetti e fenomeni chiave: democrazia, principio personalista, principio pluralista, sussidiarietà, laicità. Il lettore è invitato a soffermarsi su ognuno di essi, riflettere, farne propria l’essenza e poi proseguire secondo un percorso lineare, consequenziale. Nella struttura si nota la scelta dell’autore per la proposta prima dei principi e dei diritti dell’uomo e poi dell’apparato pubblico che risulta anche perciò subito consegnato alla sua natura servente rispetto alla comunità. Premessa di Ennio Codini. -
Dialettica, genere e anima nel commento di Alessandro di Afrodisia al IV libro dei «Topici» di Aristotele
II volume comprende una serie di saggi sui passi più significativi del commento di Alessandro di Afrodisia al IV libro dei Topici di Aristotele. In particolare, i saggi sono dedicati ai seguenti tre argomenti, su cui Alessandro espone tesi estremamente interessanti. II primo tratta la dialettica, cioè l'argomento dei Topici; segue poi il genere, che costituisce l'argomento del IV libro in particolare; infine l'anima, le discussioni intorno alla quale costituiscono per il commentatore un esempio privilegiato per illustrare i ""luoghi"""" dialettici via via discussi. È fornita ai lettori anche la traduzione integrale del commento di Alessandro al IV libro, supportata da note esplicative. Ai saggi di commento e alla traduzione è premessa un'introduzione in cui sono presentate brevemente la concezione aristotelica della dialettica, la figura di Alessandro di Afrodisia e le caratteristiche generali della sua esegesi dei Topici. Prefazione di Maddalena Bonelli. Presentazione di R. Loredana Cardullo."" -
Immigrazione e contesti locali. Annuario CIRMiB 2017
L’Annuario CIRMiB 2017 intende offrire una documentata analisi del fenomeno migratorio nel Bresciano in rapporto al dibattito sui temi correnti: povertà, accoglienza, mediazione sociale, inclusione scolastica. La prima parte del volume, come di consueto, è dedicata ai dati relativi alla popolazione immigrata (aspetti demografici, socio-economici, giuridici e culturali), provenienti dal lavoro di ricerca svolto dal Centro, di concerto con: Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità, Camera di Commercio di Brescia, Comune di Brescia, Prefettura e Questura di Brescia e consultando le banche dati di Istat, Miur, Banca d’Italia. La seconda parte tratta il tema della povertà da un punto di vista locale e transnazionale. Nella terza parte si raccolgono contributi di varia provenienza, tematici e di analisi sociale, su questioni emergenti (mediazione tra pari, immigrazione in Sicilia, culture di genere, inclusione dei Rom, ‘archeo-mafie’) che proiettano lo scenario bresciano in una prospettiva globale, nazionale e internazionale. Nella quarta sezione si dà conto dello stato dell’accoglienza dei profughi nel Bresciano. -
America invulnerabile e insicura. La politica estera degli Stati Uniti nella stagione dell’impegno globale: una lettura geopolitica
La geografia ha contribuito a fare degli Stati Uniti una nazione straordinariamente prospera, potente e sicura, se non addirittura una inespugnabile ‘fortezza’, che ha goduto a lungo del privilegio di poter guardare con indifferenza e disinteresse al resto del mondo. D’altro canto, a partire dall’ultimo scorcio del XIX secolo, l’establishment statunitense si è gradualmente persuaso che alcune epocali trasformazioni dello spazio politico-geografico americano e mondiale (in particolare la chiusura della frontiera americana, da un lato, e il parallelo processo di esaurimento e ‘saturazione’ dello spazio globale, dall’altro) rappresentassero un pericolo mortale per l’american way of life, per le istituzioni e l’identità americane. Il libro di Corrado Stefanachi si sofferma sulla dimensione geografica e spaziale della politica estera americana. Più precisamente, il fulcro del volume è proprio questo peculiare paradosso geopolitico – la concomitanza di straordinaria potenza e percepita insicurezza – che ha profondamente condizionato l’azione internazionale degli Stati Uniti nella stagione della loro proiezione globale. Nei nove capitoli che lo compongono, il saggio mostra come la condizione di invulnerabilità e insicurezza riconducibile al fattore geopolitico (allo spazio politicogeografico e al modo in cui esso è stato percepito e interpretato dai policy-makers americani) aiuti a chiarire le ragioni, i contenuti e le modalità strategiche dell’impegno degli Stati Uniti nel mondo, dalle origini della politica della Porta aperta al dopo Guerra fredda. -
Scritture sacre. Testi, storia, interpretazioni
Ebraismo, cristianesimo e islam sono spesso identificate come le religioni del Libro. Eppure la teologia che struttura ognuna delle tre fedi monoteistiche, così come i profondi mutamenti che, all'interno di ciascuna religione, ne hanno segnato il rispettivo cammino storico, attestano significati polifonici, quando non addirittura equivoci e contrastanti di ciò che va inteso come 'sacra scrittura' (e degli usi che se ne devono o possono fare). Nel nostro tempo, proprio le religioni, al di là della cosiddetta secolarizzazione dell'Occidente, sono tornate al centro della scena, spesso esattamente a motivo della radicalizzazione del significato del loro testo sacro, che ha assunto forme ora di fondamentalismo, ora di radicalismo o fanatismo. Questo volume, frutto dei lavori svolti durante la Summer School organizzata dal Dipartimento di Scienze religiose dell'Università Cattolica, dedicata a Scritture sacre. Testi, storia, interpretazioni, intende percorrere e leggere, attraverso gli strumenti della storia, della filologia e della sociologia, gli snodi principali di un lungo percorso ideale che, partendo dalla codifica della Bibbia ebraica, arriva ai conflitti che oggi interessano territori e culture più o meno distanti dai confini dell'Europa. Comprendere storicamente che cosa significhi o abbia significato 'leggere le Scritture' aiuta a capire come i testi sacri delle grandi tradizioni religiose possano agire quali fattori di potenziamento e di radicalizzazione dei conflitti, ma certamente anche di comprensione tra i popoli e di dialogo interculturale. -
Sulla natura umana
Una delle affermazioni più note di Kant è che ciò che contraddistingue gli uomini è la «capacità di rappresentarsi il proprio io». Da qui parte il filosofo inglese Roger Scruton nella sua appassionata difesa dell'unicità umana. Confrontandosi con la psicologia evoluzionista e l'utilitarismo e con filosofi materialisti quali Richard Dawkins e Daniel Dennett, Scruton ribatte che non si può ridurre gli esseri umani a semplici realtà biologiche che progrediscono attraverso l'adattamento e la lotteria dei geni: siamo qualcosa di più che animali umani proprio in virtù di quella nostra capacità di vederci come esseri riflessivi consapevoli di sé e profondamente immersi nella relazione con altri soggetti. Questo dato di fatto, che tutti avvertiamo, si manifesta attraverso le nostre emozioni, i nostri interessi, nel dialogo interpersonale. E fonda le nostre esperienze estetiche, il nostro senso morale, le nostre credenze religiose, grazie a cui diamo forma al mondo conferendogli un significato. Scruton sviluppa questa sua concezione della natura umana con un ricco percorso nella storia della cultura, da Platone e Averroè fino a Darwin e Wittgenstein, soffermandosi anche, come suo solito, su opere letterarie, pittoriche, musicali che hanno il dono di attivare e rendere riconoscibile la particolare autoconsapevolezza dell'io. Contro la visione distorta della scienza come 'nuova religione' e le antropologie oggi dominanti che tendono a comprimere l'originalità e l'ampiezza della nostra stessa esperienza, Scruton propone una visione della natura umana definita nella sua essenza più vera dal termine 'persona', storicamente nato per indicare una maschera che nasconde il volto, ma poi divenuto l'appellativo di un'identità che si riconosce nel tempo, un'entità morale responsabile di azioni e promesse, in un mondo condiviso dove interagiscono individui liberi che si ispirano a valori e rispondono l'uno dell'altro. -
La resistenza intima. Saggio su una filosofia della prossimità
C'è uno strumento efficace per contrastare le forze disgreganti di questi nostri tempi, per difendersi da un'attualità che banalizza e disperde, e spesso anche dalle proprie derive e dalle proprie paure. È la capacità umana di resistere; anzi: un particolare tipo di resistenza, che in questo libro il filosofo catalano Josep Maria Esquirol chiama 'resistenza intima', un modo di opporsi agli ostacoli e al freddo non solo climatico della vita sviluppando la propria forza nello spazio esperienziale degli affetti. Una resistenza morale, che assomiglia alla virtù della fortezza, capace anche di modestia e di generosità. Non rivela i valori supremi o il senso occulto del mondo, ma guida proteggendo dalla notte cupa, mostra la bellezza delle cose vicine, e conforta. Questa resistenza è 'intima' non perché 'privata', ma, al contrario, perché 'prossima'. La prossimità, dice Esquirol, ci appartiene nel profondo e ha a che vedere con la semplicità e la concretezza del quotidiano contro le complicazioni e le astrazioni del mondo attuale; con il linguaggio degli affetti, che si fa canto e poesia e scaccia la paura del vuoto; con la cura reciproca del corpo e del cuore; con il ritorno a casa, la mensa condivisa, la protezione del riparo... Non si tratta di tornare a un mondo semplice e ingenuo o di rinchiudersi nell'intimismo dei legami: la resistenza intima ha occhi ben aperti e letture attente, vive nel mondo e ne conosce e sperimenta i dolori e le fragilità. Come chiarisce bene un'altra delle metafore potenti di Esquirol, noi siamo come una filza di punti di imbastitura, la cucitura più precaria e debole che esista, che unisce due lembi, due limiti, due provvisorietà. Ognuno di noi è uno di questi fragili punti, che prendendosi cura l'uno dell'altro, accettandosi come diversi nella prossimità, si aiutano a non cedere e nel loro 'congiungimento' sono capaci di unire la terra e il cielo. -
Francesco, il papa americano
La sera del 13 marzo 2013 si capì subito che il nuovo papa era davvero un papa nuovo.rnrnrnFortissimi erano infatti gli elementi di novità rappresentati da quella elezione, tanto rapida quanto attesa, ma soprattutto sorprendente. Jorge Mario Bergoglio, il settantaseienne arcivescovo di Buenos Aires, era infatti quasi uno sconosciuto, ma in pochi minuti i media d'ogni parte del mondo sottolinearono che per la prima volta il pontefice era un americano, per la prima volta era un gesuita, per la prima volta aveva preso il nome di Francesco. Qualche anno dopo quell'inizio, è possibile cogliere le linee-maestre della riforma che Francesco sta imprimendo alla Chiesa cattolica. Esse si radicano nell'esperienza degli anni argentini, qui descritti da Silvina Pérez (che conosce e segue Bergoglio da molti anni) in un racconto dai toni avvincenti e ricco di aneddoti poco noti al grande pubblico: la vita in una famiglia di emigrati di solidissima fede, la spinta vocazionale (momenti ed esperienze rievocati anche dallo stesso Bergoglio nello scritto Storia di una vocazione riportato alla fine di questo volume), e poi la missione da gesuita e da vescovo tra le villas miseria (le bidonville incastonate e dimenticate nel cuore di Buenos Aires) e le retate della polizia politica. Molte scelte del papa, e soprattutto il suo stile, si comprendono alla luce di questo suo retroterra. Lucetta Scaraffia, nel suo ritratto degli anni romani, mette poi in luce gli aspetti più innovativi del pontificato, ripercorrendo il cantiere aperto delle riforme, lo stile dei viaggi (il primo significativamente a Lampedusa), il rapporto con i giornalisti, il dialogo con le altre religioni, e delineandone le direttrici di sviluppo: davvero un papa che viene da un altro mondo, consapevole di operare in un difficilissimo tempo di transizione, un tempo da cogliere come opportunità per comunicare il vangelo e la misericordia di Dio. Introduzione di Giovanni Maria Vian. -
Ordo sapientiae. Per un dialogo fecondo tra teologia e saperi
La presente raccolta di saggi è il frutto di un percorso di riflessione pluriennale dedicato al rilancio del dialogo tra la teologia e i saperi, coltivato nel contesto dell'Ateneo dei cattolici italiani e, più in generale, nell'ambito universitario e del confronto culturale. La riflessione teologica viene presentata come un reagente, tanto fecondo quanto pertinente, per l'elaborazione del sapere di competenza dei diversi ambiti scientifici. In questo senso, il volume si rivolge certamente agli studiosi e agli studenti dell'Università Cattolica, delle Facoltà teologiche e delle istituzioni culturali ecclesiali, ma anche a tutti coloro che sono interessati al dialogo tra teologia e saperi nel contesto del più ampio dialogo tra ragione e fede. Un tale obiettivo viene perseguito attraverso una tripartizione dei contributi. Nella prima parte, vengono delineate le condizioni di possibilità del confronto così come si possono invenire nell'orizzonte biblico-teologico. La seconda parte del volume è dedicata a individuare le principali coordinate per allestire effettivamente un autentico dialogo tra la teologia e i saperi. Infine, per non limitarsi a indicazioni di principio, la terza parte declina la proposta teologica rispetto ad alcuni saperi specifici. -
Erodiano. Tra crisi e trasformazione
La ""Storia dell’Impero dopo Marco Aurelio"""" di Erodiano è l’unica opera storiografica relativa agli eventi del III secolo d.C. che ci è giunta integralmente ma non ha ancora ricevuto adeguate attenzioni, poiché il suo autore è stato ritenuto in passato uno storico di scarso valore. Tale giudizio, come mostra ampiamente questo volume, è decisamente da superare poiché Erodiano appare invece uno storico dotato di una spiccata autonomia di pensiero che offre chiavi interpretative originali sulla storia che va dalla morte di Marco Aurelio (180 d.C.) all’avvento di Gordiano III (238 d.C.)."" -
Periferie dell'Occidente. Italia e Sudafrica nell'ordine liberale 1795-1996
Periferie dell’Occidente analizza e mette a confronto lo sviluppo politicoeconomico del Sudafrica e dell’Italia dalle grandi Rivoluzioni di fine Settecento fino alle trasformazioni globali a cavallo dei secoli XX e XXI. Collocati sulla frontiera tra Primo e Terzo mondo, i due Paesi negli ultimi tre secoli presentano interessanti parallelismi nelle loro traiettorie storiche. Per entrambi, l’unificazione politico-territoriale, frutto di un progetto liberal-nazionale sviluppatosi nell’Ottocento, segna anche l’ammissione nel cerchio ristretto delle ‘nazioni civilizzate’ e l’inizio di una rincorsa ai Paesi leader dell’Occidente che sembra compiersi finalmente dopo il secondo conflitto mondiale – un traguardo messo oggi a rischio, con l’avvento della globalizzazione, a causa della duplice sfida della pressione migratoria dal Sud del mondo e dell’impetuosa crescita economica dell’Oriente asiatico. In un’epoca in cui, dopo cinque secoli, la centralità politica ed economica dell’Occidente è messa in questione, tuttavia, alle sue due periferie si aprono anche potenzialità interessanti. Da un lato, la prospettiva dei margini consente di leggere in anticipo l’insorgere di mutamenti difficili da percepire dal centro. Dall’altro, la contiguità con l’Africa ne fa degli avamposti verso la regione del mondo oggi con il maggiore potenziale di crescita.