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Imparare a cadere
La vita del giovane Angelo, appassionato di musica con l'amore per la bicicletta, subisce una brusca sterzata quando, quasi per caso, scopre di essere affetto da una rara patologia renale: la malattia di Berger. Con coraggio e disincanto, affronterà il lungo percorso della malattia, tra cadute e risalite, senza mai arrendersi. La narrazione si snoda lungo un iter cronologico caratterizzato da continui flashback che portano il lettore a viaggiare sulla linea del tempo, rievocando episodi passati. Gli anni dell'infanzia, le amicizie, il grande amore, lo sport, la bicicletta, la musica, la politica. Delicate, struggenti, commoventi, talvolta divertenti, queste pagine scorrono via scandendo con forza ed emotività la storia di un uomo innamorato della vita. -
Vivere davvero
Esistere è un fatto, vivere è un'arte. S'impara a vivere vivendo. E come si fa allora a vivere davvero? La gente fa tutto ponderatamente, tranne che vivere. Per le persone, tutte le azioni e i piccoli tratti della vita sono seri, ma l'intero complesso della vita viene considerato superficialmente. Chi infatti si pone degli obiettivi e stabilisce consciamente la strada da intraprendere senza essere invece trascinato dalle correnti? L'autore, che inaspettatamente ha ricevuto la possibilità di una rinascita fisica e spirituale, conduce i lettori in un viaggio alla scoperta delle eterne chiavi per vivere la propria vita consapevolmente e non come semplici spettatori. Il tempo non è mai abbastanza? Gli impegni sono troppo gravosi? Le relazioni interpersonali sono superficiali e non soddisfacenti? I soldi non bastano mai? Il lavoro non è quello desiderato? I figli stressano? La quotidianità è asfissiante? Ecco allora che il libro aiuta a capire che si può sorridere ad un amico senza intanto spiare le notifiche dello smartphone. E che al rinunciare alla famiglia per il lavoro, delegando i figli ad altri, esistono alternative che permettono la valorizzazione della propria vita. -
Delitti a Sanremo. Una rosa dalle spine avvelenate
Negli infiammati giorni che precedono il festival di Sanremo, una famosa cantante, Laura Massi, si trova al centro di una catena di delitti. Rapita dalla suite nell'esclusivo Grand Hotel Royal Palace rischia di essere uccisa lei stessa. Sarà solo l'intervento del Colonnello Inzerillo, proprio mentre la situazione sta precipitando, a ritrovarla in una sperduta casupola tra le montagne sanremesi e a restituirla al suo pubblico. -
Il miglior errore della mia vita
Laura è una ragazza piena di conflitti interiori e con un passato piuttosto tormentato, nel quale ha sempre dovuto combattere contro persone false e opportuniste. Un giorno, quando decide di partire con la sua migliore amica Sara in vacanza a Londra, città in cui lei ha sempre sognato vivere e studiare, la sua vita cambia radicalmente, specie dopo l'incontro fortuito con il suo attore preferito, Chris Jackson, che si rivelerà presto il suo grande amore. D'altronde, anche dopo il trasferimento di lei in Inghilterra, la loro sarà una storia d'amore abbastanza travagliata, a causa dei vari eventi e intrighi che metteranno a dura prova la loro relazione. E poi, entrambi si renderanno conto che spesso ciò che appare non sempre coincide con la realtà. -
Il cielo in una stanza
Mary Sole è una giovane donna pugliese. La sua è una vita assolutamente normale. Sposata con Franco e madre di due ragazzi, Vito e Claudio, nell'inverno del 2010 accusa i primi sintomi di fastidiosi dolori muscolari. Poco dopo capirà di essere affetta da Miosite, una malattia rara che la porterà a un intervento salvavita di tracheotomia. Allettata da ormai 6 anni, racconta con pathos e lucidità la sua nuova vita in compagnia della Miosite da corpi inclusi IBM. -
Insieme con i muri (Poesie scelte 1977-2020)
Predrag Bjelosevic è un poeta essenzialista, in tal senso è un poeta erede della civiltà del modernismo. Non lo interessa la poesia di paesaggio o la poesia sperimentale; la poesia per il poeta serbo è una situazione, uno stato di cose, un significato, o un non-significato, può essere tutto ma non può essere commento, glossa; la poesia è una parentesi che apriamo davanti ad uno «stato in luogo». Che cos'è la poesia essenzialista? È il presentarsi di un evento, un qualcosa che appare e che si rivela, un colpo di fulmine. Il poeta serbo è tutt'altro che un poeta istrionico o derisorio come potrebbe far pensare il titolo di una sua opera: »R Z«; chissà, iniziali di parole inesistenti o, forse, di parole di uso domestico, non sappiamo. Bjelosevic ha una spiccata consapevolezza della desertificazione significazionista che ha attinto il linguaggio poetico del Dopo il Moderno e della necessità di un profondo rinnovamento della forma-poesia; sa che il linguaggio poetico è situato in un non-luogo, uno Zwischen, un frammezzo, distante dai linguaggi della comunicazione. -
Due meno uno
"Lasciami entrare, sussurrano al lettore le parole di Ada Aversano, poesie che traducono il suo cuore in immagini. Il percorso che facciamo attraverso le pagine è di quelli da batticuore, aspettiamo sospesi un abbraccio liberatorio, un sorriso che comunichi che l'attesa è risolta. La poesia di Ada non è fatta di certezze ma di dubbi sgranati come un rosario del Sud che brama pioggia, dove l'incontro (o lo scontro) con l'Amore ci disvela nei nostri bisogni imploranti, nei nostri desideri di compiacere chi non sempre ha la pazienza di adeguare il suo passo alla nostra impronta. La simbiosi tra lettore e poeta è immediata, netta, persino dolorosa nel riconoscersi nello sbuffo tenero del disegno sulla pagina bianca che rilascia tutta la luce che le storie quotidiane raccolgono. Ada non parla per proclami, piuttosto comunica, in levare, la fame nascosta con un senso di pudore, i corpi intrecciati in cerca di soffitti oltre i quali vedere segreti, la tenerezza di pantofole e pizza e pasta al forno preparata per chi sta sulla porta, indeciso..."""" (Marilena Votta)" -
Roma, Netflix. Il cinema condiviso tra grande sala e piccoli schermi
Roma, Netflix. Un film d'autore ed una piattaforma di streaming, sono queste le nuove coordinate di un cinema che sempre più emigra dalla sala cinematografica per rivolgersi a questi nuovi canali distributivi. Dietro questo cambiamento apparentemente irreversibile si ritrovano innumerevoli motivazioni, più o meno complesse, esplose all'attenzione mondiale proprio grazie all'affermarsi di Netflix. Nel cercare di dar vita ad un excursus quanto più completo e chiarificatore possibile delle forze in gioco, risulta impossibile non considerare il film Roma di Alfonso Cuarón, vincitore del Leone d'Oro alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, come il caso più eclatante ed eloquente. Grazie alla divergenza di visioni e opinioni nate intorno a tale opera, si evidenzierà come oggi il cinema appaia essere sempre più libero dalle forme che fino ad oggi lo hanno caratterizzato. Con le novità apportate dai nuovi servizi streaming, infatti, la settima arte sembra pronta a rilocarsi in forme e contesti prima impensabili, che costringono a confrontarsi oggi più che mai con la domanda ""cos'è il cinema?""""."" -
Vivere
La poesia di Roberto Piperno ha una voce alta, concentrata, profonda, la parola è essenziale, semplice, il verso apatico, il tono sommesso. La poesia di Piperno non è più né «innica» né «elegiaca», per usare le categorie continiane, ma un brusio interrotto da silenzi, da ricordi, da dubbi, il monologo di un uomo solitario. Ciò che resta è la «solitudine» di un uomo scampato per sorte alla retata dei nazisti al «Ghetto» di Roma nel 1943, la poesia diventa «testamento» spirituale, un documento sul quale incidere il dolore per una vita che sarebbe potuta essere migliore, e per tutto ciò che non è stato. Nelle parole di questo libro si può intravvedere in filigrana la storia degli ultimi decenni dell'Italia e il degrado di Roma, la città dove il poeta ha vissuto tutta la vita con dolore e passione. Roberto Piperno insegue il suo canto della durata, una durata senza tempo, un eterno presente, in cui cogliere sprazzi di luce, abbagli, minuterie. Piperno prende per mano il lettore, lo accompagna nelle segrete stanze della vita scrivendo un poema sulle virtù benefiche del quotidiano. -
Le parole di Eco
Il libro Le parole di Eco di Claudia Negri ha in sé una elastica, selvatica impulsività, mostra una forza intimidatoria all'interno di uno spazio infernale che diventa luogo di rifioritura e letizia. E se è vero che ogni libro ha un suo destino, la felicità di questa raccolta poetica sta nel riuscire ad accettare, nel soffio di poche pagine, desiderio, dolore, di-sperazione e rinascita. Le pagine ci trascinano inevitabilmente alle origini partenopee dell'autrice, luoghi che tanto hanno visto, ma tacciono di fronte a ciò che è stato: la dolce schiuma della moka, la Napoli da San Martino, Paestum nel blu della notte e quella terrazza a picco sul mare. -
Di ombre e di bellezza
Sono sentieri di ombre perché le emozioni, le immagini che nascono dai versi di Eleonora rispecchiano la sua parte più intima, nascosta, inquieta, d'ombra. Sono tuttavia anche sentieri di bellezza, nella natura che è sempre presente, fino a mescolarsi con la parte d'ombre e quasi a redimerla. Maurizio Mazzurco La poesia di Eleonora Trusiani non è mai scontata e sa esprimere con efficacia espressiva e comunicativa un mondo di pensieri, sentimenti e passioni che ci coinvolge. Cuore è una parola chiave. [...] Il vero protagonista di queste liriche è l'amore, vissuto da un io in cui ci si riconosce e con cui ci si confronta. Luciana Raggi -
Oltre il limite, l'infinito
Questo libro raccoglie testimonianze, riflessioni, considerazioni e storie degli ospiti delle Case Circondariali di Montacuto di Ancona (sezione A.S.) e di Villa Fastiggi di Pesaro (sezione femminile). Scrive Valentina Sordoni, che ha curato la prefazione del libro: ""La prima volta che sono entrata in un carcere ho pensato ai 'Miserabili' di Victor Hugo e mi sono commossa.Vedevo frammenti di un'umanità dispersa, le tessere scompigliate di un mosaico, un puzzle di esistenze da ricomporre come un quadro e speravo che la letteratura potesse restituire la speranza a uomini dalle giornate sempre identiche.Sapevo che Leopardi mi avrebbe aiutato, almeno nel tempo limitato concesso.Ma ringrazio queste persone che mi hanno fatto crescere. Per il percorso affrontato insieme, lo scambio di idee, il calore nascosto dietro un sorriso o uno sguardo soddisfatto, la scoperta dell'uomo libero da artifici."""""" -
Il signore delle ombre
Il Signore delle Ombre è il quarto romanzo di uno scrittore poliedrico, il quale mette quasi sempre al centro dei suoi lavori le varie sfaccettature della donna; vittima il più delle volte, ma sempre combattente e artefice del suo destino. È una storia molto reale che ci conduce nel mondo del disagio giovanile, toccando l'anima apparentemente vuota di chi ha avuto il triste destino di affrontare dolori immensi che segnano per sempre vite umane. -
Il cielo stellato delle Alpi Apuane
"Il cielo stellato delle Alpi Apuane"""" è un racconto sincero, pulito, che descrive cose semplici: la natura, l'amicizia, la conoscenza di nuove persone e situazioni, il coraggio di un gruppo di giovani """"uomini"""" di misurarsi in una avventura completamente nuova, quella che poi sarà formativa per gli anni a venire." -
Ti voglio bene, come se tu fossi normale
Un libro sul coraggio, sulla forza di affrontare sempre nuove battaglie e sull'essere pazienti. -
Le favole della valle di maggio. (Una famiglia in una favola)
Un libro di favole per immergersi nel mondo immaginario della Valle di Maggio popolata da bambini, animali e oggetti animati, come un lumacone che vuole tagliarsi i baffi, un paio di scarpe da ginnastica parlanti, un tarlo falegname, un orsetto ribelle, una gattina disubbidiente che andrebbe ovunque in compagnia del topolino Rodrigo. Un viaggio guidato da Berta, una simpatica e divertente coniglietta, che porta i bambini di storia in storia. Età di lettura: da 3 anni. -
Bugia bugia, l'uomo cattivo ti si porta via...
In questa indagine Tristano Tasso s'inoltra nelle zone buie, quelle meno illuminate, quelle in cui i bimbi temono vi si annidino gli spettri. Penetrano il buio della dimenticanza in cui covano marcescenti ombre. -
Antologia del premio Mangiaparole 2021. Poesie e Racconti
I testi di questa Antologia raccolgono le poesie e i racconti dei migliori autori che hanno partecipato alla sesta edizione del premio letterario ""Mangiaparole"""", dedicata alla memoria di Giacomo Caruso. Pur diversi nella tecnica poetica e nell'approccio narrativo, questi testi - frutto di una severissima selezione - offrono, per contenuto e stile, uno spaccato significativo delle tendenze culturali del nostro tempo e, dunque, ben figurerebbero anche in una ideale rassegna di testimonianze della letteratura contemporanea."" -
Le cicatrici nei fiordalisi
Questo libro parla d'amore, di sacrifico, di bellezze collaterali, parla d'apprezzare le piccole cose che sembrano celate, e che invece sono proprio lì, in attesa di essere colte, per farne tesoro. Il senso ultimo della raccolta, il messaggio che l'Io poetico vuole lasciare è smettere di cercare cicatrici nei fiordalisi, anche se visibili e profonde come tagli, bisogna partire da quelle per cercare, invece, il sole. -
Horcrux
L'estraneazione è l'introduzione dell'estraneo nel discorso poetico; lo spaesamento è l'introduzione di nuovi luoghi nel luogo già conosciuto. Il mixage di iconogrammi e lo shifter, la deviazione improvvisa e a zig-zag sono gli altri strumenti in possesso della musa di Mario Gabriele. Queste sono le categorie sulle quali il poeta di Campobasso costruisce le sue colonne di icone in movimento. Il verso è spezzato, segmentato, interrotto, segnato dal punto e dall'a-capo, è uno strumento chirurgico che introduce nei testi le istanze «vuote»; i simboli, le icone, i personaggi sono solo delle figure, dei simulacri di tutto ciò che è stato agitato nell'arte, nella vita e nella poesia del novecento, non esclusi i film, anche quelli a buon mercato, le long story... sono flashback a cui seguono altri flashback che magari preannunciano icone-flashback. Altra categoria centrale è il traslato, mediante il quale il pensiero sconnesso o interconnesso a un retropensiero è ridotto ad una intelaiatura vuota, vuota di emozionalismo e di simbolismo.