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La citta celeste
La città celeste è il diario di un lungo apprendistato esistenziale e insieme, nel suo rivelare ambiguità e dolori sparsi, un documento pronto ad attestare l'imprevedibilità assoluta della cosiddetta ""commedia umana"""".rn«Convergono più piani di lettura nel nuovo romanzo di Diego Marani, La città celeste, narrato alla prima persona come un diario, costruito attorno a una vicenda di formazione e di apprendistato sentimentale negli anni cruciali dell'università, attraversato da una riflessione metaletteraria sui libri, la lettura e la scrittura. Ma voltata l'ultima pagina, l'impressione più forte è la dichiarazione d'amore per Trieste, preannunciata dai versi di Saba dedicati alla città posti in esergo» - Marzia Fontana, la LetturarnL'educazione sentimentale di un giovane uomo che, per sfuggire all'asfissiante supervisione paterna, decide di frequentare l'università di Trieste. La gioventù, in quella città celeste al crocevia di diverse culture, diviene la stagione dell'immortalità, delle nuove scoperte, delle amicizie inossidabili. E di amori smisurati e sofferti. La Trieste descritta minuziosamente tra le pagine di questo romanzo è un luogo dall'identità composita e dal confine sempre incerto, come i protagonisti di queste pagine, giovani studenti entusiasti con il futuro tutto da inventare."" -
Dolore e luce del mondo
"Vivere: abitare la luce dell'infanzia Resistere: non abituarsi mai al dolore del mondo"""". Testimone fedele del suo tempo, Tahar Ben Jelloun osserva e ascolta il mondo. Con attenzione, ne coglie le inquietudini e le sofferenze. Delicatamente, ne restituisce lo splendore e la luminosità. Dai fatti drammatici della cronaca più recente ai ricordi gioiosi dell'infanzia in Marocco, dalla sensazione della piena libertà sperimentata attraverso la pittura ai profumi colori e suoni del mercato parigino di Aligre, in questa raccolta lo sguardo di Tahar Ben Jelloun si allarga a comprendere ogni aspetto della realtà, svelandolo in tutta la sua urgente bellezza e complessità. Poesia del mondo e dell'umanità, poesia di incanto e di mistero, poesia che sorprende con la sua verità: bisogna che i nostri occhi imparino a dare luce alla vita, perché solo così la musica della terra e del vento diventa un canto di gioia." -
Il mondo dietro di te
Un romanzo magnetico su due famiglie che non potrebbero essere più diverse, costrette ad affrontare insieme un mondo in cui non esistono più certezze.rn«Rumaan Alam ci regala un thriller avvincente su una catastrofe annunciata. Svelando, in un gioco di specchi, le nostre paure attuali» - Francesco Pacifico, RobinsonrnAmanda e Clay hanno scelto un angolo remoto di Long Island per trascorrere qualche giorno di vacanza con i due figli adolescenti. Una pausa dalla vita frenetica di New York, una settimana tutta per loro in un'elegante casa di villeggiatura. I giorni passano felici, ma l'incantesimo si spezza quando un'anziana coppia bussa alla porta in piena notte: George e Ruth, molto spaventati, sostengono di essere i proprietari della villa. Un improvviso blackout a New York li ha costretti a tornare nella casa che avevano messo in affitto. In quest'area isolata, dove i cellulari non prendono, senza tv e internet, è impossibile controllare la loro versione. Amanda e Clay possono fidarsi dei due estranei? Quella casa è davvero un luogo sicuro per la loro famiglia? Mentre intorno ai protagonisti la natura sembra ribellarsi, un male misterioso li perseguita e mina la fiducia che hanno l'uno verso l'altro: ora sono prede che devono lottare per mettersi in salvo. Un romanzo su due famiglie che non potrebbero essere più diverse, costrette ad affrontare insieme un mondo in cui non esistono più certezze. -
Blonde
Joyce Carol Oates trasforma in romanzo tutte le vite di Marilyn Monroe: molto più di un sex symbol da calendario, con le sue contraddizioni e fragilità Marilyn è entrata nell'eternità del mito. Da adolescente solitaria a bellezza planetaria, ma anche donna insicura, giovane determinata, amante incostante, bambina innamorata, playmate e ragazza in lotta con lo specchio, attrice venerata e paziente in analisi, donna con molti amanti e poco amore, morta prematuramente e ancora viva nella memoria collettiva. Joyce Carol Oates, con il suo straordinario talento narrativo, riesce a mescolare storia e finzione in un romanzo in cui la vita si intreccia indissolubilmente con la fantasia, un capolavoro letterario in cui rivive la diva più grande di sempre. -
Dolce è la vendetta SpA
Jonas Jonasson inventa una esilarante avventura in giro per i continenti, seguendo la missione segreta di un ragazzo irresistibile, in cerca di una vendetta quasi perfetta.Victor Svensson è un esperto d'arte ambizioso e senza scrupoli. Lavora in una grande galleria e il suo progetto è di impossessarsene sposando la figlia del proprietario, Jenny. Il suo piano perfetto va in crisi quando scopre di avere un figlio adolescente di origini africane, Kevin. Per non rovinarsi la reputazione Victor, che non ama gli stranieri, si libera del ragazzo durante un viaggio in Kenya, abbandonandolo nella savana nella speranza che i leoni lo alleggeriscano da quel fastidioso problema. Kevin si salva e cresce educato da un guerriero masai finché, orgogliosamente, decide di scappare dal suo villaggio per raggiungere Stoccolma sulle tracce del padre. Qui ritrova Jenny e insieme, per rifarsi dell'uomo che ha distrutto le loro vite, si rivolgono ai servizi di una società molto particolare: Dolce è la vendetta SpA. -
Le avventure intellettuali di Umberto Eco
È possibile ricostruire il pensiero di un personaggio poliedrico e camaleontico come Umberto Eco? Stefano Traini, uno dei suoi allievi che oggi insegna Semiotica, ci prova in questo libro: parte dalla tesi di laurea di Eco sul pensiero estetico in Tommaso d'Aquino, prosegue con i suoi studi sulle avanguardie e sulla cultura di massa con i quali si è affermato negli anni sessanta e arriva alla teoria semiotica nella quale Eco affronta con metodo scientifico lo studio dei segni, dei codici, dell'interpretazione. Ripercorre quindi i romanzi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo e ricostruisce le sue riflessioni sui media e le comunicazioni di massa, laboratorio privilegiato in cui Eco ha affinato il suo sguardo critico sulla società e ha messo a punto gli strumenti dell'analisi semiotica. Conclude con alcune note sulla morte, molto presente in tutti i suoi romanzi e oggetto di riflessioni anche ironiche in certi scritti occasionali. Così, pagina dopo pagina, ci scorre davanti la vita intellettuale di un uomo straordinario, che con la sua diffidenza granitica e la sua proverbiale ironia ci ha insegnato un metodo nuovo per osservare il mondo e interpretarne i segni. -
L' anomalia
Vincitore del Premio Goncourt 2020 - Nella cinquina del Premio Strega Europeo 2021In un romanzo imprevedibile – dove la letteratura sfida la logica, la scienza, tutto quello in cui crediamo – Hervé Le Tellier racconta la verità e i suoi inganni, alla ricerca dell'anomalia nascosta che può sfiorare la vita di ognuno di noi.«Costruito attorno a un'ipotesi tecnologica-filosofica sorprendente e spiazzane, L'anomalia gioca con le nostre certezze e le nostre paure, intreccia reale e virtuale, sentimenti e algoritmi, politica e religione, il tema del doppio e quello della manipolazione» - Fabio Gambaro, Robinsonrn«Un romanzo meraviglioso» - Joël Dickerrn«Un erudito e appassionante romanzo di romanzi» - Stefano Montefiori, la LetturarnNel marzo 2021, un Boeing 787 di Air France in volo da Parigi a New York incappa in una grande turbolenza prima di atterrare. Tre mesi dopo lo stesso aereo, con gli stessi passeggeri e un identico equipaggio, ricontatta i controllori di volo dell'aeroporto JFK. L'inspiegabile duplicazione preoccupa CIA, FBI e gli alti comandi dell'esercito, che dirottano l'aereo in una base militare. Le indagini degli Stati Uniti e delle altre potenze scatenano una caccia all'uomo planetaria per rintracciare i misteriosi doppi di tutte le persone a bordo. Ma durante quei tre mesi fatali, le vite di alcuni di loro sono cambiate per sempre: chi ha combattuto un male incurabile, chi ha raggiunto il successo soltanto dopo un gesto estremo, chi ha trovato l'amore e chi si è lasciato per sempre, chi ha finalmente affrontato le sue bugie. Tutti credevano di avere una vita segreta. Nessuno immaginava fino a che punto fosse vero. -
La sciarpa rossa
A partire da un centinaio di versi scritti di getto nel 1964, Yves Bonnefoy elabora in questo libro, apparso pochi mesi prima della scomparsa, la sua autobiografia, il suo lascito letterario e intellettuale, frutto di un lavoro di oltre cinquant'anni.rnrn«È l'opera di un interprete dello spirito e della cultura del tempo e di un'idea di poesia, nella sua alta complessità, spinta fino a esisti impervi» - Maurizio Cucchi, Robinsonrnrn Nei versi enigmatici di La sciarpa rossa, che rappresenta il ""legame di sangue"""" con la famiglia, affiorano le figure dei genitori, emerse dalla memoria di un mondo rurale di cultura occitana colto nella sua singolarità storica e linguistica. Un rapporto decisivo che il poeta, ripercorrendo la propria storia, comprende essere alla base della sua idea di poesia, nella quale avverte l'esigenza di dar voce al sofferto silenzio del padre. Dalla trepidante stagione surrealista, attraverso vertiginosi sconfinamenti nell'arte (Max Ernst) e nella critica letteraria (Pierre Jean Jouve), Bonnefoy rincorre in queste pagine la """"verginità metafisica"""" dell'infanzia, interminabile fonte di """"presenza"""" e di poesia nella percezione dell'unità del reale. Il teatro del mondo di Bonnefoy, nelle Due scene e Note annesse in appendice, vede nell'Italia, e specie in Genova, il luogo di una """"scena primaria"""" dove rinascere, l'estremo approdo di un viaggio che possa """"riparare il danno che il linguaggio reca alla vita""""."" -
I morti
Berlino, primi anni trenta. Emil Nägeli, regista svizzero di mezza età tormentato dal ricordo del padre da poco scomparso, riceve dal governo tedesco l'incarico di una vita: andare in Giappone per girare un film di propaganda nazista. Inizialmente perplesso, Nägeli accetta con l'obiettivo di realizzare una pellicola impegnata, per avvertire il mondo dell'orrore che incombe. Nel frattempo, a Tokyo, il funzionario ministeriale Masahiko Amakasu vuole contrastare l'influenza di Hollywood e inaugurare una nuova età d'oro del cinema giapponese proprio manipolando il tirapiedi svizzero che i tedeschi gli hanno mandato. Ma i primi venti di guerra e l'arrivo in Giappone della fidanzata di Nägeli e di un insolito Charlie Chaplin - malvivente e armato di pistola - complicano presto i piani dei due, costringendoli ad affrontare i loro demoni e il loro destino. Nägeli e Amakasu credono di aver visto tutto: simili a fantasmi, vagano attraverso la vita, spinti dal desiderio della bellezza. -
Una vita, mille vite. Conversazione con Lorenza Mazzetti
Lorenza Mazzetti, regista, scrittrice, pittrice, personalità fra le più straordinarie e influenti del panorama culturale del Novecento, si racconta in un dialogo che ripercorre tutte le sfumature emotive di un'intera esistenza. Dalla parentela con la famiglia Einstein all'infanzia straziata dalla ferocia della guerra; dal periodo londinese, durante il quale, con Lindsay Anderson e pochi altri giovani cineasti, Lorenza è artefice di una vera e propria rivoluzione cinematografica, al ritorno in patria, all'oblio e al quasi fatale smarrimento per il ricordo lacerante della tragedia che colpì la sua famiglia. Ad alimentare il suo talento innato, espresso in ogni forma d'arte, un vissuto brulicante di ingegno creativo, e popolato da amici artisti come Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Marguerite Duras, Elio Vittorini, Albert Camus, Cesare Zavattini, Gian Maria Volonté e molti altri, destinati a restare per sempre nella sua quotidianità. Un confronto a due sincero e appassionato, emozionante e ricco di humour, fedele fino in fondo a quanto Lorenza Mazzetti disse una volta di sé: ""L'orrore più grande sarebbe un universo senza di me""""."" -
Il canto del boia
Dopo aver passato più di metà della sua vita in carcere per rapine e furti d'auto, Gary Gilmore esce di prigione grazie alla cugina Brenda, che ha garantito per lui e gli ha trovato un lavoro a Provo, nello Utah. Ma i demoni di Gary sono troppo forti e il tentativo di reinserimento nella vita civile, nonostante il supporto di Brenda e della sua famiglia, non va a buon fine. La sua parentesi di libertà ha un tragico epilogo. Nel 1976, pochi mesi dopo essere uscito di galera, commette due efferati omicidi a sangue freddo durante altrettante rapine. Immediatamente catturato, confessa i crimini e viene condannato a morte. Sin da subito rifiuta di presentare ricorso e di chiedere la grazia. Gary Gilmore accetta la condanna e decide di morire. Nei mesi successivi lotta affinché la sentenza sia eseguita al più presto nonostante le pressioni della famiglia e di parte della società civile. Il suo caso e la sua decisione hanno avuto grandissima risonanza, risvegliando i dubbi e la coscienza di molti americani. Norman Mailer, in questo libro che gli valse il Pulitzer nel 1980, non racconta solamente la storia difficile e tragica di un uomo, ma scava nella solitudine e nella violenza dell'America profonda, e lo fa con precisione chirurgica e con una compassione priva di pietà. -
Album di famiglia
Un libro delicato e pieno di colori in cui parole e immagini si intrecciano per raccontare la storia di una bambina, unica sopravvissuta, insieme alla sorella gemella Paola, all'eccidio della famiglia Einstein in Toscana, durante l'occupazione tedesca del '44. La bambina è Lorenza Mazzetti e quel drammatico evento segnerà per sempre, e nel profondo, la sua esistenza. Ma l'infanzia di Lorenza è stata anche altro, un susseguirsi vorticoso di sfumature, paesaggi, voci e volti di persone care, amate, che prendono vita nei suoi dipinti accesi e intensi: lo zio Robert Einstein, la zia Nina Mazzetti, le due adorate cugine Cicci e Luce, e tutto il gruppo dei futuristi amici del padre. Testimone della felicità e delle sventure della propria famiglia è la bambina di allora e per questo, per la grazia dello sguardo infantile, anche se il cielo cade ""la luna sta al posto suo come se non fosse successo niente e i grilli cantano""""."" -
La filosofia di Umberto Eco con la sua «Autobiografia intellettuale»
La filosofia di Umberto Eco e stato pubblicato in prima edizione nella Library of Living Philosophers, fondata nel 1938, serie in cui, nel tempo, sono usciti volumi dedicati, tra gli altri, a Bertrand Russell, Albert Einstein, Jean-Paul Sartre e Hilary Putnam. La formula della collana prevede una Autobiografia intellettuale e il contributo critico di una ventina di studiosi, a livello internazionale, con la risposta per ciascuno da parte dell'autore. «Un libro prezioso» - RobinsonrnEco, unico italiano nella serie, viene presentato al lettore di lingua inglese come ""il più interdisciplinare studioso ad oggi e il più ampiamente tradotto"""". Fondatore della semiotica moderna, e noto in tutto il mondo per i suoi lavori sulla filosofia del linguaggio e l'estetica. Con la sua narrativa, e diventato figura di riferimento della letteratura contemporanea. I suoi scritti abbracciano ambiti fondamentali e disparati come la pubblicità, la televisione, le arti visive e i fumetti, come pure questioni filosofiche riguardanti la verità, la realtà, la cognizione, i linguaggi e la letteratura. I saggi critici di questo volume coprono tutto l'arco di tale produzione, spaziando attraverso i più vari territori di indagine. L'esito e un grande caleidoscopio, con tutti i volti di Eco e tutti i suoi """"mondi"""", dove ciascun lettore potrà trovare il percorso a sé più affine. Partendo da un unicum, la sua Autobiografia, dove racconta come e successo che un bambino curioso di libri, che disegnava storie ispirate ai pirati dei Caraibi, sia diventato Umberto Eco."" -
Vediamoci al museo
Nel 1964 il professor Glob aveva dedicato un suo libro sull’Uomo di Tollund, una mummia conservata nel museo di Silkeborg, protagonista della famosa poesia di Seamus Heaney, oltre che alla figlia anche a una classe di ragazze inglesi che gli avevano scritto entusiaste per le sue scoperte. Oltre cinquant’anni dopo una di queste studentesse, Tina Hopgood, intrappolata in una vita che non ricorda di aver scelto, e provata dalla morte di una cara amica, scrive una lettera al professore Glob, non tanto per avere risposte quanto per cercare di mettere ordine tra i suoi pensieri e le sue paure. A risponderle è Anders Larsen, il direttore del museo di Silkeborg, che ha da poco perso la moglie e la speranza nel futuro. Lo scambio epistolare che comincia dopo quel primo, fortuito, contatto cambierà la vita di entrambi. Nelle numerose lettere che si susseguono Tina e Anders arrivano a fidarsi l’uno dell’altra, confessando idee, sogni, timori e raccontandosi le loro vite così diverse ma anche accumunate da interessi e passioni. Ma, all’improvviso, le lettere di Tina smettono di arrivare, gettando nella disperazione Anders. Fino a che punto sono disposti a spingersi per scrivere una nuova storia per se stessi? -
L' hotel di cristallo
Tra fortune principesche, club di musica elettronica, hotel di lusso e prigioni federali, Emily St. John Mandel firma un thriller sull'avidità e il senso di colpa, sull'amore e la disillusione, e sugli infiniti modi in cui, sempre e ostinatamente, cerchiamo di dare un senso alla nostra vita.Vincent fa la barista all'Hotel Caiette, un prestigioso cinque stelle nel nord dell'isola di Vancouver. Una notte, all'improvviso, uno sconosciuto incide sulla vetrata dell'atrio un messaggio inquietante: Perché non ti ingoi una scheggia di vetro? Jonathan Alkaitis, il finanziere proprietario dell'hotel, quella sera arriva troppo tardi per leggere la minaccia, e ignaro di tutto passa la serata con Vincent. Quando si salutano, le lascia una mancia di cento dollari e il suo biglietto da visita. Un anno dopo vivono insieme come marito e moglie. A Manhattan Alkaitis gestisce un giro di investimenti miliardari che non è altro che un gigantesco gioco di specchi. Quando il sistema crolla, travolge le vite di tutte le persone che gli avevano affidato i risparmi. Vincent, che finora ha recitato la parte della bella moglie, sparisce improvvisamente, per ricomparire anni dopo a bordo di una nave mercantile coinvolta negli inganni di Alkaitis. -
Il PCI e l'eredita di Turati
Dal Togliatti della svolta di Salerno e del ""partito nuovo"""" al Berlinguer del compromesso storico, fino alle conseguenze del pensiero turatiano sulla sinistra postcomunista, Franchi giunge a conclusioni inattese e fondamentali per comprendere la traiettoria e il presente della sinistra italiana.«L'analisi di Franchi traccia un bilancio amaro della lunga contesa» - Stefano Folli, RobinsonAl congresso socialista di Livorno del 1921 il patriarca del riformismo italiano Filippo Turati partecipa nelle vesti dell'imputato principale. Quando la maggioranza dei delegati si rifiuta di espellerlo dal PSI assieme ai suoi compagni, come pretende la neonata Terza Internazionale, i delegati comunisti abbandonano i lavori per dare vita al loro partito. Durante quel congresso Turati, nel suo memorabile discorso, non si limita a difendere la sua concezione del socialismo ma, rivolto ai seguaci di Lenin, si concede una profezia: """"Quando avrete fatto il partito comunista... se vorrete fare qualcosa che sia rivoluzionaria davvero, che rimanga come elemento di civiltà nuova, voi sarete forzati a vostro dispetto, ma dopo ci verrete, perché siete onesti, con convinzione, a percorrere concretamente la nostra via, a percorrere la via dei socialtraditori."""" A un secolo di distanza da quegli eventi Paolo Franchi, con l'accuratezza dello storico e il piglio del giornalista, parte da questa """"profezia da Barbanera"""", come la definisce lo stesso Turati, per ricostruire se, quanto e come essa si sia avverata."" -
Diario musicale
Una violinista straordinaria, protagonista della serie di successo La Compagnia del Cigno, si racconta in prima persona, un atto d'amore per la musica e per la sua capacità di cambiarci la vita.«La Scuola Civica, qualche anno prima di venire ammessa in Conservatorio. Piccola, ero venuta a prendere mia sorella con nostra madre. Un Maestro era entrato nella stanza e aveva appoggiato con cura sul pianoforte un violino rosso scuro, segnato in più punti. Lui e l'altro insegnante lo guardavano con devozione. Uno strumento francese vecchio più di due secoli. Un oggetto che guardavo con timore, simile a un fossile. I riccioli parevano ora la testa di un serpente, ora una lingua srotolata dalla gola di una creatura mostruosa, i piroli sembravano degli occhi ciechi. Poi il Maestro lo aveva imbracciato e aveva suonato due lunghe note. Il fossile sapeva cantare! Il suono ti apriva qualcosa nel petto, poco sotto il cuore. Mi chiedevo se fosse l'uomo capace di produrre quella meraviglia o il violino. Forse l'arco, che tracciava l'aria con quel gesto? Avrei compreso solo molti anni dopo. Lo strumento contiene il canto, le mani del musicista sanno liberarlo.» (Hildegard De Stefano) -
Lei mi parla ancora. Memorie edite e inedite di un farmacista
Da questo libro, l'omonimo film di Pupi Avati, con Renato Pozzetto, Stefania Sandrelli, Chiara Caselli, Fabrizio Gifuni, Serena Grandi.Mi sono voltato, ho chiuso gli occhi e alzato la testa in direzione delle tue finestre. «Se c'è», ho pensato prima di riaprirli, come in uno di quei giochi che fanno i bambini, «sarà per sempre.» C'eri.«Giuseppe Sgarbi è uno scrittore e un uomo autorevole, che non dà confidenza ma non gioca con alcun segreto. Nomina le cose, fa vivere le persone e i fatti, con tacito amore e tranquillo riserbo. Una personalità – e una penna – ricca di tenerezza e istintivamente incline a incutere soggezione. Il suo sguardo ha la spregiudicatezza di chi è libero da idoli, convenzioni, retoriche e non ha paura di guardare in faccia la morte, la guerra, il disincanto di tutte le cose. Ma il suo sguardo è soprattutto quello del rispetto, che Kant considera la premessa di ogni virtù e che sembra sempre più raro». Così Claudio Magris a proposito della scrittura di Giuseppe ""Nino"""" Sgarbi, nell'introduzione di Non chiedere cosa sarà il futuro, secondo volume della sorprendente tetralogia con la quale – a più di novant'anni – il farmacista di Ro Ferrarese, padre di Elisabetta e Vittorio, si è imposto all'attenzione di pubblico e critica come una delle voci più profonde della narrativa contemporanea. In questo volume sono raccolti i quattro romanzi, scritti da Sgarbi in cinque anni – Lungo l'argine del tempo (2014, Premio Bancarella Opera Prima e Premio Internazionale Martoglio), Non chiedere cosa sarà il futuro (2015), Lei mi parla ancora (2016, Premio Riviera delle Palme) e Il canale dei cuori (2018) – insieme ad alcune pagine inedite ritrovate, nelle quali rivive la «prosa classica e affascinante, piana e percorsa da echi e risonanze, come ogni classicità» di «uno scrittore, ossia qualcuno che ci fa sentire le cose, ci riporta in mano la loro irripetibile unicità e la familiarità o estraneità col nostro essere; che ce le fa scoprire in una luce nuova.»"" -
In ascolto
Con una scrittura delicata, Leonardo Mazzarotto – l'attore e musicista che interpreta Matteo nella serie tv La Compagnia del Cigno – costruisce un racconto tra poesia e prosa, un diario intimo e letterario di grande sincerità.Un giovane attore, che è anche un musicista di talento, conosce un successo straordinario che trasforma i suoi vent'anni in un'esperienza artistica condivisa con milioni di telespettatori. Ma, dietro il personaggio che ha conquistato tutti, resta la sensibilità di un ragazzo che vive le sue emozioni, le inquietudini, le sorprese che ogni giorno si presentano. E con una scrittura delicata costruisce un racconto tra poesia e prosa, un diario intimo e letterario di grande sincerità.«In ascolto è una raccolta di pensieri e poesie che nascono dall'esigenza di essere scritti, prima ancora che di essere letti. Quello a cui mi riferisco è un ascolto che va oltre il mio rapporto con la musica e che va concepito come principio fondamentale all'interno del processo creativo, ma anche come risposta ad un bisogno di fermarsi originato dalla velocità alla quale oggi siamo abituati. Ecco allora che tra i miei versi si nascondono delle domande, che talvolta non incontrano altro se non l'attesa e il silenzio.» (Leonardo Mazzarotto) -
Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri
Porte, piazze e fontane, palazzi storici o edifici di nuova costruzione e di futura bellezza, chiese, tutto ci passa sotto gli occhi e poco o nulla si ferma nella nostra memoria. Vittorio Sgarbi compie un’opera di ricognizione totale delle bellezze architettoniche di Roma e ci consegna una guida straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate Le meraviglie di Roma è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza non solo della città del passato, ma anche di quella a venire, grazie alla segnalazione dei tanti progetti in corso di realizzazione.