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Io uccido
Un dee-jay di Radio Monte Carlo riceve, durante la sua trasmissione notturna, una telefonata delirante. Uno sconosciuto, dalla voce artefatta, rivela di essere un assassino. Il fatto viene archiviato come uno scherzo di pessimo gusto. Il giorno dopo un pilota di Formula Uno e la sua compagna vengono trovati morti e orrendamente mutilati sulla loro barca. Inizia così una serie di delitti, preceduti ogni volta da una telefonata a Radio Monte Carlo con un indizio ""musicale"""" sulla prossima vittima, e ogni volta sottolineati da una scritta tracciata col sangue, che è nello stesso tempo una firma e una provocazione: """"Io uccido"""". Per Frank Ottobre, agente dell'FBI in congedo temporaneo, e Nicolas Hulot, commissario della Sûreté Publique, inizia la caccia a un fantasma inafferrabile. Alle loro spalle una serie di rivelazioni che portano poco per volta a sospettare che, di tutti, il meno colpevole sia forse proprio lui, l'assassino. Di fronte a loro un agghiacciante dato statistico. Non c'è mai stato un serial killer nel Principato di Monaco. Adesso c'è."" -
Bobi Bazlen. L'ombra di Trieste
Bobi Bazlen (Trieste 1902 - Milano 1965), fondatore assieme a Luciano Foà di Adelphi, fu consulente delle più importanti case editrici italiane e scopritore di Italo Svevo; fece pubblicare la letteratura mitteleuropea fino ad allora sconosciuta, tra cui Kafka e Musil, e i cardini della psicoanalisi freudiana e junghiana. Poliglotta, indovinava il valore dei libri in base al fatto che avessero ""il suono giusto"""". Affascinato da oroscopi e mappe astrologiche, aveva una cultura vastissima che si spingeva fino all'antropologia e all'arte primitiva. Di madre ebrea e padre evangelico, da adulto abbracciò il taoismo e le filosofie orientali. Imprendibile, bizzarro, anche nel vestiario, è rimasto sempre nell'ombra. Questo libro racconta il mistero di Bobi Bazlen, temuto da Giulio Einaudi e amato da Adriano Olivetti, amico di Amelia Rosselli ed Elsa Morante, ma detestato da Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia. Dalle mattine passate nella bottega di Umberto Saba al dialogo con Eugenio Montale: una lettura inedita, attraverso documenti e nuove testimonianze che riportano a Trieste, la città che lasciò a 32 anni senza farvi (forse) più ritorno."" -
Niente di vero tranne gli occhi
Jordan Marsalis vive a New York ed è un ex tenente del NY Police Department. Maureen Martini è un commissario della Polizia di Stato a Roma. Queste due persone, così lontane e differenti da non avere apparentemente nulla in comune, si troveranno unite di fronte a un lucido e spietato assassino che si diverte a comporre i corpi delle sue vittime come personaggi dei Peanuts. La prima è il pittore maledetto Jerry Kho, pseudonimo di Gerald Marsalis, figlio del sindaco di New York e nipote di Jordan. Ne seguiranno altre due, collegate fra di loro da una misteriosa e indecifrabile logica. Sullo sfondo di una Roma assolata e distratta e di una sfavillante e cupa New York, dove tutto agli occhi appare vero ma nulla è come sembra, fra incomprensibili messaggi e istantanee di orrori, i due protagonisti saranno travolti nell'affannata ricerca dell'omicida, fino alla scoperta della sua e della loro verità. -
Fuori da un evidente destino
Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, pilota di elicotteri per metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell'immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l'adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze. Jim è costretto a districarsi fra conti in sospeso e parole mai dette, fra uomini e donne che credeva di aver dimenticato e presenze che sperava cancellate dal tempo. E soprattutto è costretto a confrontarsi con la persona che più ha sfuggito per tutta la vita: se stesso. Ma il coraggio antico degli avi è ancora vivo ed è un'eredità che non si può ignorare quando si percorre la stessa terra. Nel momento in cui una catena di innaturali omicidi sconvolgerà la sua esistenza e quella della tranquilla cittadina dell'Arizona, Jim si renderà conto che è impossibile negare la propria natura quando un passato scomodo e oscuro torna per esigere il suo tributo di sangue. -
Il grande ritorno. Giorgio de Chirico e la Neometafisica
Questo volume dedicato alla Neometafisica di Giorgio de Chirico parte dalla posizione speciale di chi si trova ad analizzare l’opera dell’artista iniziando dalla sua ultima stagione, in una sorta di percorso a ritroso che si cala fino alle origini della pittura Metafisica attraversando tutte le fasi di una carriera lunga e complessa. Questa ricerca, infatti, è possibile non solo valutando la stagione neometafisica nella sua novità e originalità di contributi (che ormai non può essere più messa in discussione), ma anche nelle sue profonde relazioni con i molti e articolati periodi che l’hanno preceduta. Tutto ciò è del resto giustificato da quello che lo stesso de Chirico ha scritto, ricordando che per guardare dentro la sua opera, “per ‘capire’ certi misteri bisogna ‘girare la posizione’; gli attacchi frontali non servono a nulla (...) per capire una creazione eccezionale e vasta bisogna cominciare a scavare ‘dietro’ l’opera; mai puntare lo sguardo sulla superficie con la speranza di avanzare in profondità, ma cominciare dalle quinte, cominciare dal fondo, per giungere alla superficie ed alla ribalta” (Dalla Prefazione del libro). -
La notte delle ninfee. Come si malgoverna un'epidemia
Luca Ricolfi, libero da ogni ideologia, non guarda in faccia nessuno, uscendo fuori dalla assurda e ideologica alternativa fra negazionisti e rigoristi, fra aperturisti e paladini dei lockdown. L'arrivo del virus e la tragedia che ci ha colpito avrebbero meritato ben altra gestione e Ricolfi, implacabilmente, dimostra che questo era possibile, e altrove è stato fatto. rnrn Come andranno le cose? L'ottimismo della volontà mi fa sperare che, finalmente, si cambierà strada, e si guarderà con più attenzione al modello dei paesi che hanno avuto successo nella lotta al virus. Ma il pessimismo della ragione mi avverte: l'attesa messianica del vaccino avvolgerà tutto e tutti, quasi niente cambierà davvero, nessuno sarà chiamato a rispondere delle sue azioni. Né ora né mai.Luca Ricolfi, dal suo osservatorio della Fondazione Hume, fin dallo scorso febbraio sta studiando i dati relativi alla pandemia e alla sua gestione. Analisi non circoscritta alla sola Italia, bensì allargata sempre all'insieme delle società avanzate, a partire dai paesi europei. Sulla base dei dati - che sono il faro della sua attività - raccolti in questo libro in modo sintetico, ordinato e leggibilissimo, Ricolfi smaschera gli errori italiani nella gestione della pandemia e le conseguenti bugie, volte a nasconderli, di governanti, politici e amministratori. E giunge a conclusioni che in pochi hanno avuto finora l'attenzione di cogliere: la seconda ondata era evitabile, tanto è vero che più di un terzo delle società avanzate l'ha evitata; le omissioni, i ritardi e le incertezze dei governanti ci sono costati decine di migliaia di morti, e decine di miliardi di PIL; se non facciamo subito quel che avremmo dovuto fare da tempo, altre ondate saranno inevitabili, e il disastro economico completo e difficilmente reversibile. -
Un dettaglio minore
Con una prosa tagliente e inquietante, Un dettaglio minore va al cuore di un'esistenza segnata dall'annullamento e dalla privazione di sé, com'è la vita nella Palestina occupata, rivelandoci quanto sia ancora difficile riunire i frammenti di una narrazione rimasta troppo a lungo nascosta nelle pieghe della storia.Questa storia inizia durante l'estate del 1949, un anno dopo la guerra che i palestinesi chiamano Nakba, la catastrofe – che ebbe come conseguenza l'esodo e all'espulsione di oltre 700.000 persone – e che gli israeliani celebrano come la Guerra d'indipendenza. Alcuni soldati israeliani attaccano un gruppo di beduini nel deserto del Negev, uccidendo tutti tranne un'adolescente. La ragazza viene catturata, stuprata, uccisa e sepolta nella sabbia. Molti anni dopo, ai giorni nostri, una donna di Ramallah prova a decifrare alcuni dettagli che aleggiano attorno a quell'omicidio. È colpita da quel delitto a tal punto da trasformarlo in un'ossessione, non solo a causa dell'efferatezza del crimine, ma perché è stato commesso esattamente venticinque anni prima il giorno in cui è nata. Adania Shibli sviluppa magistralmente due narrazioni che si sovrappongono e, in trasparenza, evocano un presente che non può prescindere da ciò che è stato. -
Lettere e biglietti
"Lettere e biglietti"""" ci offre una nuova voce di Goliarda Sapienza, dopo quella dei romanzi autobiografici, dell'Arte della gioia e dei Taccuini. Sapienza scriveva lettere anche lunghissime, magari il giorno stesso di un incontro, col fine di chiarire quanto neppure una conversazione a quattr'occhi potesse farle sperare: credeva nella forza del documento scritto e prima di inviarlo ne faceva sempre una copia. Su questi testi si basa questa raccolta inedita, che copre un arco di più di quarant'anni del Novecento, dagli anni cinquanta fino a qualche mese prima della morte, avvenuta nel 1996. La scelta delle lettere racconta momenti cruciali dell'esistenza e del pensiero dell'autrice, soprattutto i legami con le persone che più hanno contato nella sua vita (Citto Maselli, Luchino Visconti, Attilio Bertolucci, Sandro Pertini, Munevver Hikmet, Marta Marzotto e molti altri), in una corrispondenza epistolare attraverso cui leggere il romanzo della vita di Goliarda Sapienza." -
A occhi aperti. Eyes wide open
Catalogo della Mostra ""A occhi aperti"""" di Matticchio e Pacifico."" -
La sconosciuta della Senna
Il nuovo romanzo di Guillaume Musso è un noir a perdifiato sulle tracce di una donna misteriosa, e dei segreti che la sua vita porta con sé.«Guillaume Musso è il re del noir europeo» – la Repubblica«Il maestro francese della suspense» – The New York Times«Uno dei migliori autori contemporanei di thriller» – The Daily ExpressA Parigi, in una notte nebbiosa, qualche giorno prima di Natale, una ragazza viene salvata dalle acque della Senna. È nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. La donna misteriosa viene accompagnata al pronto soccorso, ma riesce a scappare e a far perdere le proprie tracce. Gli esami del DNA rivelano la sua identità: è la pianista Milena Bergman. Ma qualcosa non torna, perché la famosa musicista risulta morta in un incidente aereo più di un anno prima. È una indagine per l'ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, l'occasione che Roxane, un capitano messo in disparte dai suoi capi, aspettava per prendersi la rivincita che merita. Quando la sua inchiesta intreccia il destino dello scrittore Raphaël Batailley, l'ex fidanzato di Milena, i due si trovano catapultati in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti? -
La luna sulla pineta
Clemente e Anna Mareschi sono costretti a lasciare il loro paesino alla periferia di Treviso dopo che il padre, uno dei migliori incisori d'Italia, resta coinvolto in una misteriosa storia di banconote false. Partono in pieno inverno diretti a Viareggio, dove trovano ad attenderli un poliziotto, Mauro, che chiede la loro collaborazione per sgominare una banda di falsari internazionali. Clemente rifiuta perché non vuole avere più nulla a che fare con la storia disgraziata del padre, ma quando si presenteranno gli affascinanti emissari della banda di falsari, sarà difficile resistere alle loro proposte per far fronte alle difficoltà economiche della nuova vita. Un romanzo che getta due ragazzi (quasi) innocenti nel mondo spietato della criminalità organizzata, dove, tra amori fatali, soldi, eccessi e la musica di Elvis Presley, sarà sempre più difficile distinguere i buoni dai cattivi. Ritrovato dopo 50 anni, esce per la prima volta con la firma di Giorgio Scerbanenco un romanzo letale che racconta l'Italia prima del boom come un forsennato gangster movie americano. -
La congiura dei suicidi. La nuova indagine del commissario Kostas Charitos
Atene sta affrontando il momento più duro dell’epidemia, la città è in lockdown e tutti soffrono le conseguenze psicologiche ed economiche delle restrizioni, anche la famiglia di Charitos. Per lui però, almeno al lavoro, è un periodo tranquillo, sembra che anche gli assassini preferiscano stare chiusi in casa. Ma la calma non dura a lungo e quando un suo vecchio collaboratore, Vlasòpoulos, gli chiede consiglio riguardo una strana lettera d’addio che inneggia a una fantomatica “congiura dei suicidi”, Charitos non può far altro che iniziare a indagare. Anche perché la lettera diventa un caso sui social, provoca manifestazioni contro le ristrettezze causate dal lockdown e i suoi superiori vogliono che scopra chi c’è dietro. La situazione peggiora quando altri anziani decidono di farla finita lasciando lettere molto simili ma, soprattutto, quando una banda di giovani che si firma “Combattenti del 2021” comincia una serie di sanguinose azioni per sabotare le vaccinazioni contro il covid. Charitos, così, dovrà dividersi tra due difficili casi in una città semideserta e prostrata dal virus. Tra agitazioni sociali dovute alle chiusure, crisi economica, negazionisti, cospirazionisti e antivaccinisti, Kostas Charitos deve affrontare un’indagine complessa che lo porterà a scavare, una volta ancora, nel ventre molle di Atene e della sua gente, sfinita ma indomita. -
Tempi
«Sono diversi i tempi chiamati a raccolta da Edith Bruck in questo libro, che si lascia leggere d'un fiato e che, con altrettanta immediatezza, si imprime indelebile nella memoria dei suoi lettori. C'è il tempo dell'infanzia e il tempo della vecchiaia, che si richiamano a vicenda; il tempo dei riti familiari e il tempo della solitudine; il tempo della memoria e il tempo del dialogo, specie con i morti; il tempo delle domande – a Dio, alla storia, a se stessa – e il tempo sospeso della scrittura, solcato da dubbi e incertezze, eppure capace di legare insieme, come un filo invisibile, le tessere di un'unica, ininterrotta meditazione sull'esistenza e sul destino che abbraccia l'intera vita letteraria dell'autrice. Chi ha familiarità con l'opera in prosa e in versi di Edith Bruck non stenterà a riconoscerne, in queste pagine, la straordinaria continuità di ispirazione e l'inimitabile coerenza di tono e di contenuto: tratti distintivi di una scrittura che non aderisce a un disegno premeditato, non risponde a calcoli letterari, ma nasce dall'urgenza dei sentimenti e dalla necessità di testimoniare. (...) In Tempi, la poesia, precipitato di memoria e di esperienza, si fa testimonianza del presente, un presente minacciato dal virus dell'indifferenza e dell'odio, contro il quale, in assenza di vaccini efficaci, è forse possibile adottare la cura che Edith Bruck, poetessa d'istinto e di pensiero, ci offre in modo persuasivo e naturale in queste pagine.» (Dalla prefazione di Michela Meschini) -
Chinatown interiore
Un romanzo sulla ricerca di se stessi oltre il ruolo che ci è stato imposto, divertente, feroce, commovente.rn«Chares Yu si aggiudica il National Book Award raccontando con ironia una serie tv in cui gli asiatici vengono rappresentati sempre con i soliti stereotipi. Un mondo in cui devi sfoggiare l'accento esotico anche se sei nato e vissuto a Los Angeles» - Mariarosa Mancuso, RobinsonrnCosa succede quando non sei il protagonista della tua vita ma una semplice comparsa? Willis Wu vive in un piccolo appartamento a Chinatown e tutti i giorni si reca al Tempio d'oro, un ristorante cinese adibito a set cinematografico dove viene girata la serie poliziesca ""Bianca e Nero"""". Ma Willis non è l'attore principale, le regole di Hollywood prevedono per lui, di origine asiatica, solo parti di contorno, dal fattorino delle consegne al cameriere. Willis lotta per farsi strada nella serie, il suo sogno è diventare il Fenomeno del kung fu, il ruolo più importante che un orientale possa interpretare, quello a cui tutti ambiscono. Ma è veramente così? È quello il massimo a cui può aspirare, nella serie come nella vita? Willis si troverà ad affrontare un mondo più grande e complesso di quello della Chinatown dov'è cresciuto, scoprirà le origini di quel luogo e le radici della sua famiglia fino a interrogarsi su cosa voglia dire veramente fare la comparsa in una vita che fatica ad accettarlo. Charles Yu costruisce un romanzo che scorre tra serie TV e kung fu, ironico e sorprendente come un film di Tarantino, per raccontare la storia di un protagonista che vuole integrarsi in un mondo dalle regole spietate."" -
Però l'estate non è tutto
Un romanzo di formazione, il racconto di una educazione sentimentale e civile reso con uno stile realista e una lingua forte ed espressiva. Però l'estate non è tutto è la storia della perdita dell'innocenza di due ragazzi cresciuti a cavallo degli anni zero che scoprono, loro malgrado, il tempo della responsabilità.Maggio 2015. Dopo cinque anni passati a studiare a Trento, Vittorio torna all'Aquila per scrivere la tesi e passare un po' di tempo con i vecchi amici. Ben presto, quello che pareva un periodo di tranquillità impone invece di dover fare i conti con due fantasmi del suo passato recente che non possono più essere scansati: il terremoto del 2009 e la fine della sua relazione con Silvia. Vittorio e Silvia si incontrano sui banchi del liceo Cotugno, durante le proteste contro la riforma Gelmini; sono su posizioni diverse – più radicale lei, più aperto alla mediazione lui – ma tra loro nasce l'amore purissimo e assoluto degli adolescenti. Alle 3.32 del 6 aprile 2009 la loro vita viene sconvolta dal terremoto: lì inizia una lenta deriva di malintesi e di silenzi, che porterà i due ragazzi a vivere anche le proteste civiche per la mancata ricostruzione con atteggiamenti sempre più distanti. Così la loro storia finisce, come tante, tra reciproche incomprensioni, e un futuro tutto da inventare su desideri e aspirazioni incompatibili. Vittorio si iscrive a giurisprudenza a Trento, Silvia invece decide di non lasciare L'Aquila: andarsene, per lei, significa tradire. Al suo ritorno, però, Vittorio la trova irriconoscibile: cinque anni fra lavoretti precari e corsi universitari senza passione, in una città agonizzante, l'hanno condannata a una depressione che neppure chi l'ha tanto amata riesce a comprendere. -
I nostri fratelli inattesi
In una minuscola isola dell'Atlantico del nord, Antiochia, risiedono solo due persone, il fumettista canadese Alec Zander e la scrittrice Ève Saint-Gilles, autrice di un unico capolavoro. I due vivono le rispettive solitudini nei quarantasei ettari dell'isola, separati dal resto dell'arcipelago da uno stretto braccio di mare che, con la bassa marea, si può attraversare a piedi. Ma la loro vita tranquilla e abitudinaria viene sconvolta da un blackout totale, tutti i mezzi di comunicazione sono fuori uso, e ciò li costringe a uscire dal loro geloso isolamento. Cosa sarà accaduto? Il mondo è stato vittima di una tragedia? Le minacce di un conflitto nucleare e di azioni terroristiche erano nell'aria già da tempo e la situazione internazionale così complessa e pericolosa da giustificare il timore di una catastrofe. Alec riuscirà pian piano a risolvere il mistero. La crisi nucleare è stata evitata dalla comparsa di una misteriosa comunità, il ""popolo di Empedocle"""", in possesso di incredibili conoscenze e capacità che, per secoli, hanno custodito segrete vivendo tra gli esseri umani. L'incontro con questi fratelli inattesi sconvolge l'umanità e il corso della storia. Amin Maalouf affronta temi centrali del dibattito contemporaneo."" -
Vite libertine
Un viaggio nel segreto di uomini e donne eccezionali e nelle loro attualissime lezioni di felicità.«Nei suoi racconti sui libertini Giorgio Ficara ci trasporta in un mondo che ancora ci affascina. Perché incarna una grande lezione di libertà dai pregiudizi» - Benedetta Craveri, RobinsonrnLa felicità si impara. E i libertini, nel Settecento, lo sapevano benissimo. Vite libertine è un racconto articolato in undici quadri in cui si incontrano personaggi famosi e meno famosi di un'epoca che ha insistentemente sognato il suo paradiso terrestre. Da Voltaire e Madame du Châtelet, da Casanova al conte di Chesterfield, fino al cardinale Bernis e a La Pérouse navigatore dei sette mari, ognuno di questi, e altri, personaggi è colto in un momento cruciale della sua vita, dove felicità e malinconia, ma anche domande capitali sulla giustizia e sull'uguaglianza, si incrociano. Giorgio Ficara racconta le storie più rappresentative e irresistibili dell'età dei libertini passando in rassegna attimi di grazia e perfetta cognizione del vero, e delizie procrastinate a un passo dal grande nulla, e bons mots e intelligenza a ogni costo (e cuore e genio, quando ci sono stati). -
L' arresto
L'Arresto non è un romanzo post-apocalittico. Non è una distopia, né un'utopia. L'Arresto è quello che succede quando le cose che diamo sempre per scontate – soprattutto macchine, armi, computer, aerei e tutto il resto – semplicemente smettono di funzionare.«Brillante, spassoso e scritto in modo superbo» – The New York Times«""L'Arresto"""" è un romanzo distopico sfrontato come un fumetto e zeppo di riferimenti al cinema e alla letteratura. In breve, è una favola» – The Guardian«Un'atmosfera da fine del mondo, una storia di follia raccontata in modo impeccabile, commovente e pieno di inventiva. Lethem qui è al suo massimo» – Emily St. John Mandel, autrice di Stazione undici e L'hotel di vetro«Il talento di Lethem è immenso» – The New York Times Book ReviewUn brivido ti corre lungo la schiena? Da' un'occhiata. Molte cose esistono non viste.In un futuro non troppo lontano, il mondo è stato colpito dall'Arresto, una misteriosa calamità per cui i mezzi di trasporto e le reti di comunicazione, i computer, gli elettrodomestici e persino le armi hanno smesso di funzionare. La modernità è in pausa, la linea del progresso è spezzata: c'è un prima e un dopo. Alexander Duplessis, detto Sandy, ex sceneggiatore di Los Angeles, è rimasto bloccato nella penisola del Maine dove la sorella Maddy gestisce una fattoria biologica che permette alla comunità locale di sopravvivere, versando un tributo ai motociclisti del Cordone che presidiano i confini della regione. L'arrivo di un vecchio amico di Sandy, il produttore Peter Todbaum, con un poderoso mezzo a propulsione atomica e i racconti del suo viaggio on the road apocalittico attraverso gli USA rompono gli equilibri e tornano a insinuare l'idea di una possibile evoluzione nella collettività. Il Cordone esige che il nuovo mezzo venga subito consegnato e la comunità precipita nello scompiglio. Non si tratta solo di reinterpretare la natura dell'Arresto, la realtà di quanto accaduto, con gli occhi dell'ultimo arrivato Todbaum, ma di decidere se e come sviluppare il potenziale tecnologico che la sua supermacchina ha messo nuovamente a disposizione dell'umanità."" -
Il Presidente
Marco Damilano compone il racconto segreto della Repubblica attraverso le battaglie intorno al Quirinale, rivela i codici nascosti e le congiure di Palazzo, intreccia le storie dei presidenti dal dopoguerra ad oggi. Fino ad arrivare a Sergio Mattarella e all'ombra di Mario Draghi sul Quirinale. Il tredicesimo capitolo di un Romanzo italiano.Timidi o estroversi, rispettosi dei loro limiti o interventisti. In 75 anni di storia il presidente della Repubblica è stato di volta in volta garante, notaio, arbitro, ma anche un monarca a tempo, con la sua corte e i suoi intrighi. Il Quirinale è circondato da leggende nere e dall'ambizione di occuparlo che tenta tutti i principali leader. Le elezioni del presidente sono segnate, o precedute, da trattative segrete, tradimenti, scandali, interventi di poteri esterni ai grandi elettori che lo votano (ieri la Chiesa e la massoneria, gli Usa e l'Urss, oggi i social e l'Europa), perfino stragi (piazza Fontana, il rapimento e l'omicidio di Moro, l'eliminazione del giudice Falcone a Capaci). Nella lunga corsa sotterranea può capitare che i cavalli di razza vengano azzoppati mentre sono in vista del traguardo e che dal nulla spunti l'outsider. Per questo il conclave laico che porta all'elezione di un presidente della Repubblica, con le sue regole oscure, è un gioco imprevedibile e crudele, che racconta molto del nostro Paese, il Deep State italiano, in gran parte sconosciuto. Oggi più che mai. Con il venir meno dei partiti, in una società frammentata e ansiosa, il presidente è sempre di più il centro su cui ruotano tutti gli altri poteri, politici e economici, interni e internazionali. È il punto di equilibrio, chiamato a intervenire per evitare il collasso del Sistema, è la risposta alla crisi della nostra democrazia, ma rischia di essere anche la sua massima espressione. -
La linea rossa. La devastazione della Siria e la corsa per distruggere il più pericoloso arsenale del mondo
Nell'agosto 2012, nel pieno della feroce guerra civile che da qualche mese sta dilaniando la Siria, il presidente Bashar al-Assad è disposto a utilizzare qualunque mezzo per restare aggrappato al potere. Quando i servizi segreti rivelano che potrebbe ricorrere all'uso di armi chimiche, il presidente americano Barack Obama lo avverte che così facendo supererebbe una ""linea rossa"""". Assad ignora le minacce statunitensi e ordina di bombardare il sobborgo di Ghouta, a Damasco, con gas sarin, uccidendo centinaia di civili e scatenando la reazione internazionale a quell'orrore. Quando la Russia si offre di mediare per ottenere la dismissione delle armi chimiche della Siria, Obama decide di inviare le truppe USA per eliminare i pericolosi ordigni. Inizia così una corsa per trovare, rimuovere e distruggere 1.300 tonnellate di armi chimiche nel mezzo di una furiosa guerra civile. Presto la strategia della Russia diventa chiara: farà di tutto per preservare il potere di Assad, alleato fondamentale in medio oriente, mentre l'ISIS, che sta costruendo il suo califfato nel territorio devastato dal conflitto, tenta di recuperare e accumulare quelle stesse armi per i suoi scopi. Con una narrazione serrata, costruita su documenti segreti e testimonianze dirette, e un folto cast di eroi e criminali - tra cui cacciatori di armi, politici, medici, diplomatici e spie -, il premio Pulitzer Joby Warrick ci rivela come in Siria si stiano giocando gli equilibri mondiali.""