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Tutto in gioco. Un'autobiografia
Billie Jean King, una delle tenniste più grandi di sempre, racconta per la prima volta la sua storia, tra straordinari successi sportivi e un impegno in prima persona nelle battaglie civili che hanno cambiato la nostra società. Una carriera costellata da record - per sei anni numero uno al mondo, venti volte trionfatrice del torneo di Wimbledon, vincitrice di trentanove titoli del grande slam - che si intreccia con la cultura che in quegli anni l'ha ispirata: i movimenti femminili, la violenza e il pacifismo degli anni sessanta, le lotte per i diritti civili e LGBTQ+. Nel 1973, la sua vittoria nella partita contro Bobby Riggs, diventata celebre come ""la battaglia dei sessi"""", rivoluziona per sempre lo sport femminile e dà un impulso decisivo alla parità di genere in tutti i campi. Billie Jean King descrive le sfide che ha dovuto affrontare - il sessismo radicato, i disturbi alimentari, le difficoltà finanziarie - per riconoscere pubblicamente la sua identità. Racconta la sua vita instancabile tra sport, politica, leadership, amore e genitorialità, e rivela come esprimersi apertamente abbia finalmente liberato la sua felicità. """"Tutto in gioco"""" è la storia di una donna rivoluzionaria, di un'atleta eccezionale e di un carattere indomito, le cui vittorie hanno raggiunto traguardi che superano i confini dello sport."" -
Gli invernali
Libro candidato da Guido Davico Bonino al Premio Strega 2022Dopo Gli autunnali e Gli estivi, Luca Ricci ci consegna il terzo tassello della quadrilogia delle stagioni, un romanzo che, quasi per contrapporsi alla letargia invernale, ha un ritmo ancora più indiavolato, ed è capace d'indagare le ragioni più profonde che muovono le donne e gli uomini.Un editore rifiuta il romanzo di uno scrittore: niente di male, se editore e scrittore non fossero anche amici per la pelle e testimoni di nozze dei rispettivi matrimoni; un esordiente viene tenuto a battesimo da un importante critico letterario: tutto bene, se l'esordiente non frequentasse l'ex moglie del critico; una scrittrice di romanzi rosa va a letto con il suo agente letterario: ammissibile, se scrittrice e agente non si incontrassero a colazione proprio con il marito di lei, un onesto lavoratore nel ramo della fibra ottica senza alcuna propensione per l'arte. E questo girotondo di personaggi che appartengono al famigerato quanto avventuroso mondo culturale non potrebbe andare in scena se non durante la ""barzelletta seria"""" che è l'inverno romano. Un tempo li si sarebbe chiamati con ossequio """"intellettuali"""", oggi li guardiamo con tenerezza mentre tentano di sfangarla, tra idealismo e problemi pratici, tradimenti e atti di fede, illuminazioni e ottenebramenti. In una Roma incorniciata dalle finestre dei locali e delle case dentro cui si sverna, che """"se non esistesse non andrebbe inventata"""", si consuma un'impietosa schermaglia che riguarda le passioni, i sentimenti, gli affetti: la posta in gioco come sempre è la vita. Dopo Gli autunnali e Gli estivi, Luca Ricci ci consegna il terzo tassello della quadrilogia delle stagioni, un romanzo che, quasi per contrapporsi alla letargia invernale, ha un ritmo ancora più indiavolato, ed è capace d'indagare le ragioni più profonde che muovono le donne e gli uomini.Proposto da Guido Davico Bonino al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«Gli invernali di Luca Ricci è la tavola periodica degli elementi di noi umanisti, dentro ci siamo proprio tutti – scrittori e critici, funzionari editoriali e agenti – ma non pensiate a una bagattella, qui il riso è da intendersi nella sua accezione più profonda e teatrale: come sostituto del pianto. E teatrale è l'impostazione della pagina, con un testo che finalmente è in grado di dirci qualche cosa, che per una volta trascina il teatro sulla pagina (e non il contrario!). Ricci lo leggo dall'inizio dei suoi racconti che ho avuto modo di definire """"minuziosi e traslucidi"""", mi accompagna e lo accompagno, leggetelo e vi darà il piacere del talento all'opera.»"" -
Traditori di tutti. Un'indagine di Duca Lamberti
«Scerbanenco è stato il padre dei giallisti italianirncontemporanei anche perché ha mostrato quantornfosse possibile osare con l’italiano, creando una linguarnadatta all’azione e all’ira. Molti autori di crime fictionrnhanno seguito questa lezione, restituendo così il delittornalla vita vera.» (Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco)Duca Lamberti era un medico prima di finire inrncarcere per essersi spinto troppo in là nell’alleviarernle sofferenze di una sua paziente. Forse è un uomo giusto,rncertamente sa frequentare con un certo talento i latirnoscuri dell’esistenza. Questa qualità lo rende apprezzatornquando si tratta di incarichi molto particolari, comernaiutare una giovane apparentemente sprovveduta chernnon vuole deludere il suo futuro sposo. Ma Lambertirnha un intuito speciale per scoprire quando le personernmentono, e in questa vicenda troppe cose puzzanorndi bruciato. Una coppia annegata in macchina nelrnNaviglio fuori Milano, in un modo che ricordarnun omicidio accaduto diversi anni prima. Una valigiarnmisteriosa che porta a un ristorante di provincia dovernil piatto forte del menù non va molto d’accordo conrnla legge. Una storia di spie e tradimenti che riapre lernferite della Seconda guerra mondiale.rnIn un’Italia dove tutto è possibile ma non ci si puòrnfidare di nessuno, che guarda incantata la televisionernmentre il crimine allunga le mani sottobanco, la poliziarnha di nuovo bisogno di Duca Lamberti. -
Sacrilegio
Quando Theodora, una giovane donna che ha lasciato la Grecia per cercare lavoro e opportunità che il suo paese non le dava, decide di tornare in patria, nessuno immagina quale sia il suo reale obiettivo. Ha deciso di introdursi sotto mentite spoglie nel luogo più sacro della Chiesa ortodossa, il monte Athos, dove nessuna donna è mai stata ammessa. Cosa spinge Theodora a lasciare i parenti e gli amici che festeggiano il suo ritorno a tagliarsi i capelli e fingersi Theòdoros, giovane pellegrino in viaggio tra i monasteri della sacra penisola? Forse l'esempio dello zio Euthymios, devoto del monastero di Vatopedi, che le ha trasmesso il fascino di quel luogo di pace e preghiera? O forse è la ricerca delle sue stesse radici e di una serenità perduta e mai ritrovata in nessun altro luogo? Il sacro monte però non è esattamente come si aspettava e il peccato, l'intrigo e l'inganno esistono anche tra le mura dei monasteri: Theodora lo scoprirà presto a proprie spese. Tecnologia e spiritualità, purezza e corruzione, femminismo e fanatismo religioso, un romanzo ambientato in un luogo misterioso come il monte Athos, in cui le vicende di una donna alla ricerca di sé si intrecciano con riti millenari ma anche con oscure e pericolose manovre politiche. -
Diari e taccuini 1941-1995
Considerata per tutta la vita la regina del mystery, Patricia Highsmith è oggi riconosciuta come ""una delle più grandi scrittrici moderniste"""" (Gore Vidal). Amata dai lettori di tutto il mondo, la Highsmith non ha mai autorizzato una propria biografia, lasciando fino alla fine i lettori, dal suo ritiro in Svizzera, all'oscuro delle vere ragioni dei turbamenti che si intravedono nella sua scrittura. Soltanto nel 1995, mesi dopo la sua scomparsa, l'editor Anna von Planta ha ritrovato in un cassetto i diari e taccuini dell'autrice: un patrimonio di oltre ottomila pagine manoscritte, che aiutano a scoprire il mondo segreto nascosto dietro alle sue pagine leggendarie. A partire dagli anni giovanili al Barnard College, nel 1941, Patricia Highsmith tiene costantemente un diario delle sue giornate, e appunta su numerosi taccuini idee e spunti per le sue storie. Questo volume organizza e presenta per la prima volta questi testi, preziosi per cogliere l'intreccio fatale tra la vita privata dell'autrice e il suo immaginario letterario. La giovane Pat si scatena nei bar del Greenwich Village degli anni quaranta, grazie a Truman Capote frequenta Flannery O'Connor nella colonia di artisti di Yaddo, ma già davanti ai primi successi (come il romanzo Sconosciuti in treno, pubblicato nel 1950 e presto adattato da Alfred Hitchcock per il cinema) una domanda la tormenta: """"Qual è la vita che ho scelto?"""". Una libertà di pensiero e scrittura che si scontra con il bigottismo dell'America di McCarthy, costringendola a pubblicare sotto pseudonimo il suo capolavoro Carol, che pure riceverà una straordinaria accoglienza commerciale. In cerca di sollievo dal provincialismo degli Stati Uniti, la Highsmith gira l'Europa con le sue inseparabili sigarette fino ad approdare in Italia, a Positano. Qui, rivelano i suoi appunti, nasce il personaggio che l'avrebbe consacrata, l'antieroe affascinante e pericoloso Tom Ripley. Per cinquant'anni Patricia Highsmith ha raccontato la sua vita turbolenta nei diari e taccuini: un'autobiografia irrituale e fedelissima, la cronaca della ribellione di una donna contro le convenzioni, e del percorso luminoso di una scrittrice verso l'olimpo della letteratura."" -
Inventarsi una vita. Un dialogo
L'incontro inatteso fra due scrittori di generazioni diverse. Claudio Magris e Paolo Di Paolo, partendo dal turbolento ingresso negli anni Venti di questo secolo, riflettono sui passaggi fra epoche e sulla velocità del mutamento, sulla impossibilità di ""disattivare la Storia"""". Né apocalittici né integrati, cercano uno spazio di lettura diverso del presente, e lo fanno esplorando le possibilità della scrittura, che fissa il volto """"candido, comico, tragico, cinico, struggente, incantevole, repellente"""" del mondo. Consapevoli del fatto che scrivere possa avvicinarci alla vita ma anche allontanarcene irrimediabilmente, cercano di aggirare molte retoriche, o almeno di metterle alla prova. Ne risulta una meditazione a due voci sul misterioso rapporto fra il vissuto e lo scritto, sui limiti del dicibile, su ciò che sta prima e dopo ogni libro che si scrive. La freddezza di Thomas Mann e il cuore incendiato di Ibsen, i porcellini d'India sapienti e le polene che guardano la tempesta senza timore, i boccali di birra che mettono l'universo a posto e un Kafka immaginario finalista del Premio Strega... Il più giovane interroga e rilancia, il maestro mette in gioco la sua esperienza e soprattutto i suoi dubbi, ma non si limita a raccontare il passato: rompe le convenzioni aneddotiche dell'autobiografia, e immagina il futuro."" -
Ogni cosa è in prestito
E se le parole, se i versi non fossero altro che la misura di ogni nostra insufficienza? Se non fossero altro che l'indicazione del peso specifico di ogni nostra incertezza e di ogni nostra coscienza d'incompiuto? Come in un mulinello che prende a vorticare nell'acqua, prima piano, a larghi giri, e poi sempre più velocemente, così le poesie che Renato Minore raccoglie in questa sua autoantologia raccontano ogni vita a partire da una vita: perché se ogni cosa è in prestito, lo è anche il dolore e il nome di ciascuno. L'io lirico inventa e rimpasta tutto, è chiaro, e però questo libro, che fa il punto su cinquant'anni di scrittura di quella che Giuseppe Pontiggia considerava una delle voci italiane più sicure e originali, schiude le porte su di un vero e proprio catalogo di momenti di pura esistenza. Fedele al suo sguardo sempre innamorato della parola, Minore plana sull'amore, sull'infanzia, sulla solitudine, sulla memoria, sulla consistenza organica delle nostre percezioni, e lo fa senza trascurare vere e proprie carezze a Marilyn Monroe, Giacomo Leopardi, Ennio Flaiano, Jacques Lacan e Kikuo Takano. Un cahier contemporaneo, questo di Minore, che può anche essere il racconto di bruciante attualità degli ultimi tempi di pandemia, nel silenzio appartato di ogni nostra esitazione e anche di ogni nostra colpa. Prefazione di Giulio Ferroni. -
Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi
Ogni stagione ha il suo Caravaggio.Questa è la più propizia, perché l'apparizione dell'Ecce Homo a Madrid è stata accompagnata da un coro di consensi senza precedenti per un'opera apparsa dal nulla. Non capitava da tempo che un dipinto mettesse d'accordo gli studiosi, imponendosi con una evidenza inequivocabile, e questo ci fa riflettere a ciò che resta, allo stato degli studi, a partire dalla mostra di Caravaggio curata da Roberto Longhi a Palazzo Reale di Milano nel 1951, vero atto di rinascita di Caravaggio dopo una damnatio memoriae durata circa tre secoli. A partire da questa data, il 1951, il nome di Caravaggio si infiamma ancora una volta, accendendo i desideri del mercato e dei critici, che si affannano a individuarne di nuovi, anche laddove, essi, Caravaggio non sono. E a disconoscerne altri che Caravaggio potrebbero essere, a volte anche con grande furbizia. Questo libro di Vittorio Sgarbi, dunque, non solo dà conto, per la prima volta, in modo molto sistematico, documentato e con un ricco apparato iconografico, dell'ultimo straordinario ritrovamento caravaggesco, L'Ecce Homo, a Madrid. Ma è anche l'occasione di percorrere un viaggio avventuroso e entusiasmante nei labirinti, rivalità, furbizie che hanno accompagnato la riscoperta di Caravaggio, a partire da quel fatidico 1951, settanta anni fa esatti. -
Sorella, mio unico amore
Il 29 gennaio 1997 a Fair Hills, piccola e tranquilla cittadina del New Jersey, viene uccisa in casa Edna Louise, detta Bliss, Rampike di sei anni, giovanissima promessa del pattinaggio sul ghiaccio ed eroina locale. I sospetti si concentrano subito sulle persone più vicine alla bambina, compresi i suoi genitori, Bix e Betsey, e sul fratello Skyler. Ed è proprio Skyler a raccontare, nove anni dopo la tragedia, la sua versione dei fatti, i suoi sensi di colpa, le accuse ai genitori, da sempre schiavi del loro conformismo e della loro ambizione di emanciparsi dalla quotidianità della cittadina di provincia per ottenere gloria e riscatto grazie al talento di Edna Louise, ma anche dalla sua tragica fine. E se il caso giudiziario si risolve in maniera inaspettata, il dramma di Skyler e della famiglia Rampike va ben oltre la terribile perdita di Bliss. Ispirata da un fatto di cronaca che sconvolse gli Stati Uniti negli anni novanta, Joyce Carol Oates presta la sua inconfondibile voce a una delle vittime di quella tragedia e ci conduce in un viaggio doloroso all'interno dell'ossessione per la fama e l'affermazione sociale che rende capaci di sacrificare i propri figli. -
La La ricerca della bellezza. La collezione Cavallini Sgarbi. Da Lotto a Morandi. Catalogo della mostra (Ascoli Piceno, 12 giugno 2021-30 settembre 2022). Ediz. illustrata
«Quanto assomiglia una collezione a chi l'ha costituita? Se ripenso alle origini dell'impresa, fatico a credere che mi sia stato consentito, nell'arco di nemmeno quarant'anni, di trovare le opere degli autori che hanno vissuto con me, che mi hanno accompagnato in un ritmo vertiginoso. Noi siamo quelli che eravamo quando iniziammo questo cam- mino, o siamo diventati altri? Tutto ciò che ho desiderato ho trovato, con una soddisfazione che la ricchezza non può dare: convivere con gli spiriti di artisti che parlano e respirano con me, anime sensibili e corpi viventi.» (Vittorio Sgarbi) -
In famiglia
Giovanna ogni sera percorre le vie attorno casa, a Napoli, in un esercizio quotidiano utile al suo cuore affaticato. Mentre cammina pensa a Mario, suo marito, un ex giudice. I due si sono conosciuti da ragazzi: riflessivo e astratto e malinconico lui, curiosa e irrequieta e selvatica lei. Senza particolare passione, ma grazie all’ostinazione di Mario, il matrimonio si compie e la famiglia, che va a vivere in uno spazioso appartamento al Vomero, presto si allarga: arriva Alfredo, bambino insicuro e inquieto, e qualche anno dopo Emanuela, delicata e bella, di cui Alfredo è gelosissimo. -
Il re degli stracci. La prima indagine di un invisibile
L'avvocato Andrea Massimi condivide con il fratello maggiore Giorgio lo studio legale ereditato dal padre. Tanto Andrea è infedele, vanesio, imprevedibile, quanto Giorgio è un uomo tutto d'un pezzo, rispettabile e dalla moralità granitica. Una sera Andrea viene travolto da una tragedia indicibile: la moglie e la figlia vengono uccise nella loro casa mentre lui si trova con l'amante. Andrea, disperato e perseguitato dai sensi di colpa, rifiuta il suo mondo agiato per vivere da barbone insieme a un gruppo di senzatetto in un vagone abbandonato alla Stazione Termini di Roma. In quell'esistenza tra gli ultimi, Andrea trova una sorta di pace, fino a quando non riconosce al polso di una trans un braccialetto che aveva regalato alla moglie e decide di far luce su quella notte che aveva cercato di dimenticare. L'indagine di Andrea - aiutato dagli amici clochard e da Anna, un sostituto procuratore che conquista la sua fiducia, mentre il fratello si vergogna ancora di lui - è un viaggio pieno di sorprese tra poliziotti corrotti e personaggi di insospettabile umanità, sullo sfondo di una città che forse non osiamo immaginare. Una storia di tradimento e riscatto, una Roma noir in cui indagano un clochard senza passato e un magistrato fuori dagli schemi. -
Amnistia
Dall'autore vincitore del Booker Prize con La Tigre Bianca.«Adiga ha molto più da dire della maggior parte degli scrittori contemporanei, e conosce molti modi per farlo. Leggetelo» – The New York Times«Adiga ha scritto un thriller potente, perfetto per i nostri tempi» – John Freeman«La voce di Danny, nella sua semplicità ordinaria, rimarrà con noi a lungo» – Daily MailDanny è dovuto scappare dallo Sri Lanka e vive a Sydney come immigrato irregolare, perché gli è stato negato lo status di rifugiato. Abita nel ripostiglio di un negozio di alimentari e lavora come addetto alle pulizie: da quattro anni si impegna per costruirsi una nuova identità e ora, con l'accento dissimulato, le mèches dorate tra i capelli e una fidanzata vegana di cui è innamoratissimo, si sente finalmente vicino a un'esistenza normale. Ma una mattina scopre che una sua cliente è stata uccisa e lui potrebbe avere delle informazioni cruciali. Danny ha di fronte a sé una scelta impossibile: raccontare tutto alla polizia rischiando di essere scoperto e quindi espulso, oppure tacere, lasciando che il colpevole rimanga impunito. Nell'arco di una giornata che sembra interminabile, in cui il peso del passato si intreccia ai sogni per il futuro e all'assurdità di un presente da invisibile, Danny si trova a lottare con la propria coscienza e a dover decidere se chi è senza diritti abbia lo stesso dei doveri e delle responsabilità. Con il passo veloce di un thriller mozzafiato, Amnistia è insieme il romanzo di un dilemma morale e una storia di immigrazione di bruciante attualità. -
Galatea 2.2
Il protagonista di questo romanzo si chiama Richard Powers e, dopo quattro libri e diversi anni vissuti all'estero, torna negli Stati Uniti come ricercatore presso il Centro per lo studio delle scienze avanzate dell'università in cui si era laureato. Qui si imbatte in Philip Lentz, un neurologo cognitivo impegnato a modellare il cervello umano per mezzo di reti neurali computerizzate. Lentz coinvolge Powers in un progetto tanto eccentrico quanto affascinante: istruire un'intelligenza artificiale attraverso i grandi capolavori della letteratura. Lezione dopo lezione, il dispositivo diventa sempre più cosciente e comincia a chiedere quale sia il suo nome, sesso e razza, fino a interrogarsi sul senso della propria esistenza. Dall'autore premio Pulitzer per ""Il sussurro del mondo"""", un romanzo in cui si incontrano la fantasia dei libri e quella dei computer, una storia tra letteratura e fisica che racconta la materia poetica di cui sono fatti gli esseri umani."" -
Rosa d'Oriente
Sullo sfondo dei tumultuosi avvenimenti che videro la fine della Repubblica e la nascita dell'Impero a Roma, accanto alle vicende di protagonisti della Storia come Cesare, Ottaviano, Antonio e Cicerone, si dipana la storia di Rosa e del suo amore conteso.Nel 47 a.C., mentre infuria la battaglia di Zela che vede contrapporsi Giulio Cesare a Farnace re del Ponto, Wurus, Aspirante Sacerdotessa del quasi estinto popolo degli hatti, è in pellegrinaggio verso il sacrario di Hattusa. Catturata, diventa schiava di un romano, commerciante e uomo politico in Asia Minore legato a Marco Antonio, nella cui casa vivrà quasi come una figlia. Il nome della ragazza a poco a poco si trasforma da Rus in Rosa. La giovane è esperta di piante medicinali e riesce a crearsi una solida fama di guaritrice, tanto che Antonio la vuole con sé a Tarsus e poi la porta ad Alessandria nella reggia di Cleopatra, dove entrambi apprezzano i suoi servigi e le si affezionano. Anche un gruppo di Aspiranti Sacerdoti degli hatti sta viaggiando verso Hattusa: fatti prigionieri dall'esercito vittorioso e deportati a Roma, si trasformeranno in una sorta di piccola legione personale di schiavi e poi liberti di Cesare, a lui fedelissima. Uno di loro diventerà un abile guerriero, un altro rivelerà notevoli doti di astuzia e diplomazia a Roma e alla corte di Cleopatra, un altro ancora otterrà il ruolo di cantore presso il circolo di Mecenate. Due, infine, saranno acuti e colti cronisti. Tra Rosa e uno di quei ragazzi esisteva un legame sacro che doveva portarli al matrimonio, ma come ricongiungersi? Rosa è molto bella, altri uomini la desiderano... Sullo sfondo dei tumultuosi avvenimenti che videro la fine della Repubblica e la nascita dell'Impero a Roma, accanto alle vicende di protagonisti della Storia come Cesare, Ottaviano, Antonio e Cicerone, in questo romanzo affascinante Mario Biondi ci accompagna alla scoperta delle burrascose avventure di Rosa venuta dall'Oriente e dei suoi compagni di viaggio. -
Un gatto attraversa la strada
Un contadino sospettoso ai limiti della nevrosi, un uomo vecchio e stanco che si abbandona alle poche parole gentili di una ragazza su un treno, un ragazzino geloso della cugina più grande cui è stato affidato. E poi un ""idilliaco"""" villaggio di montagna in cui si verificano misteriosi suicidi, interminabili pomeriggi di pioggia affogati nell'alcol e in avventure erotico-sentimentali senza pretese... In questo volume, premio Strega 1955, che prende il titolo dal ventiduesimo racconto della raccolta, Giovanni Comisso rappresenta con sguardo disincantato e anticonformista un microcosmo, un'umanità presa dalla strada, le sue ambizioni raramente soddisfatte, la fatica del vivere e gli inaspettati momenti di felicità. Dopo Gioventù che muore e Gente di mare, continua la ripubblicazione dell'opera di Giovanni Comisso a cura di Paolo Di Paolo."" -
Preghiera per i vivi
La nuova raccolta di racconti di Ben Okri, vincitore del Booker Prize, mescola diversi piani di realtà, sempre in bilico fra l’oscurità e la magia. Irriverenti, incredibili, persino sconvolgenti, i racconti di questa raccolta ridisegnano i confini fra illusione e realtà.Le storie sono ambientate a Londra, a Bisanzio, nel ghetto, sulle Ande, nella bottega di un tipografo in Spagna. Tra i personaggi, un assassino, uno scrittore, un detective, un uomo in una grotta e uno allo specchio, due bambini, la porta di una prigione e l’autore stesso. Un autore all’apice della sua potenza espressiva, che sa padroneggiare sapientemente il mezzo del racconto per far ridere il lettore, per farlo pensare, per fargli ribaltare completamente il punto di vista su ciò che lo circonda. Ventitré storie, ventitré mondi nei quali chiedersi dove sia il confine fra illusione e realtà. -
Nuova grammatica finlandese
Trieste, settembre 1943. Un uomo viene ritrovato sul molo privo di sensi e portato a bordo di una nave militare tedesca. Quando riprende conoscenza scopre di aver perso la memoria, non ha con sé documenti né altro che lo possa identificare, solo un nome sulla casacca blu da marinaio: Sampo Karjalainen. Il medico di bordo che lo ha salvato, di origine finlandese, è convinto si tratti di un compatriota e per lunghi giorni si prende cura di lui, rimettendolo in forze e insegnandogli la propria lingua. Quindi lo indirizza a Helsinki, alla ricerca del proprio passato. Qui, aiutato da un enigmatico pastore luterano e da una tenera infermiera, Sampo affronterà il lato oscuro della sua identità, in un paese ancora ignoto eppure così affascinante. -
Bilal. Il mio viaggio da infiltrato verso l'Europa. Nuova ediz.
Questo libro è il racconto di un viaggio straordinario e insieme un'inchiesta unica al mondo.Per quattro anni Fabrizio Gatti ha cambiato il suo nome in Bilal per trasformarsi in un migrante clandestino e descrivere, in prima persona, il dramma di chi si mette in marcia per conquistare una vita migliore al di qua del Mediterraneo. Con pochi soldi in tasca, un borsone di vestiti leggeri, la colla sulle dita per nascondere le impronte e non essere identificato, Gatti è salito sui camion che attraversano il deserto del Sahara e portano migliaia di migranti sulle coste del Nordafrica. Ha incontrato terroristi di Al-Qaida e scafisti senza scrupoli. Si è infiltrato tra i trafficanti come autista di un boss. È stato recuperato in mare, è sbarcato a Lampedusa. Lo hanno arrestato e ha lavorato nelle campagne del Sud tra i braccianti in condizioni disumane. Durante questo viaggio Fabrizio Gatti ha scoperto le voci dei protagonisti, i nomi dei criminali, le complicità dei governi, gli interessi economici e politici di chi guadagna dal traffico dei nuovi schiavi. E ha raccontato in questo libro la cronaca - drammatica, appassionante e tutta reale - della più grande avventura umana del terzo millennio. -
HHhH
Praga, 27 maggio 1942. Il Protettore nazista dirnBoemia e Moravia Reinhard Heydrich – la bestiarnbionda, braccio destro di Himmler, e ideatorerndella soluzione finale – viene colpito da un attentatornche portera, alcuni giorni dopo, alla sua morte.rnI responsabili sono Jozef Gabcˇik e Jan Kubiš, soldatirndell’esercito cecoslovacco in esilio a Londra,rnaddestrati per paracadutarsi nel Protettoratorne assassinare proprio il “macellaio di Praga” inrnquella che in codice e conosciuta come OperazionernAntropoide. Gabcˇik e Kubiš, il primo slovaccorne il secondo ceco, sono stati scelti per una missionerndisperata che potrebbe infliggere un duro colpornal potere nazista eliminando quello che le stesse SSrnchiamavano HHhH (Himmlers Hirn heisst Heydrich)rnche in tedesco significa “il cervello di Himmlerrnsi chiama Heydrich”, riconoscendo cosi la suarngrande intelligenza, ferocia e influenza: dopo mesirndi preparazione, per il gruppo di patrioti guidati inrnpari misura da coraggio e incoscienza, e giuntornil momento di entrare in azione.