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Caccia alle donne
Una domanda, uno schiaffo, la maledizione pronunciata nei confronti della madre da un bambino di nove anni. È l'episodio taciuto ne ""I miei luoghi oscuri"""", il libro in cui James Ellroy riapriva il caso dell'omicidio tuttora irrisolto di Geneva Hilliker. Jean la rossa, assassinata tre mesi dopo che suo figlio ne aveva invocato la morte. Episodio cruciale dal punto di vista umano ma anche letterario, vero e proprio innesco per la vocazione narrativa che già covava nei pensieri contorti del piccolo Ellroy. """"Ero un Ellroy allora. Adesso sono un Hilliker."""" Questa trasformazione radicale, conversione a una visione matriarcale del mondo, suggella il rapporto con le donne che scandisce la vita di James Ellroy fin dall'infanzia: """"fiamma inestinguibile"""", ricerca mistica e affannoso inseguimento, caccia famelica e insieme innocente. Volti che si affastellano, si confondono, si sovrappongono nella loro unicità. Volti scorti attraverso le finestre delle case, per le strade di una Los Angeles """"caliginosa e tersa"""" o sui marciapiedi di Manhattan, volti evocati in solitudine, al buio. Intrecci narrativi che si sviluppano e oscillano spasmodicamente tra vita reale e pagina scritta, tra storia e Storia. Ellroy si confessa in pubblico. Non fa sconti a se stesso, stavolta non tace nulla. Mette a nudo tutte le proprie ossessioni, paure, contraddizioni, perversioni."" -
Il declino dell'Occidente
Mariti e mogli chiamati da incontri o avvenimenti inattesi a fare i conti con la propria vita. Persone di mezza età che si vedono protagoniste, con un po' di nostalgia, di una vita lontana da quella sognata negli anni 70. Artisti che vengono a patti con i propri bisogni, ma non per questo smettono di sognare. Hanif Kureishi ci regala storie e personaggi fra i più riusciti del suo mondo narrativo - penetrandone le attese, le delusioni e le felicità restituendoci, come solo lui sa fare, umori, tremori e incanti della vita quotidiana, in tutte le sue contraddizioni, fra ""matrimoni e decapitazioni"""", come recita il titolo di una delle storie incluse nel volume."" -
La torre
Nella Dresda degli anni '80, gli abitanti della Torre, un quartiere residenziale sulle pendici dell'Elba, sembrano vivere fuori dal tempo. Nelle loro ville ormai fatiscenti, cercano di sfuggire al grigiore e alla decadenza del sistema socialista dedicandosi alla musica, alla poesia e alla pittura. Anne e Richard Hoffmann vivono nella Torre insieme ai due figli, Christian e Robert. Richard, amante della musica e delle arti figurative, è un chirurgo dell'Accademia costretto a confrontarsi ogni giorno con il dissesto del sistema sanitario. Ha una relazione extraconiugale e per questo è ricattato dalla Stasi e costretto a spiare i suoi colleghi. Christian, il figlio maggiore, vuole studiare medicina, ma per avere un posto di studi all'università deve prima prestare servizio ""volontario"""" nell'Esercito Nazionale Popolare, pur essendo lui uno spirito votato alla libertà. Lo zio di Christian, Meno Rohde, è redattore presso un'importante casa editrice, frequenta gli autori più influenti e rappresentativi della cultura socialista ed è costretto a lottare contro gli ingranaggi della censura. Poiché è nato a Mosca ed è figlio di rivoluzionari, Meno ha accesso al quartiere di """"Bisanzio"""", dove vive la nomenclatura e ha sede l'apparato istituzionale che controlla le vite dei cittadini. Silenzioso e grande osservatore, Meno fa da tramite fra il mondo del regime e quello nostalgicamente borghese della Torre, raccontando nelle pagine del suo diario le contraddizioni di entrambi."" -
Teologia platonica. Testo latino a fronte
Marsilio Ficino (1433-1499) è tra i maggiori filosofi del Quattrocento. Dalla personalità complessa, egli fu insieme medico, astrologo, teologo, filologo e filosofo, fine traduttore e interprete e sottile pensatore, tanto votato alla più astratta speculazione dialettica, quanto consacrato all'impegno presbiterale, secondo una particolare visione del rapporto tra ricerca filosofica e dignità sacerdotale, fondata sull'unità di sapientia e religio. Se gli va ascritto il merito di avere, alle soglie dell'età moderna, offerto al mondo latino la conoscenza dei testi fondamentali della tradizione platonica greca, che ebbero sulla coscienza occidentale un influsso equiparabile a quello esercitato dalle opere di Aristotele sul pensiero medioevale del XIII secolo, nondimeno va riconosciuto che, assumendosi consapevolmente e pienamente il compito di affiancare alle traduzioni che andava svolgendo i necessari strumenti ermeneutici, quali introduzioni e commentari, da un lato egli seppe realizzare una sintesi dottrinaria che assurge alla dignità di un autentico sistema filosofico; dall'altro concorse in modo decisivo alla ""nascita"""" di una nuova immagine e di un nuovo linguaggio della filosofia, non più patrimonio esclusivo dei magistri, ma presente e operante nella cultura di letterati e filologi, storici e uomini politici e, addirittura, di un nuovo ceto di tecnici e artisti, contribuendo alla fine dell'egemonia aristotelica in seno alle università."" -
Il re dell'ultima spiaggia
Carlo Neri lavora in una discoteca di Marina di Ravenna, il Black Out, un locale che in realtà è un centro ben organizzato per lo spaccio di droga. E il compito di Carlo, in questo ambiente, è proprio quello di piazzare cocaina ai giovanissimi in cerca di sballo. Ma Carlo non vuol certo continuare a lavorare in un locale di second'ordine della riviera romagnola. No, lui vuole cambiare vita e approfitta di un provino per un reality; mesi prima, mollata in tronco la sua ragazza Elisa, s'è portato a letto Vanessa, la responsabile del casting, ed è ormai sicuro di essere selezionato. Ma all'ultimo minuto qualcosa va storto e Carlo deve aggrapparsi a un piano B. E per procurarsi i trentamila euro necessari per realizzarlo è disposto a tutto. Anche a tradire chi gli è più vicino. Anti-eroe solo, senza lavoro, indebitato con la mala, attratto da un mondo luccicante plasmato dai sogni televisivi, animale notturno in una riviera caotica e febbrile, Carlo costruisce uno spericolato castello di bugie e si lancia contro un muro di guai che aumentano in modo esponenziale, di pari passo con la sua faccia tosta. Ma lui, abituato a vivere sempre all'ultima spiaggia, perso in un labirinto di scommesse alla cieca e fughe a perdifiato, tra colpi di fortuna e svolte comicamente disastrose, non molla. E nel suo universo dai valori rovesciati, l'amore di Elisa, una ragazza che gli vuole bene davvero, può rappresentare una tentazione irresistibile. -
Caro Gabriel. Lettera di un padre a un figlio
Gabriel è il più piccolo di quattro fratelli. È affetto da una forma di ""autismo atipico"""" (ADHD). Il bambino sembra in tutto e per tutto normale, ma ha un comportamento a prima vista """"solo"""" divertente. La malattia lo rende incapace di affrontare le novità, l'imprevisto, ciò che non rientra nella routine e nelle regole e che lo spinge a prendere tutto quel che si dice alla lettera (per esempio alla domanda """"Ti sei tagliato i capelli?"""" risponde """"No, sono andato dal barbiere""""). Ovviamente, in questa situazione, le difficoltà per il padre non sono poche, ed è proprio per far fronte al complicato compito cui è chiamato che il genitore inizia a scrivere questa lunga lettera a Gabriel, raccontando tutti gli aneddoti che gli vengono in mente, spesso buffi, certe volte drammatici e commoventi, per cercare di fare ordine in questa loro bizzarra esperienza. Attraverso il racconto, il padre scopre così quanta profondità ci sia nelle domande di Gabriel, ingenue e incalzanti al tempo stesso, come quando il figlio interroga il padre, a suo modo, sull'esistenza di Dio. Per il padre sarà l'occasione di rendersi conto con più chiarezza di quanta felicità ci sia stata nei mille momenti, pur difficili, del loro rapporto."" -
Neropioggia
Non succede mai nulla a Nuraiò, una cittadina (immaginaria ma non troppo) della Sardegna. Finché non viene uccisa la professoressa Marta Deiana, una giovane donna bella e disinibita, capelli rossi tagliati corti e occhi di caffè forte. Quando inizia l'indagine, i carabinieri - a cominciare dal maresciallo Martino Crissanti - sanno già molto. Piovono, nella notte del delitto, gocce pesanti contro i vetri, le case, l'asfalto. E in questa Sardegna lontana da ogni luogo comune continua a piovere sui buoni e sui cattivi, gente alla quale prima o poi la vita presenta un conto da pagare: Nicola Rau, l'amante di Marta e di Sara, stanco di una moglie troppo normale; Alberto Sannìo, l'ex calciatore che dopo un infortunio si è fatto prete e ora sta partendo verso la Terra Santa per un viaggio di penitenza e riflessione; Efisietto Marras, il marito di Marta, l'indiziato dei primi sospetti; e poi ""il ragazzo"""" Giovanni, che nel paese è a conoscenza di troppi segreti, tra cui quelli legati ai traffici che ruotano intorno alla nuova discarica. Grazie a questa coro di anime irrequiete, ben definite da una lingua impetuosa, """"Neropioggia"""" riesce a ricreare un intero microcosmo sociale e antropologico, """"dove si pensa come negli anni Cinquanta, ma si mangia e si consuma il triplo di allora, un paese di consumatori modernissimi con la testa rimasta indietro""""."" -
Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale
Con prosa ritmata e incalzante, Sergio Claudio Perroni racconta la tempra drammaturgica di Nilde lotti, l'agguerrita soavità con cui, tra la fine del Fascismo e la morte di Togliatti, questa ""regina plebea"""" seppe reagire alle invidie e alle insidie di una corte che non le perdonava i tanti successi, primo fra tutti quello di essere amata dal capo del PCI. Una vita densa di passioni non solo politiche, di intrighi, rinunce, conquiste e sentimenti strettamente intrecciata - e a volte perfettamente coincidente - con i drammi, le conquiste e le contraddizioni dell'Italia di quegli anni"" -
L' intervista 1989-2009
Alain Elkann ci ha ormai abituati ai suoi garbati ed eleganti appuntamenti con i più noti protagonisti del nostro tempo. Come ama egli stesso ricordare: ""L'intervista è una visita che si fa a qualcuno, è un piacere che ha lo scopo di fissare in uno schema quel momento."""" Così le parole, le idee, i gesti e i sentimenti rivelati quasi enpassant, si cristallizzano, e in un unico e coinvolgente racconto parlano delle abitudini, delle passioni, della carriera e degli amori di uomini e donne straordinari e conosciuti. Da Indro Montanelli a Umberto Veronesi, da Miuccia Prada a Giorgio Napolitano, Elkann colleziona le migliori interviste, edite e inedite, dall'inizio degli anni Novanta ai giorni nostri. Un ventennio di ricordi, di happening, un pezzo di storia del nostro paese, restituito in un itinerario curioso e trasversale da ripercorrere in tempo reale e anche sull'onda della memoria."" -
L'Islam spiegato ai nostri figli. E agli adulti che vogliono rispondere alle loro domande
L'11 settembre 2001 il mondo occidentale viene colpito: due aerei colpiscono le Torri gemelle a Manhattan, l'America è sconvolta, la paura di altri attacchi terroristici si diffonde, ogni arabo diventa sospetto. È a partire da questo scenario che si sviluppa questa conversazione tra Tahar Ben Jelloun e sua figlia - dieci anni - a disagio con se stessa, con le proprie origini musulmane, di fronte a una televisione che continua a dire ""che i musulmani sono tutti cattivi"""". Ben Jelloun spiega, con semplicità ma rifuggendo ogni semplificazione, cos'è l'Islam, qual è la differenza tra arabo e musulmano, cos'è il fanatismo, cos'è il terrorismo, quale spazio ha la tolleranza nel mondo arabo, quali lezioni ha dato all'Occidente."" -
La melodia del corvo
Nella vita piccoloborghese e addormentata di Gino Bonazza, tra la moglie poco amata e una figlia a lui indifferente, compare improvvisamente Giuliana, una fiamma di gioventù. Giuliana, un'attivista di sinistra, bella come il sole, getta lo scompiglio nella vita di Gino, il quale, abbagliato da lei, non si preoccupa di raccogliere informazioni su cosa faccia per vivere. Lei, dopo le notti di folle amore, esce di casa al mattino presto per rientrare tardi, mentre lui le presta soldi a perdere. Solo quando Gino finirà in galera per un presunto spaccio di droga, inizia a capire di essere entrato in una spirale senza uscita. A nulla varranno i tentativi di Giuliana, stanca di essere legata a lui, di lasciarlo. Gino la ama e sarà con lei per sempre. Costi quel che costi. Dopo le storie di quotidiano disagio, Pino Roveredo torna con un avvincente noir sentimentale, una storia d'amor fou che lascia col fiato sospeso sino all'ultima pagina. -
Al limite della notte
New York, oggi. Peter, quarantenne, mercante d'arte a Manhattan, ha tutto quello che un uomo potrebbe desiderare. Un lavoro che sta per dargli nuove opportunità, un bell'appartamento, una moglie affascinante, una figlia che è andata al college. Tutto. O forse no. Forse questo non può essere tutto. Forse alla vita di Peter manca qualcosa, il senso di un movimento, un'aspirazione, una tensione. Un pericolo. E quando nell'appartamento che Peter divide con Rebecca arriva Ethan, il fratello minore di sua moglie, un'attrazione misteriosa e inquietante sembra mettere a rischio qualsiasi parvenza di stabilità. L'autore di ""Le Ore"""" ritorna con un romanzo seducente e sensuale, dalla scrittura densa e coinvolgente, che conduce il lettore sulle tracce di una Bellezza che tutto può salvare e tutto può distruggere."" -
L' uomo che amava troppo le donne
Il Capitano (soprannome del protagonista) è un artista di successo, una vera celebrità, ma ora è accudito giorno e notte da due infermiere e da Imane, fisioterapista, che risveglia in lui il desiderio erotico. La sua vita oltre che dall'arte è stata segnata dalla passione per le donne - una passione che non si è contenuta neanche dopo il controverso matrimonio. La famiglia di lui, alto-borghese, non ha mai accettato la moglie, Amina, proveniente da una tribù marocchina di montagna; nonostante il trasferimento a Parigi, del resto, la donna non ha mai perso alcuni tratti tradizionalisti e arretrati della sua cultura e i litigi col marito sono diventati sempre più frequenti. Dopo vent'anni di matrimonio, lei ha deciso di divorziare, e lui, che ha nascosto una bella somma in conti all'estero, pensa di usare quest'arma per ricattarla e farla restare: ma proprio durante questo litigio lui resta vittima di un ictus, e ora, dal suo letto di malattia, pensa che sia Amina la responsabile di tutto: della sua rovina, del suo ictus, del fatto che ora non può più lavorare e neanche amare. Amina, al contrario, in uno sfogo liberatorio, una vera risposta ""per le rime"""", ci racconta i cento motivi per cui odia il marito."" -
L' occhio dell'uragano
Elizabeth Hunter, matriarca australiana ottantenne, inchiodata al letto, riceve la visita - nella sua dimora di Sydney - dei suoi due figli, entrambi di carattere debole ed entrambi spinti a riavvicinarsi alla madre dal bisogno economico: Basil, attore insignito del titolo di baronetto, e Dorothy, che ha sposato un principe francese, trasferitisi molti anni prima in Europa. Mentre le trame dei figli, dell'avvocato, delle infermiere continuano a sollecitare la sua cattiveria e la sua furbizia, Elizabeth Hunter rievoca la sua vita matrimoniale, fatta di adulteri e fugaci fedeltà. La donna, dotata di particolare fascino e bellezza, ha sempre giocato un'unica carta, quella della sua fortissima femminilità, spinta da uno spasmodico e insaziabile bisogno d'amore. Ancora adesso, Elizabeth continua a esercitare una forte influenza su tutti: come un sole, intorno a lei il mondo continua a girare e a disporsi, sino a un ultimo colpo di coda che farà tremare tutto e tutti. Postfazione di Mario Fortunato. -
Ricostruire la decostruzione
Il passaggio dal vecchio al nuovo secolo ha visto le promesse di liberazione del postmoderno trasformarsi nel populismo mediatico. E ciò che lega le teorie dei postmoderni alle pratiche dei populisti è il principio secondo cui non ce un reale ""là fuori"""", ma solo un gioco di interpretazioni e manipolazioni che fanno sparire di scena il mondo vero. La posta in gioco non è solo la verità, ma anche la giustizia. Negli ultimi anni della sua riflessione Jacques Derrida (1930-2004) era solito ripetere che la giustizia è l'indecostruibile, intendendo con questo che tutto lo smontare, lo smascherare, il decostruire, appunto, era animato da un intento di giustizia. E al tempo stesso intendeva che tutta l'attività di smontaggio non poteva spingersi sino a toccare la giustizia, come nel cinismo che dice che dietro alla richiesta di giustizia ci sono altri argomenti, meno puliti e confessabili. La tesi di fondo di questo libro, che propone una ripresa autonoma e originale dell'eredità derridiana, consiste nel fornire una versione realista della decostruzione. Proprio perché c'è un mondo solido e impermeabile alle nostre manipolazioni e interpretazioni, ci possono essere verità e giustizia, e l'avvenire della decostruzione sta nella ricostruzione. Perché non si capisce cos'altro se non la realtà si possa offrire come alternativa filosofica e politica in un mondo ammalato di favole."" -
Il mare dei soldati e delle spose
Pochi anni dopo l'Unità d'Italia, l'isola di fronte all'Africa, crocevia del Mediterraneo tra genti e culture, può essere scambiata per un paradiso dal piccolo Antonio, figlio del maestro elementare che fa lezione solo nei giorni di burrasca. Sarà per amore di Rosa, la figlia del re delle spugne, che Antonio, diventato uomo, lascerà Lampedusa per approdare dall'altra parte del mare, a Tripoli, dove il Banco di Roma prepara la conquista della Libia voluta da Giolitti. Qui, nel ""bel suol d'amore"""", il giovane si troverà coinvolto in sanguinose battaglie e intrighi di potere, tra personaggi affascinanti e c crudeli, passioni giovanili e ideali infranti. Sullo sfondo, le meravigliose città romane di Leptis Magna, Sabratha, Cirene, dove il tempo sembra essersi fermato, cristallizzato dalla sabbia del deserto. Ma quando poi Mussolini inizierà la sua salita al potere, Antonio capirà l'insensatezza della guerra coloniale e, compiendo la sua personale rivolta contro i fascisti, tornerà nell'isola della sua infanzia per stabilire se la sua vita si contluda con una vittoria o una sconfitta."" -
Opere. Vol. 3: 1977-1993
Il terzo volume delle Opere di Giovanni Testori è dedicato al periodo che va dal 1978 al 1993 e fa il punto su tutta la produzione degli anni Ottanta, dalla ""Conversazione con la morte"""" ai """"Tre Lai"""". La sorpresa principale del volume è rappresentata dalla poesia inedita, soprattutto da quella """"familiare"""" o ripresa dalle riviste e dai cataloghi d'arte, nonché dalla pubblicazione delle due """"Brianciatrilogie"""" con l'inedito Verbo, rappresentato ma mai pubblicato, e la seconda versione dell'Erodiade. Frammenti critici di Giovanni Raboni."" -
La farfalla e il semaforo
La reputazione di Cynthia Ozick si fonda sui suoi racconti. Scrive di amarezza, crudeltà e pulsioni inconsce con precisione accecante e tenerezza estrema. Ha creato una raccolta senza tempo in cui confluiscono la mitologia greca, la superstizione e l'esperienza socio-culturale della comunità ebraica trapiantata negli Stati Uniti. ""Il rabbino pagano"""" viene sedotto dallo spiritello di un albero dopo aver assistito al salvataggio di sua figlia da parte di uno spirito acquatico. Ma una simile estasi non è concessa ai mortali... In """"Invidia"""", un poeta yiddish, che anela al successo di un suo contemporaneo, finisce per diventare il personaggio di una storia di l.B. Singer, dominato dal suo desiderio e perseguitato dal ricordo di un bambino. In """"La moglie del dottore"""", il racconto più delicato, un povero dottore - che per molti versi ricorda Cechov - si trascina nella routine famigliare adorato delle sue tre sorelle e oppresso dagli obblighi che ciò comporta. In queste storie possiamo scorgere l'autrice stessa e tutto il suo mondo poetico. Le storie possono essere lette anche come pure rievocazioni dell'esperienza ebraica, dove il tempo sembra non aver scalfito i personaggi. In """"La farfalla e il semaforo"""", Gerusalemme viene descritta nel suo essere adagiata su una collina come una leggenda, mentre l'America viene ritratta come un paese senza città segnate da battaglie."" -
Auguri don Gesualdo. DVD. Con libro
Per la prima volta, Franco Battiato racconta la sua ammirazione e il suo rispetto per uno degli autori che ha fatto grande la narrativa italiana del secondo '900: Gesualdo Bufalino, un siciliano - come Battiato - d'eccezione. Lo fa con un film in cui le sue riflessioni e le sue parole su Bufalino e la sua terra sono accompagnate sia dalle testimonianze di altri autori che gli sono stati vicini (Leonardo Sciascia, Manlio Sgalambro, Matteo Collura, Piero Guccione e molti altri) sia da una serie di documenti rari di Bufalino. -
Noi credevamo
"C'è un rapporto profondo tra i fallimenti politici e il terrorismo, un rapporto che si potrebbe definire fisiologico."""" È da questa premessa che prende avvio l'ultimo lavoro di Mario Martone, un film storico in uscita a ottobre, intitolato """"Noi credevamo"""", che ruota intorno a diversi episodi della storia del Risorgimento, in gran parte rimossi dalle nostre coscienze di italiani, solitamente concentrati sulla celebrazione delle 5 giornate di Milano, l'impresa dei Mille, le guerre di indipendenza... Attraverso le storie di tre cilentani affiliati alla Giovine Italia, ritratti in vari momenti dal 1828 al 1862, il libro di Martone coglie """"il soffio di un'Italia che avrebbe potuto esistere se non fosse stata tradita dai trasformismi e dalle ipocrisie"""", un'Italia inconsapevole e poco coraggiosa di cui secondo gli autori si vedono purtroppo troppe espressioni anche oggi. Il libro raccoglie la novelization del film, firmata da De Cataldo e Martone, e una riflessione di Mario Martone su cosa è rimasto del nostro Risorgimento - a quasi 150 anni dall'Unità d'Italia - e su cosa significa essere libero e rivoluzionario."