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Casa Paradiso
Dopo le turbolente avventure di crescita di Un uomo al timone, Nina Stibbe torna con una commedia pungente e dolceamara, che parla di adolescenza e vecchiaia, indagando tra lacrime e risate sui legami di famiglia e non solo.rnrn«Non sorprende che la scrittura di Nina Stibbe sia stata paragonata a quella di Jane Austen» – The Guardianrnrn«Irriverente e immensamente divertente» – The Daily Mailrnrn«La commedia sociale all'inglese per antonomasia: un romanzo che si crogiola nelle comiche – e qualche volta tragiche – minuzie della vita quotidiana» – The ObserverrnrnInghilterra, 1977. Dopo aver trovato l'uomo giusto per sua madre, Lizzie Vogel, ormai quindicenne, è alla ricerca di un lavoretto che le consenta di concedersi qualche piccola libertà. Il suo tempo la vorrebbe punk e ribelle, ma Lizzie non si riconosce in questi modelli e agogna un'indipendenza indipendente. Così accetta un lavoro da infermiera ausiliaria a Casa Paradiso, decadente casa di riposo del Leicestershire. Il compito però si rivela più arduo del previsto: far uscire un ospite dalla vasca da bagno è un'impresa titanica, le colleghe sono stravaganti al limite della follia, e c'è il problema degli studi, difficili da seguire con regolarità quando il tuo unico pensiero è una banda di anziani esigenti (più Mike Yu, affascinante fidanzato di un'altra ausiliaria). La rivalità di un ospizio più attrezzato minaccia l'esistenza di Casa Paradiso, ed è allora che tutti, ospiti e dipendenti, si alleano, capitanati da una suora anticonvenzionale, per cercare di salvare quel luogo decrepito e assurdo ma tanto confortevole e attento alle necessità dei pazienti. A casa, intanto, la madre di Lizzie si appresta a un grande passo, forse. -
I pirati dei navigli
Non è facile raccontare una realtà in continua ebollizione, che per sua stessa natura vive underground e vuole sfuggire a ogni categoria sociale, politica, estetica: Philopat trova la chiave per farlo con un entusiasmo trascinante, in una prosa che è una corsa a perdifiato, e riprende oggi da dove si era fermato.rnEsattamente vent'anni fa usciva la prima di molte edizioni di ''Costretti a sanguinare'', febbrile resoconto dei primi anni del punk italiano narrato - o ''urlato'', come recitava il sottotitolo - da Marco Philopat, che da protagonista appassionato di quella straordinaria esperienza ne diventava così anche un prezioso testimone. rnSiamo nel mezzo degli anni Ottanta, Milano è infestata da yuppie e zombie televisivi, la polizia ha appena sgomberato il centro sociale Virus e un'intera stagione sembra conclusa. Ma l'incontro con un libraio illuminato, una storia d'amore sorprendente e una rivista cyberpunk sono la miscela capace di dare l'innesco a un riscatto collettivo. Dallo scantinato ribattezzato Helter Skelter - che si trasforma in un luogo per sperimentazioni artistiche e tecnologiche all'avanguardia - all'esplosivo esordio del centro sociale Cox 18, sede di forte fermento culturale a due passi dalla Darsena, i Pirati dei Navigli seminano per le vie di Milano le scintille rivoluzionarie della controcultura.rnA voce alta, con il coraggio di chi porta su di sé molte cicatrici, Marco Philopat trasforma la storia che ha realmente vissuto in un romanzo ricco di episodi esilaranti, imprese incredibili e disavventure sconvolgenti. ''I pirati dei Navigli'' è un viaggio in un periodo poco conosciuto della cultura underground, dal 1984 al 1989, il ritratto di una figura unica come quella di Primo Moroni, e al tempo stesso un'avventura che lascia il segno e che ci regala squarci di utopia. -
Racconti naturali e straordinari
Di Antonio Debenedetti si può dire che è scrittore, poeta, critico letterario, giornalista per il Corriere della Sera da una vita. Ma ben più significativo è ricordare che la voce affilata, misuratissima, che troviamo nelle sue opere ha radici profonde, che ci conducono dritti nel cuore del secondo Novecento italiano. Figlio del grande critico letterario Giacomo, cresciuto tra Torino e Roma nel cuore della comunità letteraria dell'epoca – da Moravia e Morante a Giorgio Caproni, maestro e amico – Antonio Debenedetti è uno straordinario tramite fra il passato più nobile delle nostre lettere e il presente. Proprio al presente guardano le prove narrative di Debenedetti, unendo intima partecipazione e distacco. La sua ricerca di essenzialità stilistica si riflette anche nella scelta della misura breve: così che la parte maggiore e più apprezzata della sua produzione è costituita fin dai primi anni dai racconti, di cui in questo volume si trova una selezione a cura dello stesso autore. -
Il fronteggiatore. Balzac e l'insurrezione del romanzo
Per Antonio Moresco ""leggere non è solo leggere, è un incontro e un incrocio forte e rischioso di cromosomi, di corpi, di menti, di sogni"""". Da una lettura così intensa e fusionale nasce il trascinante dialogo che Moresco intreccia in queste pagine con Susi Pietri, francesista, appassionata studiosa e lettrice, che lo interroga sul suo incontro con Balzac. Dal primo amore per """"Splendori e miserie delle cortigiane"""", desiderato al punto - all'età di sedici anni - da rubarlo in una libreria di Mantova, per poi doverlo rivendere con strazio qualche anno dopo in un momento di difficoltà, fino al corpo a corpo con la stessa impressionante immagine fisica dello scrittore francese, """"Il fronteggiatore"""" racconta attraverso la viva voce di uno dei protagonisti della scena letteraria contemporanea un viaggio entusiasmante: quello di uno scrittore che si misura con un altro scrittore, quello di una lettura più che mai viva che libera Balzac dalle etichette critiche in cui è stato imprigionato e ce lo rivela in tutta la sua forza di sconfinatore. Prendendo le mosse da Balzac, Moresco interroga il nostro tempo e nello stesso tempo combatte contro di esso, contro il suo preteso 'realismo', contro le sue derive culturali, le sue pietrificazioni e le sue rese, rilanciando la visione e il sogno della letteratura."" -
Stagione di uragani
Ispirandosi a fatti realmente accaduti, Fernanda Melchor ricrea un mondo lontanissimo nello spazio ma che potrebbe nascondersi nel cuore oscuro di ogni paese, città o quartiere, un mondo in cui tutti cercano pace ma trovano efferatezza e disperazione.rnrn«Fernanda Melchor scrive con potenza rabbiosa e in ogni pagina mostra abilità e intensità come pochi nella nostra letteratura» – Yuri Herrearnrn""Per loro la Strega era come uno spettro ma molto più interessante perché era reale, una persona in carne e ossa che girovagava tra i banchi del mercato di Villa""""rnrnLa Matosa è un villaggio di poche anime nella provincia messicana più remota. Lontano da tutto, persino dall'umanità stessa. Su strade di terra battuta si intrecciano le vite di uomini e donne che ogni giorno affrontano violenza, crudeltà, dolore, senza smettere di sperare in attimi di luce. Tutto inizia con la scoperta di un cadavere, un corpo abbandonato in un canneto. A scoprirlo è un gruppo di ragazzini in cerca di avventure che finisce però per inciampare nella morte. In un alternarsi di voci il corpo riprende vita: ha le fattezze della Strega, una fattucchiera di paese la cui identità è avvolta nel mistero, che cura i mali del corpo e dello spirito di chi le si affida. Si dice che nella sua casa sia nascosto un tesoro: ed ecco innescarsi una spirale di eventi alimentati dalla sete di denaro."" -
Il Silmarillion
Né romanzo né favola, bensì un'opera unica nel suo genere, forse l'unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, tra ""essere"""" e """"avere""""rnrn""""Il Silmarillion"""", iniziato nel 1917 e la cui elaborazione è stata proseguita da Tolkien fino alla morte, rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le sue successive opere narrative. """"Opera prima"""", dunque (ma anche """"ultima"""", e di tono assai diverso, ben più elevato delle altre), essa costituisce il repertorio mitico di Tolkien, quello da cui è derivata, direttamente o indirettamente, la filiazione delle sue favole, da """"Lo Hobbit"""" a """"Il Signore degli Anelli"""", da """"Il cacciatore di Draghi"""" ai racconti di """"Albero e foglia"""". Si tratta di un'opera che, nella vasta produzione di Tolkien, occupa una posizione di primato, non soltanto temporale, ma anche e soprattutto tematica e formale. Vi si narrano gli eventi della Prima Era, alla quale di continuo si rifanno, come a un necessario antecedente e a una chiave interpretativa, i personaggi e le avventure de """"Il Signore degli Anelli"""". I tre Silmaril, nucleo simbolico della narrazione, la cui perdita e tentata riconquista costituiscono lo schema della vicenda, sono gemme tenute in altissimo conto dagli Elfi, ma concupite anche da Melkor-Morgoth, primo Signore Oscuro, perché contengono la Luce dei Due Alberi di Valinor distrutti dall'avversario. Vera e propria mitologia, """"Il Silmarillion"""", che comprende cinque racconti legati come i capitoli di un'unica """"storia sacra"""", narra la parabola di una caduta: dalla """"musica degl'inizi"""", il momento cosmogonico, alla guerra, eroica quanto disperata, di Elfi e Uomini contro il Nemico. L'ultimo dei racconti costituisce l'antecedente immediato de """"Il Signore degli Anelli"""", sorta di prefazione elaborata nei toni epici che caratterizzano tutto quel grande """"pentateuco"""" che è """"Il Silmarillion"""". Il quale non è un romanzo né una favola, bensì un'opera unica nel suo genere, forse l'unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, insomma tra """"essere"""" e """"avere"""": un'antitesi cantata nel linguaggio, sublime e semplice insieme, che è proprio dell'antico epos. Mai pubblicato vivente l'autore per la sua qualità di work in progress, """"Il Silmarillion"""" ha visto la luce grazie all'opera paziente del figlio dell'autore, Christopher, che ha compiuto un attento lavoro di ricerca e collazione sui manoscritti lasciati dal padre. (Marco Respinti)"" -
Manaraga. La montagna dei libri
I libri, se non sai come avvicinarti, sono come i cavalli: selvaggi e capricciosi.rnrnCarré di agnello con ""Don Chisciotte"""", bistecca di tonno con """"Moby Dick"""", manzo di Kobe con """"L'adolescente"""". E' il 2037, l'unica carta stampata è quella delle banconote e leggere significa dar fuoco ai libri per cuocervi sopra cibi prelibati. Le edizioni cartacee sono cimeli conservati nei musei: gli chef che si dedicano al """"book'n'grill"""" lavorano spesso nella più totale clandestinità per soddisfare le richieste dei loro ricchi clienti. Géza, uno di questi cuochi, specializzato in classici russi, racconta i suoi viaggi per il mondo, tra prelibatezze e traffici illeciti, fino allo scontro con una società segreta dedita alla falsificazione di rare prime edizioni che ha il suo centro in cima al monte Manaraga. Divertente, surreale, spiazzante, un romanzo che critica il presente con raffinati strumenti stilistici e inventivi."" -
Lui è tornato
Estate 2011: Adolf Hitler si sveglia in uno dei campi incolti e quasi abbandonati del centro di Berlino. Sessantasei anni dopo la sua fine nel bunker, Adolf si trova catapultato in una realtà diversa: la guerra sembra finita, nessuna traccia di truppe e commilitoni, si respira un'aria di pace e al timone del paese c'è una donna. E così, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, in televisione: non è un imitatore né una controfigura, interpreta sé stesso e non fa né dice nulla per nasconderlo. Anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, e lo imitano. -
Central Park
New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro esistenze. -
Tipi non comuni
La primarnopera letterariarndi un grande attorernche dà contorndella sua passionerndi collezionista. Diciassette racconti, diciassette storie di macchinernper scrivere. Uno strumento desueto e affascinanternche torna a dare valore alla parola soppesata,rnscelta, infine composta e impressarnnella carta.rnrn«Film e personaggi di Hanks riemergono nei racconti, come se l'attore-narratore impersonasse una ricorrente antropologia americana disegnata con pochi tratti decisi» - Paola Zanuttini, Il Venerdì di RepubblicarnrnTom Hanks ha cominciato a scrivere questarnraccolta di racconti nel 2015. “Nel frattempornho girato film a New York, Berlino, Budapestrne Atlanta e ho sempre scritto mentrernlavoravo. Ho scritto in albergo durante i tourrndi lancio dei film. Ho scritto in vacanza. Hornscritto sugli aerei, a casa, e nel mio studio.rnQuando ho potuto permettermi un impegnornregolare ho scritto la mattina, dalle novernall’una.” A scatenarlo così la passione perrnle macchine per scrivere – le colleziona darntempo – che si è trasformata in passione perrnle storie sulle macchine per scrivere: Hanksrnha anche creato un’app, Hanx Writer, chernsimula sul telefono o su un pad la scritturarne il suono di una macchina per scrivere ernnon dà la possibilità di correggere gli errori.rnIn questi diciassette racconti la presenzarndell’oggetto tanto amato è forte e chiara, siarnper la vista che per l’udito. Che cos’hanno inrncomune una ragazza che non sa cosa fare dirnsé, un uomo anziano ricchissimo e annoiato,rnin cerca di emozioni da pagare a suon dirnmilioni di dollari, un giocatore di bowlingrncapace di compiere un’impresa incredibile,rnuna guardinga neodivorziata che traslocarnin un quartiere nuovo coi suoi due bambini,rnun immigrato sopravvissuto a una guerrarnalle prese con la ferocia e la solidarietàrndi New York? Una macchina per scrivere,rnappunto. Che ticchetta in sottofondo,rnsegnando il passo di una prosa sicurarne sfaccettata. “Ciascuna macchina perrnscrivere imprime nella carta una tracciarnpermanente dell’immaginazione attraversorntasti, martelletti, stoffa e inchiostro: unarnversione più morbida dell’incidere le parolernnella pietra.” -
Seiobo è discesa quaggiù
Attraverso le storie di oggetti preziosi e monumenti visitati con occhi nuovi, passando dalla Kyoto contemporanea all'antica Persia, dalla Firenze del Perugino alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia, Krasznahorkai si interroga sull'arte, la creazione, la ricerca del sacro in una raccolta di racconti finora inedita in Italia.«Come fa la grande, rara letteratura, ci pone davanti agli interrogativi più temibili» – Federica Manzon«""Seiobo è discesa quaggiù"""" ci permette di cogliere una visione di struggente bellezza, se solo ci conediamo il giusto tempo per assaporarla» – NPR Books«Il suo impegno per l'arte della finzione è indiscutibile... esilarante, persino euforico» – The GuardianPalpita l'esistenza follemente radiosa e abbagliante del sole.Nel giardino della dea Seiobo ci sono alberi di pesco che fioriscono una volta ogni tremila anni, ma chi riesce ad assaporarne i frutti riceve in dono l'immortalità. Un airone è colto come simbolo di fugace, eterna bellezza mentre, immobile, aspetta di afferrare la sua preda nelle acque di un fiume giapponese. Un uomo stanco si arrampica sull'Acropoli per l'appuntamento con il Partenone che ha rimandato per tutta la vita. E ancora maschere del teatro No, quadri famosi, quadri dimenticati, icone russe: attraverso le storie di oggetti preziosi e monumenti visitati con occhi nuovi, passando dalla Kyoto contemporanea all'antica Persia, dalla Firenze del Perugino alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia, Krasznahorkai si interroga sull'arte, la creazione, la ricerca del sacro in una raccolta di racconti finora inedita in Italia. Luminoso e malinconico, Seiobo è discesa quaggiù è un invito a esplorare il nostro innato desiderio di bellezza e a fare tesoro del tempo che dedichiamo alla contemplazione del sublime nelle sue forme più sorprendenti."" -
L' anatra sposa
Questo romanzo è una storia di liberazione ma al tempo stesso di resa alle leggi misteriose della natura, che guidano alcune creature verso un nido sicuro e altre verso la scoperta di orizzonti più vasti. Nazareno fece una carezza all'anatra e chinandosi la spinse nella gabbia che poggiava sull'erba. Poi gli occhi gli si accesero di una luce maliziosa. «È tua,» disse ad Alda allungandole la gabbia, «ma in cambio devi fare una cosa per me stasera»Imperscrutabile e potente, sempre in movimento eppure sempre uguale a sé stesso: nella pianura sembra che il fiume sia la sola divinità capace di dare la vita o di toglierla. Così a Ghiarole, paese di golena, quando il fango della piena isola case e persone non ci si lamenta troppo e si pone mano ai badili. La vita scorre al ritmo di stagioni immutabili come l’insegna dell’albergo “Don Camillo”, come le scaramucce all’osteria tra chi legge l’Unità e chi va a messa da don Cagna. Eppure qualcosa sta cambiando. Certo, è tornata l’estate, e una famiglia di milanesi si è stabilita in paese, e poi al teatrino di Brescello cercano attori locali per una recita dell’Odissea. Ma non è solo questo. È che le due sorelle selvatiche, che stanno nella casa più isolata lungo l’argine, sono cresciute: Nevia si è fatta bella, morbida e svagata come una nuvola nel cielo, e Alda, al contrario, misteriosa e fiera, pedala così veloce che sembra appartenere a un altro mondo. Né don Cagna, né la Nene, né le suore dell’asilo o quel disgraziato di Ermanno sanno che a cambiare tutto questa volta non sarà la piena bensì Nazareno, il pastore, e con lui un’anatra dalle meravigliose piume blu, candide, dorate. Un’anatra sposa. -
Come parlare in pubblico e convincere gli altri
La nostra realizzazione personale, sia nella sfera lavorativa sia in quella privata, dipende in larga misura dalla nostra capacità di comunicare con chiarezza chi siamo, cosa desideriamo, in cosa crediamo. Questo libro ti insegna come persuadere, informare, divertire gli altri, e ottenere da loro ciò che vuoi. -
Come vincere lo stress e cominciare a vivere
Più di sei milioni di persone nel mondo hanno imparato con questo libro a eliminare lo stress e le preoccupazioni della loro vita. I consigli pratici di Dale Carnegie si possono applicare da subito alla vita quotidiana, per renderla immediatamente più rilassata e felice. -
Il mediterraneo
Fernand Braudel, con la collaborazione di un altro insigne storico, Georges Duby, e noti studiosi di varie discipline come Roger Amaldez, Maurice Aymard, Filippo Coarelli, Jean Gaudemet, Piergiorgio Solinas, ha realizzato questo grandioso affresco del MediterraneornCome scrive nell'Introduzione: ''Quel che abbiamo voluto tentare è un incontro costante di passato e presente, l'ininterrotto trascorrere dall'uno all'altro, un concertato senza fine liberamente eseguito a due voci. Se tale dialogo, con i suoi problemi che si riecheggiano reciprocamente, anima la sua opera, potremo dire di aver conseguito lo scopo. La storia non è altro che una continua serie di interrogativi rivolti al passato in nome dei problemi e delle curiosità - nonché delle inquietudini e delle angosce - del presente che ci circonda e ci assedia. Più di ogni altro universo umano ne è prova il Mediterraneo, che ancora si racconta e si rivive senza posa. Per gusto, certo, ma anche per necessità. Essere stati è una condizione per essere.'' -
Scopri il leader che è in te
Mantieni sempre la tua mente aperta al cambiamento. Accoglilo con favore, sollecitalo. E' solo considerando e riconsiderando le tue opinioni che puoi progredirernScopri il leader che è in te in sedici mosse: 1. Scopri il leader che è in te. 2. Comincia a comunicare. 3. Motiva gli altri. 4. Esprimi un sincero interessamento per gli altri. 5. Guarda le cose dal punto di vista dell'altra persona. 6. Ascolta per imparare. 7. Forma gruppi per il domani. 8. Rispetta la dignità degli altri. 9. Riconosci lodi e premi. 10. Impara ad affrontare errori, lamentele e critiche. 11. Stabilisci obiettivi. 12. Rispettali con autodisciplina. 13. Raggiungi l'equilibrio. 14. Crea un atteggiamento mentale positivo. 15. Impara a non preoccuparti. 16. Usa il potere dell'entusiasmo. -
Amare tradire
Possiamo fare a meno di tradirci e di tradire? È questa la domanda a cui l'opera tenta di dare una risposta Il tradimento ripugna alla nostra coscienza di ''puri'', ma, afferma l'autore, è un'esperienza ineluttabile. Dopo aver percorso i drammi della solitudine dell'amore in Eros e Pathos, Aldo Carotenuto affronta il delicato tema del tradimento inteso come atto necessario perché la psiche sia iniziata al mistero della vita e dell'amore. Tradire ed essere traditi significa infatti essere consegnati a un destino di ricerca costellato di cadute e di sconfitte, significa riconoscersi come quegli esseri separati che per ricostituirsi come soggetti devono affrancarsi da dettami e modelli collettivi, devono dunque ''tradire''. Ogni individuo deve emanciparsi da tutto ciò che lo mantiene fedele a un'immagine di sé che non gli corrisponde, e che risponde invece alle richieste dell'ambiente sociale o al desiderio dei suoi interlocutori. Perciò questo processo comporta spesso situazioni di rottura destinate a segnare la nostra vicenda umana: dal tradimento perpetrato dal genitore sul figlio non ancora nato come già ''immaginato'' a quello all'interno del rapporto di coppia, per passare in rassegna altri suoi volti meno consueti. Il tradimento del corpo, della malattia, della morte, ossia l'esperienza del limite vissuta come scacco e come fallimento definitivo dell'esistenza. Senza tradimento non si dà possibilità di riscatto: a noi la scelta. -
Le difese
Hai un mostro dentro, del tutto immune alle tue difese. Come fai a neutralizzarlo se tu stessa lo hai creato per difenderti?rnrnSiamo abituati a pensare ai medici come a creature indistruttibili, uomini e donne che salvano vite, che ci curano dalle malattie restandone immuni. Ma lo stress e le responsabilità sono molte, per questo quando Camilo Escobedo, brillante neurologo cinquantenne di Barcellona, ha un attacco psicotico viene internato in una struttura specializzata in operatori del settore sanitario. La diagnosi è disturbo bipolare, ma Camilo sa che c’è altro: il cervello, organo sorprendente e misterioso, è stato oggetto delle ricerche di una vita e lui sa che nasconde molto di più. Inizia così un anno di cure, di lotte, di sofferenze anche per la famiglia e per i colleghi che non riconoscono in lui la persona che è sempre stato ed è ancora lì, da qualche parte. Raccontato in prima persona da un personaggio unico, pieno di contraddizioni ma anche di una forza inesauribile, «Le difese» è insieme la storia di un riscatto umano e un ritratto impietoso di un sistema sanitario e di una società che hanno dovuto fare i conti come tutti con una crisi economica e di valori. Un romanzo basato su fatti reali in cui la quotidianità si anima del respiro epico dei grandi classici. -
Lettere ad Alice che legge Jane Austen per la prima volta
"Nessuno brucia Emma. Nessuno oserebbe. C'è troppo, concentrato lì: troppa storia, troppo rispetto, troppo dell'autentica essenza della civiltà""""rnrn«Un approccio spiritoso eppure reverente agli atti profondi dell'immaginazione di chi scrive come di chi legge» – The GuardianrnrnSiamo nel 1984. Alice è una studentessa inglese di diciotto anni; da grande vorrebbe fare la scrittrice, ma sta attraversando una fase punk con tanto di puntuta chioma verde. E i programmi scolastici che impongono la lettura dei romanzi di Jane Austen la trovano fredda, se non ribelle. Sua zia Fay le scrive così una serie di lettere, ravvivando la tradizione epistolare ormai desueta, per spiegarle le ragioni che rendono questa lettura non solo consigliabile, ma imperdibile, a diciotto anni in particolare. Nell'eco delle lettere indirizzate da Jane Austen stessa alla nipote, un messaggio di fede nell'arte della scrittura e nella capacità che i grandi romanzi hanno di parlare a tutti, sempre." -
Risposta a una lettera di Helga
Un canto d'amore e rimpianto che attraversa una vita in perfetta comunione con la natura e si condensa in una lettera struggente.rnrn«Un narratore straordinario» – Karl Ove Knausgardrnrn«Ho fatto della terra la mia amata. Ho imparato dalla volpe che cosa significa essere scaltri. Ho visto iceberg capovolgersi. Ho vissuto di sole promesse durante i gelidi inverni, ho scritto in versi negli spazi vuoti dell'esistenza e ho compreso che una persona può sognare in grande anche su un piccolo cuscino.»rnrnBjarni ha novant'anni e vive da solo nella sua fattoria in Islanda quando decide di rispondere in un fiato all'unica lettera ricevuta da Helga, il suo grandissimo amore perduto. La sua risposta è questo romanzo. Helga e Bjarni si sono amati di una passione torrida, travolgente, e hanno tadito i rispettivi consorti senza rimorsi; poi si sono separati e a lui sono rimasti i rimpianti, le vampe di desiderio e un binocolo con il quale spiarla, perché lui e Helga sono sempre stati vicini di casa. Tra macchinari da riparare, bestiame da accudire e pesci da essiccare si è consumata la vita di Bjarni, tutta dedita al lavoro fisico eppure fervidissima di immaginazione, sogni, fantasticherie. E al centro c'è stata sempre e solo lei, Helga, con il suo corpo, i capelli, il dono della bellezza e dell'energia.