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Le lettere da Capri
Vincitore del Premio Strega 1954rnrn""L'uomo, pensò, ha un bisogno d'infelicità pari almeno al suo bisogno di felicità""""rnrnCon questo romanzo sull'ossessione che nasce dal conflitto tra sesso e sentimento, Mario Soldati si aggiudicò il Premio Strega nel 1954. Costruito su un gioco di tre narratori e più piani temporali, """"Le lettere da Capri"""", forse il libro più problematico e sfaccettato dell'autore, racconta un'intricata storia di amore e gelosie, ambiguità e finzioni: quella di Harry, colto americano studioso d'arte che vive in Italia, lacerato dall'opposizione tra la moglie Jane e la prostituta romana Dorothea, oggetto di un'attrazione feroce e morbosa. Vera e propria confessione, il romanzo è il resoconto spietato di un quadrato amoroso: un gioco di specchi e di inganni reciproci dal quale emerge prepotente come un grido il rifiuto del perbenismo, la voglia di evasione dai sensi di colpa e dalle costrizioni e il ritratto di una società in bilico tra convenzioni e rivolta."" -
Lo smeraldo
Un'opera chiave della maturità letteraria di Mario Soldati, un gioco narrativo erudito e spassoso tra generi diversi.rnrn«L'astuzia – una mitissima, candidissima, entusiastica astuzia – è l'arma di Soldati scrittore. ""Lo smeraldo"""" è un gioco giocato secondo schemi miticamente tradizionali ma con una astuzia quasi da baro» – Pier Paolo PasolinirnrnIl romanzo più visionario di Mario Soldati fu un caso editoriale senza precedenti nella letteratura italiana. Pubblicato nel 1974 ottenne il plauso, tra gli altri, di Pier Paolo Pasolini e Luchino Visconti e un'accoglienza ottima da parte di un largo pubblico. E' la storia di uno scrittore che, dopo un incontro con un misterioso personaggio a New York, intraprende un viaggio alla ricerca di un favoloso smeraldo. In uno sperduto paesino delle Alpi Marittime francesi scopre però il punto di accesso a un'altra dimensione: un futuro nel quale, a seguito di una guerra atomica, l'umanità è divisa tra un sud raffinato, ma povero e arretrato, e un nord ipertecnologico e militarizzato. Opera chiave della maturità letteraria di Soldati, """"Lo smeraldo"""" propone un gioco narrativo erudito e spassoso tra generi diversi – dalla fantascienza al giallo all'avventura –, arricchito da echi orwelliani e immaginifici miscugli di superstizioni, profezie e avveniristica tecnologia."" -
Le due città
Condotta tradizionalmente in terza persona, questa storia descrive nel dettaglio fondali, oggetti, tramonti, profumi che sembrano provenire da memorie proustiane.rnrn«L'assoluta leggerezza della scrittura di Soldati significa fraternità. Il suo rapporto col lettore non è autoritario, ma mitemente fraterno» – Pier Paolo Pasolini rnrnTorino e Roma: due città, due fasi della vita di Emilio Viotti, ragazzo di buona famiglia torinese combattuto tra il conformismo borghese e la curiosità per l'ambiente artistico e operaio. Piero, l'amico proletario, e Veve, figlia di un tranviere, lo salvano dalla solitudine e da studi che non lo appassionano, ma Emilio li abbandona entrambi andando a Roma per laurearsi. Lì il matrimonio senza amore con Elena gli apre le porte della carriera cinematografica e gli fa ritrovare Piero, divenuto apprezzato direttore della fotografia. Verso la fine della guerra Piero si ammala di una malattia incurabile ed Emilio lo perde una seconda volta. Condotta tradizionalmente in terza persona, questa storia descrive nel dettaglio fondali, oggetti, tramonti, profumi che sembrano provenire da memorie proustiane. Se Torino e i dintorni piemontesi sono fin dall'inizio la memoria dell'innocenza, l'illusione di una felicità perduta, Roma è la perdita di questa innocenza, il disfacimento che si sconta giorno dopo giorno vivendo. -
La messa dei villeggianti
Testi sosperi tra l'elzeviro, l'invenzione narrativa, la cronaca e il diario, che tratteggiano i personaggi più vari.rnrn«Fra gli scrittori del Novecento italiano, Soldati è l'unico che abbia amato esprimere, costantemente e sempre, la gioia di vivere. Non il piacere di vivere, ma la gioia» – Natalia GinzburgrnrnUna fauna variegata popola questi trenta racconti, pubblicati nel 1959, che restituiscono con l'acume caratteristico della penna di Mario Soldati un ritratto indimenticabile e sfaccettato della vita di provincia e dei suoi singolari tipi psicologici. L'ambientazione tra il lago d'Orta e il lago Maggiore trasmette tutto l'amore dell'autore per questi paesaggi dai ritmi lenti dove si coltiva il gusto del buon vivere: per il cibo, il vino, la convivialità, la musica, le donne. Ma anche un profondo interesse per l'arte di viaggiare e i luoghi, che siano vagoni letto, autostrade padane o alpine, città o boschi, in una continua ricognizione di una o più identità possibili. Testi sospesi tra l'elzeviro, l'invenzione narrativa, la cronaca e il diario, che tratteggiano i personaggi più vari: operai, ragazze cittadine e di campagna, scrittori, calciatori, pittori, anziane inglesi, registi, modelle, ristoratori, direttori d'hotel, religiosi – tra cui un cardinale – e molti altri. -
La busta arancione
È il 1959 e Carlo Felice, piemontese di nascita trasferitosi in Australia, osserva due buste arancioni appoggiate sulla sua scrivania. In quel momento ritorna agli anni lontani della giovinezza altoborghese, dalla morte del padre al tenero rapporto con il fratello minore Costantino, fino al giogo di una madre devota e vampiresca a cui cercherà sempre di sfuggire. Il passato riecheggia anche nel ricordo dell'amico Alessandro, che vive la propria omosessualità clandestinamente e interpreta le difficoltà di Carlo con le donne come un'omosessualità latente e inconfessabile. Ma è nel complicatissimo rapporto del protagonista con le donne che si gioca l'intero romanzo, dalla madre all'esuberante Meris fino alla cinica Sandra. In una crescente, assillante tensione verso un amore e una felicità possibili. Pubblicato per la prima volta nel 1966 e ambientato tra Torino e il lago Maggiore, La busta arancione non è solo un romanzo psicologico teso sul filo del ricordo, ma anche un affresco della storia italiana del Novecento imperniato sui cruciali eventi del 25 luglio e dell'8 settembre 1943. -
La sposa americana
Pubblicato per la prima volta nel 1977, La sposa americana tocca il vertice della narrativa di Soldati, in cui il realismo esasperato neutralizza il potere salvifico dell'amore. Da questo romanzo fu tratto il film omonimo del 1986 diretto da Giovanni Soldati.«Edith rimarrà forse, fra le non poche memorabili donne di Soldati, la più inquietante e la più degna di pietà e rimpianto» – Attilio BertolucciStati Uniti, 1960. Edoardo, giovane e promettente studioso di letteratura americana, si trasferisce da Milano in Connecticut, dove ricopre il suo primo incarico da docente universitario. Lì si innamora – ricambiato – della bionda e sfuggente Edith, ventunenne americana di origini cecoslovacche e di estrazione sociale umile. Ma è proprio nel giorno del loro matrimonio che Edoardo conosce la cognata e più cara amica di Edith: la bella e conturbante Anna. Ne seguirà una lunga relazione clandestina che condizionerà per sempre le loro vite. L'amore diviso a metà del protagonista, il suo ondeggiare dall'una all'altra donna, le pulsioni sessuali, le paure e la gelosia reciproca sono alla base di un intreccio dal ritmo incalzante e ricco di suspense. -
Giona delle sequoie. Viaggio tra i giganti rossi del Nord America
All'ombra degli Eden verticali si spalancano le pagine di una storia leggendaria, fatta delle imprese di uomini che hanno avuto un ruolo centrale nell'incredibile conquista di terre sconosciute.rnrn«Mi immergo nel paesaggio, raggiungo i contenitori della vita, totem che uniscono la materia di cui siamo fatti, la terra e il cielo. È qui, mi chiedo, che si raccolgono le anime di coloro che non ci sono più? Forse l'anima di un mio avo risiede nel Grizzly Giant. O forse no. Ma alla fine è meglio credere che non credere affatto.»rnrnCi sono viaggi che ti portano là dove le tue radici risuonavano ben prima che tu arrivassi. In California Tiziano Fratus ha scoperto una terra dello spirito. Nel continente delle sequoie, la Sequoia Belt – una delle più grandi cattedrali naturali del pianeta insieme all'Amazzonia e alla foresta del Borneo – ha respirato il vento che l'oceano riversa fra i giganti rossi che popolano luoghi mitici quali Big Sur, Humboldt County, Jedediah Smith; ha deviato verso i luoghi sacri in Sierra Nevada, da Calaveras a Yosemite, da Mariposa alla Giant Forest, dal General Grant Grove a Mountain Home. All'ombra di questi Eden verticali si spalancano le pagine di una storia leggendaria, fatta delle imprese di uomini che hanno avuto un ruolo centrale nell'incredibile conquista di terre sconosciute: i primi avventurieri, i taglialegna, i cacciatori di grizzly, i guardiaparco, i conservazionisti e gli amanti della natura che hanno lottato per la loro salvaguardia inventando l'istituzione della riserva naturale così come oggi noi la conosciamo. E poi scrittori, poeti, fotografi e artisti che si sono lasciati ispirare dal canto di una Madre Natura esuberante e gargantuesca. -
Sweet
Non c'è niente di meglio di un pan di Spagna aromatizzato con spezie e agrumi o di un biscotto spolverato di zucchero a velo per portare il buonumore e regalare un momento di pura gioia.rnrnInsieme a Helen Goh, sua collaboratrice di lungo corso, Yotam Ottolenghi porta il suo marchio di fabbrica – fatto di ingredienti freschi, spezie esotiche e abbinamenti sorprendenti – nel mondo dei dolci: fichi, petali di rosa, zafferrano, anice, fiori d'arancio, pistacchio e cardamomo arricchiscono torte, biscotti, crostate, budini, cheesecake e gelati. ""Sweet"""" include più di 110 ricette innovative e golose, come i dolcetti di mandorle alle more e anice stellato, la Persian Love Cake, il tronchetto al pistacchio con lamponi e cioccolato bianco, la cheescake al frutto della passione con ananas speziato e la pavlova alla cannella, mandorle e fichi freschi. Dalle torte e i biscotti che i genitori possono cucinare insieme ai bambini fino alle scenografiche torte a strati che sapranno accendere l'immaginazione anche dei pasticcieri più esperti, ognuno troverà una ricetta per deliziare il proprio palato."" -
Canzoni
Da Radici all'Ultima Thule, passando per Piccola città, Eskimo, Auschwitz, Culodritto, Signora Bovary, Farewell: un volume che raccoglie alcune tra le canzoni più amate di Francesco Guccini.rnrn«Le canzoni di Francesco Guccini possono autonomamente e a buon diritto collocarsi nel panorama poetico del Novecento italiano [...]. Tanto più nel nostro tempo difficile, che fa delle parole strumenti di violenza o di menzogna oppure simulacri del vuoto, l'etica della parola di Guccini può almeno accendere la speranza che la descrizione e la coerenza siano qualcosa di diverso dall'utopia» – dall'introduzione di Gabriella FinocchiornrnA rileggere le canzoni insieme a noi è una filologa e studiosa di letteratura italiana del Novecento, che facendo ricorso ai suoi ""ferri del mestiere"""" ci mostra i segreti stilistici, ritmici, retorici nascosti tra i versi e – grazie alla conoscenza profonda del cantautore e della sua esperienza artistica – illumina ogni riferimento presente nei testi. Canzone, dice il vocabolario, è – dal verbo latino """"canere"""" – """"un componimento lirico formato da un numero indeterminato di stanze o strofe"""": con le note verso per verso e i ricchissimi commenti, questo è un libro di poesia, che ci svela come la sapiente tessitura compiuta da Guccini contribuisca in modo fondamentale alla nostra emozione di ascoltatori."" -
Atlante dei luoghi misteriosi d'Italia
Un'antica spada conficcata nella roccia nel senese, misteriose macchine anatomiche esposte in una cappella napoletana, un affascinante palazzo veneziano funestato da una maledizione: molti sono i luoghi d'Italia che custodiscono una storia segreta che affonda in antiche leggende o in misteri più recenti.rnrnMassimo Polidoro percorre la penisola da nord a sud e descrive questi luoghi svelandone i fenomeni in apparenza non scientifici, smontandone i miti nati dalla fantasia popolare. O forse no, almeno non del tutto, perché in queste storie si trova anche il cuore dell'uomo con i suoi meccanismi misteriosi, destinati forse a sfuggirci sempre. E dove non arrivano le parole, provano a spingersi le illustrazioni di Francesco Bongiorni, con le loro atmosfere enigmatiche ed essenziali. -
Questa è la storia. Cinquant'anni di storia italiana attraverso le canzoni
Un viaggio tra musica e parole per riscoprire aspetti delle Storie e della storia del nostro paese dal 1938 al 1988.rnrn«Il libro di Umberto Broccoli incrocia gli anni con le canzoni che li hanno accompagnati, e che spesso – più o meno consapevolmente – ci dicono di quegli anni molto di più di tanti documenti storici» – La LetturarnrnDalle canzoni trasmesse alla radio alla fine degli anni trenta, interpreti di un'Italia illusa e pericolosamente disposta a ballare sull'orlo dell'abisso, a quelle del decennio ottanta, gli anni di ""Sua Evanescenza"""", passando per l'ottimismo giovanilista e libertario degli anni sessanta diffuso dal programma """"Bandiera gialla"""". Umberto Broccoli descrive e commenta gli snodi principali della storia d'Italia attraverso musica e parole delle canzoni che sono diventate parte integrante, e spesso folgorante chiave di lettura, del nostro paesaggio sociale e culturale. Come Pier Luigi Vercesi osserva nell'Introduzione, «Broccoli ha inventato un nuovo modo di fare storia, che potremmo definire """"passionale"""", tant'è vero che dovrete tenere la vostra mente ben concentrata perché, a ogni passo, vi si risveglieranno ricordi e sensazioni che vi condurranno a costruirvi storie personali parallele»."" -
Come diventare vivi. Un vademecum per lettori selvaggi
Lettori selvaggi si può diventare a qualsiasi età, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Leggere per vivere è sempre possibile. Basta volerlo: e cominciare.rnrn""Non abbiamo tempo? E allora leggiamo in treno, in aereo, nella metro, a letto, sotto il tavolo, sotto il banco. Leggere per vivere vuol dire attingere a quell'energia che fa essere la realtà diversa da una prigione, e dobbiamo diventare lettori selvaggi proprio ora che non abbiamo tempo"""": Giuseppe Montesano parte dal suo """"Lettori selvaggi"""" per distillare un appassionato pamphlet che compendia un'intera visione dell'uomo e della conoscenza e si propone come rifondazione di un umanesimo contemporaneo. Montesano parla a ciascuno di noi: a chi gli si siede vicino in metropolitana, a chi rifugge ogni slogan e certezza, a chi non teme la propria ignoranza perché sa trasformarla in sete di conoscenza. Con le pagine di questo libro partiamo per un viaggio attraverso le conquiste delle neuroscienze che si ribellano alla dittatura digitale, siamo investiti dal grido di chi non accetta le semplificazioni sciocche spacciate per progresso, e siamo colti dallo stupore sprigionato da una poesia letta ad alta voce e condivisa parola per parola. Montesano argomenta e racconta, e ci ricorda che aprire un libro vuol dire entrare nel regno della libertà. Il lettore disposto a lasciarsi cambiare dai libri che incontra, pronto a nascere e ad amare di nuovo a ogni pagina, è un lettore selvaggio: nell'avventura ha da perdere solo la sua prigionia, e ha tutta la vita da guadagnare."" -
Shining
Un romanzo che ha appassionato milioni di lettori nel mondo, da cui Stanley Kubrick ha tratto l'omonimo capolavoro cinematografico con Jack Nicholson, Shelley Duvall e Danny Lloyd.rnrn«Il maestro indiscusso della suspense e del terrore» – The Washington Postrnrn«Spaventoso! L'orrore a un ritmo impressionante» – The New York Timesrnrn«Una meccanica, una geografia, una topologia, che si fanno narrazione, meccanismo implacabile che non salva nessuna sicurezza» – Enrico GhezzirnrnL'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno, quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook, ed è allora che le forze del male si scatenano con rinnovato impeto: la famiglia si trova avvolta ben presto in un'atmosfera sinistra. Dinanzi a Danny – che è dotato di un potere extrasensoriale, lo ""shine"""" – si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima."" -
La bruttina stagionata
Vincitore del Premio Bancarella 1993rnrn«Questo romanzo ha restituito a milioni di donne insignificanti, che faticano a crearsi la felicità che pretendono, che nascondono il tumulto delle loro passioni per orgoglio e paura, il senso dei loro diritti: siate bruttine e stagionate, e fregatevene» – Natalia AspesirnrnMarilina Labruna vive in una Milano livida e soffocante. Quarantenne non brutta, peggio, bruttina, deve trovare un modo diverso di trionfare. Professoressa mancata, piccola, grassottella, gambe corte e tozze, occhiali da intellettuale, vive sola e scrive tesi di laurea per conto terzi. Senza alcuna ambizione apparente, ha scelto un lavoro che le permette di fuggire il confronto diretto con gli altri. Convinta di non poter mai anelare a conquistare un certo tipo di uomo, si troverà a respingerne ben due. -
Piangi pure
Una storia struggente e divertente, in cui l'età avanzata dei protagonisti diventa l'occasione per un rinnovato inno alla vita, un ritratto di signora straordinatrio, commovente, gioiosornrnIo non mi pento mai di niente. Il pentimento si porta dietro il rimpianto e il rimpianto è uno dei due sentimenti che non posso assolutamente permettermi. L'altro è l'amore.rnrnIris ha 79 anni, una figlia intelligentissima e antipatica, che parla esclusivamente con Dio, e una nipote bellissima e ignorante, che trae vantaggio dalle passioni degli uomini. Vive sola ed è in ottima salute, ma quando, per risolvere una decorosa miseria ormai intollerabile, vende la nuda proprietà della casa in cui abita, incomincia a pensare alla morte. E' perché ha scommesso sulla sua aspettativa di vita? Lo chiede a Carlo, lo psicoanalista che lavora al pianterreno e che da tre anni prende il caffè con lei al bar di fronte. Carlo è una buona conoscenza, una consuetudine, quasi un amico. E' lui che le consiglia di tenere un diario per contenere e disinnescare quei sintomi minacciosi. Iris esegue. Prima è cauta, racconta le sue paure per dominarle. Ma poi finisce per raccontare anche altro. E si scopre innamorata di Carlo. Anche questo è un sintomo? Esiste una scadenza per l'eros, oppure è uno dei tanti stereotipi che ci obbligano a rinunciare alla vita? Contro ogni previsione Iris e Carlo vivranno la loro storia d'amore. Impareranno a guardarsi l'un l'altra, e a guardare il tratto di strada che devono ancora percorrere. -
Opere. Vol. 2: (2001-2010)
In questo secondo volume dell'opera omnia di Michel Houellebecq sono raccolti tre romanzi-chiave della sua produzione: ""Piattaforma"""", """"La possibilità di un'isola"""" e """"La carta e il territorio"""". Accanto alla narrativa una raccolta di interventi: lettere, interviste e articoli pubblicati su varie riviste, tra cui """"Paris Match"""" e """"Les Inrockuptibles"""", che trattano temi come il cinema, l'architettura, la filosofia, il femminismo e la letteratura, facendo emergere una volta di più la coerenza e il desiderio di ricerca dell'autore."" -
Non so perchè non ho fatto il pittore. Scritti d'arte (1934-1990)
Scritti che permettono di comprendere come l'autore contamini arte e letteratura, letteratura e arte, tra potenzialità e limiti, allusioni, rimandi cifrati e dichiarati, capacità iconica di una lingua che rivaleggia con le altre arti nella rappresenzatazione del mondornrnAlberto Moravia ha sempre dichiarato di preferire la pittura alla letteratura perché fatta di «colori e di forme» e non di un continuo «battagliare con le parole». Per questo motivo si circonda di artisti e per tutta la vita si dedica all'arte, come appassionato e come scrittore. Questo volume raccoglie per la prima volta la copiosa e pregevole produzione di argomento artistico: novanta testi, scritti tra il 1934 e il 1990, testimoniano l'interesse che Moravia ha sempre coltivato tanto per i classici quanto per i contemporanei e il suo sguardo acuto nei confronti dell'arte, attraverso cui parlare anche di letteratura e del mondo. L'introduzione di Alessandra Grandelis ricostruisce la formazione artistica di Moravia, i suoi legami, rievoca gli ambienti frequentati da pittori e scrittori e svela le costanti critiche e tematiche di questo saggismo da considerarsi parte integrante dell'opera. La raccolta è accompagnata da un apparato iconografico che propone una scelta delle opere prese in esame e alcune fotografie che illustrano il rapporto di Moravia con gli artisti. -
Storie della preistoria. Ediz. speciale
Sullo sfondo del tempo-senza-tempo della favola, Moravia si è divertito a portare alla luce, con un'euforica libertà d'invenzione controllata da uno spirito razionale e avveduto, quell'immaginazione pura che il romanzo e il racconto realistico sono costretti a elaborare e a nasconderernrnUno di quei giorni madre Na Tura sognò un animale strano davvero: una specie di ombrello che camminava con quattro zampe e aveva una testa e una coda. Ed ecco, subito, nel grembo di madre Na Tura, ecco annaspare penosamente la ridicola Tarta RugarnrnIn questo libro, ormai un piccolo classico, superando gli schemi e la morale talvolta spietata delle favole classiche, Moravia non veste i panni del vecchio saggio o del sentenzioso maestro ma con illimitata fantasia e con sorprendente arguzia narra le avventure e le disavventure di una grande folla di animali umanizzati. O meglio: di uomini che si nascondono dietro una maschera animalesca. Come sempre accade con le favole, il debole si mescola ai forti, l'ingenuo agli astuti, il buono ai cattivi. Qui però la verità non ha le tinte della tragedia o i toni della farsa perché Moravia, attento conoscitore degli uomini, non rinuncia mai alla speranza, così che il lettore possa imparare divertendosi. Le sue storie si propongono, semplici, efficaci, esilaranti, per una lettura accattivante e per un'interpretazione autonoma e personale, adatta tanto al lettore adulto quanto a quello bambino. -
La pazza della porta accanto
L'autrice mette a nudo e indaga i momenti cruciali della sua esperienza di poeta e di donna in una sorta di diario che visita gli affetti familiari e gli amori, la follia e la reclusione maniacale, la propria vocazione poetica. Completano il volume quattro conversazioni con la poetessa, ulteriori confessioni-rivelazioni sul suo dettato poetico. -
La cuoca selvatica. Storie e ricette per portare la natura in tavola
Coloratissimo e magnificamente illustrato, è utilerne appassionante da leggere, e incantevole da guardare.rnrnForest-bathing, tree-hugging, tree-watching, wood therapy: la natura non è mai stata così in voga come oggi. E in cucina a spopolare è il foraging, la pratica di raccogliere cibo selvatico - erbe, frutti, fiori, bacche, cortecce, radici, alghe - che cresce spontaneo nel suo ambiente naturale e il più possibile incontaminato. Ma dietro anglismi e tendenze modaiole si nasconde in realtà un'usanza antica quanto l'uomo: andar per erbe è sempre stato un modo per procacciare cibo, soprattutto in tempi di penuria alimentare, ed è una consuetudine che ha un legame fortissimo con la tradizione culinaria italiana. Eleonora Matarrese, esperta raccoglitrice e ""cuciniera"""", ci insegna a riconoscere le piante selvatiche edibili, a raccoglierle con il necessario rispetto dei territori e dei cicli naturali, e a trasformarle in ricette sorprendenti e creative, ristabilendo una connessione con la natura ignorata e spesso calpestata e con saperi - e sapori - dimenticati.""