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Pinocchio: un libro parallelo
Quest'opera è un libro nel libro in cui Manganelli scrittore da un lato illumina ""Pinocchio"""" di una luce nuova e dall'altro dà forma all'ennesimo paesaggio della propria poetica. Il classico di Collodi diventa così più terrificante ma anche più euforico, più enigmatico ma anche più ricco di risonanze metaforiche e simboliche. E in particolare il percorso di Pinocchio, personaggio insieme umano, animale, vegetale e ultraterreno, mosso sin dall'inizio da """"una vocazione metamorfica e insieme teatrale"""", da un """"occulto, multiforme futuro"""". Questo percorso, infatti, altro non è se non l'attraversamento del Regno dei Morti, che ha il suo centro nel cuore del libro, ma che si estende a tutta la topografia collodiana."" -
Il morbo di Haggard
Londra 1940. Mentre nel cielo incrociano gli aerei tedeschi, il dottor Haggard riceve la visita di James Vaughan, un giovane aviatore che gli si presenta con una frase letale: ""Credo che lei conoscesse mia madre"""". Strappato di colpo alle sue fiale di morfina e al culto feticistico di una donna perduta per sempre, Haggard intraprende una lunga, tormentosa confessione, raccontando per la prima volta la vicenda che tre anni prima ha distrutto la sua vita."" -
Il giorno della civetta
Il primo e il più grande fra i romanzi che raccontano la mafia.«... ho impiegato addirittura un anno, da un'estate all'altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di ""cavare"""" voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio» – Leonardo SciasciaLeonardo Sciascia pubblicò questo romanzo nel 1961. Allora, nelle parole dell'autore stesso, «sulla mafia esistevano degli studi, studi molto interessanti, classici addirittura: esisteva una commedia di un autore siciliano che era un'apologia della mafia e nessuno che avesse messo l'accento su questo problema in un'opera narrativa di largo consumo». La stessa parola mafia era usata con tutte le cautele e quasi di malavoglia. Eppure noi sappiamo che proprio in quegli anni avveniva la radicale trasformazione che spostò la mafia dal mondo agrario a quello degli appalti, delle commesse e di altre realtà «cittadine», non più regionali ma nazionali e internazionali. Lo scrittore Sciascia irrompe dunque in questa realtà come nominandola per la prima volta. Basta leggere la pagina iniziale del Giorno della civetta per capire che essa finalmente cominciava a esistere nella parola. Sciascia sottopose il testo a un delicato lavoro di limatura, riducendolo ai tratti essenziali con l'arte del «cavare»: e, visto a distanza di anni, tale lavoro si rivela più che mai un'astuzia dell'arte. Qui infatti Sciascia ha scoperto, una volta per tutte, quel suo inconfondibile modo di narrare che non si concede ambagi e volute, ma fissa lo sguardo sempre e soltanto sulle nervature del significato, fossero anche in un minimo gesto o dettaglio. In questo senso, se Il giorno della civetta è diventato il romanzo più popolare di Sciascia, è anche perché lo rappresenta in una forma che, nel più piccolo spazio, raggiunge la massima densità."" -
La morte della donna Wang
Dove potè mai fuggire la donna di nome Wang, rea di adulterio, prima di venire assassinata dal marito? Sicuramente lungo strade infestate da briganti, battute da nercanti di tè, monaci Taoisti, cantastorie itineranti. E sopratttutto lontano dalla legislazione labirintica e spietata che, nella Cina del Seicento, stringeva la donna in una morsa. Ripercorrendo vicende rimaste impigliate in opache complilazioni di storia locale o convenzionali trattati destinati alla formazione dei burocrati, e servendosi del contrappunto di uno dei maggiori scrittori del tempo, P'u Sung-ling, Spence resuscita una società devastata da cataclismi e carestie, in cui un sistema feudale fondato su un complesso apparato vessatorio deve far fronte a razzie e ribellioni. -
Belinda e il Mostro. Vita segreta di Cristina Campo
Segreta e appartata, Cristina Campo scomparve nel 1977, nel silenzio quasi generale di una società letteraria che non era ancora in grado di capirla. Oggi critici e pubblico sembrano averla riscoperta, e la sua parabola esistenziale sommessa ma decisiva impone qualcosa di più, che vada al di là dei frettolosi stereotipi. Questa biografia, ricca anche di immagini, raccoglie le poche testimonianze edite e le moltissime inedite e sorprendenti - tratte da lettere, testimonianze e dal preziosissimo e finora sconosciuto diario del padre - sulla più misteriosa delle scrittrici italiane. -
L' uomo della novità
Chi era veramente Ferdinando Tartaglia, protagonista dell'esperienza religiosa forse più radicale ed estrema del Novecento? Che cosa ha scritto? Una risposta ci è offerta dal ritratto che a Tartaglia ha dedicato Giulio Cattaneo. Scorrono davanti ai nostri occhi le frequentazioni di Tartaglia; il ventaglio delle sue letture; il contesto socio-politico. Emergono così i nessi tra la vita di Tartaglia e la sua opera, dove si stagliano scritti provocatori come la ""Tesi per la fine del problema di Dio"""" o il """"Manifesto"""" per il Movimento di Religione; o tra quei crepuscoli collinari e una filosofia notturna e cameristica come la sua prosa, rischiarata solo dalle irruzioni di un """"azzurro subacqueo""""."" -
Icone della legge
Mentre da ogni parte vengono a cadere i presupposti di ogni legge, il pensiero tende sempre più a concentrarsi, in ogni ambito, sulla legge stessa. Massimo Cacciari ha posto al centro di questo libro tale situazione paradossale e sfuggente, all'interno della quale tuttora viviamo. E, all'interno del nostro secolo, ha isolato, negli ambiti più diversi, alcuni casi esemplari di quell'ostinato cozzare contro la stessa parola: legge. Ma non si tratta qui di scoprire influenze nascoste o contatti. L'ambizione è ben più radicale: ogni volta si individuano sconcertanti isoformismi fra gesti di pensiero che appartengono a regioni lontane. E così anche repliche e opposizioni trasversali. -
Lo diciamo a Liddy? Una commedia agra
Quattro sorelle legatissime, un matrimonio imminente e un segreto atroce, che qualcuno ha sussurrato. Una conversazione a più voci dove tutto è divertente e terribile in pari misura, e quanto più si accende il divertimento, tanto più affiora un orrore che tutti sapremo riconoscere. -
Quaderni. Vol. 5: Affettività-Eros-Theta-Bios.
In questo quinto volume vengono affrontati quegli aspetti della vita spirituale che il giovane Valéry aveva respinto bollandoli come irrazionali, ma che vediamo assumere un'importanza sempre maggiore a mano a mano che l'autore avanza nella maturità. In particolare, nei due capitoli centrali, ""Eros"""" e """"Theta"""", dedicati all'amore e alla religione, troviamo passi di grande intensità, in cui viene rivelato a che punto Valéry fosse consapevole dell'intima tensione, della inestinguibile inquietudine che provocavano in lui le due esperienze più estreme: l'esperienza erotica e l'esperienza mistica."" -
Le memorie di Maigret
A più di vent'anni di distanza, un Maigret ormai pensionato intende con le sue memorie ristabilire la verità. E comincia proprio dal giorno in cui il personaggio aveva incontrato il suo autore; continua con il racconto della sua infanzia e adolescenza, del suo arrivo a Parigi, della sua decisione di entrare nella polizia, e dell'incontro con quella che diventerà sua moglie; e passa poi a fare un quadro ""veritiero"""" della vita di un giovane poliziotto nella Parigi degli anni Venti. Le memorie si chiudono con la nomina di Maigret a ispettore."" -
Diario degli errori
Disteso lungo l'arco di un ventennio (dal 1950 ai primi anni Settanta) e costruito avendo negli occhi i luoghi e i volti di tanti viaggi, il ""Diario"""" brulica di pensieri che sperimentano tutte le forme possibili del rapporto tra la mente e la realtà. Vi troviamo velenosi """"calembour"""" concentrati come saggi, aforismi e massime perforanti e definitivi, microritratti di taglio, apologhi surreali e corrosivi, sequenze in zapping, tra incanto e sarcasmo. L'irrefrenabile tendenza all'autodistruzione della specie umana pervade """"Diario degli errori"""" come un malinconico Leitmotiv: ma la crudele esattezza della tassonomia è in Flaiano venata dalla """"pietas"""" del moralista disilluso."" -
Conferenze di Brema e Friburgo
Convinto che il sistema della tecnica non dipenda da una macchinazione dell'uomo né da una sua consapevole malvagità, e che dunque non si possa sussumere o governare sotto una forma politica piuttosto che un'altra, l'ultimo Heidegger si propone di chiarire in queste conferenze tenute a Brema (1949) e a Friburgo (1957), quale singolare destino metafisico si nasconda dietro l'evento della tecnica moderna. E nello svelarne le ragioni più profonde, giacché viene ricondotta alla storia stessa dell'Essere e alla singolare dinamica del suo darsi e sottrarsi all'uomo, il filosofo individua in essa un pericolo e insieme la possibilità di un nuovo inizio. -
Le finestre di fronte
Una storia di amore, inganno e morte sullo sfondo della Russia staliniana.«Scritto intorno agli anni Trenta da un genio, questo breve capolavoro è il romanzo della polizia, del controllo, dell'annullamento totale dell'uomo sotto la più potente, importante e demiurgica dittatura poliziesca che l'uomo moderno abbia mai conosciuto. Ha un predecessore altrettanto profetico: Franz Kafka... Simenon con pochi tratti, come un grande pittore appunto, costruisce scene, costumi e nomi e personaggi che paiono coperti dalla cipria bianca della pittura surrealista e metafisica. La sua semplice chiara prosa di umile scrittore di gialli è percorsa dal vento dei Balcani, evoca, con la sola parola Mar Nero, un mare nero, descrive gli uomini a due dimensioni: una di faccia e l'altra di profilo.»(Goffredo Parise) -
Leggere e scrivere. Una testimonianza
Più volte nel corso della sua esistenza Naipaul è tornato con la memoria a quando, ancora bambino a Trinidad, sognava di diventare un grande scrittore. Ma non ci aveva mai raccontato come si accostò alla scrittura e, prima ancora, alla lettura; come riuscì a crearsi, in una colonia alla periferia dell'impero britannico, un mondo soltanto suo, affatto estraneo alla letteratura della madrepatria sulla quale si era formato. Né ci aveva mai confessato in che misura il legame con l'India abbia agito in profondità nella sua vita. A poco a poco, Naipaul si è reso conto che compito della sua opera letteraria sarebbe stata una tenace esplorazione di quelle ""aree di tenebra"""" che gli erano apparse sin dall'infanzia."" -
Il falco pellegrino. Una storia d'amore
Sul finire degli anni Venti, in un indolente pomeriggio di primavera, una giovane ereditiera americana, che ospita nella sua casa di campagna in Francia un amico, scrittore fallito e io narrante, riceve la visita dei Cullen, perfetti esemplari, si direbbe, ""di quella agiata genia britannica che infesta il mondo intero col suo eccesso di energia e di toni pacati"""". Sofisticati, blasé, gelidamente socievoli, i Cullen sembrano nutrire per se stessi e per ciò che li riguarda una passione debordante. Sul polso, Mrs Cullen regge un falcone incappucciato. Ieratico e solitario, feroce e insieme minato da una brama tormentosa, il falcone diviene il catalizzatore degli eventi di un pomeriggio brioso che inclina ben presto alla tragedia e alla catastrofe."" -
Adelphiana. Pubblicazione permanente. Vol. 1
"'Adelphiana' è stata pensata per accogliere testi di ogni genere, origine, epoca, collegati da una certa congenialità e affinità, per adiacenza o per contrasto, che starà al lettore scoprire. Suo precedente è il numero unico di un'ipotetica rivista dello stesso titolo apparsa nel 1971. 'Adelphiana' sarà, secondo la formula di Lautréamont, una 'pubblicazione permanente' - priva di scadenze fisse e temi obbligati. Uno dei suoi intenti è quello di offrire un ventaglio di possibilità che ci piacerebbe fosse congeniale a un lettore curioso di tutto."""" (dalla presentazione)" -
Il primato della volontà
Che cos'è la volontà? Da dove scaturisce la forza con cui essa salda in noi mente e corpo determinando il nostro agire? Su questo eterno problema della filosofia si è sempre tornati, e sempre, fatalmente, si tornerà. Con un punto di riferimento ineludibile: Schopenhauer, il quale ha fatto della volontà la chiave di volta del proprio edificio speculativo, imperniando intorno a essa i motivi della sua filosofia. Negli anni tra il 1826 e il 1840 il filosofo elabora, cataloga e raccoglie centosei ""Argomenti a favore del primato della volontà sull'intelletto"""". L'intento è quello di suffragare la sua tesi capitale: """"la volontà è la cosa in sé, il solo elemento metafisico, mentre l'intelletto è mera apparenza, la sua esistenza è secondaria e derivata""""."" -
Fame
I solitari deliri e le tortuose riflessioni di un giovane scrittore errante nella vita urbana, accompagnato dalla sua inesorabile antagonista, la fame. Un romanzo che sta sulla soglia della grande letteratura del Novecento. -
I centomila canti di Milarepa. Vol. 1
E' la vera e propria summa del buddhismo tantrico, ancora oggi fonte d'ispirazione e oggetto di venerazione nel mondo tibetano. Con questo volume, Adelphi ne inaugura la prima edizione integrale in lingua italiana. La traduzione, condotta confrontando tutte le migliori edizioni disponibili del testo originale, è corredata di una vasto apparato di note e di un'introduzione in cui si troverà un'esposizione dettagliata delle dottrine e delle pratiche talora esoteriche cui si fa riferimento nel testo. -
L' uovo alla kok
Il testo si avvicina al tono di una conversazione fra amici che si trasmettono segreti di ""alta e bassa cucina"""". Segreti che possono riguardare l'insalata come anche certi piatti esotici e inauditi. Non c'è bisogno di citare Lévi-Strauss per far riconoscere che la cucina è un prezioso elemento della civiltà, dalle innumerevoli ramificazioni. La cucina prosegue nei luoghi, nelle maniere, nell'immaginazione e ci si potrà persino spingere ad affermare che la cucina è un sapere occulto che serve insieme al piacere e alla sopravvivenza.""