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Esodi ed approdi di genere. Famiglie transnazionali e nuove migrazioni dall'Ecuador
Negli ultimi dieci anni molti paesi europei hanno assistito a un consistente aumento dei flussi migratori provenienti dai paesi dell'America Latina con caratteristiche e modalità nuove rispetto a quelli dei decenni precedenti caratterizzati per lo più da esiliati politici in fuga da regimi autoritari. I dati riportati in questo libro sono frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto tra l'Italia e l'Ecuador (uno dei più importanti paesi di provenienza dei nuovi flussi migratori latinoamericani) con un gruppo di famiglie migranti transnazionali. Il testo si articola lungo due direttrici, una prima parte analizza le caratteristiche socio-economiche del paese di partenza e cerca di cogliere i fattori che hanno creato, a partire dalla metà degli anni novanta, un'ondata migratoria senza precedenti. La seconda parte si focalizza invece sul caso italiano, e genovese nello specifico, analizzando una complessità di fattori che a vario titolo coinvolgono il percorso di questi migranti: l'inserimento lavorativo, il ruolo delle reti, il rapporto complesso e articolato tra famiglia e migrazione, il passaggio, infine, da una migrazione femminile - caratterizzata dal modello dell'integrazione subalterna - alla presenza di gruppi familiari e di giovani adolescenti con tutto il carico di complessità e ricchezza che queste presenze portano alla luce. -
Il territorio: da risorsa a prodotto
Lo sviluppo del territorio è oggetto di vivo interesse nel mondo accademico e sempre più la competitività delle imprese dipende anche dalle relazioni dinamiche dei sistemi territoriali. La valorizzazione di un sistema territoriale, che si basa sul patrimonio di risorse e competenze disponibili, richiede sia interventi mirati e globali di natura economica e sociale, sia processi organizzativi e aggregativi tra i soggetti che costituiscono il tessuto sociale e produttivo. Le relazioni che si instaurano tra gli attori e il sistema territoriale di riferimento insieme alle caratteristiche geo-morfologiche del territorio, l'efficienza della pubblica amministrazione, il livello qualitativo del servizio pubblico, la dotazione infrastrutturale, il tessuto produttivo locale, il patrimonio artistico-culturale, diventano fattori dai quali, alloché opportunamente sviluppati e valorizzati, è possibile trarre un significativo vantaggio competitivo aziendale. Il volume raccoglie i contributi presentati al XX incontro Arethuse sul tema ""Il territorio: da risorsa a prodotto"""", organizzato dall'Università degli Studi della Calabria. Arethuse è un'Associazione di Incontri Economico-Tematici delle Università dell'Europa del Sud, cui partecipano numerosi professori e ricercatori di Università francesi, italiane, spagnole e portoghesi."" -
La terapia di supporto di medicina generale in chemioterapia oncologica. Verso un approccio sistemico alla fatigue
Il volume, riconoscendo nella centralità della persona un valore etico e metodologico irrinunciabile, aiuta coloro che vivono l'esperienza del cancro, non solo a ridurre la sofferenza fisica, ma anche a partecipare più attivamente al percorso terapeutico e a sostenere la speranza di poter comunque vivere al meglio la propria vita. Per la sua impostazione culturale e l'immediata ricaduta pratica nella terapia e nella comunicazione con il malato, è utile a tutti gli operatori che lavorano in ambito oncologico e, particolarmente, agli oncologi e ai medici di medicina generale. Alberto Ricciuti, medico, è vicepresidente dell'Associazione Attivecomeprima-Onlus, dove è responsabile del Servizio di Supporto di Medicina Generale durante la Chemioterapia. -
Giochi di partecipazione. Forme territoriali di azione collettiva
Molte tra le esperienze attuali di governo del territorio fanno appello alla necessità di praticare l'ascolto e di saper costruire consenso attorno alle decisioni. Piani strategici, progetti urbani, programmi di riqualificazione fisica e di rigenerazione sociale, piani regolatori, progetti infrastrutturali sono frequentemente accompagnati da riferimenti ai metodi della partecipazione. La tesi di fondo di questa ricerca è che la sperimentazione di forme più avanzate di razionalità collettiva e l'esperienza della condivisione siano un esito tanto interessante quanto eventuale dei processi di partecipazione e che gli effetti di tali processi siano generalmente contraddittori e comunque degni di osservazioni e valutazioni più accurate. Attese e giudizi non sono sempre fondate su verifiche e bilanci adeguati. Il libro cerca di rispondere a queste domande, esplorando esperienze passate e recenti alla ricerca sia dei caratteri più contingenti e strumentali, sia della potenziale generatività di questa vasta famiglia di pratiche. Entrambi (non solo gli elementi apparentemente più virtuosi) possono diventare utili fonti di riflessione e di apprendimento. -
Riformisti e rivoluzionari. La Camera del lavoro di Milano dalle origini alla grande guerra
Le camere del lavoro hanno a lungo rappresentato dei punti fermi nell'evoluzione organizzativa e politica del movimento operaio. Presenza forte nella fisionomia stessa dei centri urbani, sono state un punto imprescindibile di riferimento per intere generazioni di lavoratori. In tale ottica la Camera del lavoro di Milano è certamente stata una delle istituzioni più prestigiose del sindacalismo italiano e, nel contempo, il modello ispiratore di analoghe esperienze sul territorio nazionale. Il volume propone un'analisi puntuale delle vicende che vanno dal processo di costituzione della Camera del lavoro, nel 1891, alla Grande guerra, attraversando la crisi di fine secolo, lo sciopero generale del 1904 e le acute tensioni sociali che precedettero il conflitto europeo, con una particolare attenzione alle dinamiche organizzative e alla formazione dei quadri dirigenti di un movimento sindacale che, pur nella sua dimensione locale, era costantemente proiettato sul più ampio schermo dell'intero Paese. -
Scienza dell'educazione: il nodo della didattica
Questo volume raccoglie i contributi che hanno avuto origine dal primo incontro dei due gruppi di Scienza dell'educazione coordinati rispettivamente da Lanfranco Rosati, ordinario di Didattica generale alla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Perugia, e da Giovanni Genovesi, ordinario di Pedagogia generale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara. Questo primo incontro è dedicato alla didattica, cercando di coglierne alcune problematiche quali, per esempio: l'identità scientifica della didattica o del modello teorico che intendiamo come didattica; il rapporto tra didattica e scienza dell'educazione; il rapporto della didattica con le eventuali e sempre nuove attività che intendono essere scientifiche, ma che mancano ancora di una argomentata epistemologia; il rapporto della didattica come scienza con i vari aspetti tecnologici. -
Fonologia e tipologia lessicale nella storia della lingua greca. Atti del VI incontro internazionale di linguistica greca
Le tematiche scelte sono state incentrate su due settori della linguistica, la fonologia e la tipologia lessicale, in cui le novità teoriche stanno stimolando ricerche originali. Le recenti prospettive consentono non solo di accrescere la conoscenza della lingua greca, indagata qui in tutte le sue epoche e vagliata in tutti i tipi di documentazione, ma anche, in taluni casi, di rivisitare sotto nuova luce nozioni date ormai per acquisite. Un aspetto ulteriore di queste nuova stagione di studi, qui ampiamente analizzato, è quello dedicato alla linguistica elaborata all'interno di paradigmi culturali della Grecia antica, raffrontata con analoghe esperienze culturali di area indeuropea. -
Ideologia e comunicazione. Costruzione di senso e nuove tecnologie
All'interno delle scienze sociali e politiche contemporanee una delle questioni più dibattute riguarda il progressivo declino delle ideologie politiche e la parallela, quasi sostitutiva, affermazione della comunicazione di massa. I testi su questo tema sono stati numerosi negli ultimi anni: è il caso, tuttavia, di ricordare il volume di Fukuyama sulla fine delle ideologie e la trilogia di Castells sulla società dell'informazione. Il presente volume vuole porre in relazione la questione del declino delle tradizionali ideologie e il tema dell'emergere della comunicazione mediante le nuove tecnologie, proponendosi di svolgere un'analisi sugli aspetti e sui fattori peculiari di queste due grandezze costitutive della società politica. Nella prima parte del volume si pongono tre questioni inerenti gli aspetti ideologici del nostro mondo, con i saggi dedicati al linguaggio politico, ai regimi totalitari, al tempo. Nella seconda parte, vengono prese in considerazione quattro tematiche concernenti la comunicazione, con i testi dedicati alla costruzione del noi, alle Information and Communication Technologies, alla guerra e al ripensamento della teoria critica. -
La negoziazione delle appartenenze. Arte, identità e proprietà culturale nel terzo e quarto mondo
Nell'ecumene globale, la rivendicazione e la negoziazione delle proprietà culturali da parte del terzo e del quarto mondo è uno dei più diffusi ed efficaci modi, pragmatici e retorici, di negoziazione dell'identità. Il tema generale della proprietà culturale e il suo rapporto con le idee di identità e patrimonio culturale sono affrontati nel volume sotto diverse prospettive disciplinari - antropologica, economica e giuridica - e relativamente ad esempi africani, americani e oceaniani. Maria Luisa Ciminelli discute due casi americani di ""repatriation"""" ed evidenzia alcuni aspetti eurocentrici della nozione di patrimonio culturale; Gianfranco Mossetto analizza dal punto di vista dell'economia, in relazione al """"caso Crazy Horse"""", la problematicità di quella particolare proprietà costituita dal nome; Lauso Zagato, in due distinti saggi, riferisce criticamente sui recenti sviluppi del diritto internazionale in relazione ai temi della tutela dell'identità, del patrimonio culturale, delle conoscenze tradizionali dei popoli """"indigeni""""; Roberta Colombo Dougoud esplora gli enjeux identitari dell'arte detta """"turistica"""" in ambito melanesiano; Franca Tamisari indaga le strategie di un'arte contemporanea della """"contro-appropriazione"""" tra gli aborigeni australiani; Roberta Cafuri esamina la negoziazione delle appartenenze in gioco nella valorizzazione del patrimonio culturale di alcuni musei e siti musealizzati africani."" -
I ragazzi di via Monte Napoleone. Il linguaggio giovanile degli anni Cinquanta nei reportages e nei romanzi di Renzo Barbieri
"Mi spiace una cisterna, Fuccia, ma la curva (madre) non mi lascia in fuga"""". Quando ha avuto inizio il linguaggio giovanile in Italia? Il ritrovamento di alcuni resoconti giovanili di Renzo Barbieri, usciti negli anni Cinquanta da piccolissimi editori, porta alla luce un linguaggio di cui qualche studioso sospettava l'esistenza, ma che, fino a oggi, non era stato possibile documentare. Quello che si presenta al lettore è un glossario, che vuole essere nello stesso tempo una raccolta, di piacevole lettura, di espressioni giovanili dell'epoca. Il linguaggio giovanile degli anni Cinquanta non riguarda ancora tutti i ragazzi italiani; è parlato soprattutto dai Montenapy, cioè da quei giovani ricchi milanesi che frequentavano all'epoca via Monte Napoleone, piazza San Babila, il bar Cova. Lo slang dei Montenapy, cui alcuni linguisti, già negli anni Cinquanta, accennano come a un linguaggio degradato, è stato invece registrato con pazienza da Barbieri e oggi rappresenta la prima testimonianza di linguaggio giovanile in Italia; un linguaggio che, peraltro, fatti i dovuti rapporti storici, appare straordinariamente somigliante a quello dei giovani d'oggi e che sposta alla metà del secolo molte parole ed espressioni che si credevano nate negli ultimi vent'anni. Il glossario è preceduto da uno studio che aiuta il lettore anche non specialista a dare il giusto inquadramento storico a questo materiale, che è una raccolta di frasi spiritose, ma che ha un valore documentario notevole." -
Dal lavoro al pensionamento. Vissuti, progetti
Cosa avviene quando, al termine di una vita di lavoro e avendo di fronte prospettive di ulteriori anni di vita, ci si trova a interrogarsi sul proprio futuro? La transizione dal lavoro al pensionamento viene qui esaminata e analizzata con i metodi della ricerca sociologica e psicosociale, interrogando donne e uomini pensionati e pensionandi sui loro vissuti e sui loro progetti, con particolare attenzione per la possibile attività di volontariato. Ne emerge un quadro di grande interesse per la generazione dei pensionandi e pensionati, per gli studiosi, per i responsabili delle politiche sociali. Da un lato occorre infatti ridurre le possibili cause di disagio individuale e collettivo, dall'altro è interesse di tutti valorizzare il grande potenziale di risorse che i pensionati, con la loro esperienza e disponibilità, possono offrire alle generazioni che si susseguono, ai giovani, a tutta la società. -
Dalla Tv digitale alla mobile Tv. Business, contenuti, tecnologie
Il tema affrontato in queste pagine, grazie al contributo dei maggiori esperti italiani del settore audiovisivo, direttamente impegnati nelle aziende (Rai, Mediaset, La 7, Sky, Telecom, Vodafone, Ericsson, Fastweb) e nelle Istituzioni (CNIPA, Fondazione Ugo Bordoni) che lavorano con questi nuovi formati, riguarda il rapporto fra tecnologia, contenuti e modelli di business. L'analisi di questi tre aspetti si riverbera anche sul versante dello spettatore, per capire come le diverse tecnologie potranno cambiare il nostro modo di essere fruitori di quella che un tempo chiamavamo ""televisione""""."" -
Incontri di discipline per la didattica. Raccolta di studi dedicati a Pierluigi Rigo
Questa raccolta - dedicata a Pierluigi Rigo, ordinario di Chimica dell'Università degli Studi di Udine - riunisce contributi appartenenti a diversi settori didattico-disciplinari umanistici, scientifici e psico-pedagogici. La pubblicazione vuol rappresentare una tappa della collaborazione fra docenti dell'Università di Udine e supervisori della Ssis, che in questi anni hanno sperimentato l'effettiva ricaduta didattica delle discipline in campo operativo. Alcuni argomenti trattano tematiche strettamente legate al territorio, nello spirito dello Statuto dell'Università di Udine, assai sensibile a questa finalità. La prima sezione affianca contributi di docenti dell'area umanistica e di supervisori della Ssis; la seconda include lavori di docenti di aree specifiche, mentre la terza comprende ricerche di carattere scientifico, applicate alla realtà scolastica. -
Elezioni senza precedenti. Dalla Primarie dell'Unione alle Politiche e al Referendum costituzionale del 2006: voto, sistemi elettorali e comunicazione
Alle primarie dell'Unione del 2005 gli elettori del centrosinistra indicano in Romano Prodi il candidato alla carica di Presidente del Consiglio. Aprile 2006: alle elezioni politiche, regolate da una nuova legge elettorale, il centrosinistra prevale per poche migliaia di voti. Giugno 2006: con il referendum costituzionale la maggioranza degli elettori respinge la modifica della Costituzione voluta dal centrodestra. Per ragioni diverse, si tratta di elezioni senza precedenti nella storia politico-elettorale dell'Italia repubblicana, dunque in qualche modo uniche, anomale e straordinarie. Il fenomeno è analizzato attraverso diversi approcci disciplinari, da quello storico a quella politologico, da quello sociologico e della comunicazione a quella giuridico. Risultato fondamentale di questa analisi è proprio quello della necessità e dell'urgenza delle riforme. Nella nuova legislatura, ancora una volta, si dovranno affrontare tre riforme tra loro diverse ma certamente interconnesse: quella elettorale, quella del sistema dei partiti e quella dell'assetto costituzionale. ""Questi risultati, perfino sorprendenti, e a tal fine le analisi di questo libro sono quanto mai utili, dovranno far riflettere ancora per molto tempo la classe politica nazionale al fine di non disperdere la spinta ad una innovazione equilibrata e condivisa che nasce dal basso e diffusamente"""" (Dalla Prefazione di Vannino Chiti)."" -
Shopping nei musei. Emozioni e acquisti nei museum shop
I negozi dei musei sono ubicati in un contesto che condiziona fortemente il comportamento di shopping: i sentimenti e le emozioni che gli individui provano durante la visita al museo si ripercuotono sulle attività successive, tra cui quella di entrare nel negozio è una delle più immediate. L'individuo che visita un museo vive un'esperienza lunga, di cui è difficile definire la durata. I museum shops possono essere un elemento importante di questa esperienza, perché con i loro prodotti e servizi contribuiscono a farla evolvere anche verso direzioni impreviste. Questo libro è uno studio approfondito dei pensieri, dei sentimenti, delle emozioni, dei comportamenti delle persone che visitano i museum stores. Le interviste e le osservazioni sono state realizzate in nove musei, italiani ed esteri: Collezione Peggy Guggenheim (Venezia), Ludwig Museum (Colonia, Germania), Museo di Storia Naturale (Milano), Musei Civici del Castello Sforzesco (Milano), M.A.R.T. (Rovereto, TN), Palazzo della Triennale (Milano), Pradho (Madrid), Villa Olmo (Como), Wallraf-Richartz Museum (Colonia, Germania). Completano il testo le interviste ad alcuni responsabili di negozi, lo studio degli stessi negozi in termini di layout, assortimento, display, economia complessiva e con cinque casi di studio, ciascuno dedicato a uno specifico museum shop. -
Le imprese che imparano. Teorie, metodi e casi aziendali di knowledge management
Il volume approfondisce il valore aggiunto che la conoscenza rappresenta non solo per gli individui, ma anche per la società e il mercato. Evidenzia poi il ruolo che la conoscenza e l'apprendimento costituiscono per gli imprenditori e il management come fattore strategico per una moderna e vincente gestione aziendale. Infine presenta una serie di casi dove imprese di successo (Actv, Riello, Geox, Chiesi, Tecnica, Nice) raccontano come sono riuscite a trasformare concretamente la conoscenza in un vantaggio realmente competitivo, per affrontare con successo le sfide del futuro prossimo. -
Il caos: nuova regola di mercato. Principi e metodi di sopravvivenza per innovatori e manager
Questo libro vuole essere un manuale di sopravvivenza nel nuovo mercato generato dal caos, sia ad uso degli imprenditori che dei manager che operano in strutture aziendali; ma intende anche essere una guida operativa per quelle persone che si apprestano ad entrare in queste realtà fornendo loro strumenti culturali avanzati. I mercati ed i Paesi sono pervasi sempre più da una nuova forza: il caos. Caos dettato dalla globalizzazione, da Internet, dall'ipercompetizione, dalla manodopera a basso prezzo, dall'assenza di barriere e di confini. Caos contrapposto al cosmos, cioè l'ordine, al quale tutti cerchiamo di riportare la nostra vita. Ma il caos non è una novità dei nostri giorni, era già stato ""scoperto"""" da alcuni fisici teorici alla fine del 1800, e poi è stato ripreso per sviluppare la teoria della complessità, ma anche dai filosofi, che, a partire da Nietzsche, avevano definito un percorso inarrestabile verso il continuo e tumultuoso cambiamento. Per comprendere questo affascinante percorso - Candirlo, De Toni, Calzavara, grazie a numerosi contributi provenienti da studiosi di discipline diverse - il libro affronta con realismo e concretezza gli aspetti scientifici, passando ad illustrare il caos dei mercati che ormai saranno pervasi proprio da questa regola dell'imprevedibilità (con gli scritti di Candoni, Paniccia, Poletti, Sacripanti) e cercando di definire una bussola per navigare in esso (con l'apporto, tra gli altri, di Ferrazzi e Merli)."" -
Karaoke capitalism. Distinguersi per vincere la sfida della competitività
Dopo il successo di ""Funky Business"""", """"Karaoke Capitalism"""" lancia un nuovo manifesto su come vincere la sfida della competitività. Due dei più importanti guru del business in Europa disegnano uno scenario in cui la società globale, come un locale di karaoke, è dominata dalla tendenza all'imitazione e dove individui e organizzazioni possono agire da veri protagonisti solo se attraverso le proprie scelte riescono a portare innovazione. Per valorizzare la qualità e le potenzialità del nostro capitalismo bisogna accettare la libertà da vincoli e la responsabilità individuale. Sono le scelte a determinare il successo nella vita di un singolo e nel destino di un'azienda. Competenza e denaro sono le chiavi di accesso, ma non bastano per mantenersi al top. Una volta entrati bisogna decidere se accettare un modello di comportamento adottato da altri, oppure forzare le regole e proporre soluzioni innovative, spinti dall'immaginazione e dalla fedeltà a se stessi. Le business school, il benchmarking e le best practice hanno trasformato l'intero mondo del commercio in un supergruppo di aziende karaoke che si copiano a vicenda, proponendo un modello che rischia di non reggere alle sfide di un mondo dominato dal darwinismo economico, dove la sopravvivenza dipende dalla capacità di usare le imperfezioni del mercato a proprio vantaggio, dall'essere in grado di percepire le imperfezioni dell'uomo, seducendo o tranquillizzando il consumatore."" -
L' onda della convergenza. Percorsi e cambiamenti della voce su internet, telefonia mobile, televisione in rete e larga banda
Quello che sta accadendo nel mondo delle telecomunicazioni è una vera e propria rivoluzione. La vecchia Europa si sta avvicinando sempre di più all'evento che contribuirà a modificare la vita delle persone, i bilanci delle aziende e i modelli di business delle media company e degli operatori di telecomunicazioni. Si parla di triple/quadruple play. È l'onda della convergenza: una ""nuova era"""" in cui tutto si mescola. Tutti i diversi mezzi di comunicazione (tv, telefono, telefonino, computer) convergono in un unico canale: la grande rete. Tomassini non intende offrire qui la solita descrizione di taglio più o meno accademico, o peggio una ricetta quick fix per affrontare """"la nuova era"""", ma una visione del fenomeno in chiave evolutiva. Tomassini è un imprenditore, che attraverso le proprie aziende promuove innovazione, tecnologia e sviluppo del mondo delle telecomunicazioni, internet e televisione, individuando e anticipando i misteri del nuovo modo di lavorare, di produrre e di vendere. Se non tralascia considerazioni di ampio respiro, il suo sforzo è soprattutto pragmatico: cogliere i vari aspetti di una sfida complessa che il nostro Paese deve affrontare, non solo perché non può essere evitata ma anche perché offre nuove grandi opportunità."" -
Terrorismo: impatti economici e politiche di prevenzione
Il terrorismo transnazionale di matrice islamica ha rilevanti impatti economici sia diretti, per i danni provocati, sia indiretti. I secondi sono molto maggiori dei primi, da un lato per gli effetti che sull'economia globalizzata hanno le regolamentazioni e i controlli conseguenti alle misure di sicurezza anti-terroristica, e, dall'altro lato, per i riflessi sul comportamento che hanno gli attentati e l'incertezza sugli operatori sia pubblici che privati. Essi modificano la propensione al risparmio, all'investimento e ai consumi. La ricerca approfondisce in particolare i problemi che solleva la difficoltà di trasformare in valutazione del rischio l'incertezza propria del terrorismo e l'economia della paura che fa prevalere comportamenti irrazionali ed emotivi su quelli più razionali. Essa si estende ad un'analisi delle analogie e differenze che sull'economia ha il terrorismo rispetto alla criminalità e alle catastrofi naturali e antropiche, nonché al dibattuto problema dell'assicurazione contro il rischio terrorismo.