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Gli interventi paesaggistico ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale
Il volume presenta i risultati della ricerca nazionale biennale ""Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale"""". In esso si esaminano criticamente gli strumenti di intervento istituzionale, con particolare enfasi riservata all'analisi delle misure agroambientali comunitarie. L'obiettivo è duplice: svolgere un'analisi critica sull'efficacia e l'efficienza economica dell'implementazione degli interventi aventi rilevanza paesaggistica contenuti nei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) delle Regioni italiane, quindi, fornire un contributo a favore della nuova fase di programmazione delle politiche di sviluppo rurale."" -
Quinto rapporto sulla comunicazione in Italia. 2001-2005. Cinque anni di evoluzione e rivoluzione nell'uso dei media
La quinta edizione del Rapporto sulla comunicazione è incentrata sul bilancio dei cinque anni di analisi sull'uso dei media in Italia. Per ciascun mezzo studiato in questi anni (televisione, radio, libri, quotidiani, settimanali, mensili, internet e cellulari) è stato possibile tracciare la dinamica evolutiva nel quinquennio 2001-2005. Viene registrata la grande ondata digitale che ha investito sia i media, intesi come tecnologie, sia le persone orientate a farli entrare nella gestione della vita personale e nel proprio panorama mentale. I media cartacei (giornali, periodici e libri) non vengono travolti da tale ondata, né scompaiono né si contraggono più di tanto, semmai proseguono la propria deriva di cambiamento, colorandosi, rimpicciolendosi ed altro ancora, rispondendo agli stimoli evolutivi dirompenti dettati dalla digitalizzazione. Un'ondata digitale che ha investito anche la stratificazione degli italiani in base alla capacità di accesso ai diversi media, producendo in questi ultimi cinque anni delle modificazioni molto interessanti. Si è contratta infatti la quota della popolazione mono-mediale (utenti quasi unicamente di televisione) a favore della popolazione multi-mediale (utenti di più media). Anche se, rispetto al mondo digitale, è ancora la maggioranza degli italiani a restarne fuori, nonostante il considerevole sviluppo degli ultimi anni. -
Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo. Aspetti pedagogici e didattici
La dimensione gruppale rappresenta per ogni singola persona una miniera di opportunità, come pure un luogo di possibili rischi, un insieme di risorse e di limiti che costituiscono tutti, se ben vissuti ed elaborati, il sostrato, l'humus fertile per una progressione sul piano professionale e umano. Accanto alle imprescindibili indicazioni di tipo metodologico e tecnico, viene dunque assegnato uno spazio adeguato a quelle di ordine pedagogico. La sfida è rivolta anche alla didattica, chiamata a dare il proprio contributo come sapere capace di organizzare i dispositivi progettuali, prassici e metodologici delle azioni legate al lavoro di gruppo, che in ogni caso sono destinate ad avere ricadute sul piano degli apprendimenti e più comprensivamente su quello formativo. -
La dinamica dei capitali. Saggio di economia monetaria
L'autore, che muove da posizioni post-keynesiane, è stato portato a giudicare necessario il superamento della scuola post-keynesiana, caduta nel tranello di una disputa che la vede contraria alla visione monetaria degli economisti neoclassici ma che adotta i loro stessi concetti e linguaggio con i quali non è possibile realizzare una rottura attraverso la concezione dell'economia monetaria della produzione. Lo scenario dell'economia dei beni culturali amplia il campo delle indagini; sia Marx che Keynes hanno capito che la moneta è il segno del valore ma per motivi diversi non ne hanno tratto le dovute conseguenze, sicchè la dimensione semiotico-ermeneutica continua a restare fuori campo, anche per l'influenza dell'utilitarismo neoclassico che assegna valore economico ai beni utili e trascura il valore economico dei beni belli. Bisogna aprire la scienza economica allo splendore della bellezza e alla fondamentale istanza etica. Per quanto le esperienze cognitive si siano alternate e succedute, rinverdire questa ricerca fondamentale nell'archeologia del sapere economico-valutativo è un'operazione allettante, affascinante e utile per capire ed operare nel campo delle valutazioni. -
Impresa e responsabilità sociale
Questa raccolta di saggi rilancia con illuminati contributi alcuni dei temi affrontati nel precedente volume ""Etica d'impresa"""", con cui si pone in linea di continuità, e al contempo indaga nuovi aspetti meritevoli di innovativi approfondimenti teorici. In coerenza con la filosofia di approcciare interdisciplinariamente il tema della business ethics e della corporate social responsibility che ha contraddistinto il progetto editoriale, i due curatori, Gianfranco Rusconi e Michele Dorigatti, arricchiscono il sesto volume della collana """"Persona, Imprese e Società"""" con apporti di apprezzati studiosi, italiani e stranieri e di giovani ricercatori. Teologi, filosofi, economisti, aziendalisti, giuristi e studiosi di management accompagnano il lettore in un viaggio dentro l'impresa, le sue strategie, le sue regole di funzionamento, i suoi indicatori e le sue precipue responsabilità nella doppia dimensione, interna ed esterna. Il lessico d'impresa, grazie alle stimolanti riflessioni degli autori, si amplia e si avvalora di concetti quali l'antropologia economica, la strategia d'impresa, la democrazia economica, l'economia di comunione, il diritto del lavoro, il profitto, la dimensione del potere, l'accountability, la sostenibilità, la leadership, gli stakeholder."" -
Crisi della medicina accademica. Condivisione, cambiamento e innovazione, corresponsabilità
In apparenza questo libro è una approfondita riflessione sui problemi, attualissimi, concernenti la persona e le funzioni del medico, la sua formazione universitaria e post-universitaria, il suo operare in un mondo che troppo rapidamente cambia, la natura e la complessità delle difficoltà che deve affrontare in conseguenza della evoluzione della scienza medica e della organizzazione della assistenza sanitaria. Ma non è, nella sostanza, soltanto questo. È anche un'analisi realistica dei problemi attuali concernenti la didattica medica, includendovi anche, purtroppo, i ""conflitti di interesse"""" che oggi affliggono le nostre Università. Questo approfondimento permette di trarre indicazioni pratiche per una formazione che renda i futuri medici consapevoli del cambiamento della medicina e della necessità di adeguarvisi per meglio fronteggiare le nuove sfide poste dalla società e auspica che queste indicazioni vengano messe in atto con personale e quotidiana determinazione, così da indurre, anche con l'esempio, i docenti a rinnovare continuamente l'insegnamento e i discenti a meglio modulare l'apprendimento."" -
Del non profit sociosanitario
Negli ultimi anni, il settore non profit è diventato un importante attore delle politiche di welfare. Anche nel settore della sanità e della salute, il ruolo delle organizzazioni non profit è diventato progressivamente più significativo pur all'interno di un quadro normativo e culturale solo parzialmente propenso a valorizzarne il ruolo e sostenerne lo sviluppo. Il testo si pone l'obiettivo di fornire una descrizione delle dimensioni e delle caratteristiche del settore non profit in tale ambito di intervento, approfondendo in una prospettiva multidisciplinare il tema dei vantaggi competitivi che le organizzazioni non profit possono porre in campo nella realizzazione delle politiche per la salute. Viene analizzata nello specifico una serie di argomenti quali il rapporto tra organizzazioni non profit e capitale sociale, i fattori che spiegano l'efficacia, l'efficienza e la produttività di tali organizzazioni e la loro funzione di advocacy e innovazione sociale. Questo sguardo in profondità sul settore non profit, indica l'opportunità e la necessità di riformulare alcuni dei tratti attuali dell'evoluzione delle politiche sanitarie e per la salute, attribuendo un diverso e più articolato ruolo alle organizzazioni non profit e modificando alcune delle concezioni di fondo e dei luoghi comuni che stanno attualmente alla base di tali politiche. -
Società della conoscenza e formazione
Il volume affronta un tema strategico: la formazione nella società dell'informazione e della conoscenza. Globalizzazione, new economy, finanziarizzazione dell'economia, apertura dei mercati internazionali sono alcuni degli elementi che caratterizzano le società nelle quali viviamo e con le quali i sistemi formativi devono ""fare i conti"""". Negli scenari attuali, la risorsa strategica di base non sono più (o soltanto) il capitale finanziario o il lavoro e tanto meno le risorse naturali, ma le relazioni, le conoscenze, il capitale umano e intellettuale. Le conoscenze, le capacità e l'immaginazione, così come il networking per la messa a fattor comune di esperienze, capacità e conoscenze e, quindi, la capacità di apprendere, contano più dei capitali fisici, tecnologici e finanziari tradizionalmente al centro degli scenari economici ed organizzativi. Centrale diviene, dunque, il ruolo dell'individuo come risorsa, in cui l'identità professionale richiama non solo abilità di ordine tecnico, ma anche un capitale umano da costruire e ricostruire lungo tutto l'arco dell'esistenza. Nelle nostre società, inoltre, non è più possibile continuare a riprodurre le conoscenze nei modi tradizionali e, se le istituzioni formative (in primis la scuola e le università) non si adegueranno nell'organizzare nuove modalità di trasmissione dei saperi, correranno il rischio di essere emarginate dalle nuove infrastrutture di produzione della conoscenza."" -
Buone pratiche e servizi innovativi per la famiglia. Con CD-ROM
L'Osservatorio Nazionale sulla Famiglia ha intrapreso nel 2004 un programma di ricerche alquanto innovativo a riguardo delle politiche sociali a favore della famiglia. Si tratta degli ""studi di caso su buone pratiche"""". L'intento è stato quello di svolgere un'analisi, insieme teorica e metodologica, di casi """"esemplari"""" nei servizi alle famiglie, al fine di poter sostenere una loro intelligente diffusione, con gli opportuni adattamenti ai contesti locali. Il volume presenta una messe quanto mai interessante di informazioni su pratiche che possono essere considerate """"buone"""" in termini di politiche di sostegno della famiglia. Oltre alla ricca documentazione, viene proposta una griglia di lettura finalizzata a evidenziare le modalità di svolgimento e di riuscita delle buone pratiche. Essa ha come risultato anche quello di mostrare dove e in che modo oggi si stia sviluppando un welfare particolarmente attento alle nuove problematiche familiari, alla luce dei tre grandi modelli che caratterizzano il sistema di welfare italiano: cioè i modelli dell'offerta istituzionale, del mercato sociale regolato e del welfare societario plurale. Le analisi qui presentate sono di grande interesse e novità, soprattutto per quanto riguarda quelle misure di welfare che mirano a fare """"rete"""" fra i soggetti """"co-interessati"""" alle buone pratiche. Vengono delineati due scenari dentro i quali collocare le buone prassi in Italia nel quadro del contesto europeo."" -
Saperi locali e società della conoscenza. Le traiettorie di Barcellona, Lione e Torino
La globalizzazione e il passaggio a processi e prodotti in cui la materia prima è costituita dal fattore conoscenza, propongono difficoltà ma anche opportunità nuove per uno sviluppo in cui possano convivere e sostenersi la dimensione di crescita economica con quella di coesione sociale. È questa la sfida che si trovano oggi ad affrontare molti territori europei il cui sviluppo si è in passato alimentato attraverso industrie basata sulla trasformazione di beni materiali e vantaggi competitivi fondati soprattutto sui costi. Questo libro offre una riflessione in materia analizzando la relazione tra società della conoscenza, sviluppo locale, inclusione sociale e gestione e politiche del territorio. Originato da uno studio promosso dall'Istituto Superiore Mario Boella come contributo sulle trasformazioni dell'Europa della conoscenza, il libro prende in conto le esperienze di Barcellona, Lione e Torino e analizza le teorie dello sviluppo locale alla luce delle scelte e degli interventi attuati in quelle tre città per avviare processi virtuosi di crescita e fondati sul bene conoscenza e sulla sostenibilità sociale. -
Dalla socialità dell'impresa all'impresa sociale
Il volume affronta il tema della socialità delle imprese in riferimento alla loro naturale ed ontologica vocazione sociale ed in relazione al contesto normativo attualmente in essere nel nostro Paese. Il primo capitolo sviluppa un approfondimento teorico attorno al concetto stesso di impresa, nel più ampio novero dei sistemi aziendali, legandone l'esistenza ai concetti di rischio ontologico e di fattori posti in posizione residuale. Il secondo capitolo esamina l'impresa pubblica dal punto di vista della sua imprescindibile funzione sociale, cioè quale esempio formalmente esplicito di impresa in cui gli elementi di socialità ne caratterizzano l'esistenza a livello della finalità, della disciplina giuridica e della organizzazione. Il terzo ed il quarto capitolo affrontano, quindi, i caratteri propri dei sistemi aziendali ed ambientali dai quali si dipanano aspettative di socialità interne ed esterne rispetto all'istituto-impresa. Il quinto capitolo si interessa della reportistica sociale finalizzata, nei livelli evoluti raggiunti dalla migliore prassi, a dare conto dei propri comportamenti, della propria mission e dei propri risultati ad ogni interlocutore rilevante per l'impresa. Il sesto ed il settimo capitolo analizzano il fenomeno della cooperazione sociale e l'istituto dell'impresa sociale, mentre l'ultimo capitolo propone alcune riflessioni sul tema complessivo trattato. -
Toscana e Europa. Nuova scienza e filosofia tra '600 e '700
Nella recente storiografia della scienza si è affermato un approccio che guarda in maniera ravvicinata alle dinamiche tra centro e periferia, e mira quindi alla ricostruzione degli scambi scientifici tra i grandi centri dell'Europa e le zone periferiche dell'Europa mediterranea, nordica e dell'Est. Si tratta di un indirizzo di ricerca che ha già prodotto considerevoli risultati perché ha consentito di illustrare le tradizioni scientifiche nel mondo scandinavo, nella penisola iberica, in Grecia, in Russia e nell'Impero Ottomano. Nel presentare le origini della scienza moderna lo sguardo dello storico si è fatto decisamente più ampio, alcune zone dell'Europa sono state portate all'attenzione della consapevolezza storica, e il privilegiamento di luoghi periferici come punti specifici di osservazione ha consentito l'elaborazione di prospettive molteplici sulla prima rivoluzione scientifica e sulla scienza nell'Età illuministica. Il fitto scambio di idee che si realizzò tra Toscana e Europa tra '600 e '700 è al centro dei saggi raccolti nel volume. Parigi, Londra, Praga, ma anche il mondo scandinavo, tedesco e olandese, assumono la veste di protagonisti nel dialogo culturale che Firenze e la Toscana mantennero sempre vivo per tutto il corso dell'età moderna. E con loro a venire alla luce e a intrecciarsi sono di volta in volta temi e vicende che attengono la fisica e la matematica, le scienze della vita, la chimica, la botanica, l'astronomia. -
Buoni e voucher sociali in Lombardia
Criticati, auspicati, svalutati: sui buoni e voucher sociali in Lombardia si è discusso molto in questi anni. Una discussione che ha talvolta assunto i toni della presa di posizione a priori e che è risultata povera di evidenze certe, su ciò che effettivamente accade ed è accaduto. Questo libro presenta i risultati della prima ricerca che analizza in modo sistematico l'applicazione dei buoni e dei voucher sociali nella regione. Sono indagati e discussi i pregi e i limiti dei titoli sociali, i modi in cui vengono usati, il loro ""valore aggiunto"""". Il lavoro esplora inoltre le conseguenze che buoni e voucher producono sui cittadini, il sistema dei servizi, le professioni coinvolte ed elabora una serie di indicazioni anche operative riguardanti questi strumenti di """"welfare leggero""""."" -
Dalla penna al mouse. Gli strumenti di diffusione del concetto di gihad
Gihad, termine evocatore di antiche paure, crociate, scontri di civiltà, è utilizzato sempre più di frequente per definire la guerra che l'Islam sembra aver dichiarato all'Occidente. Già tradurre il termine con l'improprio ""guerra santa"""", invece che con il più corretto significato di """"sforzo"""", comporta una distorta interpretazione di questa categoria concettuale che, sviluppatasi all'epoca dello splendore e dell'espansione della civiltà islamica, fu poi per lunghi secoli soggetta a una sorta di ridimensionamento, soprattutto dal punto di vista dell'agire concreto. Solo in epoca recente, riemergendo dagli antichi manuali di """"fiqh"""" e di scienza militare dei primi secoli dell'Islam, il gihad è tornato alla ribalta con una connotazione decisamente diversa. Le pagine dei """"fuqaha"""" che di gihad avevano scritto tanti secoli prima, sono state analizzate e rielaborate, spesso in senso eversivo e rivoluzionario, per le nuove generazioni di islamici votati al martirio, condensate nei nastri di migliaia di audio e videocassette, nelle prediche dagli schermi televisivi e nei personal computer. Al di là degli specifici contenuti o della congiuntura politica, buona parte del successo del messaggio propagandistico e militante del gihad va senz'altro imputata all'utilizzo intelligente e spregiudicato della tecnologia moderna. Oggi più che mai."" -
Il progetto totalitario. Politica e religione nella cultura moderna
Regime di questo tempo per una serie di nodi storici e di elementi socio-politici ""cristallizzatisi"""" in una sorta di mosaico, il totalitarismo va necessariamente posto in relazione con l'epoca moderna. Per quanto la modernità non conduca deterministicamente al totalitarismo, ponendosi come condizione necessaria ma non sufficiente per la sua affermazione, il fenomeno costituisce la drammatica concretizzazione storica di uno dei suoi possibili significati. Seguendo diverse linee teoriche sul tema, il libro inquadra il fenomeno totalitario nella società contemporanea. In primo luogo, ripercorrendo il fecondo dibattito intorno a un concetto che, nel corso di un lungo itinerario intellettuale, si fa al contempo strumento analitico e arma di lotta politica. Quindi, illustrandone l'originalità rispetto ad altre forme non democratiche di regime e il suo connotarsi, seguendo Arendt, come la manifestazione più estrema della scomparsa della politica nel suo senso più autentico, piuttosto che di una politica portata all'eccesso. Infine, giungendo a esplorare i """"dintorni"""" del totalitarismo, come modalità altre di intersezione tra sfera politica e sfera religiosa nella società contemporanea: la politicizzazione fondamentalista della religione, la natura sempre più pervasiva, finanche biologica del potere, il populismo come """"cura"""" della crisi della democrazia."" -
Dinamiche innovative, conoscenza, performance. Un'indagine sulle imprese della provincia di Ferrara
È ormai divenuta convinzione generale che al fine di accrescere la competitività del sistema produttivo sui mercati nazionali ed internazionali, centrali siano i cambiamenti organizzativi e tecnologici che le imprese sono in grado di realizzare in contesti fortemente dinamici. Al contempo, l'attenzione sia degli studiosi che degli operatori istituzionali si è concentrata sempre più sul ruolo assunto nelle imprese dallo sviluppo e dalla trasmissione delle conoscenze e sul ruolo che può essere svolto dalle istituzioni pubbliche per indurre e sostenere i processi innovativi, la generazione ed il trasferimento delle conoscenze tra le imprese. Motivo ispiratore della ricerca qui presentata è costituito dalla esigenza di cogliere il grado e l'intensità innovativa delle imprese private localizzate nella provincia di Ferrara, e fornire all'istituzione pubblica un set informativo sul posizionamento innovativo delle aziende che insistono sul territorio. Si è inteso cogliere i tratti distintivi dell'attività innovativa delle imprese, distinta in cambiamenti di natura organizzativa, innovazioni in campo tecnologico, adozione ed utilizzo delle tecnologie di informazione e comunicazione, politiche di formazione. L'obiettivo è stato quello di individuare i drivers principali alla base della competitività e delle performance economiche delle imprese. -
Le forme dello spazio nella tarda modernità
Questo libro rappresenta il tentativo di tornare ad ascoltare il sociale, di cogliere le sue molteplici sfaccettature e il senso contraddittorio delle sue rappresentazioni. Per far ciò si è scelto di attraversare lo ""sfondo"""" dove, sospese tra indifferenza e disinteresse giacciono forme spaziali particolari. Si tratta di spazi che sembrano """"sospendere"""" il normale corso degli eventi ed è proprio questa inedita condizione ad aprire all'osservatore uno scenario d'analisi suggestivo, dove tutta una serie di metamorfosi diventano realizzabili e dove è concretamente possibile catturare l'intensità dell'istante. Muovendosi all'interno di: spazi interstiziali, spazi di margine, spazi del consumo e Centri di permanenza temporanea, l'autore mette in evidenza la molteplice vitalità che ogni forma spaziale è in grado di accogliere, di produrre e di stimolare, ma anche di limitare, di annullare e di cancellare. Spesso tali spazi rimangono volutamente offuscati alle nostre percezioni e ai nostri desideri di conoscenza, tuttavia, sembra indispensabile tornare ad attraversarli poiché solo in questo modo è possibile comprendere gli entusiasmi, le inquietudini e le sofferenze che da sempre caratterizzano gli esseri umani. È la pluralità di questi elementi, la complessità di situazioni in un primo momento impercettibili, a rendere queste forme spaziali estremamente importanti per la comprensione più profonda della società e di tutte quelle """"energie"""" che di volta in volta la caratterizzano."" -
I territori del welfare. Servizi sociali, regionalizzazione e garanzie
Il dibattito sui cambiamenti del servizio sociale nel processo di regionalizzazione delle politiche sociali mette in evidenza un mutamento di scenario teorico. La formulazione istituzionale dei piani di zona può costituire un momento innovativo e centrale di una strategia mirata alla specificità locale dei bisogni. Tuttavia, partendo dai piani di zona fino alle forme più dirette di partecipazione, l'impalcatura del welfare viene messa globalmente in discussione e l'assistente sociale si trova a dover fare i conti con una serie di normative, di scelte giuridiche, di sperimentazioni e di approcci che mettono in crisi i ruoli tradizionali, ma nello stesso tempo delineano nuove attività e obiettivi nell'ambito di una emergente politica di interventi. I contributi riportati nel volume si riferiscono a un'analisi nazionale che ha messo in evidenza nelle diverse aree - Bologna, Catania, Macerata, Napoli, Sassari, Siena, Trento, Trieste - differenziate ipotesi di intervento del lavoro sociale, in relazione al processo di regionalizzazione dei servizi. -
Information revolution. Il modello evolutivo delle informazioni a sostegno del business
L'impatto rivoluzionario dell'IT sul mercato è oggi solo agli inizi, anche se il passo del cambiamento sta rapidamente accelerando. Nel corso del prossimo decennio, le aziende dovranno affrontare una pressione così rilevante che si troveranno a cercare nuove strade per capire e per sfruttare nel modo migliore il mondo tecnologico nel quale già operiamo. Posto dinanzi a questo obiettivo, l'information management verrà spinto ad abbandonare l'odierna funzione di mero supporto per divenire l'elemento decisivo di tutte le performance dell'azienda. Scopo del libro è presentare l'Information Evolution Model, strumento operativo atto a valutare, configurare e massimizzare le attività d'information management attraverso un percorso articolato in cinque livelli di ""maturità"""": operativo, di consolidamento, d'integrazione, di ottimizzazione, d'innovazione. I livelli costituiscono l'estensione graduale di quelle che, secondo gli autori, sono le quattro dimensioni dell'azienda la cultura, i processi conoscitivi, l'infrastruttura, il capitale umano - dove ciascuna dimensione ha un impatto rilevante sull'utilizzo delle informazioni. Arricchito da case study molto eloquenti che illustrano come le imprese hanno sfruttato il modello per abbattere i costi, incrementare la produttività e situarsi ben al di sopra della curva d'innovazione, il volume mostra la mappa complessiva delle opportunità potenziali che possono derivare dall'uso delle informazioni."" -
Il servizio civile nazionale: da opportunità a diritto. Il Rapporto 2005 di Arci servizio civile
Il Rapporto 2005 ricostruisce, nella prima parte, le vicende del Servizio Civile Nazionale sia negli aspetti legislativi e normativi che nelle dinamiche istituzionali fra Ufficio Nazionale, Regioni e Province autonome. Contiene inoltre numerosi dati sulle dimensioni quantitative di questa esperienza relativamente recente. La seconda parte del libro è dedicata alla presentazione del contributo di Arci Servizio Civile allo sviluppo generale del SCN: sono analizzati la progettazione, la formazione, il monitoraggio, la rete di presenza sul territorio nazionale, l'impatto economico sui giovani, le comunità locali e le organizzazioni.