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La dispersione al plurale. Storie di giovani che abbandonano la scuola nella tarda modernità
La dispersione scolastica, un tema sempre di grande attualità nel nostro Paese, assume oggi, nella prospettiva della ""società conoscitiva"""", toni ancora più allarmanti, data l'inconciliabilità di fondo tra l'idea di uno sviluppo connesso sempre più saldamente alla conoscenza, e tassi ancora così elevati di uscite precoci dal sistema formativo. Il dibattito più recente sembra inoltre evidenziare la coesistenza di vecchie e nuove forme di dispersione scolastica, laddove accanto alle cause tradizionali del fenomeno, identificabili nella scarsa dotazione di capitale culturale delle famiglie, nelle inefficienze della scuola o nelle sue carenze strutturali, stanno prendendo corpo, negli ultimi tempi, nuove modellistiche causali che tendono a connettere il disagio degli studenti ad una più generale difficoltà a portare a compimento il processo di strutturazione dell'identità nel quadro di profonda """"incertezza"""" che caratterizza la tarda modernità. Questo ampliamento semantico se da un lato ci induce a considerare il rischio dispersione molto più """"diffuso"""" di un tempo, perché non più circoscritto a specifiche categorie di soggetti ma esteso all'intero universo dei giovani in formazione, dall'altro, implica un cambiamento anche sul versante della ricerca, dove, al di là delle esigenze di quantificazione, andrebbe perseguita una maggiore attenzione alla """"comprensione"""" delle dinamiche individuali - complesse ed estremamente diversificate - di """"disaffezione"""" alla scuola."" -
La traduzione locale di un sistema formativo integrato. Il ruolo delle strutture intermedie
In questo lavoro si presenta una riflessione sul processo di attuazione avviato con la riforma del nuovo apprendistato (L. 196/97). A partire dai processi di cambiamento che hanno investito le regioni italiane, lo studio evidenzia la complessità che accompagna il percorso di avvicinamento di settori di policy tradizionalmente distinti e, in particolare, l'importanza del livello di governo intermedio. L'attenzione viene rivolta al ruolo svolto dalle strutture di implementazione e al modo in cui esse incarnano i nuovi compiti di gestione loro attribuiti da politiche caratterizzate da un forte coordinamento. All'interno del nuovo quadro politico-istituzionale, infatti, si sviluppano e si sperimentano geometrie variabili tra una pluralità di attori istituzionali che interpretando e agendo le loro scelte quotidiane danno vita e visibilità alla più volte richiamata prospettiva di governance. -
Configurazioni. Saggi di sociologia
"Discorsi su un discorso"""", quello, ovviamente, """"sociale"""": questa la chiave interpretativa del testo; il che presuppone la assunzione della metafora ermeneutica della """"società-come-testo"""" e conseguentemente il lavoro del sociologo come interprete/trascrittore del testo stesso con tutti i possibili breakdown derivabili in termini di effettiva comprensibilità della azione sociale e di dialettica """"distacco/coinvolgimento"""", di un tendenziale estraneamento talvolta difficile da praticarsi ma comunque indispensabile. I saggi qui compresi sono in qualche modo da considerarsi come ricostruzioni di """"forme"""" di società, dei momenti/percorsi che, concepiti principalmente nell'ambito della didattica universitaria, vogliono fotografare diverse realtà spesso cogenti e, soprattutto, nella dimensione """"comprendente"""" propria della sociologia." -
Fare ricerca in pedagogia. Saggi per Egle Becchi
Il seminario da cui prende le mosse il volume ha costituito l'occasione per ripensare da diverse angolature alcune delle questioni più significative che attraversano attualmente il campo della ricerca in Pedagogia: il rapporto tra saperi disciplinari differenti, il ruolo dei ricercatori di professione e degli insegnanti nella ricerca, il modo stesso di concepire la ricerca, il dibattito sui ""metodi"""" e sui rapporti tra i diversi settori della pedagogia. I saggi della prima parte del libro, che degli interventi al seminario costituiscono una articolata elaborazione, non sono pertanto testi di occasione, nonostante siano stati scritti per festeggiare Egle Becchi. Pur affrontando temi specifici, offrono, come in filigrana, riflessioni preziose sull'epistemologia della ricerca nell'ambito delle scienze umane a partire dall'idea che la ricerca sia una """"pratica"""" - un """"fare"""" -, oltre che un """"saper fare"""". La seconda parte del volume affronta, secondo una modalità affatto inedita, la questione aperta della formazione umana e professionale del ricercatore. """"Come si impara a fare ricerca?"""" è l'interrogativo che è stato posto a giovani e meno giovani ricercatori, """"allievi"""" di Egle Becchi, i quali, con un taglio fortemente autobiografico ma anche mediante riflessioni sul proprio itinerario culturale, hanno ricostruito che cosa abbia significato essere stati formati alla ricerca e che cosa significhi tuttora fare ricerca nella loro pratica professionale."" -
Sistemi informativi. Vol. 6: Sistemi informativi basati su web.
Il testo illustra metodi e tecnologie per lo sviluppo di sistemi informativi basati su web. Vengono illustrate le caratteristiche generali dell'uso del web nei sistemi informativi in rete e le architetture e le tecnologie per lo sviluppo di pagine dinamiche in particolare in ambiente Java con servlet e JSP. Viene quindi trattata la progettazione di applicazioni web basata su UML, esaminando anche le tematiche riguardanti la sicurezza dei sistemi web e i web service come strumento di integrazione tra sistemi informativi. I diversi argomenti vengono esemplificati tramite la descrizione di un caso di sistema complesso. -
Scuola domani
Il volume propone una riflessione, a più voci e da diversi punti di vista, sulla situazione della scuola italiana, ripensata alla luce delle esperienze di ieri ma proiettata al contempo nello scenario internazionale di domani. Esperienze, opinioni, interviste compongono un mosaico ricco di spunti e suggerimenti per ripensare la formazione e l'apprendimento dell'alunno di oggi, esposto a una molteplicità di variabili che solo la conoscenza nella sua complessità e trasversalità può aiutarci a gestire. Il libro affronta nella prima parte alcuni esempi della scuola di ieri, per passare a un'analisi e un commento della Riforma Moratti, attraverso alcuni contributi di docenti e di esperti. La terza parte è volta a un ripensamento propositivo verso il Terzo millennio, con spunti sulla pace e sulla partecipazione del cittadino arricchiti da una panoramica su quanto avviene nell'Europa dei venticinque. -
Consumi e partecipazione politica. Tra azione individuale e mobilitazione collettiva
Fare politica attraverso le scelte di consumo è una forma di impegno che ha visto un grande sviluppo in tutti i paesi occidentali. Sempre più persone adottano comportamenti di consumo non esclusivamente guidati da criteri di natura economica né soltanto riconducibili a opzioni di gusto o di benessere personale: nelle scelte intervengono sempre più spesso criteri di carattere etico. Questo volume intende offrire al lettore un'introduzione critica al consumerismo politico, che faccia da ponte tra il già vivace dibattito internazionale e le specificità del caso italiano. Il volume - corredato da un'ampia bibliografia - illustra le dimensioni e le caratteristiche del fenomeno, in particolare per quanto riguarda l'Italia; inquadra il consumerismo come forma di partecipazione politica e come espressione dei nuovi movimenti sociali; discute i problemi che il consumerismo solleva e le critiche che a tali pratiche vengono mosse, soprattutto per ciò che concerne i limiti del consumerismo politico come pratica individuale. -
Terzo settore e valorizzazione del capitale sociale in italia: luoghi e attori. Con CD-ROM
Può il Terzo settore valorizzare e rafforzare il capitale sociale più di quanto non facciano le organizzazioni statali e mercantili? I risultati emersi da un'indagine nazionale e qui esposti confermano questa ipotesi generale e la specificano con riferimento a una serie di ambiti: le scuole statali e di privato sociale, i collegi universitari, i Centri Alcolisti in trattamento, l'associazionismo di quartiere, il volontariato, una organizzazione multilivello che opera nel campo del non profit, la comunicazione attivata dal Terzo settore. L'indagine, svolta dalle università di Bologna, Milano, Verona, Trento, Padova, Palermo e del Molise, ha evidenziato come nei diversi ambiti il Terzo settore sia capace o meno di alimentare forme differenziate di capitale sociale, familiare, comunitario, generalizzato o civico, e di produrre quei beni relazionali che favoriscono la coesione del tessuto sociale, contrastando le tendenze verso la frammentazione, l'anomia e la disgregazione. Il CD-ROM contiene le informazioni tecniche relative alle ricerche condotte dalle singole unità: campioni intervistati, schede di rilevazione, questionari, dati statistici più analitici. Nel complesso, il volume offre una nuova lettura di come il Terzo settore generi e utilizzi il capitale sociale. -
Cultural differences sport. Proceedings of the XV Congress of Panathlon International (Parma, 2-4 giugno 2005)
150 millions are the immigrants that today according to UN definitions and estimates of experts, are currently migrating between the different countries of the world. For this reason, this problem is a priority in the political agendas of governments and international institutions, above all in Europe and Italy, where migration flows rather than being an effect, in turn, become the driving force of globalisation processes. Sport, on the other hand, has been one of the most powerful factors of internationalisation when, at the end of the 19th century, the world was still ‘local’. The Anglo-Saxons who went to the remotest areas of the world promulgated, as soldiers, settlers and entrepreneurs their sporting habits.Yet never before, the two phenomena ignored each other so much as in modern times. Migrant policies adopted by the different governments, hardly ever turn to sport as a means for social integration, despite the fact that it is recognised by everybody as a lingua franca favouring dialogue more than any other and promoting meetings between different people.This research carried out by Panathlon International, a non-governmental organisation recognised by IOC, whose aim is to promote ethics and fair play in world sport, tries to bridge this gap. Carried out by experts in some of the numerous countries where Panathlon is present, including Italy, without expecting to be exhaustive and systematic, the research provides a first method and some food for our thoughts on policy making not only for social planners, but also for scholars and all those who for different reasons deal with both problems. -
Il volontariato nello sport giovanile. Atti del XV Congresso del Panathlon International (Parma, 2-4 giugno 2005). Ediz. italiana e inglese
Parlare di volontariato oggi nello sport significa parlare di un aspetto della realtà sportiva nazionale che da anni ha costituito, e costituisce ancora oggi, la spina dorsale della quasi totalità della pratica sportiva. Tutto lo sport di base e grandissima parte dello sport di competizione si sostiene sull'esistenza di un esercito di volontari che dedicano parte del loro tempo a operare all'interno di una quantità enorme di società sportive. Il motivo principale di questo fenomeno va ricercato nell'impossibilità da parte delle società sportive di poter sostenere oneri finanziari per poter affidare tutto il lavoro fatto dai volontari ad operatori regolarmente retribuiti. Il volontario che opera nella società sportiva è poi sostenuto da motivazioni personali che vanno dalla passione per lo sport alla gratificazione che questo ""lavoro"""" può dare all'interno della comunità di riferimento dell'operatore sul territorio, soprattutto in piccoli paesi, per finire all'affiancamento dei figli che, in un certo periodo della vita, fanno gli atleti all'interno della stessa società."" -
Impresa sociale e sussidiarietà. Dalle fondazioni alle Spa; management e casi
L'impresa sociale è una protagonista del sistema socio economico italiano da tempo. Con la legge 118/05 ed il D.Lgs 155/06, è diventata anche giuridicamente un attore economico pervasivo nella società. Non più carsico, ma ad evidenza di sistema. Ne è emersa la necessità di formule imprenditoriali specifiche e di un management ""ad hoc"""", così come elaborato dall'economia aziendale. Questo libro declina concetti che fanno emergere non solo i valori dell'impresa sociale, ma anche il suo valore aziendale e sanciscono un ruolo imprenditoriale non più relegabile al """"buonismo aziendale"""". L'impresa sociale produce ed eroga servizi di utilità sociale nei diversi settori, dall'assistenza sociale, sanitaria e socio-sanitaria; all'educazione, istruzione e formazione; dalla tutela dell'ambiente e dell'ecosistema; alla valorizzazione del patrimonio culturale, al turismo sociale. Ma è possibile """"fare impresa sociale"""" in qualsiasi settore dell'economia coinvolgendo fasce deboli della popolazione. Per mantenere un ruolo sistemico e per legittimare aziendalmente la formula imprenditoriale dell'impresa sociale è necessario confrontarsi con proposte gestionali e con un rapporto strutturato sia con le aziende pubbliche e sia con le imprese """"for profit"""", anche con integrazioni funzionali quali lo """"spin off"""" sociale. Lo scenario di un welfare """"allargato"""" si avvale del ruolo delle imprese sociali ove la sussidiarietà diventa concreta ed efficace se è filiera sussidiaria ed aziendale."" -
L' impresa musicale tra legislazione e comunicazione. Elementi per una gestione manageriale
Il mondo dell'impresa musicale - intesa nella sua più ampia accezione - da alcuni anni ha cominciato a ricevere le dovute attenzioni, nella consapevolezza che le problematiche aperte da questo settore richiedono competenze plurime e impegnano gli operatori su diversi fronti. La necessità di formare una figura professionale specializzata nell'organizzazione e nella gestione degli spettacoli musicali, richiesta dalla straordinaria crescita delle esigenze operative non soltanto assunte dai tradizionali teatri, accademie e società filarmoniche, ma altresì intraprese da enti assimilati all'attività culturale come fondazioni, associazioni, assessorati alla cultura e allo spettacolo in tutte le realtà locali, provinciali e regionali italiane, impone lo sviluppo di opportune metodologie di indagine scientifica e l'ideazione di una adeguata offerta formativa, capace di creare - attraverso percorsi interdisciplinari che affianchino alle competenze musicologiche anche quelle giuridiche e amministrative - profili professionali in grado di assolvere alla specificità di compiti che il mercato del lavoro richiede in maniera sempre più pressante. Per la realizzazione di tale progetto culturale occorre che le figure professionali delegate affrontino molteplici e articolate problematiche, che questo volume si propone di evidenziare allo scopo di stimolare gli operatori di oggi a realizzare - attraverso le loro esperienze - un proficuo percorso di formazione per gli esperti di domani. -
Qualità per l'università
Il libro assume come linea guida l'impegno che la CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ha sviluppato da oltre dieci anni nella diffusione dei processi di qualità negli Atenei. Il risultato è stato una metodologia di valutazione utilizzata in numerosi Atenei e Corsi di Laurea e riconosciuta ufficialmente dall'EUA, il maggiore organismo universitario di rappresentanza in ambito europeo. Emanuela Stefani è Direttore della CRUI e della Fondazione CRUI per le Università Italiane, rappresentante nazionale per la European Universities Association (EUA). -
Tipicamente buono. Concezioni di qualità lungo la filiera dei prodotti agro-alimentari in Toscana
Negli ultimi anni la Toscana è stata teatro di una grande vitalità imprenditoriale nel comparto delle produzioni alimentari di qualità, come testimoniano le 19 produzioni che hanno ottenuto il riconoscimento di una denominazione geografica. Filo conduttore dell'indagine è il processo di riconoscimento della qualità che avviene lungo la filiera attraverso la quale i prodotti tipici arrivano ai consumatori. Il problema della qualità delle produzioni tipiche viene declinato sotto una molteplicità di aspetti. Il quadro che emerge è quello di un ""sistema del tipico"""" che rappresenta una risorsa fatta di conoscenze e tradizioni produttive locali potenzialmente capace di rispondere a una domanda globale."" -
Il Craftsman. Giornalismo e cultura politica nell'Inghilterra del Settecento
Il giornalismo britannico della prima metà del XVIII secolo presenta caratteristiche peculiari, che ne evidenziano la funzione radicalmente innovatrice nella storia sia inglese sia europea, ma lo distinguono nettamente dalle esperienze successive. Tra le varie avventure, quella del ""Craftsman"""", periodico che animò il lungo ventennio walpoliano. Il variegato gruppo di autori del periodico offre uno spaccato del complesso circuito della comunicazione sociale nella Gran Bretagna di Giorgio I e di Giorgio II, in cui il dibattito politico rifletteva l'indiscusso predominio aristocratico, mentre nuovi spazi di discussione scuotevano dalle fondamenta il tradizionale monopolio delle grandi istituzioni nazionali."" -
Bioetica del dolore
Il volume è contrassegnato dall'idea forte che, mediante l'osservazione, l'analisi e l'investigazione del dolore, affiori un versante essenziale della nostra cultura, cioè l'irriducibile eccedenza dell'essere umano rispetto alle condizioni sociali e biologiche della sua esistenza. In una stagione, come quella che stiamo vivendo, dove paiono detenere il predominio aspetti manipolativi, se non proprio lesivi, dell'equilibrio fra natura e cultura, le sollecitazioni della bioetica, in generale, e quelle connesse al dolore e alla sofferenza, in particolare, sembrano riproporre in modo forte il bisogno di salvaguardare sia la dignità della natura umana sia la dignità della natura in generale. -
Della salute dei giovani. Una ricerca nella provincia Forlì-Cesena
Il volume è il risultato di una ricerca condotta nella provincia di Forlì-Cesena, volta a conoscere le diverse concezioni della salute dei giovani e le pratiche messe in atto per raggiungerla. Ne esce un quadro estremamente interessante dove l'approccio biomedico pare integrarsi adeguatamente con una visione più olistica della salute e dove i comportamenti a rischio sembrano convivere pacificamente con azioni salutogenetiche. I giovani della provincia oggetto dell'indagine paiono aver riscoperto la salute come nuovo valore ma, nello stesso tempo, certi atteggiamenti sembrano rispondere sempre più a compiti di sviluppo nel processo di costruzione della propria identità. La ricerca del benessere da parte dei giovani si articola e si sviluppa in modalità che non riguardano esclusivamente la salute, ma si rivolgono a un più generale benessere nel corpo, nell'alimentazione, nello sport come nella famiglia, nelle amicizie e nell'amore, che afferisce al paradigma bio-psico-sociale, coinvolgendo anche una dimensione più spirituale dell'esistenza. La sessualità, così come il consumo di alcol e di nuove droghe, sono trattati ripercorrendo le relative rappresentazioni culturali e collocati all'interno di stili di vita giovanili. La conoscenza dei servizi sanitari e il loro utilizzo da parte delle nuove generazioni chiude la prima parte del libro. -
Valutazione economica e valutazione strategica di programmi e progetti territoriali
La potenza della valutazione economica, con la sua pretesa capacità di ricondurre a uno i molteplici effetti di progetti e piani, costituisce una stella polare per orientare le decisioni collettive. La desiderabilità e il merito di un determinato progetto o programma devono essere valutati secondo un variegato set di criteri, ciascuno dei quali può assumere maggiore o minore rilevanza a seconda dei casi, ma che, complessivamente, concorrono al risultato finale. Gli stessi contenuti oggetto di valutazione possono non essere dati una volta per tutte, ma modificarsi ed evolvere all'interno di un processo che vede il valutatore, e le parti istituzionali e sociali attivamente coinvolte, contribuire alla loro definizione. Questo volume raccoglie una serie di contributi in tema di valutazione, a partire da quelli presentati in occasione della 23° Conferenza Italiana di Scienze Regionali tenutasi presso l'Università degli Studi di Reggio Calabria. Sono illustrate diverse metodologie di valutazione applicate a casi concreti di intervento pubblico, che consistono sia in grandi opere come il ponte sullo Stretto di Messina, sia in interventi più puntuali su scala urbana o su scale territoriali comunque più limitate; sia in programmi complessi, come l'organizzazione di un sistema sostenibile della mobilità in un'area densamente antropizzata come la penisola sorrentina, sia interventi straordinari come il programma olimpico per Torino 2006. -
L' arcipelago dei diritti fondamentali alla sfida della critica
I ""diritti fondamentali"""" sono oggi al centro di un dibattito teorico che ne rappresenta e istituisce il ruolo di misura e di sfida nel nostro tempo. Doppia sfida e doppia misura, perché i diritti fondamentali sfidano e misurano un tempo - il nostro - che, a sua volta, sfida e misura i diritti fondamentali, la loro caratura e la loro sostenibilità. Il """"diritto fondamentale"""" può diventare, in questo senso, per così dire, l'idealtipo e il minimo lessicale di un mondo civile che è sfidato ad autocomprendersi, pena il suo tracollo - vichiano tracollo - in una nuova barbarie, quella dell'inermità. E, per giunta, anche un tale interrogarsi sull'unità di misura è una sfida. In questo volume, sono chiamati a cimentarsi con questa specifica unità di misura teorica studiosi di scuole e di tradizioni disciplinari diverse, volti a una parametrazione del tema."" -
Scuola e professionalità. Immagini in costruzione
Il costrutto di professionalità docente risulta intriso di molteplici valenze, quali cultura, attitudini, stili, rappresentazioni sociali, di cui l'aspirante docente è portatore e che costituiscono fattori altamente condizionanti la qualità professionale. La comprensione del punto di vista dei futuri docenti e dei loro bisogni di formazione costituiscono condizioni imprescindibili per una formazione degli insegnanti in grado di alimentarne la professionalità. Di qui, l'interesse a costruire una ricerca esplorativa in grado di leggere gli aspetti sottesi alla professionalità educativa tra coloro che aspirano a essere insegnanti; tale contributo si inserisce, evidentemente, nella prospettiva di ricerca sulla costruzione del sé professionale, sulle epistemologie personali e professionali in gioco nell'agire docente. La ricerca mira a far emergere gli atteggiamenti culturali e proto-professionali sui quali si fonda il senso dell'insegnare in aspiranti docenti; essa si è avvalsa di uno strumento di rilevazione, appositamente predisposto, che è stato utilizzato con i corsisti del secondo anno della Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario (SICSI) e, in una versione arricchita, con i corsisti dell'indirizzo di Scienze motorie delle SSIS di Napoli, Roma e Palermo.