Sfoglia il Catalogo feltrinelli013
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9661-9680 di 10000 Articoli:
-
PISA 2003: bravi come gli altri. Nuova luce sulle competenze dei quindicenni dal confronto fra regioni italiane ed europee
Come va la scuola italiana? Quanto imparano coloro che la frequentano? A queste due domande, da tempo, un vasto coro d'opinione risponde ""male"""" e """"poco"""", e molti chiamano a sostegno un testimone d'eccezione: l'indagine PISA dell'OCSE. In realtà, se si giudica davvero sulla base dei dati ottenuti alle prove di PISA, alle domande sui risultati del sistema educativo italiano risulta impossibile dare una risposta univoca. Il livello di preparazione degli adolescenti di importanti regioni del Nord Italia è risultato non soltanto superiore rispetto a quello medio del Paese - e fortemente distaccato dalle aree del Sud (e anche del Centro) - ma si è anche collocato su livelli di competenza analoghi a quelli di regioni comparabili di altri Paesi europei che hanno ottenuto punteggi medi molto migliori dell'Italia. Anzi, i confronti interregionali e internazionali che per la prima volta sono stati effettuati per lo studio pubblicato in questo volume consentono di affermare che le medesime regioni del Nord Italia ottengono punteggi superiori a quelli delle regioni europee poste a confronto in alcune fondamentali aree di competenza, come la lettura e le scienze. Ciò non significa che le regioni italiane considerate non abbiano al loro interno specifici punti di debolezza, né che siano assenti differenze sistematiche anche fra le stesse regioni del Nord, come lo studio consente di verificare."" -
Ocse Pisa 2003. Le competenze dei quindicenni in matematica, lettura, scienze e problem solving: il Piemonte nel contesto internazionale
PISA (Programme for International Student Assessment) è la più importante indagine comparativa internazionale promossa dall'OCSE sulle competenze dei quindicenni scolarizzati negli ambiti della lettura, matematica, scienze e problem solving. Questo volume - curato direttamente dal gruppo di lavoro dell'INValSI - presenta l'indagine OCSE PISA 2003 nelle sue componenti metodologiche e ne riassume i risultati ottenuti a scala internazionale, ponendoli a confronto con quelli piemontesi. Si offre anche un richiamo ampio e ricco di esemplificazioni al Quadro di riferimento (Framework) teorico e metodologico del Programma PISA 2003, utile contributo alla comprensione dell'indagine e stimolo per la progettazione didattica delle scuole. -
La teoria del valore-lavoro dopo Sraffa
I saggi raccolti in questo volume documentano la ricerca condotta dall'autore intorno alle teorie del valore-lavoro e dei prezzi di produzione partendo dalle tesi sostenute dai grandi economisti classici e da Marx da un lato, dal modello di produzione di merci di Piero Sraffa, dall'altro. Il risultato è un'analisi finalizzata alla ricerca dell'origine del valore delle merci in relazione alle quantità di lavoro diretto e indiretto speso nella loro produzione. Viene proposta una chiusura del modello di Sraffa, riformulato in termini di settori verticalmente integrati, con l'aggiunta di relazioni economicamente coerenti con esso. Possono essere così determinati i prezzi assoluti e relativi, il saggio del salario, il saggio del profitto e il saggio del plusvalore che risulta diverso da quello di Marx. Tramite l'ausilio della matrice del salario in natura, che consente di suddividere il prodotto netto unitario nella parte che va al lavoro e in quella che va al capitale, viene individuata la ""legge"""" generale del valore-lavoro, che comprende come caso particolare la legge di Marx. I prezzi di produzione, pur essendo diversi dai valori, risultano costituiti da quantità di lavoro incorporato e il profitto risulta essere pluslavoro trasformato, a livello di sistema invece la somma dei prezzi coincide con le quantità di lavoro diretto e indiretto speso nella produzione per cui il profitto coincide con il pluslavoro."" -
Ispiriamo la città. Verso un codice di disegno urbano e architettonico del territorio fiorentino
In questa pubblicazione sono illustrati alcuni risultati di una ricerca condotta sul territorio fiorentino al fine di individuare quella produzione architettonica che, valorizzando il proprio legame con la cultura e con i luoghi, sia rappresentativa di un rapporto equilibrato tra l'uomo e l'ambiente. Lo scopo ultimo è di ricostruire un sistema normativo che realizzi un tessuto urbano unitario e relazionato e favorisca un assetto armonico fra attività umane e fatti ambientali. Attraverso la conoscenza dei principi che hanno ispirato nel passato progettisti ed amministratori, architetti e committenti, si arriva a scoprire che le città sono state costruite un po' come vengono create le poesie, cioè coniugando l'estro e la spontaneità con l'osservanza di poche regole compositive e introducendo gli stimoli della fantasia in un organismo che, pur essendo strutturato, è comunque in fieri. -
I funzionari della polizia di stato
Le persone chiamate a svolgere una funzione di dirigenza o di comando hanno un'importanza basilare in ogni tipo di organizzazione, dalla più semplice alla più complessa, indipendentemente dalle sue caratteristiche. Ciò è ancora più evidente per una realtà quale una forza di polizia, chiamata a fornire risposte sempre più complesse nel pieno rispetto della democrazia e della razionalizzazione delle risorse. Per quanto riguarda la realtà italiana, l'identità professionale del funzionario della Polizia di Stato, a partire dalla legge di riforma dell'Amministrazione della pubblica sicurezza del 1981, non è facilmente rappresentabile né per chi svolge questa professione né per chi la osserva dall'esterno. In particolare, guardando le responsabilità attribuite ai funzionari, dall'ordine pubblico alla sicurezza stradale, dalla gestione di risorse umane alle indagini di polizia giudiziaria, non appare facile delineare un unico modello di funzionario. A ciò si aggiunge l'eccessiva eterogeneità degli accessi al ruolo che, con la mancanza di regole certe, condivise ed inderogabili sulla progressione di carriera, non hanno consentito di creare una reale coscienza unitaria del gruppo di appartenenza. Questa analisi, voluta dall'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, si propone di analizzare la realtà in oggetto e di fornire alcune risposte che consentano la maturazione della categoria. -
Competenze organizzative nella media impresa: il caso Loccioni
Il volume, attraverso l'analisi in profondità di un caso di eccellenza, affronta il tema delle competenze organizzative nella media impresa. Le vicende imprenditoriali e aziendali del Gruppo Loccioni, fondato agli inizi degli anni '70 nell'entroterra marchigiano e protagonista di uno sviluppo ininterrotto in nicchie di mercato a elevata tecnologia, offrono l'occasione per approfondire alcune tra le più ricorrenti tematiche organizzative. Gli autori riflettono in particolare sulla capacità della media impresa di sviluppare e presidiare un ""nocciolo duro"""" di competenze, riferibili in primo luogo alla gestione di processi di apprendimento, alla costruzione di reti della conoscenza, alla manovra di variabili soft dell'organizzazione in modo consapevole e proattivo. Le dinamiche osservate, tali da evocare l'idea di """"strategia organizzativa"""", vengono infine confrontate con la letteratura sulle piccole e medie imprese e con la teoria organizzativa, contribuendo a una rivisitazione del concetto di sviluppo."" -
Trasformazioni, coesioni, sviluppo territoriale. Temi emergenti nelle scienze regionali
Gli attuali processi di ""trasformazione"""", """"coesione"""", """"sviluppo"""" hanno determinato un radicale cambiamento di prospettiva nelle modalità di analisi delle dinamiche territoriali e nelle forme di costruzione delle politiche. La dimensione territoriale, è posta al centro della riflessione proposta in questo testo, al fine di contribuire a riorientare gli approcci metodologici delle scienze regionali. La proposta avanzata in questo studio mira a una nuova direzione di studio per le scienze regionali che, partendo dagli specifici disciplinari, giunga a prefigurare analisi, metodologie e tecniche in grado di cogliere la specificità delle dinamiche territoriali e di proporre nuovi approcci interpretativi per la progettazione dei processi di policy. Il volume è organizzato in quattro sezioni: territorio e trasformazione; territorio e valutazione; territorio e sostenibilità; territorio e flussi. Nella prima si approfondiscono tre diversi modi per """"trattare"""" la trasformazione e si presentano nuovi indirizzi teorici e modelli empirici, per descrivere i nuovi fenomeni insedativi, e """"buone pratiche"""" di governo del territorio. La seconda affronta il tema della valutazione applicato a piani e programmi territoriali. La terza sviluppa il concetto """"culturale"""" di sostenibilità applicato ai processi di sviluppo locale. La quarta tratta il tema dei flussi di mobilità offrendo una panoramica articolata degli approcci empirici, metodologici, di policy."" -
I servizi pubblici locali di distribuzione del gas. Problemi economico-aziendali
La distribuzione locale rappresenta l'ultima fase della ""filiera"""" del gas naturale, dopo l'approvvigionamento, lo stoccaggio, il trasporto e la vendita. Nel volume questa attività è esaminata in una dimensione economico-aziendale. Tra i molti problemi considerati: i modelli gestionali; la governance pubblica dell'ente locale sulle sue s.p.a. partecipate; i rapporti fra costi, tariffe e qualità del servizio; l'analisi delle performance economico-finanziarie aziendali attraverso analisi di bilancio; l'opportunità strategica della quotazione in borsa delle società; la rendicontazione sociale mediante un bilancio di sostenibilità. Infine, sono stati considerati due Paesi dell'Unione Europea: Regno Unito e Spagna."" -
Vedere, guardare, osservare la Tv. Proposte di ricerca-azione sulla qualità dei programmi televisivi per minori
La Tv si può vedere, si può guardare, si può osservare. ""Vedere"""" designa un'operazione sostanzialmente passiva: percepire i messaggi e i contenuti che la """"scatola magica"""" ci propina. """"Guardare"""" aggiunge l'elemento di intenzionalità: guardo cosa effettivamente voglio vedere, quindi opero una scelta, in qualche modo consapevole, sui contenuti offerti. """"Osservare"""" significa aggiungere sistematicità all'intenzionalità: smontare e rimontare il messaggio televisivo, coglierne le intenzioni e le strategie comunicative, le valenze positive e negative. Questo libro si propone di fornire una guida rivolta agli educatori (genitori, insegnanti, operatori di servizi socio-educativi) per osservare criticamente il messaggio televisivo ed intuirne le valenze educative, acquisendo una consapevolezza utile anche per dare ai minori gli strumenti necessari per diventare a loro volta """"osservatori della Tv"""". Il volume intende supportare e promuovere interventi di ricerca-azione che, partendo dallo studio empirico dei diversi aspetti che connotano il rapporto minori-Tv, forniscano esperienze significative in grado di retroagire sul mondo della produzione e della programmazione televisiva, contribuendo a migliorare la qualità dell'offerta."" -
Innovazioni nel management sociale. Tendenze di sviluppo, approcci ed esperienze
Il volume raccoglie diversi testi di esperti di management pubblico e manager pubblici del settore. Dopo un quadro delle tendenze di sviluppo nel settore sociale a livello internazionale, nazionale e locale, si descrivono approcci concreti al management dei servizi sociali diretti a mantenere e a migliorare la qualità delle prestazioni sociali a fronte di risorse finanziarie invariate e, in particolare, lo sviluppo di un modello di gestione manageriale orientato alle prestazioni, il sistema direzionale Management by objectives (Mbo), la contabilità analitica, il controlling e la carta dei servizi. Infine si presentano alcune esperienze di introduzione di modelli e strumenti per la qualità dei servizi sociali. Josef Bernhart, vicedirettore e coordinatore dell'Istituto per il Management Pubblico dell'Acc. Europea di Bolzano. Reinhard Gunsch, collaboratore del Servizio Sviluppo Personale della Ripartizione Politiche Sociali dell'amm. provinciale dell'Alto Adige. Kurt Promberger insegna Management pubblico e dirige l'Istituto per il Management Pubblico dell'Acc. Europea di Bolzano. Karl Tragust, direttore della Ripartizione Politiche Sociali dell'amm. provinciale dell'Alto Adige. -
Progettare e governare la scuola. Democrazia e partecipazione: dalla progettazione educativa all'organizzazione scolastica
La scuola dell'autonomia vive al proprio interno istanze e pratiche riconducibili da un lato alla metafora della comunità, dall'altro alla metafora della scuola come impresa. La prima restituisce le logiche della democrazia e della partecipazione come insieme di ideali e, contemporaneamente, come sistema di governo e di gestione, come metodo di una progettualità collegiale effettiva. La seconda, che si è imposta non senza qualche prepotenza in questi anni, costituisce una filosofia con cui confrontarsi criticamente e problematicamente, consapevoli che è ormai cresciuta nella scuola una cultura organizzativa, che si è integrata con la cultura della scuola stessa, trovando forme ""curvate"""" su di essa. La riflessione conduce a tratteggiare alcuni fondamenti per un sistema decisionale che sappia unire gestione e partecipazione, per uno stile democratico che costituisca il nuovo senso comune nella scuola. In questa direzione, il volume conduce la riflessione fino a individuare quadri metodologici e ipotesi operative che consentano di dare concretezza a questa idea."" -
Strategie di profitto e di espansione. Come fare prosperare le piccole e medie imprese
Il libro si rivolge ai protagonisti della tipica impresa italiana e a tutti coloro che non si limitano a vivere alla giornata ma che si prendono il tempo per pensare e che vogliono lasciare un'impronta nella gestione strategica della loro azienda. Consigli pratici, nati dall'esperienza sul campo, che ilustrano le possibilità di realizzare forme di alleanze o di acquisizioni con i soggetti del mercato. Gli esempi e i suggerimenti nascono dalla vita quotidiana di società famose: perché è meglio imparare da chi ha avuto successo e perché se ora queste aziende sono delle multinazionali, una volta avevano probabilmente dimensioni ridotte. Non manca una case history, quella della Federazione Trentina della Cooperazione: un successo che andrebbe e potrebbe essere replicato in diversi comparti della realtà italiana. La ricchezza degli esempi citati e di casi diventati ormai storici e conosciuti universalmente aiuterà a elaborare nuovi spunti per le specifiche situazioni aziendali e a trovare nuove soluzioni alla crescita e al profitto. -
I dipartimenti nelle aziende sanitarie: tra forma e sostanza. Lo stato di attuazione in Piemonte e Lombardia
Trentasette anni compiuti il 27 marzo 2006: è l'età dei dipartimenti delle aziende sanitarie italiane. Ma a contarli bene gli anni sono forse qualcuno di meno. Infatti, sebbene il modello dipartimentale sia stato ""concepito"""" nel 1969 come possibile struttura organizzativa degli ospedali, solo dal 1999 diventa il """"modello ordinario di gestione operativa di tutte le attività delle aziende sanitarie"""". Quindi, che abbiano in realtà 7 anni, alcuni in meno (nella maggior parte dei casi), o qualcuno di più (in rari casi), oggi i dipartimenti sono presenti in tutte le aziende sanitarie. Il rischio che si corre in ogni cambiamento organizzativo importante è che si cambi la forma e non la sostanza, ovvero che il modello dipartimentale si realizzi sulla carta ma non nella realtà. In questo quadro la Fondazione Pfizer ha promosso una ricerca con l'obiettivo di fare il punto sullo stato di attuazione dell'organizzazione dipartimentale nelle aziende sanitarie della Regione Piemonte e Lombardia. Allo scopo di misurare la distanza tra la realtà e i modelli teorici, i dipartimenti sono stati analizzati secondo quattro variabili: la governance, l'organizzazione, gli strumenti gestionali e il profilo di competenze. Più di quattrocento dipartimenti di una cinquantina di aziende sanitarie sono stati posti sotto la lente di osservazione per valutarne la qualità del funzionamento e capire se la partita dipartimentale, a tanti anni dal suo inizio, può considerarsi effettivamente vinta."" -
Rapporto economico e finanziario sul sistema industriale pratese (2001-2004)
La ricerca prende in esame un campione chiuso di imprese rappresentative del sistema industriale pratese. L'intento è quello di: aggiornare l'osservatorio sui bilanci, promosso dalla Camera di commercio e dall'Unione Industriale Pratese, con i dati dell'esercizio 2004; valutare il rischio di insolvenza delle aziende pratesi sulla base dei risultati del modello Credit Risk Tracker elaborato da Standard & Poor's; verificare se e in che misura tali imprese creano realmente valore per i portatori di capitale di rischio e individuare i principali driver di valore ossia i fattori che sono alla base della creazione di valore. Con riferimento all'ultimo punto, la concreta applicazione della metrica del valore ai dati delle imprese del campione, che si caratterizzano per essere non quotate, ha posto alcuni problemi di difficile soluzione che hanno richiesto specifici approfondimenti metodologi-ci. In particolare, è stato necessario: individuare un indicatore di creazione del valore denominato EVAPMI da collocarsi nella famiglia dei tailored EVA®; stimare l'equa remunerazione del capitale di rischio, con la logica CAPM, utilizzando, tuttavia, dati contabili. Ciò ha portato a individuare un coefficiente di rischiosità del settore/distretto (assunto come ß contabile) che si affianca ai tradizionali indicatori dello ""stato di salute"""" di un settore/distretto."" -
Osservatorio finanziario regionale. Vol. 28: La finanza regionale 2005.
Oggetto del volume sono i bilanci di previsione delle regioni. Il testo rappresenta uno strumento informativo per organi istituzionali, università, istituti di ricerca e amministrazioni pubbliche. Obiettivo dell'Osservatorio finanziario regionale è costruire, con riferimento alle regioni e province autonome prese in esame, una base di dati omogenea, regolarmente aggiornata, coerente con precise ipotesi di ricerca. In questo numero viene inoltre presentata una sintesi dei dati finanziari dal 2000 al 2005. -
I principi contabili per le pubbliche amministrazioni. Statuizione, riconoscimento e applicazione nel contesto italiano e internazionale
In un'epoca di profonde trasformazioni delle pubbliche amministrazioni, la statuizione e adozione di principi contabili standardizzati e comparabili costituisce ormai un'esigenza improrogabile al fine di favorire il miglioramento della rendicontazione e dell'accountability degli enti pubblici, e offrire così un più sicuro riferimento nella loro gestione. In particolare, tre appaiono gli ordini di esigenze che spiegano l'emanazione di tali principi: la necessità di ristrutturare gli strumenti informativi di ogni Pubblica Amministrazione, specie a fronte del generalizzato passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economico-patrimoniale; la necessità di disegnare un sistema contabile unico e integrato per il comparto pubblico a livello nazionale, offrendo nel contempo comuni linee interpretative a guida dei comportamenti contabili; la necessità di omogeneizzare i sistemi contabili pubblici dei diversi Paesi e di uniformarne i comportamenti in questo campo rispetto a standard condivisi in sede internazionale. -
Le strategie di innovazione tecnologica. Sistemi, soggetti, integrazione
In un contesto in via di globalizzazione, l'innovazione tecnologica diviene un imperativo strategico per le imprese in grado di modificare le dinamiche di creazione del vantaggio competitivo. In tale ambito dinamico, il volume si pone l'obiettivo di offrire un modello interpretativo che consideri unitamente i fattori generali che sostengono la capacità strategica delle imprese. Protagonista principale dell'analisi è l'impresa e la sua strategia innovativa. Se i diversi approcci dominanti degli studi di strategia propongono posizioni differenti in relazione agli aspetti relativi alla motivazione, all'innovazione, ai processi di creazione e di appropriazione di valore legati all'innovazione tecnologica, risulta estremamente importante individuare, attraverso un momento aggregativo e integrativo, le modalità di realizzazione delle strategie d'impresa allo scopo di massimizzarne le probabilità di successo. Il processo innovativo, in quanto problema organizzativo è, nella sostanza, un problema di relazioni che si instaurano tra i soggetti che operano congiuntamente. Di conseguenza, s'identificano le relazioni fondamentali tra l'innovazione tecnologica e le problematiche dell'agire strategico. -
Politica e cultura. Per un rinnovato rapporto tra memoria, scelta politica e progetto. Sessant'anni: 1946-2006
La politica soffre lo schiacciamento sulla contingenza e il dominio mediatico: essa non riesce più a occupare il futuro. Il problema è se è possibile ricostruire il rapporto tra memoria, scelta politica e progetto, se esistono le condizioni per una rinnovata teoria politica e per una nuova narrazione. In una situazione segnata da insoddisfazione e allarme per l'impoverimento del confronto pubblico, la Casa della Cultura di Milano ripropone il senso e la passione della discussione pubblica. I sessant'anni di attività dell'associazione milanese offrono uno spaccato delle vicende culturali milanesi e italiane e del loro rapporto con i momenti salienti della storia italiana. La riflessione affronta le questioni di una nuova prospettiva cosmopolitica, della giustizia globale, del confronto e incontro tra civiltà e cultura diverse. E ancora: le nuove fratture sociali e i rischi di logoramento della nostra democrazia. -
La prima mela. Giochi didattici per la comunicazione interpersonale
Questo libro è un'antologia di esercitazioni e di giochi da utilizzare per preparare alla comunicazione efficace in differenti contesti operativi e relazionali: nelle attività formative ed educative, nella conduzione di gruppi, nella relazione personale. Il testo si rivolge, pertanto, a diversi possibili fruitori: formatori, coach e team leader, insegnanti dei vari ordini di scuola, operatori sociali, responsabili della comunicazione/informazione pubblica all'interno e all'esterno delle organizzazioni. L'utilizzo dei giochi didattici è particolarmente efficace per sperimentarsi in modo non ansiogeno e per migliorare le proprie capacità e competenze comunicative. Ogni esercitazione e ogni gioco sono seguiti da un debriefing che stimola la rielaborazione e aiuta a riflettere sull'esperienza vissuta durante lo svolgimento delle attività. -
Le contraddizioni del corpo: presenza e simbologia sociale
In una società di simboli anche il corpo diviene oggetto di consumo, simbolo di potenzialità iscritta nello status sociale, proiezione di un'idea (trasferita anzitutto nella rappresentazione del proprio corpo) di presenza e di prestigio sociale. Questo volume si propone di analizzare almeno in parte lo studio sugli intrecci tra genere, salute, cinematografia, arte, attitudine allo sport, disturbi del comportamento alimentare, questioni bioetiche e sociologiche delle nuove modalità di rappresentare il proprio e altrui corpo. L'idea è quella di dare una prima lettura dei dibattiti relativi a questi temi nelle scienze sociali e di esaminare e discutere alcuni dei principali approcci teorico-concettuali interdisciplinari sul tema del corpo. Questo per meglio comprendere come nel tempo alcune forme di relazione si siano venute modificando, per poi giungere a esperienze di ricerca sul campo, che pongono in evidenza differenze ancora sostanziali nelle modalità di rappresentarsi, attraverso, il proprio corpo, tra uomo e donna. Prorompe così l'ideale che nella moderna società occidentale si ripropongono prospettive nelle trasformazioni delle relazioni e nella rilevanza acquisita dal processo di personalizzazione dei vissuti del proprio corpo, e lungo questi sembra che il corpo non riguardi più un uso particolaristico, ma esploda socialmente quasi contrapponendosi alle ristrettezze di molte delle condizioni cui è costretto l'individuo.