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Lo spettatore santo. Saggi per Anna Barsotti
Dodici tra ex studenti, allievi, collaboratori, dottorandi, operatori teatrali che hanno fatto un percorso insieme ad Anna Barsotti, chi breve chi lungo, chi con esiti peculiari ed eccentrici e chi in forma per così dire “apostolare”, si sono riuniti per confezionare questo libro-omaggio. Un volume volutamente povero e sorprendentemente ricco. Al suo interno vi si trovano, infatti, 12 brevi saggi, che rappresentano i gusti, i ricordi, le esperienze di ciascuno dei partecipanti, e che spesso combaciano con gli interessi di Anna: tra le righe affiorano dunque i nomi di Enzo Moscato, Eduardo de Filippo, Dario Fo, Franca Valeri, Samuel Beckett, Mario Luzi, Marco Baliani, Roberto Benigni, ma anche considerazioni sulla ricerca storica, sulla critica teatrale, sul ruolo dello spettatore. Lo spettatore, appunto! Ognuno dei dodici co-autori è stato, almeno una volta, spettatore ideale, spettatore creativo, spettatore poetico, spettatore sacrificato, spettatore senza occhiali, spettatore addormentato (per dirla con Flaiano), e, perché no, forse anche spettatore santo. “Holy, holy, holy!” -
Essere (almeno) due. Studi sulle donne nel cinema e nei media
A partire da una eco di Luce Irigaray, che risuona fin dal titolo, questo libro mette a tema la forza delle relazioni femminili all’interno della produzione audiovisiva italiana, con saggi che spaziano dal cinema del Ventennio fino alla contemporaneità. Così il volume propone una esplorazione del tutto inedita del panorama cinematografico nazionale, guardando al lavoro di molte donne che si sono confrontate con uno spazio tradizionalmente plasmato dallo sguardo maschile. Con contributi di: Francesca Brignoli, Simona Busni, Giada Cipollone, Ilaria A. De Pascalis, Giulia Fanara, Sandra Lischi, Elena Marcheschi, Martina Panelli, Simona Pezzano, Mariapaola Pierini, Farah Polato, Rosamaria Salvatore, Stefania Rimini, Giulia Simi, Chiara Tognolotti, Deborah Toschi, Micaela Veronesi. -
I ragazzi che scalarono il futuro
Vincitore del Premio Giuria dei Lettori Biella Letteratura e Industria 2019.rnrnGiorgio Fabbrini ha 24 anni quando la storia ha inizio. Angela ne ha appena 21. Le loro vite incrociano quelle dei protagonisti della sfida che porterà alla prima calcolatrice elettronica italiana. Dietro a una storia di innovazione tecnologica, scientifica e culturale, il romanzo racconta le aspettative e gli errori, il coraggio e l'ingegno, l'amicizia e la voglia di futuro di una intera generazione. Pisa, 1954, la lungimiranza degli Enti Locali, l'intelligenza dell'Ateneo, la visione della famiglia Olivetti, l'impegno di giovani laureati, borsisti, studenti e tecnici hanno contribuito a vincere una delle sfide più significative del XX secolo: la costruzione della CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana) e dell'ELEA (Elaboratore Elettronico Aritmetico), i primi computer progettati e realizzati in Italia. Alle vicende di Piazza Torricelli, sede dell'Istituto di Fisica, e di Barbaricina, dove si insedia il Laboratorio di Ricerche Elettroniche della società di Ivrea, si intrecciano i maggiori avvenimenti sociali, culturali, politici e di costume di Pisa e dell'Italia della seconda metà degli anni Cinquanta. Il mondo sta cambiando e quel cambiamento passa anche da Pisa. -
Riti e cerimonie per le dee nel santuario di Monte Li Santi-Le Rote a Narce
Il santuario suburbano di Monte Li Santi-Le Rote ai piedi dell’abitato falisco di Narce è stato scavato in più riprese tra il 1985 e il 2014; la lunga frequentazione dell’area sacra tra gli inizi del V e la fine del II sec. a.C. ha determinato trasformazioni edilizie e cultuali, accompagnate da azioni liturgiche di cui si sono conservate straordinarie evidenze. Gli scavi hanno svelato riti di fondazione e di consacrazione, riti di dismissione con l’obliterazione degli strumenti del sacrificio e delle strutture sacre, e hanno mostrato la celebrazione di grandi cerimonie collettive nei momenti critici della vita della comunità, come quella che ha sancito il definitivo abbandono del complesso santuariale. Attraverso il regime delle offerte e le forme della ritualità sembra possibile ricomporre una sequenza nella quale, a livelli cronologici diversi, ruoli e competenze della sfera divina accompagnano soprattutto la figura femminile, in un quadro nel quale la fecondità umana si salda con la fertilità della terra. Accanto alle due dee di cui ci è stato restituito il teonimo, Minerva Maia e Fortuna, si percepisce la presenza di un sistema cultuale più complesso e sfumato nel quale più divinità sovrintendono al percorso di maturazione della fanciulla, dalla regolazione del mestruo, evocato da un culto di natura lunare, alla transizione verso l’età adulta ricordata dai dona dell’infanzia, ai riti nuziali sotto la tutela di Persefone e di Afrodite, per poi garantire non solo la maternità, ma anche la felice crescita della prole con Minerva Maia e, nel tempo, la stabilità delle unioni matrimoniali sotto l’egida demetriaca. In questo scenario è solo apparentemente marginale la figura maschile, che entra a far parte del sistema religioso del santuario in una fase cronologicamente avanzata. Il richiamo alla transizione dei giovani maschi verso l’età adulta è reso esplicito dalla figura di Eracle e dal culto tributato a Fortuna, a fianco di Minerva Maia, a sottolineare l’intreccio della fertilità femminile e maschile. È un processo teso a rinsaldare la comunità, favorendo, attraverso la celebrazione dei riti di passaggio maschili e femminili, l’ingresso dei giovani – linfa vitale – nel corpo civico, ma anche a garantire la sopravvivenza della specie attraverso le risorse del territorio nel momento di crisi segnato dall’avanzata di Roma. -
Metodo giuridico e interpretazione. Un confronto interdisciplinare su «Senso e consenso» di Aurelio Gentili
Il volume raccoglie una serie di contributi nati da una giornata di studi dedicata alla discussione del testo di Aurelio Gentili, ""Senso e consenso. Storia, teoria e tecnica dell’interpretazione dei contratti"""". In un dialogo ideale – oltre che reale – con l’autore, docenti e giovani studiosi di diritto civile e di filosofia del diritto dell’Università di Pisa hanno esercitato la propria riflessione sul metodo giuridico e sull’interpretazione del diritto, con un’attenzione specifica alle razionalità plurime e alle molteplici ragioni che emergono e si confrontano nello spazio del diritto privato."" -
Natura, cultura e realtà virtuali
Questo volume promuove all’interno del dibattito accademico una riflessione approfondita su tre nozioni di lunga durata – natura, cultura e realtà virtuali – per dare piena voce alla polifonia dei linguaggi espressivi che contraddistingue l’età contemporanea. Proprio in virtù del contatto privilegiato che la filosofia viene ad instaurare con discipline importanti come le neuroscienze, l’ecologia e il diritto, il dibattito natura/cultura sembra non poter più opporre biologia e cultura mediante l’asserzione secondo cui «se qualcosa è culturale, non può essere biologico e viceversa», in quanto la realtà virtuale costituisce oggi un grande momento di sintesi di un lungo percorso di indagine che viene da lontano, rivoluzionando i codici fondamentali della società e della politica. -
Per una storia delle scuole all'aperto in Italia
Nate ai primi del Novecento per alunni gracili, le scuole all’aperto si diffusero in tutto il mondo, accomunate da pratiche igieniche e didattiche svolte in prevalenza open air. Il volume delinea le aree e i network di diffusione a livello internazionale nonché i legami con il coevo movimento dell’éducation nouvelle. Lo sguardo si concentra poi sulle diverse esperienze italiane, decisamente poco note finora, e analizza quelle realizzate nella città di Bologna, i protagonisti, gli intrecci, le reti di relazioni e il ruolo delle insegnanti per il rinnovamento dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento. Fonti e immagini evidenziano la cultura scolastica prodotta in queste originali istituzioni educative poste a intersezione della storia sociale dell’infanzia, della scuola e delle pratiche didattiche, capaci, ancor oggi, di rilanciare la sfida del rapporto tra bambini, scuola e natura, con rinnovata passione educativa, tesa tra passato e futuro. -
L'amore non è incluso
"Sembrava un sogno a portata di mano, così vicino, così lontano. Ma i soldi aspettavano sul comodino, così lontano, così vicino...""""" -
Lo specchio delle ombre
"Con la tua tonaca nera, qualche libro sotto il braccio, 'un po’ d’aglio nelle vocali' (come si diceva di Stendhal), sei tu che mi hai insegnato il desiderio dell’Italia, le terre bruciate della Basilicata e i cipressi della Toscana."""" Prefazione di Umberto Piersanti." -
Canti di viaggio. Testo inglese a fronte
Robert Louis Stevenson (1850-1894) è stato uno scrittore scozzese, tra i più apprezzati narratori di ogni tempo. Dal 1888 viaggiò nei Mari del Sud, cercando un sollievo per la salute precaria, e decise di stabilirsi sull’isola di Samoa, dove venne soprannominato Tusitala, “narratore di storie”. Morì a 44 anni. Tra le sue opere si ricordano romanzi come ""L’Isola del Tesoro"""" (""""Treasure Island"""", 1883), """"Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde"""" (""""The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde"""", 1886), """"Il Signore di Ballantrae"""" (""""The Master of Ballantrae"""", 1889). Prefazione di Alessandro Agostinelli."" -
Energia, lavoro e cura della casa comune
Il presente “Quaderno stenoniano” raccoglie gli Atti delle Conferenze tenute sul tema “Energia, lavoro e cura della casa comune” organizzate dal gruppo MEIC di Pisa nell’ambito del Servizio Diocesano “Cultura e Università” per l’anno accademico 2017-2018, con l’adesione dell’UCIIM di Pisa. Il ciclo di conferenze ha trovato il suo principale motivo ispiratore nella lettera enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” e nel conseguente intento di contribuire a promuovere una educazione rivolta a “creare una cittadinanza ecologica”. Le conferenze hanno avuto luogo in parte presso l’Arcivescovado di Pisa e in parte presso i Dipartimenti della Università di Pisa più interessati alla interconnessione delle tematiche rattate che riguardano l’uso dell’energia nella società moderna, il tipo di attività umane (lavoro) che il flusso di energia sostiene e l’impatto socio-ambientale che ne deriva. Contributi di Ambrosini Walter, Bonaccorso Renato, Burbi Livio, Caporali Fabio, Franco Alessandro, Luzzati Tommaso. -
Le carte e la Scuola. Lavori in corso nel Centro archivistico della Normale di Pisa
Nel Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore si trovano le carte che consentono di ricostruire la storia dell’istituzione pisana, ma anche quelle degli studiosi che ne animarono la vita scientifica e culturale. Nato alla fine del 2013 sulla scorta di esperienze di tutela che risalgono almeno alla metà degli anni Ottanta grazie alla lungimiranza di docenti come Paola Barocchi e Mario Rosa, il Centro ha visto arricchirsi rapidamente il suo già cospicuo patrimonio documentario. Nelle stanze del Palazzo della Carovana sono giunti in rapida successione fondi di studiosi che alla Normale hanno lasciato un’orma significativa come allievi o professori: da Arnaldo Momigliano a Claudio Cesa, passando per Arsenio Frugoni, Cesare Luporini e molti altri. Il seminario tenuto nell’istituto di Piazza dei Cavalieri nel 2017 e del quale qui si pubblicano le relazioni intende fare il punto su questo lavoro di acquisizione, riordino e valorizzazione condotto in sinergia con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e altre istituzioni. Voci e volti di storici, filologi, pedagogisti e filosofi, di allievi e maestri emergono da un complesso eterogeneo di fonti ora a disposizione degli studiosi. Ne esce un quadro sfaccettato di diverse stagioni della storia culturale e universitaria italiana, che mette in dialogo archivi di istituzioni (la Scuola Normale), di case editrici (La Nuova Italia), di studiosi di diverse discipline: storici come Armando Saitta, filosofi come Giorgio Tonelli, filologi come Michele Barbi. -
In dialogo con la scienza e con la fede. Ricordando Lodovico Galleni. Atti della Giornata di Studi (Pisa, 25 novembre 2017)
Questo volume raccoglie gli interventi presentati in occasione della giornata di studi dedicata a Lodovico Galleni, a cui hanno partecipato colleghi, collaboratori e amici provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. Si tratta di un’antologia di scritti estremamente varia per contenuti, che riflettono i molteplici interessi sviluppati da Galleni nel corso della sua carriera di ricercatore e docente universitario, arricchita da esperienze di studio e insegnamento all’estero. Organizzati secondo aree tematiche, spaziano dai suoi primari interessi nel campo della zoologia – che si aprono di volta in volta all’evoluzionismo, alla biologia teorica, all’etica ambientale – per giungere al dialogo con la fede, agli studi dei rapporti tra scienza e teologia, all’approfondimento della figura di Teilhard de Chardin (1881-1955), di cui Galleni è divenuto uno dei massimi esperti a livello internazionale. Altrettanto fondamentale è l’aspetto dell’impegno politico e sociale, aperto a una cultura del dialogo e dell’incontro, capace di trasformare l’interesse nel campo accademico e teologico in una ferma volontà di miglioramento comune. A chiusura della raccolta è posta una breve serie di ricordi inviati da quanti non hanno potuto partecipare in prima persona alla giornata, testimonianze dirette che formano un piccolo mosaico di ricordi ed esperienze personali che vedono in Galleni il motore principale, capace di riunire amici e studiosi di differenti culture, nazionalità e fedi religiose provenienti da Argentina, Russia, Israele, Libano, Congo. Viene così messa in risalto una figura dalla personalità complessa e sfaccettata, difficilmente riconducibile a dogmi o a schemi preconcetti, sia in campo scientifico che teologico, per cui il dialogo interculturale e il rispetto reciproco sono sempre stati un elemento irrinunciabile di crescita e scoperta. -
Geminiano Giacomelli: dalla corte dei Farnese alla scena internazionale. Atti della giornata di studi (Piacenza, 20 maggio 2016)
La giornata di studi “Geminiano Giacomelli: dalla Piacenza dei Farnese alla scena internazionale”, organizzata dal Conservatorio “Giuseppe Nicolini” il 20 maggio 2016, è stata un’occasione non solo di inediti approfondimenti su un compositore la cui carriera fu strettamente legata alla corte dei Farnese e alla città di Piacenza, ma anche di piacevole ascolto di alcuni estratti da Scipione in Cartagine Nuova, che proprio a Piacenza nel 1730 ebbe la sua ‘prima’. All’origine del progetto ""Geminiano Giacomelli: dalla Piacenza dei Farnese alla scena internazionale"""", non c’è solo la scoperta della assoluta bellezza di alcune arie del compositore, entrate nel repertorio dei cantanti sotto impropria paternità, ma anche il desiderio di riattribuire i giusti meriti a un musicista della corte farnesiana su cui la storia ha disteso, per lungo tempo, il velo dell’oblio. Gli Atti cercano di dare una prima ragionata risposta alla fortuna che la musica del compositore di Colorno ha avuto nella stessa età dei più noti Vivaldi e Händel, i quali riproposero nelle loro opere diverse arie del Nostro. Completa il volume, attraverso un prezioso lavoro sistematico di ricerca delle fonti, il catalogo delle opere e delle arie a oggi conservate in biblioteche italiane ed europee."" -
Giros. Orchidee spontanee d'Europa. Supplemento (2018). Vol. 1: Bibliography of european and mediterranean orchids 3rd supplement, 2002-2015
in continuation of Bibliographie über die Orchideen Europas und der Mittelmeerländer by B. and E. Willing (1977 suppl. 1 – 1985) and of Id. , by. E. Willing (suppl. 2 – 2001) -
Trattato della sfera celeste. Sulla costruzione di una sfera aratea
Il cielo notturno e le sue costellazioni hanno affascinato l’umanità fin dalle epoche più remote, ed è proprio osservando i movimenti delle stelle che le più antiche civiltà hanno cercato di comprendere il funzionamento della natura e di individuare il posto occupato dall’uomo all’interno del cosmo. Questo volume presenta agli studiosi e agli appassionati un testo finora quasi del tutto sconosciuto, frutto delle riflessioni della scuola di astronomia di Alessandria d’Egitto, il più importante centro della cultura scientifica antica: in esso si descrive il procedimento per fabbricare una sfera celeste, strumento essenziale per lo studio e l’insegnamento dell’astronomia. Il testo originale greco è presentato in una nuova edizione critica, corredata da una traduzione italiana; l’introduzione e il commento consentono anche al lettore meno esperto di orientarsi fra le numerose questioni discusse nel testo e di comprenderlo nel quadro dell’evoluzione del pensiero scientifico antico e medievale. -
Me pudet. Poesie 1994-2017. Ediz. critica
Nella prosa di Silvana Grasso si riscontra un continuo, quasi ossessivo, ricorso a forme metriche che rimandano ai ritmi della lirica e dell'elegia. Di ciò s'erano accorti elegantissimi lettori, convinti che nei suoi cassetti dovessero nascondersi delle poesie. Avevano ragione. Ora viene pubblicato l'intero corpus; per quanto il titolo – ""Me pudet"""" – rammenti la ritrosia e il disagio dell'autrice a esporre la parte più segreta e seducente della sua scrittura. Da una silenziosa e appartata cameretta Silvana Grasso guarda il mondo, le creature miti (e sempre giovani), l'impietosa natura. Così ha composto il suo canzoniere, scandaloso e pudico, che narra vicende minime e che, in quanto tali, riguardano tutti."" -
Benessere termale
Le terme ed il benessere, un connubio perfetto conosciuto da sempre. Sappiamo bene come un centro termale grazie alla “magia” delle acque sia un luogo privilegiato per combattere lo stress e per il recupero delle energie psicofisiche.rnrnNegli ultimi anni si parla di benessere termale con cui si intende il miglioramento soggettivo dello stato di benessere ed oggettivo dei parametri ad esso collegati grazie al valore aggiunto dei trattamenti termali, effettuati in ambiente termale, sotto controllo medico. rn Proprio la medicina del benessere, insieme alla medicina estetica ed alla medicina sportiva, è una delle nuove e più interessanti indicazioni della medicina termale. rn In ogni caso le terme non devono abbandonare, anzi devono rafforzare, l’indicazione primaria preventiva-curativa-riabilitativa per molte patologie ma devono aprirsi anche a nuove prospettive. rn Innovazione e tradizione sono entrambe necessarie per uno sviluppo del settore termale dove le terme siano un vero presidio territoriale della promozione di salute e benessere. rn Il libro affronta in maniera divulgativa i vari aspetti del termalismo (le acque, le indicazioni tradizionali ed innovative, la talassoterapia, le terme in Italia) e i suoi collegamenti con la medicina del benessere che prelude ad un capitolo dedicato alle ricerche medico-scientifiche internazionali relative al benessere termale. Il lavoro è completato da due capitoli, affidati ad esperti di fama nazionale, riguardanti rispettivamente il concetto di benessere in psicologia e l’architettura ed il design a servizio del benessere termale. -
Sul concetto di essenza
Durante i primi decenni del Novecento il concetto di essenza ha destato un rinnovato interesse nella filosofica critica. rnIn questo saggio, pubblicato nel 1936 sulla rivista diretta da Max Horkheimer, ""Zeitschrift für Sozialforschung"""", Herbert Marcuse denuncia quell'""""abdicazione della ragione critica"""" che a suo modo di vedere """"rispecchia l'adeguamento della filosofia all'ideologia anti-razionale della nuova forma dello Stato autoritario"""". Così come nel positivismo, in cui l'""""indifferente livellamento di tutti i fatti"""" porta all'annullamento di una visione più complessiva in quanto dialettica, anche nella filosofia fenomenologica di Husserl Marcuse riscontra l'errore di non considerare dialetticamente la realtà in termini di opposizione tra fenomeno ed essenza. Il compito storico individuato dal grande filosofo tedesco è invece quello della realizzazione dell'essenza, che si verificherà solo """"quando gli individui associati avranno assunto essi stessi la configurazione del processo di vita e avranno reso tutti i rapporti sociali opera della loro ragione e della loro libertà""""."" -
Il dono dei filosofi. Ripensare la reciprocità
Scritto da uno dei maggiori studiosi di Marcel Mauss e di Lévi-Strauss, questo libro ricostruisce con gli strumenti dell’antropologia e delle scienze umane il ruolo chiave che il concetto di dono ha giocato nella storia della filosofia occidentale dalla sua nascita nell’antica Grecia sino all’età contemporanea. Che il pensiero filosofico si sia autointerpretato fin dalle origini come stupore di fronte al mondo che si presenta a noi come un dono gratuito, è parte integrante della nostra tradizione e della nostra cultura. Da Platone e Aristotele fino alla fenomenologia di Husserl e alla riflessione ontologica di Heidegger, compresi autori come Levinas, Derrida, Ricœur e Marion, quello in cui viviamo è sempre un mondo “donato”. Esso si apre alla nostra coscienza attraverso la percezione e la manipolazione, ma possiamo sperimentarlo anche nella sua assoluta gratuità al di là di ogni dimensione utilitaristica. Tuttavia, non esiste solo il dono gratuito né solo il dono solidale. C’è anche il dono reciproco, dove il dare, il ricevere e il ricambiare sono tre momenti inseparabili che sono alla base dei rapporti interpersonali e fondano la stessa dialettica sociale e politica. Qui la lezione di Mauss del ""Saggio sul dono"""" per Hénaff è fondamentale. Il dono cerimoniale, di cui parla Mauss, è il gesto dell’alleanza, del reciproco riconoscimento pubblico tra gli attori sociali, che rende possibile il legame politico e la convivenza tra gruppi umani diversi per cultura e per orientamenti valoriali.""