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Philinq. Philosophical inquiries (2019). Vol. 1
Table of contents Essays The Good (some Elements) , Giacomo Samek Lodovici PDF , pp. 9-28 Virtue ethics: an anti-moralistic defence , Maria Silvia Vaccarezza PDF , pp. 29-44 Focus Introduction , Roberta Lanfredini, Nicola Liberati, Elena Pagni, Laura Racciatti PDF , 47-49 The robot as other: a postphenomenological perspective , Hidekazu Kanemitsu PDF , pp. 51-61 Mechanisms of intentional joint visual attention , Takeshi Konno PDF , pp. 63-76 Robotics and the quality of life: the case of robotics assisted surgery , Raffaela Giovagnoli, Antonio Crucitti, Gordana Dodig-Crnkovic PDF , pp. 77-87 A language for the human body: a tentative proposal , Pierluigi Graziani, Mirko Tagliaferri PDF , pp. 89-114 Relations, O-roles and applied ontology , Francesco Orilia PDF , pp. 115-131 From qualitative states to propositional contents: the puzzle of experiential justification , Silvano Zipoli Caiani PDF , pp. 133-149 Past Present Extract from Opinions of the Philosophers, “Definition of the Terms” , Shem Tob ibn Falaquera PDF , pp. 153-154 A note to Falaquera’s “Definition of the terms” in Opinions of the Philosophers , Elisa Coda PDF , pp. 155-160 -
Il trionfo di Clelia. Napoli-Lisbona 1794. Ediz. critica
Edizione integrale della partitura dell'opera in tre atti. ""Il trionfo di Clelia"""" è l’ultimo dramma per musica di Niccolò Jommelli. Composto su testo di Pietro Metastasio, il dramma fu rappresentato il 6 giugno 1774 al Teatro da Ajuda di Lisbona, per celebrare il compleanno di José I, re di Portogallo: il dramma passò sotto silenzio e non fu più ripreso. Giuseppe Sigismondo, musico ‘dilettante’, coadiuvò Jommelli nell’ultimo anno di vita, allorché malato, alla stesura della partitura, che fu poi adattata alle esigenze del teatro portoghese da João Cordeiro da Silva, compositore al servizio della Real Casa. Il testo musicale di questa edizione restituisce fedelmente, quale fonte principale, la lezione della copia della partitura redatta da Giuseppe Sigismondo (I-Nc, 28.4.1), emendandone gli errori, risolvendone le ambiguità e colmandone le lacune con l’aiuto delle fonti secondarie. Al contempo, al termine di ogni atto sono riportate quelle arie e quei recitativi della versione portoghese, rimaneggiata da Cordeiro da Silva (P-La, 44-X-54/56), che più differiscono dalla fonte principale. La disposizione degli strumenti in partitura segue l’uso moderno. Le parti vocali, solistiche, d’assieme o corali, sono collocate secondo l’uso dell’epoca sopra la linea del basso."" -
Modernization through past: cultural heritage during the late-Ottoman and the early-Republican period in Turkey
Modernization through Past investigates the construction process of the concept of ‘cultural heritage’ focusing on how political, social, and economic context had an impact on the understanding and management of cultural heritage in Turkey starting from the late-Ottoman period until 1950. With a critical perspective, the book covers a large time-span from the nineteenth century when a conscious attitude towards cultural heritage was first raised via archaeology and museums, through the republican period when cultural heritage was used to transform the society from an Islamic monarchy to a modern secular nation state. The two periods are comparatively studied to understand the relationship between power structures and cultural heritage in times of strong changes in the state structure. Dr. Mesut Dinler is a research fellow in Politecnico di Torino, where he obtained his doctoral degree in Architectural and Landscape Heritage Program. He held academic positions in Turkey and gained professional experience in several international conservation projects in the US, UK, and Turkey. -
I confini di Roma. Atti del convegno internazionale (Ferrara, 31 maggio-2 giugno 2018)
Ragionare sui confini – in senso fisico e metaforico – è quanto mai necessario in una società globale che deve bilanciarsi tra diverse realtà culturali e tensioni identitarie: il valore ambiguo del confine, nella sua duplice funzione di barriera e di soglia, evidenzia un momento critico tanto nell’organizzazione spaziale quanto nella definizione delle identità. I Romani d’altronde sembrano ossessionati dai confini, come dimostra l’importanza che le fonti storiche attribuiscono ai limiti di una città i cui confini possono muoversi in una sola direzione, cioè verso l’esterno, e che nei secoli ingrandisce il suo potere tanto da arrivare a non conoscere più limiti. Il volume affronta il tema con un approccio interdisciplinare, che va da una lettura teorico-demografica alla prospettiva storico-religiosa e antropologica e alla questione giuridica, senza dimenticare l’aspetto urbanistico, topografico ed epigrafico, gli indizi archeologici e i contesti paesaggistici di riferimento. Si tratta di una riflessione a più voci che desidera sottoporre nuove questioni, proponendo spunti interpretativi originali al fine di aprire prospettive inedite di ricerca. -
Mamma, tu in che pancia sei nata?
Il libro di Sara è il suo racconto, la sua storia, la sua autobiografia. È lei come è nella vita reale, immediata, piena di voglia di vivere, di desideri, di progetti, di futuro. Sara racconta di sé, di cosa pensa e vuole ed al tempo stesso ci porta nei suoi pensieri sul passato, sulla sua storia adottiva (così presente a lei ogni giorno e soprattutto nel suo diventare madre), nelle sue riflessioni su una madre di origine non ricordata ma immaginata, nel suo dialogo con i suoi genitori, la sua mamma e il suo papà, eterni interlocutori nel sorriso e nel dolore. Con il contributo di Joyce Flavia Manieri. -
Il «viaggio» di una colf. Racconti di un’immigrata raccolti e scritti con il datore di lavoro
Fabio Caporali e Svetlana Moraru costituiscono una coppia di Autori inedita: lui datore di lavoro, lei prestatrice d’opera; lei narratrice, lui recipiente e scrivente. Raccontano il “viaggio” di Svet, la storia di vita di lei, immigrata moldava, fuggita dalla violenza domestica e rifugiata in Italia, con fiducia e speranza. Dal racconto emergono le condizioni sociali della tradizione rurale moldava e le condizioni sociali di accoglienza e integrazione degli immigrati in Italia. -
Il dolore illegittimo. Un’etnografia della sindrome fibromialgica
Questo libro si basa su una ricerca etnografica svolta presso un centro di diagnosi e trattamento della fibromialgia situato in un ospedale pubblico dell'Italia centrale. In una prospettiva antropologica, l'Autrice esamina i processi di cura che prendono vita in uno spazio clinico circoscritto. La fibromialgia è una sindrome da dolore cronico che interessa principalmente, ancorché non esclusivamente, il corpo delle donne. In un'ottica biomedica, il suo corteo sintomatologico appare svincolato da lesioni tissutali riscontrabili attraverso esami e accertamenti specifici; pertanto i processi di comprensione, presa in carico e legittimazione della sindrome risultano incompleti se non sono integrati in una più ampia visione sociale, culturale e politica. L'analisi antropologica proposta mette in evidenza i rischi di delegittimazione del dolore che la fibromialgia tende a favorire riproponendo il simulacro somatico di una storica assimilazione tra corpo femminile, inadeguatezza e malcontento. Emergono tensioni, contraddizioni e connivenze tra persone e istituzioni, e tra discorsi morali e sociali che informano le pratiche biomediche e sottendono le molteplici forme espressive della sofferenza. Prefazione di David Le Breton. -
Per una ontologia spiritualistica. Metafisica, diritto e intersoggettività
L’ontologia spiritualistica ambisce ad essere un modello teorico che prova a riproporre una prospettiva sostanzialmente realista dell’esperienza conoscitiva, tentando di innestare in essa alcuni momenti concettuali della filosofia moderna, come quello rappresentato dalle filosofie idealistiche. Si tratta di un tentativo, che, oltre a mediare il principio di realtà con le strutture della coscienza, vuole contestualizzare tale approccio all’interno di una cornice metafisica sensibile anche agli sviluppi nichilistici della filosofia contemporanea. Il nichilismo quale possibilità insita in quella metafisica, di cui qui si prova a dare una nuova lettura. -
Teoria. Rivista di filosofia (2019). Vol. 1/1: Il prisma della fiducia. Approcci teorici
Questo fascicolo di «Teoria» vuole riflettere sul tema della fiducia a partire dal suo significato etimologico e tenendo conto dei molteplici ambiti in cui tale atteggiamento viene a giocare il suo ruolo nelle relazioni interumane. Si tratta del primo di due volumi di «Teoria» dedicati all’argomento. In questo fascicolo la fiducia viene approfondita in una prospettiva teorica e con un approccio multidisciplinare. Il prossimo si concentrerà su alcuni autori della storia del pensiero nei cui lavori tale questione è stata esplicitamente affrontata. -
Third Pisa colloquium in logic, language and epistemology. Essays in honour of Mauro Mariani and Carlo Marletti
This volume includes twenty-three original essays written by friends and former students of Mauro Mariani and Carlo Marletti. In 2019 both Carlo and Mauro are turning 70 and this Festschrift is our way to celebrate and honour them. After the philosophical profiles of Mauro and Carlo, the essays, arranged in alphabetical order, tackle issues pertaining to (history of) logic, metaphysics, philosophy of language and linguistics. Some contributors do not shy away from mathematical technicalities, others pay attention to the classical sources of contemporary philosophical ideas. All papers focus on Carlo’s and Mauro’s favourite research topics. -
I medici di Molière. La medicina del Seicento nel teatro del grande drammaturgo
Il racconto che attraverso il teatro di Molière si dipana in questo libro vuole portare il lettore a gettare uno sguardo sulla medicina del Seicento, con gli “occhi” e l’ironica intelligenza di questo acuto e geniale osservatore del suo tempo. Il solido legame che in tutte le epoche ha unito il teatro con la medicina trova infatti un grande e prolifico autore in Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, la cui opera offre in molte sue parti una straordinaria chiave di lettura per comprendere la medicina della sua epoca. Le pagine più gustose e significative della sua opera aventi per protagonisti i medici e la medicina sono riportate in originale, accompagnate da commenti che permettono di addentrarsi nella conoscenza della “teoria degli umori” che dominava la medicina a quei tempi. Nel libro è anche riportato uno spaccato della Parigi del Seicento e una accurata descrizione dei riti e del funzionamento della potente facoltà medica parigina di quell’epoca. -
Educare al limite. Filosofia nella scuola dell'infanzia
L'esperienza del limite si presenta come ordinaria e complessa al tempo stesso. rnrnOgni giorno dobbiamo tenere conto del fatto che ci sono limiti che è meglio non superare, per evitare spiacevoli conseguenze, e limiti oltre i quali occorre spingersi, per conoscere qualcosa di nuovo su noi stessi, sugli altri e sul mondo. La cognizione del limite è quindi cruciale tanto per il singolo individuo, in rapporto al suo processo di crescita e di avviamento all'autonomia, quanto per le comunità, impegnate nel compito di non oltrepassare quella misura che potrebbe compromettere la convivenza pacifica tra gli esseri umani e la tutela del nostro pianeta. In questo volume cerchiamo di mostrare come si possa iniziare a riflettere sul concetto di limite fin dalla scuola dell'infanzia, riportando esempi ragionati di conversazione filosofica che hanno coinvolto in modo appassionante bambine e bambini dai 3 ai 5 anni. Il lettore troverà sia molte idee per proporre dialoghi con i più piccoli attraverso gli strumenti della filosofia con i bambini (a partire da enigmi, esperimenti mentali, casi concreti e storie), sia suggerimenti perché insegnanti e educatori possano condurre queste attività in maniera efficace nei differenti contesti nei quali si trovano a operare. -
Rivista di filologia e letterature ispaniche (2018). Vol. 21
Sommario Articoli «Semper moritur et nunquam mortuus est qui amat». On the death of the lover in some texts of the Spanish Middle Ages Kevin Matos, pp. 9-41 Lope de Vega and the writing process of La pobreza estimada: between the loyalty to Miseno and the adaptation to his Byzantine plays Daniel Fernández Rodríguez, pp. 43-60 Don Juan and the discourse of seduction: the two ways of textual transmission Alfredo Rodríguez López-Vázquez, pp. 61-78 Miguel Delibes’ diaristic trilogy (1955-1995), or the praise of daily routine Renata Londero, pp. 79-94 The “indio” and the “señor”: The social class in José María Arguedas’ El sueño del pongo Paola Mancosu, pp. 95-106 About (postmodern) fantastic in contemporary Spanish drama Veronica Orazi, pp. 107-124 If we want things to change, things will have to stay as they are: adaptation in Javier Tomeo’s Pecados griegos Rodrigo Guijarro Lasheras, pp. 125-140 Reformulation and popularization of languages for specific purposes: the scientific and technical texts Daniela Zizi, pp. 141-162 Dal convegno su “Dante en La Celestina: Itinerarios del deseo”. Barcelona (UB), 9-10 de octubre de 2017 «Quando i’ fui preso». The “first lovers’ encounter” from Dante to Fernando de Rojas Antonio Gargano, 167-190 Spatial metaphors of desire in the Divina Commedia and in La Celestina Gemma Gorga López, pp. 191-200 The expressions of illicit passion: literary disguise of desire (Inferno, V and La Celestina) Ines Ravasini, pp. 201-221 Melibea, a Beatrice in Inferno Guillermo Serés, pp. 223-242 Dante in La celestina : conflicts or textual contiendas Juan Miguel Valero Moreno, pp. 243-283 Recensioni De lagrymas fasiendo tinta… Memorias, Identidades y Territorios cancioneriles, editado por Virginie Dumanoir, Madrid, Casa de Velázquez, 2017, pp. xiv-329 Giuseppe Di Stefano, pp. 287-291 Un lungo respiro, ed. por María Cecilia Graña, Salerno 2018 Carmen Bonasera, pp. 293-296 -
Pieter Coecke van Aelst. Un arazzo pisano e l’eredità della granduchessa Vittoria
Un arazzo dal cartone di uno dei più grandi pittori fiamminghi del primo Cinquecento nella scena centrale, con i bordi ricavati da disegni di uno dei più importati pittori del secondo Cinquecento, tessuto da una delle più quotate arazzerie di Bruxelles tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, fa parte del cospicuo patrimonio tessile conservato nel Museo Nazionale del Palazzo Reale di Pisa. Come vi è arrivato, a chi apparteneva? Il libro oltre a indagare su questi problemi si focalizza sulla personalità artistica di Pieter Coecke van Aelst autore della scena centrale, consente di scoprire l'autore dei disegni per i bordi e precisare alcuni tratti della cultura artistica fiamminga nel corso del Cinquecento. -
Opuscola etrusca 2010-2018
I tre volumi, che compaiono con il titolo comune di «Opuscula», raccolgono gli articoli di Mario Torelli, scritti tra il 2010 e il 2018, tra la data del suo pensionamento avvenuto nel 2010 e oggi, già pubblicati o in corso di stampa, non ricompresi nella sua miscellanea maggiore ""Significare. Scritti vari di ermeneutica archeologica"""", pubblicata nel 2012; gli articoli sono stati suddivisi in modo che ciascuno dei volumi contenga tutti i lavori di quel periodo dedicati a una delle tre grandi civiltà del mondo antico, quella greca, quella etrusca e quella romana. I saggi di questa raccolta concernono il mondo etrusco e sono suddivisi sulla base di due distinti argomenti, il primo riguardante la storia, il secondo dedicato invece alla religione, all’ideologia e alla cultura artistica di quel popolo. Il primo gruppo di saggi contiene lavori sul periodo arcaico, dedicati alla servitus etrusca, il caratteristico rapporto di produzione sviluppato in età protostorica dalla classe aristocratica, rivisitato alla luce, nuova e per molti aspetti decisiva, della documentazione epigrafica e archeologica del santuario di Gravisca, alla controversa figura di Thefarie Velianas, reinterpretato come praetor maximus di Caere, e a una nuova sodalitas perugina capeggiata dagli Hermenas, ramificata tra Vetulonia e Roma; seguono lavori per la fase della romanizzazione, dedicati al tramonto di Caere, alla possibile deduzione di una colonia graccana a Tarquinia, alla defixio ceretana di Mamilius Limetanus e soprattutto all’edizione di un’importante iscrizione dell’aruspice di Tiberio, identificato con il noto scrittore di disciplina Etrusca Tarquitius Priscus. Il secondo gruppo di articoli spazia dalla preistoria della religione etrusca all’ideologia della classe dominante etrusca, ricostruita dalla struttura e dalla decorazione delle regiae e delle residenze arcaiche e dalle scene che compaiono negli oggetti di prestigio dei principes, dalla simbologia di speciali architetture sacre o funerarie, alle fasi più tarde della pittura funeraria e della decorazione pittorica delle case prima dell’ingresso delle forme ellenistiche del I Stile."" -
Le anfore da trasporto dal santuario greco di Gravisca
La scoperta presso il lido dell’attuale città di Tarquinia, del santuario emporico di Gravisca ha rappresentato una tappa fondamentale nello studio delle dinamiche economiche che hanno animato gli scambi commerciali nel Tirreno in età arcaica, contribuendo in maniera significativa alla ricostruzione della storia religiosa e politica del Mediterraneo, rappresentando il santuario lo spazio deputato all’interrelazione e all’integrazione tra la cultura etrusca e quella greca. L’area sacra di Gravisca rappresenta infatti il punto di arrivo e di commercio delle molteplici e ricche mercanzie che attraverso il Mediterraneo giungevano a Tarquinia, un vero e proprio portofranco utilizzato, a partire dalla fine del VII secolo a.C., principalmente da mercanti greci per poter vendere i loro prodotti e onorare stabilmente le proprie divinità. Tra le classi di materiali ampiamente attestate figurano le anfore da trasporto, diretta testimonianza del commercio del vino e dell’olio nei lidi tarquiniesi. Il libro prende in esame gli esemplari rinvenuti durante le campagne di scavo degli anni settanta del secolo scorso nell’area del santuario greco, reperti per lo più inquadrabili in un arco cronologico che va dall’età arcaica fino all’inizio dell’età ellenistica. -
Qualità e università. Ripensare la docenza tra professionalità e ben-essere
I cambiamenti che caratterizzano le università dell’ultimo decennio non stanno solo comportando una crisi del vecchio modello di formazione ma stanno anche generando un “movimento di professionalità” dei protagonisti che la abitano. In particolare, anche a seguito dell’introduzione del sistema di assicurazione della qualità, la professionalità docente è stata costretta a rimettersi in gioco, a ripensare le sue stesse competenze trovandosi in un guado spaesante tra tradizione e innovazione, tra crisi e progetto, resistenza e nuova riflessività professionale. A partire da tali considerazioni, il volume propone una disamina del concetto di qualità e di benessere connessi al contesto universitario e una rilettura pedagogica del sistema AVA che, nella misura in cui riuscisse a superare le evidenti derive funzionalistiche e tecnocratiche, potrebbe invece rivelarsi uno spazio di “locus of control” generativo di professionalità consapevoli e di benessere organizzativo. La seconda parte del volume rende conto di una ricerca dell’Università di Foggia dal titolo “Total quality management in ambito universitario: il benessere organizzativo nella prospettiva del sistema AVA” condotta con un campione di docenti sulla percezione della qualità della loro vita professionale e delle possibili ripercussioni sulla qualità della didattica per giungere alla definizione di aree di intervento e di indicatori per la promozione e la tutela “buon lavoro”. -
Il posto delle fragole. Intimità e vecchiaie
I differenti profili delle vecchiaie di oggi. rnL'interesse per la vecchiaia più sovente indicata come età anziana o terza età, secondo un tabù concettuale e terminologico della contemporaneità occidentale, è riconducibile a saperi quali la geriatria, la neurologia, la psichiatria o la psicologia che di essa forniscono una lettura biomedica orientata a evidenziarne i fattori di criticità e di perdita, in chiave preventiva e non. In ambito pedagogico la vecchiaia rappresenta un oggetto di ricerca indagato tramite uno sguardo sfaccettato ma pur sempre debole rispetto alla vita interiore, emotiva e affettiva di chi sta vivendo l'ultima stagione della vita. Il testo ""Il posto delle fragole. Intimità e vecchiaie"""" si propone di legittimare nuovamente il termine vecchiaia dentro un complessivo e articolato processo culturale e sociale - già in corso - di ripensamento delle diverse età della vita, indagando al contempo i molteplici e differenti profili delle vecchiaie di oggi. L'attenzione in modo più specifico è rivolta a un vissuto e a un'esperienza del tutto inesplorati come quella dell'intimità e del sentire intimo, considerati nelle loro articolate forme e manifestazioni. Ciò, tramite il contributo di conversazioni con esperti e di riferimenti letterari e filmici."" -
Agire, tempo e socialità
C’è una profonda analogia tra l’agire nel tempo e l’agire sociale. È questa la tesi di Michael Bratman, uno dei maggiori filosofi dell’azione contemporanei. L’essere umano è fondamentalmente interessato al suo futuro e gli dà forma tramite la formulazione di piani. La razionalità pratica consiste nell’adozione di norme che rendono i piani coerenti e stabili nel tempo. Le stesse risorse concettuali, metafisiche e normative che spiegano l’agire individuale diacronico possono spiegare anche le forme più complesse dell’agire collettivo, come l’agire condiviso e cooperativo. Perciò, non c’è bisogno di postulare un soggetto plurale per spiegare l’agire sociale: occorre, piuttosto, comprendere la funzione dei piani e identificare le norme razionali che costituiscono la loro struttura. -
Papaveri quotidiani
Ancora, però, per qualche minuto questa strada alberata mi divide dal pieno giorno, dal suo saluto quando tutto è ancora nuovo, tutto sembra uno, tutto è muto. Tommaso Pierini (1977) ha studiato filosofia a Pisa e ha conseguito un dottorato a Jena (Germania), collaborando con alcune università tedesche e italiane, contribuendo agli studi su Hegel e sull’idealismo tedesco. Per ETS ha tradotto parte del volume di Klaus Vieweg, Il pensiero della libertà. Hegel e lo scetticismo pirroniano . Dal 2014 ha svolto l’attività di guida turistica di Firenze. Vive a Calci (Pisa).