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Marina nei racconti
Nelle strade di Marina di Pisa, che furono di Gabriele D'Annunzio, di Giuseppe Viviani e di molti altri si respira l'essenza di ""un paese quasi magico, vivo di un cielo che ogni giorno si colora di tinte sfumate e mai uguali, vivo di un mare infinito che apre uno scenario soprannaturale, indefinito e sconfinato""""."" -
«Rimuovere gli ostacoli...». Per una pedagogia di frontiera
La Costituzione italiana ci ricorda, all'articolo 3, che la Repubblica si impegna a “rimuovere gli ostacoli” che impediscono la piena uguaglianza e libertà dei cittadini. Nell'epoca in cui viviamo questo dettato costituzionale è rispettato? L'educazione rappresenta, come dovrebbe essere, un'impresa collettiva finalizzata principalmente alla “rimozione degli ostacoli” di ordine sociale e culturale “che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione” alla vita civile del Paese di tutti i cittadini? Evidentemente siamo di fronte a una crisi delle istituzioni democratiche che attraversa anche il mondo dell'educazione e che mette in discussione la coerenza tra il dichiarato della Carta e l'agito nei contesti reali. Riscoprire e rigenerare le interdipendenze tra educazione e pedagogia, tra teoria e pratica, tra gli operatori dell'educazione e ricercatori delle Scienze dell'educazione, può significare da un lato dare vigore e concretezza alle istanze sociali e politiche dichiarate nell'Articolo 3 e, dall'altro lato, contribuire a riempire di significato, visione e centralità al tema della formazione nel discorso pubblico. La sfida è dunque quella di recuperare la direzione emancipativa dei processi educativi pedagogicamente fondati e, nel contempo, ricostruire la consapevolezza diffusa del valore dell'educazione come viatico per la giustizia sociale, per la crescita culturale e la progettazione esistenziale di ogni soggetto. -
Leonardo e i filosofi
In occasione del quinto centenario dalla morte di Leonardo da Vinci, pubblichiamo la traduzione di Léonard et les philosophes (1929)di Paul Valéry.rnrnIl testo fu scritto come introduzione al saggio Leonardo o dell’arte di Leo Ferrero.rnrnValéry ha contribuito in modo decisivo a rendere il genio di Leonardo modello dell’uomo europeo. In questo saggio, alla filosofia astratta, che non riconosce di essere un gioco linguistico e un genere letterario, Valéry contrappone la filosofia come arte del pensare. Leonardo ha la pittura per filosofia e sviluppa un esercizio della mente in cui interagiscono sensibilità e ragione, parola e disegno.rnrnLa traduzione è accompagnata da uno scritto di Antonietta Sanna sulla persistenza del mito di Leonardo nel pensiero di Valéry, da uno studio di Danilo Manca sulla lettura valéryana della filosofia di Leonardo e i suoi esiti in campo filosofico (Benjamin, Jauss, Blumenberg, Merleau-Ponty, Derrida) e da una ricerca bibliografica sui saggi dedicati al Leonardo di Valéry. -
Etica del mangiare. Cibo e relazione
In che modo una relazione alimentare buona può essere attuata? Ce lo dice questo libro. E, nel decalogo alla fine di esso, ci dice anche come farlo concretamente.rnrnL’etica del mangiare non è quella di chi fa chilometri per raggiungere un presidio slow food o di chi si accontenta d’ingurgitare i panini di un fast food. Non coincide neppure con il comportamento di chi proibisce alcuni alimenti o feticizza certe fonti di cibo, come gli animalisti, i vegetariani e i vegani. Riguarda invece l’attitudine di chi sa che mangiare è porsi in relazione con tutto ciò che può nutrirci: una relazione rispettosa, equilibrata, che tiene conto dei molteplici legami in cui ogni essere vivente è coinvolto. È l’agire di chi capisce che a dover essere regolamentato è il suo desiderio, non il suo bisogno di mangiare. -
Tracce cerebrali. L'elettroencefalografia quantitativa a supporto delle perizie psicologico-psichiatriche
La psichiatria e la psicologia clinica sono state da sempre carenti di validatori esterni che supportino con elementi oggettivi le proprie valutazioni. I sistemi classificativi dei disturbi mentali comunemente accettati (DSM dell'APA) sono caduti nel vicolo cieco della moltiplicazione di etichette di dubbia validità clinica, tanto che il maggior centro mondiale di ricerca in materia, il NIMH, propone oggi sistemi diversi per tenere il passo dei progressi della neuroscienza. Nel contempo il sistema legale ha sempre più bisogno di appoggiarsi ad evidenze affidabili nell'acceso contraddittorio tra le parti. Scopo del libro è di mostrare, anche attraverso la proposizione di casi concreti tratti dalla propria esperienza professionale, come i travolgenti sviluppi della psicofisiologia, in particolare con i sistemi QEEG, possano ampiamente contribuire a soddisfare le esigenze del settore. Solo l'approfondimento della conoscenza delle possibilità offerte può far vincere le resistenze professionali a confinarsi in prassi consolidate. -
La rosa dei venti
Luca è un ragazzo di tredici anni che vive in Liguria con i suoi genitori, proprietari di un albergo sul mare dal nome “La Rosa dei Venti”. La sua vita tranquilla subisce un improvviso cambio di direzione quando, mentre si trova nell’edicola del suo amico Biagio, assiste incredulo a una scena che colpisce la sua attenzione: un signore sulla quarantina risale dalla stazione con una valigetta scura e, quando vede arrivare una donna bionda, rallenta per passarle una busta con fare indifferente. Luca intuisce che qualcuno sta nascondendo un segreto. Indagando, scopre un traffico illecito che ruota intorno a un fantomatico centro studi. Ma i protagonisti nascondono anche un’altra storia che si articola tra passato e presente, durante la Seconda guerra mondiale: quella di una famiglia di ebrei che viveva nascosta in uno scantinato nel piccolo borgo sul mare. Introduzione di Gioia Bartali. Età di lettura: da 12 anni. -
Lo specchio della storia. Il grande cinema di ambientazione storica
I venti capitoli del libro analizzano in modo approfondito – ma in una forma chiara e accattivante – alcuni celebri film storici di finzione, seguendo l’impostazione proposta dagli storici francesi delle Annales Pierre Sorlin e Marc Ferro. Le singole pellicole sono infatti considerate sia come strumento per raccontare la storia dell’epoca descritta dalle loro immagini, sia come fonte per conoscere la storia del periodo in cui tali film sono stati prodotti, sia, infine, in alcuni casi, come agenti di storia, cioè come protagoniste esse stesse di eventi storici. Il volume è diviso in cinque sezioni: Antichità, Medioevo, Età moderna, Ottocento e Novecento. La sezione sul Novecento presenta, fra l’altro, un lungo capitolo dedicato ai cartoons disneyani di propaganda bellica prodotti durante la seconda guerra mondiale e poco noti in Italia. La filmografia conclusiva riguarda una selezione – aggiornata alle pellicole uscite recentemente – di più di trecento film storici, ordinati secondo l’argomento e il periodo da essi descritto, e di cui si forniscono i dati essenziali nonché una breve sintesi della trama. -
Ugolino e gli artisti. Da Botticelli a Rodin
«La serie Nella torre di Ugolino (Pisa, ETS), diretta da Claudio Ciociola, è destinata ad approfondire — in occasione del centenario dantesco del 2021 — la fortuna, in primo luogo figurativa, del celeberrimo episodio ""pisano"""" della Commedia: quello in cui si narra, con le parole commoventi e terribili del protagonista, la tragica vicenda del conte Ugolino. Guidato da specialisti del tema, il lettore potrà """"visitare"""", in una sorta di mostra cartacea, le molteplici interpretazioni dell'episodio fornite da pittori, scultori e grafici di tutta Europa, dal Rinascimento ai giorni nostri. I resti della Torre della fame, brillantemente recuperati — negli anni Ottanta del Novecento — da un intervento di restauro dell'architetto Francesco Tornassi e visibili all'interno del Palazzo dell'Orologio di Piazza dei Cavalieri (sede della Biblioteca della Scuola Normale Superiore), fanno di Pisa, a tutti gli effetti, un """"luogo dantesco"""".» (Claudio Ciociola)"" -
Carta canta... i menu raccontano
Sfogliare una raccolta di menu significa fare un viaggio nella storia. Storia della cucina, certo, visto che il menu è, in definitiva, una lista di piatti, ma anche storia della grafica e, soprattutto, Storia, quella con la “S” maiuscola. Perché nei pranzi e nei banchetti si festeggia un avvenimento, un personaggio e quel cartoncino è comunque una significativa traccia di un particolare momento e di un particolare ambiente. Per chi ha la pazienza di interrogarlo e di ascoltarlo ogni menu ha il suo racconto e in una raccolta di menu questi racconti si intrecciano fra loro e, come fossero tessere di un mosaico, formano un disegno sempre più chiaro e definito quanto più alto è il loro numero. Ci raccontano di come eravamo e di come ci siamo trasformati, ci ricordano eventi lieti e altri che magari avremmo preferito non ricordare, ma che appartengono alla nostra Storia e alle nostre radici. -
L'esercizio della meraviglia. Studi in onore di Alfonso M. Iacono
Con scritti di: Carlo Altini, Leonardo Amoroso, Saverio Ansaldi, Alberto Mario Banti, Pierluigi Barrotta, Simonetta Bassi, Matteo Bensi, Linda Bertelli, Roberto Bizzocchi, Gianluca Bocchi, Renzo Boldrini, Enrico Campo, Luciana Castellina, Bruno Centrone, Mauro Ceruti, Fabio Dei, Adriano Fabris, Alfredo Ferrarin, Vinzia Fiorino, Elio Franzini, Alessandra Fussi, Maria Antonella Galanti, Angelo Gemignani, Alfonso M. Iacono, Manlio Iofrida, Anne Marie Jaton, Matteo Marcheschi, Francesco Marchesi, Vincenzo Mele, Ugo Morelli, Luca Mori, Marcello Musto, Emma Nanetti, Bruno Neri, Mario Neve, Giovanni Paoletti, Stefano Perfetti, Stefano Petrucciani, Claudio Pogliano, Andrea Suggi, Giuseppe Varchetta, Andrea Zaccaro. -
Quaderni stefaniani. Studi di storia, economia e istituzioni (2019). Vol. 38
Contributi di: Marco Santillo, Danilo Barsanti, Daniele Ronco, Alba Mora Introduzi, Marco Gemignani, Giovanni Scarabelli, Guido Agosti, Lorenzo Benedetti, Giovanni Leoncini. -
Cultura popolare e mondo tecnologico
Pubblicato per la prima volta in Germania nel 1961, tradotto in molte lingue tra cui inglese e giapponese, è stato da più parti giustamente definito un classico per aver influito in modo duraturo sull'evoluzione della Volkskunde e dell'etnografia regionale soprattutto nei paesi di lingua tedesca segnando il clima di rottura con l'eredità del passato. In questo studio Bausinger distrugge i cliché della fine della cultura popolare determinata dalla diffusione del processo di industrializzazione liberandola al contempo da una tradizione che la considerava estranea alle molteplici forme del quotidiano rapporto con la tecnica. Si dà il via dunque a una discussione sulla natura e sulla struttura della odierna cultura popolare. Quelli che oggi sono i temi più interessanti dei cosiddetti cultural studies sono presenti per più d'un verso nell'opera la cui forza metodologica risiede nell'accesso etnografico, nella ricerca sul campo e nell'indagine sociale qualitativa. -
Pericca e Varrone. Scene comiche per «Scipione nelle Spagne». Napoli, Teatro di San Bartolomeo, 1714
Nella stagione di carnevale del 1714 va in scena, al Teatro di San Bartolomeo in Napoli, Scipione nelle Spagne, dramma per musica in tre atti con musiche di Alessandro Scarlatti. Le scene buffe inserite nel dramma serio hanno per protagonisti Pericca, dama di compagnia di Sofonisba promessa sposa di Scipione, e Varrone, attendente del proconsole romano. Nelle scene di Pericca e Varrone si riscontrano alcuni elementi tipici dello stile comico e caratteristici del genere dell’intermezzo settecentesco: il travestimento, l’inganno, l’equivoco, l’uso di lingue straniere, correttamente parlate o – più frequentemente – comicamente storpiate, i momenti di danza, le gare di scherma e i personaggi emblematici di bassa estrazione sociale.rnrnNon si hanno, dopo la stagione di carnevale del 1714, notizie certe di allestimenti di Scipione nelle Spagne di Scarlatti, che sembra dover essere annoverata tra le opere ‘dimenticate’ del maestro palermitano. Il libretto fu invece riadattato e musicato più volte.rnrnFonte principale dell’edizione è la copia manoscritta, in un unico volume, della partitura conservata presso la British Library di Londra. -
Prima della Sicilia. Cicerone, Verrine 2,1 (De praetura urbana), 1-102
Le Verrine di Cicerone sono note soprattutto per il dettagliato resoconto che l'oratore fa, nelle due actiones che le compongono, dei numerosi e vari crimini commessi da Verre in Sicilia durante il suo mandato di governatore provinciale negli anni 73-71 a.C. Il primo dei cinque libri che compongono l'Actio secunda, tuttavia, non riguarda la Sicilia, ma è dedicato da Cicerone al resoconto dei delitti compiuti da Verre prima di assumere il governo dell'isola: in questo libro, intitolato ""De praetura urbana"""", Cicerone analizza la precoce vocazione di Verre al crimine, ripercorrendo le prime e poco onorevoli tappe del suo cursus honorum, per offrire ai giudici e al pubblico uno specimen quanto più impressionante ed emblematico del suo personalissimo ethos criminale, destinato a manifestarsi compiutamente durante il suo governo siciliano. Il presente lavoro prende in esame la trattazione ciceroniana della vita ante acta di Verre relativamente alle prime due tappe della sua carriera politica (e soprattutto criminale), la questura in Gallia Cisalpina nei cruenti anni della guerra civile tra Mariani e Sillani (84-82 a.C.) e la successiva attività di legato e proquestore in Asia (80-79 a.C.) al seguito del governatore della Cilicia Cornelio Dolabella. Dopo un ampio exordium che funge da proemio dell'intera Actio secunda, una serie incalzante di narrazioni offre una galleria dei maggiori crimini commessi da Verre in quel periodo: tra i racconti spiccano quelli sui furti di opere d'arte in Grecia e in Asia – quasi una orazione 'De signis' in miniatura, che anticipa significativamente la trattazione monografica sulle razzie siciliane di Verre nel quarto libro dell'Actio secunda – e quello, a tinte quasi fiabesche, di un'oscura vicenda avvenuta nella cittadina asiatica di Lampsaco, turbata nella sua provinciale tranquillità dall'arrivo di Verre, che con l'aiuto dei suoi sgherri tenta di rapire una nobile fanciulla del luogo, scatenando la rivolta della comunità locale contro i Romani. Con la narrazione di furti, violenze, tradimenti a opera di Verre, nella sezione qui considerata del 'De praetura urbana' Cicerone delinea con magistrale abilità retorica il ritratto giovanile di uno fra i più celebri criminali di tutti i tempi."" -
Anglistica pisana (2018). Vol. 1
Rivista di anglistica dell'Università di Pisa. -
Antologia scritti militari
L'autore, dopo quarant'anni di carriera nelle Forze Armate e Forze Speciali, nei suoi libri ha ripercorso le tappe fondamentali dell'esperienza militare vissuta tra controterrorismo, guerriglia, guerre asimmetriche, guerre ibride, corredate da addestramenti e stages con tutte le Forze Speciali NATO e non, dall'Italia ai Balcani, dal Nord America al Medio Oriente. -
Vero, falso, reale. Il cinema di Paolo Sorrentino
Regista, sceneggiatore, romanziere, autore visionario e prolifico, Paolo Sorrentino è uno dei principali cineasti contemporanei. Dopo aver esordito con due film spiazzanti e innovativi come L'uomo in più e Le conseguenze dell'amore, Sorrentino ha raccontato in modo assolutamente personale la realtà italiana attraverso i due personaggi più emblematici della prima e della seconda Repubblica, Andreotti (Il divo) e Berlusconi (Loro). E si è confrontato con grandi temi come la memoria, la religione, la vecchiaia e la giovinezza. Nel 2014 ha vinto il premio Oscar per il miglior film straniero con La grande bellezza. Con forme narrative e linguistiche lontane da uno stile immediatamente realista e più legate alla tradizione dell'invenzione, Sorrentino perviene a cogliere in modo efficace e intenso l'intima natura dei soggetti che racconta. Questo libro analizza la poetica del regista napoletano attraverso molte chiavi di lettura complementari - dal rapporto con la verità e il falso alle forme della scrittura cinematografica e letteraria, dal tema della malinconia al rapporto con il tempo, dall'uso della musica a quello dell'aforisma ecc. - che restituiscono per la prima volta in modo compiuto un ritratto a tutto tondo di uno dei più incisivi rappresentanti del cinema italiano e internazionale contemporaneo. Con scritti di: Edoardo Becattini, Daniela Brogi, Claudio Carabba, Francesco Ceraolo, Francesco Crispino, Valentina D'Amico, Donato De Carlo, Roberto Donati, Federico Ferrone, Massimiliano Gaudiosi, Marco Luceri, Luigi Nepi, Claudia Porrello, Gabriele Rizza, Giovanni M. Rossi, Augusto Sainati, Edoardo Semmola, Stefano Socci, Chiara Tognolotti, Franco Vigni. -
Un dialogo su Alf Ross
Filosofi del diritto di diversi indirizzi si confrontano su un 'classico' del secolo XX, rileggendo criticamente l'opera di Alf Ross per tentare di comprendere e rimettere in discussione i presupposti metodologici dai quali mossero i suoi studi sulla validità e il concetto di diritto e le conclusioni teoriche cui pervenne, nel dialogo serrato e fecondo che a sua volta intrattenne con le sue fonti e con i suoi contemporanei. -
Nature imperfette. Umano, subumano e animale nel pensiero di Alberto Magno
Il teologo e filosofo medievale Alberto Magno (1200ca.-1280) ha scritto pagine ricchissime sulle strategie di cooperazione tra animali, sul rapporto tra comunicazione e vita sociale, sull’apprendimento nel bambino e negli animali, sul rapporto tra istinto naturale e abilità cognitive, sulla possibile esistenza di subumani, sulla capacità solo umana di lavorare su di sé perfezionando la propria natura. Questo libro offre, nella sezione centrale, una lucida traduzione in italiano corrente di passaggi sorprendenti di Alberto Magno. Introduce alla comprensione filosofica di questi brani e del contesto culturale entro cui sono nati il saggio di apertura di Stefano Perfetti; approfondisce le ragioni teoriche della biologia albertina il saggio di chiusura di Amalia Cerrito. -
Salute e adozione. Un argomento importante per famiglie e pediatri
I bambini che arrivano per adozione nelle famiglie sono spesso portatori di particolarità psico-fisiche parzialmente insolite rispetto all’usuale campione che la maggior parte dei pediatri incontra. Questo libro si rivolge sia ai genitori adottivi (attuali e futuri) per aiutarli a comprendere meglio cosa sia il rischio sanitario in adozione e come affrontare le eventuali situazioni mediche che si dovessero presentare; sia ai pediatri per meglio comprendere la realtà della famiglia adottiva e alcune caratteristiche dei bambini adottati nazionalmente ed internazionalmente. Quindi, da una parte si descrivono le complessità socio-sanitarie che l’adozione implica: esperienze traumatiche infantili, incuria, istituzionalizzazione, costruzione dei legami di attaccamento, mancanza di un’anamnesi familiare, scarsa storia medica pregressa, grande varietà etnica, situazioni vaccinali incomplete e/o non affidabili, età presunte etc.; dall’altra si affrontano, da un punto di vista più tecnico, le patologie più significative in questo ambito, quali le malattie infettive, la sindrome feto-alcolica, la labio-palatoschisi, la pubertà precoce, i disturbi specifici dell’apprendimento e i deficit di attenzione e iperattività, le patologie cardiache.