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Philinq. Philosophical inquiries (2019). Vol. 2
Contributi di: Andrea Zhok, Fabio Fossa, Gabriele De Anna, Anselm W. Müller, Matteo Negro, Erica A. Holberg, Hannes Gustav Melichar, Julia Helene Peters, Tommaso Allodi, Ulf Hlobil, Katharina Nieswandt, Alexandre Koyré, Paola Zambelli. -
Le politiche anticorruzione tra istituzioni pubbliche e impegno civico
Qual è il ruolo della pubblica amministrazione e dei cittadini nelle politiche di prevenzione della corruzione? In che modo questi interagiscono nel definirle? E come possono avviare processi collaborativi per implementare le misure più efficaci? A partire da queste domande Marco Antonelli, autore di questa ricerca, studia l'evoluzione della trasparenza nelle istituzioni pubbliche e gli spazi di potenziale interazione con la società civile. Attraverso analisi e studi di caso, il testo mette in evidenza possibili scenari di sviluppo di questo rapporto, presentando un modello dialogico basato sugli strumenti normativi ed operativi esistenti nell'ordinamento italiano. -
Pisa 1937.XV. Correva l'anno...
La scelta di raccontare un tempo tanto diverso dai nostri giorni è motivata dalla curiosità – che l’autore ha coltivato da tempo – di conoscere più da vicino come fossero la città, l’Italia e il mondo in un anno che fu quello della sua nascita. Non è il racconto di vicende personali o familiari ma il tentativo di “decifrare” quei giorni e cercare di scoprire qualcosa di più della politica, del costume, dei fatti, degli umori di quel tempo che fu così particolare nella storia d’Italia. L’autore è andato a frugare nella memoria dell’ormai esigua pattuglia dei superstiti, ha consultato documenti, libri, riviste, quotidiani fino a realizzare un mosaico dei 365 giorni che formarono il 1937. Che era anche il XV di quella che fu definita «Era fascista». Una ricerca che ci offre, oltre ai fatti della cronaca, anche il clima degli anni Trenta che, da soli, rappresentano un’intera epoca. -
Le forme della persuasione e il sistema dei media
Il volume sviluppa, attraverso una serie di saggi, una riflessione sulla persuasione e sui modi in cui si manifesta all'interno dei media. Questi ultimi divengono luogo privilegiato di studio dei rapporti di reciproca interdipendenza tra le forme della comunica- zione di massa e i sistemi di potere che la innervano, seguendo una prospettiva che potremmo definire gramsciana, in base alla quale i mezzi d'informazione sono pensati come terreno di scontro di forze politiche e economiche. L'obiettivo del lavoro è duplice. Da un lato si analizzano le strategie che sono utilizzate nel discorso pubblico per controllare la formazione delle opinioni e indirizzarle secondo gli orientamenti che più interessano al sistema politico. Dall'altro lato si illustrano gli strumenti per valutare queste strategie, riconoscendo quelle che si basano su procedimenti scorretti e meramente manipolatori, smascherando gli errori e gli abusi di cui è intrisa tanta parte del discorso pubblico contemporaneo. Le ricerche sono condotte nel quadro della semiotica, della neo-retorica e dell'etica della comunicazione, che sono tra gli ambiti di riferimento più frequentati dalla critica più recente. -
Soltanto la nuda verità. Weininger, Klimt, Schiele
La cultura della Vienna fin-de-siècle o della Jahrhundertwende, insomma del periodo a cavallo fra Otto e Novecento, è da lungo tempo oggetto di numerosi e importanti lavori che mostrano la centralità della capitale dell'impero austro-ungarico e dei suoi circoli intellettuali per l'emergere e l'affermarsi delle avanguardie artistiche e intellettuali da cui molto ha attinto la cultura del secolo scorso. Lo scopo di questo libro è mostrare che c'è ancora qualcosa da dire, partendo dal tema della sessualità. Accostando le posizioni filosofiche di Otto Weininger a quelle artistiche di Gustav Klimt e di Egon Schiele si cerca di mostrare come la riflessione sulla sessualità, presente in tutti gli artisti e gli intellettuali dell'epoca, e sia pure inconsapevolmente, coincida con una riflessione sul sé e sulla propria identità, ossia su quell'identità maschile che non riesce a diventare oggetto esplicito d'indagine e deve passare, almeno inizialmente, per la riflessione sull'altro - cioè 'la donna'. -
«Hay una flor que con el Alba nace». Il Canzoniere MS. XVII. 30 della Biblioteca Nazionale di Napoli (Testi spagnoli)
Il volume offre l'edizione dei testi spagnoli accolti nel Canzoniere plurilingue manoscritto XVII. 30, custodito presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Confezionato nei primi anni venti del XVII secolo da Giambattista Basile per omaggiare il viceré Antonio Alvarez de Toledo, quinto duca d'Alba, il manoscritto, nel suo progressivo ampliarsi durante il decennio successivo, si converte in una antologia di testi spagnoli e italiani raccolti da o per Adriana Basile, sorella del letterato napoletano, e per sua figlia Leonora Barone, celebri cantanti del tempo. La presenza quasi esclusiva di generi poetici tradizionali conferisce al florilegio poetico – «eccezionale trait d'union tra la cultura napoletana e la cultura ispanica del Seicento» – il suo carattere peculiare e assegna assoluta centralità all'aspetto musicale. Introdotti dallo studio delle tre sezioni costitutive del codice e corredati di commento, i testi editi, in larga parte unica, si rivelano preziosi testimoni della feconda ricezione della lirica di stampo tradizionale spagnola e della produzione plurilingue e translingue che caratterizzò gli ambienti cortigiani e culturali della Napoli vicereale. -
Sulla stessa barca. Saggio sull'iperpolitica
In questo breve saggio Peter Sloterdijk presenta un agile affresco di filosofia della storia, nel quale sono anticipati diversi temi centrali delle sue monumentali opere successive. L’intera storia dell’umanità è ripercorsa in tre stadi, modellati a partire dalla metafora del viaggio marittimo. La prima fase, quella paleopolitica, precede la nascita stessa dello Stato. In questa fase, in cui le orde primordiali attraversano lo spazio come zattere alla deriva su un fiume, si forma la prima grammatica del vivere in comune. Solo in seguito subentrerà la fase della politica tradizionale, in cui l’uomo si misura con un cosmo più grande di lui ed elabora strategie di controllo e razionalizzazione dello spazio, a partire dall’idea di Stato. Con la globalizzazione, infine, il genere umano entra nella sua fase iperpolitica: la crisi dei grandi modelli di organizzazione spaziale lascia l’individuo in balìa di un tutto frammentato, dove non esistono più figure capaci di fornire una rotta. Scritto prima della trilogia di ""Sfere"""", """"Sulla stessa barca"""" costituisce una introduzione allo stile e ai temi fondamentali del pensiero di Peter Sloterdijk, oltre a fornirci ancora una prospettiva lucida e stimolante per comprendere i tratti fondamentali e i pericoli della nostra epoca."" -
Conversando di storia. Per i cinquecento anni della Chiesa toscana di Pescia
Questo è un libro dei “perché”, ma dei perché con l’interrogativo, come domande di curiosità, e non certo materiale per fare un libro di storia. -
Il ritmo dello spazio. Ediz. inglese, francese e italiana
The exhibition proposes a fascinating journey through art and science against the background of the exciting discoveries of contemporary science. The recent discovery of gravitational waves, resulting from the merging of black holes and/or neutron stars, producing vibrations in space-time, adds the “rhythm” or, in a certain sense, the “sound” of space, to the millennial understanding of the Universe as a sublime but silent visual image, and invites profound reflections on the embedding of the human in cosmos, earth and society. The exhibition itinerary, curated by Stavros Katsanevas, presents installations, sculptures, videos, graphic works and photographs taken by the following artists: Gorka ALDA, Pavel BÜCHLER, Attila CSÖRGO, Raphaël DALLAPORTA, Raymond GALLE, Bertrand LAMARCHE, Liliane LIJN, Letizia DE MAIGRET, Aitor ORTIZ, Tomás SARACENO, Jol THOMSON. -
Architectes, ingénieurs, entrepreneurs et artistes décorateurs italiens au Maghreb-Italian architects, engineers, contractors and decorating artists in the Maghreb
Actes du colloque international / Proceedings of the international symposium Tunis: Université de la Manouba, Faculté des Lettres Association pour la Sauvegarde de la Médina, 6-7 décembre 2018 Textes de / Texts by: Beya Abidi, Maïssa Acheuk-Youcef, LeÏla Ammar, Esmahen Ben Moussa, Vittoria Capresi, Marco Capponi, Khadija Derbel, Vilma Fasoli, Saloua Ferjani, Afef Gannouchi, Milva Giacomelli, Ezio Godoli, Dominique Jarrassé, Ouiem Kartas, Giusi Lo Tennero, Faiza Matri, Eliana Mauro, Lorenzo Mingardi, Houssem Eddine Othmani, Iness Ouertani, Cristina Pallini, Ettore Sessa, Dalila Sicomo, Foteini Stringari, Ulisse Tramonti, Stefano Zagnoni. -
Violence des sentiments et violence de l'histoire. Le roman français à l’orée du XIXe siècle
Joubert écrivait : « Delphine et Amélie de Mansfield sont à mes yeux deux ouvrages épouvantables dont le nom seul fait frissonner mon souvenir. J’ai vu la Salpêtrière et la Révolution et, par une liaison d’idées dont je n’aperçois que le nœud, je crois toujours voir attachées aux caractères de ces livres la chemise des folles et la houppelande de Marat ». Madame de Genlis à son tour observait qu’à Paris, vers la fin du règne de Robespierre, « l’amour même ne fut pas épargné, on en fit un Dieu digne d’être adoré sous l’empire de la terreur , un Dieu féroce qui n’inspirait que des emportements frénétiques, et qui commandait toujours le meurtre et le suicide ». La Révolution marquait les romans de l’époque, même si souvent ces romans ne parlaient pas des événements contemporains. Les contributions de Fabienne Bercegol, Benedetta Craveri, Michel Delon, Marie-Bénédicte Diethelm, Cornelia Klettke, Silvia Lorusso, Patrizia Oppici, Jean-Marie Roulin s’interrogent sur les formes de ce rapport, aussi inévitable et fort que subtil et oblique. Silvia Lorusso enseignela littérature française à l’Université Aldo Moro de Bari. Ses recherches, qui concernent notamment le roman du début du XIX e siècle, portent un accent particulier sur le roman féminin. Dans ce domaine, elle a publié un essai intitulé Matrimonio o morte. Saggio sul romanzo sentimentale francese (1799-1833) (Lisi, Taranto 2005), ainsi que plusieurs articles dans des revues et des recueils collectifs. Son dernier travail est consacré à la figure et à l’œuvre de Sophie Cottin, Le Charme sans la beauté, vie de Sophie Cottin (Classiques Garnier, Paris 2018). -
Apprendere e comprendere
Il volume affronta tematiche volte ad approfondire il rilievo dei processi di comprensione in ambito didattico. In particolare, focalizza il discorso sui criteri che presidiano la costruzione delle connessioni tra il versante dei saperi disciplinari (l'apprendere i contenuti) e le dimensioni di senso idonee a conferire a tali conoscenze significati rilevanti sul piano della soggettività (personale e umana). L'assolvimento di tale compito viene ancorato a quattro diversi modi di promuovere comprensione nel perimetro dell'azione didattica: comprendere con l'immaginazione; comprendere con il vissuto, comprendere con la ragione, comprendere con il corpo. Il volume esplora le articolazioni di tali presidi, analizzati tanto nelle valenze fondative, quanto nelle possibili concretizzazioni metodologiche. -
Guernica a Pisa. Storie di amicizia e di impegno
Questo libro racconta di un gruppo di amici che in una Pisa ancora in rovina dopo la guerra costruiscono idee e progetti. Qui si parla di Picasso e della scultura del Trecento, di Adriano Olivetti, dei fratelli Taviani e della Mondadori, dei cineguf e dei partigiani, di Neruda, di Fibonacci, di case torri. Di scrittori e di artisti. Di mare e di vita quotidiana. Di donne e uomini che insegnando, lavorando nell’editoria, facendo politica, studiando e scrivendo, curando mostre e impegnandosi in battaglie urbanistiche e ambientali hanno cercato di trasformare una città talvolta pigra e miope. Oggi le figlie di due di quei grandi amici ricordano con i loro diversi sguardi quelle persone lucide e appassionate. Perché resti traccia della loro voce, di quel sogno e di quell’incanto, di quelle battaglie e di quei disincanti. Per raccontarsi, anche, nel loro crescere amiche insieme, nel perdersi e nel ritrovarsi. Un intreccio di relazioni fra la provincia, l’Italia e il mondo, in anni decisivi nello scorrere del Novecento. Una narrazione fatta di ricordi, ricerche, lettere, diari, fotografie e scoperte. Filo conduttore e simbolo è una Guernica che si sposta nel tempo fra case, città e generazioni. -
I segni fra teoria e storia per Giovanni Manetti
In questo volume, dedicato a Giovanni Manetti in occasione del suo pensionamento, sono raccolti ventotto saggi e interventi di amici, colleghi, collaboratori che ne riprendono o sviluppano interessi e temi di ricerca, ovvero ne illustrano il profilo di studioso e di professore. Figure centrali dell’antichità come Aristotele e Filodemo convivono con la riflessione sulle pratiche della medicina greca e della divinazione; esponenti significativi della modernità come Leopardi e Sicard si accompagnano ad autori della nostra contemporaneità, spaziando da Benveniste a Saussure a Peirce a Pasolini. Nei suoi studi Manetti ha seguito la prospettiva di una storia delle idee linguistiche e semiotiche intesa non solo come ricostruzione di alcuni momenti teorici significativi che queste discipline hanno vissuto nella loro plurisecolare esistenza, ma anche come uno stimolo alla comprensione e all’approfondimento dei problemi che caratterizzano la ricerca teorica del presente. -
La poesia del primo Carvajal tra semantica e metrica. Con un saggio di traduzione
Antonio Carvajal (Albolote, 1943) non ha mai fatto mistero della sua radice poetica luisiana, proclamandosi «poeta por contagio» di Luis de Góngora, Luís de Camões, Fray Luis de Granada e Fray Luis de León. A questi classici si aggiungono, nella genesi della sua poesia, i non meno “granitici” Gustavo Adolfo Bécquer, Rubén Darío, Federico García Lorca, Antonio Machado, Vicente Aleixandre, Elena Martín Vivaldi. Oggi maestro riconosciuto, Carvajal è riuscito ad interpretare le tradizioni liriche spagnole con una forte apertura europea, approdando a risultati di notevole originalità sul piano dei contenuti e della reinvenzione delle forme. Questo studio si concentra sulla lingua, sulla semantica e sulla metrica della sua prima produzione, offrendo al pubblico italiano anche la traduzione di alcuni testi esemplari. -
Bombardano Pisa! Cronache dal diario di Gradaletto Fagi. Testo vernacolare
“Il 31 agosto 1943 era una di quelle sfolgoranti giornate estive in cui colori e luci sembrano celebrare il trionfo della vita. La piacevole brezza mattutina aveva ormai ceduto alla calura invitante ai torpori pomeridiani. Pisa con le sue antiche memorie intatte giaceva illuminata dal sole lungo le sponde del suo fiume quando l’incanto della natura fu brutalmente violato dalla protervia degli uomini.” -
Blityri. Studi di storia delle idee sui segni e le lingue (2019). Vol. 1-2
La rivista si propone come strumento di ricerca e luogo di discussione sui temi concernenti le dottrine (esplicite e implicite) sul segno e sul linguaggio, in chiave contemporaneamente storica e teorica. -
Sulle tracce di una mitografia italiana della razza nella rincorsa coloniale
Questo libro affronta le distinte narrazioni del lemma razza dalla formazione risorgimentale dello Stato agli albori del nazionalismo, includendo le istanze della politica italiana di potenza. Dalla puntuale rilettura di testi fondamentali emergono le posizioni di figure rilevanti del Risorgimento e della fase postunitaria: Mancini e Mazzini, Gioberti, Balbo e Campo Fregoso, Bovio e Marselli, poi gli antropologi Mantegazza, Lombroso e Sergi fino a Morselli. Si mettono inoltre in risalto i protagonisti della lotta per la seconda emancipazione ebraica e valdese e, sul fronte dell'antirazzismo, Ghisleri e il suo gruppo, Colajanni e il dreyfusardo Paulucci di Calboli fino a Mondaini. Attraverso queste diverse prospettive Rigione delinea così i tratti diversificati di una «mitografia italiana della razza», rappresentando il lascito teorico più gravido di conseguenze del laboratorio politico italiano tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento, che confluirà nel nazionalismo imperialistico e nel razzismo fascista. Prefazione di Isa Ciani e Giuliano Campioni. -
Smartpsyche, Spirito del tempo e tempi della cura
La prima parte di questo volume contiene gli atti del xxxii convegno della rivista «Psicoanalisi e metodo», organizzato dall’associazione culturale e scientifica “Materiali per il piacere della psicoanalisi”, che si è tenuto a Lucca il 15 dicembre 2018. Il convegno, dedicato al tema “Smartpsyche. Spirito del tempo e tempi della cura”, è stato introdotto da Maurizio Camoni e Pier Claudio Devescovi ed è stato moderato da Alberto Schön. Le relazioni sono state svolte da Antonello Correale (Roma), Letizia Oddo (Pietrasanta, Lucca), Gabriella Ripa di Meana (Campiglia Marittima, Livorno) e Stefano Trumpy (Livorno). Negli atti sono riportate anche le discussioni, che hanno seguito le sessioni del mattino e del pomeriggio. Nella seconda parte del volume sono contenuti i contributi originali, distinti in varie sezioni: ""Teoria e clinica"""" (Stefania Aprile, Nicola Malorni, Lori Marie Ventura), """"Storia della psicoanalisi"""" (Giuseppe Zanda), """"Cinema"""" (Simona Massa Ope), """"Letture"""" (recensioni di Pier Claudio Devescovi, Monica Tomagnini, Giuseppe Zanda)."" -
Il pieghevole dei sogni
Il ritrovamento di un pieghevole pubblicitario con il quale molti anni prima il nonno omonimo pubblicizzava la sua attività di cantante lirico diventa per Enea Latomia l’inizio di un’indagine nella storia della sua famiglia. Attraverso le storie incrociate del nonno tipografo e del nipote aspirante avvocato, il romanzo racconta l’epopea di una famiglia il cui destino è quello di trovare, di generazione in generazione, un equilibro mai definitivo tra opposte istanze dell’animo. Individualismo e solidarietà, desiderio d’avventura e responsabilità, passione artistica e duro lavoro. La tensione di sogni irrealizzati e in attesa di trovare nuove vie d’uscita è uno dei temi centrali del libro. I fantasmi interiori dei Latomia si materializzano nei macchinari dello stabilimento tipografico. I suoni della tipografia, caotici e inesorabili, danno voce al tempo che ci insegue, alla vita che ci pone di fronte ai nostri limiti. A sua volta il contesto di Ortigia, isola affascinante, pericolosa come un canto di sirena che rischia di fagocitare le energie e il desiderio di avventura dei suoi abitanti, fa da contraltare allo sviluppo dissennato della città di Siracusa, emblema del mondo contemporaneo, che la circonda e quasi la invade con i suoi palazzoni, il suo cemento, la sua rozzezza.