Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2521-2540 di 10000 Articoli:
-
Ermeneutica e decostruzione. Il dialogo ininterrotto tra Gadamer e Derrida
Il confronto tra Gadamer e Derrida rappresenta uno snodo fondamentale della filosofia del secondo Novecento: questo libro lo indaga muovendo dalla convinzione che esista un’intrinseca familiarità tra le filosofie sviluppate dai due autori. Eredi della riflessione heideggeriana, seppur per vie diverse, ermeneutica e decostruzione sono in grado di superarne le impasses e di ripensare in chiave attuale alcuni dei temi fondamentali del filosofo di Messkirch. Il saggio presenta al lettore, in una forma sistematica e innovativa, i nodi teorici più rilevanti che accomunano le due correnti – la tradizione, il linguaggio, la dialettica, il testo e l’arte – con l’intento di gettare una nuova luce su di esse, rivendicandone così l’attualità. -
Antonino Votto il direttore di orchestra, il didatta
Nella vulgata, la figura di Antonino Votto risulta sempre 'illuminata' da quella di Arturo Toscanini, suo maestro e mentore. Questo volume, espressione del convegno internazionale di studi svoltosi al Conservatorio di Milano il 5 giugno 2019, contribuisce a delineare meglio le peculiarità indiscutibili del grande direttore d'orchestra e didatta, spesso alternative a quelle del suo celeberrimo maestro. Votto fu un conservatore, nel senso migliore del termine: potremmo dire il 'curatore' di un patrimonio di esperienza e di pratica secolari. Ma fu anche un innovatore nella didattica e nella trasmissione del sapere alle nuove generazioni di direttori, oltre che interprete attento al suono del Novecento. -
Il paradosso della civiltà culturale ambrosiana
Questo volume riprende l’argomento della prima monografia di Giovanna Rosa dedicata alla capitale morale e ne costituisce il perfetto compimento, disegnando la parabola della cultura ambrosiana dall’Unità a oggi attraverso una serie di approfondimenti cronologicamente successivi. La prima delle quattro parti in cui è divisa la raccolta si apre con un capitolo dedicato a Milano quale motore della cultura letteraria della modernità e svolge il compito di un’articolata introduzione che traccia il perimetro della ricerca. Il discorso parte dall’epoca postunitaria per arrivare alla produzione di Gadda, mette in luce il ruolo propulsivo della civiltà ambrosiana e le non poche contraddizioni che la caratterizzano e la condizionano, alle quali va ricondotta la mancata vocazione egemonica nazionale di Milano. La seconda sezione si concentra su tre autori della Scapigliatura, studiando l’aristocratico umorismo di Carlo Dossi, idiosincraticamente sintonizzato con l’illustre tradizione lombarda, la militanza di Ambrogio Bazzero, che lavora con meticoloso impegno sulla misura breve, e la lettura controcorrente del Risorgimento da parte di Roberto Sacchetti (finalmente un romanzo). Seguono, nella terza parte, le due immagini contrastive e complementari della città operosa, quella di Verga e quella dei palombari sociali, all’altezza di una data cruciale, il 1881 dell’Esposizione nazionale (e della pubblicistica che la accompagna). Chiude il libro una sezione tutta novecentesca: dopo il saggio su Testori e quello sull’infaticabile Oreste del Buono, ecco il capitolo dedicato alla casa editrice Feltrinelli (“nata con una forte vocazione d’impresa a marchio ambrosiano”), conclusione coerente con lo spiccato interesse per la mediazione editoriale che è uno dei fils rouges dell’attività critica di Giovanna Rosa. -
Teoria. Rivista di filosofia. Ediz. italiana e inglese (2021). Vol. 1: Il corpo e la sua eccedenza. Prospettive storico-concettuali da Spinoza a Foucault
In un momento storico in cui gran parte della popolazione mondiale, a causa della pandemia di Covid-19, si è ritrovata nella situazione – praticamente inedita – di essere pesantemente limitata nella propria libertà di movimento, si ripropone prepotentemente la domanda sul corpo, tanto su quello proprio, individuale, quanto su quello sociale, collettivo. Entro tale quadro problematico, «Teoria» dedica due numeri a questa discussione. Nel primo, che qui andiamo a presentare, sono raccolti saggi che trattano del corpo, o della corporeità, secondo una direttrice storico-concettuale, ponendo come asse tematico l'interrogazione sul corpo quale elemento di identità, nella sua essenziale funzione di costituzione del soggetto. -
Vespae iudicium coci et pistoris iudice Vulcano (AL 199 R. – 190 Sh.B.)
All'interno dell'Anthologia Latina, la silloge tràdita principalmente dal codex Salmasianus (Par. Lat. 10318), il Iudicium coci et pistoris di Vespa (IV-V sec. a.C.) si configura come una parodica controversia in versi che oppone un cuoco ed un fornaio di fronte al dio Vulcano, arbitro della contesa. A seguire la disamina introduttiva incentrata sull'autore, sullo stile e sullo statuto del componimento, si presenta qui una nuova edizione del testo critico, corredata della traduzione italiana e di un ampio commento linguistico, filologico ed esegetico, nel tentativo di ravvisare la doctrina del versificatore e ricostruire le caratteristiche principali del milieu culturale dal quale scaturisce l'opera. -
Quattro prediche 1792-1793
Fra il 1792 e il 1793, Hegel tenne a Tubinga quattro prediche incentrate sulla discussione della giustizia di Dio, del significato dello spirito di riconciliazione, del senso della fede in Cristo e dell’avvento del regno di Dio. Le Vier Predigten rappresentano un vero e proprio laboratorio in cui presero forma alcuni problemi teorici che accompagnarono Hegel nella gestazione di una filosofia della totalità capace d’essere un’espressione caratteristica, e ad un tempo personale, di quell’anelito verso l’Assoluto animatore del pensiero tedesco post-kantiano. -
La filosofia civile di Mario Casagrande. Dalla Normale alla scuola democratica
Il volume ricostruisce l'itinerario umano, culturale, politico, professionale di Mario Casagrande, sulla base di una estesa ricerca e di una inedita documentazione. Professore di storia e filosofia che per un trentennio formò generazioni di allievi al Liceo scientifico di Viareggio, Casagrande (Sidney 1917 - Viareggio 2011) fu, nei campi della cultura e della politica, tra le personalità vissute in Versilia più rappresentative del secolo scorso. Allievo della Normale, strinse significativi rapporti con Delio Cantimori e Cesare Luporini e si laureò con Guido Calogero, una delle guide del movimento liberalsocialista. Già in Normale il suo orientamento antifascista si manifestò in modo clamoroso. Nel dopoguerra ebbe una intensa esperienza politica nel partito comunista, sia localmente che a livello nazionale, all'epoca della commissione culturale di Mario Alicata. La sua filosofia, ispirata agli ideali civili dell'illuminismo, dello storicismo laico, del marxismo, si sviluppò nel confronto tra cultura umanistica e cultura scientifica, nel vivo delle discussioni sul rinnovamento e sulla riforma della scuola in senso democratico. -
La televisione italiana sulle riviste per ragazzi. Dal 1954 al 1964
L’esordio della prima programmazione televisiva della Rai, avvenuta nel 1954, ha coinciso con una stagione particolarmente felice della stampa periodica per ragazzi che, grazie a settimanali come il «Corriere dei Piccoli», «Il Giornalino» e «Il Vittorioso», ha contribuito all’educazione e alla crescita identitaria di generazioni di lettori bambini negli anni della ricostruzione postbellica. Come hanno guardato al nuovo medium comunicativo queste riviste, come lo hanno raccontato e vi si sono rapportate? Dopo un’iniziale diffidenza della stampa per ragazzi verso la televisione, si osserva una progressiva attenzione nel corso degli anni Sessanta sia attraverso articoli dedicati alla programmazione televisiva sia tramite la ripresa di noti personaggi e storie che dallo schermo approdano alla carta stampata e viceversa. Sulle pagine del «Corriere dei Piccoli» il pupazzo di Topo Gigio è il precursore di un fenomeno nuovo e crescente che si svilupperà negli anni a venire e a cui faranno seguito personaggi come Mago Zurlì, Scaramacai, Bonanza e molti altri. Allo stesso tempo alcuni personaggi del giornale entrano anche nel piccolo schermo, come Bibì e Bibò, Mio Mao, il Signor Bonaventura. Il bambino degli anni Sessanta è un lettore nuovo, mediatico che tuttavia non dimentica la bellezza della parola e il valore degli spazi della corrispondenza come possibilità comunicative e di dialogo identitario. Nella stampa periodica per ragazzi degli anni Sessanta è presente una valutazione maggiormente positiva delle potenzialità educative del nuovo mezzo televisivo e prevale uno sguardo di apertura, di incontro che diviene progressivamente scambievole alleanza multimediale tra mondo delle riviste e televisione verso la costruzione di nuovi orizzonti culturali creativi e generativi. -
... E il gran Baba al Madera per finire! I lauti buffet dei balli a corte nella Belle Époque
La vita di corte dei Savoia, nel periodo della Belle Époque, aveva nei tradizionali balli di carnevale i suoi momenti più attesi ed erano tantissime le persone che aspiravano ad un invito per trascorrere momenti indimenticabili fra dame con elegantissimi vestiti e preziosi gioielli, divise e decorazioni militari a iosa, illustri personaggi della politica, delle scienze e delle arti, in un ambiente di prestigio quale il palazzo del Quirinale. Ma erano anche molti ad essere interessati ai ""lauti"""" e """"sontuosi"""" buffet che si aprivano quando i Sovrani, dopo la mezzanotte, si ritiravano nei loro appartamenti... L'Associazione, presieduta da Maurizio Campiverdi, riunisce collezionisti italiani ed europei di menu storici e, oltre a studiare e analizzare i menu come fatto culturale, curarne i sistemi di catalogazione e di classificazione, organizza e promuove eventi tesi a valorizzare questi documenti come strumento conoscitivo della cultura gastronomica italiana."" -
Sul Simposio di Platone
Leo Strauss, storico e filosofo politico tra i più importanti del Novecento, è stato un magistrale interprete della filosofia antica, e di Platone in particolare. Ci ha insegnato un modo nuovo di leggere i dialoghi, con la sua attenzione al contesto drammatico, ai personaggi e alle vicende di un dialogo - che per questo va letto in modo diverso da un saggio -, come la via regia per riflettere sulle intenzioni dell’autore. La filosofia di Platone, infatti, non si può semplicemente identificare con quella di chi ne appare a prima vista il portavoce: Platone è uno scrittore corale. Un esempio ammirevole di questo approccio unico al testo di un dialogo è il corso di lezioni sul Simposio tenuto da Strauss a Chicago nel 1959. Qui la finezza esegetica, la profondità e la sensibilità letteraria di Strauss restituiscono come mai era accaduto prima le diverse concezioni dell’amore, dell’essere umano e del suo desiderio, del fondamento della vita politica, e del rapporto tra domandare filosofico e scrittura, che traspaiono dai discorsi dei protagonisti. Le lezioni sul Simposio offrono un contributo prezioso alla comprensione di Platone, ma sono anche un documento da cui non può prescindere chiunque voglia capire il pensiero di Strauss. Il volume, tradotto da Guido Frilli, oltre alle lezioni di Strauss presenta la premessa di Seth Benardete, che ne curò l’edizione originaria, e un’introduzione di Alessandra Fussi, curatrice della presente edizione e autrice di La città nell’anima. Leo Strauss lettore di Platone e Senofonte (ETS, Pisa 2011). -
La cintura di pietra. Alla scoperta delle mura medievali di Pisa. Ediz. illustrata
In questa guida sono delineate per grandi tratti le vicende delle mura medievali di Pisa, dall'epoca della loro fondazione agli avvenimenti successivi che ne hanno in parte modificato l'assetto. Non una storia dettagliata, ma i lineamenti generali che stanno alla base di una loro giusta comprensione, senza trascurare - almeno è questo l'intento - nessuno dei momenti o degli aspetti più importanti. Tutto ciò, attraverso le immagini ritenute più significative, sulla scorta dei più rilevanti studi condotti sull'argomento e delle rinnovate prospettive messe in risalto dal prezioso restauro. Per ulteriori approfondimenti, in calce è inserita una bibliografia essenziale. In questa nuova edizione della guida sono state inserite le immagini dei più recenti restauri e quelle dei più importanti edifici che si possono osservare durante il percorso in quota, dalla Porta Santa Maria a Piazza del Rosso. Si è poi proseguito con un itinerario a terra per tutta l’estensione della cerchia, includendo i preziosi restauri della parte occidentale, sia a Sud che a Nord dell’Arno. -
Giuseppe Baretti. Lingua e stile
Giuseppe Baretti (Torino 1719-Londra 1789), poliglotta e traduttore, lessicografo, autore di teatro, docente di Italiano a Londra e tanto altro ancora, con il suo stile di originalissimo nerbo è fra i nostri maggiori scrittori e il primo a comprendere modernamente che critica letteraria e giornalismo, o multimedialità, potevano saldarsi in un patto gravido di conseguenze formali ed etiche per la cultura europea. Questo volume – che si fregia del patrocinio dell'Accademia della Crusca – raccoglie gli atti del Seminario di studi del 15 dicembre 2020, organizzato dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Tricentenario della Nascita di Giuseppe Baretti, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con D. M. n. 26 del 30-01-2019, su istanza del CISESG-Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini di Seravezza. Il lettore entrerà da un punto di vista multiprospettico nella “officina” di Baretti e potrà riflettere sulla sua lungimiranza linguistica e sulla sua motivata e vitale idea di stile. Lingua e stile, in senso forte, capaci di costituire un'opera critica alla cui base è la fruttuosa tensione con il metodo scientifico di Galileo, e, in generale, una scrittura sempre plastica e avvincente, tra le più persuasive della nostra letteratura nella consapevolezza dei suoi strumenti, della parola-cosa. Correda il volume la riproduzione di una scelta di pagine dalla ""Easy Phraseology"""" (1775), prova “dal vivo” non solo della lingua e dello stile di Baretti, ma anche della sua attuale didattica della lingua italiana."" -
La biblioteca. Crocevia e connessione di mondi
"La Biblioteca: crocevia e connessione di mondi"""" raccoglie in forma sistematizzata le riflessioni elaborate in seno al XIII Convegno Internazionale della Fondazione culturale “Michel de Montaigne”. I contributi spaziano da ricognizioni diacroniche, relative all’evolversi dell’istituzione bibliotecaria e del ruolo di archivisti e bibliotecari come mediatori culturali, all’integrazione della biblioteca nel tessuto socio-culturale; dal complesso rapporto tra biblioteca e memoria, che chiama in causa la nozione di archivio, sino ad analisi letterarie imperniate sulla dimensione metaforica della biblioteca quale labirinto, enciclopedia, universo. Nel volume si intrecciano impulsi provenienti da aree specialistiche distinte e tuttavia affini, che contribuiscono alla creazione di un quadro dialogico, poliedrico e trans-disciplinare." -
La Carta Sociale Europea. Nuova ediz.
La Carta Sociale Europea è stata adottata a Torino il 18 ottobre 1961 dagli Stati membri del Consiglio d'Europa ed è stata ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge 3 luglio 1965, n. 929. Successivamente sono stati adottati il Protocollo addizionale, contenente nuovi diritti, 5 maggio 1988 (ratificato e reso esecutivo in Italia con la legge 8 marzo 1994, n. 207), il Protocollo di emendamento 21 ottobre 1991 (ratificato e reso esecutivo in Italia con la legge 14 dicembre 1994, n. 705) e il Protocollo addizionale sui reclami collettivi 9 novembre 1995 (ratificato e reso esecutivo in Italia con la legge 28 agosto 1997, n. 298). Il testo qui pubblicato è quello risultante a seguito della revisione fatta a Strasburgo il 3 maggio 1996, che contiene anche i diritti garantiti dal Protocollo addizionale 5 maggio 1988 (l'Italia lo ha ratificato e reso esecutivo con la legge 9 febbraio 1999, n. 30). Il nuovo testo revisionato della Carta Sociale Europea è destinato a sostituirsi progressivamente a quello originario secondo quanto disposto nella Parte III e nella Parte IV e sarà assistito sia dai controlli previsti dal Protocollo 21 ottobre 1991, sia dal nuovo sistema di reclami collettivi disciplinato dal Protocollo addizionale 9 novembre 1995. In questa nuova edizione la ""Carta Sociale Europea"""" viene offerta ai lettori con un articolato commento introduttivo, recante una ampia panoramica della disciplina e delle pronunce applicative: l'autore, Francesco Buffa, è attualmente Consigliere della corte di Cassazione italiana e giudice del Tribunale del contenzioso delle Nazioni Unite; ed è stato altresì magistrato distaccato a Strasburgo presso la Corte europea dei diritti dell'Uomo."" -
Un'altra democrazia in arrivo? La democrazia diretta e le sue declinazioni
L'alternativa tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa è uno dei temi principali con cui il pensiero politico ha dovuto confrontarsi, attraverso dibattiti, proposte e interpretazioni divergenti. La necessità di indagare problemi specifici, di partire da questioni e contesti particolari è alla base del presente lavoro, che mira a restituire un quadro teorico di insieme in grado di fungere da mappa per la contemporaneità. Gli elementi considerati potrebbero indurre il lettore a domandarsi se il periodico riproporsi della democrazia diretta quale alternativa alla democrazia rappresentativa non corrisponda in fondo ad un leitmotiv, destinato a ritornare ogni qualvolta quest'ultima tradisca le attese di chi confida in essa. -
Guida ai musei di Volterra
La guida descrive un percorso che racconta l'intera storia della città, attraverso la visita dei principali musei e monumenti volterrani. Musei che conservano importanti reperti archeologici quali l'etrusca Ombra della Sera o l'Urna degli sposi, capolavori dell'arte come la Deposizione del Rosso Fiorentino o l'Annunciazione di Luca Signorelli, monumenti unici: il Palazzo dei Priori o il Teatro Romano. Un racconto facilmente leggibile, ma approfondito, illustrato dalle molte fotografie dei musei e delle opere esposte. -
La riabilitazione neurocognitiva nel mondo del bambino
L'autonomia è uno dei temi più interessanti e complessi nel processo pedagogico del bambino. La riabilitazione neurocognitiva ha accolto la sfida osservando l'azione comune nel vissuto quotidiano. Il bambino è calato nella realtà. La sua azione è analizzata in modo da comprendere il processo di rimodellamento tra le differenti fonti di conoscenza, compresi gli scambi comunicativi e il linguaggio. Il ruolo pedagogico del riabilitatore è affiancato da quello del genitore e del bambino stesso nel ricercare i punti di contatto tra l'esercizio e le azioni quotidiane, mettendone a fuoco la centralità nel costruire la sua identità durante il percorso di crescita e di recupero. L'esercizio viene progettato in modo da assegnare un senso all'interazione del bambino, proiettata anche verso la complessità del mondo reale e vissuto. Il riabilitatore mette a disposizione le sue conoscenze per favorire nel bambino una maggiore consapevolezza verso il proprio corpo e le sue risorse. Il concetto di unità mente-corpo nel bambino, come elemento cardine della riabilitazione neurocognitiva, ne è rafforzato e reso più trasparente. Con la collaborazione di Ambra Berretta, Ise Breghi, Elena De Feo, Giulia Frollano, Ilaria Mariancini, Rita Tavella, Alessandra Tozzini. -
Imagines agentes opuscula 1969-2020
3 tomi indivisibiliImagines agentes réunit articles et essais composés entre 1969 et 2020. Ces opuscula offrent un itinéraire qui comprend l’Étrurie, l’Italie antique et la Grèce et proposent une réflexion allant du monde archaïque au monde hellénistique gréco-romain. Le mythe, la religion et les programmes figuratifs des monuments sont au centre d’une enquête fondée principalement sur l’analyse des images. Le titre du recueil, en se référant à l’art de la mémoire défini par les anciens rhéteurs, veut évoquer plus précisément les stratégies de la recherche entre mémoire et histoire, sémiologie et iconologie, visée critique et capacité d’empathie. C’est pourquoi les Imagines agentes, en présentant de multiples scènes où s’incarne le passé, entendent aussi interroger notre présent : ut poesis historia.Françoise-Hélène Massa-Pairault, née en 1944, est Directrice de recherche émérite au Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS). Ancienne élève de l’École Normale Supérieure (ENS) et ancien membre de l’École française de Rome (EFR), elle a enseigné langue et littérature latine à l’ENS, obtenant en 1983 le titre de Docteur d’État de la Sorbonne. Ses recherches archéologiques l’ont conduite à Tarquinia, Bolsena, Marzabotto. L’Année étrusque en Toscane, sous le patronage de l’UNESCO, en 1985, et l’exposition de Venise sur les Étrusques au palais Grassi, en 2000, comptent parmi les manifestations auxquelles elle donna une contribution scientifique. À l’origine de nombreux congrès et séminaires entre Paris (ENS-UMR Archéologies d’Orient et d’Occident), Rome (EFR) et Naples (Centre Jean Bérard), elle a aussi collaboré avec de prestigieuses institutions italiennes dont l’Instituto Italiano per gli Studi Filosofici. Savant connu internationalement, elle a obtenu en 1996 le prix de la culture de la Présidence du Conseil des Ministres de la République italienne pour son ouvrage Iconologia e politica nell’Italia antica et en 2003 une mention spéciale du prix Salvatore Valitutti de la Province de Salerne pour son ouvrage La formazione del cittadino e la creazione dell’École Normale. -
La stazione di Viareggio di Roberto Narducci e l'architettura ferroviaria degli anni 1930 in Toscana: problemi di tutela e di restauro
La giornata di studio La stazione di Viareggio di Roberto Narducci Le l'architettura ferroviaria degli anni 1930 in Toscana: problemi di tutela e di restauro è stata organizzata dal Cedacot in collaborazione con la Provincia di Pistoia e con il supporto del Mart di Trento e Rovereto, della Fondazione FS italiane di Roma, della Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, della Soprintendenza per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato, degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Lucca e di Pistoia. Testi di Fabrizio Falli, Milva Giacomelli, Ezio Godoli, Paola Pettenella, Antonella Serafini, Eugenia Valacchi. -
Forme della certezza. Genesi e implicazioni del «Fürwahrhalten» in Kant
Il Fürwahrhalten, o ritener vero, rappresenta uno dei concetti più controversi dell’epistemologia di Kant. Raramente menzionato nelle opere a stampa – e sempre per discutere questioni molto specifiche connesse al tema della fede – il Fürwahrhalten è rimasto per lungo tempo ai margini degli studi di settore, suscitando l’interesse della critica solo in tempi relativamente recenti. Questo saggio si propone di chiarire alcune delle problematiche che il concetto di ritener vero tuttora solleva, riguardanti soprattutto la sua genesi e la sua funzione teorica all’interno del sistema critico. L’indagine ripercorre le tappe della riflessione kantiana su questo tema, a partire dal confronto precritico con i principali esponenti della logica illuminista (Wolff, Knutzen, Baumgarten, Meier e Crusius) fino alla formulazione definitiva del Fürwahrhalten dopo la pubblicazione della Critica della ragion pura. Attraverso lo studio del corpus logico, il volume mette in luce come il ritener vero, lungi dall’essere un concetto marginale dell’epistemologia critica, costituisca il fulcro di una teoria sistematica della certezza declinata in termini modali. Una teoria che rappresenta il punto di arrivo di una riflessione lunga e travagliata, che ha portato Kant a rinnovare profondamente molti dei temi tradizionali della logica settecentesca.