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Legalità ed efficienza nell'amministrazione commissariata
Il presente Volume raccoglie gli atti del XXIV Convegno annuale di studi di Diritto amministrativo, svoltosi a Montepaone il 21-22 giugno del 2019 su «Legalità ed efficienza nell'amministrazione commissariata». Il tema trattato, che da sempre costituisce un argomento di studio da parte della scienza del diritto amministrativo, ha acquisito negli ultimi anni una particolare centralità in considerazione dell'ampliamento delle fattispecie in cui il legislatore consente di ricorrere ad organi di amministrazione straordinaria, anche al di là delle contingenze legate alla gestione delle emergenze. Ne discende che la legittimazione di poteri straordinari di sostituzione è diventata, in casi sempre più numerosi, un modo ordinario di gestire l'attività amministrativa, travalicando il limite della eccezionalità, anche solo per evitare casi di cattiva amministrazione. Accanto alle ipotesi di amministrazione commissariata per motivi legati al rispetto dei vincoli finanziari, come risposta alle infiltrazioni mafiose o ancora in materia di realizzazione di opere pubbliche e di tutela ambientale, particolare rilevanza è oggi assunta dai commissariamenti legati all'ambito sanitario, che la recente crisi pandemica ha reso di stringente attualità. Gli Autori si interrogano, pertanto, sul difficile equilibrio tra le esigenze sostitutive connesse alle varie forme di commissariamento e la validità di tali schemi sul piano della legalità ed efficacia dell'azione amministrativa. -
Rapporti di lavoro e procedure liquidatorie dell'impresa
Con il d.lgs. n. 14/2019, che introduce il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, viene predisposta, per la prima volta in assoluto, una disciplina organica per i rapporti di lavoro coinvolti da una procedura concorsuale liquidatoria: la liquidazione giudiziale, che sostituisce il fallimento di cui al r.d. n. 267/1942 (l. fallimentare). Sino al d.lgs. n. 14/2019, infatti, tali rapporti sono stati accomunati a tutti gli altri rapporti contrattuali pendenti dell'impresa fallita e pertanto sono stati disciplinati dalla l. fallimentare, attraverso l'applicazione estensiva di regole non perfettamente rispondenti alle complesse istanze avanzate dai lavoratori durante un fallimento. Il volume, attraverso una ricostruzione storico evolutiva, analizza la lunga ed articolata interazione tra la disciplina delle procedure concorsuali ed il diritto del lavoro, anche nella dimensione eurounitaria, con l'obiettivo di verificare se le nuove disposizioni siano idonee a risolvere le molteplici questioni interpretative sollevate durante la vigenza della l. fallimentare. Invero, sebbene il Codice contenga una disciplina organica dedicata allo stato dei rapporti di lavoro, alla disciplina dei crediti, a quella dei licenziamenti, e del trasferimento dell'impresa in stato di crisi, molte delle soluzioni adottate confermano l'assetto complessivo precedente, di cui replicano punti deboli ed incongruenze. Nel rinnovato contesto delle procedure concorsuali, «continuità aziendale» e «rilevazione tempestiva della crisi» costituiscono le due espressioni cardine della riforma, peraltro riprese nella versione aggiornata dell'art. 2086 c.c. Questo articolo, pertanto, viene indicato come criterio interpretativo su cui costruire modelli partecipativi, per una migliore diffusione della cultura della sicurezza, di cui lavoratori e rappresentanti sindacali si facciano partecipi, in una prospettiva preventiva della crisi dell'impresa e della sua insolvenza. Infine, a causa dell'emergenza sanitaria, che ha rinviato di un ulteriore anno l'entrata in vigore del Codice, l'insolvenza dell'impresa sarà affidata alle regole del fallimento, e ciò spiega il metodo dell'analisi condotta, basato su un costante raffronto tra la disciplina del fallimento e quella della liquidazione giudiziale. -
Memoria, inclusione e fruizione del patrimonio culturale-Memory, Inclusion and Cultural Heritage
Il volume si propone di presentare i primi risultati del progetto di ricerca interdipartimentale Inclusive Memory. Promozione e sviluppo di una memoria comune e inclusiva attraverso percorsi innovativi di didattica museale finanziato dall'Università degli studi Roma Tre. Il progetto pone le sue fondamenta sull'idea di museo quale luogo educativo, non solo nei termini canonici (museo come spazio educativo), ma soprattutto in riferimento al concetto di integrazione sociale e culturale. Esso mira a promuovere la costruzione di una memoria sociale comune e condivisa realizzata tramite un sistema di inclusione che passa attraverso il luogo museale. -
Impresa mineraria e space mining
L'opera affronta gli aspetti civilistici di un settore che sarà centrale per il futuro fabbisogno mondiale: l'industria mineraria spaziale. L'estrazione di risorse minerarie dai corpi celesti, ed in particolare dagli asteroidi vicini alla terra (NEAs), è ormai una realtà viva ed attuale. Diverse imprese minerarie spaziali sono infatti pronte ad iniziare la propria attività in orbita. Tale panorama si scontra tuttavia con forti lacune normative. Pertanto, il presente studio - muovendo dalla disciplina mineraria ex r.d. n. 1443/1927 e senza trascurare gli ordinamenti internazionali più rilevanti - offre una ricostruzione dell'impresa mineraria spaziale in rapporto con la legislazione vigente. -
Introduzione alla filosofia della politica
La Collana raccoglie saggi di Filosofia della politica, del diritto, dell'economia e del lavoro, nonché di Etica sociale, riguardanti questioni di attualità e figure rilevanti del nostro tempo. Essa privilegia problemi e autori che la cultura egemone ignora o non considera adeguatamente. La Collana, quindi, si propone di andare «oltre» le mode culturali del nostro tempo anche per trascenderlo e dominarlo. Essa, perciò, esercitando una libera e responsabile critica, presenta testi che sono condizione per costruttive proposte civili. Il libro è un manuale introduttivo alla Filosofia della politica. Esso considera teoreticamente e in maniera organica ed originale sia alcune questioni fondative della Politica e del Diritto pubblico sia alcune teorie che, nella Modernità e nella Postmodernità, hanno esercitato e tuttora esercitano un peso decisivo negli orientamenti politici e nelle conseguenti scelte organizzative ed ordinamentali. Dall'analisi emergono le rationes e simultaneamente gli errori di metodo e di contenuto di molte dottrine politiche e giuspubblicistiche contemporanee intorno a temi fondamentali (natura e fine della comunità politica, bene comune, rapporto politica/economia, potere costituente e via dicendo). Emerge, inoltre, che - pur nelle loro diversità - liberalismo, radicalismo, socialdemocrazia, marxismo, personalismo hanno alla base lo stesso minimo comune denominatore, che il presente lavoro individua con un loro serrato esame. -
Lezioni (1969-2019). Vol. 3: 2011-2019
Lezioni (1969-2019). Volume III (2011-2019) -
Multilinguismo e funzione pubblica. Dal prestigio del modello francese alla costruzione dell'identità europea
Multilinguismo e funzione pubblica -
Sviluppo sostenibile e turismo
Questo testo propone una ricostruzione sia dal punto di vista teorico che applicato della relazione fra sostenibilità e turismo con l'obiettivo di fornire strumenti analitici per indagare su una connessione di grande rilevanza per il nostro territorio. Tale rilevanza riguarda non solo il contributo alla crescita, ma l'attitudine a rispondere alle nuove sfide che le trasformazioni economiche pongono alla società. Il testo - anche per la strumentazione pratica fornita - potrà essere di supporto ai policymakers locali e gli attori che operano nel settore turistico per individuare strategie per coniugare sostenibilità e turismo insieme alla redditività e allo sviluppo del territorio. -
Il diritto comparato e la «Blockchain»
Il Diritto Comparato e la Blockchain -
Diritti fondamentali sociali e tutela collettiva nell'Unione europea
Diritti fondamentali sociali e tutela collettiva nell'Unione europea -
Il sequestro preventivo penale tra principi costituzionali e vincoli sovranazionali
Il sequestro preventivo penale tra principi costituzionali e vincoli sovranazionali -
Oneri di allegazione e prova
Il presente lavoro affronta il delicatissimo e sempre attuale tema dell'onere di allegazione e prova, ampiamente affrontato dalla dottrina e dalla giurisprudenza con diverse e recenti pronunce della Corte di cassazione, le quali ultime hanno fornito lo spunto per un generale approfondimento riguardo alle obbligazioni di facere. L'autore tenta dunque di fornire una ricostruzione sistematica dei diversi temi di indagine, riferiti all'onere di allegazione dei fatti a carico delle parti, correlato con il potere di rilevazione d'ufficio da parte del giudice delle eccezioni in senso lato in sede di accertamento dei fatti. Parimenti, l'indagine prosegue affrontando il travagliato tema dell'onere della prova - non disgiunto da quello di acquisizione, nonché dal nesso di causalità a carico delle parti - quale regola di giudizio. Le recenti pronunce c.d. di San Martino dell' 11 novembre 2019 della terza Sezione della Corte di cassazione - seppur in tema di responsabilità medica - consentono di fornire una ricostruzione del tema partendo dalla nota pronuncia delle Sezioni unite del 2001 e ripercorrendo i vari orientamenti - per certi versi in controtendenza, quale quello delle Sezioni Unite del 2015, riguardante la azione di responsabilità degli amministratori di società di capitali - nel tentativo di fornire una interpretazione del differente perimetro in cui si dovrebbero sviluppare i suddetti oneri di allegazione e della prova e del nesso di causalità, con specifico riferimento alle azioni derivanti da obbligazioni di facere, rispetto a quelle di dare. -
Persona umana e diritto al nome
Il lavoro interroga lo statuto normativo del diritto al nome, alla luce del valore della persona umana. L'analisi diviene occasione di verifica del contemperamento, a fronte delle peculiarità del caso concreto, tra autorità e libertà, nonché per svolgere riflessioni sulla funzione del nome e sulla tenuta dell'istituto, al cospetto delle problematiche che, allo stato dell'arte, appaiono più significative. Si pensi all'accresciuta esigenza, avvalorata dal progressivo affievolirsi del rilievo pubblicistico del nome, di abbandonare il ricorso a vetusti automatismi (come la questione dell'attribuzione del patronimico) i quali, sebbene in modo più temperato rispetto al passato, innescano contrasti con i valori fondamentali accolti dal nostro ordinamento (uno fra tutti il principio di eguaglianza dei genitori), senza che possa farsi capo ad una plausibile ragione in grado di giustificare la conservazione di un simile privilegio. Il valore della persona umana impone l'effettiva attuazione delle situazioni esistenziali, anche in coerenza con l'imperativo costituzionale che impone di rimuovere gli ostacoli di fatto all'eguaglianza degli individui, sebbene ciò ponga delicati problemi nell'individuazione del confine entro il quale l'intervento autoritativo deve arrestarsi per non travolgere le istanze di libertà individuale. -
Storie di giuristi e di emigranti tra Italia e Francia. Il diritto internazionale del lavoro di primo Novecento
Il libro restituisce un'immagine, tra le tante possibili, della cultura giuridica europea d'età liberale impegnata nella sfida di comprendere e gestire i problemi connessi ai flussi di manodopera migrante. A partire dal caso di studio dei rapporti italo-francesi, l'autrice indaga la speciale condizione degli operai stranieri, l'accessibilità alle norme di protezione, l'interazione tra le leggi sociali e la salvaguardia dell'ordine pubblico. Controllo dell'immigrazione da un lato e tutela degli emigranti dall'altro, accostati al tema della concorrenza economica internazionale, diventano gli elementi chiave per analizzare le vicende politiche e le riflessioni dottrinarie che portarono alla precoce affermazione di un discorso giuridico internazionalistico sul lavoro. Nel racconto storiografico emergono intrecciati due filoni narrativi: il processo costitutivo delle prime convenzioni internazionali in materia di lavoro; il contributo originale e creativo dei giuristi alla costruzione disciplinare, che trovava nei metodi comparativi e nelle pratiche di condivisione dei saperi le strategie più efficaci. -
Il consumatore calcolante
Lo studio esamina la formazione del contratto telematico tra professionista e consumatore verificando l'incidenza della tecnologia sulla disciplina tradizionale di conclusione del contratto. La ricerca si svolge attraverso l'esame del dato positivo, nonché della prassi del commercio on line che denuncia uno scollamento tra la norma e il fatto e suggerisce un'indagine sul potere di predisposizione del professionista capace di incidere sulla formazione del contratto aggravandone il procedimento nell'esercizio dell'autonomia privata procedimentale. Al contempo si analizzano gli strumenti di tutela pensati dal legislatore per garantire al consumatore di scegliere consapevolmente. -
«Nuptiae haereticorum». Una ricerca sui rapporti tra leges e canones, alla luce della religionis vel sectae diversitas di C.I. 5.1.5.3
Una ricerca sui rapporti tra leges e canones, alla luce della religionis vel sectae diversitas di C.I. 5.1.5.3 -
Prevenire la corruzione: nuove strategie regolatorie tra pubblico e privato
Il presente volume rappresenta il consolidamento di due percorsi di ricerca: il dottorato di ricerca in Istituzioni e Politiche e il periodo di stage presso l'Autorità Nazionale Anticorruzione. Il fil rouge dello studio è rappresentato dal concetto di contaminazioni regolatorie in materia di prevenzione dei fenomeni corruttivi: in un settore ove la produzione di regole è policentrica, si è scelto di indagare le interazioni tra la sfera sovranazionale e il diritto interno, tra il settore pubblico e il settore privato, tra regolazione e prassi. -
Merito creditizio e tutela del consumatore
La valutazione del merito creditizio mira a contenere il rischio di sovraindebitamento nei mercati del credito, riconosciuto tra le cause piú gravi di inefficienza allocativa. Le normative che la contemplano prediligono la personalizzazione del quadro informativo a favore del cliente, senza offrire certezze nel trattamento delle conseguenze dell?inadempimento. La complessità dello scenario sconsiglia l?adozione di una prospettiva di qualificazione ancorata unicamente alla dicotomia responsabilità-invalidità. In questa direzione, si invita l?interprete a un controllo di adeguatezza del rimedio e a non trascurare l?esigenza di conservazione del rapporto. -
Dimensione del vizio, nullità «selettiva» e conformazione dei negozi
Lo studio offre un percorso argomentativo inedito per dimostrare come la nullità si proponga quale strumento non solo demolitorio ma, in tutti i casi in cui l'atto rifletta interessi leciti e meritevoli, viepiù conformativo della sua efficacia; come cioè rimedio complesso, referente dei principi di effettività, adeguatezza, proporzionalità e del canone di ragionevolezza. Il che è evidente in modo particolare in ambito contrattuale. Punto di partenza è costituito da un duplice chiarimento. Il primo volto a svelare l'equivocità della comune spiegazione della formula consegnata all'art. 1419 c.c. e in particolare del riferimento ad un fenomeno di propagazione della nullità dalla parte al tutto. Il secondo finalizzato a dimostrare la fallacia del dogma di simmetria tra area del vizio e area della nullità. Chiarito che la nullità è altro rispetto al rilievo della natura e della misura del vizio, può essere recuperata la sua dimensione squisitamente rimediale, di intervento al servizio e della legge e dell'autonomia negoziale. Il giudizio di nullità non va inteso solo come sanzione degli interessi illeciti o immeritevoli, se, com'è naturale, questi sono inseriti in un complesso regolamento che riflette anche un valore da tutelare, di talché lo stesso non può svolgersi in modo meccanicistico, senza dar luogo ad una risposta insufficiente o ultronea, dunque inadeguata. Superando così anche l'idea di qualificazione negativa, il giudizio di nullità manifesta la sua natura di strumento composito, all'un tempo, negativo e positivo, dunque di ""giusto rimedio"""", naturalmente conformativo della potenza effettuale, da riplasmare in modo che siano congruamente combattuti gli interessi riprovati e adeguatamente soddisfatti gli interessi leciti e meritevoli di tutela investiti nell'operazione negoziale."" -
Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 1: Metodi e tecniche.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile.