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Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 2: Fonti e interpretazione.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile. -
Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 3: Situazioni soggettive.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile. -
Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 4: Attività e responsabilità.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile. -
Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 5: Tutela e giurisdizione.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile. -
Trattato delle leggi
Si pubblica per la prima volta in lingua italiana il Trattato delle leggi di Jean Domat, che - grazie alla sua erudizione romanistica e filosofica e alla sua vocazione precorritrice - seppe portare avanti le lancette della storia giuridica verso la modernità, preparando così il terreno alla codificazione napoleonica d'inizio Ottocento. Questo lavoro - che funge da premessa metodologica a Le leggi civili nel loro ordine naturale - pone le basi teoretiche e sistematiche della legislazione come oggi è comunemente intesa. Dalla lettura del Trattato l'uomo politico contemporaneo ricava l'intonazione che dovrebbe sempre servire alla concertazione e razionalizzazione dell'attività dei parlamenti. -
Lezioni di diritto tributario. Parte generale
ezioni di diritto tributario. Parte Generale - Seconda edizione -
Diritti della persona e altri scritti
Il volume raccoglie articoli e saggi in Riviste Giuridiche, Relazioni in Convegni (i cui atti sono stati pubblicati) e i temi trattati sono il Diritto Civile, Societario, Fallimentare e Processuale Civile. Nella prefazione del Prof. Pietro Rescigno si segnala la ""vivace presenza nei nostri Studi, la fervida attenzione alle novità... sempre con estrema chiarezza di pensiero e di linguaggio"""". Per la nota più risalente, relativa ai Diritti della personalità, evidenzia come """"a distanza di anni si coglie la felice anticipazione di problemi e soluzioni"""". Tra i nuovi articoli si segnala quello in Giustiziacivile.com sul caso Grande Stevens/Italia."" -
La struttura del diritto
Prefazione di Francesco Roccobono. -
Lo statuto dei lavoratori: come nasce una legge
Il libro ripercorre le tappe che hanno portato all'approvazione dello statuto dei lavoratori nel 1970: il progetto di Di Vittorio nei bui anni Cinquanta, la ripresa dell'idea di un provvedimento organico col centrosinistra, l'impegno fino all'ultimo respiro di Brodolini, le intuizioni di Giugni sulla legislazione «di sostegno», le spinte volitive di Donat-Cattin e finalmente l'approdo alla legge. Si fa, poi, la cronaca «minuto per minuto» del percorso parlamentare, talvolta piuttosto faticoso, di tutti i 41 articoli dello statuto (e di qualche altro che non riuscì a entrarci), scavando negli atti delle due Camere e scoprendo anche storie sconosciute o addirittura comiche. Chiudono un'appendice di documentazione e una riflessione - scherzosa ma non troppo - su quel che è rimasto dello statuto dopo cinquant'anni. -
Il fatto e la domanda in giudizio. Profili ricostruttivi
Il presente volume offre quale particolare punto di osservazione del processo, e specialmente della domanda giudiziale, il ruolo svolto dal fatto. Le tipologie in cui lo stesso tradizionalmente si articola costituiscono, pur nella loro ambiguità semantica, la matrice organizzativa delle attività processuali, scandite da precisi oneri e rigide preclusioni: il fatto costitutivo presiede alla specificazione della domanda giudiziale e incide sull'organizzazione del rito, nella cui dinamica il perimetro fattuale necessario alla trattazione e alla decisione della lite è costruito sui fatti principali a quello correlati (modificativi, impeditivi, estintivi) e, in talune fattispecie, anche su fatti di difficile inquadramento nella tassonomia legislativa, idonei a incidere sull'entità o sul modo di essere dei fatti principali, che l'autrice individua nella categoria dei fatti «secondari sostanziali». L'analisi è condotta alla luce dei molteplici profili che sollecitano una riflessione sul tema oggetto dell'indagine: dalle preziose elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali di concetti cardine della teoria generale del processo, quali oggetto del giudizio e mutatio libelli, alle espressioni del contenzioso moderno difficilmente adattabili a un sistema che richiede una completa ed esauriente sostanziazione della domanda sin dagli esordi del giudizio. Un quadro di rivisitazioni rispetto alle quali l'esperienza francese si pone come significativo campo di indagine e di confronto sia per lo sviluppo originale e autonomo che in quell'ordinamento accompagna metodo ed elaborazione concettuale della categoria del fatto e del suo ruolo nel processo, che ha originato una nozione di oggetto della domanda in giudizio incentrata sul risultato economico o sociale perseguito non lontana da recenti acquisizioni della nostra giurisprudenza più innovativa, sia per la costante attenzione che in quell'ordinamento è rivolta ai rapporti tra imperativi di ordine ricostruttivo ed esigenze di funzionalità ed efficienza proprie di un sistema processuale attento a non chiudersi in rigide barriere preclusive in primo grado come anche in sede di appello. -
I contratti con la pubblica amministrazione
I contratti con la pubblica amministrazione sono un particolare tipo di contratto che diverge dagli altri strumenti negoziali, in quanto la funzionalizzazione dell?interesse perseguito dal soggetto pubblico e i requisiti che la parte privata, in specie nei contratti ad evidenza pubblica, ma anche nelle altre forme contrattuali, deve garantire per poter contrattare con la parte pubblica, consegna all?interprete un modello di contratto ispirato non solo alla collaborazione tra i soggetti contraenti in virtú del risultato concreto da realizzare, ma soprattutto orientato alla responsabilizzazione del soggetto privato per quanto di sua competenza. Gli interessi di entrambi devono convergere verso un risultato coerente con i bisogni e le aspettative del singolo e della comunità. Se nel passato la locuzione pubblica amministrazione evocava nel cittadino immagini negative di autoritarismo coniugato a scarsa efficienza, negli ultimi decenni il contemperarsi di normative sia nazionali che sovranazionali ha modificato l?agere della p.a. e inciso in maniera significativa sulle sue relazioni con il pubblico. Anche la dicotomia pubblico/privato, a lungo considerata invalicabile, può essere superata in virtú di una riflessione sui principi costituzionali di buon andamento, imparzialità ed efficienza cui devono ispirarsi i soggetti pubblici, a garanzia delle prestazioni offerte. Nell?alveo della piú moderna dottrina, il metodo sistematico-assiologico consente all?interprete di superare il dato letterale e, in una prospettiva ermeneutica di ricostruzione dei singoli atti e comportamenti, di giungere alla soluzione piú adeguata, conformando l?azione amministrativa ai criteri di solidarietà, sostenibilità, ragionevolezza, proporzionalità e conservazione. Il rapporto fra l?attività negoziale e la ricaduta dell?azione è il tratto che piú di ogni altro caratterizza e distingue le contrattazioni fra privati da quelle nelle quali è coinvolto un soggetto pubblico; ed è questa la prospettiva ermeneutica che l?interprete deve assumere come punto focale per valutare e individuare l?ordinamento del caso concreto riguardo all?interesse generale. -
La questione istituzionale nell'Italia delle nuove Signorie
Il volume, frutto di una trentennale esperienza dell'autore in varie magistrature, si caratterizza per un aggiornato e non convenzionale studio dei lineamenti fondamentali del sistema istituzionale italiano e dei suoi problemi, prepotentemente emersi durante la gestione dell'emergenza sanitaria, sociale ed economica conseguente all'epidemia di coronavirus che ha caratterizzato l'intero 2020. La principale causa delle criticità che connotano e condizionano il funzionamento delle istituzioni e dell'amministrazione nel nostro Paese viene individuata nella eccessiva ed artificiosa dispersione di numerose competenze e funzioni pubbliche, aggravatasi dopo la riforma del titolo V della Costituzione, esito di una esasperata logica autonomistica affermatasi negli anni Novanta del secolo scorso non solo a livello territoriale ma anche funzionale. Ne consegue una severa analisi del sistema politico-amministrativo italiano, prigioniero di troppi particolarismi che lo condannano all'immobilismo e soffocano l'interesse pubblico generale, favorendo nel contempo il formarsi di nuove «signorie» a tal punto da rendere configurabile una vera e propria «Questione istituzionale». Il tutto accade nel mentre l'Unione Europea chiede garanzie sulla funzionalità ed affidabilità degli apparati pubblici italiani per concedere i finanziamenti previsti dal c.d. «Recovery fund». L'intento perseguito è quello di offrire non solo ai politici ed ai giuristi ma soprattutto ad un'ampia platea di lettori, verosimilmente disinformata e poco attenta alle vicende della «res publica», una bussola per orientarsi nella comprensione dell'evoluzione del nostro sistema istituzionale, dei suoi mali e dei possibili rimedi nella convinzione che, per una sorta di «eterogenesi dei fini», oltre venti anni di riforme, lungi dal «semplificare», hanno finito per appesantire il funzionamento delle Istituzioni pubbliche del nostro Paese, rafforzandone i deteriori aspetti burocratici ed un reticolo di privilegi non più tollerabili dalla collettività nazionale. -
La contrattualizzazione dei dati personali dei consumatori
Muovendo dal fenomeno della commercializzazione dei dati personali dei consumatori, il lavoro analizza i formanti giuridici che intersecano il tema a livello nazionale ed europeo. Lo sguardo è rivolto principalmente alla disciplina in materia di protezione dei dati personali e agli istituti privatistici che possono essere invocati dinanzi alla crescente patrimonializzazione dei dati. Il cuore dell'indagine è dedicato ai modi in cui lo statuto contrattuale consumeristico può combinarsi con il sistema di data protection. In tale contesto, la maggior parte delle riflessioni sono ispirate dai rapporti tra il regolamento (Ue) 2016/679, ossia il regolamento generale per la protezione dei dati, e la direttiva 2019/770/Ue, relativa ai contratti di fornitura di contenuti e servizi digitali. Quest'ultima, infatti, giuridicizzando lo scambio «servizi/contenuti digitali contro dati personali» apre le porte ad una nuova stagione del diritto contrattuale, deputato a fronteggiare le sfide del «capitalismo della sorveglianza». -
Educational research in museum settings: methodologies, tools and functions-La ricerca empirica al museo: metodologie, strumenti e funzioni. Ediz. bilingue
Il manuale si propone di avviare il lettore alle pratiche e agli strumenti della ricerca educativa in ambito museale. Partendo dall'origine e dalle funzioni del museo e della didattica museale, l'opera si concentra sugli elementi cardine della metodologia della ricerca al museo, per poi fornire esempi di percorsi educativi di fruizione e valorizzazione del patrimonio basati su disegni empirici. -
Titolarità e gestione nei rapporti fiduciari
I rapporti fiduciarî sono estremamente diffusi, soprattutto nell'àmbito dei rapporti familiari o di stretta amicizia, ma allo stesso tempo sono evanescenti, per la difficoltà di conoscere gli accordi esistenti, spesso improntati all'oralità, e di valutarne la rilevanza giuridica. Per evidenziare l'ubi consistam del fenomeno, il titolo dell'opera - «Titolarità e gestione nei rapporti fiduciarî» - pone due concetti in alternativa tra loro: da un lato, vi è la gestione attiva, tipicamente connessa ad un contratto di mandato. Dall'altro, vi è l'acquisto e la conservazione di una titolarità statica, posta in capo al fiduciario per conto del fiduciante. Una 'proprietà obbligatoria', che si realizza al fine di consentire al fiduciante di non comparire. Dopo aver individuato i tratti caratteristici dell'istituto, l'opera si sofferma sulle diverse fasi del rapporto fiduciario, distinguendo i due momenti dell'attribuzione del diritto reale e della promessa fiduciaria. È quest'ultima ad illuminare lo svolgimento del rapporto fino alla sua conclusione, data dal ri-trasferimento del bene al fiduciante: ulteriore atto negoziale solvendi causa, necessario per sanare lo squilibrio patrimoniale determinatosi con l'acquisto in capo al fiduciario. Se ciò non accade, la promessa fiduciaria, anziché essere mantenuta, risulterebbe tradita. -
La funzione del part-time: tempi della persona e vincoli di sistema
Il libro affronta il tema della funzione attribuita dal diritto positivo al lavoro a tempo parziale per verificare la coerenza della relativa disciplina rispetto al canovaccio del dibattito pubblico che esalta il carattere astrattamente polivalente di quel sotto-tipo contrattuale e celebra la convergenza su di esso tanto dell'interesse del lavoratore al work-life balance, quanto dell'esigenza di flessibilità organizzativa del datore di lavoro. Nella convinzione che una tale ricerca non possa prescindere da una riflessione più generale sul tempo della persona che lavora, si dedica dapprima attenzione alla relazione tra tempo e lavoro, osservata sia da una prospettiva di storia socio-giuridica del lavoro che dal punto di vista giuslavoristico. L'analisi prosegue ricostruendo il quadro dei vincoli di sistema in cui l'intervento del legislatore italiano in materia di part-time è costretto a muoversi e dal quale vengono tratti i principi di volontarietà e di programmabilità, valorizzati quali paradigmi interpretativi del contemperamento realizzato a livello normativo tra gli interessi contrapposti. -
Innovazione digitale e incidenza sul paradigma proprietario: notazioni sul fenomeno «copyleft»
Le nuove tecnologie, più che nel passato, entrano in modo profondo e differenziato nella vita umana, condizionandone lo sviluppo e amplificandone la stessa natura attraverso dispositivi elettronici, programmi informatici, macchine e software: i grandi benefici che le tecnologie prospettano e che vanno da una maggiore capacità di fruizione o accesso al bene a una maggiore capacità di produrre o creare, portano gli individui a raggiungere un potenziamento (multilivello) sia uti singuli che uti societates. Si ravvisa, allora, una sempre più stretta e crescente correlazione tra condizione umana e tecnologie emergenti, poiché la «tecnica» non rappresenta solo un modo per apprendere come si producano i beni e come si regolino le interrelazioni, ma, più intensamente, configura la via per conoscere in che maniera costruire le relazioni tra gli uomini e il mondo. Le tecnologie contemporanee spingono, così, verso la creazione di una sorta di tecno-immaginario che cerca di cogliere il significato profondo con cui l'individuo e le organizzazioni sociali si organizzano e si relazionano alla realtà esterna. L'era digitale, pertanto, per il suo carattere marcatamente tecnologico si potrebbe presentare come terreno fertile su cui valutare i concetti giuridici della tradizione, la loro effettiva portata e la loro dinamica evoluzione, in presenza di una realtà in costante evoluzione (c.d. future-proofing): è necessario avvicinarsi alle «nuove» figure giuridiche con il necessario grado di adattamento ai possibili repentini mutamenti che un mondo reso sempre più mobile e in costante cambiamento presenta, in modo tale da ricorrere a strumenti «omeostatici», perché capaci di adattarsi a uno scenario mutevole e non fronteggiabile con un rigido toolbox. Quello tratteggiato appare come il complesso banco di prova in cui il giurista contemporaneo è costretto a muoversi, seppur in chiave problematica, sorretto dall'idea di cogliere la reale valenza da attribuire, in un'epoca digitale, allo schema proprietario attraverso lo spettro del diritto d'autore, che, specie con riferimento al programma informatico libero o aperto con effetto copyleft, consente di cogliere una diversa prospettiva da cui leggere il presente apparato concettuale per vagliarne i tratti più complessi e valutare se le questioni che l'internet pone possano essere gestite nella cornice normativo-concettuale già esistente. -
Big Data. Rischi e tutele nel trattamento dei dati personali
L'evoluzione delle tecnologie per raccogliere dati, elaborarli, estrarre conoscenze predittive ed adottare decisioni correlate - riferita a fattispecie caratterizzate da grande quantità dei dati elaborati, dalla loro varietà e dalla velocità con cui muta continuamente la loro «combinazione» in vista delle finalità più varie (tutti caratteri che connotano il fenomeno dei c.d. Big Data) - pone problemi etico-sociali e giuridici di grande complessità (fra gli altri, l'individuazione dei soggetti che utilizzano i dati, i rischi connessi alla «profilazione» degli utenti, la tendenza al formarsi sul mercato di situazioni di oligopolio, l' accesso fraudolento e/o abusivo a dati sensibili, l' utilizzo di piattaforme di intelligenza artificiale per orientare comportamenti politici e sociali). A fronte all'ampiezza del processo di c.d. datafication si accentua - d'altra parte - e assume forme sempre più pervasive (ma anche difficili da individuare e contrastare) lo sfruttamento della debolezza strutturale degli utenti, spesso indotti, attraverso la promessa di ottenere gratuitamente l'accesso a «servizi» di vario genere, a consentire al trattamento dei propri dati, sistematicamente raccolti e poi «messi a disposizione» di operatori economici (ma non solo) che li utilizzeranno per gli scopi più vari. Muovendo da tali considerazioni, il volume analizza le nuove coordinate del trattamento dei dati personali, evidenziando in particolare i limiti di una protezione basata solo sull'acquisizione del consenso - a fronte dell'asimmetria di conoscenza, di consapevolezza e di potere fra i diversi attori di tale processo - e la necessità di un rafforzamento della tutela con interventi che - piuttosto che muoversi (solo) nella prospettiva del singolo atto - regolamentino e sottopongano a controllo l'attività complessiva delle piattaforme che raccolgono ed elaborano i Big Data. -
I rapporti contrattuali nell'economia della condivisione
Il settore dei trasporti e quello delle locazioni brevi mostrano più chiaramente gli effetti di una nuova circolazione dei beni, fondata sul c.d. accesso. L'uso condiviso - simultaneo o turnario - di un medesimo bene o servizio diviene il fine principale degli utenti della rete i quali, entrando in contatto per il tramite di una piattaforma di collaborazione, ne accettano le condizioni generali di utilizzo per la soddisfazione immediata di un bisogno contingente, in assenza di trasferimenti di proprietà. Molteplici e trasversali si rivelano, al contempo, gli interrogativi del giurista: responsabile, in prospettiva de iure condendo, di un bilanciamento fra istanze di innovazione e rispetto dell'assiologia ordinamentale. -
Realizzare il proprio potenziale con dignità e uguaglianza. L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Il lavoro raccoglie una serie articolata di contributi di studiosi afferenti all'Ateno di Perugia. Il tema al centro della riflessione collettiva è quello dell'""Educazione allo sviluppo sostenibile"""" che si dipana attraverso letture che abbracciano i campi della pedagogia generale, sperimentale, speciale e della didattica. Il volume si articola in due parti, la prima dedicata ad esplorare i fondamenti teorico-culturali alla base dei temi trattati dall'Agenda 2030 con particolare riferimento all'obiettivo che si rivolge all'educazione. La seconda parte offre, sulla base della documentazione e legislazione nazionale ed internazionale più recente, un modello didattico condiviso entro il quale progettare ed implementare percorsi educativi e didattici centrati sui temi e gli obiettivi proposti dall'Agenda 2030. Centrale è il riferimento al Corso di Studio magistrale a Ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, che rappresenta un terreno fertile dal quale far nascere e crescere studenti, futuri insegnanti di scuola dell'infanzia e scuola primaria, capaci di portare avanti i principi e le azioni che sottendono una educazione allo sviluppo sostenibile. L'educazione è un atto di accompagnamento, di vicinanza, di crescita che l'insegnante quotidianamente svolge nell'esercizio della sua professione e professionalità. Affinché l'educazione allo sviluppo sostenibile diventi un atto quotidiano e trasversale al vivere scolastico la proposta è di formare adeguatamente gli insegnanti, aiutandoli a leggere e ri-leggere le loro progettazioni, le loro azioni collegiali, i loro rapporti con le famiglie, il territorio, etc., alla luce di traguardi condivisi, nell'ottica dello sviluppo sostenibile. Il volume offre riflessioni teoriche diversificate che sostanziano le soluzioni didattiche indirizzate agli insegnanti.""