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Nient'altro da vedere. Cinema, omosessualità, differenze etniche
Lo spaesamento verbalizzato di un migrante, alla ricerca di nuove identificazioni dopo aver superato la soglia. Il folle grido di un omosessuale ancheggiante. Indigeni in gabbia, ammaestrati e pronti all'esportazione, o relegati ai margini del quadro, quale tappezzeria che fa ambiente. Grandi seduttori perversi che assediano giovani imberbi o ingenue fanciulle, coinvolgendoli in pratiche a dir poco riprovevoli: lettura, musica elettronica, sodomia. Puri corpi che non (si) dicono ma che unicamente fanno, Soggetti ineffabili che, nella loro unicità irriducibile, incarnano il mistero dell'essere, rivelando le intermittenze del cuore e i paradossi dell'intimità. Di questo eterogeneo coacervo di figure e pratiche filmiche, ""Nient'altro da vedere"""" dà conto, proponendo un viaggio inedito e appassionante attraverso le rappresentazioni delle omosessualità e delle alterità etniche nella cinematografia europea del Novecento. Con un'amplissima rete di esempi e alternando riletture di film popolari come """"La patata bollente"""" o """"Giovani mariti"""" ad analisi di opere misconosciute e sorprendenti, Manuel Billi giunge a a elaborare un modello teorico articolato e sincretico che disvela le forme di sguardo e di riconoscimento, i pregiudizi e i saperi socioculturali naturalizzati (stereotipi, cliché) che presiedono alla configurazione narrativa di personaggi Altri (A), ovvero non Eterosessuali Europei (EE)."" -
Mezzanottemezzogiorno. Il movimento techno-progressive, i suoi luoghi e i suoi protagonisti
"Imperiale non fa male"""", """"Insomnia ne la cabeza"""", """"Duplè, paura!"""", """"Il simbolo del gruppo è la scimmia che gioisce se vieni al JAISS c'è la gente che impazzisce!!"""" Sono frasi che ancora oggi riecheggiano nei dance-floor delle discoteche italiane e che riportano alla mente il sound techno-progressive quando spopolava, negli anni Novanta, nei locali della costa Toscana e la Toscana era meta di un pellegrinaggio da tutta Italia. Assieme a questa musica si è sviluppata una cultura, è nato un popolo della notte. Un popolo che in quegli anni stava codificando un linguaggio: afterhours, tendenza, pr, selezione, buttafuori, privé, liste ingresso, bella gente, flyers, dj's set. Un linguaggio che solo un decennio più tardi sarebbe diventato di dominio pubblico. Sono questi gli ingredienti da cui nasce il film documentario """"Mezzanottemezzogiorno"""". Un catalogo che, attraverso ritratti fotografici e brevi interviste ad alcuni dei protagonisti della notte, tratteggia una generazione nata sotto il segno della musica." -
Conan il mito. Identità e metamorfosi di un personaggio seriale tra letteratura, fumetto, cinema e televisione
Creato negli anni '30 dalla penna di Robert Howard e reso celebre dalle illustrazioni di Frank Frazetta e dalla muscolare interpretazione cinematografica di Arnold Scwarzenegger, Conan il Barbaro è certo il personaggio più noto ed amato dell'immaginario ""heroic fantasy"""". Un eroe nato sulle pagine dei pulp degli anni '30 e che, a partire dagli anni '60, diventa protagonista di alcune fortunate serie a fumetti e di due film, ma anche di adattamenti televisivi, cartoni animati, giochi di ruolo e computer game. Un vero personaggio transmediale ante-litteram, un """"mito d'oggi"""" oggetto in anni recenti di un rinnovato interesse, che culmina ora nel nuovo film diretto da Marcus Nispel e interpretato da Jason Momoa. """"Conan il mito"""" analizza le origini, la storia e le metamorfosi del barbarico eroe, soffermandosi in particolare sui modi in cui l'identità del personaggio si sia andata costruendo, e insieme diversificando, attraverso le sue diverse avventure nei vari media. Il libro delinea così un percorso suggestivo tra le molteplici incarnazioni del barbaro guerriero, ma offre anche l'occasione per riprendere la riflessione semiotica sul problema del personaggio e sui modi in cui i vari sistemi semiotici lavorano in maniera diversa alla sua costruzione."" -
Terra Europae. Earthen Architecture in the European Union. Ediz. illustrata
Terra Europae - Earthen Architecture in the European Union is a scientific publication, resulting from an intensive and valued teamwork of 50 authors that generated exclusive maps and texts from different regions and countries of the European Union. The outcomes were systematically and consistently combined to create a relevant overview of the state-of-art of earthen architecture in Europe. The publication opens with a photography summary of earthen historical heritage and contemporary architecture in Europe today. It presents an overview of 7 European regions, complemented by 27 articles from all European Union countries. To complete this broad publication, and as a result of the scientifi c missions, a comprehensive cartography of European earthen heritage is offered. This book is the result of a common effort gathered by Ecole d'Avignon (France), Escola Superior Gallaecia (Portugal), Universitat Politècnica de València (Spain), Università degli Studi di Firenze (Italy) and CAUE-Conseil d'Architecture, d'Urbanisme et de l'Environnement of Vaucluse (France). European partners in the Culture 2007-2013 programme, through the Terra [In]cognita research project developed between 2009 and 2011. The project gathered experts that contributed to create an awareness of their country's heritage and brought inspiration to launch research, to go beyond and to discover the unrevealed European earthen heritage and contemporary earthen architecture. -
La scena del senso. A partire da Wittgenstein e Derrida
La scena del senso è ciò che accade, con tutti i suoi attori: noi, le cose e le nostre percezioni, significati, parole e azioni, insieme alle intenzioni e ai gesti che la realizzano. Una prospettiva teorica definita dall'autore ecologica e relazionale e costruita a partire da un accostamento eterodosso ma produttivo, quello tra i pensieri di Wittgenstein e di Derrida. I due filosofi costituiscono infatti il vero e proprio reagente dei temi sollevati in questo volume: il rapporto tra filosofia e esperienza ordinaria, le questioni dell'intenzionalità e della regola, la concezione del senso come fisionomia e come scrittura. Una originale raccolta di saggi che spazia su un vasto terreno, dal confronto diretto tra Wittgenstein e Derrida alla discussione sulla teoria degli atti linguistici di Austin e Searle, dal rapporto tra topica e critica nel pensiero di Vico a un'analisi dettagliata della teoria della percezione in Sellars, fino a una definizione di una ""gastronomia a venire"""" attraverso il pensiero di Derrida: il tutto legato insieme dal filo rosso di una proposta teorica antifondazionalista e antiessenzialista ma realista . Nicola Perullo (Livorno 1970) è professore associato di Estetica all'Università di Pollenzo. Studioso di Estetica del Settecento e contemporanea, si è occupato negli ultimi anni di Estetica del gusto e di Filosofia della gastronomia. È autore dei seguenti volumi: Filosofia della gastronomia laica. Il gusto come esperienza (2010), L'altro gusto. Saggi di estetica gastronomica (2008), Cultura e storia della gastronomia (2007), Per un'estetica del cibo (2006), Bestie e bestioni. Il problema dell'animale in Vico (2002)."" -
L'incanto del dispositivo. Foucault dalla microfisica alla semiotica del potere
Per tradizione, l'esercizio critico ha sempre avuto di mira l'emancipazione del soggetto, la sua liberazione dai vincoli del potere. Ma, a partire da Foucault, la riflessione teoretico-politica ha profondamente ridisegnato i rapporti tra soggetto, potere e critica delineando un quadro problematico che costituisce oggi uno dei temi al centro del dibattito filosofico. Che cos'è un dispositivo? In che modo la storicità produce soggettivazione? La pratica «parresiastica» e le «tecniche del sé» si sottraggono alle reti di sapere-potere o ne sono anch'esse segnate? Cosa rende possibile il carattere «universalizzante» e «individualizzante» della governamentalità? Questi e altri nodi teorici sono oggetto d'indagine del presente libro, che alterna pagine dedicate a un serrato confronto con Foucault, mettendone a frutto ambiguità e aporie, a pagine in cui viene delineata una genealogia del potere e della critica nei loro rapporti con le pratiche di scrittura, dalla civiltà mesopotamica all'antica Grecia. Proprio nelle oggettivazioni e nelle soggettivazioni prodotte dal dispositivo della scrittura vengono infatti rintracciate, dall'autore, tanto le condizioni di possibilità del potere disciplinare e biopolitico, quanto la genesi dell'atteggiamento critico. Emergono così i lineamenti di una «semiotica del potere» in cui lo stesso sguardo genealogico è problematicamente coinvolto. Enrico Redaelli svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell'Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato diversi saggi sulla filosofia contemporanea italiana e francese, è autore del libro Il nodo dei nodi (ETS, Pisa 2008) e, con altri autori, del manuale universitario Filosofia teoretica. Un'introduzione, a cura di Rocco Ronchi (Utet, Torino 2009). È membro della redazione della rivista di filosofia «Nóema» e scrive per le pagine culturali del quotidiano «Il manifesto». -
Quaderno di italianistica 2011
In questo Quaderno : Sandro Bertelli rivede la cronologia di alcuni dei più antichi mss. della Commedia di Dante, con 12 illustrazioni - Ferrara 1469. Alessandra Minisci pubblica le orazioni in latino e in volgare di Ludovico Carbone per la morte di Ludovico Casella - Giovanni Ferroni spiega come leggere gli Amori di Bernardo Tasso, con 5 tavole - Pietro Petteruti Pellegrino pubblica e attribuisce una expertise , adespota ma d'autore (Giovan Battista Attendolo), sulle rime pure adespote di Benedetto Dell'Uva - Annalisa Izzo illustra l'ancora insospettata ampiezza dei debiti di Lorenzo da Ponte nei confronti del Furioso - Montale 1969. Valentina Marchesi legge e interpreta le Due prose veneziane - Chiara Lungo mostra come lavorava Luigi Meneghello (su Pomo pero ) e come ci si deve muovere fra le carte del suo archivio, oggi conservato a Pavia. -
La memoria è il futuro dei libri
Una civiltà deve conservare per la propria memoria almeno una copia di tutto ciò che viene stampato, dai libri alle cartoline ai manifesti pubblicitari. Pensare di privilegiare un libro ed escluderne un altro, pensare che sia più importante conservare la Divina Commedia che un quotidiano di giornata, è arrogarsi una presunzione di giudizio troppo forte per una società matura Contributi di Cristina Acidini, Paolo Bambagioni, Mauro Del Corso, Claudio Di Benedetto, Maurizio Fallace, Eugenio Giani, Antonio Giardullo, Diego Maltese, Antonio Paolucci, Franco Scaramuzzi. -
Il segreto interdetto. Eliade, Cioran e Ionesco sulla scena comunitaria dell'esilio
Da leggersi quasi più come un romanzo che come una ricostruzione storica, il presente studio propone un confronto faccia a faccia tra Mircea Eliade, Emil Cioran e Eugène Ionesco a partire dall'orizzonte associativo di Criterion. Questo irripetibile trio, pur nelle differenze, ha un'origine comune, la Romania, il luogo geografico, storico e intellettuale che ha segnato un vero incontro, un primo reale contatto per molti versi fatale e dagli esiti imprevedibili che ancora oggi deve essere degnamente valutato nella sua complessità. Tale evento ha determinato per alcuni versi anche il destino della loro opera futura, più famosa e conosciuta all'estero, nelle terre dell'esilio. È un libro sulla condizione umana. I temi affrontati seguono i fili del legame comunitario attorno al reale del ""malinteso"""" politico, attraversano la difficile questione del perdono, l'inestricabile rapporto dell'etica con la responsabilità, il lavoro infinito del lutto, la questione dell'amore e della follia in un inedito scenario del segreto condiviso."" -
Elementi di macchine a fluido
Il testo illustra i concetti fondamentali per lo studio delle Macchine a Fluido, partendo dalle nozioni di base della termodinamica applicata, prendendo in considerazione le disponibilità ed i fabbisogni energetici, con riferimenti anche alle energie rinnovabili. Nel volume sono descritti gli impianti motori, i cicli termodinamici di riferimento e gli apparati utilizzati per la loro realizzazione. Il testo è completato da una parte sui motori alternativi a combustione interna e da nozioni riguardanti l'analisi ed il progetto di massima di varie macchine motrici ed operatrici, riportando i principali valori numerici di riferimento relativi agli impianti trattati. Il testo fa riferimento, oltre che alle classiche nozioni riportate sui numerosi libri di Macchine a Fluido, anche alle personali esperienze di ricerca degli autori. Luigi Martorano è attualmente titolare della cattedra di Macchine all'Università di Pisa, dove ha iniziato come assistente del professor Dini, e ha svolto la propria carriera accademica. Marco Antonelli, dopo la laurea in ingegneria meccanica, ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca presso l'Università di Pisa. Attualmente è ricercatore confermato presso la stessa Università. Entrambi gli autori prestano il loro servizio presso il dipartimento di Ingegneria per l'Energia ed i Sistemi, svolgendo attività di ricerca nei settori dei Motori a Combustione Interna, delle Energie Rinnovabili e degli Impianti di conversione dell'energia. -
Criminalia. Annuario di scienze penalistiche. Vol. 5
Primo Piano Ennio Amodio Verso una storia della giustizia penale in età moderna e contemporanea , p. 11 M. Cherif Bassiouni La valutazione delle conseguenze dei conflitti: laccertamento delle responsabilità e limpunità , p. 23 Mario Pisani Ricompense e premi nella disciplina carceraria per gli adulti , p. 71 Michael Tonry Alle radici delle politiche penali americane: una storia nazionale , p. 91 Dibattito Legittimazione e metodo della scienza penale: a cento anni dalla prolusione sassarese di Arturo Rocco Massimo Donini Tecnicismo giuridico e scienza penale centanni dopo. La Prolusione di Arturo Rocco (1910) nelletà delleuropeismo giudiziario , p. 127 Giovanni Fiandaca Rocco: è plausibile una de-specializzazione della scienza penalistica? , p. 179 Renzo Orlandi La prolusione di Rocco e le dottrine del processo penale , p. 207 Tullio Padovani Lezione introduttiva sul metodo nella scienza del diritto penale , p. 227 Domenico Pulitanò La scienza penale tra fatti e valori , p. 239 Opinioni a confronto Tutela della vittima nel sistema penale delle garanzie Nota introduttiva di Giovanni Canzio, p. 255 Ne dibattono: Tommaso Rafaraci Sandra Recchione Il principio di obbligatorietà dellazione penale oggi: confini e prospettive Nota introduttiva di Francesca Ruggieri, p. 301 Premessa storica di Marco Nicola Miletti, p. 304 Ne dibattono: Claudio Botti Domenico Manzione Enrico Marzaduri Tra analogia e interpretazione estensiva. A proposito di alcuni casi problematici tratti dalla recente giurisprudenza Nota introduttiva di Fausto Giunta, p. 347 Ne dibattono: Gaetano Carcaterra Ombretta DI Giovine Nicola Mazzacuva Vito Velluzzi La recente riforma del codice penale spagnolo Iñigo Ortiz De Urbina Gimeno Adesso davvero hispanica societas delinquere potest , p. 385 Gonzalo Quintero Olivares Modificare la legge e modificare il diritto penale. A proposito dellultima riforma del codice penale spagnolo , p. 419 Diritto giurisprudenziale Renato Bricchetti Nullità degli atti: il principio di tassatività allesame dellinterpretazione giurisprudenziale , p. 439 Francesco Mauro Iacoviello Processo di parti e prova del dolo , p. 463 Il nuovo codice etico dei magistrati Margherita Cassano Il nuovo codice etico: utopia o realtà? , p. 519 Giuseppe Conti Il codice etico dei magistrati. Un passo in avanti o unoccasione perduta? , p. 531 La Magna Carta dei giudici europei Antonio Balsamo La magna carta dei giudici (e dei pubblici ministeri): la separazione dei poteri fra tradizione e modernità , p. 545 Vincenzo Maiello Il potere e i diritti nei chiaroscuri della Magna Carta dei giudici , p. 559 Interviste Ettore Randazzo intervista Ernesto Lupo , Presidente della Corte di cassazione, p. 571 Giovanni Canzio intervista Valerio Spigarelli , Presidente dellUnione delle camere penali, p. 587 Antologia Elio Belfiore La mafia si combatte con le leggi"". Diritto e potere, verità e giustizia nel pensiero di Leonardo Sciascia , p. 597 Giulio De Simone Persone giuridiche, responsabilità penale e principi costituzionali , p. 605 Luciano Eusebi Dirsi qualcosa di vero dopo il reato: un obiettivo rilevante per lordinamento giuridico? , p. 637 Luigi Foffani Il Manifesto sulla politica criminale europea"""" , p. 657 Invito alla lettura Luciano Eusebi Lergastolo «ostativo». Traendo spunto dalla... -
Generazioni precarie. Formazione e lavoro nella realtà dei call center
Il call center come fabbrica linguistica, modello postfordista di fabbrica, paradigma di una preoccupante e complessiva precarizzazione della forza lavoro giovanile. A partire da una inchiesta su alcuni call center della città di Palermo, questo testo affronta il tema della relazione tra formazione e lavoro e, in particolare, di un universo produttivo totalmente mutato rispetto al passato, di un capitalismo divenuto flessibile e cognitivo , di un'economia destinata a diventare sempre più fondata sulla conoscenza . La questione è, insomma, quella della produzione di un nuovo tipo umano con le difficoltà che ne conseguono per le soggettività di oggi, prima fra tutte quella di trovare sbocchi occupazionali coerenti con i titoli di studio conseguiti. In definitiva, viene fuori un quadro scoraggiante, che problematizza l'ipotesi della flessibilità quale dispositivo di ottimizzazione delle relazioni tra capitale e lavoro. Pietro Maltese è dottore di ricerca in Pedagogia Interculturale, già titolare di un assegno di ricerca presso il Dipartimento FIERI e docente a contratto di Pedagogia Generale e Sociale presso l'Università di Palermo. È autore di numerosi saggi pubblicati in riviste pedagogiche e in volumi collettanei. Tra le sue monografie si segnalano: La teoria del discorso come pedagogia. Uno studio su ""Fatti e Norme"""" di Jürgen Habermas (2007), Il problema politico come problema pedagogico in Antonio Gramsci (2008), Letture pedagogiche di Antonio Gramsci (2010)."" -
Nido dei bambini e delle bambine. Formazione e professionalità per l'infanzia
Il sistema dei servizi educativi per la fascia della popolazione in età prescolare rappresenta una delle cartine di tornasole attraverso le quali misurare il grado di vitalità di un paese sul piano delle risposte alle necessità basilari espresse dalla comunità al suo interno, e al tempo stesso costituisce il primo passo del riconoscimento sociale dei bambini e delle bambine come cittadini a pieno titolo. L'implementazione dei servizi pubblici alla prima infanzia è richiesta come sostegno fondamentale alle famiglie, in una stagione di precarizzazione spinta che tende a dissolvere molte delle sicurezze acquisite dalle generazioni precedenti. Ma l'importanza del nido come servizio sociale non lascia nell'ombra la sua prevalente missione, che è educativa: l'asilo nacque ieri principalmente per le famiglie, il nido esiste oggi per i bambini e per le bambine. Il nido è importante per le infanzie che vi sono accolte perché è ambiente in grado di sostenerne e favorirne la prima crescita come processo complesso e multidimensionale. Un ambiente sociale protettivo e stimolante sul piano educativo, progettato per la presa in carico e la cura dei bambini e delle bambine, organizzato in funzione dell'alleanza educativa con le loro famiglie: questo è il nido dei bambini e delle bambine. Il volume si rivolge agli educatori e alle educatrici e nasce con l'obiettivo di delineare un percorso tematico che, attraversando alcuni tra i principali luoghi dell'attuale riflessione pedagogica riguardante il nido d'infanzia, offra loro l'occasione per soffermarsi sugli aspetti determinanti di una professionalità educativa in costante rinnovamento. Saggi di: Raffaella Biagioli, Lisa Bichi, Irene Biemmi, Sabina Falconi, Enrica Freschi, Emiliano Macinai, Fulvio Matteucci, Romina Nesti, Tamara Zappaterra. -
«La scemenza del mondo.» Riso e romanzo nel primo Gadda
Il riso in Gadda è un'istanza pervasiva e composita: le forme in cui si manifesta variano dal comico alla satira, dal grottesco all'umorismo, dal sarcasmo al pastiche. Questo libro cerca di indagare le origini profonde di una marca tanto visibile della pagina gaddiana, e di chiarire il legame tra esiti spesso contraddittori: particolare attenzione sarà dedicata alle prime opere (dal Racconto italiano alla Cognizione), dove l'intreccio di forme eterogenee sembra talvolta insolubile. L'ipotesi centrale del lavoro è che, in Gadda, la parabola del riso sia legata alla faticosa elaborazione di una poetica romanzesca: fra le ambiguità del primo ambito e quelle del secondo si darà, di conseguenza, un nesso sintomatico. Esaminare le metamorfosi del riso significherà insomma porsi domande più generali sulla fisionomia della narrativa gaddiana: come evolve l'atteggiamento nei confronti del destinatario? in che modo la narrazione allude ai rapporti fra autore e corpo sociale? qual è il ruolo dei singoli registri, nella ricerca di un compiuto pluristilismo? Di simili problemi non va trascurato l'esemplare valore storico: il caso di Gadda ci invita a riflettere sui tortuosi rivolgimenti del riso letterario fra Otto e Novecento, e sulle loro implicazioni con gli sviluppi del genere romanzo. -
Mercator
Se buona parte delle commedie plautine si sviluppa su un asse generazionale basato sul binomio antitetico iuvenis / senex , nel Mercator tale dicotomia investe il rapporto padre/figlio. Denominatore comune, la fanciulla amata, sinonimo di 'proibito' per entrambi e causa di uno 'scorrimento di ruoli' con conseguente 'ribaltamento' che si traduce nella cifra essenziale di tutta la palliata plautina. Al rapporto filius asotus / pater morigeratus si sostituisce nel corso del drama quello iuvenis amans / senex libidinosus . Prospettiva privilegiata rimane quella pragmatica teatrale in nome della quale questa fabula si distingue dalle altre: il pubblico infatti, già informato dei segmenti mimetici dell' antea dal prologo diegetico, attraverso l'importante veicolo cognitivo rappresentato dal sogno allegorico, raggiunge una condizione di 'superiorità' esponenziale determinata dalla gnosis di segmenti mimetici del postea . Ma rinunziare alla suspense, comunque recuperata attraverso canali alternativi, in nome della perspicuitas , fa parte di quei moduli drammaturgico-compositivi tanto familiari a Plauto da consentire anche per questa via l'individuazione del 'Plautinisches'. Daniela Averna insegna Storia della Lingua latina e Lingua e Letteratura latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo. È autrice di studi sul teatro greco e latino, sulla letteratura latina dell'età augustea (relativamente alla condizione della donna sotto il profilo linguistico e letterario) e neroniana (con particolare riferimento all'impiego senecano di lessemi sostantivali come femina e fortuna ). Oltre a numerosi articoli sul corpus plautino e sul corpus tragico senecano, ha pubblicato i volumi Male malum metuo. Espressioni di paura nella palliata, Palumbo, Palermo 1990 e Lucio Anneo Seneca, Hercules Oetaeus, Testo critico, traduzione e commento a cura di Daniela Averna, Carocci, Roma 2002. -
Studi per Gian Paolo Marchi
"La varietà della materia raccolta in questa miscellanea riflette proporzionalmente l'anomala, enorme versatilità della esperienza intellettuale e critica di Gian Paolo Marchi. L'ampiezza culturale di Marchi - già rara per il suo tempo - sarà ancor meno facilmente reperibile nella loro generazione. Ma insieme a questo dato, sta certamente il fatto individuale di una curiosità onnivora e di una inappagabile volontà di partecipazione ai fatti della cultura e della civiltà in genere. Maturato attraverso l'altissimo magistero di Giuseppe Billanovich, l'umanesimo di Marchi nasce dal felice connubio tra una natura prontamente sollecitata dal bello e una città di appartenenza che, nelle parole e nei marmi, nei libri e nei monumenti, tramanda con armonia i segni di duemila anni di storia. Gli studi di Marchi partono infatti dalla familiarità capillare con tali documenti di arte, letteratura, civiltà: dal medioevo dell'Arcidiacono Pacifico e dal primo umanesimo di Guarino Veronese, attraverso l'illuminata stagione di Scipione Maffei, attraverso l'Ottocento di Pindemonte, dei Betteloni, di Salgari (per cui è stata conferita a Marchi l'onorificenza di Cavaliere dell'Avventura) essi approdano felicemente al di là del capo opposto della penisola italiana, alla Sicilia di Verga e, parallelamente, al capo - questa volta metaforico - della prosa italiana, cioè al Manzoni del romanzo.""""" -
Autori, lettori e mercato nella modernità letteraria. Vol. 1
A partire dal Settecento il processo di modernizzazione dell'attività letteraria subisce una netta accelerazione, il che contribuisce a modificare l'idea stessa di letteratura, mettendo in crisi la tradizionale immagine umanistica di Repubblica dei Letterati e la sua autoreferenzialità. Questo processo attiva un'idea allargata di destinatario delle opere letterarie che viene a identificarsi nel pubblico, con cui ogni relazione si definisce nell'ambito del mercato. In una carrellata cronologica che parte dal XVIII secolo per giungere fino alle produzioni letterarie contemporanee, i protagonisti della letteratura vengono sottoposti a indagini 'collaterali' che, non limitandosi a privilegiare la centralità del testo, si focalizzano su aspetti apparentemente accessori, come le procedure e i percorsi del settore editoriale o le richieste e le aspettative da parte del lettore, ma destinati in realtà a determinare sviluppo e realizzazione dell'opera letteraria stessa. Dall'evoluzione dei generi letterari al rapporto tra autore ed editore, dall'assimilazione letteraria di elementi e linguaggi di altri ambiti alle nuove tecniche di comunicazione e di promozione: un viaggio lungo le più significative forme e modalità del rapporto tra l'Autore e il suo Pubblico, dal Settecento fino alla prima metà degli anni Cinquanta del Novecento. -
Autori, lettori e mercato nella modernità letteraria. Vol. 2
A partire dal Settecento il processo di modernizzazione dell'attività letteraria subisce una netta accelerazione, il che contribuisce a modificare l'idea stessa di letteratura, mettendo in crisi la tradizionale immagine umanistica di Repubblica dei Letterati e la sua autoreferenzialità. Questo processo attiva un'idea allargata di destinatario delle opere letterarie che viene a identificarsi nel pubblico, con cui ogni relazione si definisce nell'ambito del mercato. In una carrellata cronologica che parte dal XVIII secolo per giungere fino alle produzioni letterarie contemporanee, i protagonisti della letteratura vengono sottoposti a indagini 'collaterali' che, non limitandosi a privilegiare la centralità del testo, si focalizzano su aspetti apparentemente accessori, come le procedure e i percorsi del settore editoriale o le richieste e le aspettative da parte del lettore, ma destinati in realtà a determinare sviluppo e realizzazione dell'opera letteraria stessa. Dall'evoluzione dei generi letterari al rapporto tra autore ed editore, dall'assimilazione letteraria di elementi e linguaggi di altri ambiti alle nuove tecniche di comunicazione e di promozione: un viaggio lungo le più significative forme e modalità del rapporto tra l'Autore e il suo Pubblico, dal Settecento fino alla prima metà degli anni Cinquanta del Novecento. -
La misericordia di Pisa
La Confraternita della Misericordia di Pisa ha avuto origine all'inizio del XIV secolo dall'attività pastorale di Domenico Cavalca (1270?-1342), frate domenicano del monastero di S. Caterina. Nei secoli successivi il sodalizio ha più volte cambiato sede, insegne, denominazione, funzioni, ed è stato anche rifondato. Si tratta di una delle istituzioni storiche della città fra le più interessanti e prestigiose, che ospita al suo interno un patrimonio artistico di rilevante valore, dal XVI al XX secolo, frutto di acquisti, donazioni e lasciti. Il volume ripercorre, con ricchezza di particolari, le straordinarie vicende storiche del sodalizio e ne descrive le importanti opere d'arte. -
Il libro dei ri-giochi ecologici
Sei un animatore o un operatore sociale e vuoi diversificare le attività in cui coinvolgi i ragazzi? Lavori in un asilo e vuoi proporre attività di riciclo, motorie e di gioco divertenti e a tema ecologico? Sei un genitore o un'associazione che vuole organizzare feste per bambini a sfondo ambientale? Sei un insegnante o un educatore ambientale e vuoi integrare i percorsi educativi scolastici con attività ludiche e di cooperazione per i bimbi? Ecco qui il libro che fa per voi! Tante idee per riusare, costruire, cooperare, riflettere e animare strade, piazze, giardini, feste, ludoteche, asili e centri ricreativi. Una raccolta di ""ri-giochi ecologici"""" da costruire con materiali di riciclo o riutilizzabili, che possono essere realizzati tout court, o costituire spunti per mettersi personalmente in gioco e dar spazio alla propria fantasia e creatività, riadattando i giochi ai propri contesti e obiettivi o per crearne e reinventarne di nuovi.""