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Pedagogia e studi culturali. La formazione tra critica postcoloniale e flussi culturali transnazionali
Pedagogia e studi culturali sono due aree di ricerca che si confrontano entrambe con la complessità culturale delle società contemporanee, e in questa prospettiva hanno sviluppato, soprattutto in ambito anglosassone, un prolungato e fruttuoso dialogo. Questo volume esplora i presupposti teorico-educativi di questo dialogo partendo dai primi passi mossi nei corsi di adult education nell'Inghilterra degli anni Cinquanta, attraverso la lunga stagione della critica postcoloniale, fino a giungere ai più recenti sviluppi degli studi sui flussi culturali transnazionali. In tutti questi casi, e spingendosi fino ai contesti educativi contemporanei, il volume cerca di evidenziare come il dialogo fra pedagogia e studi culturali abbia fornito e possa fornire ancora oggi un contributo prezioso alla ricerca pedagogica. In particolare, attraverso una serie di esempi che vanno dalla costruzione del curricolo alla possibile valenza educativa di alcuni aspetti della popular culture contemporanea, il saggio evidenzia come - grazie al confronto con gli studi culturali e postcoloniali - le pratiche culturali di persone e gruppi subalterni (per classe sociale, per genere, per appartenenza ""etnica"""") possono essere valorizzate in modo pedagogicamente orientato entro percorsi educativi formali e non formali."" -
Alla riscoperta della frutta antica del Casentino. Un patrimonio agroalimentare di alto pregio genetico, culturale ed economico
L'uomo, nella sua millenaria opera di domesticazione delle piante, ha perseguito l'obiettivo di migliorare e di diversificare le produzioni vegetali, creando nuovi genotipi capaci di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali, sociali ed economiche. Oggi, però, le antiche varietà d'interesse agrario sono cadute in dimenticanza, soppiantate da quelle moderne che meglio rispondono alle attuali esigenze colturali e di produzione. Questo libro vuole riscoprire la frutta antica per sottolinearne l'alto valore nutrizionale e salutistico, oltre a descriverne gli aspetti genetici. Più di settanta schede di varietà di frutta, scelte tra le più rappresentative del territorio casentinese (Toscana nord-orientale), costituiscono la parte centrale del volume. Arricchisce il testo un ricettario gastronomico che attinge alle tradizioni etnobotaniche locali. Diversi sono i piatti proposti, dai boffoli ai frigioli, dalla mostarda casentinese alle numerose tipologie di marmellate, frutta secca, dolci, biscotti e altre leccornie. Segue un ricettario moderno nel quale la frutta antica contribuisce a caratterizzare numerosi piatti. L'ultima parte del volume è dedicata alle metodiche di progettazione di un frutteto amatoriale, affrontando le problematiche sulla scelta delle piante, della loro messa a dimora, della concimazione e irrigazione, oltre a nozioni di base per le corrette operazioni di potatura e di difesa. -
Cinemostri. A caccia di mostri cinematografici. Ediz. illustrata
Ti è mai capitato di accendere la TV e imbatterti in un mostro terrificante? Se hai cambiato canale subito questo libro non fa per te... ma se i tuoi occhi sono rimasti incollati a guardare la creatura avanzare fino al margine dello schermo, allora sei pronto a diventare un cacciatore di mostri cinematografici. Hai tra le mani il più famoso manuale per ""Cacciatori di mostri cinematografici"""" che sia mai stato scritto. Grazie ad esso, le creature più paurose della storia del cinema classico non avranno più segreti per te. Ma ricorda: diventare cacciatore di mostri cinematografici non è un'impresa facile. Sei convinto di voler sfidare l'inspiegabile? Qualunque cosa accada, sei stato avvertito! In bocca al mostro! Età di lettura: da 8 anni."" -
Gustavo Modena. Teatro, arte, politica
Il volume si presenta come una biografia critica del più grande attore dell'Ottocento italiano, Gustavo Modena (1803-1861). Frutto di un lungo lavoro di ricerca in archivi e biblioteche per recuperare i molti materiali tuttora disponibili, in larghissima parte inediti, il libro ricostruisce il percorso di Modena sin dagli esordi, alla metà degli anni Venti, passando per l'esilio e i tentativi di riforma, fino alla fase della progressiva disillusione degli anni Cinquanta. La ricostruzione biografica si intreccia con la riflessione sull'attività artistica. Modena fu un attore rivoluzionario, in arte come in politica. A lui dobbiamo l'introduzione nel teatro italiano del realismo grottesco, consuonando in questo con le più avanzate esperienze europee. A lui va ricondotto il primo esperimento in Italia di proto-regia d'attore attraverso la costituzione di una compagnia-scuola, la cosiddetta ""Compagnia dei giovani"""". A lui si deve infine la messa a punto di una recitazione estremamente raffinata, potente e suggestiva, con una forte impronta antiemozionalista, costruita con sapienti contrasti che gli consentivano di affascinare e soggiogare il pubblico spingendolo contemporaneamente alla riflessione critica."" -
E forse una condanna al silenzio
È un romanzo dai tratti surreali. Franco Eremita, un tranquillo professore di lettere, viene denunciato da speciose autorità competenti per aver scritto un saggio a loro dire sprezzante e blasfemo della lingua italiana. Il protagonista rischia così una severa condanna: il divieto di parlare la lingua italiana per un periodo destinato a moltiplicarsi in caso di trasgressione, sostanzialmente senza limiti, tanto da rischiare persino una sorta di ergastolo linguistico. Il processo che intesse la trama è decisamente kafkiano, ma ha molte analogie con la realtà di una giustizia incomprensibile, inefficace, farraginosa. Il passaggio continuo fra finzione e realtà è lo stratagemma narrativo che l'autore utilizza per descrivere un mondo in cui i meccanismi e i guasti della giustizia finiscono per produrre effetti grotteschi e nefasti sui normali cittadini, tanto da poter dire che è la realtà a superare la fantasia. La storia viene fuori dalla penna di un autore di cui non è difficile indovinare l'intensa esperienza forense. -
La semiotica di Spinoza
La storia della semiotica si è dimenticata di Spinoza. Eppure il filosofo ebreo definisce l'immaginazione ""conoscenza per segni"""", deducendone rigorosamente i principi da una fisica e una cosmologia, quali espressioni dell'unica ed eterna sostanza. Il presente libro ne ripercorre geneticamente il pensiero e mostra come, muovendo dalle nozioni comuni di traccia e immagine, la questione del segno in Spinoza si iscriva nell'orizzonte infinito di una fisica generale del senso, di cui l'uomo non è l'origine, ma un modo. Discostandosi dagli schemi dualistici e soggettivistici che da Platone, Agostino, Cartesio e più tardi Kant hanno caratterizzato tanta parte del pensiero occidentale, il realismo spinoziano propone una concezione non antropocentrica dell'individuo, delle sue affezioni e del loro modo di portare il senso. Essa ci rimanda ad un'altra storia del segno e del significato, che, accanto agli stoici e a pensatori come Vico e Peirce, rimane in gran parte ancora da scrivere. Solo un pensiero come quello di Spinoza può aspirare a pensare adeguatamente la grande rivoluzione scientifica e sociale della modernità, infrangendo finalmente quei dualismi che ancora occupano le posizioni dei realisti e degli ermeneutici dei nostri giorni. Nessuno meglio di Spinoza seppe infatti costruire un pensiero realmente copernicano, aperto all'infinito e libero da antiche superstizioni e pregiudizi."" -
Leopoldo Tanfani Centofanti. Patriota, archivista, erudito
Il volume intende continuare e completare la ricerca recentemente pubblicata in questa collana su Silvestro Centofanti, con la ricostruzione della vita, della carriera professionale e dell'attività pubblica del suo allievo prediletto, poi divenuto figlio adottivo ed unico erede, Leopoldo Tanfani Centofanti. Un personaggio, quest'ultimo, niente affatto conosciuto, ma che dopo essere stato uno dei combattenti volontari di Curtatone, nella seconda metà dell'Ottocento svolse un ruolo importante in Toscana come collaboratore del professor Centofanti, come avvocato, come uomo politico progressista, come solerte amministratore locale al di sopra delle parti, come membro di numerose commissioni ed organismi assistenziali, come esperto di questioni pedagogiche, come direttore dell'Archivio di Stato di Pisa, come storico, erudito e socio di tante accademie culturali. Tanfani ebbe infatti il merito, non solo di organizzare per primo il lavoro di inventariazione e di sistemazione di tanti materiali documentari pisani, ma anche di gestire le scuole cittadine (e in particolare quelle femminili) con indiscusse capacità ed apprezzabili iniziative. Insomma, fu uno dei tanti personaggi minori che mise per lungo tempo e con totale dedizione le sue forze e le sue conoscenze al servizio dello stato e della comunità. Danilo Barsanti, docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche dellUniversità di Pisa, si interessa da tempo delle trasformazioni del territorio, delle istituzioni politiche, dei ceti dirigenti e delluniversità nella Toscana dei secoli XVI-XIX. È autore di numerosi saggi, fra cui ricordiamo i libri Castiglione della Pescaia, La guerra delle acque, Le commende dellOrdine di Santo Stefano, Luniversità di Pisa, Pisa nel Risorgimento, I Toscanelli, Alessandro Manetti, Il diario di Alamanno Agostini, Silvestro Centofanti , ecc. -
Così riferisce un cronista per il solito ben informato... Pisa nei giornali tra Otto e Novecento
Sono anni importanti quelli che scorrono su queste vecchie pagine ingiallite sotto lo sguardo sempre attento del cronista, che spesso ci descrive il mondo spensierato - per chi poteva spensierarsi - di quella che viene definita Belle Époque. Sono note di costume a suggerire lo spiraglio dello straordinario quadro di questa Pisa postunitaria e dalla loro lettura affiora una trama varia e compatta di rapporti che movimentavano circoli e salotti privati frequentati da personalità del mondo politico, da esponenti dell'allora casa regnante (spesso presenti nella vicina tenuta di San Rossore), dalla nobiltà locale, da intellettuali, da artisti del calibro di Pietro Mascagni, di Trilussa, di Giacomo Puccini, di Arturo Toscanini, o dei pittori Amedeo Lori, i fratelli Francesco e Luigi Gioli, Adolfo Tommasi e dalla ricca borghesia ebraica pisana (Pontecorvo, Sonsino, Di Nola, Nissim, Monselles, Pitigliani ecc.), generalmente di origine laziale, che, allora, risiedeva in città e che era impegnata, per la maggior parte, nella produzione di tessuti, detti 'bordatini"" o nel commercio minuto."" -
Storia di Pisa per ragazzi
Una città che voglia essere viva e vitale, che sappia capire cosa rappresenta e dove vuole andare, deve interessarsi alla sua storia e saperla raccontare, soprattutto ai più piccoli. Chi più adatto di un nonno per prendere per mano dei ragazzi e accompagnarli nella storia rendendogliela interessante e lieve quasi come una fiaba? Al libro è collegata una pagina web. Una pagina tutta da costruire, in cui i ragazzi potranno trovare rimandi ad altro materiale multimediale, alcuni quesiti per verificare il loro livello di conoscenze sulla storia di Pisa, ma anche cui potranno indirizzare i loro lavori o le loro domande, alle quali gli autori risponderanno telematicamente: Storia di Pisa. Età di lettura: da 7 anni -
Babbo Natale racconta. Ediz. illustrata
In questo nuovo libro dedicato ai bambini, l'autrice - che nel 2000 aveva già pubblicato ""Il fantastico viaggio del bimbo Gianluca"""" unendo idealmente """"Veglia a Pisa"""" in un mondo incantato - dà voce ad un narratore singolare, onnipresente nell'immaginario di grandi e piccini. Nel suo peregrinare intorno al mondo dalla nativa Finlandia, Babbo Natale vede, ascolta, conosce, racconta. La levità della fiaba stimola la fantasia, la nutre, la seduce, sempre attingendo a usanze e tradizioni del folclore, vicine e lontane nel tempo e nello spazio, vitali e variegate come le illustrazioni che corredano il testo."" -
Cielo d'inverno. Antichi racconti di costellazioni
Nel nostro tempo si è persa l'abitudine di guardare il cielo notturno e riconoscere le costellazioni: viviamo in città troppo illuminate, abbiamo altri schermi da osservare la sera e lo scandire del tempo è dato per noi dagli orologi. Per ricordare la bellezza del cielo notturno e delle sue stelle restano ancora storie lontane da leggere in una sera d'inverno mentre fuori le costellazioni continuano a brillare. Orione, Cane Maggiore, Gemelli, Toro, Auriga, Perseo, Cassiopea sono miti e figure che popolano il nostro cielo invernale dal tempo dei Greci e dei Romani. Le costellazioni sono presentate qui attraverso le immagini di un celebre manoscritto di età carolingia e le favole degli antichi. Le immagini delle costellazioni provengono dal manoscritto Vossianus Latinus Q 79 conservato nella Biblioteca dell'Università di Leida. -
Manuale di psicologia dell'educazione
Nella naturale evoluzione dell'uomo, i processi di nascita, crescita e maturazione intrecciano le trame del precostituito, dell'appreso e dello sperimentato, sottendendo un unico e supremo obiettivo: la valorizzazione e la strutturazione del concetto di Sé, espressione di una irripetibile unicità. Gli educatori, che s'incontrano lungo il percorso della vita, rappresentano i reattori che innescano e permettono lo sviluppo integrale di questo progetto. Assurgere a così importante ruolo, richiede l'impegno e l'obbligo del sapersi mettere in discussione, attraverso un'attenta ed accurata riflessione rivolta alla trilogia del saper fare, saper dire e saper essere, in un meccanismo in espansione che, partendo dalle basi psicologiche dell'educazione, permetta via via la contemplazione di approfondimenti sempre più incisivi e costanti. Il manuale intende inserirsi tra gli strumenti più idonei per favorire questo delicato processo di riflessione, indispensabile per la crescita e la maturazione dell'individuo. -
Gli eccentrici
"Los raros"""" (1896) costituisce un eloquente documento di quella svolta che concluse l'epoca romantica e inaugurò, in ambito americano e più generalmente ispanico, quella della modernità. I ventuno saggi raccolti nel volume danno la misura della formidabile operazione messa in atto da Rubén Darío per diffondere la nuova letteratura occidentale di fine secolo, soprattutto simbolista francese, con l'obiettivo di assimilarla e integrarla alla realtà culturale ispanoamericana. I raros del titolo sono gli scrittori che con la loro opera e la loro personalità sfidano la cultura e la letteratura dominanti; sono i marginali, i sovversivi, gli eccentrici che propongono una diversa sensibilità e nuovi modi di esprimerla. Tra gli autori trattati: Paul Verlaine, Lautréamont, Leconte de Lisle, Léon Bloy, Jean Moréas, Villiers de l'Isle-Adam, Ibsen, Poe, ancora quasi o del tutto sconosciuti in ambito americano." -
Adel' eckhartiano, «nobilitate» dantesca. La nobiltà nel pensiero di Meister Eckhart e nel «Convivio», Trattato IV
Unica nel suo genere, la mistica speculativa, paradossale, simbolico-allegorica di Meister Eckhart è certamente complessa nell'espressione e nel movimento spirituale-riflessivo, ma tutto questo custodisce una abissale semplicità ontologica che ne costituisce la più salda verità di grande valenza anche proprio umanistica. Dante invece avvolge stabilmente nella bellezza dei versi, cui fa seguire una discussione in prosa, una sorta di processo di correzione e purificazione dell'idea corrente di nobiltà, per far crescere la nuova pianta, il nuovo gusto per la nobiltà vera. Quanti punti in comune e quante differenze di linguaggio e di movimenti di pensiero e di immagini. Lo studio di Simone Turco naviga coraggiosamente lungo questi impegnativi percorsi e riesce ad introdurre nuovamente l'uomo moderno a quella radice dell'essere dalla quale possono crescere nuovi rami e nuovi frutti. -
Finanza pubblica, debito e moneta nel Granducato di Toscana (1814-1859)
Nella prima metà dell'Ottocento, i processi economici del Granducato di Toscana risultarono sensibilmente influenzati dalle modalità attraverso cui le istituzioni formali ed informali concorsero a plasmare i dispositivi monetari e le dinamiche finanziarie regionali. Il sistema monetario, rappresentando l'anello di congiunzione fra la finanza pubblica e l'economia reale, costituì indubbiamente il canale principale attraverso cui si propagarono le tensioni che periodicamente si manifestavano nelle due sfere sopra accennate. Un soccorso alle imperfezioni del mercato monetario fu apportato dall'edificazione di un articolato sistema bancario, che incise efficacemente sulle condizioni generali della liquidità, dando ordine al sistema dei pagamenti, riducendo il costo del denaro e favorendo le transazioni commerciali. A conferire stabilità al sistema economico concorse anche la politica fiscale del governo, la cui moderazione permise agli operatori economici di disporre di livelli di liquidità più elevati. L'equilibrio realizzatosi negli anni della Restaurazione - conseguito tuttavia al prezzo di incrementare notevolmente l'indebitamento statale - fu irreversibilmente alterato dall'irrompere della crisi del 1848-1849, in seguito alla quale lo Stato e i molteplici attori economici iniziarono ad esercitare congiuntamente sul mercato monetario regionale una crescente pressione, che il medesimo, per come era strutturato, non era assolutamente in grado di sostenere. -
Lo psicologo a scuola. Il sostegno psicopedagogico nelle scuole della zona empolose
Negli ultimi anni è andata sempre più diffondendosi la richiesta dello psicologo scolastico, quasi sempre con l'intento prioritario di dare risposta a difficoltà relazionali e di motivazione allo studio oggi sempre più presenti all'interno della scuola non solo italiana. Tale fenomeno è stato riscontrato anche nelle scuole della zona empolese, laddove è stata realizzata, appunto, una ricerca sulla percezione della figura dello psicologo scolastico. L'indagine ha inteso verificare il grado di consapevolezza ed il ""livello di gradimento"""" riguardo la presenza del servizio di sostegno psicopedagogico all'interno delle scuole, di ogni ordine e grado, dei comuni della zona empolese. I risultati lasciano intravedere una valutazione positiva della esperienza legata alla presenza dello psicologo scolastico, il cui operato è analizzato in saggi specifici che partono dalle riflessioni degli studenti, dei genitori e degli insegnanti. Il libro, quindi, si presenta come utile lettura per tutti coloro che, a diverso titolo, si occupano di scuola e di problemi educativi."" -
Scautismo femminile e guidismo. Esperienze educative in prospettiva di genere: i casi dell'Italia e della Spagna
Un libro che racconta l'evoluzione storica e pedagogica dello Scautismo femminile e del Guidismo in Italia, nelle sue due forme laica e cattolica, e del Guidismo in Spagna. Un contributo ai saperi pedagogici nell'approfondimento di un'esperienza educativa giunta al suo Centenario ed estesa a milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo e nella presentazione di un metodo proficuamente esportabile anche in altri contesti educativi. Una chiave di lettura in prospettiva di genere del movimento scout. -
Occhio di cane
"Il mio nome è Book. Nonostante l'assonanza non ho niente a che vedere con il Buck del Richiamo della Foresta di Jack London. In comune, forse, ho solo il fatto di essere un cane meticcio fortemente somigliante a un lupo. Voglio sottolineare il """"somigliante"""" in quanto ho avuto poco a che fare con scorribande nella foresta, incontri con pionieri, sfide all'ultimo sangue con grizzly e altre gesta eroiche classicamente intese. Posso però vantare nobili origini. Mio padre era un lupo grigio americano vissuto nelle terre dei Navajo.""""" -
Formazione e poìesis dell'umano. Dewey, Frye, Bruner
Il volume intende offrire un'analisi di alcuni momenti della pedagogia contemporanea ritenuti significativi per comprendere i termini di un rapporto possibile fra teoria della formazione e 'costruzione dell'umano'. In particolare, inseguendo una traiettoria d'indagine di carattere storico-teorico, l'analisi proposta nel volume si sofferma su tre figure della recente teoresi pedagogica nordamericana considerate specialmente rilevanti per aver saputo consapevolmente interpretare e coerentemente rielaborare un'istanza fondamentale, in ordine alla quale la riflessività di natura pedagogico-formativa s'impegna a legittimarsi come luogo della restituzione di un'autorevole e ben fondata 'sintesi umanistica'. Il 'naturalismo culturale' e lo sperimentalismo di John Dewey, la teoria della 'coltivazione dell'immaginazione' in Northrop Frye, la valorizzazione del pensiero narrativo e la definizione di un modello culturalista del 'fare significato' in Jerome Bruner evidenziano tre possibili opzioni per ancorare al nodo critico della formazione il problema della 'costruzione dell'umano' e per riconoscere nell'educazione una scommessa fondamentale per la realizzazione di una via emancipativa, destinata a cogliere il segno peculiare del 'pedagogico' intorno ad una promessa di liberazione. -
Le ricchezze oscene. Arricchirsi senza limiti
Gli stipendi d'oro - retribuzioni, bonus, stock option, premi d'ingaggio, Golden hello - svettano in cima alla piramide sociale. I giornali non mancano di portare l'attenzione su questi ""redditi altissimi"""", offrendo all'uomo medio un'idea di quello che succede nell'universo dei """"superuomini"""" del capitalismo moderno.""