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L'arte e la scuola che non c'è. Idee, progetti, vicende di una scuola sperimentale
L'arte si insegna? Quale peso hanno i linguaggi non verbali nella scuola italiana? Quali, in scuole di indirizzo artistico, i rapporti tra arte, musica, spettacolo, cinema, televisione, produzione multimediale, nuove tecnologie? Tra manualità e intellettualità? Alcune risposte a queste domande giungono dalle esperienze maturate dall'istituto d'arte di Pisa, oggi liceo artistico, nei cinquanta anni della sua esistenza. Una sperimentazione trentennale ha accomunato molte scuole artistiche italiane, con progetti ambiziosi e proiettati verso un liceo caratterizzato dalla continua interazione tra i diversi linguaggi delle arti. Progetti ancora assai attuali, in stretto rapporto con la ricerca artistica dei nostri giorni. Partendo da concrete esperienze, il libro pone una questione di generale interesse: se oggi, dopo la riforma Gelmini, esista ancora una scuola in grado di consentire efficaci percorsi formativi, o se, invece, si debba parlare di una scuola che non c'è, dimenticando decenni di profonde riflessioni sull'arte e sul suo insegnamento. -
Medicina, bioetica e diritto. I problemi e la loro dimensione normativa
Lo sviluppo della medicina e delle biotecnologie ha dischiuso orizzonti problematici, che non interessano soltanto la ristretta cerchia di quanti, muovendo da formazioni diverse, hanno eletto la bioetica a specifico campo di interesse. Medici e giuristi, nella quotidianità del loro impegno professionale, vengono chiamati ad affrontare questioni che non possono rimanere appannaggio esclusivo della riflessione filosofica. In particolare, l'esigenza di direttive comportamentali è avvertita, sempre più, dai medici che si trovano a dover fronteggiare, nelle strutture di appartenenza, situazioni difficili da immaginare solo qualche anno addietro e, comunque, complesse da gestire. Per parte sua, il giurista ha dovuto allargare l'attenzione alla disciplina di quelle problematiche bioetiche che giungono al vaglio della nostra giurisprudenza. Il presente volume, in questa seconda edizione rivisto e aggiornato, nasce dall'esperienza maturata dalla gran parte degli autori in seno ai Comitati etici, e mira a favorire il confronto interdisciplinare (o quantomeno multidisciplinare) nella consapevolezza della variabilità dei punti di vista. Questo obiettivo viene perseguito attraverso l'analisi di casi problematici, talvolta estremi e comunque insoliti, ispirati perlopiù da situazioni e fatti di cronaca, giunti al tavolo dei Comitati etici per un consulto. -
Criminalia. Annuario di scienze penalistiche (2011). Vol. 6
Primo Piano Domenico Pulitanò Orizzonti attuali del controllo di legittimità costituzionale di norme penali , p. 11 Mario Romano La legittimazione delle norme penali: ancora su limiti e validità della teoria del bene giuridico , p. 33 Franklin E. Zimring La dimensione del fenomeno detentivo negli Stati Uniti: i modelli del ventesimo secolo e le prospettive per il ventunesimo , p. 47 Dibattito Verso un equivalente funzionale della riserva di legge? Nota introduttiva di Fausto Giunta, p. 77 Giovanni Fiandaca Crisi della riserva di legge e disagio della democrazia rappresentativa nelletà del protagonismo giurisdizionale , p. 79 Alberto Gargani Verso una democrazia giudiziaria? I poteri normativi del giudice tra principio di legalità e diritto europeo , p. 99 Carlo Federico Grosso Il fascino discreto della conservazione (considerazioni in margine allasserita crisi del principio di riserva di legge in materia penale) , p. 125 Il punto su La giustizia disciplinare dei magistrati: lo stato dellarte Daniela Cavallini La responsabilità disciplinare dei magistrati tra innovazione e continuità , p. 141 Giuseppe Di Federico Levoluzione della disciplina giudiziaria nei paesi democratici , p. 161 Antonello Mura La disciplina dei magistrati. Tipicità degli illeciti e strumenti cautelari , p. 195 Lorenzo Zilletti Il controllo sulle funzioni giudiziarie: libito fe licito in sua legge? , p. 209 Il punto su Paternalismo legislativo e paternalismo giudiziario Alberto Cadoppi Paternalismo e diritto penale: cenni introduttivi , p. 223 Luigi Cornacchia Placing Care. Spunti in tema di paternalismo penale , p. 239 Dario Micheletti Il paternalismo penale giudiziario e le insidie della Bad Samaritan Jurisprudence , p. 275 Silvia Tordini Cagli Il paternalismo legislativo , p. 313 Il punto su... Le basi emotive della decisione penale e la psicologia del giudice Introduzione di Adolfo Ceretti, p. 341 Antonio Forza Razionalità ed emozioni nel giudicante , p. 353 Luigi Lanza Emozioni e libero convincimento nella decisione del giudice penale , p. 365 Alfredo Verde Come si giustifica chi rende giustizia? , p. 377 Opinioni a confronto Lobiezione di coscienza e le riflessioni del giurista nellera del biodiritto Nota introduttiva di Stefano Canestrari, p. 387 Ne dibattono: Ferrando Mantovani Paolo Veronesi Opinioni a confronto Verso labolizione delle formule di proscioglimento? Nota introduttiva di Giovanni Canzio, p. 415 Ne dibattono: Aldo Casalinuovo Enrico Marzaduri Giuseppe Santalucia Opinioni a confronto La ricerca della notizia di reato da parte dellaccusatore Nota introduttiva di Renzo Orlandi, p. 437 Ne dibattono: Francesco Caprioli Gaetano Insolera Attualità Jus corrigendi e responsabilità penale Lucia Risicato Leducazione del bullo"" tra uso e abuso dei mezzi di correzione , p. 461 Antonio Vallini Leccesso delleducatore, lempatia del giudice. Ovvero delluso emotivo del potere , p. 473 Attualità Ai confini della stretta legalità Alessio Scarcella Getto di campi elettromagnetici: un reato di pericolo concreto per il principio di legalità , p. 493 Giovanni Tuzet La storia infinita. Ancora su analogia e interpretazione estensiva , p. 507 Antologia Luciano Eusebi Beni giuridici e generazione della vita. Note alla luce di alcune vicende giudiziarie europee , p. 523 Mario Pisani Il guappo""""... -
La Toscana in evoluzione. Scritti per Berardo Cori coordinati da Carlo Da Pozzo
Come è cambiata la Toscana negli ultimi decenni? Cosa è rimasto della tradizionale organizzazione territoriale e produttiva del Granducato lorenese? Dove sta andando questa regione, il cui paesaggio assume all'estero quasi il valore di icona dell'intera Italia? I dieci saggi contenuti in questo volume, opera di geografi dell'Università di Pisa, cercano di dare risposta a queste domande, analizzando i mutamenti recenti e le tendenze attuali che la Toscana, ""regione di regioni"""", sta mostrando nei suoi caratteri ambientali, paesaggistici, demografici ed economici e ricostruendo la spiccata identità che essa conserva ancora nel panorama nazionale. Con questo volume i colleghi geografi vogliono salutare e festeggiare Berardo Cori, uno fra i principali Maestri della scuola geografica pisana."" -
Separazione e relazione. Prospettive etiche nell'epoca dell'indifferenza
Oggi è urgente pensare quali siano le ragioni della lenta e inesorabile avanzata del veleno dell'indifferenza, il fenomeno della cecità morale, l'abbandono degli ultimi. Sullo sfondo delle dinamiche della presa di distanza, dell'incomunicabilità e dell'esclusione sociale prodotte dal sistema consumistico, il volume sviluppa, con taglio fenomenologico, un percorso che passa attraverso i temi dell'attenzione e dell'ascolto, dell'espressione vocale, dello scambio delle memorie, della prossimità, del dono, dei valori e della partecipazione. Abbiamo bisogno di riformulare categorie concettuali quali quelle di separazione e relazione per comprendere quanto accade tra uomini impastati di carne e sangue, coscienze incorporate che si confrontano a partire da desideri e bisogni. Si configura così un modello di etica della relazione che non intende prescrivere, quanto piuttosto descrivere in che modo tra noi, separati dallo spessore dei corpi e al contempo chiamati in causa dai bisogni da essi espressi, si produce un legame che non annulla la slegatura per la precisa ragione che di essa si alimenta; forse un insperato incontro tra quegli assoluti plurali che siamo. Miracoloso spiazzamento dell'ordine etico: quanto è più impotente obbliga a sé ciò che avrebbe titolo e potere per essere sovranamente indifferente. -
La potenza delle immagini. Il cinema, la forma e le forze
La potenza delle immagini è la loro capacità di andare oltre gli stati di cose, per indicare o toccare quel limite a partire dal quale ogni vera creazione è possibile. Questa potenza è anche la capacità politica delle immagini di riconfigurare l'ordine del sensibile, e si oppone al loro potere, alla loro discorsività codificata e orientata dai modi di organizzazione del consenso. Il cinema ha giocato un ruolo importante nell'incarnazione di questa potenza, orientandola su due grandi paradigmi: uno incentrato su una estetica della forma, l'altro su una estetica delle forze, esemplificati da due figure fondative come Ejzenstejn ed Epstein, da cui discendono autori e problemi affrontati in questo volume: da Benjamin a Foucault, da Deleuze a Badiou, da Garroni a Nancy, fino ad Agamben e Rancière. -
Il corpo e la parola
"Questo corpo è mio?"""" domanda con meraviglia Anna a Blanche in Diario di una schizofrenica. """"Mamma il corpo mi fa paura"""" dice alla madre una bambina di cinque anni. """"Mi tocco e non mi sento."""" """"La pelle non mi avvolge più."""" """"Non so dove comincio, dove finisco"""" grida a se stessa una donna nel panico. Non è dunque evidente che io sia il mio corpo o che io abbia il mio corpo. Il corpo è una conquista per niente scontata e possiamo chiederci cosa succeda se questa acquisizione non si compie del tutto. L'esperienza del corpo non è mai naturale ed è possibile addirittura arrivare a rifiutare il corpo in quanto rimbalza come alterità e luogo di angoscia. Noi non sappiamo dove inizia e dove finisce un sesso. La dimensione materica del corpo che ne testimonia la finitezza non è evitabile. Corpo e parola rappresentano una feconda antinomia da cui storicamente è nata la psicanalisi. Molte sono le domande che questo accostamento provoca. In che modo la parola racconta il corpo? E il corpo può dire la parola o può solo sostituirsi ad essa? Il nostro corpo può sempre dire la gioia di essere. Senza parole. La parola può cercare tramite il sapere di normalizzare il corpo, dargli un sistema di regole. Il passaggio all'atto sostituisce in maniera massiccia la parola dando vita ad agiti parlanti. La parola porta un rumore che nel linguaggio non c'è e che rivela la materia del corpo." -
Sacerdote nell'abito, bersagliere nell'anima. Don Pietro Cascioni un prete del Novecento
È segnata da numerosi viaggi la vita di don Pietro Cascioni Poli: gli spostamenti nella campagna pisana, la partenza per il servizio militare, i trasferimenti sui territori di guerra, il soggiorno nella Casa di cura di Brescia dove trascorrerà gli ultimi anni di vita. Un'esistenza che si snoda come un romanzo, i cui capitoli sono stati attentamente ricostruiti con scrupolo storico e delicatezza narrativa. In questa seconda edizione il racconto biografico viene ulteriormente arricchito con testi, lettere e foto di don Cascioni recentemente ritrovati. Un prete che ha scelto di vivere intensamente la storia, alla luce delle virtù spirituali e dei valori assunti dall'incontro con il pensiero di Maffi, Toniolo, Murri, Gronchi: le amicizie in seminario a Pisa, le battaglie politiche e sociali del Novecento, le guerre, il fascismo, l'occupazione tedesca, il dopoguerra, i rapporti nella comunità di Buti dove ha trascorso la maggior parte dell'esistenza come pievano. Ma il libro restituisce anche il ritratto dell'intera comunità butese, che don Cascioni ha guidato con affetto, porgendo un costante sostegno spirituale e morale. Ed è proprio da questo angolo racchiuso fra i monti Pisani che il volume guarda alla storia italiana del Novecento, di cui il sacerdote è stato un testimone molto importante. -
Eros e dintorni. Pensieri-emozioni
Caterina Monnosi Giannoni nasce a Pisa dove studia e lavora all'Università e alla Scuola Superiore S. Anna.Questo elaborato rappresenta la sua seconda produzione essendo già stato presentato il 10 marzo 2009 il libro ""L'anima a quadretti"""" edito, anch'esso, dalla casa editrice ETS di Pisa.Alcuni suoi scritti sono stati pubblicati, nel corso di questo triennio, da associazioni culturali locali e nazionali. Nell'anno 2009 ha vinto il premio """"La farfalla d'argento"""" al XXVII concorso """"La parola e l'immagine"""" nella città di Levico Terme.Vive tuttora a Pisa."" -
La città e l'esperienza del moderno. Vol. 1
Lo spazio urbano rappresenta la dimensione più naturale e caratteristica della modernità. Dalla fine della letteratura di antico regime, i destini dei personaggi letterari e le forme della rappresentazione si definiscono con evidenza sempre maggiore all'interno di ambienti e scenari cittadini, o in relazione ad essi. Una sintonia profonda contraddistingue insomma il rapporto fra la letteratura moderna e la città - o, per dir meglio, le città. Oggi le città si allargano sempre più, il mondo è sempre più urbanizzato, ma l'ampliamento territoriale pare andare di pari passo con l'affievolirsi della spinta all'agglomerazione, da sempre vettore primario dell'urbanizzazione. Di qui metafore come ""città diffusa"""" o """"arcipelago metropolitano"""", che cercano di render conto delle nuove organizzazioni territoriali. I testi raccolti nei tre tomi, legati al convegno della MOD organizzato nel 2010 da tre atenei milanesi (Statale, Cattolica, Bicocca), offrono una ricognizione ad ampio spettro dei rapporti tra città e letteratura dal Settecento ai giorni nostri. Immagini, ritratti, rappresentazioni di città diverse, nella più ampia varietà possibile di prospettive e di forme letterarie: città grandi e piccole, centrali e periferiche, sonnolenti e tumultuose, da un capo all'altro dell'Italia ma anche oltralpe e oltreoceano, ritratte con attenzione minuziosa o viste di scorcio, intuite, patite, godute, vissute."" -
Topografia urbana a Pistoia. La basilica episcopale paleocristiana
I quesiti che hanno guidato la ricerca alla base di questo libro riguardano il periodo e il luogo in cui fu edificata la prima basilica episcopale paleocristiana di Pistoia. Tali quesiti, fino ad ora irrisolti, vengono qui affrontati attraverso l'analisi e la comparazione delle fonti archeologiche, storiche e documentarie. Sono stati analizzati in particolare i risultati degli scavi avvenuti nel corso degli anni soprattutto in piazza del Duomo, allargando il campo d'indagine al contesto topografico in cui dovrebbe essere sorta la basilica episcopale paleocristiana. Grazie a queste ricerche si sono così potute formulare una serie di ipotesi ricostruttive circa la forma urbis di Pistoia dall'età tardoantica a quella altomedievale. Questo lavoro vuole anche rappresentare un contributo per una più completa e precisa ricostruzione della prima cristianizzazione della Toscana e dell'Italia centro-settentrionale. -
La voce di dentro. Il cinema di Toni Servillo
Toni Servillo, napoletano, classe '59, di professione attore. Dopo aver dominato la scena teatrale come interprete e come regista sotto il segno di Eduardo De Filippo e averne rinnovato la tradizione con una continua, intelligente ricerca ancora in pieno svolgimento, nell'ultimo decennio ha progressivamente ""invaso"""" con il suo volto, le sue rughe significanti, la sua voce, la sua camminata, la sua maturità espressiva, anche la parte migliore del cinema italiano, lavorando con autori importanti come Mario Martone, Antonio Capuano, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Andrea Molaioli, e ora con Daniele Ciprì e Marco Bellocchio. Dove è riposto il segreto di questa sorprendente esplosione di un attore che in breve tempo ha conquistato la stima e l'affetto del pubblico e della critica nazionale e internazionale? Questo libro a più voci cerca di scoprirlo, analizzando soprattutto la sua carriera cinematografica, per rintracciare in ogni film da lui interpretato le innumerevoli tessere che vanno a formare il mosaico della sua personalità artistica."" -
Cose dell'altro mondo. Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo. Atti della giornata internazionale di studi (Lubiana 29 ottobre 2009)
A che punto si trova oggi la discussione teorica sul fantastico? E che ne è stato del fantastico nel XX secolo, specificamente nella letteratura italiana? Alcuni degli articoli qui raccolti cercano di rispondere alla prima domanda: vi si ripercorrono i problemi con cui si è scontrata la riflessione critico-teorica negli ultimi quarant'anni e si delineano dei percorsi alternativi d'indagine. In due casi questi percorsi sono orientati a rendere ragione dell'identità del testo senza che si ricorra affatto a una prassi classificatoria; in un terzo - riconosciuto che distinzioni di genere si rendono talvolta necessarie nella loro funzione strumentale - viene proposta una strategia tesa a evitare l'uso dei criteri finora più frequentemente adottati, giudicati poco convincenti. Altri articoli affrontano invece la seconda questione, di carattere storico-letterario, e illustrano come diversi scrittori del Novecento (Papini, Pirandello, Bontempelli, Landolfi, Savinio, Levi e Tomizza) abbiano rielaborato motivi e dispositivi narrativi ricorrenti nella letteratura che più spesso, per determinate ricorrenze tematiche e discorsive, si è soliti considerare fantastica oppure abbiano invitato a leggere in chiave fantastica le proprie opere attraverso l'attivazione di una scrittura basata sul doppio. La preoccupazione di fondo che guida tali interventi è di comprendere la funzione che il riuso e la risemantizzazione della tramandata letteratura fantastica in ogni singolo caso assolvono. -
Tra critica e metafisica. Luigi Scaravelli lettore di Kant
L'opera di Kant costituisce un punto di riferimento fondamentale per la ricerca di Scaravelli, che nel confronto con il filosofo tedesco modella le istanze teoriche della propria riflessione. Il libro segue i passaggi dell'intenso dialogo di Scaravelli con Kant, individuando in questo percorso una parabola teorica che vede, in un estremo, la Critica del capire, con la sua concezione della sintesi come sorta di destino intrascendibile del pensare e, nell'altro, le Osservazioni sulla ""Critica del Giudizio"""", in cui Scaravelli pare scorgere quel principio della concretezza della conoscenza che costituisce il Leitmotiv delle sue ricerche. Il confronto di Scaravelli con l'opera kantiana consente così di cogliere l'intentio filosofica che anima il lavoro del pensatore italiano e le modalità attraverso cui egli cerca di dare risposta al suo """"problema speculativo""""."" -
La Grecia plurale del risorgimento (1821-1915)
Nell'attuale situazione, nella quale la Grecia viene considerata all'estrema periferia dell'Unione Europea, giunge opportuna una riflessione sul succedersi di entusiasmi e insofferenze con cui si guardò alla Grecia nel suo farsi nazione, in particolare da parte dell'Italia che pure avviò un analogo cambiamento. Il libro abbraccia cento anni, dal 1821 alla prima guerra mondiale. Tanto più la riflessione è proficua, perché basata sulla lettura delle riviste, documenti che recepiscono il mutare delle opinioni e degli atteggiamenti morali. Nel libro il repertorio di opinioni e atteggiamenti verso la Grecia, in un continuo mutare di voci, copre ogni aspetto, dai resoconti di viaggio agli studi e alle opinioni sul classicismo, dalla critica teatrale all'archeologia e all'arte. Nell'insieme viene proposta in linee essenziali ed esaurienti una storia culturale forte, eppure spesso trascurata. -
History, science and technology. Proceedings of the international workshop held in Florence on june 2010
Table of Contents In this issue papers by: GIOVANNI PAOLONI (University of Rome, La Sapienza) Vito Volterra and the Making of Research Institutions in Italy and Abroad ANGELO BARACCA (University of Florence) Too Big or so Little? Nuclear Physics in the Thirties and Forties in USA and Japan JOHN KRIGE (Georgia Tech Institute, GA, USA) Maintaining Americas Competitive Technological Advantage: Cold War Leadership and the Transnational Co-production of Knowledge ANTONIO TISEO (Rome 3 University) The Carter Administration and its Non-Proliferation Policies: the Road to INFCE DAVID BURIGANA (University of Padua) The European Search for Aeronautical Technologies, and Technological Survival by Co-operation in the 1960s1970s... with or without the Americans? Steps, ways, and Hypothesis in International History FILIPPO PIGLIACELLI (University of Bologna) Like a Stone Guest. European Space Cooperation and the Birth of the Community Research Policy (19601973) LORENZA SEBESTA (University of Bologna) commentari on Luisa Dolza Storia della tecnologia -
The legacy of Gestaldt psychology
Table of Contents In this issue papers by: DEJAN TODOROVIC What is the Origin of the Gestalt Principles? SERGEI GEPSHTEIN, IVAN TYUKIN, MICHAEL KUBOVY A Failure of the Proximity Principle in the Perception of Motion CEES VAN LEEUWEN, DAVID ALEXANDER, CHIE NAKATANI, ANDREY R. NIKOLAEV, GIJS PLOMP, ANTONINO RAFFONE Gestalt has no Notion of Attention. But does it need One RAYMOND PAVLOSKI Learning How to Get From Properties of Perception to Those of the Neural Substrate and Back: An Ongoing Task of Gestalt Psychology RICCARDO LUCCIO Gestalt Psychology and Cognitive Psychology -
Architetture Grosseto (2012). Vol. 15: Dialoghi fra tradizione e innovazione
La necessità di qualità edilizia ed architettonica ci ha spinto in questi anni a ricercare nella nostra provincia segni ed elementi, a volte visibili, altre volte più nascosti, di un progettare attendo alla tradizione ma contemporaneo, senza cadute di stile nel linguaggio vernacolare e comunque sempre aperto all'innovazione. Se poi questi due mondi così apparentemente diversi vengono sapientemente accostati possono generare risultati di sicuro effetto. Questo numero nella sua miscellanea propone interventi di restauro e valorizzazione di edifici storici come nuove realizzazioni in contenitori già esistenti o creati ex novo. Ma il dialogo tra innovazione, tradizione e ambiente, filo sottile che deve stare alla base del buon progetto, è sempre presente anche solo in alcuni dettagli progettuali o scelte materiche. Senza la nostra storia non c'è futuro, l'innovazione presuppone un punto di partenza: la tradizione appunto. -
Un'altra modernità. Juan Caramuel Lobkowitz (1606-1682): enciclopedia e probabilismo
Compositi i sentieri che nel Seicento europeo segnarono il cammino della cultura verso la modernità. Tra quei sentieri, sempre più significativo, negli ultimi decenni, è apparso il complesso itinerario intellettuale del vescovo Juan Caramuel Lobkowitz (Madrid, 1606 - Vigevano, 1682), che intesse in una fitta trama enciclopedica teologia morale probabilista - la sua disciplina più direttamente professionale -, agiografia, anagrammatica, architettura, astronomia, cabalistica, canonistica, combinatoria, dinastica, ecclesiologia, esegesi, filosofia, fisica, grammatica, linguistica, logica, matematica, musica, omiletica, scienza della politica, spiritualità, storia della Chiesa, teoria della letteratura. I saggi raccolti in questo volume interdisciplinare - opera di Jean - Robert Armogathe, Anne-Marie Azam, Stefano Bartezzaghi, Santo Burgio, Petr Dvo_ák, Jorge Fernández-Santos Ortiz-Iribas, Julia Fleming, Emilia Mangiarotti, Giuseppe Mazzocchi, Paolo Pissavino, Luís Robledo Estaire, Daniele Sabaino, Yossef Schwartz, Miriam Turrini, Cesare Vasoli, Julián Velarde Lombraña - ripercorrono e approfondiscono alcune tracce di quell'itinerario, non di rado a partire da documenti inediti o comunque sconosciuti, e propongono nuove letture e nuove interpretazioni di un pensiero talvolta nitido, talvolta contraddittorio ma sempre affascinante e istruttivo per gli studiosi così come i curiosi. -
La Amazonida
Le Amazzoni, le violente donne guerriere che almeno fin dai tempi di Omero animano l'immaginario occidentale, rivivono nella Amazonida, forse l'unico poema della letteratura italiana incentrato interamente su questo mitico popolo, pubblicato per la prima volta nel 1504 e scritto da Andrea Stagi, un oscuro cortigiano di origine anconetana, le cui vicende biografiche sono state inghiottite dal tempo. Il poeta, non senza sorprendente originalità, ripropone l'epopea delle Amazzoni, dalle origini fino all'epoca della guerra di Troia. Depurando la saga degli elementi più truculenti, ci presenta un utopico regno, ordinato e opulento, abitato unicamente da donne che vivono in castità, libere dal giogo maschile. Incontrastata protagonista è la regina Pentesilea, non quella bella e perdente della tradizione antica ma una semidea inserita in contesti assolutamente nuovi, perfetta sotto l'aspetto sia fisico sia morale, insensibile alle insidie di Amore, magnanima governante, abile cacciatrice e temibile guerriera, a cui non possono resistere mostri, maghe, divinità avverse e nemmeno i paradigmatici campioni della fallocrazia e del patriarcato: Ercole, Teseo, Euristeo. Viene qui riproposta l'opera, oggi semisconosciuta, di un 'minore' alla ricerca di nuove vie di sperimentazione letteraria, prodotta in un periodo di stagnazione del genere cavalleresco che, dopo i capolavori del Pulci e del Boiardo, vide la rinascita del genere epico mitologico, a cui il componimento dello Stagi può essere ascritto.