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Poeti lettori di poeti. Sondaggi sulla letteratura francese in Italia oltre l'ermetismo
Nell'immediato dopoguerra il cammino della poesia europea, che dalle sue radici romantiche, attraverso simbolismo e surrealismo, era approdato in Italia all'ermetismo degli anni Trenta, sembra giungere ad un'impasse. Dal contatto con la tragedia bellica nasce l'urgenza di squarciare il velo dell'assoluto poetico per tornare a testimoniare concrete esperienze di uomini nella storia. Una nuova disposizione inizia a prendere corpo nella seconda metà degli anni Cinquanta attraverso le voci di Giorgio Caproni, Franco Fortini, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Andrea Zanzotto, i quali pur percorrendo sentieri isolati rivelano al fondo del proprio operare poetico alcuni orientamenti comuni: la scelta narrativa e prosastica, il confronto con la tradizione, l'estraneità nei riguardi della neoavanguardia come del nuovo orfismo. La presente indagine si propone di osservare tale generazione sotto l'angolo dei suoi rapporti con la poesia francese componendo, attraverso una mappa introduttiva e alcuni sondaggi monografici, un quadro della ricezione della poesia d'Oltralpe in Italia tra gli anni Cinquanta e Ottanta: è l'epoca in cui si rileggono in chiave negativa i grandi maestri Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé, si riscopre il realismo espressionistico di Charles Baudelaire, si traducono i versi del giovane André Frénaud e s'intessono cauti dialoghi con i maggiori poeti coevi Jacques Prévert, René Char, Henri Michaux, Francis Ponge. -
Le relazioni violente. Interventi clinici, testimonianze, contributi degli studenti
La violenza può essere definita come ""ogni costrizione di natura fisica, o psichica, che porti con sé il terrore, la fuga, la disgrazia, la sofferenza o la morte di un essere animato; o ancora, qualunque atto intrusivo che abbia come effetto volontario o involontario l'espropriazione dell'altro, il danno o la distruzione di oggetti inanimati"""" (Héritier, 1997). Affrontare il tema della violenza non può prescindere dalla molteplicità delle declinazioni cui il termine rimanda: violenza sulle donne, violenza intra familiare, violenza sociale, violenza giovanile, tutte da pensare nella forma più esplicita dell'abuso fisico e in quella più subdola e sotterranea dell'abuso psicologico. È per questo che il tema trattato richiede una prospettiva di analisi multidisciplinare che permetta di avere un quadro il più possibile chiaro del fenomeno da un punto di vista sociale, politico, culturale, clinico e familiare. Il presente volume raccoglie gli atti di un convegno e di un workshop organizzati dalla S.I.P.R. nel 2014 cui hanno partecipato associazioni di volontariato, servizi pubblici, teatro e scuola nell'intento di promuovere una corretta informazione sul tema e di individuare prospettive da seguire in ambito di prevenzione."" -
Novena
Il titolo ""Novena"""" evoca il sacro delle festività religiose e nel contempo la sacralità del numero: per Pitagora e Platone il numero è l'essenza delle cose, è il ritmo che il Dio ha dato all'universo. Pertanto la poesia in sé è sacra, poiché è soprattutto numero, cioè ritmo modulato da accenti, suoni, pause, come i respiri dell'anima del mondo; è l'infinito, cui l'uomo aspira insieme all'armonia. Intendo sacro anche nel senso di mistero, insondabile per l'uomo, della vita e della morte e del nostro essere finiti, ma infiniti nel desiderio, nell'immaginazione, nel dolore e nell'amore. Il titolo racchiude il numero nove, quante sono le Muse e le poesie del piccolo libretto: l'ho composto come fosse un breve rosario da sgranare con le dita, recitando le poesie una dopo l'altra, per arrivare, infine, all'armonia, per me una speranza accesa da una favilla d'infinito, che pare subito si spenga. Queste poesie sono anche figure di sentimenti, sostanziate da ricordi che l'anima nutre con dolcezza. Le tre immagini dei quadretti di Giorgina ed i bozzetti di Lucrezia, nel loro stridente contrasto, le une accese di colori, le altre in bianco e nero, accompagnano visivamente il senso della mia Novena."" -
Regole per ben suonare e cantare. Diminuzioni e mensuralismo tra XVI e XIX secolo
In questo numero dei Quaderni del Conservatorio la ricerca musicologica viene finalizzata alla didattica. I primi due saggi sono il frutto dell'esperienza nell'ambito della prassi esecutiva dei docenti Giovanni Acciai, musicologo e direttore di cori, ed Enrico Gatti, specialista del violino barocco. Il saggio di Giovanni Acciai si propone di fare chiarezza sulla trasformazione del concetto di ritmo e di metro nella musica vocale e strumentale del primo Seicento, attraverso la lettura e l'interpretazione delle fonti teoriche più autorevoli dell'epoca. Quello di Enrico Gatti si concentra invece sull'arte dell'ornamentazione, partendo dalle intavolature medievali fino ad arrivare alle fonti del primo Ottocento, per mostrare i mutamenti nella prassi esecutiva. All'arte dell'ornamentazione, considerata da Giuseppe Tartini una componente essenziale del buon gusto, fa riferimento anche Konrad Tavella, che studia una copia manoscritta, recentemente riscoperta, delle Regole per ben suonare il violino del famoso violinista e compositore. I tre lavori sono rivolti a musicologi, docenti, allievi e interpreti che potranno far tesoro degli insegnamenti e consigli in essi contenuti. -
HumanaMente (2015). Vol. 29: Causation and mental causation
Raffaella Campaner, Carlo Gabbani – Causation and Mental Causation: Standpoints and Intersections Peter Menzies – The Causal Closure Argument is No Threat to Non-Reductive Physicalism José Luis Bermúdez, Arnon Cahen – Mental Causation and Exclusion: Why the Difference-making Account of Causation is No Help Sophie C. Gibb – Physical Determinability Antonella Corradini – Mental Causation for Mind-Body Dualists Jennifer Hornsby – Causality and “the mental” Stuart Glennan – When is it Mental? Michele Di Francesco, Alfredo Tomasetta – The End of the World? Mental Causation, Explanation and Metaphysics Alberto Peruzzi – Explanation and Causality: a List of Issues David Robb – Mental Causation and Intelligibility Borysław Paulewicz, Michał Wierzchoń – Causal Considerations in Experimental Studies on Consciousness Ernesto Graziani – Report on the Conference “Emergence and Causation” (Macerata, 23-25 September 2015) -
Gillo Pontecorvo o del cinema necessario
Il volume è un'agile panoramica sul cinema di Gillo Pontecorvo, dagli esordi sino all'impegno degli ultimi anni sul fronte istituzionale e nel campo del documentarismo, dal quale il regista pisano era proprio partito nel lontano 1953 e al quale ritorna dopo aver realizzato soltanto cinque lungometraggi a soggetto. Attraverso lo studio dei documenti e un'attenta analisi delle opere si mette in luce l'attualità di un regista che si è immediatamente svincolato dal provincialismo nazionale per realizzare film di ampio respiro, di grande impegno sociale e di importante ruolo politico. Film profondamente necessari e portati avanti con ostinata caparbietà. Per Pontecorvo il cinema è una necessità e non un'industria vincolata ad uscite cadenzate e a produzioni di impatto commerciale. Autore, dunque, molto attuale per la sua presa sul mondo, per la sua prospettiva storica e internazionalista e per il suo impatto sulla lettura politica di determinati snodi della storia del Novecento (dalla Shoah ai movimenti terroristici ed eversivi). -
Il postumanesimo filosofico e le sue alterità
Il Postumanesimo è la filosofia del nostro tempo, in grado di fronteggiare l’integrale ridefinizione della nozione di umano, determinata dagli sviluppi scientifici e bio-tecnologici, sociali e culturali del XXI secolo. Il paesaggio filosofico che si è andato delineando comprende diverse scuole di pensiero, quali il Postumanesimo, il Transumanesimo, l’Antiumanesimo e il Nuovo Materialismo. Questo libro spiega le somiglianze e le differenze tra le varie correnti e offre un contributo teoretico originale al Postumanesimo Filosofico, superando l’ambito accademico e raggiungendo la società in senso esteso. La forza del postumano è quella di appartenere sia all’individuo che alla specie. Nell’analizzare criticamente il passato e il presente dell’essere umano, nell’individuare futuri possibili per le postumanità in divenire, il Postumanesimo Filosofico si presenta come un percorso alla scoperta del sé, riconosciuto in quanto alterità. Il suo apporto alla storia e alla visione planetaria è critico, necessario, e al contempo, rigenerativo: un’onda anomala nel pensiero occidentale. Francesca Ferrando è filosofa del Postumanesimo. Insegna Filosofia nel Programma di Liberal Studies della New York University (NYU). Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Filosofia e Teoria delle Scienze Umane presso l’Università di Roma Tre e il Master in Studi di Genere presso l’Università di Utrecht (Olanda). Ha pubblicato numerosi articoli in riviste e antologie accademiche, ed è stata insignita del premio filosofico «Vittorio Sainati», con il riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana. Coinvolta sia nella ricerca scientifica che nella divulgazione mediatica, è stata la prima conferenziera TED a trattare il tema del postumano ed è stata annoverata dalla rivista americana «Origin Magazine» tra «le cento persone più creative che stanno trasformando il mondo». -
Lifelong learning devices for sustainable local development. The study circles experience in the crossborder area Italy-Slovenia
This publication addresses the issue of overall pedagogical sustainability by identifying the Participatory Action Research approach as the reference methodology for managing study circles (Paolo Orefice), but also by relating the “methodological sustainability” to the participatory techniques, tools and methods for managing study circles, with special reference to the use of social games as a moment of methodological innovation in the cross-border study circles (Patricija Rejec). This publication also deals with educational sustainability by identifying the cross-border area as an opportunity, resource and added value in a cross-cultural development perspective (Mateja Pelikan), but also with the educational sustainability of a training tool that encourages and supports local innovative processes (Giovanna Del Gobbo). -
Feste spettacoli e teatro a Pisa nell'età dei Medici e dei Lorena (1588-1798)
Il testo ripercorre gli eventi spettacolari tenutisi a Pisa nel Seicento barocco e nel Settecento illuminista. Un ampio arco cronologico, ricostruito puntualmente, che va dall'età di Ferdinando I dei Medici (1587) ai tempi di Ferdinando II d'Asburgo-Lorena (1798). Due parti fondamentali compongono la struttura del volume. La prima introduce al corpo essenziale della ricerca con una carrellata sullo stato di salute del teatro pisano dalle origini fino al Secolo dei Lumi. La seconda consta di 312 schede documentarie, ordinate cronologicamente, che informano il lettore e gli studiosi specialisti della produzione teatrale delle epoche prese in esame a Pisa. Una catalogazione possibile soprattutto grazie ai libretti a stampa sopravvissuti e qui mostrati ed esaminati per la prima volta. Il libro è arricchito da inedita iconografia di frontespizi dei libretti più rari, da note con recensioni, cronache di stampa, bibliografiche e microschede con notizie di cantanti, librettisti, compositori, coreografi, stampatori, soprattutto pisani; e si completa con alcuni indici indispensabili per la pratica consultazione. Un viaggio che restituisce nomi, voci, immagini a luoghi scomparsi o forse dimenticati - Stanzone delle commedie, Teatro Pubblico. Teatro Prini, Teatrino Ceuli, Teatrino Rondoni, Teatrino della Seta - che costellano una feconda storia teatrale di cui Pisa è stata protagonista. -
Anamnesi e conoscenza in Platone
La reminiscenza è l'argomento su cui Platone costruisce la sua teoria della conoscenza e chiarisce la sua concezione della verità come quel che già sempre deve essere (ri)conosciuto. La perfetta convenienza del vero con la nostra intelligenza rende l'esperienza della verità una (ris)coperta di quanto già dovevamo aver saputo. In tal modo la 'versione' della dialettica come ascesa progressiva alle realtà ideali si mostra infine come una ripresa di verità. Ma, la reminiscenza comporta anche, in ragione dei contenuti ricordati, un modo nuovo di vedere la realtà e di saperci al mondo. Un modo a cui Platone dette una vita e un volto concreti, li fece persona in Socrate, veicolo di quel vero filosofico che modella colui che lo (ri)scopre. -
La tutela penale della sicurezza del lavoro. Luci e ombre del diritto vivente
L'ambito di indagine tiene conto degli approdi della giurisprudenza più recente in tema di debito di sicurezza e si è arricchita dal confronto, in chiave comparatistica, con l'esperienza spagnola. Il volume raccoglie i risultati della ricerca, finanziata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dal titolo Il diritto penale del lavoro tra diritto vigente e prospettive di riforma nell'orizzonte europeo, condotta, nell'ambito del Programma di Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale"" (PRIN) dell'anno 2009, dalle Università di Ferrara, Firenze, Trento e Siena."" -
Qualcosa del corpo. Nietzsche e la scena dell'anima
"L'anima è qualcosa del corpo"""", aveva detto Aristotele nel suo trattato sull'anima; """"anima è solo una parola per un qualcosa del corpo"""", replicherà Nietzsche nel suo Zarathustra. Il libro si propone, attraversando l'intero corpus testuale nicciano, di rendere visibile, nella rilettura che ne fa Nietzsche, la necessità della Seele, rivisitata-'restaurata' - contro lo scientismo dei petits faits, e resa di nuovo 'dicibile' e praticabile - in dissonante voce verso gli enfatici cantori della """"rinuncia al proprio io""""." -
L'Ussero. Rivista di arti, lettere e scienze (2016). Vol. 2
Lo scopo della nostra rivista, fondata da Simone Graziani, per conto dell'Accademia Nazionale dell'Ussero, è quello di non mandare disperso quanto emerge dalle conferenze che con cadenza periodica essa organizza da oltre cinquant'anni. Per questo la rivista pubblicherà le conferenze più significative e di maggior spessore culturale e la recensione dei libri presentati a partire dall'a.a. 2011-2012. -
Umanità mediale. Teoria sociale e prospettive educative
Siamo immersi in un impetuoso processo di trasformazione dell'universo comunicativo. È impossibile comprenderlo se continuiamo a pensare ai media come a strumenti che utilizziamo, pròtesi che potenziano i nostri sensi, psicotecnologie che modificano i nostri cervelli, o ambienti in cui stabiliamo contatti. Abbiamo bisogno di un nuovo punto di vista sui media per capire che cosa stia accadendo davvero all'umanità mediale. Il libro propone con chiarezza alcune linee di riflessione: i media sono proiezioni dell'essere umano e non dispositivi separati da lui; l'uomo non usa i media, ma è i media; il web non è un ambiente in cui l'uomo comunica, ma è la riflessione della sua stessa qualità etica. In questa prospettiva la media education può assumersi il compito di educare i media (perché i media siamo noi), formando persone e non solo competenze digitali. -
Dall'ascolto alla visione. Introduzione alla letteratura profetica e apocalittica
L'apocalittica matura quando la profezia segna il suo tramonto. Nasce per rispondere alle nuove domande poste dalla storia, soprattutto riguardo al problema di comporre la signoria divina con il continuo insorgere del male in forme sempre nuove. L'apocalittica si caratterizza per la visione, ma si vede con chiarezza, anche ora, perché si ascolta. ""Io, Daniele, mi sentii agitato nell'animo, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato; mi accostai ad uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: 'Le quattro bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; ma i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre' (Dn 7,15-17). Durante la persecuzione dei giudei a Gerusalemme da parte di Antioco IV Epifane, dal 167 al 164 a.C., Daniele toglie il velo dalla cronaca (la morte dei giusti) per far vedere la realtà delle cose dall'alto della trascendenza (il ribaltamento delle sorti e la resurrezione dei giusti). Quello che appare è solo realtà penultima, l'ultima è quello che vede e ascolta il veggente, la sua """"Apocalisse"""" (rivelazione). I fedeli possono riprendere coraggio e perseverare nella resistenza contro il persecutore, la loro vittoria è garantita anche nella morte, anzi, paradossalmente, proprio attraverso la morte."" -
Di canto in canto e altre poesie
Le poesie di Giovanni Finzi-Contini parlano della grande tragedia della guerra e dello sfollamento, oppure, molto spesso, del quotidiano. Ma l'A. non fa la scelta del diario lirico, anzi semmai la sua è una vera e propria ""epica del quotidiano"""". Brian Moloney scrive nella prefazione di 55 canti d'amore: """"Notevole è la diversità delle forme ... notevole anche la diversità di tono dall'umorismo all'ironia, dalla tenerezza al profondo dolore di uno che è sopravvissuto all'Olocausto e pensa con dolore a coloro che ne furono vittime. Voce unica nel campo della poesia italiana contemporanea, quella di Finzi-Contini: per descriverlo si potrebbero adattare i famosi versi del Petrarca: Di pensier in pensier, di poesia in poesia, lo guida amor"""". Questo è il tratto unificante: tutte le sue poesie sono scritte con intelletto d'amore: amore per la moglie e per le tre figlie, per la natura, per la vita e per gli infiniti """"prossimi"""" via via incontrati. Questo nuovo libro di poesie, che in maniera palese si richiama fin dal titolo ai versi petrarcheschi, ci restituisce intera la figura di Giovanni: pensiero e amore - senza mai tralasciare il ricordo - sono gli architravi portanti della sua produzione poetica. E lo sono stati della sua vita."" -
Sotto la casa. Testo spagnolo a fronte
Un piccolo paese, la facciata di una casa, una donna scomparsa, due sconosciuti che s'incontrano. Forse non per caso. Uno dei due indaga, alla ricerca di risposte che lo aiutino a ritrovare la moglie o, almeno, a capirne l'anima, a partire dagli scarsi indizi che è riuscito a racimolare. Indaga pure l'altro, scrutando i gesti, scavando nelle parole, scomponendo i segnali che possano tradire le motivazioni dell'interlocutore. Entrambi dovranno rivedere le loro aspettative, in un continuo gioco di assestamenti di un dialogo serrato che li vede impegnati, come in un ring psichico, ad aspettare l'occasione per stringere alle corde l'avversario. Come finirà l'incontro? Chi è l'uomo che abita la casa e cosa cerca veramente l'ospite inatteso? Cosa c'è mai sotto la casa? -
La lira asiatica di Apollo. Interazioni musicali tra la Grecia antica e il Mediterraneo orientale
La relazione interculturale tra Grecia e Oriente antico è tradizionalmente indagata utilizzando due paradigmi opposti: quello della polarità e del conflitto, che offre sostegno alla contrapposizione ideologica tra razionalità ellenica e irrazionalità barbarica, e quello, più recente, dell'imitazione quale prodotto dell'interazione e dello scambio. Da questi approcci, che rispecchiano il modello bipartito (autoctono vs. straniero) entro il quale si sviluppa l'immaginario ellenico del barbaro incivile, la presente indagine si distingue soprattutto per due ragioni: ""perché analizza il rapporto tra Greci e non Greci a partire dalla privilegiata e inusuale angolazione dell'esperienza sonora, motivata dal giusto riconoscimento della funzione cardine della musica nella cultura e nella società dei popoli antichi; perché applica all'indagine sulle interazioni musicali le produttive tendenze metodologiche recentemente acquisite, che all'analisi dei risultati del confronto e dello scambio fra le diverse culture (procedimento che spesso nasconde orientamenti ideologici) antepongono lo studio dei processi, tramite i quali si individuano, nel campo della musica, le diverse strategie messe in atto nella società greca in risposta agli stimoli di provenienza esterna"""" (dalla premessa). I risultati, che evidenziano la complessità dei modelli di interazione e reazione e la varietà degli apporti stranieri, offrono paradigmi interpretativi valutabili anche al di là dell'indagine sui fenomeni sonori."" -
Alessandro Stradella. Opera omnia. Serie I. Vol. 14
La presente edizione dell'Opera omnia di Alessandro Stradella mira a soddisfare sia l'esecutore, sia lo studioso e lo studente di musica o della disciplina musicologica. Ogni volume presenta un'accurata partitura in notazione moderna al fine di facilitare l'esecuzione e lo studio; nella musica vocale viene acclusa anche l'edizione del testo letterario, sia in partitura che separatamente, indicando graficamente - dove necessario - la struttura poetica. L'edizione fornisce altresì informazioni sulle fonti del testo musicale e letterario e documenta tutti gli interventi editoriali. -
Un giardino d'avorio. Miniature di Giuliana Guarducci. Catalogo della mostra (Pisa, 8 marzo-10 aprile 2016). Ediz. a colori
"Sono 35 miniature su avorio e 22 disegni a china le opere donate con grande generosità da Giuliana Guarducci all'Università di Pisa, e conservate al Museo della grafica di palazzo Lanfranchi. Le miniature, che faranno d'ora in poi parte del patrimonio artistico e culturale della città di Pisa, rappresentano scorci stupendi della campagna Toscana, i cui soggetti, casolari, alberi, fiori, campi coltivati, sono opere concepite con particolare raffinatezza d'animo e realizzate con grande perizia tecnica."""" (Piera Orvietani)"