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Bambini pensati, infanzie vissute
Il tema dell'infanzia è trattato in questo volume collettaneo e interdisciplinare con una sensibilità pedagogica e sociale che rende l'oggetto di studio quanto mai vivo. I bambini, nella prima parte del testo, sono pensati a partire da esperienze politiche, scolastiche, di sistema e metodologiche con l'intenzione di definirne più rappresentazioni ed immaginari collettivi. Nella seconda parte, invece, le infanzie sono vissute e sono raccontate per mezzo di esperienze (attuali o che attraversano il tempo) che accompagnano il lettore in luoghi e spazi nei quali sfidare nuove figurazioni. Il comune denominatore è il rapporto tra la società (rappresentata da adulti decisori, governatori, insegnanti, educatori, genitori, salvatori) e l'infanzia, un mondo ricco e delicato, potente e al contempo fragile. -
Le bambine non fanno pipì in piedi
Romanzo di formazione, denuncia sociale, storia tra le possibili storie della vita, Le bambine non fanno pipì in piedi racchiude i concetti di Amore, Morte, Identità, intesa come percezione di sé e senso di appartenenza ad un mondo che non ha accettato di accoglierti così come sei nato, a cominciare proprio da chi ti ha partorito. ""Nella carne e nel sangue di ognuno rugge la madre"""", scriveva Pavese, e nel suddetto romanzo aleggia perenne l'impronta di una madre che ha appoggiato l'arbitraria scelta medica di risolvere chirurgicamente l'ambiguità genitale del proprio neonato; questa donna non vede, o non vuole vedere, la follia di tale decisione, restando negli anni cieca di fronte all'evidenza dell'errore commesso. Sullo sfondo di un'infanzia negata, la vita del protagonista, oggi raffinato e sensibile traduttore di testi classici messi in scena con la propria compagnia teatrale, scorre sospesa tra il continuo miraggio di una serenità possibile e la potente alienazione che ne permea il quotidiano. Ovunque è Morte, e sibillino il Dubbio serpeggia tra le pagine del racconto: che cosa genera che cosa? Può, un individuo che ha subìto l'abuso del mondo adulto alla nascita, risolversi ad essere a sua volta adulto? Ha forse finito per essere irrimediabilmente scalfito nella propria essenza da un destino di cui non è più l'autore? Possono esistere Amore e Vita quando un vero e proprio atto di morte è stato compiuto, sopprimendo all'origine un'identità a discapito dell'altra?"" -
Rosicca e Morano. Due intermezzi per «Siface». Napoli, Teatro di San Bartolomeo, 1723
Il vasto catalogo delle composizioni di Feo comprende opere serie, oratori, drammi sacri, dialoghi, mottetti e arie, messe, passioni, antifone, salmi, cantici, inni, cantate sacre e profane, lezioni, lamentazioni e opere didattiche (solfeggi). Gli intermezzi Rosicca e Morano mantengono un certo legame con il dramma che li ospita, il Siface di Metastasio che chiuse la stagione del San Bartolomeo di Napoli nel 1723, e i loro protagonisti si muovono negli stessi scenari dell'opera seria: Morano, che grazie alla propria prestanza fisica ha come attività principale quella di cacciatore di dote, avrebbe potuto essere un verosimile membro della corte numida. -
Procedure interpretative e regole normative nella negoziazione dello status e del ruolo
Aaron Victor Cicourel (1928, Stati Uniti) è un sociologo di difficile collocazione sia per la vastità dei temi trattati sia per l'ottica dalla quale legge i problemi. Procedure interpretative e regole normative nella negoziazione dello status e del ruolo costituisce il primo capitolo di Cognitive Sociology. Language and Meaning in Social Interaction. Le osservazioni presenti in esso comprendono elementi essenziali per cogliere l'epistemologia dell'autore. Tra questi il concetto di ""pratiche procedurali"""" rappresenta una chiave di lettura essenziale per analizzare il rapporto tra teoria ed empiria e quello, non meno rilevante, tra struttura e azione."" -
Giulio Piccini (Jarro) tra Risorgimento e grande guerra (1849-1915)
Questo volume intende offrire per la prima volta uno studio complessivo dell' attività e della sterminata produzione letteraria di Giulio Piccini, meglio noto come Jarro (Volterra, 28 ottobre 1849 - Firenze, 15 febbraio 1915). Editore di testi antichi, giornalista e critico drammatico e musicale, narratore e romanziere proto-giallista, umorista e gastronomo, Piccini fu un erudito e un poligrafo ammirato, tra gli altri, da Gabriele D'Annunzio, Luigi Capuana e Matilde Serao. I suoi poliedrici interessi, che spaziano dal teatro al cinema, dalla storia locale alla cronaca contemporanea, ne fanno non soltanto un testimone, ma anche un interprete acuto e spesso polemico di un'epoca di transizione e dei suoi protagonisti. L'esame di alcune delle principali opere di Jarro, con attenzione specifica rivolta alla loro circolazione, alla lingua e allo stile, nonché ai modelli di riferimento adottati, permette così di comprendere pienamente il valore e il significato del contributo dato da Giulio Piccini al panorama culturale italiano tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento. -
Problemi di una sociologia del linguaggio. Gli appunti di F. Kersten del corso 423-G (1958-1959)
Nel 1958-1959, pochi mesi prima di morire, Alfred Schütz tiene il suo ultimo corso, un seminario, presso la New School for Social Research. Oggetto di questo seminario è la sua descrizione di una sociologia del linguaggio. Attraverso la ricostruzione di Fred Kersten è possibile vedere all'opera la complessità del metodo di pensiero e lavoro di Schütz e, in questo, una molteplicità di campi che sfumano tra loro. Da queste lezioni emerge una analisi che è, nello stesso tempo, una ricostruzione del percorso filosofico e sociologico di Schütz e il modo in cui Schütz stesso lo declina nella costruzione dell'oggetto linguaggio. Un oggetto che in diversi modi e con diverse gradazioni ha accompagnato la sua intera traiettoria, a volte in piena luce altre sullo sfondo delle sue riflessioni. Un oggetto che trova in questo corso la sua declinazione ultima all'interno della sociologia di Schütz, che non chiede solo di fermarsi su quanto discusso e proposto, ma invita a continuare quanto iniziato. -
Introduzione alla prevenzione e diagnosi precoce nelle patologie vascolari, neurologiche ed oncologiche
Le conoscenze mediche attuali permettono di prevenire molte affezioni. Nel testo, però, ci siamo soffermati solo sul degrado mentale dell'età matura e su due delle patologie più comuni: quelle vascolari ed oncologiche che insieme (fonte ISTAT) rappresentano quasi il 70% delle cause di morte. La prevenzione primaria (ambiente, stili di vita etc.) ha importanza sopratutto nelle malattie oncologiche perché quella secondaria (o diagnosi precoce) non sempre garantisce la loro guarigione. La prevenzione secondaria, invece, svolge un ruolo prevalente nelle patologie vascolari perché le moderne tecnologie diagnostiche (Angio-TC, RMN, Eco-Color-Doppler etc.) offrono spesso la possibilità di guarire molti pazienti anche con procedure mini-invasive. Il testo termina con una proposta di prevenzione oncologica primaria nelle scuole in quanto è un vero peccato che impariamo a prevenire le malattie solo quando non serve più farlo. -
Il green team e il tesoro delle cascate
È un caldo sabato mattina quando Toni, il figlio di un guardiaparco di Molina, trova una vera, autentica mappa del tesoro che ritrae l'area del parco delle cascate. Si tratta di una mappa piuttosto strana: non c'è una X, ce ne sono ben quattro! Super eccitato, Toni coinvolge subito i suoi migliori amici, Giulia e Francesco, in un'avventura che li porterà a scoprire le favolose cascate del parco di Molina. Obiettivo: trovare il diamante che nasconde un importante segreto da tramandare di generazione in generazione. Ma la ricerca non è così semplice; il Green Team, questo il nome che gli amici hanno scelto per il loro gruppo, dovrà vedersela con il famoso Jimmy Ventura, un personaggio della TV che cercherà di mettergli i bastoni fra le ruote. Riusciranno i nostri eroi a superare tutti i trabocchetti disseminati nel parco e raggiungere l'agognato tesoro prima di Jimmy? Non ci resta che andare a leggere! Età di lettura: da 7 anni. -
Io e il mio cane. Come educare il tuo amico
Ormai i cani fanno parte della famiglia. Per questo è sempre più forte la necessità di saper comunicare nel modo giusto con loro. Con un linguaggio alla portata di grandi e piccini, questo libro illustra e racconta come si può giungere, grazie all'educazione cinofila, ad avere un rapporto veramente speciale con il proprio cane. Attraverso questo metodo, infatti, è possibile instaurare con il nostro amico a quattro zampe un legame che ci permetta di comprendere i suoi comportamenti e, così, modellarli ""in modo gentile"""". """"... ogni volta che si urla o si picchia il proprio cane - scrive l'autore -si mette un mattone che costruirà un muro per il suo allontanamento da noi. Ogni gesto negativo nei suoi confronti sarà registrato come un film nel suo cervello ed evocato al momento opportuno, creando innumerevoli problemi comportamentali. Niente è a caso""""."" -
SosteniAMO l’energia. Storia, futuro e sostenibilità dell’energia. Impara, sperimenta e gioca. Ediz. illustrata. Con Gioco
Un proverbio dei nativi americani recitava così: “Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”. E allora, intanto, mentre noi adulti ci impegniamo in azioni virtuose per conservare l'ambiente, rimbocchiamoci le maniche per insegnare ai nostri figli che esistono fonti di energia alternative, capaci di far andare questo nostro vecchio mondo senza inquinarlo. È questo l’obiettivo del libro e della collana voluta da Alfredo De Girolamo che, da anni ormai, scrive affinché le nuove generazioni imparino a tutelare e rispettare l’ambiente. Nei precedenti volumi sono state affrontate le tematiche dei rifiuti, dell'acqua, del cibo e della tutela del mare. Prefazione di Ermete Realacci. Allegato il tabellone del progetto ludico didattico ""Il gioco dell'energia!"""". Età di lettura: da 8 anni."" -
Per introdurre il tempo fisico nella logica della matematica e delle strutture istituzionali
Proseguendo l'esame di cosa implichi introdurre il tempo irreversibile nei meccanismi logici di indagine sui fatti, questo libro affronta due questioni: prima, le tante differenze - a cominciare dal non ricorrere all'utilizzo dell'infinito e dal modellarsi sulla probabilità - tra la matematica che include in parte il tempo fisico da un lato, e, dall'altro, la matematica tradizionale ed i grandi cambiamenti scientifici del '900, dalla relatività alla meccanica quantistica; successivamente, le trasformazioni indotte dall'uso del tempo nel regolare il convivere tra individui ed anche gli strumenti istituzionali concepiti per adeguare le regole ai cambiamenti sotto la spinta di cittadini diversi, utilizzando sia il metodo della scienza per capire che il conflitto democratico per decidere. Nel passare, il tempo non lascia niente di inalterato. Affrontare il nuovo con efficacia significa sperimentare, non esaltarsi per motivi terreni o divini e non isolarsi dagli altri. -
Ostraka. Rivista di antichità (2013-2014) vol. 22-23
Ostraka è una rivista di antichità. -
Un'archeologia del colore nel cinema italiano. Dal Technicolor ad Antonioni
Il colore mantiene sempre un certo grado di inafferrabilità. Nonostante i tentativi di definirlo, misurarlo, studiarne la fisiologia e la percezione, esso non cessa di apparire come un oggetto scientificamente e culturalmente sfuggente. Il colore sembra possedere una qualità prelogica e precosciente, sembra avere un impatto diretto sui nostri sensi e sul nostro corpo. È una grande questione che ha attraversato la modernità e continua ad attrarci, da Goethe a Wittgenstein, dalla cromoterapia al cognitivismo. Nell'ambito del cinema, delle arti applicate, del design, della pubblicità, il colore ha sempre interessato per il potere di catturare l'attenzione o di distrarla, di rendere più visibili gli oggetti e i segni ma anche di occultarli e mimetizzarli, di indurre, infine, stati emotivi e reazioni corporee. Questo libro ricostruisce la rete intricata dei rapporti tra tecnologie e culture del colore nel cinema italiano, tracciandone una storia archeologica a partire degli anni Trenta sino al caso paradigmatico de Il deserto rosso. -
La protezione civile nella società del rischio. La responsabilità del sistema e dei diversi attori nelle prospettive di riforma legislativa
La normativa in materia di protezione civile è oggetto di recenti proposte di riordino da parte del legislatore e in questo contesto è previsto venga trattato anche il tema della responsabilità del sistema nel suo complesso e dei diversi attori che ne fanno parte. L'incontro di studio – che si colloca in un percorso culturale e formativo sui temi della responsabilità in protezione civile, promosso e curato dal dipartimento della Protezione civile insieme al suo centro di competenza Fondazione Cima – intende rendere praticabile quel confronto tra parlamentari, giuristi e operatori auspicato nei precedenti convegni tenuti a Roma e Milano sul tema. Il volume comprende gli atti dell’incontro di studio tenutosi a Siracusa, Istituto superiore internazionale di scienze criminali, il 29 maggio 2015. -
Antonio Cederna, Tiziano Raffaelli e il parco di San Rossore
Anche le istituzioni hanno un loro 'dna' e il Parco di San Rossore ha sicuramente quello di Antonio Cederna e Tiziano Raffaelli, il giornalista e il filosofo che disegnarono l'idea contemporanea di parco naturale. Con questo libro abbiamo voluto ricordarli in un momento così difficile per i parchi e più in generale per le nostre istituzioni. -
L'identità occidentale: crisi e prospettive di trasformazione
I tempi sembrano favorevoli perché una nuova identità occidentale si sviluppi affrancata dai miti e dalle tradizioni più o meno inventate che l'hanno condizionata nel contesto prima del colonialismo e del neocolonialismo poi. Nell'incontro con l'altro, situazione entro la quale l'identità cerca di esprimere le sue novità, le scienze antropologiche (e non solo quelle) oggi ci dicono che possono prevalere sentimenti di solidarietà nel quadro di una relazione empatica che modifichi i modelli aggressivi secondo i quali l'Occidente ha impostato il rapporto degli umani con la natura sulla base di una separazione che oggi apre la porta a molti interrogativi. -
Philinq. Philosophical inquiries (2016). Vol. 1
For further information, current issue abstract and subscription, please visit http://www.philinq.it Essays Luis Estrada González, Some clearer reactions: Gauker on the validity of universal instantiation , p. 9 Luis Rosa, In order to be rational you need to know how to reason , p. 25 Focus The Legacy of Bernard Williams Ethicsand the Limits of Philosophy Vanessa De Luca, Preface , p. 43 Christopher Grau, A sensible speciesism? , p. 49 Roberto Mordacci, From analysis to genealogy. Bernard Williams and the end of the Analytic-Continental Dicthotomy , p. 71 Catherine Wilson, Internal Reasons and the Limits of Philosophy , p. 85 Past Present Marco Piazza, Denise Vincenti The Self-Apperception and the Knower as Agent: an introduction to Maine de Birans Notes about Kant , p. 103 Maine de Biran , Notes on Kant , p. 115-134 -
Qualche volta si può. Superare le barriere e affrontare le emozioni con l'aiuto dei libri
Talvolta si pensa che per affrontare temi legati all'adozione occorra scegliere libri di storie adottive. È un atteggiamento ricorrente: libri sugli africani o sugli asiatici per educare alla convivenza tra i popoli, libri sui disabili per educare al rispetto delle diversità. Come se per ogni categoria di umanità ci fosse il relativo scaffale di libri. Perché, invece, non scegliere semplicemente buoni libri, dove ciascuno possa trovare un messaggio importante, una risposta, un'idea, un'occasione di ricchezza e di crescita? Ecco perché, in questo libro, che raccoglie pensieri sull'esperienza dell'adozione, non vengono proposti libri sull'adozione, ma libri emozionanti, libri scelti dalle due autrici, l'una mamma biologica e l'altra mamma adottiva, entrambe mamme che hanno cercato storie preziose da raccontare, oltre e al di là di categorie che spesso stanno strette. È la passione per i buoni libri che permette un incontro e un confronto sulle esperienze di genitorialità, tutte diverse, tutte importanti. -
Architetture al cubo. Edizione 2014. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie e ordina i contributi e le interviste relative alle architetture visitate e ai professionisti incontrati nell'ambito della prima edizione (2014) di Architetture al Cubo. Architetture al Cubo è un'iniziativa articolata in Giornate di Studio on site, focalizzate sul rapporto tra ""progettazione e costruzione"""" che implementa l'offerta formativa del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre. Promosse da studiosi afferenti a diverse aree disciplinari, le Giornate di Studio condivise con studenti e professionisti, vis-à-vis, hanno fatto conoscere le architetture attraverso lo studio del progetto e l'esperienza dello spazio. Avvicinando il mondo costruttivo con le componenti creative dell'architettura ed evidenziando l'attività progettuale come in sostituibile momento creativo che necessita però di una sintesi di competenze diverse, è stato sottolineato come il ruolo dell'architetto sia di regista e responsabile principale della qualità della costruzione. professionisti selezionati non appartengono ad una categoria omogenea, ma hanno un profilo differenziato quanto a sensibilità progettuale e prassi costruttiva: sono stati scelti per la loro capacità di esprimere, per motivi differenti, un ruolo importante nella scena contemporanea. Il risultato non è un quadro esaustivo, ma rappresenta una fotografia significativa e inedita sugli atteggiamenti progettuali e sui modelli organizzativi dì alcuni Studi affermati o emergenti."" -
DSA e fruibilità dei libri di testo nella scuola primaria
A partire dalla necessità di riflettere come, dove e quando si possa attivare un ""accomodamento ragionevole"""" per garantire una """"progettazione universale"""", il volume riflette sulla possibilità di apportare modifiche ai libri di testo in adozione nelle classi delle scuole primarie in modo tale che essi, pur mantenendo il loro scopo, i loro obiettivi e le loro richieste, possano essere fruibili, almeno in parte, anche dagli studenti con DSA. Il poter leggere e rileggere, tornare indietro, soffermarsi, riflettere, leggere (e scrivere) anche fra le righe, rappresenta l'ingresso nel mondo della ragione, alla stregua di quando il bambino impara a parlare e a camminare. A prescindere dal fatto che lo strumento sia cartaceo o digitale, che l'informazione sia divulgativa o scientifica, a prescindere dal livello culturale, dall'attività lavorativa, dalle scelte esistenziali, la capacità di leggere resta la modalità più autentica per rispecchiarsi nella società della conoscenza.""