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Diritto penale dell'intermediazione finanziaria
Una trattazione, ampia o sintetica che sia, dei reati in materia di intermediazione degli strumenti finanziari non ha forse oggi bisogno di giustificare la propria opportunità, tanta è l'interesse che anzitutto la società civile dimostra nei riguardi della disciplina dei ""mercati finanziari"""", nei quali, a torto o a ragione, molti hanno visto il locus ove si sarebbe sviluppato il germe della crisi dalla quale le economie mondiali stentano ancora ad uscire. Né può stupire, nello specifico, che proprio il sistema di enforcement e di controllo su tali mercati, colpevole di non avere mantenuto le proprie promesse, sia al centro, ormai da tempo, anche delle attenzioni del legislatore nazionale e comunitario. Le più recenti modifiche apportate alle fattispecie criminose contemplate dal d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, nonché l'attrazione dei delitti previsti dagli odierni artt. 2622 e 2629-bis ce. nell'ideale alveo tematico del diritto penale dell'intermediazione finanziaria, hanno propiziato la nascita di una trattazione che, al di là dei confini imposti dalla collocazione sistematica delle varie figure di reato, cercasse di offrire al lettore una visione unitaria e sintetica dell'intero """"campo di materia"""" venutosi a creare. Ne è quindi nato un breve - ma si spera completo - volume destinato principalmente agli studenti, che segue la metodica didattica tradizionale incentrata sull'analisi puntuale delle varie fattispecie incriminatrici, sebbene con alcune licenze tese ad evitare inutili ripetizioni o appesantimenti."" -
Blityri. Studi di storia delle idee sui segni e le lingue (2016). Vol. 1-2: Lingua, identità, educazione. Per una storia della riflessione sulla sordità
La rivista si propone come strumento di ricerca e luogo di discussione sui temi concernenti le dottrine (esplicite e implicite) sul segno e sul linguaggio, in chiave contemporaneamente storica e teorica. -
Le quattro operazioni dell'aritmetica pratica
Questa seconda edizione approfondisce e migliora alcuni aspetti della prima edizione. L'autore ha, infatti, proseguito le proprie ricerche, arricchendole sul piano documentario e concettuale. Si tratta di un lavoro importate perché il testo tratta un argomento di cui dovrebbero essere a conoscenza non solo i cultori delle discipline scientifiche, ma chiunque sia interessato alla storia dell'uomo: come furono introdotte in Occidente ed insegnate le quattro operazioni aritmetiche? L'autore offre una serie di quadri che dall'epoca di Leonardo Pisano detto Fibonacci — a cavallo tra XII e XIII secolo — giunge fino al XVII secolo inoltrato. Ogni quadro è dedicato a un autore. Si possono quindi comprendere: 1) le tecniche usate per svolgere le operazioni nelle diverse epoche e le differenze rispetto a quelle usate oggi; 2) come si è modificato il modo di insegnare le operazioni nel corso dei secoli; 3) come è cambiato lo status sociale e il ruolo dei ""maestri di matematica"""". L'opera approfondisce lo studio delle fonti della matematica e offre un inquadramento storico su come cambiò, nel corso del tempo, il modo di fare i calcoli, fenomeno fondamentale sul piano pratico, sociale ed economico."" -
La chiesa di Pisa dalle origini alla fine del Duecento. Pisanorum ecclesia specialis sancte Romane Ecclesie filia
"Siamo di fronte a un’opera storica che ha fatto dell’accertamento documentario la primaria preoccupazione e che appare costruita attraverso un costante riferimento alle fonti. Essa nasce da una lunga, paziente, sistematica raccolta di risultanze testuali, che comporta un’analoga modalità di accostamento da parte del lettore, chiamato ad affiancare gli autori nel lavoro di progressiva costruzione del mosaico, tessera dopo tessera. Accostare queste pagine è un’esperienza che genera una meraviglia crescente, quanto più si assiste al progressivo trasformarsi di materiali variegati in una unitaria e splendida immagine, nella quale ogni elemento assume – nella sua individualità – una specifica collocazione, e nel contempo precisa e rende più decifrabile l’insieme. Ma non meno straordinaria è la sensazione – che col procedere delle acquisizioni si determina – di aver raggiunto una percezione estremamente sicura dei lineamenti di quell’immagine, tanto da sentirsi come immersi in essa e divenuti in qualche modo di essa compartecipi. La successione dei capitoli è concepita secondo una prospettiva strettamente istituzionale. Ma i problemi, coi quali siamo chiamati a confrontarci, vedendone i concreti riflessi nei personaggi e nelle strutture, sono le grandi questioni che hanno segnato la storia della Chiesa in Occidente (e non solo) tra tarda antichità e medioevo.""""" -
Il ritorno della fenice. Intellettuali e potere nell'Egitto romano
Che ruolo ebbe l'Egitto nella vita culturale dell'impero romano? Il Museo di Alessandria, celebrata sede di filologi e scienziati di fama nel periodo ellenistico, iniziò davvero un declino e una burocratizzazione sotto i Romani? Si può operare una distinzione etnica fra intellettuali greci ed egiziani? Quali strategie di sopravvivenza o di integrazione dovettero attuare dopo l'annessione romana d'Egitto, e quali furono i loro argomenti nel dialogo incessante fra conquistatori e vinti, fra cultura e potere? Il libro interroga le fonti greche e latine sugli intellettuali che operarono nell'Egitto di età imperiale, per ricostruire la fisionomia di queste poliedriche figure, spesso giunte fino a noi sotto forma di poche e frammentarie citazioni. Ne mette a fuoco le reazioni alla conquista romana, il gusto e la produzione, e la sorprendente capacità d'influenzare l'opinione pubblica e la politica, tanto da lasciare sulla storia di questo cruciale periodo un segno profondo, con conseguenze durature e su scala mondiale. -
Scritti su religione e filosofia
Questo volume presenta alcuni scritti di Leo Strauss sul problema teologico-politico, ovvero sull'alternativa fra Gerusalemme e Atene. La loro importanza risulta evidente alla luce del rilievo che Strauss ha attribuito alla contrapposizione tra filosofia e rivelazione e degli interrogativi sul suo personale rapporto con la religione. La raccolta permette ""dunque di farsi un'idea più precisa sull'importanza della questione attraverso il confronto con i principali testi in cui Strauss affronta un problema che ritiene fondamentale. Pertanto, di fronte alla tendenza dei tempi di espellere la religione dalla sfera pubblica e da quella privata, ci si può legittimamente chiedere come mai il progetto di liberare l'uomo dal terrore della religione e quello dei Lumi di una ragione che illumina il mondo e lo modella si siano trasformati nel """"sonno dell'incoscienza"""" e nei tanti nefasti miti del XX secolo. Strauss si chiede quale sia la posizione del filosofo rispettoso delle ragioni della religione e di quelle della filosofia e sembra ricavarne l'indicazione che occorra fare come Socrate il quale, nelle circostanze più avverse, continuò a porre problemi e a impegnare «tutte le sue forze per risvegliare dal sonno dell'incoscienza coloro che possono pensare. Non seguiremmo affatto il suo esempio se usassimo la sua autorità per metterci a dormire»."" -
Corpi in attesa. Filosofia e biologia del cancro
Il tema del cancro è certamente tra quelli che più di ogni altro chiede di uscire da una visione prettamente biologistica e biotecnologica. ""Corpi in attesa"""" prova ad affiancare al piano strettamente specialistico dinamiche filosofiche e culturali che da sempre fanno da sfondo a questa terribile patologia. In questa direzione non è tanto l'aspetto psicologico o sociologico che si incontra, quanto quello umanistico e filosofico. Ne nasce così un dialogo tra storia della medicina e storia della cultura, tra biologia e filosofia; dialogo che permette di tenere sempre a contatto il piano delle scoperte con quello dei vissuti e delle idee. Così, il sentire comune, i modi di """"nominare"""" l'innominabile, le dinamiche di concettualizzazione e il tentativo di dar senso alla galassia dei tumori fanno parte essenziale della storia dei progressi e delle cure. Ne esce un quadro all'interno del quale il cancro non è semplicemente una patologia, ma il paradigma stesso di una complessità che è la stessa essenza dell'essere umano."" -
Sulle cause e gli usi della filosofia e altri scritti inediti
Qual è il valore pratico della filosofia?rnLa tradizione tramanda un verdetto duplice. Da una parte, il sapiente è colui che sa vivere, poiché conosce cosa è bene e come realizzarlo; dall’altra, il filosofo è inesperto del mondo ed esibisce in prima persona l’inutilità del suo sapere. Ma come si misura l’utilità del sapere filosofico?rnIn questi scritti inediti risalenti agli anni canadesi (1949-1956), tradotti per la prima volta, Hans Jonas si interroga sul significato vitale e umano dell’esperienza filosofica, intrecciando un vivace dialogo con gli autori antichi e lasciando emergere, nel confronto con essi, i lineamenti della sua filosofia dell’organico. -
La tragica storia della Contessa Lara. Amori e delitti dall’Ottocento
Eva Cattermole fu la giornalista più popolare dell’Ottocento, colei che per prima dette vita su riviste e quotidiani, con lo pseudonimo di “Contessa Lara”, a rubriche di varia umanità ma soprattutto a quella, mai vista prima, della “Piccola posta”, lettere al giornale e risposte attraverso le quali scambiarsi confessioni e consigli. Per un universo femminile in larga parte ancora recluso fra le mura domestiche, con scarsi strumenti di comunicazione, quelle rubriche rivoluzionarono il costume e precorsero i tempi cosicché la fama che derivò a Eva Cattermole da questo lavoro giornalistico, unito a una rara bellezza e ai suoi molti amori, fu enorme. Ma la sua fama fu legata anche a fatti di sangue che occuparono le cronache dell’epoca e che la videro protagonista e infine vittima. -
Studi e saggi linguistici (2017). Vol. 1
Fin dalla fondazione nel 1961 da Tristano Bolelli, gli studi di “Saggi Linguistici” svolgono un ruolo importante nel dibattito linguistico in Italia, specialmente per quegli studiosi che lavorano nel campo della linguistica storica indoeuropea e della contemporanea linguistica teorica. -
Dall'eidos al simbolo. La logistica greca e la nascita dell’algebra. Ediz. critica
«Non c’è uno studio di storia della filosofia, della scienza o di “storia delle idee” che vi si avvicini neanche lontanamente per valore intrinseco. Se non una prova, segno ne è il fatto che sembra averlo letto sì e no mezza dozzina di persone». Così Leo Strauss descrive il libro dell’amico Jacob Klein, pubblicato fra il 1934 e 1936 con il titolo ""Die griechische Logistik und die Entstehung der Algebra"""", qui tradotto in italiano. Con un’analisi estremamente raffinata, Klein mostra come la matematica moderna esautori la concezione greca del sapere e del nostro rapporto con l’esperienza, sostituendo a una visione di forme date una tecnica articolata simbolicamente."" -
Esperienza della ragione. Hegel e Husserl in dialogo
Hegel e Husserl sono tra i più importanti filosofi della modernità. Hanno elaborato dei metodi per filosofare e influenzato intere epoche. Tuttora il loro rapporto rimane scarsamente indagato. Il presente saggio contribuisce a colmare questa lacuna. Protagoniste sono la “Fenomenologia dello spirito” e “Crisi delle scienze europee”: il manifesto programmatico di Hegel e l'ultima parola di Husserl. Entrambe le opere s'interrogano sulla natura della ricerca filosofica servendosi di un ampliamento semantico della nozione kantiana di esperienza (Erfahrung). L'esperienza in questione non è solo quella che la ragione fa di se stessa, ma anche quella che noi – uomini, cittadini, aspiranti filosofi, autori e lettori di questo libro – possiamo fare della ragione attraverso cui cerchiamo un senso per il nostro vivere. Prefazione di Alfredo Ferrarin. -
L'amore non basta
“L'appartenenza è un percorso, un viaggio, non si fa da un giorno all'altro e non è mai scontata. Anche l'appartenenza in famiglia è un percorso scandito dai giorni che passano, dal crescere insieme, dall'essere assieme nei tempi della gioia e del dolore. E questo è un libro di viaggio. E questo ci racconta Fabio, pagina dopo pagina, raccontandoci le luci e le ombre, le nuvole e i raggi di sole del suo piccolo ciclone carioca e la sua fantastica intuizione: «Lo sai che ti voglio bene?» gli chiedo mentre lo aiuto a vestirsi [...]. Questa volta, però, il mio quesito non è stato evaso o evitato. Mi ha guardato in faccia, ha sorriso e poi ha risposto serenamente «Papà, la tua è una domanda retorica». Sono rimasto allibito, cosi gli ho chiesto se sapesse il significato di quell'affermazione e lui serafico mi ha detto «Ma certo, l'hai spiegato ieri a mia sorella. Vuol dire che nella domanda c'è già la risposta». «Quindi significa che sai che ti voglio bene?». E lui «La smetti di farmi domande retoriche?». Game over.” (Dalla Prefazione di Anna Guerrieri) -
La scoperta dell'attore cinematografico in Europa. Attorialità, esperienza filmica e ostentazione durante la «seconde époque»
Questo studio dà conto della rivoluzione produttiva, distributiva e spettacolare avvenuta a partire dal 1910 con l'irrompere dei film di Asta Nielsen e ricostruisce le caratteristiche peculiari del cinema della seconde époque, ovvero del cinema europeo degli anni dieci, un periodo in cui l’istituzione cinematografica è impegnata a valorizzare e negoziare la novità costituita dall'attore. Il suo emergere è stato interpretato come naturale conseguenza della sempre maggiore importanza assunta dalla narrazione oppure confuso con la nascita del divismo. Coniugando ricerca storico-empirica, analisi filmica, teoria cinematografica e teatrale, “La scoperta dell'attore cinematografico in Europa” intende gettare nuova luce su un processo finora sottovalutato e su un momento storico considerato troppo spesso come mero momento di transizione tra cinema delle origini e cinema narrativo classico. Inoltre, a partire da un'indagine storicamente situata, questa ricerca intende offrire anche nuovi strumenti di analisi della recitazione cinematografica, che tengano conto non soltanto dell'agire attoriale, ma anche della mediazione e della ricezione della performance. -
Disturbi del neurosviluppo e reti di cura. Prospettive neuropsichiatriche e pedagogiche in dialogo
Il testo tratta dei principali disturbi del neurosviluppo, vale a dire le disabilità intellettive, neuromotorie e dello spettro autistico, ma anche di quell'ampia fascia di confine che rientra nella definizione attuale di BES. La rete di cura è la cornice all'interno della quale si sviluppa la riflessione degli autori sulle attuali concezioni e prassi nell'ambito del neurosviluppo e riguardo ad alcune funzioni cardine quali l'intelligenza, l'attenzione e la motricità. Sono esaminati anche aspetti non strettamente clinici o pedagogico-didattici, come gli atteggiamenti che si sono susseguiti nel tempo in relazione alla condizione autistica, che fin dalle prime descrizioni ha generato sentimenti ambivalenti di fascinazione e timore. Il confronto tra prospettive neuropsichiatriche e pedagogiche mette a fuoco la complementarietà delle due discipline, che possono arricchirsi vicendevolmente prendendo contatto con le tensioni proprie dei reciproci ambiti, in una visione di più ampio respiro capace di ricomprendere insieme terapia, cura ed educazione. -
Menu di bordo. Il ricettario e la guida pratica per i cuochi della Regia Marina
Questo libro ripropone la guida pratica e il ricettario in uso per i marinai cuochi nel periodo fra le due guerre mondiali, con proposte di menu completi per un intero mese. Il mangiare a bordo delle navi ha sempre avuto, nei secoli, aspetti particolari, dovendo conciliare esigenze diverse, quali la necessità di assicurare un adeguato apporto calorico a personale sottoposto ad attività fisica superiore alla media, la conservazione delle vivande in periodi nei quali non esistevano le celle frigorifere, l'approvvigionamento delle materie prime in porti stranieri con abitudini alimentari diverse dalle nostre, etc. Il libro è corredato da introduzione e note per una lettura contestualizzata che consenta di comprenderne le analogie e le differenze rispetto all'attuale cultura gastronomica. In questa seconda edizione è stato aggiunto un articolo, coevo al ricettario, che descrive molto bene la scuola dei cuochi di San Bartolomeo, cioè l'ambiente nel quale questo libro è nato e per il quale è stato composto. In appendice si possono trovare alcune ricette rivisitate a cura di giovanissimi aspiranti cuochi, studenti della scuola alberghiera, che si sono divertiti a cimentarsi con la cucina dei nonni, anzi, in questo caso, dei bisnonni. Presentazione di Nicola Carozza. -
La strega bambina
"Allargo le braccia, chiudo gli occhi, emano un profondo respiro, poi un altro, e un altro ancora. rnResto così, per alcuni secondi, minuti, non so quanto tempo. Ma quando li riapro, fuori è buio, il teatro rnè chiuso e sono stata dimenticata qui, come un bambino nel fondo di un pozzo.rnMi ritroveranno, quando sarà giorno.”" -
Giardini del fantastico. Le meraviglie della botanica dal mito alla scienza in letteratura, cinema e fumetto
Le meraviglie della botanica dal mito alla scienza in letteratura, cinema e fumettornrnGià autori di La scienza tra le nuvole, Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello si addentrano nel giardino botanico del fantastico di ogni tempo.rnDalle piante alchemiche medievali alle pozioni di Harry Potter e al Barbalbero del Signore degli anelli, passando per la selva oscura di Dante e l’agnello vegetale della Tartaria, fino ad arrivare... all’Albero della Vita del film Avatar.rnUn percorso immaginario e immaginifico che porta dal cinema ai fumetti e alla fantascienza, dai videogiochi ‘vegetali’ alle atmosfere da incubo di H. P. Lovecraft e perfino alla musica dei Genesis, Giardini del fantastico è un viaggio in dieci capitoli che ripercorre l’immagine, la simbologia e la scienza delle piante dall’antica Grecia a oggi e che si conclude con le proprietà straordinarie dei veri vegetali, dalla Venere acchiappamosche alla ‘pianta cadavere’ e con gli OGM, tutt’altro che “piante Frankenstein”. Per arrivare là dove nessun botanico è mai giunto prima! -
«Tutto è disperazione in questo dipinto». Interpretazione del Déluge di Anne-Louis Girodet
«Tutto è disperazione in questo dipinto»: così un anonimo recensore descrive la “Scène d’un déluge” di Anne-Louis Girodet, esposta al Salon del 1806. L’opera rappresenta, nel mezzo di un diluvio, una famiglia arrampicata su due rocce e spettacolarmente disposta lungo una diagonale: il suo destino dipende da un ramo che sta per spezzarsi. Un soggetto “estremo” che desta scandalo, suscitando la riprovazione di una parte consistente del pubblico che dinanzi alla tela si sente costretto a volgere indietro lo sguardo: dipinto definito inguardabile, terribile, disperato, inverosimile, eccessivo, virtuosistico; accusato di aver distrutto il bello ideale, di aver infranto ciò che è lecito in pittura. Attraverso una capillare lettura di fonti e recensioni all’opera, e alla luce del contesto storico e filosofico tardo-settecentesco, l’autrice propone un’interpretazione globale dell’opera, giungendo a definire da un lato il significato esistenziale della tela, profondamente legato alla visione tragica di una umanità senza Dio in una natura e una storia avverse, e dall’altro lato il suo messaggio estetico: il “Déluge” è infatti un vero e proprio manifesto contro i limiti che Gotthold Ephraim Lessing nel suo celebre “Laocoonte” (1766) imponeva alle arti visive. Un’audace dichiarazione, dunque, della libertà dell’arte di accogliere ed esprimere il male della condizione umana. -
Teoria. Rivista di filosofia (2017). Ediz. bilingue. Vol. 1: Linguaggio e verità. La filosofia e il discorso religioso
Questo fascicolo di «Teoria» si è concentrato sul tema del linguaggio religioso, sulle varie forme in cui esso si articola, sul modo in cui la tradizione filosofica, con il suo specifico approccio, è in grado di tradurre - o non piuttosto di tradire - le molteplici espressioni dell'esperienza di fede. Esso ospita anche i saggi vincitori nel 2016 del Premio intitolato a Vittorio Sainati.