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Dall'atelier alla cucina. Arte, moda e grandi menu
I pesci dei mosaici pompeiani, le opere pittoriche di grandi artisti di tutte le epoche con ceste di frutta e altri alimenti, i tessuti contemporanei che, spesso, sono stampati con disegni che richiamano il cibo. L’arte pura da un lato e la cucina dall’altro mentre nel mezzo sta la moda con le sue tendenze. Ma quanto oggi, nell’epoca degli chef star della tv e non solo, la cucina può essere considerata arte? E quanto il cibo ha influenzato l’arte nei secoli fino a diventare una fonte importante di ispirazione anche per la moda e il mondo degli accessori? Questo libro cerca di raccontare come questi tre elementi – arte, moda (Enriquez, Lebole, Locman, Scervino, Iren Scott e tanti altri) e cucina - si fondono fra loro, tra pezzi iconici e gusti personali. Ecco allora gli interventi di alcuni esperti e dello chef che ispirandosi a opere pittoriche, ad abiti e accessori, ha “inventato” una serie di ricette che si possono realizzare anche a casa. Con 26 ricette dello chef Emanuele Vallini. -
Game-based learning. Gioco e progettazione ludica in educazione
Il gioco utilizzato come tecnologia didattica per l’apprendimento del bambino e dell’adulto, come sfondo per costruire ambienti educativi accoglienti e inclusivi, oggi vede un ampliamento dei suoi confini e delle sue applicazioni, con una sistematizzazione scientifica ricca di contributi teorici e sperimentali a forte carattere interdisciplinare. A partire da un’analisi dell’attuale significato del gioco (nella società in primis) e dai contributi dei games studies, il volume vuole approfondire i temi legati al grande quadro del game-based learning che guardano al gioco e alle sue potenzialità come risorsa per l’apprendimento e per l’instructional design, attraverso le sue molteplici tipologie: dallo studio e dall’uso dei giochi tradizionali ai digital games fino alle forme più recenti di gamification. Un uso che chiede di ripensare il ludico non solo nel suo significato (nella società e nella cultura) e nel suo rapporto con l’apprendimento, ma anche nello sviluppo di modelli di analisi e di progettazione didattica sempre più user centered. -
Meetic. Identità, discorsi e desideri delle donne sul web
Nell'era dei social sempre più persone si iscrivono a un sito d'incontri per conoscere potenziali partner romantici e incontrarli poi nel mondo reale. Quello del dating online è un trend che sta crescendo esponenzialmente. Tra le numerose piattaforme di dating, Meetic è la più completa e dettagliata, per questo si è rivelata un ottimo terreno d'analisi. Perché oggi la rete è un «luogo antropologico» che abitiamo in continuità col mondo reale e in cui le soggettività si formano in un costante dialogo tra l'on e l'offline: studiando i profili digitali si può capire molto delle persone reali che li hanno creati. In quest'ottica lo studio di Meetic ha permesso di tracciare un affresco delle identità, dei discorsi e dei desideri delle donne italiane. Chi sono, come sono, che valori e che aspirazioni hanno le donne di oggi? Che tipo di partner cercano? E in che modo lo cercano? Queste sono solo alcune delle domande a cui il presente lavoro cerca di dare una risposta. Dopotutto, se per gli uomini «le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese», tocca a noi donne il compito di studiarci, capirci e infine di raccontarci. -
Leggere Orazio nella scuola tardo-antica. Gli «Scholia vetustiora» al quarto libro delle Odi
L'obiettivo è quello di presentare la redazione più antica del corpus come prodotto di una scuola che si può definire servianarnIl presente lavoro considera gli ""Scholia vetustiora"""" contenuti nel """"Paris. Lat. 7900A"""", preziosa testimonianza di miscellanea scolastica e base dell'edizione Keller del cosiddetto ps.Acrone, in relazione al """"libro"""" di cui fa parte, come testimonianza quindi di pratiche esegetiche che rimandano ai commentari della tarda antichità. L'obiettivo è quello di presentare la redazione più antica del corpus come prodotto di una scuola che si può definire serviana - una scuola senza spazio e diacronica in cui si commentano gli autori alla luce del testo serviano - e analogamente di valutarne caratteristiche e specificità esegetiche, considerando esemplificativamente gli scolii al IV libro delle Odi in rapporto alla fortuna di Orazio nell'antichità e alle pratiche di una scuola che ha le sue radici in quell'epoca di tesaurizzazione del sapere classico che fu la tarda antichità."" -
Pensare la rivoluzione. Benjamin Constant e il gruppo di Coppet
Vissuti fra due secoli e passati dalla rivoluzione francese, gli intellettuali riuniti a inizio Ottocento attorno a Mme de Staël nel luogo-simbolo di Coppet furono allo stesso tempo attori e spettatori di un mondo in rapido cambiamento. Per Constant, Staël, Sismondi e gli altri membri del gruppo, pensare la Rivoluzione significò innanzitutto provare a dare senso a un'accelerazione drammatica della storia e ai suoi paradossi. Significò anche ripensare le forme del potere, le modalità della vita associata, il rapporto fra linguaggio, finzione e realtà, quello fra la libertà, il tempo e la storia. Questo libro è un'indagine attorno a una costellazione d'intellettuali che Stendhal definì gli «stati generali dell'opinione pubblica europea», e illustra il contributo cruciale che hanno dato al modo in cui ancor oggi comprendiamo la realtà politica. -
Verità finita. Sulla forma originaria dell'umano
La questione della “verità”, sebbene spesso in modo sotterraneo, attraversa il panorama filosofo contemporaneo. Ciò che si rileva è che sia quando si affermi l’incontrovertibile, sia quando lo si neghi, prevale per motivi diversi la convinzione che non sussista un ambito veritativo tra l’assoluto stare della verità e il movimento che caratterizza la “vita” considerata puramente in se stessa o, detto diversamente, tra la “verità” e l’“opinione”. Se le cose stessero così, la sfera che include la conoscenza non incontrovertibile e le varie forme della prassi, che costituisce il concreto vivere dell’“uomo” nel mondo, sarebbe interamente fuori della verità. Per dare forma a un tale ambito veritativo deve essere posta una domanda essenziale, a cui il libro ha inteso dare risposta: se la verità è niente di meno dell’“incontrovertibile”, qual èl a verità (l’aspetto di verità) di ciò che, non rispecchiando tale assolutezza (ad esempio: l’interpretazione, la fede, l’agire), può essere chiamato “non verità”? Viene a essere giustificato in tal modo anche il concetto, sovente semplicemente presupposto, di verità finita. -
Tenersi nell'instabile. Un'autobiografia professionale
Dice l'autore: «Perché questo titolo? Perché esso rappresenta una sorta di stato dell'anima, una predisposizione interiore che, pur nella sua concisione, è stata una conquista cui sono arrivato attraverso esperienze scolastiche, in quanto maestro di scuola primaria, in situazioni esistenziali non propriamente didattiche, ma che rappresentano sempre e comunque occasioni di formazione, e nell'attività di insegnamento e di ricerca come professore universitario. L'ho nominata creatività sostenibile. Ad accompagnare questa autobiografia (evidente soprattutto nella prima parte dello scritto) sono presentate alcune riflessioni socio-pedagogiche e un capitolo, piuttosto articolato, che ne sintetizza il risultato nei suoi fondamenti pedagogici e filosofici: la creatività sostenibile vista come stile educativo e come dimensione per l'esegesi del sé. Alla fine, però, non poteva non esserci la musica e, in particolare, Claudio Abbado con i suoi solisti de L'orchestra Mozart, così che si possano recepire corrispondenze tra musica e sensibilità educativa (ambedue afflati instabili ma tendenti al rigore). Citando Gramsci, ne deriva che esiste sempre un passaggio dal sapere al comprendere, al sentire e, viceversa, dal sentire al comprendere, al sapere, intese come qualità interrelate della persona; insomma non si può separare homo faber e homo sapiens, presupposti di una intellettualità diffusa». -
Orbis pictus. Per una storia della filosofia dell'informazione
Mentre nél'Orbis Pictus di Comenio le immagini entravano nel testo per sostenere i processi di apprendimento - con la promessa di mostrare tutto a tutti - tra XX e XXI secolo sono state messe a punto tecnologie capaci di visualizzare su schermi portatili quantità crescenti di informazione e di proiettarle all'esterno, integrandole agli ambienti abitualmente percepiti, al punto da generare esperienze di ""realtà aumentata"""". L'impressione dominante è che sia in corso una rivoluzione, che riguarda al tempo stesso i dispositivi tecnologici, gli ambienti di vita e le possibilità dell'apprendimento. Restano tuttavia controversi gli esiti probabili di tale rivoluzione e la natura delle discontinuità col passato. Questo libro propone un inquadramento storico-filosofico del problema, concentrandosi in particolare sul periodo che va dal XVI al XVIII secolo e su tre sfide che risultarono tanto urgenti ed importanti allora, quanto appaiono rilevanti oggi: visualizzazione, organizzazione e condivisione dell'informazione. L'auspicio è che la prospettiva storico-filosofica qui delineata possa aiutare a individuare le trame sottili e durature sottese alla rivoluzione in corso, offrendo un contributo alla storia della filosofia dell'informazione (o quantomeno alla sua preistoria, se si preferisce sottolineare in modo più marcato la discontinuità del presente col passato)."" -
Introduction to stochastic processes and queueing theory
This textbook is born to introduce engineering students to topics of applied mathematics relevant in different fields of engineering, presenting in a unified way a rigorous treatment – but without heavy formalisms – of complex topics such as stochastic processes and queueing theory. The goal is to provide them with analy-tical tools to deal with problems that are encountered not infrequently in practice, but that frequently see the engineer with no or little arms to tackle. A word is worth spending on the style of the book, including its typographical, which is deliberately not solemn, almost “classnotes”, seeking to bring out immediately what is most important. We tried to facilitate visually the extraction of key issues from the amount of material, and at the same time limited the use of long phrases and many words, encouraging the student to climb from these synthetic “notes” to a complete in-depth understanding. Whether the attempt was successful we leave it to the student. Giancarlo Prati is Professor of Telecommunication Engineering at Scuola Superiore Sant’Anna in Pisa and Director of the CNIT National Laboratory of Photonic Networks & Technologies. His research activity is focused on optical and RF communications and digital signal processing. Laura Prati is Research Fellow of Applied Mathematics at the University of Florence, Department of Mathematics and Informatics. Her research activity concerns the game theory applied to communication systems and the mathematical analysis of nonlinear effects on communication channels. -
Filmare le arti. Cinema, paesaggio e media digitali
Il volume racconta il mutamento in atto nello scenario mediale e mostra come, dentro il paesaggio plasmato dalle arti, lo stesso spettatore si sia messo in movimento per farsi agente di trasformazione abitandolo con le immagini che consuma e producernrnIn questo libro il rapporto fra cinema, arte e paesaggio viene indagato con particolare attenzione ai nuovi ambiti mediali delineati dal panorama contemporaneo, dalla serialità televisiva al videogioco, spaziando dalla videoarte alla rilettura di film che mostrano l’evoluzione del rapporto fra paesaggio e sguardo. Ricerche, studi e riflessioni qui presentati sono l’esito di un convegno internazionale che si è svolto presso l’Università degli Studi di Firenze, frutto di un progetto strategico dell’Ateneo che si inserisce nell’ambito della conoscenza e valorizzazione del patrimonio territoriale attraverso le Digital Humanities. Gli studiosi si sono interrogati su diverse questioni: quale percezione/rappresentazione degli spazi pubblici veicolano le nuove tecnologie? Come individuare, costituire e interrogare gli archivi audiovisivi che possano documentare il rapporto fra le arti e il paesaggio? Quale ruolo, per il cinema contemporaneo, prospetta l’esperienza del film-induced tourism? Il volume racconta il mutamento in atto nello scenario mediale e mostra come, dentro il paesaggio plasmato dalle arti, lo stesso spettatore si sia messo in movimento per farsi agente di trasformazione abitandolo con le immagini che consuma e produce. -
Discorsi su «Il diritto come discorso»
Il libro di Aurelio Gentili ""Il diritto come discorso"""" ha ricevuto molta attenzione dal mondo accademico e dalle professioni giuridiche, suscitando vivaci dibattiti. I saggi contenuti nel volume sono stati presentati e discussi da studiosi di diritto civile, di diritto comparato, di diritto processuale civile, nonché da filosofi del diritto, magistrati, avvocati e filosofi del linguaggio in varie università italiane. Sovente, gli esiti del confronto sono stati pubblicati su delle riviste. Lo scopo di questa raccolta consiste nel rendere disponibile una parte corposa del dibattito appena segnalato, agevolando il lettore nel rintracciare i materiali e nel farsi un’idea sui contenuti de “Il diritto come discorso”, sui pregi e sui difetti che chi si è cimentato a fondo col libro ha individuato. “Il diritto come discorso” merita di essere letto e riletto, leggerlo e rileggerlo sulla scorta delle approfondite riflessioni che su di esso sono state compiute è, di certo, ancora più proficuo."" -
Lungo il viale di tigli. Frammenti di memoria
Giancarlo Remorini con ""Lungo il viale di tigli"""" costruisce un intreccio di memorie che hanno come filo conduttore una strada percorsa in tempi diversi della vita di un uomo. La storia si presenta dunque come un mosaico di tanti frammenti, tanti quadri, ognuno dei quali potrebbe a sua volta svilupparsi in racconto. Le descrizioni paesaggistiche che aprono e chiudono la narrazione sono come la musica di sottofondo di tutti gli avvenimenti che si susseguono senza cedimenti sentimentali, con un linguaggio nitido e autentico. Si tratta di prosa poetica ricca di suggestioni tese a suscitare pensieri e sentimenti profondi."" -
E fu scudetto. Basket Le Mura. Stagione 2016-2017. Ediz. illustrata
Come amava ripetere Fabio Fossati, nel basket vince la squadra che lo vuole di più. E non c'è dubbio che il titolo di Campione d'Italia conquistato dal Basket Le Mura al termine di una indimenticabile stagione sia il premio alla determinazione con la quale le nostre giocatrici hanno affrontato ogni singola partita, dalla più facile alla più difficile, fino al trionfo finale. Alle nostre meravigliose ragazze dedichiamo questo album per poterci emozionare, ogni volta che lo sfogheremo, così come ci siamo emozionati ed entusiasmati seguendo la squadra nel corso di questo esaltante campionato. -
«Vicarius Petri», «vicarius Christi». La titolatura del papa nell'XI secolo. Dibattiti e prospettive
Quello che per secoli viene indicato prevalentemente come il successore di Pietro, vicarius Petri, inizia ad essere qualificato come il vicario di Cristo, vicarius Christi, all’interno di una Chiesa che assume sempre più una struttura verticale e verticisticarnrnLungo il corso dei secoli medievali il modo in cui viene qualificata l’autorità del vescovo di Roma conosce evoluzioni e mutamenti che accompagnano la storia politica e religiosa dell’Europa del tempo. Quello che per secoli viene indicato prevalentemente come il successore di Pietro, vicarius Petri, inizia ad essere qualificato come il vicario di Cristo, vicarius Christi, all’interno di una Chiesa che assume sempre più una struttura verticale e verticistica. È un passaggio che si intreccia ai decenni di quella che passa alla storia come “Riforma gregoriana”, ma che ha alle sue spalle una profondità storica che si radica nei secoli precedenti, nell’esperienza della chiesa carolingia e in quella ottoniana. Quel retroterra conosce però una riformulazione nuova, si alimenta con istanze di riforma che hanno un connotato e morale e giuridico e che vedono nell’autorità papale la garanzia della piena libertas della Chiesa e della sua autorità. Seguendo le vicende della titolata papale lungo l’XI secolo, nelle pieghe complesse dell’età gregoriana, il volume, che raccoglie ed amplia i frutti di un convegno tenuto a Parma nel 2015, rilegge questo passaggio della storia dell’Europa medievale cogliendone il sorgere e l’intreccio di piani, da quello politico a quello religioso, da quello storico a quello teologico e del diritto. -
Cosmologie medievali
A partire dal XII secolo l’Occidente latino ha iniziato a elaborare una concezione filosofico-razionale della natura e del cosmo. A quest’ultimo, non più inteso come simbolo di verità religiose profonde, fu riconosciuta consistenza ontologica e capacità di agire in modo autonomo. Tesi verso la ricerca delle cause fisiche dei fenomeni naturali, andando al di là della tradizionale interpretazione teologica e simbolica altomedievale, gli autori che si dedicarono allo studio della natura in quell’epoca poterono avvalersi di idee provenienti da testi antichi, filosofici, scientifici, medici e astrologici diventati disponibili grazie alle traduzioni dal greco e dall’arabo, contribuendo a dare fondamento epistemologico alla filosofia della natura. Dei testi che tra XII e XIII secolo furono dedicati alla spiegazione e alla ricerca delle cause e della struttura del cosmo viene qui riproposta – in una nuova edizione rivista – un’ampia raccolta in traduzione italiana di passi emblematici tratti da opere di importanti autori medievali impegnati su questo tema: da Scoto Eriugena ad Abelardo, da Teodorico di Chartres a Roberto Grossatesta, da Alberto Magno a Tommaso d’Aquino. -
Le mura di Volterra. Ediz. illustrata
Fra le tante città della Toscana, Volterra è una delle poche ad avere conservato entrambe le cinte murarie che nel corso della sua storia la hanno protettarnrnFra le tante città della Toscana, Volterra è una delle poche ad avere conservato entrambe le cinte murarie che nel corso della sua storia la hanno protetta. Di quella più antica, costruita in epoca etrusca, si conservano ampi tratti, mentre quella più recente, costruita nel medioevo, si conserva praticamente tutta. Entrambe hanno subito forti rimaneggiamenti e restauri nel corso dei secoli, ma chi visita la città si rende conto della maestosità che esse le donano ancora oggi, come una corona che circonda il centro abitato e che al tempo stesso la isola e protegge. -
Figli di Abramo. Il dialogo fra religioni cinquant’anni dopo «Nostra aetate»
L’incessante e crescente fenomeno di differenziazione culturale che, nel suo intreccio dialettico con i moderni processi di globalizzazione, sta plasmando il volto dell’Occidente contemporaneo, può condurre alla negazione e al rifiuto della differenza oppure al fecondo incontro con essa. In questo contesto problematico, il dialogo fra le religioni, inteso nella sua forma più autentica, rappresenta il tentativo di comprendere l’altro senza attenuazione della differenza, ma in forza del proprio orizzonte identitario. All’arricchimento e all’articolazione delle procedure dialogiche ha contribuito la dichiarazione conciliare ""Nostra aetate"""" (1965), una tappa storica fondamentale non solo per i rapporti della Chiesa con le religioni non cristiane. Il documento pone sfide concettuali universali che richiedono di riflettere sulla complessità del fenomeno religioso in relazione alla modernità. I contributi che compongono il presente volume intendono accogliere tali sfide e rispondere, secondo modalità e approcci diversi, a una delle vocazioni più grandi oggi del pensiero filosofico, teologico e storico-esistenziale, quella di contribuire al ripensamento e alla revisione storica e teorica delle possibilità, modalità e finalità del dialogo interreligioso e interculturale."" -
Competenza interculturale e mobilità studentesca. Riflessioni pedagogiche per la valutazione
Educare cittadini interculturali: è questa una delle sfide più complesse delle istituzioni educative nel tempo della globalizzazione. Ma attraverso quali percorsi educativi? Quali le competenze attese? Come valutarle? Il presente volume formula alcune risposte analizzando e problematizzando il processo di internazionalizzazione dell’educazione concentrandosi sulla mobilità studentesca. La prima parte del volume è dedicata al concetto di competenza interculturale e offre una panoramica della letteratura pedagogica internazionale sul tema. La seconda parte del volume presenta i risultati di una ricerca empirica sulla competenza interculturale sviluppata da studenti della scuola secondaria di II grado a seguito di un programma annuale di studio all'estero. Il libro - rivolto a insegnanti, studenti, ricercatori e studiosi del tema – propone infine alcuni indicatori della competenza interculturale che possono essere utili a valutare e riconoscere il valore dei percorsi educativi degli studenti rientrati da un’esperienza di studio all'estero. Presentazione di Anselmo Roberto Paolone. -
Mefisto. Rivista di medicina, filosofia, storia (2017). Vol. 1
In questo numero: editoriale di Alessandro Pagnini; saggi di Garland E. Allen, Guido Barbujani, Carlo Ginzburg; focus: “La regola e l’eccezione nelle scienze della vita (XVII-XX secc.)” con contributi di Maria Teresa Monti, Marc J. Ratcliff, Ariane Dröscher, Bernardino Fantini, Margherita Benzi, Irma Dianzani; recensioni di Charles Webster. -
Ippocrate alla berlina. Medicina e satira attraverso i secoli
Una carrellata a tutto campo sui rapporti intercorsi tra la medicina e la satira, tra l'Ars longa e chi si incaricava del compito di ""castigare ridendo mores"""". Partendo dai proverbi popolari, vengono passati in rassegna gli aforismi, gli epigrammi, le frasi celebri, la letteratura e il teatro, da La Fontaine a Molière, da Goldoni a Romains a Buzzati, e ancora le arti figurative con dipinti, incisioni, litografie, caricature. Senza dimenticare la lirica, il cinema, e riservando uno spazio anche a barzellette, freddure e vignette. Un panorama eterogeneo e stimolante che giunge fino ai nostri giorni, in cui la satira risulta spesso garbatamente critica ma a volte anche spietata e sferzante.""