Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1921-1940 di 10000 Articoli:
-
Quando i gatti si leccano i baffi
"Quando i gatti si leccano i baffi"""" è una novella i cui protagonisti sono naturalmente dei gatti. Gli umani, pur comparendo, non assurgono a ruolo di personaggio; non hanno un nome, né un volto e rimangono sullo sfondo come delle sagome. I gatti, che sono svariati, sono ben caratterizzati, a partire dal colore della pelliccia. Si incontrano gatti di città e gatti di campagna; gatti che vivono nelle case degli umani e gatti di strada, ma tutti quanti, indistintamente, dopo aver mangiato si leccano i baffi soddisfatti. Anche i gatti hanno i loro problemi ma basta osservarli per accorgersi quanto questi animali amino la vita e quanto riescano a goderne." -
Archivi di psicologia giuridica. Vol. 6: L' adolescente nei procedimenti giudiziari
La rivista ""Archivi di Psicologia Giuridica"""" nasce dal desiderio di contribuire a rendere più fecondo il dialogo tra la sfera del diritto e quella della psicologia. Se è vero che il desiderio da cui qualcosa origina permane come traccia nel suo nome, il nome di questa nuova rivista esprime anche il desiderio che dell'incontro tra psicologia e diritto che in essa avviene rimanga una memoria, un residuo che possa essere """"archiviato"""" per utilizzazioni future. Rendere qualcosa di contingente, valido e utilizzabile anche per il futuro, è certamente un progetto ambizioso ma non irrealizzabile. La via che abbiamo scelto per tentare di realizzarlo, è quella di trasmettere attraverso le discussioni che avverranno nella nostra rivista, soprattutto un metodo, una modalità specifica di realizzare l'incontro tra la psicologia e il diritto. Al di là delle singole trattazioni degli argomenti - che si collocano necessariamente nella sfera del contingente - è la """"forma"""" dell'incontro, il metodo di discussione, la struttura che guida lo sviluppo di un tema che, nel nostro desiderio, vorremmo fosse """"archiviata"""" dal lettore."" -
La protezione civile nella società del rischio. La responsabilità del sistema e dei diversi attori nelle prospettive di riforma legislativa
L’attività di protezione civile e la responsabilità dei soggetti che la pongono in essere sono state oggetto di diverse sentenze, le quali, oltre a toccare tematiche fondamentali del diritto penale, hanno chiamato in causa anche il rapporto fra giudice e scienza, fra diritto e scienza: il tutto in un settore in continua evoluzione sociale - prima ancora che tecnologica -, tale da necessitare un recente intervento legislativo di riordino. La delicatezza e la complessità della materia determinano l'esigenza, per i Magistrati e per tutti gli operatori del diritto, di un approccio specialistico e multidisciplinare, anche in virtuosa collaborazione con il Servizio nazionale della Protezione civile. L'incontro di studio tenutosi presso il CSM - ed oggetto di questa pubblicazione -, nel tratteggiare i molteplici profili d'interesse giurisprudenziale, dà conto dell'esigenza formativa anche di giudici e pubblici ministeri in questo specifico settore e ne investe la Scuola Superiore della Magistratura. -
Iacopo D'Angelo traduttore di Plutarco. «De Alexandri fortuna aut virtute» e «De fortuna romanorum»
Iacopo d'Angelo da Scarperia (1360?-1410/11) fu un pioniere della riscoperta del greco in occidente. Allievo di Coluccio Salutati, imparò il greco a Costantinopoli nel 1395-1396 e lo perfezionò negli anni successivi a Firenze, alla scuola di Manuele Crisolora. Si dedicò poi alla traduzione in latino delle opere di Plutarco, l'autore greco che appassionava il primo umanesimo con le sue biografie dei protagonisti della storia greca e romana. Dopo aver tradotto alcune delle ""Vitae parallelae"""", fra il 1405 e il 1409 Iacopo portò a termine la traduzione dei due """"Moralia"""" dedicati da Plutarco al tema della fortuna e del suo ruolo nelle vicende storiche: il trattato """"De Alexandre fortuna aut virtute"""", diviso in due orazioni, e il """"De fortuna Romanorum"""". Furono queste le prime traduzioni umanistiche di opere appartenenti ai """"Moralia"""", dedicate al cardinale Pietro Filargis, divenuto poi papa con il nome di Alessandro V (14094410). Nell'epistola prefatoria Iacopo presenta queste versioni come risposta all'interrogativo su chi fosse stato il maggiore condottiero dell'antichità, Alessandro Magno o Giulio Cesare, e forte dell'autorità di Plutarco, l'umanista assegna il primato al greco Alessandro, con un giudizio che non sarà condiviso dall'umanesimo successivo. Viene proposta in questo volume l'""""editio princeps"""" delle due traduzioni: per le sue caratteristiche essa fornisce una testimonianza rilevante delle prime esperienze di traduzione umanistica. Nella nota critica è ricostruita la tradizione manoscritta del testo delle traduzioni, mentre le due appendici propongono rispettivamente un profilo della biografia e dell'opera di Iacopo d'Angelo, e una ricostruzione del manoscritto greco utilizzato dall'umanista per realizzare le sue traduzioni."" -
«Il teatro era allora il suo sospiro». Svevo drammaturgo
Questo saggio ritorna sulla questione dello Svevo commediografo, anzitutto ricostruendo – attraverso un’analisi sia delle testimonianze biografiche sia della produzione giornalistica e romanzesca – il rapporto che unì il triestino al mondo del palcoscenicornrnLe opere teatrali di Ettore Schmitz rappresentano una parte consistente del non estesissimo corpus sveviano: l’autore triestino scrisse infatti più di una dozzina di pièces, disseminate lungo un arco temporale di circa trent’anni. Nonostante l’ampiezza della produzione drammatica e a dispetto del grande interesse dimostrato da Italo Svevo per le questioni di teatro – di prosa e non – in articoli, negli scritti saggistici e nei romanzi, la critica ha da sempre riservato un posto marginale alle sue commedie e intorno a esse ha formulato, nel complesso, un giudizio negativo.rnQuesto saggio ritorna sulla questione dello Svevo commediografo, anzitutto ricostruendo – attraverso un’analisi sia delle testimonianze biografiche sia della produzione giornalistica e romanzesca – il rapporto che unì il triestino al mondo del palcoscenico, e proponendo poi una nuova chiave di lettura per i drammi sveviani, incentrata sul conflitto che nei testi si viene a creare tra i protagonisti e l’ostile ambiente che li circonda. -
Architetture Grosseto (2017). Vol. 22
II numero assieme ad una miscellanea di interventi sparsi nella provincia ed un paio di articoli di approfondimento su edifici di culto antichi e moderni. ha il suo cuore nel ricordo di uno dei padri fondatori di Punta Ala. È scomparso lo scorso febbraio, all'età di 91 anni. I' architetto Walter Di Salvo. Fiorentino di nascita, il suo vissuto umano e professionale è intimamente legato a Punta Ala, località che è divenuta lo sua residenza e scenario della sua intensa e straordinaria attività progettuale. In questo numero alcuni contributi per rendergli omaggio e ricordarne le valenze di architetto. -
Le immagini reinventate. Catalogo della mostra (Carrara, 7 luglio-10 settembre 2017). Ediz. a colori
La mostra ""Le immagini reinventate"""" a cura di Lucilla Meloni, porta a Carrara le opere di quattordici artisti internazionali la cui ricerca poetica si muove sul piano concettuale della rielaborazione di suggestioni visive prese in prestito ora dalla storia dell'arte, ora dal cinema, ora dal mondo della comunicazione."" -
Piero Gilardi. Estetiche dell'antropocene. Catalogo della mostra (Carrara, 7 luglio-26 agosto 2017). Ediz. illustrata
"Spero di poter riunire, un giorno, tutti i tappeti che sto realizzando in un luogo largo e piano, racchiuso da una cupola informe e opalescente: in quell'ambiente rarefatto l'immagine di ogni tappeto comincerà a dilatarsi e a deformarsi secondo un ritmo organico incomprensibile ma accettabile"""". Così scrive Piero Gilardi nel 1966, nel testo di presentazione alla personale presso la Galleria Sperone a Torino. Da questa frase è nata l'idea della mostra che oggi accoglie in un unico ambiente - l'aula magna dell'accademia di belle arti di Carrara - una decina di tappeti-natura realizzati tra il 1967 e il 2002, riunendo in un solo colpo d'occhio voli di gabbiani e campi di cavoli, vegetazione tropicale e spiagge sassose. Rispetto al sogno espresso da Gilardi manca la cupola: è vero. Ma questa distesa organica di una natura improbabile quanto vivace va a riempire il centro di un habitat sospeso nel tempo e dilatato nello spazio, circondato da gessi ottocenteschi che risaltano a contrasto di pareti color verde veronese. E se il riferimento alla cupola fa pensare al pantheon - nesso logico elettivo per ogni contesto espositivo - questo paesaggio artificiale appare comunque sovrastato da un soffitto a lacunari e circondato da un pantheon di divinità greco-romane schierato tutt'intorno, quasi a ribadire la proficua longevità dell'alleanza tra natura e cultura." -
Capriccio d'anima
Isola d'Elba, Marciana Marina, estate 2015. Una casa a picco sull'acqua davanti a una distesa infinita di cielo e di mare. Un'anima che ha deciso di rimanere lì per sempre. E un corpo che la porta in barca, le mostra i tramonti, sopporta i suoi assilli e fronteggia le sue intemperanze. Finché lei non si accorge di essere il personaggio di alcune novelle messe in rete e allora la situazione precipita. Ma in realtà nulla è come sembra. Roma, Trastevere, inverno 2016. Una casa affacciata sul Tevere davanti al Monte de' Cocci e ai campanili dell'Aventino. Un'anima che piomba a sorpresa durante le feste natalizie. E un corpo che la scorrazza sui ponti, la segue al mercato, la trascina ai musei, la rincorre tra i ruderi, finché quella non svanisce nel nulla. Ormai sembra tutto perduto ma con l'arrivo del nuovo anno incombe l'Epifania a rimettere in gioco ogni cosa. Roma, Fatebenefratelli, estate 2016. Un ospedale sull'isola tiberina in cui il corpo si prende la sua rivincita andando in frantumi e rubando la scena all'anima. Ma quella non si dà per vinta: prima chiede i danni, poi si fa blandire, infine compare a sorpresa con un ultimo effetto speciale. Come il capriccio architettonico combina rovine classiche e paesaggi costieri cosi il capriccio dell'anima palpita tra un'isola e una città, oscilla tra l'infinito e l'eterno, si divide tra il mare e l'arte come appunto un'anima dal corpo, in un continuo gioco delle parti in cui è il pubblico stesso a esser chiamato a partecipare alla narrazione. -
Antologia da «Altri versi»
L'ultima raccolta di Eugenio Montale, ""Altri versi"""", costituisce un imprescindibile tassello per comprendere l'opera del Premio Nobel ligure, una lettura che saprà catturare l'interesse non soltanto degli studiosi, ma di tutti gli appassionati della poesia del Novecento. In questa fase conclusiva e riepilogativa dell'intera produzione in versi, l'autore recupera alcuni dei suoi temi fondamentali: luoghi e persone del passato ritornano protagonisti di un rinnovato mito poetico. Il risultato è, secondo la definizione di Montale stesso, «qualcosa che è a mezza strada tra un commento ai libri precedenti e un libro nuovo», inatteso frutto di un'ultima stagione creativa che sorprende per la vivacità dell'ispirazione e la freschezza stilistica. In questa antologia sono proposte dieci tra le poesie più significative di Altri versi, un piccolo assaggio di un'opera ancora poco conosciuta e priva di un apparato esegetico integrale. Oltre a una prefazione di Alberto Casadei, il volume comprende introduzione, commento ai testi e bibliografia a cura di Ida Duretto. A illustrazione delle liriche sono stati scelti alcuni quadri di importanti pittori italiani dell'epoca insieme alle fotografie dei luoghi e dei personaggi che hanno ispirato questi versi."" -
Tra le carte, con amorosa cura. Studi in onore di Michela Sacco Messineo
Questo volume, che raccoglie saggi di colleghi, studiosi e amici, è stato ideato come omaggio a Michela Sacco Messineo, al termine di un percorso scientifico e istituzionale che l'ha vista a lungo impegnata sul piano della ricerca letteraria e dell'insegnamento di letteratura italiana. La varietà dei contributi presenti, oltre a trasmettere fertili dinamismi critici, permette di cogliere, in filigrana, l'ampio ventaglio di autori, tematiche e opere a cui la studiosa ha dedicato, nel corso della sua attività accademica, un'articolata produzione, tra studio individuale e gruppi di ricerca. Vi è, nel libro che si presenta, un piano di indagini che rinvia all'amorosa cura rivolta alle carte degli scrittori antichi e moderni, cui il titolo fa riferimento, e un altro implicito di vivace conversazione con una pluralità di punti di vista che funziona da strumento di interrogazione. Se nel dialogo è inscritto il compito originario di custodia e trasmissione del pensiero, il suo paradigma cognitivo esplica una particolare energia nel momento in cui si muta in esercizio ermeneutico e didattico. Questa tensione ha segnato l'attività scientifica svolta dalla studiosa all'interno dell'università e all'esterno, nel rapporto con istituti e centri culturali. Sensibilità per i processi di trasformazione artistica, interesse per le dinamiche storiche del fare letterario, analisi dialettica della tradizione, hanno alimentato, in Michela Sacco, un lavoro di ricerca pronto a misurarsi con un orizzonte estetico ibridato da molteplici codici espressivi e inediti punti di domanda. -
Opera Omnia. Arie, duetti, terzetto serie IV. Ediz. bilingue. Vol. 4: Duetti 1-13 terze
Alessandro Stradella nacque a Nepi, nei pressi di Viterbo, il 3 aprile 1639 da una famiglia aristocratica. Originaria di Borgotaro in Emilia, nel XV secolo la famiglia Stradella si trasferì nella cittadina toscana di Fivizzano, spostandosi ancora più a sud nel 1575, quando Alessio Stradella, prozio del compositore, divenne vescovo di Sutri e Nepi. Il padre di Alessandro, Marc'Antonio, come suo zio Giannettino prima di lui, fu nominato Cavaliere di Santo Stefano, un ordine cavalleresco fondato dai Medici nel 1561 a Pisa. Con questo titolo egli si firma su una raccolta di madrigali di J.H. Kapsberger da lui fatta pubblicare a Roma nel 1609. -
Un giorno che non c'era nessuno
Prefazione di Roberto Veracini. -
Il fotografo di Francis Bacon. Jazz Poetry per John Deakin
"Abbiamo fatto l'amore su una brandirla da campo. Che diavolo ci fa una brandina da campo nella casa di un fotografo di moda non è Capa, non è..."""" Prefazione di Maria Grazia Calandrone." -
Filosofia dell'odorato
Scoprire la nobiltà dell’odorato e apprendere a essere un filosofo naso: questo è lo scopo del presente libro, che conferisce pieno diritto di cittadinanza a un senso negletto nella tradizione filosofica. L’iniziativa di riabilitare la sensibilità olfattiva chiama in causa i pregiudizi sull’odorato e si alimenta della scoperta antropologica del ruolo decisivo degli odori nella costituzione della memoria e dell’affettività così come nella costruzione dell’identità e dell’alterità. Tale ricerca mira dunque a elaborare un’estetica olfattiva che fa leva sulle espressioni artistiche degli odori in letteratura, pittura e musica e sui tentativi di creazione di profumi nella tradizione giapponese e nell’arte contemporanea. Infine, questo libro dimostra che l’estetica olfattiva ispira da molto tempo la speculazione filosofica offrendo modelli di pensiero – da Eraclito a Nietzsche, passando per Empedocle, Lucrezio, Condillac – capaci di esprimere l’idea nell’odore e di apprendere in maniera sottile una realtà invisibile e volatile. -
La repubblica tradita. Memoria di un miliziano e brigatista internazionale alla guerra di Spagna
La traduzione italiana delle memorie di José Almudéver Mateu (1919) – che inaugura la collana Verba manent. Racconti di vita e storie orali – è un'occasione per riproporre l'epopea della guerra di Spagna attraverso la voce di uno degli ultimi protagonisti ancora in vita. José, prima di diventare un internazionalista, ha avuto una formazione cosmopolita. Nato a Marsiglia, in una famiglia circense di origini spagnole, ha trascorso la sua infanzia tra la Francia e il Marocco. Nel 1931, un mese prima della proclamazione della Seconda Repubblica, fa ritorno in Spagna, nel villaggio di Alcàsser. Allo scoppio della guerra civile, a soli diciassette anni, è tra i primissimi volontari nelle milizie. Dimesso dall'esercito per una ferita, si arruola nelle brigate internazionali con un gruppo di volontari italiani della batteria ""Carlo Rosselli"""". Alla fine della guerra conosce le prigioni franchiste e dopo essere stato liberato, partecipa ad azioni di guerriglia contro il regime, a causa delle quali è costretto a fuggire in Francia. Si tratta di un libro redatto a posteriori, ma è talmente preciso nei ricordi da sembrare scritto in presa diretta. Queste straordinarie memorie, oltre a essere un esempio per chi crede nel valore della libertà, ci raccontano qualcosa di noi e del nostro presente. Introduzione di Italo Poma."" -
BiancaNeve, NeraNotte, GiallaLuna, BrunaTerra. Una storia in viaggio per il mondo. Ediz. illustrata
BiancaNeve, NeraNotte, GiallaLuna, BrunaTerra è una storia scritta a scatole cinesi che da un mondo vicino ci conduce ad un mondo più lontano e diverso. Il racconto ha inizio con una mamma che vuol rassicurare la propria figlia raccontandole una fiaba che inizia come quella di BiancaNeve, ma che, grazie a magici sogni e sorprendenti risvegli, continua come quella della Principessa NeraNotte in Africa, GiallaLuna in Oriente e BrunaTerra in America. Una storia senza confini, che nel suo viaggio attraverso i continenti si trasforma insieme ai paesaggi e ai personaggi che la abitano a ogni latitudine. Un libro che anche dopo la fine della favola vuole continuare ad interagire con i propri lettori tramite una sezione dove si suggerisce come realizzare e utilizzare un mazzo di Carte in Favola, utili a creare sempre nuovi racconti, o a utilizzare le Ombre Cinesi o delle originali Maschere Digitali. Strumenti utili per giocare a rappresentare, a rileggere questa storia grande come il mondo insieme ad amici e parenti, a casa o a scuola. Età di lettura: da 9 anni. -
I misteri dell'isola di Utopia
I bambini che facevano abitualmente visita al vecchio Socrate sapevano di non dover sconfinare nel terreno vicino, proprietà del più giovane Platone. Soprattutto, Socrate aveva detto e ridetto di non ficcare il naso nell’edificio abbandonato, che da anni sembrava sul punto di crollare. Un giorno, però, nove bambini scoprirono che Platone stava conducendo degli strani esperimenti con uno specchio che produceva ombre, anziché immagini riflesse. A quel punto decisero di saperne di più. Così, trascinati dalla loro curiosità, si ritrovarono ben presto a vivere un’avventura ai confini della realtà, impegnati in una corsa contro il tempo per anticipare Platone nel suo ambizioso progetto segreto. Come quei nove bambini e i loro amici, chiunque legga questo racconto si ritroverà improvvisamente catapultato in una misteriosa isola di Utopia e avrà la possibilità di scrivere direttamente le sue idee sul da farsi, affrontando le stesse sfide filosofiche dei protagonisti. Età di lettura: da 7 anni. -
Il panico politico
"A distanza di quasi trent'anni dalla loro pubblicazione in Francia, gli appunti di questo corso di Jean-Luc Nancy e Philippe Lacoue-Labarthe costituiscono i presupposti per un'affascinante indagine intorno alla questione altamente contemporanea dei rapporti, non solo teorici, tra la psicanalisi e il politico inteso quale sfera del potere. Presentati volutamente in uno stile """"non finito"""" che cerca la libertà espressiva per restare il più vicino possibile ai testi analizzati, il panico politico è un tentativo di decostruzione della scienza freudiana a partire da interpretazioni tanto filologiche quanto eretiche di alcuni testi di Sigmund Freud quali """"Psicologia delle masse e analisi dell'Io"""" e """"L'uomo Mosè"""" e la religione monoteistica. La tesi di questo volume prende avvio dalle riflessioni di Freud sulla cultura, lo """"scenario più ampio"""", che per i filosofi è la zona di confine tra la psicanalisi e il politico. I concetti di individuo narcisista e identificazione sono, tra gli altri, riesaminati con cura. Tanto la psicanalisi che la filosofia politica si rivelano ancora, e troppo, ancorate alla metafisica occidentale ed è in particolare il mito dell'origine in quanto principio del comandare {arche) a essere analizzato e decostruito. Dove c'è cultura, c'è coesistenza con l'altro: una condizione che i due autori intendono quale leva di un pensiero pre-metafisico. Una rilettura della categoria di """"essere-insieme"""" è allora proposta, in quanto esperienza collettiva dell'assenza del padre. Panico politico, dunque. Non il panico come patologia, ma come reazione la cui cifra è ontologica: più che curarla, bisognerà apprendere ad ascoltarla. Il panico è il sintomo di un'altra possibile storia dell'interazione tra psiche individuale e vita collettiva, del fragile rapporto tra il ritrarsi del politico e l'inizio della politica.""""" -
La verità sulla menzogna. Dalle origini alla post-verità
«Spaziamo dal sociologico al filosofico ai casi di cronaca nera. Emerge una necessità primordiale a mentire»rnrnrnSocrate, che pur si proclamava amico della verità, sosteneva essere più sapiente colui che mente sapendo di mentire rispetto a colui che è capace di dire soltanto il vero. Anticipava così di circa 25 secoli quanto è stato documentato mediante il brain imaging: una maggiore attività cerebrale in chi mente. A differenza della verità, unica, indifesa – la “nuda” verità –, la menzogna ha mille volti e un campo indefinito; essa pervade ogni ambito si vada a esplorare, da quelli più generali (storico, filosofico, morale) ai più specifici (artistico, socio-politico, dell’informazione, della salute, della scienza), compresi quelli della malattia mentale (psicologico, psicoanalitico, psichiatrico), ora plasmandola, ora dandole un contenuto, spesso interferendo con il suo decorso ed esito.rnFake news, post-truth, concetti già contenuti in Platone e Machiavelli, hanno raggiunto un’estrema virulenza negli ultimi anni, grazie all’ormai universale diffusione dei social media che, praticamente senza controllo, stanno inquinando capillarmente la nostra vita sociale e politica.