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Le politiche degli insetti. Incontri e scontri con gli insetti sociali
Col nome di insetti sociali si indicano insetti come api, vespe, formiche e termiti che formano colonie talvolta tanto grandi da comprendere milioni di animali. In queste colonie esiste una fondamentale differenziazione tra individui che si riproducono e individui sterili che allevano le giovani generazioni. Problematiche che caratterizzano anche le società umane - quali l'ordine interno al gruppo e la sua difesa, lo sfruttamento delle fonti di cibo, la costruzione del nido, lo smaltimento dei rifiuti, il controllo delle epidemie - sono in gran parte risolte da una mirabile coordinazione dei membri assicurata da semplici regole individuali e da efficienti sistemi di comunicazione. La colonia nel suo insieme può così realizzare compiti impossibili per un suo componente isolato. Nonostante il limitato numero di specie che possono considerarsi sociali, questi insetti rappresentano in biomassa oltre la metà di quella di tutti gli insetti presenti sul pianeta e risultano una componente fondamentale di moltissimi ecosistemi terrestri. Il libro prende in esame, facendo anche riferimento ad esperienze personali, l'organizzazione sociale di vari gruppi di questi insetti incontrati dall'autore in circa quaranta anni di ricerche sul campo ed in laboratorio. -
Stile tardo in musica
Lo stile tardo è argomento alla moda: non per questo meno difficile e problematicornNell’ambito della storia della musica, presenta poi questioni tuttora irrisolte tanto da doversi concludere che l’unico musicista cui perfettamente s’attaglia è Beethoven: non per caso a proposito della Missa e dei quartetti, o addirittura della sua intera produzione tarda, la fiducia nello Spätstil, un «terzo stile» dalle caratteristiche proprie, venne alla ribalta precocemente convincendo persino i recensori di quei difficili ed esuberanti capolavori. In una serie di sei lezioni il libro - specchio ed eco d’un coraggioso tentativo di divulgazione musicale - presenta alcuni aspetti del tema sotto diversi punti di vista: come appare nella speculazione di Adorno, come si riflette non solo in alcune opere di Beethoven ma anche in certi capolavori di Chopin e Liszt, come segna le celeberrime ultime opere «astratte» di Bach, in quale misura è assente da un musicista troppo precoce per invecchiare come Richard Strauss. -
Soggetti situati
Elemento di raccordo dei saggi raccolti in questo volume è il vario manifestarsi dell'identità, soggettività e alterità nella scrittura e nella traduzione letteraria. Partendo da testi redatti in lingue diverse, e in periodi diversi delle storie culturali e letterarie, le autrici e gli autori presenti nel volume si interrogano sull'idea di relazione Io/Noi-Tu/Voi svincolandola dalle secche concettuali, e addomesticanti, del 'medesimo'. Non più identificata come processo unidirezionale, assimilativo e fagocitante, tale relazione può essere invece pensata come pratica dinamica, reversibile, orizzontale, fondata sul 'co-essere' nel mondo. La scrittura letteraria e la traduzione si rivelano, in tal senso, un fertile terreno d'indagine e verifica, dal momento che esse sollevano, con maggiore insistenza rispetto ad altre pratiche, interrogativi sulla propria/altrui identità/ alterità, e obbligano sempre a rispondere, negoziando prima di tutto ordini di mondo non coincidenti, dell'interazione Io/Noi-Tu/Voi. -
Presi per incantamento. Teoria della persuasione socratica
Nel Carmide Platone attribuisce a Socrate il ricorso a una curiosa metafora. Al giovane Carmide, che ha bisogno di una terapia per la cefalea, egli spiega che questa dovrà essere preceduta da una cura dell’anima. «L’anima – spiega Socrate – si cura con certi incantesimi, e questi incantesimi sono le belle parole». Lo studio di questa immagine dell’incantesimo consente all’autore di questo libro di tematizzare una nozione centrale nell’opera platonica: la persuasione, come indica il sottotitolo. Il principale risultato dell’indagine consiste in un’inedita rielaborazione del rapporto tra filosofia e retorica, che viene spesso appiattito a una semplice opposizione. Socrate non è un retore, Gorgia non è un filosofo, ma entrambi affermano di aspirare alla persuasione dell’altro. E la persuasione filosofica, se in un certo senso è qualcosa di completamente diverso da quella retorica, in un altro si rivela il frutto di un compromesso necessario del filosofo con l’attività del retore. -
Il gioco di zara. Dante tra Virgilio e Beatrice: alcune riflessioni
Cercando d'interrogarsi sul senso odierno del diffuso rituale critico delle ""Lecturae Dantis"""", questo libro raccoglie, nella seconda parte, alcuni esercizi di lettura di canti danteschi, risalenti a diversi momenti e a diverse occasioni. Del tutto inedita, la prima parte si compone invece di una serie di riflessioni, articolate in quattro capitoli, intorno a un centro tematico da individuarsi nella figura e nel ruolo di Virgilio, nella Commedia. Nella vivace dialettica dei suoi rapporti con Dante, della Commedia autore e personaggio, nel disappunto spesso silenzioso che lo accompagna nel corso dell'ascesa purgatoriale, inducendolo a chiedersi, quando più gravoso sente il peso dell'esclusione dalla Grazia, come e quando nella sua vita ha sbagliato, proprio come fa, a gioco concluso, colui che ha perso la partita a dadi. Momento ad un tempo centrifugo e centripeto di queste riflessioni non può infatti non essere la problematica attinente le ragioni dell'esclusione del cantore di Enea dalla salvezza cristiana. Ragioni pur radicate entro un sistema culturale certo legittimante la scelta di Virgilio a guida nel viaggio oltremondano, in nome di tutto quanto consente di percepire, nella sua poesia, il presagio di una prossima renovatio mundi o cristiana palingenesi. Si affaccia così la cauta ipotesi che tale componente profetica, insita nella vocazione poetica virgiliana, possa anche essere intesa come segno di una predestinazione di Virgilio alla salvezza: predestinazione non giunta al suo esito, rimasta congelata e irrisolta, perché contraddetta da particolari scelte politico/ideologiche, dall'esercizio di quel libero arbitrio che non è innata virtù umana, ma dono supremo concesso all'uomo dalla divina bontà."" -
Come il senso comune debba comprendere la filosofia
In quest’opera giovanile Hegel con tagliente e corrosiva ironia critica il senso comune ovvero ogni tentativo di degradare la filosofia a communis opinio. Il suo bersaglio è il successore alla cattedra ch’era stata di Kant, W.T. Krug, e gli interrogativi da lui posti a più riprese circa i margini che il pensiero idealistico, volto a risolvere tutto nel Concetto, potesse riservare al fatto contingente. Con scoperta insofferenza per gli argomenti addotti da Krug, ma senza per questo sottrarsi al confronto, Hegel offre una disamina sul modo in cui l’assoluto appare coestensivo a una perfetta accidentalità. La dialettica fra assoluto e contingente, come delineata per la prima volta in queste pagine, sembra infatti già annunciare quell’“assoluto finito” che soltanto nella Logica si rivelerà in tutta la sua paradossale portata. Il lettore può qui trovare l’estro argomentativo e stilistico di Hegel combinati insieme con perfetto equilibrio, potendo così cominciare ad avvicinarsi ad un motivo della sua riflessione di non immediata evidenza, eppure centrale per comprenderne gli intrecci concettuali, e intendere così, sotto una nuova luce, il suo sistema di pensiero. -
Famiglia di confine
Ritornano le memorie tristi ma anche lampi di serenità, di giocosa spensieratezza, mista a lacrime di dolore e pianto. Ricordi di una famiglia che sopravvive anche se divisa dai solchi della guerra, colpita dai bombardamenti, provata dalla fame e dai pidocchi, torturata dalle foibe, ma sempre viva e tenace. Una vita di confine, tra l’Istria e il resto d’Italia, a cui storia e cronache non sempre hanno reso giustizia. -
Declinazioni di genere. Madri, padri, fligli e figlie
Il titolo di questo libro rimanda a più questioni. In primo luogo si riferisce al fatto che gli studi di genere si declinano in vari modi a seconda della disciplina che li studia. In secondo luogo al fatto che il genere, per essere riconosciuto, si deve declinare, altrimenti è come se non ci fosse. Si tratta dunque di questioni disciplinari e di questioni linguistiche e di linguaggio, dietro le quali, come noto, c’è sempre in gioco un problema di potere. Questa raccolta di studi testimonia uno stile di ricerca di studiosi e studiose che osservano le questioni di genere dalla loro prospettiva disciplinare. -
Innovative european approaches for in-service and pre-service english language teachers in primary education. Theory and practice
This volume presents language professionals with innovative theoretical and practical approaches which can be applied in Pre- and In-Service Infant and Primary Education, and beyond. It brings together contributions from high-level experts in different areas of language competences. Language learning and teaching is a complex area which draws its knowledge from the interplay of research in many different disciplines. These disciplines are not always accessible reading for many language professionals. The present volume constitutes an accessible ‘pathway’ for the professional development of language professionals. It is divided into three parts, each of which contains both theoretical and practical approaches to different aspects of language learning, teaching and assessment. Against a background of research and practice, it looks at professional communities, otherness, mediation, assessment and phonological awareness. Practical examples related to developing lesson plans and learning strategies for curriculum design, intercultural competences, ICT, Task-based Teaching and Learning, Young Learner Assessment theory and practice, phonological awareness aim to inspire teachers and build their competences. Davide Capperucci is a Senior Lecturer in Experimental Pedagogy at the University of Florence – Department of Education and Psychology – where he teaches Theories and Methods of Curriculum Design and Learning Assessment. Elizabeth Guerin is a Lector in English Language and is an Adjunct Professor in English Language Learning-Teaching Methodology at the University of Florence – Department of Education and Psychology. -
Letti bianchi
"La poetessa dimostra tutta quanta la sua sensibilità in un tracciato di amorosi sensi, di conurbazioni umane: letti bianchi; corsie; ammalati; storie; sofferenze; dolori; esclusioni; solitudini, compagnie. Un mix umanamente coinvolgente che ci cattura con un linguismo di rara potenza verbale, di esperita vicissitudine umana [...]. La storia si distende senza cadute di stile, senza deviazioni emotive fino all'ultimo letto, vuoto: Su di me l'ala dell'angelo / ha raccolto l'ultimo respiro. Poi le porte finalmente si serrano.../1 letti bianchi tacciono, esausti di sangue, urina, odore, dolore. / Nessun oggetto più di loro è umano."""" (Nazario Pardini)" -
I bimbi di Aleppo
"Un poema di urgente resa creativa dove il linguaggio, forgiato su input emotivi fortemente vissuti, si contorce, si frantuma e si ricompone con accorgimenti stilistici pronti a mettersi al servizio di tanto sentire; di tanta tragedia verticalizzata in una climax potente e acchiappante che ci rende partecipi di un dolore ma anche della speranza di una rinascita. Sì, il verso si fa sempre più perentorio in un andare parenetico e sentenzioso; ma dolce, musicalmente fluente nei momenti di speranza, di sole e di orizzonti; nei tempi di maggiore epicità lirica: Con la voce dei piccoli /è tornato il sole /sugli orizzonti di sabbia."""" (Nazario Pardini)" -
A love supreme
"... E ciò che dà al corpo una coloritura rossastra non è il sole che sta calando e infiammando il paesaggio di un rosso acceso davvero magnifico... no, non può essere il sole, ché la persiana della finestra è chiusa, per l’appunto e allora, per quanto la conclusione ci ripugni, non c’è dubbio che si tratti di sangue. I seni ne sono imbrattati e il ventre e le spalle e ogni contorcimento di Ginevra, ogni tentativo di sottrarsi a quell’abbraccio orrorifico aggiunge ulteriori sbaffi di sangue, pennellate scomposte di un pittore scellerato… e però i gesti della donna posseggono una sinuosità, un ritmo, un respiro… come se seguissero lo spartito di un balletto raccapricciante.""""" -
Da Stagira a Roma. Prospettive aristoteliche tra storia e filosofia
Le manifestazioni che hanno celebrato, nel 2016, i duemilaquattrocento anni dalla nascita di Aristotele sono state veramente innumerevoli, a testimonianza del grande interesse che il filosofo di Stagira continua a suscitare. Questo volume è nato proprio nel clima di quel fervore di studi cui l’anniversario aristotelico ha dato nuovo impulso e propone una serie di contributi che, come sottolinea il titolo, intrecciano una doppia prospettiva: storica e filosofica. Al centro del dibattito sviluppato nei vari saggi che compongono il libro si pongono le riflessioni che, a partire da una molteplicità di trattati aristotelici – dalla Politica, alla Retorica, alle opere cosmologiche, alla Metafisica – ne esaminano anche gli sviluppi successivi, fino all’età imperiale romana. -
Lacan, il soggetto
«Perché dovrebbero aver bisogno di questi Scritti che sono, a quanto pare, incomprensibili? Forse hanno bisogno di un posto in cui rendersi conto che si parla di ciò che non capiscono.» (Lacan) rnrnAl di là della battuta, l’idea è chiara: considerati difficili, i testi di Lacan seducono o infastidiscono, ma in ogni caso costituiscono un polo d’attrazione.rnQuesto libro mostra che questi testi sono leggibili, a maggior ragione quando se ne studia la storia.rnLacan si è posto un problema, quello del soggetto, e Lacan. La formazione del concetto di soggetto racconta lo svolgimento dell’elaborazione lacaniana a proposito di questo tema. Le posizioni da lui adottate in corso d’opera, ben prima di essere conosciute come lo sono oggi, anticipano gli attuali dibattiti sulla specificità della causalità psichica, nell’intersezione tra filosofia e psicanalisi. -
Pesci fuor d'acqua. Per un'antropologia critica degli immaginari sociali
Perché le nostre vite, a livello individuale come collettivo, sembrano oscillare continuamente tra situazioni di full immersion e momenti di “risveglio”, talora anche brusco? Come mai i rapporti con tutto ciò che ci circonda sembrano essere ora importanti come l’aria che respiriamo, ora qualcosa di soffocante da cui liberarsi? In che modo ci facciamo un’idea e un’opinione di ciò che accade intorno a noi, ma anche un’immagine e un’impressione? Per quali ragioni – ancora – in certi momenti giungiamo a non poterne più del mondo in cui viviamo o della società in cui ci troviamo? Per rispondere a simili domande e – prima ancora – comprenderne il senso, questo studio fa dialogare filosofia, scienze della natura, antropologia, sociologia critica e pensiero economico attraverso il concetto di “immaginario sociale”. Il problema generale che viene affrontato è quello della natura umana, concepita non in chiave sostantiva ed essenzialista, ma con attenzione al complesso di aspetti che il concetto di “natura” porta con sé e su cui la contemporaneità si interroga. Il percorso si divide in due parti. La prima si concentra sull’elaborazione dei presupposti antropologico-filosofici che fanno da sfondo alla seconda, delineando alcuni tratti fondamentali, a livello biologico come simbolico, della natura umana (quali apertura generica, mediatezza e relazionalità) e definendo l’importanza e le caratteristiche degli immaginari sociali. La seconda si rivolge all’applicazione di tutti questi elementi all’analisi della società contemporanea, occidentale ed europea in particolare, descrivendo criticamente alcuni tratti centrali della cosiddetta “società neoliberale”, con particolare attenzione agli aspetti antropologico-filosofici. -
Teoria. Rivista di filosofia (2017). Vol. 2: Etica, diritto e scienza cognitiva-Ethics, law, and cognitive science
Questo fascicolo di «Teoria» si propone di prendere in esame le ricadute della scienza cognitiva dell’etica su una varietà di temi di metaetica, etica normativa, etica applicata e filosofia del diritto. Sono state dunque indagate criticamente le scoperte della neuroscienza cognitiva concernenti la responsabilità morale e legale. Scritti di: Mario De Caro, Massimo Marraffa, Daniel C. Dennett, Felipe De Brigard, Lacey J. Davidson, Benedetta Giovanola, Rossella Guerini, Andrea Lavazza, Uwe Peters, Simone Pollo, Massimo Reichlin, Maria Grazia Rossi, Daniela Leone, Sarah Bigi, Elisabetta Sirgiovanni, Veronica Neri. -
L'estetica tedesca da Kant a Hegel
Il Settecento, il ""secolo d'oro dell'estetica"""", ha ospitato la nascita e i primi sviluppi di questa disciplina. Il periodo successivo, che va dalla pubblicazione della Critica della capacità di giudizio (1790) alle lezioni berlinesi di Hegel (fino al 1829), è denso di apporti fondamentali allo sviluppo dell'estetica. I contributi raccolti in questo volume approfondiscono come l'estetica tedesca si sia sviluppata e trasformata. A partire da Kant e fino a Hegel, le opere di Schiller, Schleiermacher, F. Schlegel, Hölderlin e Schelling vengono discusse a analizzate con l'intento di instaurare un dialogo tra le loro prospettive e offrire così un'idea del divenire dell'Estetica come disciplina filosofica."" -
Écrits sur Shakespeare et la littérature anglaise en France
Foisonnante et généreuse, l’œuvre de Remy de Gourmont compte un grand nombre d’articles critiques qui n’ont pas toujours été reconnus à leur juste valeur, alors qu’ils représentent un instrument extraordinaire pour éclairer le débat culturel de la fin du XIXe siècle et du début du XXe. Le choix des textes proposés dans le volume entend attirer l’attention sur l’intérêt inlassable que l’auteur a porté sur les littératures étrangères et, en particulier, sur la littérature anglaise. Intimement convaincu que la littérature française n’existerait pas sans les échanges fructueux avec l’extérieur, Gourmont se fait le devancier d’une conception de la littérature que nous pourrions définir, en des termes tout à fait contemporains, transnationale, voire transculturelle. Dans un véritable vertige métadiscursif, l’auteur privilégie le plus souvent une critique au second degré, la critique de la critique étant sa pratique préférée, multipliant ainsi les points de vue et instaurant page après page un dialogue idéal avec le lecteur. Michela Gardini est maître de conférences en littérature française à l’Università degli Studi di Bergamo. Elle est l’auteure de plusieurs essais et articles sur la littérature française moderne et contemporaine portant d’une part sur les rapports entre littérature et religion et les représentations du surnaturel, notamment à la fin de siècle et, d’autre part, sur le rapport entre littérature et justice. Elle a publié en 2015 Joséphin Péladan. Esthétique, magie et politique (Paris, Classiques Garnier). -
La consapevolezza del sé. Sviluppo delle competenze di cittadinanza. Con CD-ROM
Il testo, rivolto a docenti ed operatori educativi, presenta un duplice formato: cartaceo ed elettronico. Nel primo vengono presentate le più rilevanti concezioni che hanno segnato gli studi sulla consapevolezza del Sé, sia sul piano teorico che su quello della loro traducibilità didattica. La costruzione della consapevolezza del Sé è affrontata da tre prospettive: il Sé, il Sé con gli altri, il Sé con la realtà. Ciascuno di questi aspetti è analizzato sia nella propria particolarità, sia nelle interrelazioni con gli altri due. Così, nella sezione riguardante il Sé, viene rappresentata l'importanza dello sviluppo del sé corporeo e del sé personale-emotivo nel processo di apprendimento attivo e significativo. Nella parte relativa al Sé e gli altri è illustrato lo sviluppo del sé interpersonale, interculturale, esteso nel tempo e nello spazio. Infine relativamente al Sé e la realtà sono delineati dei quadri orientativi per la costruzione del sé etico, del sé ecologico, del sé estetico, del sé tecnologico. Le suddette articolazioni sono accompagnate da suggerimenti pedagogici e didattici allo scopo di stabilire una connessione tra la consapevolezza del Sé e la costruzione di un curricolo verticale per le competenze di cittadinanza. Nella parte elettronica allegata nel Cd-Rom, vengono presentati modelli ed esempi di progettazione curricolare. Il sé corporeo, personale, interpersonale, etico, ecologico, estetico sono declinati in curricoli verticali dai 3 ai 16 anni, attraverso le varie discipline. In tal modo si opera una saldatura tra discipline, competenze di cittadinanza e consapevolezza del sé. -
Sentire e pensare. L'amore tra distanze e vicinanze, differenze e persistenze
Il discorso sull'amore è la prima e ineludibile mossa educativa.rnrnrnIl discorso sull'amore rivela subito una impossibilità, di cui però occorre prendersi cura, poiché, nel farlo, ci prendiamo cura di noi, del nostro sentire e pensare, della complessità con la quale l'amore entra nelle nostre biografie. Occorre rendersi liberi e libere o almeno critici rispetto a quanto le diverse discipline raccontano sull'amore e piuttosto vagare tra le varie interpretazioni e storie, mantenendo la propria di storia come riferimento continuo, per esigere, innanzitutto da sé, una ricerca di rigore, che non significhi avere come obiettivo la verità, ma il suo inseguimento continuo, ben sapendo che a lei non si arriverà mai. Cerchiamo allora di apprendere una virtù che vogliamo riconoscere nell'amore e all'amore, l'ironia, la garante - con le altre virtù di cui qui discutiamo - di questa ricerca continua e rigorosa, che dell'ironia deve mantenere la leggerezza per proseguire sapendo che una fine, alla nostra indagine, non ci sarà mai. Ma si va avanti poiché ne va del significato dell'essere e divenire soggetti e si tratta quindi di affrontare il discorso sull'amore sapendo che è la prima e ineludibile mossa educativa.