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Botteghe d'arte
«Botteghe d'arte non è solo un libro di memorie familiari. Nella sua testualità - che sfugge a una precisa collocazione di genere - la ricostruzione biografica s'intreccia al costume, al dibattito sull'arte, al respiro panico di una natura, che, con la sua ciclicità di vita e morte, bellezza e distruzione, per l'autore, più della storia scandisce i ritmi esistenziali degli umani; la metafora del mare ne è immaginifica rappresentazione: da un lato scintillante bellezza di onde, lune, maree, dall'altro cupo blu di odissee e furenti mareggiate in un continuo fronteggiarsi di onda e scoglio, salvamento e perdizione», dalla prefazione. Una storia familiare che rappresenta un viaggio nel Mezzogiorno d'Italia, a cavallo tra XIX e XX secolo, attraverso i volti dei Murizzi e degli Incorpora. Una narrazione che ci condurrà per tre botteghe d'arte, alla scoperta di un pezzo di Sud inedito. Prefazione di Maria Attanasio. -
Amarelli. Una storia di innovazione dalla nobili radici
Una storia nella storia, una saga che si snoda toccando tre millenni, con profonde radici reali e virtuali in terra di Calabria. Una leggenda che perdura nei secoli, offrendo una visione inedita dello sviluppo socio-economico del Sud, e si proietta verso il futuro fondandosi su valori etici e sostenibili, familiari e imprenditoriali. Un racconto sul filo della memoria e sull'onda degli affetti, senza alcuna pretesa di scientificità, che desidera dare vita a un avvincente quadro impressionistico di un territorio e della sua economia. A supporto della narrazione i documenti custoditi nell'Archivio Amarelli, dichiarato di interesse storico nazionale, pubblicazioni e filmati che parlano di noi e tanti ricordi personali. Leitmotiv la liquirizia, sorprendente oro nero generosamente offerto dalla natura, ricchezza inimitabile della costa ionica calabrese, preziosa trama che si intreccia costantemente con le vicende della famiglia e dell'impresa. -
Quella notte alla «fonte magica». Acqua Amata, l'inimmaginabile storia di un'eccellenza italiana
"Sarà stata l'una di notte. Non ero tranquillo. Andai a controllare il posto dove sapevo avrei trovato due dipendenti a vigilare: attorno ai macchinari che stavano lavorando per l'emungimento dell'acqua di cui avevo bisogno per irrigare le vigne. Li trovai addormentati, li svegliai, li mandai a casa e pensai bene di trascorrere lì la notte. Rimasi a vigilare, ma non riuscivo a stare sveglio. A quel punto entrai in macchina, ma cominciò a venirmi sonno. Mi tirai le orecchie, il naso, mi pizzicai la pelle per non cadere nel sonno. Niente, non riuscivo a resistere! Mi venne un'idea: potrei bere un po' dell'acqua che viene su dall'emungimento, provenendo dalla roccia, pensai, sarà sicuramente pesante e difficile da digerire. Visto che soffro di gastrite, mi darà fastidio e con il dolore allo stomaco riuscirò a stare sveglio. Con un bicchiere bevvi, tutto d'un fiato, ben tre bicchieri di quell'acqua. Era freschissima! A quel punto me ne tornai in macchina a combattere contro i colpi di sonno, confidando in un imminente mal di stomaco. Ma... niente! Neanche un dolorino, un piccolo fastidio... e io, lì, a lottare col sonno. Dopo neanche un'ora mi venne una gran voglia di urinare. Andai e ritornai in macchina, dopo aver bevuto altri tre bicchieri di quell'acqua. Quella notte non sopravvenne nessun dolore di stomaco, ma scoprii qualcosa di molto, molto più interessante"""". Comincia così, in modo rocambolesco, la straordinaria scoperta della fonte di acqua Amata. Una delle acque minerali oggi """"emergenti"""" nel Sud d'Italia. Che farà parlare sempre più di sé." -
Tutta una vita
Tutta una vita racconta l'esperienza, introiettata da Pino, personaggio principale, dell'incontro-scontro tra due cognizioni esistenziali della Nazione, del Sud e del Nord, dagli anni entusiastici del boom a quelli euforici di fine Novecento. A differenza di quanto avviene in altri romanzi dell'epica stratiana, qui non è l'anelito all'affrancamento dal bisogno materiale a muovere il protagonista, ma il desiderio di emancipazione spirituale, tagliare i ponti con l'immobilismo e i vincoli familistici della società da cui proviene, fare ingresso nella modernità, partecipare a una realtà libera, appagante, dove valgono altri e disinibiti principi morali, la dimensione contemplativa, l'arte, la bellezza: la civiltà. Ma esiste davvero un mondo siffatto? E se è un dato che la nuova ricchezza sta infettando il Meridione con un progresso affaristico e corrosivo, il Settentrione è poi indenne da questo nuovo corso? O ha perduto anch'esso la sua innocenza? Questo romanzo, opera conclusiva e inedita di Saverio Strati, narra con estrema pietas il travaglio di un'esistenza che aspira al grande sogno, cercando di schivare, per come può, le insidie di un destino beffardo. Un'opera lucida e premonitrice che ci restituisce il senso della nostra Storia più recente. Prefazione di Vito Teti; Postfazione di Pasquale Tuscano. -
«Le donne parimente e gli uomini tutti lodarono il novellare». Percorsi della cornice narrativa
Dopo i Quaderni dedicati all'alterità in testi medievali (n. 1) e a storie di incesto con particolare riferimento all'Apollonio di Tiro (n. 2), il III tratta di una struttura narrativa di larga diffusione, la cornice narrativa. La produzione cioè di macrotesti costituiti da una «storia portante» che include a cascata il racconto di altre storie e che, a differenza delle semplici raccolte di racconti (ad esempio, exempla e legendae), trovano motivazione in quello che si può anche definire racconto cornice. Tecnica compositiva, quest'ultima, che ha trovato il suo laboratorio di origine nelle letterature orientali e ampia e lunga fortuna in Occidente. Il Quaderno prevede un'Introduzione (Eliana Creazzo) che traccia le linee storiografiche che si sono confrontate sull'argomento; il tratteggio di un quadro generale, con particolare riferimento all'area greca medievale, dei percorsi della cornice narrativa (Francesca Rizzo Nervo); l'analisi del significato e delle irradiazioni della cornice nelle Mille e una notte (Mirella Cassarino), nelle maqamat arabe (Antonella Ghersetti), nel Decameron di Giovanni Boccaccio (Andrea Manganaro), e nella narrativa romanzesca e delle cronache storiche (Gaetano Lalomia). Chiude il Quaderno una bibliografia generale sull'argomento (Marco Petralia). -
Mio padre è un prete. Storie e segreti tra conventi e sacrestie
"Figli della colpa, concepiti fra parrocchie e conventi. Nascite occulte, frutto di relazioni proibite e perfino di violenze sessuali. È un esercito, sparso per il mondo, formato da """"irregolari"""". Chi sono? Quanti sono? Migliaia o forse decine di migliaia. Centinaia in Italia. Cifre approssimative, raccolte da associazioni impegnate a svelare un fenomeno antico e sommerso, che travolge la regola (contestata) del celibato e i voti di castità, vigenti nella Chiesa Cattolica Romana. Più che le statistiche qui interessano le vite difficili dei protagonisti: figli di preti, per lo più. E di monache che, forzatamente o non, hanno ceduto ai desideri di maschi prepotenti. Persone segnate nel profondo, spesso psicologicamente fragili, inseguite dalla vergogna delle proprie origini. Ma in queste pagine vi sono anche figli che hanno superato il trauma. Combattivi, a testa alta rivendicano verità e diritti. Di più: alcuni di loro si mostrano orgogliosi nell'affermare """"mio padre è un sacerdote""""."""" Prefazione di Ernesto Miragoli. Postfazione di Lucetta Scaraffia." -
Un Sud diverso e migliore
Il Mezzogiorno ha bisogno di politiche lungimiranti e innovative, di visione e progettualità. Risorse ambientali, beni culturali, attrattori turistici e un nuovo storytelling territoriale: su questo deve puntare il Sud per agganciare finalmente il vettore dello sviluppo, lontano da inutili logiche assistenziali, attingendo a risorse infinite. Nicola Irto, forte delle esperienze politiche e istituzionali vissute in questi anni, analizza la Nuova Questione meridionale e traccia la rotta, dal Mediterraneo all'Europa, di un Sud diverso e migliore. -
Formiche (2021). Vol. 167: Game (non) stop. Indagine sul potere dei videogiochi.
"Formiche"""" è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus." -
Sindacalismo. Rivista di studi sull'innovazione e sulla rappresentanza del lavoro nella società globale (2021)
Sindacalismo la rivista di studi sulla rappresentanza del lavoro nella società globale. Una ricerca di dialogo e di confronto tra la ricerca scientifica internazionale, gli ambienti di studio, l'opinione pubblica, i soggetti sociali, gli operatori economici, i movimenti politici e le istituzioni del paese al fine di favorire una maggiore comprensione della realtà socio-economica che si sviluppa nei differenti livelli d'indirizzo di una società aperta, pluralista e democratica. -
Ripensare Alvaro
«Questo libro è uno scrigno che ti porta dentro il tesorio alvariano. Il tesoro del profondo sud, l'ultima letteratura in grado di credere ancora che l'alleanza tra parola e lettore possa cambiare tutto, tutto» – Roberto SavianoRipensare Alvaro, come ci aiutano a capire i saggi presenti in questo volume – dove si considerano aspetti, di solito ignorati o considerati secondari, come il suo muoversi tra Aspromonte ed Europa, i suoi legami con scrittori della sua terra e grandi intellettuali organizzatori di cultura nazionale, la sua incisiva presenza nel teatro, nella radio, come nel cinema e nelle grandi questioni del suo tempo – significa abbandonare ogni pigrizia intellettuale, rinunciare a mitologie e a retoriche identitarie, farsi guidare dalla potenza e dalla forza, dall'etica, di una scrittura letteraria raffinata ed elegante, che era insieme originale etnografia, ricerca e salvaguardia per il futuro di mondo scomparso, memorie e vita, antropologia delle genti di Calabria e del Sud Italia, che vanno inseriti in quella nazione italiana, Mediterraneo e in quell'Europa alle quali egli sentiva, con convinzione, di appartenere. Forse questa Calabria e questa Italia e questa Europa, sempre più sconosciute a se stesse, desacralizzate, giunte alla fine di un lunga storia, hanno bisogno di inventare un senso di comunità e di ritrovare un'anima anche a partire da autori come Alvaro. -
Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Prospettive interculturali, linguistiche e letterarie nei suoi scritti
Nel panorama editoriale attuale non è sempre facile trovare le edizioni integrali degli scritti degli autori e autrici che possiamo considerare maestri di spirito, come ad esempio le mistiche e i mistici, specie di quelli contemporanei. La collana delle Opere complete di Chiara Lubich offre in questo senso uno strumento prezioso e, proprio per offrire il risultato di studi condotti sui suoi testi, è stato organizzato il Convegno «Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Un approccio linguistico, filologico e letterario ai suoi scritti». L'evento, promosso dal Centro Chiara Lubich e dal Gruppo di studio e di ricerca di Linguistica, Filologia e Letteratura della Scuola Abbà del Movimento dei Focolari, si è svolto a Trento dal 24 al 26 settembre 2020, nel contesto delle celebrazioni per il centenario della nascita di Chiara Lubich, con la partecipazione di relatrici e relatori provenienti da diverse parti del mondo. Il presente volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate al Convegno, suddivise in due parti che rispecchiano i principali filoni di ricerca messi in atto sui testi di Chiara. Nella prima parte si approfondisce la lettura, sotto il profilo linguistico e letterario, di quel corpus di testi da lei scritti negli anni 1949-1951, che riflettono una particolare esperienza dell'autrice: quella, per usare una sua metafora, del «viaggiare il Paradiso». In questi testi la parola si fa dono di una dimensione esperienziale profonda e inedita, assumendo non di rado i toni e lo stile del discorso poetico, attingendo ad un patrimonio di immagini e metafore che offrono anche spunti per raffronti intertestuali. La seconda parte è incentrata sul valore degli scritti di Lubich come «donna del dialogo», sensibile e attenta alla dimensione multiculturale dei suoi interlocutori sparsi per il mondo e capace di usare e offrire la parola come mezzo per edificare un percorso comune e mettere in contatto le diversità, non annullandole ma valorizzandole secondo i dettami dell'amore evangelico. -
Il cambiamento impossibile. Biografia di uno strano democristiano
«In questo libro si ritrova nella sua interezza una figura singolare e rilevante di protagonista della vita pubblica italiana e, insieme, una rappresentazione genuina, coraggiosa, non scontata, di due decenni cruciali, quelli nei quali si avviò a conclusione e si chiuse una intera fase storica dell'Italia repubblicana». Così, il 4 ottobre 2011, Giorgio Napolitano scriveva sulle pagine del Corriere della sera. Un mese dopo la scomparsa di Mino Martinazzoli l'allora presidente della Repubblica tratteggiava, attraverso le parole della prima edizione di questo volume, la figura dell'uomo che cercò di salvare la storia della Democrazia cristiana insieme con una concezione della politica a servizio del bene comune e dello sviluppo del Paese. Il rapporto con Aldo Moro, lo scandalo Lockheed, il giallo di Ustica e la morte di Sindona. Il maxi processo alla mafia e i rapporti con Giovanni Falcone, la contestazione della legge Mammì sugli assetti radiotelevisivi culminate nelle dimissioni di cinque ministri compresi Martinazzoli e Sergio Mattarella, la fine della Dc, i rapporti con la Lega e con Berlusconi. A dieci anni dalla sua morte riproponiamo, arricchite dalle testimonianze dei politici di ieri e di oggi e dalle sue stesse parole che la prima stesura non aveva incluso, i ricordi di un politico atipico che tentò di cambiare le sorti del nostro Paese e la degenerazione di una politica sempre più asservita al culto della personalità. Con la sua ironia, a tratti irriverente, Martinazzoli disegna l'Italia che fu, che è e che forse sarà. Il quadro complesso di una Repubblica sempre in bilico fra ascesi e dannazione. -
Vincenzo Padula e i briganti. Storiografia e discorso pubblico
Il tema del brigantaggio negli ultimi anni è al centro di un dibattito pubblico spesso polarizzato su posizioni contrastanti, ma non sempre suffragato dall'indagine storico-critica. Attraverso gli scritti di Vincenzo Padula, apparsi su «Il Bruzio», si è voluto approfondire una pagina cruciale di un fenomeno complesso e radicato sia nella storia dell'Italia meridionale che nel discorso pubblico attuale. Nei suoi scritti Padula approfondì la complessità del fenomeno, le sue radici di lungo periodo e le diverse energie che si fronteggiarono al suo interno. I temi e gli interrogativi posti da Padula portano ancora oggi a confrontarci con la storia dell'Ottocento e del brigantaggio meridionale con uno sguardo non solo territoriale. -
Istituzioni del federalismo. Rivista di studi giuridici e politici (2021). Vol. 4
La pubblicazione, a carattere trimestrale, ospita contributi sulle autonomie territoriali di taglio multidisciplinare, seppure con una naturale preferenza per l'ambito giuridico-politico. -
Bonjour Casimiro. Il barone e la villa fatata
Il libro tratteggia la vicenda di un uomo contemporaneo che si reca nei luoghi in cui visse il barone Casimiro Piccolo, acquarellista e fotografo, il quale, a partire dal 1932 scelse di abbandonare Palermo e i salotti ovattati della nobiltà cittadina, per trasferirsi nella villa di famiglia sulle appartate colline di Capo d'Orlando. Un ""ritiro"""" dalla città voluto dalla madre, che Casimiro condivise con il fratello, il celebre poeta Lucio Piccolo, e con la sorella Agata Giovanna, esperta di botanica. La villa spesso era frequentata anche dal cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa che amava soggiornarvi per ritrovare qui un'atmosfera familiare e cercare spunti per quello che sarebbe stato il grande capolavoro letterario del Novecento. Quel luogo, incastonato fra il mare e i monti Nebrodi, in realtà non rappresentò mai una chiusura, ma l'occasione per guardare il mondo che cambiava da un punto di osservazione altro, in cui anche spazio e tempo sembravano assumere un senso differente dall'ordinario. Le pagine di questo romanzo rappresentano un viaggio, un'immersione del protagonista nell'universo di Casimiro, popolato da gnomi, ninfe, maghi, folletti e da altri spiriti della natura che il barone-artista affermava di incontrare nelle lunghe passeggiate notturne per i giardini e le campagne della tenuta e immortalava nei suoi acquerelli a tema magico. Ed è un attraversamento delle regole ordinarie spazio-temporali, con incontri impossibili e il disvelarsi graduale di una verità, in cui si sovrappongono realtà e mondi onirici. Sullo sfondo, memorie di antiche famiglie aristocratiche siciliane che oltrepassano gli anni per giungere fino a noi."" -
Nascita e costituzione della Respublica Christiana. Saggio sulla evoluzione storico-ideologica del primitivo Movimento Cristiano sino al tempo presente
Lo studio si propone di investigare, in forma a volte critica, la nascita, costituzione ed evoluzione della Respublica Christiana, su base storico-canonistica, ma senza trascurarne l'impianto giuridico, posto a fondamento della nuova realtà istituzionale. Le mire ideologiche e culturali espresse nel saggio dall'autore, hanno lo scopo di tradurre, in termini pratici, con un attento sguardo alle fonti, il Magistero della Chiesa e l'annessa attività pastorale, in relazione alle vicende degli homines viatores, perché fossero colti, momenti e modi di perfetta coincidenza sul piano spirituale e temporale. Con l'aggiunta di un paragrafo scritto da Piero Bellini. -
Don Orione, la sede apostolica e i vescovi d'Italia. Dagli scritti e dalle testimonianze sul fondatore e la Piccola Opera della Divina Provvidenza
Questo volume, di natura storica, si inserisce in quel tessuto di rapporti apparentemente feriali, che in realtà costituirono l'intreccio della società italiana di fine Ottocento e inizio Novecento. Dalla narrazione emerge la struttura della Chiesa nazionale di quel periodo, fragile per certi aspetti (l'unità d'Italia era recentissima con la perdita, per il Papa, dello Stato Pontificio) eppure tanto dinamica, sotto l'impulso dell'enciclica Rerum novarum di Leone XIII. Anche mons. Bandi di Tortona e Don Orione, in comunione con i papi e i vescovi della penisola, tentarono di dar vita ad una Chiesa vicina alla gente, con lo slogan di ""fuori di sacrestia"""". La nuova Chiesa si concretizzava per la nascita di Associazioni, Scuole, Colonie agricole e persino Banche rurali per aiutare contadini e artigiani. Don Orione, per il suo ruolo attivo nella Questione romana e per la vicinanza ai modernisti, emerge come """"buon samaritano"""", capace di ricomporre relazioni e sanare ferite sociali e personali."" -
Crisi della civiltà liberale e destino dell'Occidente nella coscienza europea fra le due guerre
Il presente studio è centrato sulla crisi della civiltà liberale fra le due guerre, così come si è presentata nella sua molteplicità di aspetti filosofici, etici, politici e ideologici: l'impatto del conflitto mondiale nell'universo della cultura, la problematica idea di libertà, il dibattito sulla natura dei regimi totalitari, la critica del comunismo e del fascismo, l'avvento della società di massa, la ricerca di un'alternativa all'esistente, la controversa questione circa l'identità storico-culturale dell'Europa e, più in generale, dell'Occidente e del suo destino. Dall'esame complessivo di questo insieme emergono le ragioni per cui, a fronte di visioni del mondo radicalmente avverse alle sue finalità ideali (come lo sono stati il comunismo, il fascismo e il nazismo), la civiltà liberale non è stata in grado di difendere la sua ragion d'essere, la libertà; ciò a conferma della sua precarietà e fragilità. Risulta chiaro altresì come in questo trentennio la vera divisione politica e ideale non sia passata tra il fascismonazismo e il comunismo, o tra il fascismonazismo da una parte e il comunismo e la democrazia liberale dall'altra, ma tra la civiltà liberale e i nemici della ""società aperta"""", ovvero, indistintamente, fra tutti i totalitarismi e la libertà. È questa la contrapposizione - libertà o non-libertà - che costituisce il vero criterio di spiegazione e valutazione per tutta l'età contemporanea, a partire dalla rivoluzione francese."" -
Regioni. 50 anni di fallimenti
Dopo 50 anni dalla loro istituzione si può ben fare un bilancio sul regionalismo italiano. Poche luci e molte ombre, emerse con nettezza nell'attuale fase dell'emergenza Covid ma che erano già venute allo scoperto nel corso degli ultimi anni. Questo libro riflette, con un serrato confronto tra i due autori, quello che molta parte della sinistra italiana (e non solo, in verità) sta mettendo a fuoco: non si è raggiunto l'obiettivo di avvicinare l'Istituzione ai cittadini e le Regioni si sono via via trasformate in macchine elefantiache che hanno moltiplicato i problemi anziché aiutare a risolverli. Particolare attenzione è riservata alla nascita della Regione in Calabria, marcata dalla rivolta di Reggio, un momento della storia locale che ha finito per segnare comportamenti e valutazioni, con la duplicazione delle sedi, la contrapposizione municipalistica tra città e il moltiplicarsi di una burocrazia molte volte inefficace e causa dei problemi. -
Grande dizionario comparato dei proverbi e dei modi di dire del Pollino. Area calabro-lucana
Il presente Dizionario comparato è frutto di un lavoro di ricerca sul campo durato circa quarant'anni, che ha interessato la zona Lausberg dell'area calabro-lucana del Pollino. Un'opera monumentale che comprende ottocentottanta categorie, circa ventimila proverbi e modi dire, migliaia di proverbi di comparazione, con riferimenti linguistico-letterari e socio-antropologici al patrimonio paremiologico del mondo classico, a quello di origine dialettale, a quello italiano e straniero. L'opera racchiude il ricco patrimonio della lingua e della filosofia di vita della ""Gente del Pollino"""", vissuta intensamente tra sacrifici e speranza di rinascita. Prefazione di Tullio De Mauro.""