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Albert Einstein. Dal pacifismo all'idea del governo mondiale
Albert Einstein è stato uno dei promotori del movimento per la pace in Europa all'inizio del XX secolo, denunciando instancabilmente l'imperfezione della nostra società determinata dalla presenza di una istituzione primitiva come la guerra, e dedicando le sue energie alla messa al bando della guerra stessa. Dopo l'ascesa al potere di Hitler, ha però abbandonato il pacifismo per abbracciare una visione federalista, secondo la quale la causa principale della guerra risiede nella divisione del mondo in stati sovrani e l'unico possibile veicolo di pace non può essere che il governo mondiale. Questo libro si occupa della visione di Einstein sulla guerra e sulla pace, e traccia l'evoluzione del suo pensiero su tali questioni, frutto dei numerosi confronti con fisici come Bohr, Planck e Szilard e intellettuali come Dewey, Freud, Gandhi, Mann Mumford, Rolland, Russell, Schweitzer e Tagore. I concetti chiave al centro di queste discussioni sono stati le cause della guerra - incluso il dibattito Einstein-Freud sulle ragioni psicologiche e politiche della guerra - e i mezzi per prevenirla, la distinzione tra antimilitarismo, pacifismo, internazionalismo e federalismo, la linea di demarcazione tra organizzazioni intergovernative e organizzazioni sovranazionali. Prefazione di Giampiero Bordino. -
Soluzioni innovative per l'innalzamento della salute e della sicurezza della popolazione
Questo libro rappresenta un compendio di quanto è stato fatto nell'ambito della collaborazione tra il laboratorio di genetica dell'invecchiamento dell'Università della Calabria e la SADEL (Gruppo Baffa). Entrambi i protagonisti di questa collaborazione hanno una lunga esperienza nell'ambito dell'assistenza e della cura degli anziani. La loro interazione ha permesso non solo di studiare meglio ed in un ambito più grande gli aspetti generali dell'invecchiamento, ma anche di verificare nuove strategie di cura che possano migliorare la qualità di vita delle persone sia in residenze protette che a casa. Gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste internazionali del settore così come le presentazioni ai congressi scientifici, rappresentano una parte, importante, dei risultati ottenuti e che è riportata in questo libro. Un'altra parte dei risultati è l'esperienza accumulata e la conoscenza sempre più approfondita delle problematiche da affrontare che non si possono mettere in un libro ma che stanno portando a nuovi progetti e a nuovi risultati. -
L' integrazione dell'economia indiana nel commercio internazionale. Le opportunità per le imprese italiane
Grazie al suo vasto mercato interno, ad un tasso di crescita tra i più sostenuti e una popolazione estremamente giovane, l'India costituisce una delle principali economie a livello mondiale. Le recenti politiche governative, basate su una serie di riforme economiche volte a ridurre le inefficienze del sistema, sviluppare le infrastrutture, ridurre il gap tecnologico, attirare investimenti dall'estero e favorire un maggiore inserimento nelle catene globali del valore, stanno avviando l'India ad essere una superpotenza globale e diventare un mercato dal quale non si potrà prescindere. Nonostante la sua crescente importanza vi è in Italia una percezione non ancora adeguata al ruolo che l'India è destinata a ricoprire nei prossimi anni. Questo studio, oltre ad analizzare le principali caratteristiche del sistema produttivo indiano, offre indicazioni puntuali sui margini di crescita dei vari settori manifatturieri e sulle potenzialità per le imprese italiane di inserirsi proficuamente su questo importante mercato, sia in termini di export che di investimenti diretti. Le opportunità per le imprese italiane vengono valutate partendo da una elevata disaggregazione merceologica, utilizzando una metodologia (EXPAND) che permette di individuare i principali concorrenti e di valutare il potenziale di export nei diversi comparti manufatturieri indiani. -
Il carro della storia. Bianchi, Carlopoli, Marcedusa, Catanzaro, Val Sangone. Banda-Brigata Nebiolo Secondo, già Frico
Una ricerca storica che prende l’avvio dal rinvenimento della scritta “ex comandante partigiano” sotto il nome dell’ing. Antonio Tallarico, su una lapide nel cimitero di Carlopoli. Chi era? Cosa ha fatto? Perché sepolto qui? Domande per rispondere alle quali Angelo Falbo compie un’approfondita ricerca che lo conduce a incrociare le vicende della Brigata Frico, poi Nebiolo Secondo, e la sua partecipazione alla lotta partigiana in Val Sangone. La ricerca prosegue con la ricostruzione, anche attraverso documenti conservati dalla famiglia, dell’origine del Casato di discendenza del Partigiano Comandante Tallarico Federico, del fratello Antonio e della sorella Caterina. Tutti e tre divenuti partigiani combattenti. -
Amica Sofia Magazine (2021). Vol. 1
Editoriale I colori del buio di Giulia di Dorella Cianci Lettere da una scuola del nostro tempo Il Sogno di un'altra scuola. In dialogo con Eraldo Affinati di Dorella Cianci A Scuola con Filosofia Pensare con i bambini. La filosofia come sapere civile di Carlo Altini e Giovanni Cerro Quando pensare è come danzare con la mente. Buone pratiche del ""quartiere dell'esilio"""" di Eugenio Fortunato Percorsi sperimentali di filosofia negli istituti tecnici e professionali """"La ricerca della felicità"""" - Gli studenti del Dorso di Avellino e il dibattito filosofico di Mirella Napodano Oggi ho proprio voglia di parlare - Portare la filosofia nelle classi di un istituto tecnico di Sara Gomel Due anni di filosofia all'Istituto tecnico economico """"Calabretta"""" di Soverato di Massimo Iiritano Forum La filosofia e i suoi luoghi im-possibili. A margine della Scuola nazionale di formazione 2020 Il luogo della filosofia di Andrea Tagliapietra Quali luoghi per la filosofia? di Mirella Napodano C'è un luogo della filosofia? di Giuseppe Limone Massimo Cacciari: «La mia Napoli» FilosofArte Giulio De Mitri e l'Isola della Fantasia a cura di Lara Caccia In ricerca Nel niente c'è una via. Dal non-senso alla meraviglia di Linda Altomonte e Luca Zanetti Montessori: il conoscere è fare - formare alla bellezza di Clementina Gily Filosofia Civile Dalla polis alla politica: quando i giovani parlano e gli adulti ascoltano Interventi di Raimonda Bruno e Alessandra Chiarello Infanzia e filosofia, oggi. Diritti celebrati, diritti negati Recensioni Corso di filosofia in tre secondi e un decimo Iride è caduta nel pozzo"" -
Alberi monumentali in Calabria. Con una storia delle foreste calabresi
Questo libro, con la prefazione di Daniele Zovi, contiene una “storia ed antropologia delle foreste calabresi”, che ne ricostruisce l’affascinante vicenda evolutiva ma anche i miti, le tradizioni, i riti che ancora hanno i boschi per protagonisti, ed una “lista fotografica” che raccoglie decine e decine di alberi monumentali disseminati in ogni dove, faticosamente rinvenuti da Francesco Bevilacqua, divulgatore della natura e della cultura calabresi, in quarant’anni di peregrinazioni a piedi nei luoghi più impervi e remoti di una regione dell’Europa.Viaggiatori e studiosi che giunsero in Calabria tra la fine dell’800 ed i primi del ’900 scrissero pagine memorabili sull’imponenza delle selve calabresi e sulla monumentalità dei loro alberi. Perfino grandi autori classici, fra i quali Virgilio, avevano decantato la grandiosità di quella che fu la mitica Silva Brutia. Nonostante i saccheggi perpetrati nei secoli, la Calabria, con 468.000 ettari di boschi, è fra le prime quattro regioni d’Italia per estensione di foreste. E in Calabria si sono conservati molti lembi di foreste vetuste ricche di alberi monumentali: pini, abeti, faggi, querce, ontani, aceri, pioppi, castagni che in alcuni casi superano i 1200 anni di età, gli undici metri di circonferenza ed i quaranta metri di altezza. Dal Pollino all’Aspromonte, le foreste della Calabria sono l’orpello più straordinario del paesaggio calabrese, crocevia bio-geografico che raccoglie specie botaniche i cui areali si estendono in ogni direzione. -
Le forme e la storia (2021). Vol. 2
Rivista semestrale di Filologia moderna diretta da Nicolò Mineo e Antonio Pioletti. -
Le relazioni pandemiche. Istruzioni per l'uso
In questo libro l'autore propone, con criterio cronologico, un'antologia di suoi scritti eterogenei che seguono l'evoluzione del primo anno di pandemia da Covid19. Ne risulta una lettura socio-culturale dei molti fenomeni che continuano ad incidere sulla nostra vita in alcuni suoi aspetti fondamentali: sanitari, ludici, relazionali, culturali, politici... Un viaggio dentro le mille sfaccettature di una rivoluzione epocale. -
Nunzio Russo. Palermo 30 ottobre 1841-22 novembre 1906. Biografia, studi, antologia di testi
Il volume è un contributo di ricerca sul presbitero palermitano Nunzio Russo (1841-1906), fondatore dell'Istituto di vita consacrata Figlie della Croce e dichiarato Venerabile da papa Francesco il 1° dicembre 2016, del quale nel 2021 ricorre il 180° anniversario della nascita. Il testo si articola in tre parti: la biografia, la riflessione sul presbitero direttore spirituale e un'antologia di scritti di e su Russo. Presentato l'iter della Causa di canonizzazione, un quadro dei principali dati biografici, la bibliografia e la sitografia e l'iconografia, il testo si conclude con uno studio su un cugino di Russo, il canonico Francesco Russo (1829-1890), fondatore delle Sacramentine. -
Il buono che avanza. Le reti ACLI di recupero e distribuzione delle eccedenze
Il cibo è al centro di un rinnovato interesse, che dà risalto ai suoi molti significati. Tuttavia, è anche il crocevia di situazioni paradossali. Specialmente lo spreco alimentare, che dissipa le risorse necessarie alla sua produzione e contrasta con la fame presente ad ogni latitudine, risulta incomprensibile. Tante sono le iniziative che, nella duplice logica della solidarietà e della sostenibilità, si sono sviluppate in Italia per consentire che il cibo in eccesso per alcuni diventi risorsa per altri. Il libro presenta i risultati di una ricerca sulle reti di recupero e distribuzione delle eccedenze promosse dalle ACLI in tre differenti contesti urbani, valutandone sia il profilo organizzativo, sia l'approccio culturale nell'ottica del foodscape. -
La libertà civile. Scritti politici
La filosofia inglese vanta una lunga tradizione di analisi critica sui temi cruciali della cultura occidentale. Come in ogni campo, vi sono nomi più noti di altri e, talvolta, il dibattito ruota attorno al contributo degli autori più citati. Questo volume intende rendere accessibile al pubblico italiano gli scritti politici di Richard Price sul tema della libertà civile, sui princìpi del governo e sulle ragioni dell'indipendenza americana, per riscoprire uno dei protagonisti del dibattito tardo Settecentesco sul significato politico delle ""Rivoluzioni"""". In una stagione particolarmente agitata tanto in Europa quanto in America, il filosofo inglese, anche ministro del culto dissidente, ragiona con grande lucidità sul principio dell'auto-governo e delinea con onestà intellettuale le giuste estrinsecazioni di un patriottismo razionale incapace di sacrificare la giustizia agli interessi nazionali. La tradizione ingiusta può essere spezzata dal potere salvifico della rivoluzione. Questo volume raccoglie gli scritti politici citati e riporta in appendice lettere e saggi di illustri intellettuali del tempo in replica alle sue osservazioni. Tra tutti si segnalano i nomi di Edmund Burke, Anne Robert Turgot e John Wesley."" -
Formiche (2021). Vol. 168: Elogio del pragmatismo.
"Formiche"""" è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus." -
Lineamenti di teologia. Un approccio alla teologia per laici principianti nel dialogo tra saperi diversi. Vol. 1
«Si tratta di un testo che affronta la grande questione del dialogo tra i diversi saperi, in particolare tra la fede, la ragione e le scienze... La riflessione teologica, in dialogo con le conoscenze scientifiche, è particolarmente preziosa per una visione globale dell'esistenza umana e per una prospettiva di senso che non si limita solo allo studio della ""cosa"""", dell'""""oggetto"""". Si tratta infatti di allargare la """"ragione"""" per abbracciare l'intera realtà, considerata nella sua complessità e nella sua profondità. D'altra parte la stessa riflessione teologica si arricchisce confrontandosi con quei saperi che operano in base al metodo proprio delle scienze ed elaborano teorie che aiutano a spiegare in modo razionale e secondo modelli logici ciò che accade in natura». Dalla Prefazione di S.E. Mons. Gianni Ambrosio."" -
La pittura del Settecento a Reggio Calabria tra accademie e scuole
Nonostante l'esiguità delle notizie e la scarsa attenzione riservata dai cultori di storia patria dell'Ottocento alla produzione artistica del secolo precedente, gli studi più recenti ed un fortunato scavo archivistico consentono di delineare un quadro sempre più puntuale della cultura figurativa nella Reggio del XVIII sec. e offrono significativi spunti per riflessioni dalle quali muovere per ricostruirne le coordinate. La città conosce, infatti, dopo la depressione socio-economica dei secoli precedenti, una ripresa delle attività economiche incentrate sulla produzione serica e la conseguente affermazione della piccola nobiltà feudale e di una nuova borghesia terriera che si trasferisce dal contado in città dove hanno sede i nuovi interessi economici. Il rinnovato impulso economico si coniuga al rinvigorirsi del clima culturale di cui sono espressione tanto la creazione della prima biblioteca cittadina ad opera dell'abate Spizzicagigli quanto il mai sopito interesse per le arti figurative testimoniato dagli inventari delle più cospicue famiglie cittadine e da queste perseguito con spirito di emulazione e, quasi sempre, come espressione di status ed affermazione sociale. In tale contesto si collocano in questa periferia del regno, quei fermenti culturali che spingono alcuni giovani - come ampiamente dimostrato per molti artisti calabresi di quel tempo - a recarsi nella capitale partenopea e a Roma per l'indiscussa attrattiva esercitata dalla città papale ""tempio del vero gusto"""". Anche gli ordini religiosi, da sempre committenti privilegiati di artisti molto spesso extraregionali, promuovono ambiziose imprese decorative coinvolgendo artigiani locali e """"maestri"""" di pittura rientrati in patria con un aggiornato bagaglio figurativo e spesso con un prestigioso cursus studiorum. Il percorso figurativo della mostra intende suggerire un approfondimento delle tematiche sopra esposte e porsi come proficuo momento di riflessione per una """"rilettura"""" - attraverso testimonianze documentarie e stimolanti confronti stilistici - di un secolo durante il quale «non men che le lettere rifiorivano nel nostro paese le arti» ed in queste primeggiavano i reggini Antonino Cilea (1683?-doc. 1754) e Vincenzo Cannizzaro (1740-1768). Nella selezione delle opere esposte, provenienti tanto dal territorio reggino e calabrese quanto da Roma e Parma, si è inteso """"aprire"""" ad un'aggiornata analisi critica del corpus pittorico di questi maestri che come altri calabresi loro contemporanei, ma certamente più noti in quanto destinatari nel recente passato di importanti eventi espositivi, si fecero protagonisti del rinnovamento del gusto che nella Reggio di inizio Settecento risultava ancora attestato su consolidati modelli figurativi controriformati."" -
Riflessioni per un dialogo intraecclesiale
«La riflessione nelle pagine che seguono vorrebbe suggerire alcuni spunti di discussione circa quello che oggi si percepisce come una crisi. All'alba del XXI secolo sembrano emergere vari livelli di crisi: certamente vi è, in generale, una crisi economica, una crisi nata dalla pandemia di Covid-19, una crisi sociale (ad esempio quella data dalla crescente solitudine compensata con mezzi digitali o televisivi), e, certo, anche una crisi della politica. Oggi si percepisce una crisi in generale, sia per quanto riguarda il modello democratico dei paesi ""occidentali"""", ma, anche, in forme diverse, per tutti gli altri modelli alternativi (pensiamo alle monarchie arabe, ai sistemi post-comunisti e totalitari, alle altre forme di stati con ristretta partecipazione dei cittadini...). Oggi sembra in profonda crisi sia l'idea storica di stato nazionale, sia quella più recente di governo ispirato da ideologie, o altri modelli non basati sulla sovranità di uno specifico paese (come ad esempio il progetto europeo). Forse siamo di fronte alla crisi, in effetti, dell'identità personale dell'uomo» (per la II Parte del volume vedasi l'Introduzione guida iniziale)."" -
Arte, estetica, politica
Arte, estetica, critica letteraria, letteratura, scienza politica sono campi oggi poco riconosciuti (ma originariamente a lungo frequentati) dell'exploit intellettuale davvero straordinario del grande filosofo e politico italiano Eugenio Colorni. Il presente volume intende colmare, almeno in parte, tale lacuna. Esso mostra innanzitutto l'ispirazione antifascista che fin dall'inizio anima Eugenio anche in questi settori del suo lavoro. Ripubblica, in proposito, un'importate saggio su Campanella e Machiavelli. Chiarisce la partecipazione di Colorni alla rivista giovanile genovese d'ispirazione gobettiana Pietre, soprattutto nella seconda serie diretta da Lelio Basso. Propone tre contributi di estetica di Eugenio (di cui due inediti reperiti da Mario Quaranta) elaborati inizialmente nell'ambito del'insegnamento di G A Borgese, che si riferiscono all'opera di Roberto Ardigò, del bergsonismo e di Benedetto Croce (quest'ultimo nella versione definitiva - L'estetica di Benedetto Croce. Studio critico - che venne pubblicata come monografia nel lontano 1932). Riunisce, numerose recensioni del giovane Eugenio di testi che afferiscono a tali discipline e ad altre ancora come il diritto e la filosofia. Per la cortesia della Signora Eva Hirschmann Monteforte, attinge, inoltre, numerosi giudizi da critico letterario involontario dalla corrispondenza dalla prigione e dal confino di Colorni con la moglie Ursula Hirschmann. Due novelle della maturità chiudono, infine, il volume. -
La storia senza aggettivi. Studi in onore di Luigi Rossi
Tra i docenti che promossero l'istituzione della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Salerno - della quale è stato anche Preside tra il 2009 e il 2013 -, Rossi ha contribuito ad animare il dibattito scientifico ed a stimolare il continuo aggiornamento della proposta culturale in seno all'Ateneo salernitano. Attribuendo particolare rilevanza alla dimensione pubblica dell'intellettuale, ha avviato numerose iniziative culturali sul territorio, grazie ad una peculiare sensibilità verso la missione pedagogica insita nel mestiere di storico. Così come ha contribuito a ripensare metodi e paradigmi, stimolando allievi e studenti a percorrere con curiosità i sentieri di Clio, rifiutando di auto-confinarsi nelle presunte certezze della turris eburnea accademica. Il volume costituisce uno sfaccettato panorama intellettuale che riflette solo parzialmente gli interessi del vasto ed articolato orizzonte illustrato da Luigi Rossi, un tentativo di testimoniare la fecondità del suo magistero, un'attestazione di riconoscenza da parte di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo. -
Giorgio La Pira. Diplomazia, politica e pace nel Mediterraneo
Il volume approfondisce l'azione di Giorgio La Pira per la pace, la diplomazia e la politica del Mediterraneo. Nella prefazione Durand scrive quanto la mistica, la profezia e la politica abbiano caratterizzato il ""santo sindaco di Firenze"""", determinando, secondo Sebastiani, una """"diplomazia umanitaria"""" lontana dagli interessi economici e dalle troppe incrostazioni di presunte supremazie culturali. Una diplomazia atipica ma ben inserita tra le pieghe di quella ufficiale. In ambito nazionale quanto internazionale, La Pira ha praticato, secondo Bassetti, sempre la """"politica dell'umano"""". Una politica che, come approfondisce Curcio, ricerca la pace, sul modello della lezione maritainiana, attraverso la spiritualità e l'azione. Una ricerca che con Certini diventa un realismo ancora attuale che si occupa della storia delle persone. Un realismo che si interseca, come è chiaro nel contributo di Chenaux, continuamente con il pensiero del filosofo e ambasciatore Jacques Maritain. Prefazione di Jean-Dominique Durand."" -
Comprendere il Novecento tra storia e scienze sociali. La ricerca di A. James Gregor
Questo volume raccoglie una varietà di contributi offerti da alcuni studiosi in occasione del convegno organizzato dalla ""Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice"""" e dalla rivista """"Il Pensiero Storico"""", a un anno di distanza dalla scomparsa dello studioso americano A. James Gregor (1929-2019), politologo e sociologo della storia che si è distinto come uno tra i maggiori e più autorevoli esperti mondiali sul fascismo e i movimenti autoritari. Gli studiosi che hanno preso parte alla realizzazione di questo volume, pur differenti per formazione, metodologia, ambiti di ricerca e convinzioni personali, hanno individuato nell'opera e nel pensiero di Gregor numerosi e originali spunti di interesse, meritevoli di essere sottoposti ad una rilettura critica. Dall'insieme dei contributi si evince in modo definitivo il ruolo di Gregor quale indiscutibile punto di riferimento per gli studi comparatistici sul fascismo e le varie tipologie di regimi nazional-populisti. Prefazione di Alessandro Campi."" -
Mani vuote
Mani vuote è un romanzo di formazione, che gira intorno ad un sistema oppressivo costante. Una lunga vessazione che dura una vita. La voce narrante matura, attraverso le sue faticose esperienze, un senso di resistenza, un sistema di rafforzamento che mano a mano diventa sempre più solido. Un destino che Emilio, il protagonista, andrà a cercare lontano, ma che gli ha fornito le condizioni e i principi di un saper resistere alla violenza del vivere. In questo romanzo, la semplicità della parola, la qualità della frase che non incespica mai, che non è mai sovrabbondante, che gira per le sue stradine poco affollate e trova sempre uno sbocco al mare, diventano arte letteraria di livello straordinario. La nettezza, la frase pulita, la chiarezza delle intenzioni, la mancanza di doppi specchi, di doppi giochi, di giochi di parole, fanno della prosa di Strati una delle più chiare del nostro Novecento. (Dalla prefazione di Giuseppe Aloe)