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Ferdinando IV di Borbone. Il Regno di Napoli e il Grande Gioco del Mediterraneo
Viene qui presa in esame la politica estera del Regno di Napoli dalla fine della minorità del Re Ferdinando IV sino ai tragici eventi del 1799, tenendo presente il mutare degli equilibri geopolitici nel Mediterraneo dalla seconda metà del XVIII secolo. In particolare, viene seguito il processo di affrancamento dalla tutela spagnola e il riposizionamento del Regno tra le Potenze borboniche e le altre Potenze mediterranee, nell’ottica di costruzione di una progressiva indipendenza e di una politica di neutralità attiva sia sullo scenario italiano che mediterraneo. -
L'Italia nelle catene globali del valore. Il made in Italy «nascosto» e i legami produttivi internazionali
L’economia mondiale e gli scambi sono sempre più organizzati lungo filiere produttive internazionali, le cosiddette Catene Globali del Valore (CGV). Questo studio fornisce gli strumenti, le definizioni e i concetti necessari a comprendere e misurare il fenomeno, con particolare attenzione al ruolo dell’Italia. L’analisi mostra come i legami commerciali e produttivi tra paesi e settori non siano solo diretti ma anche indiretti, cioè possano avvenire tramite passaggi intermedi che coinvolgono paesi terzi nel ruolo di fornitori, acquirenti e trasformatori di beni e servizi. Ciò implica che l’export dipende anche dalla capacità di importare input di livello qualitativo adeguato a costi contenuti, ovvero che le importazioni sono un fattore di competitività dell’export. Specularmente, i percorsi seguiti dai beni esportati fino ai mercati di destinazione non sono sempre lineari. Per valutare in che misura il “Made in Italy” arriva nel mondo in maniera indiretta, bisogna ricostruire se e in che misura è presente nelle esportazioni degli altri paesi. Ad esempio, quanto dell’export tedesco è in realtà prodotto in Italia (o, in altre parole, quanto il “Made in Italy nascosto”)? Conoscere e comprendere queste tendenze fondamentale per predisporre politiche economiche efficaci e gestire consapevolmente le trasformazioni in corso. Come si visto durante la pandemia di Covid-19, i legami tra imprese e paesi nelle CGV comportano costi e benefici, rischi e opportunità. Le domande restano molte. Si deve pensare a delle catene del valore diverse? Ci sono vantaggi nella regionalizzazione delle CGV, si inquina di meno se i beni “viaggiano” meno? Si può garantire la diversificazione e l’aumento della capacità? Come si fa a delimitare esattamente le scelte e le politiche? Quali sono le esternalità e i fallimenti del mercato da correggere? Una transizione verso una globalizzazione più sostenibile è possibile solo ricorrendo a politiche economiche mirate che affrontino il problema delle disuguaglianze e sappiano trovare il giusto bilanciamento tra miglioramenti di efficienza e gestione dei rischi. -
Le indagini imperfette
Metà aprile 1945. A pochi giorni dalla fine della Seconda guerra mondiale un uomo scompare in circostanze misteriose sulla frontiera tra Italia e Svizzera: un delitto raccapricciante tramato da perfidi impostori o un tragico episodio degli scontri tra partigiani e nazifascisti? Gli inquirenti si attivano, una coppia di sposi viene accusata d'omicidio e di truffa, la stampa informa l'opinione pubblica. Ma, quando le giustizie dei due Paesi si pronunciano, i verdetti finali discordano. Chi sono i veri colpevoli? E perché la verità dei fatti non coincide con quella consegnata alla storia? Seguendo passo passo le deduzioni di investigatori che non si accontentano facilmente, dodici lettori scandagliano un momento cruciale del nostro passato, riaprono un caso sepolto nell'oblio e scoprono che a volte la nuda realtà supera la più fervida fantasia. Perché la verità, a differenza della finzione, può anche essere inverosimile. Un giallo, nelle sue varianti del noir e del legal thriller, dai risvolti storici, filosofici e morali con, sullo sfondo, un paesaggio incantevole e vario a far da contrasto all'orrore della caccia all'uomo nei montuosi e impervi territori limitrofi della Valtellina. Un'incredibile storia vera che esigeva d'essere raccontata. -
La società calda. Dall'Italia che deve cresce, una proposta per il paese
Fra le tante certezze che la pandemia ha sconvolto, vi è quella sui caratteri di una società ""vincente"""". Di fronte a uno shock inatteso, il modello accentrato dei grandi agglomerati urbani e dei processi produttivi standardizzati, fondato su un freddo efficientismo e su relazioni ridotte all'essenziale, ha mostrato tutti i suoi limiti. Fra le macerie di un'economia da ricostruire e di un tessuto sociale da riconnettere sono emerse invece le potenzialità di una società """"calda"""", non per ragioni climatiche ma perché fondata su un'umanizzazione dei rapporti economici e sociali e finanche della tecnologia. Una società che, depurata dalle antiche tare come l'assistenzialismo e dal mito infelice della decrescita, ha tanto da dire all'Italia di domani. E, partendo da condizioni più svantaggiate, può trainare lo sviluppo dell'intero Paese."" -
L' invincibile estate. Storie di sport e di vita. Trionfi, cadute e rinascite
Lo sport riesce a scrivere le storie più emozionanti anche nei momenti più bui, proprio come è avvenuto nel 2021, nell'estate invincibile che ognuno di noi ricorderà per sempre: gli atleti italiani hanno trionfato nella maggior parte delle discipline sportive in tantissime manifestazioni internazionali. Claudio Donatelli, preparatore atletico della Nazionale Italiana di Calcio, racconta i tanti incontri che ha avuto nell'annus mirabilis con i diretti protagonisti, atleti e voci autorevoli provenienti da diversi ambiti. È lo sport, con tutta la sua potenza, a trasmettere a milioni di italiani la speranza di poter tornare a vivere un'esistenza migliore seppure nella sua complessità. Il risultato è un entusiasmante viaggio tra le pieghe dello sport, in equilibrio lungo la sottile linea che lo accosta alla vita. Un racconto corale. Sono gli stessi atleti, gli eroi del nostro tempo, che svelano in prima persona quanto lo sport sia una forza trainante. A prendere la parola: Roberto Mancini, sull'importanza di fare sport per il proprio benessere psico-fisico quotidiano. Gianluca Vialli, che ripercorre la sua esperienza di calciatore. Irma Testa, a proposito di sport e pari opportunità. Alex Schwazer, che entra nelle trame del doping parlando di fragilità e rinascite. Maurizio De Giovanni intorno all'essere tifosi, Xavier Jacobelli sulla comunicazione, Giorgio Chiellini sulle qualità del vero leader, l'associazione Special Olympics riguardo alle disabilità. E poi ancora Francesco Moser, Sofia Goggia, Martín Castrogiovanni, Silvia Salis, Damiano Tommasi e tanti altri. Esempi che possono essere riproposti in ogni ambito: lavorativo, scolastico, familiare, affettivo. Al lettore la possibilità di sentire lo sport come un potenziatore di vita, a patto che si seguano e si rispettino i suoi valori più veri. -
L'abbazia di Santa Eufemia e il suo territorio. Ricerche di archeologia medievale nella piana lametina
"Un’archeologia per la storia, potrebbe essere definito questo studio, condotto con un’intensità documentaria che sostiene una comunicazione puntuale quanto asciutta; non c’è una parola – un aggettivo, in particolare… – in più, come accade quando si giunge a redigere sintesi selettive (una condizione necessaria, in base a specifici parametri, se si vuole sfuggire a un neopositivismo classificatorio, come spesso accade in lavori consimili) che si propongano di offrire elementi di novità sostanziale, frutto di lunghe ricerche condotte – in una Calabria, non solo tirrenica, al centro di un Mediterraneo medievale, peraltro oggetto come tale di studi archeologici non solo in Italia – frequentando temi, stagioni e luoghi storici ben precisi e parte di tradizioni culturali forti. Così l’autore è giunto ad affrontare, in un articolato volume di ampio respiro e con gli strumenti, anche concettuali, dell’archeologia, uno specifico territorio storico legato a un monumento “eponimo” come la grande Abbazia benedettina di S. Eufemia; ora autentica chiave di lettura archeologica, per identità e storia, di un ambiente culturale che appare avere svolto un ruolo importante, a volte determinante, per la comprensione di intere stagioni storiche della Calabria tirrenica."""" (dall’introduzione di Guido Vannini)" -
Geopolitica conflitti pandemia e cyberspazio. Le luci e le ombre del nostro tempo
«I fatti internazionali più attuali e più salienti sono illustrati e analizzati in questo lavoro: la forte crescita economica e scientifica della Cina e la sua concorrenza con gli Stati Uniti d'America, il ritiro americano dall'Afghanistan e la vittoria talebana, le relazioni tra la Russia e gli stati dell'Asia centrale, la crisi fra Russia e Ucraina, le ragioni della guerra in Siria, le relazioni tra Israele e il Medio Oriente, le relazioni tra Russia e Turchia, America e Iran, le relazioni tra America latina e Cina e tanti altri ancora. Un libro attuale, scritto da chi ha interagito personalmente con i principali attori delle vicende politiche, sociali ed economiche che più hanno inciso ed incidono nelle presenti relazioni internazionali» (dalla prefazione di Giancarlo Susinno). -
Teoria generale per la formazione politica
È bizzarro come nel corso degli ultimi anni sia cambiata la fisionomia della politica. Le cause certamente sono da ricercare nel suo protagonista, l'uomo. Si pensi per esempio alla globalizzazione, al dominio di alcuni mercati su altri, alla parziale sostituzione con la vita social e digitale, in cui appunto la comunicazione è per natura infungibile, della vita delle relazioni umane. Tutto questo impone una rilettura critica della politica, che da fenomeno regolativo della società, e anche da arte se vogliamo, si fa scienza. Occorre quindi guardarla come attraverso un caleidoscopio e rappresentarla nella eterogeneità dei suoi aspetti, quello giuridico, quello sociologico, ed ancora filosofico, storico, letterario. Solo così sarà possibile capirla in quella che è la sua vera essenza. Contributi di: A. Billè, D. Caroniti, F. Carrozza, P. Falzea, M.F. Gervasi, C.V. Giovannelli, B. Grasso, R.G. Moles, G. Moschella, G. Rando, A. Samonà, S.M. Tanner, V.L. Tumeo. Prefazione di Antonio Martino. -
Una nuova mappa per l'Italia
Un libro pensato e scritto in piena pandemia. Una raccolta lucida di riflessioni, realizzata con metodo scientifico, che una parte delle istituzioni e della politica ha condotto su se stessa mentre definiva misure straordinarie per mettere al sicuro l'Italia in piena emergenza. Da quella esperienza di governo e dalle valutazioni che sono maturate nasce Una nuova mappa per l'Italia, il primo libro che delinea una traccia politica del Movimento 5 Stelle. Un paradigma di tematiche declinate per raccontare al lettore la visione del presente e del futuro della forza politica guidata da Giuseppe Conte. Una mappa per un nuovo modello di società e di economia che il Movimento 5 stelle ha cominciato a definire con proposte concrete in parte realizzate e altre da realizzare. Una nuova idea di Paese nata nel cuore dell'emergenza e che conferma l'orizzonte condiviso di uno sviluppo equo e sostenibile, in cui nessuno venga lasciato indietro. Prefazione di Giuseppe Conte e Domenico De Masi. -
L' urlo di Moro. Autenticità e intelligenza politica nelle lettere dalla prigione
"Ciò che più ci può risarcire e parzialmente compensare della privazione di una persona insostituibile come Aldo Moro, è Moro stesso. Sono le sue lettere, il suo stile, la sua scrittura, le sue frasi, le sue argomentazioni, le sue perorazioni, i suoi ragionamenti, i suoi distinguo, le sue intuizioni, le sue raccomandazioni... E ci pare di averlo trovato, e anche in una forma inedita, che non conoscevamo. Un Moro vivo, combattivo, che urla la sua speranza, che lancia in mare il suo messaggio nella bottiglia [...]. L'urlo di Moro, i suoi messaggi di aiuto, per tantissimi anni, non vengono uditi. Lo statista, il grande politico è un uomo solo, abbandonato da tutti, dunque, ma non dalle cinque persone, umili e valorose, che hanno sacrificato la vita per tentare di proteggerlo. Gli indimenticabili uomini della sua scorta: Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Un Moro disarmato, inerme, abbandonato, sospinto di giorno in giorno, di ora in ora, verso le tenebre di una fine disperata, tragica, ma solenne."""" (dall'introduzione)" -
Ventiseiesimo piano
Milano. Alle 17.47 di giovedì 18 aprile 2002 l'aereo da turismo Rockwell Commander 112TC si schianta sul grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia. Punto d'impatto il ventiseiesimo piano dove si trovano gli uffici dell'Avvocatura. A bordo del velivolo solo il pilota, Luigi Fasulo. Muoiono nell'incidente oltre a Fasulo, 67 anni e 4000 ore di volo, Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito, brillanti avvocatesse quarantenni ancora al loro posto di lavoro. Settanta i feriti. Un disastro aereo che arriva a 7 mesi da un'altra tragedia di maggiori dimensioni e conseguenze: l'attacco terroristico alle Twin Towers di New York. L'attenzione dei media è altissima e diverse le ipotesi: attacco terroristico anche a Milano, suicidio del pilota, incidente. Un anno dopo, il 17 aprile 2003 la Procura della Repubblica di Milano notifica alla Regione Lombardia la richiesta di archiviazione dell'inchiesta: è stato un incidente. Ma le indagini si riaprono. Com'è possibile che un aereo da turismo sia potuto entrare nello spazio aereo interdetto sopra la città? Seguirà un'altra archiviazione. Due anni dopo, il 18 aprile 2004 la Regione Lombardia inaugura il restauro del grattacielo. Protagoniste del libro, con le loro vite, sono Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito. -
Chiedo istruzioni ogni notte
È di fede feriale che scrivono gli autori di questo epistolario, di una speranza che addolcisce giorni senza miracoli, anche quando il verso del bene costa fatica e insegna a camminare in punta di piedi per l’eternità. Chiedo istruzioni ogni notte dice a due voci una bellezza ammaccata, che pure resiste e dura nel mondo, sostenendo il passo di quanti avanzano senza trionfi. Dell’andare onesto scrivono Cavallaro e Serazzi, e lo fanno col tono chiaro di chi non teme la propria povertà, forse perché la affida allo sguardo di un Dio capace di rovesciarla in qualcosa che valga comunque. Così le lettere che leggerete vi racconteranno di vite e di funerali, di amori fedeli e di monopattini, di soldati che si svegliano nel freddo, e di spose modeste che stringono mazzi di foglie secche. Ma ancora fra queste pagine si stendono tappeti d’oro che salgono in paradiso, e poi scintillano alla buona certe stelle di carta stagnola che si sforzano d’essere comete per chi cerca l’Altissimo. -
L'impronta delle donne. Sette racconti: quando in azienda il contributo femminile diventa fondamentale
Sette donne impegnate nelle rispettive aziende si raccontano in questo libro che vuole rendere omaggio al fondamentale apporto femminile nelle imprese del nostro Paese. Storie di persone che per convenzioni sociali o circostanze particolari non riescono inizialmente a dare corso ai propri sogni giovanili, ma che proprio per la loro speciale capacità di adattarsi alle situazioni imboccano strade impreviste verso la propria realizzazione nel mondo del lavoro. Sette donne che descrivono in altrettanti racconti autobiografici la loro intatta vocazione alla maternità come un bene da preservare nella società e nelle imprese stesse. Sette storie di donne che emergono con la loro nettezza nel riconoscere i problemi e nel volerli risolvere e che assumono ruoli fondamentali nelle aziende in cui lavorano anche grazie alla “gentilezza” e alla stima degli uomini, padri, suoceri, fratelli, mariti, compagni o soci d’impresa, che hanno voluto e saputo dare spazio in azienda all’apporto femminile. Un messaggio positivo, un caleidoscopio dell’universo femminile nel mondo dell’impresa. -
Il progetto come azione tra ordine e disordine. Alla ricerca dell'armonia
Oggi, e in misura crescente nei prossimi decenni, per le sfide poste dal riscaldamento globale, dalla digitalizzazione e dai cambiamenti sistemici ancora da comprendere, l'approccio riduttivo della complessità di un progetto, che ha caratterizzato gli ultimi due secoli, non è più sufficiente. Confinare i problemi e trattarli come sistemi ""chiusi"""" illude e allontana dalla percezione e rappresentazione del loro carattere """"aperto"""", complesso nella sua struttura, nelle interazioni con l'ambiente e con il sistema stesso. Come nel progetto creativo, di architettura o di design, anche nel progettare un'organizzazione si deve saper passare con i relativi strumenti e metodi da una visione chiusa """"meccanica"""" ad una visione aperta """"organica"""" e """"armonica"""" del sistema di quell'organizzazione speciale che è un progetto. Il libro, dialogando con il paradigma dell'innovazione armonica, propone una riflessione sulle teorie, i metodi e gli approcci utili alla comprensione, alla costruzione e all'affermazione della cultura della progettazione armonica con l'obiettivo di rappresentare, costruire e gestire organizzazioni e processi complessi affinché siano adeguati ai progetti da realizzare e siano generatori di benessere."" -
Formiche (2022). Vol. 177: Metaverso. Dentro l'era post internet.
"Formiche"""" è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus." -
Parigi 1919. Nazione e ordine postbellico
«Ad ogni nuova fase della guerra ci chiariamo meglio che cosa intendiamo compiere attraverso essa [...] perché ci sono fini che non abbiamo determinato noi. Essi sono emersi dalla natura stessa e dalle circostanze di questo conflitto» (Woodrow Wilson, 16.4.1918). La Grande guerra, iniziata dalle Parti senza chiare motivazioni e senza obiettivi ben definiti, fu combattuta nella sua parte finale sul piano propagandistico non meno che al fronte; si voleva rinsaldare la tenuta morale del proprio campo e indebolire quella del campo nemico con un'immagine della pace che giustificasse ex post gli anni di guerra. A questo fine si dimostrò efficace il ricorso al principio dell'autodeterminazione delle nazioni. Per stabilire più adeguati rapporti fra nazioni e frontiere e promuovere un nuovo tipo di collaborazione internazionale occorreva che fossero riconosciuti negli Stati e fra gli Stati i ""diritti"""" delle nazioni. Ma cosa dovesse intendersi per nazione era ciò che faceva la differenza, potendosi declinare questo termine secondo il vocabolario democratico-wilsoniano, storico-asburgico, rivoluzionario-bolscevico, ideologico-nazionalista. Durante i mesi della Conferenza della Pace la definizione politica di nazione fu spesso al centro del dibattito e in parte ne influenzò le decisioni. Il volume, promosso dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, intende approfondire questa tematica sia dal lato delle proposte sul mercato politico del tempo, sia da quello dei suoi riflessi sull'ordine postbellico."" -
Paolo e Lutero. L'uomo è «santo e peccatore» allo stesso tempo?
Che l'uomo, anche dopo aver incontrato Cristo e aver sperimentato la sua grazia, si senta ancora peccatore e incline al peccato, è un'esperienza comune a tutti. A nessuno è risparmiata l'esperienza del limite e del dolore per il proprio peccato, pur nella gioiosa consapevolezza che il Crocifisso ha ottenuto il perdono dei peccati. Chi più di altri ha denunciato quest'esperienza, facendone oggetto della propria riflessione teologica, è stato Lutero. A suo dire, proprio la lettera di Paolo ai Romani descrive l'uomo giusto e peccatore allo stesso tempo (simul iustus et peccator): «Dio perdona le iniquità dell'uomo, copre i suoi peccati e non li mette sul suo conto» (Rm 4,7-8). Questa e altre affermazioni paoline giustificano il pessimismo (o realismo) di Lutero? Se Dio copre il mio peccato, quest'ultimo rimane in me, macchiando ogni mia azione? Se Dio si limitasse a nascondere il mio peccato, si potrebbe ancora dire che, per il battesimo, sono una nuova creatura? -
Perché (non) andare a scuola
C'è un filo che lega tutti alla Scuola: per gli studenti è il loro presente, per gli adulti è dato dalla nostalgia di un periodo unico o semplicemente dai figli alle prese con lo studio. Gli insegnanti intrecciano questo filo: per loro la Scuola è un luogo dove passato, presente e futuro si compenetrano. Questo ""saggio narrativo"""" nasce dall'esperienza e dal profondo disincanto che essa provoca. L'autore mette a nudo impietosamente i meccanismi con i quali molte scuole di oggi, alla ricerca di iscrizioni e successo, tradiscono la loro missione, ingannano studenti e genitori, opprimono il cuore di chi ancora crede nella formazione. Si smascherano dunque le valutazioni, il marketing scolastico e le false motivazioni con cui molti ragazzi, su suggerimento degli adulti, scelgono e vivono la Scuola. Pertanto, in vista di un orizzonte non rassegnato, l'autore propone anche nuovi percorsi di senso e di """"studiosa meraviglia"""" per gli studenti e per i professori. Soprattutto per quanti sono alla ricerca del significato dello studio e per quanti, ancora innamorati dell'essenza dell'insegnamento, non possono adattarsi alla realtà attuale. Prefazione di Annalisa Cuzzocrea. Postfazione di Sergio Labate."" -
La nobiltà della politica. Scritti e discorsi (2000-2019)
Una raccolta di scritti e discorsi politici di Giuseppe La Ganga che vanno dal 2000 al 2019, nella sua nuova esperienza politica prima nella Margherita, poi nel Pd, che ci propongono un affresco emblematico dell'Italia degli ultimi 20 anni, negli aspetti politici, economici, sociali e caratteriali. Scritti che confermano le qualità di La Ganga, scomparso nel 2020, già importante dirigente nazionale e parlamentare del Psi, espressione di quella classe dirigente che ha una concezione alta e nobile della politica, cultura di governo, esperienza, competenza e capacità politiche. Tutte qualità di cui oggi l'Italia ha un disperato bisogno. Questo libro, assieme a quello precedente, edito sempre da Rubbettino nel 2020, entrambi ideati e realizzati a breve distanza e nell'epilogo della sua vita, diventano, in qualche modo, il suo testamento politico e spirituale. -
Lettere a casa
Durante le drammatiche giornate della rivoluzione d'Ungheria del 1956 e all'indomani della repressione sovietica, le frontiere del Paese si spalancarono temporaneamente dando modo a molti di fuggire. Tra questi anche la quattordicenne Gabi e sua mamma Szilvi, quest'ultima smarrita tra il ricordo di un vecchio amore e il dolore per la tragica morte del figlio. Assieme raggiungono la Germania dell'Ovest, accolte dalla sorella di Szilvi. A partire dall'anno della caduta del muro di Berlino, il 1989, la storia si dipana a ritroso attraverso le lettere di Gabi indirizzate all'amica Ili, rimasta in patria: lettere mai spedite e che saranno consegnate alla destinataria soltanto molti anni dopo. Da esse traspaiono i tormenti, le speranze, le illusioni e le delusioni di una ragazza che deve affrontare, con la fragilità tipica della sua età, non solo le difficoltà dell'essere profughi, ma anche il dramma mentale della madre. Un romanzo che affronta, con lo sguardo di una giovanissima ragazza, il tema di chi deve ricominciare una vita all'estero in un momento difficile della propria esistenza e del proprio Paese e che ci fa scoprire come il destino spesso realizzi ciò che resiste dei sogni giovanili e come gli esuli riescano, nonostante le avversità, a mettere radici in una terra straniera.