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Atti della diciottesima «Lezione di Mario Arcelli»
Questa collana di contributi ha l'obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, vengono proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Le lezioni si tengono annualmente a Piacenza, presso il CeSPEM Mario Arcelli, centro studi dell'Università Cattolica - sede di Piacenza - e presso la Biblioteca Comunale ""Passerini-Landi"""". Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale """"Passerini-Landi"""" e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente. La diciottesima """"Lezione Mario Arcelli"""" si è tenuta il 4 aprile 2022 presso la Sala Convegni G. Piana - Piacenza. Prefazione di Francesco Timpano."" -
L'invenzione. Come nascono e si sviluppano le idee
Nel corso della sua movimentata carriera di scienziato, Norbert Wiener prestò sempre una particolare attenzione agli aspetti etico-sociali del processo di scoperta scientifica. Questo suo studio è dedicato all'invenzione, vero «motore» del progresso, e ai meccanismi attraverso i quali le nuove idee nascono, si sviluppano e danno origine alle applicazioni. La sua tesi di fondo è semplice: le idee davvero innovative non nascono in modo meccanico e continuativo, così da essere immediatamente utilizzabili, ma esercitano un'influenza che si protrae nel tempo e nello spazio. La società, dunque, dovrebbe incoraggiare le menti migliori a dedicarsi liberamente ai rispettivi campi di ricerca, e ricompensare comunque i frutti della loro creatività. Scritta nel 1954, quest'opera conserva la sua attualità anche oggi, in un'epoca in cui la scienza si va muovendo proprio nella direzione opposta a quella auspicata da Wiener, e in cui un ripensamento dei modi e tempi del «progresso» si impone come inderogabile. Commento al testo di Andrea Bonaccorsi. -
Machiavelli e il liberalismo
Cosa si può dire di nuovo di Machiavelli che non sia già stato detto? Nulla. Tutto. Perché la “questione del Machiavelli”, come si esprimeva Croce, non avrà mai fine. Una volta Isaiah Berlin ha osservato che le interpretazioni del pensiero di Machiavelli non solo sono molto numerose ma la disparità di giudizi riguarda il cuore del suo pensiero come non accade per nessun altro autore. Machiavelli è il pensatore politico più discusso della cultura occidentale. Tuttavia, proprio qui c’è il punto che sempre si rinnova: la necessità di capirlo. Ogni generazione ha l’esigenza di capire Machiavelli perché al fondo del suo pensiero c’è né più né meno meno che la libertà umana. La particolarità di questo libro è nella relazione tra Machiavelli e il liberalismo: il realismo politico di Machiavelli è il presupposto senza il quale il liberalismo non avrebbe le basi per stare in piedi e difendere la libertà individuale. Ma c’è di più: in Machiavelli, con la Virtù e la Fortuna, c’è una completa filosofia per tenere a bada il dispositivo totalitario moderno. -
Religioni e pandemia in Italia. Dottrina, comunità, cura
Unico per argomento e narrazione, questo volume si rivela necessario. Un affresco nitido ed esclusivo del modo in cui le comunità di fede in Italia hanno affrontato la pandemia, nel quadro delle disposizioni governative e nel contesto internazionale. Emerge il modello italiano che si distingue per coerenza e cooperazione virtuosa tra Stato e comunità religiose. Nel volume le testimonianze di leader e alti rappresentanti delle diverse comunità religiose in Italia sono raccolte da accademici e giornalisti. Parlano Musulmani, Ebrei, Cattolici, Cristiani Ortodossi romeni, Buddisti, Induisti, Sikh, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Testimoni di Geova, Baha’i. Un viaggio avvincente nelle diverse interpretazioni che le comunità hanno dato alla pandemia per quanto riguarda dottrina, pratiche, rapporti con le istituzioni, con accenti su aspetti epistemologici, stili di vita, principi fondanti. -
Una conversazione a Palermo con Leonardo Sciascia
Nel 1986, Ian Thomson prese il treno Roma-Palermo per andare a incontrare Leonardo Sciascia: ecco il racconto di quel viaggio e di quell'incontro, originariamente pubblicato sul London Magazine nel 1987. Al testo, che oggi appare per la prima volta in italiano, si accompagna una breve premessa dell'autore, una nota della traduttrice Adele Maria Troisi, anglista di Racalmuto e, in appendice, le lettere che Sciascia e Thomson si scambiarono prima e dopo il loro incontro. -
Non di sola destra. Sei «solisti» della Repubblica delle lettere (1953-1986)
La Repubblica e la Repubblica delle lettere del secondo dopoguerra hanno come minimo comun denominatore l'antifascismo. Questo legittimo impegno civile e letterario ha dato vita a una cultura che ha saputo esprimere momenti e pagine indimenticabili, che anche gli autori di questo librino hanno letto e studiato. Nella seconda metà del Novecento, non scompaiono tuttavia le ‘narrazioni di destra'. Qui, se ne sono selezionate sei, in circa 35 anni di vita repubblicana, tra 1953 e 1986, a partire da sei ‘solisti' che rivendicano, secondo modalità differenti, un'adesione al fascismo. Certo, da Rimanelli a Mazzantini, passando per Berto, Zangrandi, Virgili e Salierno, la ‘narrazione filofascista' pubblicata nel periodo della Prima Repubblica appare ancora come un tabù letterario e ‘saggiarla' sembra quasi un tentativo di revisione storica scomodo tanto al pubblico quanto alla critica. Quando invece leggere questi scritti che mettono al centro la storia di una generazione pregna di immagini e idee del Ventennio, tese poi a concretarsi in quell'adesione che si esplica in seno alle milizie dei volontari fascisti, alle truppe della Repubblica Sociale, ai movimenti sovversivi dell'estrema destra, discopre un mondo di cui bisogna tener conto, oggi forse più di ieri, per interrogare e provare a capire un ritorno del fascismo, che non è solo più una moda, un fondale, come per tanta narrativa italiana (di genere e non solo) tra anni Novanta e Duemila. -
Harlem, Italia. Covello e Marcantonio, due visionari nel ghetto dei migranti
Accolti con sospetto, sfruttati e sottopagati, stipati in case malsane e fatiscenti, cacciati finanche dalla loro chiesa, gli italiani arrivati a fine Ottocento a East Harlem, in gran parte dalle regioni povere del sud, diventarono in pochi decenni la più grande comunità italo-americana di New York. Una comunità forte, dignitosa, gelosa della propria identità ma aperta al confronto con altri popoli e altre culture, guidata da leader illuminati e visionari. Contrariamente a tanti italiani di successo, Leonard Covello, educatore e sociologo, e Vito Marcantonio, avvocato e uomo politico, pur avendone la possibilità, decisero di non lasciare mai il ghetto dei migranti, di condividerne la vita e le speranze. Il loro “sogno americano” non era quello di salvarsi da soli, ma di crescere insieme alla comunità, guidandola verso importanti conquiste: il riconoscimento della lingua italiana, la scuola di comunità, alloggi dignitosi, i diritti di cittadinanza, una rete di protezione sociale, condizioni migliori di vita e di lavoro. -
Enrico Mattei e l'intelligence. Petrolio e interesse nazionale nella guerra fredda
A sessant'anni dalla morte, la società italiana deve ancora fare i conti con l'eredità di Enrico Mattei. Fu suo il merito, a differenza di quanto avverrà successivamente, di evitare la privatizzazione di un'importante industria di Stato facendo diventare l'Italia una grande potenza industriale a pochi anni da una guerra perduta. Il volume analizza le vicende di Mattei attraverso la chiave dell'intelligence, che il presidente dell'ENI conosce fin dalla Resistenza e poi utilizza per espandere l'azienda nel mondo e per rispondere alla guerra dell'informazione scatenata contro di lui a tutti i livelli. Per il suo ruolo così rilevante, i Servizi segreti lo controllano costantemente: dagli americani ai britannici, dai francesi agli israeliani. E come evidenzia Vincenzo Calia, l'intelligence aleggia costantemente nella vicenda della sua morte. Un volume che mette in luce aspetti ancora sconosciuti della storia di Mattei. Come le considerazioni del Secret Service di Sua Maestà, rilevate da Giovanni Fasanella, che lo definiscono ""una escrescenza da rimuovere""""; la lettera di Aldo Moro, individuata da Mario Caligiuri, con la quale un mese prima della scomparsa gli viene chiesto """"un sacrificio per il partito""""; un documento inedito dell'intelligence italiana del marzo 1962 rinvenuto da Giacomo Pacini in cui si prevede un possibile sabotaggio al suo aereo privato proprio in Sicilia. Un volume di straordinaria attualità politica che invita a ulteriori approfondimenti attraverso gli studi sull'intelligence, sottraendo la figura di Mattei alle teorie del complotto per indirizzarla verso una più appropriata analisi storica e scientifica. Saggi di: Mario Caligiuri, Alessandro Aresu, Giovanni Buccianti, Vincenzo Calia, Giovanni Fasanella, Elio Frescani, Luca Micheletta, Giacomo Pacini, Nico Perrone."" -
Silla. Il tiranno riformatore
Lucio Cornelio Silla (138-78 a.C.) fu una figura decisiva nella storia della tarda Repubblica romana: un grande riformatore politico, che fondò la sua egemonia sulla vittoria in una guerra civile e sul massacro sistematico dei suoi nemici. La sua vicenda ebbe una forte influenza sulle generazioni successive; la sua reputazione fu profondamente controversa; le circostanze della sua ascesa al potere e del suo ritiro a vita privata sono tuttora dibattute. -
Salvati dall'oblio. Tesori d'archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Ediz. illustrata
«Centinaia di reperti archeologici recuperati nel corso di cinque distinte operazioni tra il 2007 e il 2015 dal Nucleo CTPC di Cosenza: con la mostra ""Salvati dall'oblio"""" il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale testimoniano il risultato concreto di quell'azione di contrasto al traffico illecito di beni culturali che costituisce un primato assoluto del nostro Paese a livello internazionale. Forte del ruolo guida in questo settore, l'Italia, unica nazione al mondo ad avere iscritto nella propria costituzione il dovere repubblicano della tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, ha fatto della diplomazia culturale un vettore propulsivo della propria azione geopolitica. A partire dalla Dichiarazione di Milano, siglata il 1 agosto 2015 da 83 Ministri della Cultura riuniti all'Expo Universale, per passare a quella di Firenze in occasione del G7 Cultura 2017 fino a quella del G20 Cultura di Roma nel 2021, grazie alla spinta italiana è stata più volte ribadita la necessità di una responsabilità multilaterale nel salvaguardare i beni artistici, storici e archeologici nelle aree di crisi. Di pari passo, l'Italia è stata la prima a costituire una unità in seno alla task force Unite4Heritage dell'Unesco, spendendosi in sede Onu insieme alla Francia per l'adozione della risoluzione 2347/2017 che autorizza l'utilizzo della componente culturale nelle missioni di peacekeeping. Questi successi diplomatici sono il frutto dell'opera condotta nei decenni dagli istituti del MiC e dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, sia nel recupero di beni culturali italiani illecitamente esportati che nella restituzione a Paesi terzi di beni culturali appartenenti al loro patrimonio e giunti clandestinamente nel nostro Paese. Di tutto questo """"Salvati dall'oblio"""" costituisce un esempio tangibile.» (dalla presentazione di Dario Franceschini, Ministro della Cultura)"" -
Il castello di Condojanni. Storia e restauro
Il castello di Condojanni (RC) è stato interessato di recente da un primo intervento di restauro delle strutture di epoca normanna: la torre-mastio e la cisterna. I risultati sono raccolti in questo volume, diviso in due sezioni: la prima dedicata alla Storia, la seconda al Restauro. Nella prima sezione sono illustrati i periodi che hanno interessato l'evoluzione dell'insediamento e della fortificazione sulla rupe. La seconda sezione affronta le metodologie e le tematiche del recupero e illustra le indagini e gli interventi eseguiti. Le testimonianze delle fonti storiche e dei documenti di archivio sono state confrontate con le nuove scoperte. Gli esiti delle ricerche hanno indirizzato le scelte progettuali dell'intervento di restauro architettonico e ne hanno determinato l'evoluzione in corso d'opera. -
Guida all'Aspromonte misterioso. Sentieri e storie di una montagna arcaica
Aspromonte, una montagna unica dove una natura primordiale ha fatto da sfondo a eventi delittuosi. Dal brigante Musolino ai sequestri di persona. E proprio in quegli anni tragici nacque la volontà di riappropriarsi pacificamente dell'Aspromonte con l'escursionismo. Le forze dell'ordine ebbero un ruolo determinante, ma importante fu, dal punto di vista sociale e dell'immagine, la prospettiva di uno sviluppo sostenibile con guide che accompagnavano i turisti, rifugi, cooperative, sentieri segnati e abitanti dei borghi che offrivano ospitalità nelle loro case. Creando le premesse per l'istituzione del Parco nazionale dell'Aspromonte quindi una terra bella, libera e degna del riscatto che merita. Gli itinerari, alcuni inediti, sono l'esito di un'attenta ricerca documentale e di esplorazione dei luoghi e che abbinano alla narrazione dei fatti criminali la descrizione naturalistica dei siti ove essi si svolsero. Percorsi per conoscere cascate, boschi, borghi, valli, monti, monumenti naturali, genti, tradizioni che fanno di questa montagna uno scrigno prezioso al centro del Mediterraneo. Prefazione di Don Luigi Ciotti. -
Rivista di politica (2022). Vol. 2: guerra di Putin: cause, dinamiche, conseguenze, La.
La guerra russo-ucraina tra propaganda e ""spettacolo"""": l'informazione nell'era dell'emotività di massa Chiara Moroni L'Europa, la guerra, la pace: tra imperialismo armato e diritto di resistenza Michele Chiaruzzi Walter Bagehot e le origini del costituzionalismo: scienza e politica Antonio Campati Come nasce un leader: Volodymyr Zelensky da attore-presidente a eroe nazionale Sofia Ventura NATO vs Russia: ragioni strategiche e obiettivi politici di un'alleanza Vittorio Emanuele Parsi Carroll Quigley, un allievo di Salvemini ad Harvard: la crisi dell'Occidente e il ritorno della comunità Spartaco Pupo Gli Stati Uniti e la """"comunità delle democrazie"""": la guerra russo-ucraina vista da Washington Mario Del Pero La """"deferenza"""" come concetto politico: l'originale contributo di Walter Bagehot Catherine Marshall."" -
Le imprese estere in Italia e i nuovi paradigmi della competitività
In un'economia sempre più globalizzata e digitale, le multinazionali e in generale i gruppi di imprese, giocano un ruolo crescente; la peculiarità della loro struttura organizzativa, più o meno complessa, i modelli di corporate e di governance adottati, le dimensioni, sono elementi che impattano sulla capacità di queste forme organizzative di reagire in maniera più tempestiva alle nuove sfide globali. Anche in Italia, il ruolo delle multinazionali ha avuto negli ultimi anni un'attenzione sempre maggiore da parte dei policy maker, in quanto patrimonio e asset strategico per lo sviluppo del sistema Paese. Sulla base di queste considerazioni, il Rapporto prende le mosse da una dettagliata analisi descrittiva del peso delle imprese multinazionali estere sull'economia italiana per poi approfondire la loro performance, le caratteristiche strutturali, il posizionamento all'interno delle catene globali del valore e la loro vicinanza ai temi della sostenibilità ambientale. -
La dimensione attiva del progetto. Strategie di allestimento e re-design dello spazio pubblico
Gli effetti collaterali e non transitori del lockdown dovuti alla diffusione del Covid-19, che hanno improvvisamente ammutolito e desertificato i nostri centri urbani, portano oggi a riflettere sul futuro delle nostre città in termini di spazio pubblico da abitare. La condizione di crisi sanitaria, sociale, politica ed economica prodotta dalla pandemia, se da un lato ha messo a dura prova le nostre città e la qualità della vita in generale, dall'altro ha generato una maggiore consapevolezza per ripensare strategicamente e velocemente la porosità dello spazio pubblico da riqualificare, definendo azioni e pratiche urbane temporanee e inclusive per garantire nuovi servizi e attività nei luoghi della collettività. Nell'attuale momento di incertezza e di attesa per il ritorno ad una nuova normalità, 'la dimensione attiva del progetto' è in grado di offrire un'opportunità per innescare nuovi interventi 'collettivi' rigenerativi sostenibili di tipo pop-up, che prendono vita dai vincoli dettati dal contesto e dalle condizioni esterne al contorno. I luoghi vengono trasformati con azioni strategiche temporanee attivate da gruppi multidisciplinari mediante processi bottom up e progetti top down che si caratterizzano nello scenario internazionale per inclusività sociale, semplicità attuativa, dimensione 'micro', carattere 'play', immagine informale e aspetto costruttivo low-profile. Il saggio riporta alcune sperimentazioni progettuali di tipo pop-up, realizzate negli ultimi anni prevalentemente in ambito europeo da collettivi di designer attivisti del cambiamento e da gruppi di progettisti operanti sul territorio nazionale italiano, nelle quali si possono individuare azioni strategiche 'leggere' di allestimento e di re-design dello spazio pubblico. Le modalità di intervento di questi progetti possono divenire riferimento nelle azioni di riqualificazione dei luoghi collettivi, conciliando la sicurezza con i bisogni di socialità, convivialità e fruizione, per offrire una 'seconda vita' ai luoghi di scarto e di margine. Gli spazi di 'soglia', intermedi e privi di un disegno compiuto all'origine, possono essere ri-abitati in piena libertà dai singoli individui che si riappropriano in modo 'informale' dello spazio pubblico, sentendosi parte di una comunità più ampia, sempre più consapevoli del valore del bene comune. I luoghi della collettività hanno così la possibilità di trasformarsi in spazi effimeri di sperimentazione progettuale, da 'allestire' e non da 'costruire', 'aperti' alla condivisione e 'flessibili' all'interazione sociale. -
Gli archivi di Giovanni e di Giuseppe Tescione presso la Biblioteca comunale Giuseppe Tescione Centro Culturale «S. Agostino»
Un inventario, prima ancora che un amo per pescare, deve essere una bussola per orientarsi all’interno di un archivio, attraverso il quale poter esplorare i centri d’interesse e le attività di chi lo ha prodotto. I documenti di Giovanni Tescione e di suo figlio Giuseppe, conservati presso il Comune di Caserta e ora riordinati e descritti, permettono, infatti, di affrontare temi e questioni rilevanti e di ripercorrere aspetti particolarmente significativi della storia del territorio casertano, a partire da originali prospettive che, frutto di ricerche archivistiche e bibliografiche condotte con competenza e con passione su tanti beni e valori culturali, possono ancora alimentare e sviluppare la memoria collettiva. -
Cosenza. Trasformazioni urbane ed esplorazioni sociali
Cosenza è una città che è cambiata molto negli ultimi trent'anni. Varie sono state le trasformazioni strutturali che ha accolto nei decenni e con esse altrettante diversificate le risposte sociali. Il volume osserva le mutazioni urbane che hanno coinvolto la città a partire dal secondo dopoguerra, conferendo comunque un'attenzione più mirata sia ai processi di mediazione tra centro e periferie, sia alla polivalenza dei più recenti percorsi di riqualificazione. Nel testo sono centrali due modi di osservare questi cambiamenti: uno è fornito dallo sguardo dei diversi gruppi sociali con le loro risposte esplorative (centri sociali, movimenti, tifoserie, culture musicali), l'altro guarda a una prospettiva di azione politica dove, ad esempio, la cura del verde urbano e l'uso di tecnologie ecocompatibili mirano ad aprire una porta propositiva verso un futuro prossimo. -
Riccardo Misasi. Un tributo
Un uomo colto, forbito, profondo pensatore, filosofo, economista e anche poeta, che destava ammirazione e stupore in tutti coloro che avevano avuto la fortuna di frequentarlo: questo era Riccardo Misasi, a cui questo volume intende offrire un tributo nel ventennale della scomparsa. contributi di Maurizio Misasi, Giuseppe Nisticò, Luca Marcora, Carmelo Pujia, Santo Strati, Pietro Rende, Gino Pagliuso, Ettore Bonalberti, Franco Cimino, Giuseppe Gargani, Mario Tassone, Eva Catizone, Pier Paolo Gualtieri, Giuseppe Mistorni, Eugenio Gaudio, Roberto Occhiuto. -
Migranti, territorio e lavoro. Le strategie d'integrazione
Alla fine del 2020, l’Italia aveva 5,2 milioni di stranieri regolarmente residenti e 80 mila ospiti dei centri di accoglienza. Come incide l’ordinamento giuridico sulla loro condizione? Se l’arrivo di migranti ha un impatto positivo sulla sostenibilità del welfare nazionale, come confermano i rapporti dell’Ocse, come le istituzioni ne promuovono l’integrazione sociale ed economica? Quanto conta la costruzione di rapporti dell’individuo con il territorio, il contesto lavorativo, i paesi e chi li popola? Quali strategie perseguire per realizzare in modo efficace e sostenibile i molteplici interessi pubblici e privati in gioco? Quale peso hanno le caratteristiche e le collettività regionali e locali sul piano della scelta e dell’attuazione delle strategie di integrazione? I contributi raccolti nel volume tentano di rispondere a tali domande, offrendo al contempo un quadro approfondito di un fenomeno complesso e più che mai decisivo in tempi di contrazione della natalità e di polarizzazione del dibattito pubblico. -
Gli inizi della riforma cappuccina in Calabria. Atti del 5º centenario (1518-2018)
Il volume raccoglie i testi delle relazioni tenute nel corso delle diverse giornate di studio promosse e organizzate dalla Provincia di Calabria dei Frati Minori Cappuccini sul tema Gli inizi della riforma cappuccina in Calabria, che si sono tenute tra Cosenza, Lamezia Terme e Belvedere Marittimo dal 14 maggio 2018 al 24 maggio 2019. L'anno 2018 è stato significativo per tutti i membri della Provincia: il Ministro provinciale fr. Pietro Ammendola, con Lettera Circolare del 22 aprile 2018 indirizzata a tutti i frati, ha indetto il V Centenario della presenza cappuccina in Calabria, sottolineando come il carisma cappuccino sia ""una ricchezza e un patrimonio spirituale inestimabile che appartiene alla nostra terra di Calabria"""". Gli eventi organizzati nel corso dell'anno celebrativo prevedevano giornate di studio volte a mettere in risalto come il movimento di riforma si proponesse di vivere intensamente l'originario ideale francescano di preghiera, fraternità, povertà e austerità, e manifestazioni religiose che consentissero a tutti di esprimere al meglio il proprio legame spirituale con il carisma dei Cappuccini di ieri, di oggi e di sempre. Gli Atti sono impreziositi da due contributi supplementari, che non sono stati presentati nel corso degli incontri di studio, ma che pure offrono interessanti informazioni sulla riforma cappuccina calabrese. La pubblicazione è inoltre accompagnata da una attenta raccolta di Brani scelti dalle antiche cronache sull'origine dei Cappuccini in Calabria e da un Repertorio iconografico che ripropone le tavole iconografiche dei primi frati calabresi tratte dai Flores Seraphici sive icones vitae et gesta virorum illustrium in eodem Ordine capuccinorum ed utilizzate nella Mostra di stampe allestita per ogni evento celebrato.""