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Nuove norme per le zone montane. Il DDL Montagna 2022
ll disegno di legge “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” (Atto della Camera n. 3628), attuativo dell’art.44, co.2, Cost., è consegnato, con questo testo, alla prossima legislatura. L’obiettivo strategico interessa tutta la nazione: per più della metà i comuni italiani sono comuni montani. Affermare «Io sono un Montanaro Italiano» e «Io resto in montagna» scioglie i confini della città in senso proprio e la proietta verso le aree rurali. Colma i divari. Unisce urbs e rus, aree urbane e aree rurali. Per realizzare il principio costituzionale di uguaglianza sostanziale nel lavoro, nella scuola, nella sanità, nei servizi, procedendo dalla perequazione fiscale, la Costituzione pone al legislatore un imperativo immediatamente vincolante: differenziare per rendere uguali in forza dell’equità. -
La Magna Grecia. Paesaggi e storie. Vol. 1-3
La Grande-Grèce di François Lenormant, con le sue ricchissime e variegate narrazioni diaristiche, è dedicata sì principalmente all'antichità magnogreca, ma si estende anche all'età bizantina e all'età moderna, fino all'Ottocento calabrese e meridionale, manifestando pure una sensibile e acuta attenzione allo spazio antropico e alle bellezze paesaggistiche, alle questioni economiche e sociali. L'opera, articolata in tre volumi, narra in questa prima parte – dopo Taranto, Metaponto, Eraclea e Siri – l'attraversamento della Calabria magnogreca e bizantina, da Sibari a Rossano e alla Valle del Neto. Il secondo volume è dedicato a Crotone e Squillace; il terzo riguarda l'ultima parte dell'itinerario, da Catanzaro a Nicastro, Pizzo, Monteleone e Mileto. L'intelligente curiosità dell'autore, sorretta dalla fluidità e dal fascino di una scrittura esuberante e rigogliosa, ha fatto sì che l'opera divenisse in breve un classico, adoperato come guida dai più importanti viaggiatori stranieri che visitarono la Calabria tra Otto e Novecento, come George Gissing e Norman Douglas. -
GeoTrade. Rivista di geopolitica e commercio estero (2022). Vol. 4: La bomba delle sanzioni. Una globalizzazione senza la Russia?
Rivista di Geopolitica e Commercio Estero. -
Una famiglia radicale
«L’arrivo di Wanda e Franco in paese, dopo il matrimonio celebrato a Bologna, in sordina, a un anno dalla mia nascita, fu un evento drammatico. La casa era deserta».rnrnI radicali degli anni Cinquanta e Sessanta non erano mondani né snob, non appartenevano a circoli elitari, e la sera non andavano a Via Veneto con Scalfari o Pannunzio. Eugenia Roccella racconta, con sagace umorismo, di radici isolane, di una famiglia tradizionale e un po’ stramba, confinata nella Sicilia più interna, e di un giovane provinciale che, finita la guerra, arriva in una città stimolante e colta come Bologna, diventa carismatico leader degli studenti laici, si innamora di una donna fuori dagli schemi, e si immerge nell’euforica impresa della costruzione di una nuova cultura politica. Ha intorno un gruppo di ragazzi geniali e di belle speranze, e un giovane e promettente seguace che si chiama Marco Pannella.rnL’autrice narra di quella che fu una vera e propria fucina di intellettuali, in parte destinata a divenire classe dirigente della prima repubblica, uomini della tempra di Sergio Stanzani, Gino Roghi, Tullio De Mauro, Gino Giugni, Sergio Castriota, Stefano Rodotà. Narra di incontri amichevoli e conviviali con artisti, scrittori, giornalisti tra i quali spiccano i nomi di Dacia Maraini, Pier Paolo Pasolini, Adele Cambria, Lino Jannuzzi.rnÈ il racconto di un’educazione laica e libertaria, di una famiglia insolita, di un Sessantotto diverso, fatto di digiuni e sit-in, femminismo e nuove libertà. Un romanzo memoir che getta nuova luce su un ambiente poco esplorato, persone che hanno fatto la storia dei diritti civili in Italia, ma la cui storia più intima pochi conoscono.""""|Libri"" -
Geopolitica dell'infosfera. L'eterna disputa tra Stato e mercato/individuo nel Nuovo Ordine Mondiale Digitale
Viene qui esaminata la Quarta Rivoluzione industriale che ha le sue caratteristiche propulsive nella digitalizzazione delle informazioni con metodi di contabilità decentrata e in linguaggio criptato e nel loro uso con metodi di iper-intelligenza artificiale; essa crea un mondo virtuale, chiamato Infosfera, in cui la realtà si va trasferendo a ritmo incessante dando vita a quella conosciuta come Metaverso. Il lavoro presenta anche un’analisi dei possibili sviluppi quantistici. Di questa Rivoluzione vengono esaminati i molteplici effetti sulle relazioni interne e internazionali, alla luce dell’eterna disputa tra Stati e individui, mediata dai mercati, che delineano un Nuovo Ordine Mondiale Digitalizzato. Ma la resistenza del Vecchio Ordine, come dimostrano le tensioni tra Stati Uniti e mondo islamico mai sopite, quelle con la Russia, esplose nell’invasione dell’Ucraina, e con la Cina, in bilico precario e pericoloso, creano una situazione complessa e difficile da governare tra potenze in cerca di prevalenza piuttosto che di convivenza pacifica. Emerge prepotente l’esigenza di un nuovo contratto sociale digitale all’interno dei Paesi che propizi un Ordine Mondiale basato su equilibri di potenza. Il lavoro affronta anche l’esame dei contenuti del problema etico della rivoluzione digitale dal punto di vista sia della visione cristiano-occidentale, sia di quella islamica e, più in generale, orientale. -
Protagonisti e antagonisti del Primato. Cristianesimo, poteri, istituzioni. Studi per Teresa Sardella
Fulcro della riflessione a più voci offerta dal volume, il Primato della chiesa romana costituisce un tema storico e storiografico dai numerosi livelli problematici, diacronico per eccellenza, straordinariamente longevo. Con saggi dedicati ad antichità, medioevo, età moderna, età contemporanea, la prima sezione presenta alcuni protagonisti, eventi e processi esemplari, in un vasto spettro geografico che ruota intorno a Roma e all'Occidente cattolico, ma si proietta anche oltre tali confini (gli autori nell'ordine sono: Ramón Teja, Emanuela Prinzivalli, Raffaele Savigni, Maria Clara Rossi, Paolo Cozzo, Giuseppe Ruggieri, Giovanni Vian). La seconda sezione, come suggerisce il titolo: Approfondimenti e ricerche in corso, raccoglie i contributi di studiosi di formazione più recente (Tiziana Danelli, Antonio Mursia, Maria Fallica, Francesca Campigli), che qui presentano risultati di approfondimenti sul tema o indagini in progress. La varietà di periodi, personaggi, questioni e fatti evocati, apre a lettrici e lettori quadri d'insieme o spiragli, mostrando fili e intrecci di una storia assai lunga, una storia ancora in gran parte da scrivere. -
Ferrante re di Napoli. Quando il potere era al Sud
Ferdinando I d’Aragona, detto comunemente Ferrante, è stato re di Napoli dal 1458 al 1494, un periodo cruciale nella storia della penisola italiana disseminata di Repubbliche e Signorie e in cui quello di Napoli era il solo Regno. Ferrante ebbe strette relazioni con alcuni personaggi di grande rilievo quali Lorenzo il Magnifico, Ludovico il Moro, Alessandro VI, nei confronti dei cui Potentati, come pure verso le Repubbliche di Genova e Venezia, esercitò una leadership in certi momenti così accentuata che a metà del 1480 – dopo avere domato la tracotanza baronale – si era diffusa la voce che aspirasse a diventare re d’Italia. Se tale disegno si fosse realizzato, Ferrante avrebbe potuto ad armi pari competere con le grandi monarchie nazionali (Francia, Spagna, Inghilterra) che stavano affermandosi in Europa in quel periodo e contrastare efficacemente l’espansionismo islamico. Nonostante il ruolo di primo piano, mancava un lavoro che ripercorresse la vita e l’opera di questo sovrano, la cui figura è strettamente intrecciata alle vicende italiane e mediterranee nel periodo di transizione dal Medioevo all’Età moderna. -
Sarti volanti
Un romanzo sull’amore, e, dunque, sulla morte. E sulla scrittura. Le vite parallele di una madre, Rosa, e di una figlia, Amélie, che non furono mai bambine e che erano, forse, la stessa persona. Due storie imperfette e difettose, “da aggiustare, correggere e rifinire”, come gli scritti degli altri, che Amélie riparava da studentessa e come gli abiti degli altri, che lei accorcia, allunga e restringe nel suo laboratorio di sartoria. Trenta “variazioni” su un tema, l’impossibilità dell’amore “vissuto”, accostate l’una all’altra, in quella misteriosa e lineare composizione, che, come la cucitura su una stoffa, è il flusso lineare di ogni vita. -
La rana e lo scorpione: ripensare il Sud per non essere né emigranti né briganti
Un appello alla mobilitazione civile e democratica per evitare che il Paese si spacchi. La metafora dantesca dei gironi infernali usata per classificare le responsabilità o irresponsabilità di Enti e persone. Senza sconti per nessuno e senza peli sulla lingua si chiamano in causa i tanti che a voce si dichiarano a favore del Mezzogiorno. Tra passato, presente e futuro si mette in evidenza come l'approccio verso le problematiche del Mezzogiorno sia stato sempre ""leggero"""". Sotto la lente il Governo Draghi e le ultime elezioni, parlando di quello che viene definito lo scippo del Recovery Plan, non dimenticando il fallimento della Lega, della """"rivoluzione""""” dei Cinque stelle e il fenomeno """"Reddito di cittadinanza"""". Uno sguardo alla prospettiva del Mediterraneo, una forte critica a una pubblicistica nazionale mirata a far sentire i meridionali inferiori. Infine, l'appello ai liberi e forti per evitare l'ipotesi Cecoslovacchia, o l'ipotesi Jugoslavia. O peggio l'ipotesi Catalogna. Prefazione di Massimo Villone. Postfazione di Gaetano Savatteri."" -
Un insegnamento per il futuro della nostra scienza. La mia testimonianza su Lord Patrick M.S. Blackett
La figura di Blackett è il motore e l’argomento iniziale del libro di Zichichi. Il fisico siciliano ebbe da giovane la fortuna di lavorare col già affermato professore inglese e di entrare nel circolo ristretto dei grandi padri della fisica moderna. Antonino Zichichi racconta storie e aneddoti, dipingendo, come in un quadro astratto, macchie di colore e di luce attorno a Blackett e ad altri attori che ha avuto modo di frequentare, alcuni dei quali anche in qualità di collaboratore. Questo è il motivo di maggiore interesse del libro. La notevole quantità di informazioni storiche e scientifiche, non sempre molto conosciute anche tra i colleghi e molte di prima mano, aiutano a comprendere personaggi e situazioni. Una memoria storica non generata da un mero osservatore imparziale, ma da un protagonista con le sue idee e la sua propria lettura dei fatti. -
Le emergenze energetiche tra crisi geopolitica e questione ambientale
Il presente lavoro offre alcune riflessioni in tema di policy per la sicurezza energetica e ambientale, assumendo una prospettiva complessa in cui l’analisi geo-economica si collega a quella dei rischi relativi alla cybersecurity nella connessione delle infrastrutture critiche energetiche e alle questioni ambientali. Nella prima parte dell’opera, curata da P. Manno, viene approfondito il tema della sicurezza energetica, definita e identificata quale interesse nazionale preminente per la sicurezza generale di un Paese cui fa seguito un focus sulla cybersecurity. La seconda parte del volume, curata da A. Uricchio, affronta i temi delle politiche fiscali per l’energia, attraverso l’analisi degli scenari normativi esistenti in materia e di quelli futuri in cui le scelte di carattere impositivo devono essere coniugati in senso funzionale con le politiche energetiche e ambientali, intese in senso sistemico e integrato. Tale prospettiva peraltro è fortemente promossa dalle istituzioni europee e trova ora una forte spinta propulsiva nella nuova formulazione dell’art. 9 della Costituzione che valorizza il diritto all’ambiente e quello al futuro delle nuove generazioni. -
Verso una scienza delle città. Il ruolo degli aggregati urbani frattali
La città intesa come luogo di valorizzazione della intelligenza collettiva dei suoi abitanti, invoca un salto di paradigma in grado di produrre una nuova visione della sua missione e la sua capacità di generare un ecosistema abilitante, basato sull’hardware fornito dalla nuova qualità degli spazi e delle infrastrutture e sul software costantemente aggiornato dalla cittadinanza attiva, ma soprattutto dotato di un nuovo sistema operativo costituito da un’urbanistica e da politiche urbane avanzate, capaci di rispondere alle mutate domande della contemporaneità. Una Urban Intelligence in grado di immaginare orizzonti più ampi di conoscenza e predizione, utili alla pianificazione e alla gestione urbana, capaci di costruire scenari più adatti a restituire la complessità della vita urbana. In sintesi, il lavoro di ricerca si pone l’obiettivo di proporre spunti di riflessione, in un’ottica legata alla teoria frattale e delle reti, che costituiscono un paradigma per indagare la varietà complessa e multiforme rappresentata dai sistemi urbani; un campo sperimentale fertile, sulla Città di domani, nell’intento scientifico di individuare i diversi e molteplici elementi di conoscenza, nonché di analisi predittive. Presentazione di Alessandro Bianchi. Postfazione di Antonio Leone. -
Il futuro delle professioni. Come la tecnologia trasformerà il lavoro dei professionisti
Questo libro predice il declino delle professioni per come le conosciamo e descrive le persone e i sistemi che le sostituiranno, in un futuro sempre più prossimo. Nella società aumentata di Internet, secondo Richard e Daniel Susskind, gli “intermediari” della conoscenza, cioè figure quali medici, insegnanti, contabili, architetti, consulenti, avvocati e altri tipi di professionisti del Ventesimo secolo, dovranno trasformare il proprio modo di lavorare. Il futuro delle professioni spiega come le tecnologie sempre più capaci metteranno a disposizione di tutti la “competenza pratica” dei migliori specialisti, a basso costo e senza interazioni faccia a faccia. Gli autori sfidano il “grande patto”, l’accordo grazie al quale in passato sono stati riconosciuti i monopoli ai professionisti. Sostengono che le professioni attuali sono opache e non più abbordabili e che la competenza dei professionisti migliori è al servizio solo di pochi. Il libro solleva importanti questioni pratiche e morali: in un’era in cui le macchine possono superare gli esseri umani nella maggior parte dei compiti, quali saranno le prospettive di lavoro? Chi dovrà possedere e controllare le competenze online? Quali compiti rimarranno riservati esclusivamente alle persone? -
Interdittive antimafia e controllo giudiziario. Atti del Convegno di studi (Catanzaro, 23 giugno 2022)
Il tema delle misure amministrative e giudiziarie di contrasto all’ingerenza delle organizzazioni criminali nelle attività imprenditoriali è di forte attualità e presenta ancora ambiti non compiutamente esplorati. Il perimetro di svolgimento dell’attività amministrativa nell’adozione delle interdittive appare ormai ampiamente definito, anche a seguito di una accorta opera giurisprudenziale di tipizzazione degli elementi prognostici “a condotta libera”, che ha consentito di individuare un nucleo consolidato di situazioni indiziarie e, in tal modo, di superare il deficit di tassatività della fattispecie denunciato anche dinanzi alla Consulta. Permangono alcune incertezze e conseguenti divergenze di valutazione in tema di rapporto tra informative e controllo giudiziario, che involge l’attività del tribunale penale della prevenzione e vede costantemente impegnato il giudice amministrativo. Le incertezze emergono, non solo in sede amministrativa, sull’applicazione dei nuovi istituti del contraddittorio procedimentale e della collaborazione preventiva introdotti dalla novella del 2021 al codice antimafia, ma anche riguardo agli effetti dell’ammissione al controllo giudiziario sul processo amministrativo di impugnazione della misura e, sul piano sostanziale, in ordine all’ammissione a controllo nei casi di interdittiva emanata in sede di aggiornamento o nei confronti di soggetti che non svolgono attività di impresa, o ancora, all’applicabilità dell’istituto al diniego di iscrizione nella white list, o alla possibilità di adottare nuova interdittiva in ipotesi di esito favorevole del controllo giudiziario. Al dibattito su questi temi ha inteso contribuire l’Avvocatura dello Stato di Catanzaro con l’organizzazione del convegno di studi, quale proficua occasione di confronto tra avvocati dello Stato e del libero foro, magistrati amministrativi e penali, rappresentanze associative del sistema imprenditoriale, senza che manchi la voce di chi in sede amministrativa è chiamato ad operare il corretto bilanciamento di valori costituzionalmente tutelati. -
Amica Sofia Magazine (2022). Vol. 2
La rivista è uno strumento di ricerca per la filosofia proposta nei contesti dove la filosofia non è ancora arrivata, dalla Scuola Primaria agli Istituti tecnici. Svolge la sua ricerca nella scuola stessa e nell'Università. Si propone sempre di essere la voce di molti maestri che ragionano con i bambini in maniera complessa, sperimentando la strada della filosofia attraverso la domanda, senza per questo stabilirne dei canoni specialistici. La rivista pubblica esperienze di maestri che già attuano la filosofia nelle loro classi e raccolgono i pensieri e le domande dei bambini. Inoltre cerca di essere uno strumento critico in questo settore, dando consigli bibliografici nelle sezioni ""Recensioni e Ferri del Mestiere"""". Un'ampia sezione è dedicata alla filosofia civile, che indaga il pensiero nei luoghi più difficili dell'esistenza: carceri, ospedali… Amica Sofia, lungo la strada delle pratiche filosofiche, mantiene sempre il confronto con la ricerca che in questo settore viene svolta all'estero in una sezione ad essa dedicata."" -
Rigenerare fiducia. Rapporto Lombardia 2022
Dopo la scossa della pandemia, la Lombardia è chiamata a ricostruire un percorso di nuova normalità (new normal) facendo leva sulla resilienza che ha dimostrato il sistema economico e sociale in questo difficile biennio. Vanno messe a frutto le lezioni apprese dalla pandemia e consolidati quei cambiamenti positivi (in particolare sul fronte della digitalizzazione) che hanno consentito alla Lombardia di riprendere con rinnovato slancio il percorso di crescita sostenibile e di transizione ecologica. Allo stesso tempo, lo scenario post pandemico evidenzia come siano presenti e radicate alcune fragilità che assumono contorni diversi (materiali, educativi, sociali) che nei prossimi anni rischiano di allargarsi, minando la coesione sociale e alimentando la sfiducia. Il Rapporto Lombardia 2022, giunto alla sua sesta edizione, va letto anche in questa chiave. Non si tratta solo di fare il punto della situazione, di fotografare lo stato dell’arte della sostenibilità in Lombardia e il libello di attuazione degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E nemmeno di limitarsi a verificar la funzionalità di alcune policies di fronte a problemi diventati di colpo più grandi e complessi anche solo rispetto a due anni fa. Piuttosto, si tratta di entrare nel merito di questi problemi cercando di capire come la politica e le istituzioni in generale possono aiutare a rigenerare fiducia per affrontare sfide che, come quella demografica, pur traguardando risultati nel lungo periodo, richiedono risposte immediate. PoliS-Lombardia – Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia – ha come mission il servizio e l’accompagnamento alla implementazione (e valutazione) delle politiche della Regione Lombardia, con particolare riferimento agli aspetti economici, sociali e territoriali. Prefazione di Giovanni Beretta. -
Potere e memoria. Federico Campbell e Leonardo Sciascia
Federico Campbell (1941-2014) è stato un giornalista, narratore, saggista ed editore messicano. Quando scoprì i romanzi di Leonardo Sciascia, nel 1978, lo scrittore siciliano diventò per lui un punto di riferimento imprescindibile. Si conobbero di persona nel 1985, a Palermo: fu l’inizio di una bella amicizia, testimoniata dal carteggio qui riprodotto. Questo volume offre una lettura delle maggiori opere di Campbell a confronto col maestro siciliano: potere e memoria sono, infatti, due parole-chiave dell’opera dei due scrittori. I grandi temi di interesse, gli spunti di riflessione sulla politica e sulla società, l’instancabile vena critica e polemica accostano Campbell a Sciascia e rappresentano un ponte fra letterature, storie e culture. Del resto Campbell pubblicò nel 1989 La memoria di Sciascia: una raccolta di articoli che viene considerata tra le migliori introduzioni alla figura dell’autore di Racalmuto. -
Organizzare e innovare le dinamiche aziendali. Relazioni, tecnologie, welfare
Il presente lavoro prende spunto dalle attività di ricerca teorica e applicativa portate avanti dagli autori da tempo, grazie al confronto avviato e continuo con i colleghi del Gruppo di Ricerca di Organizzazione Aziendale dell’Università Magna Græcia di Catanzaro. L’obiettivo è stato quello di evidenziare, da un lato, le principali sfide presenti alle organizzazioni – pubbliche, private e no-profit – rispetto ai cambiamenti in atto nei contesti, focalizzando le attenzioni sul ruolo importante delle nuove tecnologie e rispetto al nuovo driver della sostenibilità, con quanto richiesto e considerato rilevante per le persone, nella gestione delle nuove complessità. Dall’altro, in stretta liaison con quanto evidenziato nelle riflessioni teoriche, rappresentare alcune esperienze rilevanti sviluppate da organizzazioni private e/o pubbliche, attraverso la metodologia dei cases studies. Analisi teorica ed empirica insieme aiutano nella comprensione dei fenomeni organizzativi complessi. -
Una posizione sociale
Confinato nel microcosmo molisano di Casacalenda, il giovane protagonista Massimo Niro cerca di «dare un senso alle voci dell'infanzia» attraverso una scrittura fatta di flashback, monologhi interiori, cantilene, testi di musica jazz improvvisati dal nonno (ombrellaio girovago) in ricordo dei tempi americani, quando era stato testimone dell'eccidio di New Orleans. Un teatro di passioni terragne dove scorrono personaggi eccentrici e vicende peccaminose, forestieri enigmatici e padri inadeguati. Dove è costante la febbrile ricerca di un ruolo e di una dimensione dello stare al mondo. Anche se poi, «quando si è raggiunta la coscienza di ciò che si è, quindi il terrore della completa vuotaggine, del non-senso, anche la posizione sociale – difesa o ambita – si sfascia ai nostri occhi». -
Le dimensioni dell'architettura
Le dimensioni dell’architettura è un omaggio a Bruno Zevi, figura di spicco del Novecento italiano e co-fondatore della Fondazione Aldo Della Rocca. Omaggio che si dispiega nella prosecuzione delle sue ricerche sulla comprensione dell’arte architettonica, sancite attraverso il saggio Saper vedere l’architettura. Le analisi di Zevi volte a individuare la dimensione che supera la quarta, il tempo, fondano sulla consapevolezza che le quattro dimensioni non siano sufficienti a contenere lo spazio interno (dell’architettura), quello spazio che non può essere rappresentato compiutamente in nessuna forma, che non può essere appreso e vissuto se non per esperienza diretta. Riconoscendo che l’architettura vera deriva dalla ricerca della bellezza, dall’analisi dei principi fisici che coinvolgono spazio, tempo, velocità, accelerazione e gravitazione, dal richiamo ai valori della sensorialità e della memoria percettiva, l’autore del volume Le dimensioni dell’architettura individua altri due elementi misurabili che identifica nella quinta e nella sesta dimensione: parti attive dell’architettura, perché solo attraverso esse l’oggetto formale può essere goduto, capito, fruito e amato. Poi, dispiegando alcune analisi sui rapporti inscindibili tra le sei dimensioni, fin dalla fase di concepimento dell’idea architettonica, introduce esempi di lettura interpretativa.