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Fiaccole, non vasi. Confronto critico sulla scuola di oggi e, soprattutto, quella di domani
Rigido nozionismo, competitività tra studenti, livelli di ansia scolastica tra i più alti al mondo, incapacità di generare passioni e interessi: sono solo alcune delle criticità a cui l’attuale modello didattico italiano è urgentemente chiamato a porre rimedio. Fiaccole, non vasi si propone dunque di individuare soluzioni utili al rilancio del nostro sistema educativo affinché i docenti vengano finalmente messi in condizione di ispirare i propri allievi, forgiandone tanto il carattere quanto lo spirito critico. In gioco non c’è solo la preparazione, ma anche la maturazione individuale dei ragazzi, futuro di questo Paese. Da qui il contributo di autorevoli esperti provenienti da diversi ambiti: Annamaria Berenzi, Eugenia Carfora, Lorella Carimali, Alessandro de Concini, Umberto Galimberi, Nicolò Govoni, Sandro Marenco, Carlo Mazzone, Deanna Michelini, Daniele Novara, don Marco Pozza, Matteo Saudino ed Elena Ugolini. Prospettive eterogenee per stimolare riflessioni e affrontare l’argomento da molteplici angolazioni, dando vita a un confronto a distanza che ha fatto germinare idee, spunti, suggerimenti e linee guida per edificare l’istruzione del domani. -
Family business: costruire un futuro sostenibile. Dialoghi fra imprenditori e accademici
Quest’opera celebra il quarto di secolo dalla fondazione dell’Associazione Italiana delle Azienda Familiari (AIDAF). Non ha uno sguardo retrospettivo né è un racconto del passato. È un saggio sul futuro che prende forma di dialogo fra aziende familiari e accademia italiana per esplorare il mondo del family business, combinando rigore con pragmatismo. Spunti concreti di riflessione per costruire prima e preservare poi continuità e sostenibilità del sistema famiglia-azienda. Il dialogo si compone di venticinque lettere e relative risposte, raggruppate in cinque sezioni: famiglia, proprietà, giovani, impresa e sostenibilità. Da una parte, gli imprenditori associati a AIDAF formulano un quesito sul family business nella forma di lettera all’accademico che, in risposta, elabora un breve saggio. Si affrontano questioni ricorrenti o classiche, come il passaggio generazionale, che temi del dibattito più contemporaneo, come la sostenibilità e la gestione di grandi famiglie imprenditoriali. Il saggio non è rivolto solo agli associati AIDAF. È stato curato per intavolare una conversazione con coloro che sono soci di aziende familiari; con le nuove generazioni; con gli imprenditori; con i manager e i professionisti che collaborano con le aziende familiari; con gli studenti; con i cultori della materia o, più semplicemente, con coloro che esprimono curiosità sul mondo del family business. Come in ogni dialogo, anche in questo la speranza è di stimolare un interesse a proseguire nello scambio di vedute, esperienze e conoscenze oltre le pagine dell’opera, ricordando che la vivacità e eccellenza del tessuto delle aziende familiari è fondamentale per sviluppo di un Sistema Paese. -
L' equivoco della responsabilità sociale delle imprese
Può esistere una ""responsabilità sociale delle imprese"""" che coniughi etica e profitto economico? Quali sono i fattori dell'esperienza sociale, economica e politica in grado di spiegarla? Sono sufficienti tali fattori per realizzare un agire responsabile o questo resta una dichiarazione di principio da parte delle imprese più strategicamente orientate? E soprattutto: qual è la razionalità oltre il mutamento e con quali risultati effettivi? L'ipotesi interpretativa da cui muove il volume cerca di fornire una risposta a questi interrogativi. I fenomeni che vanno sotto il nome di globalizzazione, complessità, economicismo, postfordismo, deistituzionalizzazione, società dell'informazione e tecnologicamente avanzata, come la figura emergente del """"consumatore cittadino"""", sicuramente rimettono in discussione gran parte delle dinamiche costitutive del moderno ordine sociale ed economico. Ognuno di questi fattori """"strutturali"""" è in grado di incidere in maniera determinante sulle condizioni di realizzazione della RSI, spiegandone i meccanismi costitutivi essenziali sul piano esperienziale, come l'insistenza conoscitiva sul piano analitico. D'altro canto, però, queste forze non sembrano in grado di realizzare il felice e atteso connubio tra etica ed economia che rimane smorzato nelle sue potenzialità e incapace di tradursi in realtà di fatto. Il mutamento sperato, e per certi versi innestato, diviene lettera morta se la razionalità che c'è dietro ridefinisce solo apparentemente il rapporto tra valore economico e valore sociale, e se quest'ultimo viene riconosciuto e negato al tempo stesso, come il concetto. di """"disconferma"""" ben esemplifica. La RSI svela un quesito centrale per lo sviluppo economico e per il successo delle imprese ma non lo risolve in senso costruttivo e, così facendo, lascia se stessa e l'esperienza cui attinge nell'""""equivoco"""": il valore sociale deve essere soltanto drenato o, invece, anche riprodotto? Introduzione di Paolo De Nardis."" -
Slovak studies. Rivista dell'Istituto Storico Slovacco di Roma (2022). Vol. 1-2
Rivista dell'Istituto Storico Slovacco di Roma. -
Scoprirsi italiani. I viaggi delle radici in Italia
I viaggi (o turismo) delle radici sono i viaggi che compiono gli emigranti e i loro discendenti verso il luogo d’origine. Essi rappresentano un’importante chiave di volta nel rilancio turistico, e non solo, dell’Italia post Covid-19. Ma cosa intendiamo per turismo delle radici? Quali sono i luoghi delle radici? Chi e cosa cerca il viaggiatore delle radici? Quanti viaggi delle radici esistono? A questi e ad altri interrogativi rispondono Gabrieli, Giumelli, Licata e Sommario con questo libro, frutto di una ricerca appassionata e pluridisciplinare basata su un approfondito questionario somministrato nelle aree interessate dall’emigrazione italiana. Una guida indispensabile per comuni, istituzioni italiane ed estere, agenzie turistiche e, soprattutto, l’occasione per portare al centro dell’attenzione le storie dei 30 milioni di Italiani (e dei loro 50 milioni di discendenti) che negli ultimi 150 anni hanno lasciato l’Italia, perché “Si va da dove si viene” e, come dice Vito Teti nell’intervista contenuta in questo volume, perché «partire, restare e tornare sono termini assolutamente inseparabili, non possono essere scissi». -
Un ponte tra vecchia e nuova Italia. La Consulta Nazionale (1945-1946)
Tra l’autunno del 1945 e la primavera del 1946, la Consulta Nazionale ha rappresentato il primo luogo di incontro tra formazioni e generazioni politiche vecchie e nuove e, anche per questo, tra loro molto distanti. In questa sede, sulla scorta di un confronto talvolta anche molto aspro, ma sempre leale sugli obiettivi di fondo, esse hanno finito in realtà per trovare una mirabile sintesi politica, che è poi culminata nella stesura della Costituzione. Proprio alla Consulta cioè, dove per la prima volta, dopo la Liberazione, vennero affrontate questioni nodali definite e risolte poi alla Costituente, sono maturati i presupposti politico-cultural-istituzionali della nuova Italia repubblicana. Ripercorrerne in modo puntuale l’esperienza, finora poco considerata, risponde così non solo all’esigenza di colmare una lacuna storiografica ma anche al bisogno di gettare nuova luce su alcuni passaggi fondamentali della transizione costituzionale italiana. -
Dal bello al sublime. La nascita del gusto per la natura selvaggia
A lungo i luoghi più selvaggi e inospitali del globo terrestre hanno rappresentato soltanto un oggetto di terrore, avversione o totale disinteresse. Montagne e deserti, foreste e oceani sono stati da sempre banditi dalla sfera del bello e del buono. Ma sul finire del '600 si assiste, in Europa, alla nascita di un'inspiegabile attrazione per i loci horridi, un gusto del tutto nuovo per l'informe e il terribile: un'esperienza estetica; il ""sublime"""", come Edmund Burke la consacrò; fondata su un piacere negativo, problematico, che attrae e respinge, esalta e atterrisce, e ha radici negli abissi dell'animo umano. Oggi, di fronte a una Natura offesa, che ha perduto ovunque la sua """"terribile maestà"""", è ancora possibile fare esperienza del sublime?"" -
Io, l'uomo dei mille trailer
«Il cinema è sogno, immaginazione. Lui ne ha alimentato, per oltre mezzo secolo, desiderio, aspettativa, curiosità. Figura conosciuta professionalmente solo agli addetti ai lavori, Miro Grisanti è stato, a nostra insaputa, il responsabile di innumerevoli battute e stacchi di montaggio che nel buio sacrale della sala cinematografica, o attraverso i ripetuti passaggi televisivi, sono rimasti impressi nella memoria collettiva. Col suo lavoro di trailer maker (o trailerista, all’italiana), Grisanti ha infatti rielaborato i film destrutturandoli e ricomponendoli in una sintesi, di durata variabile dai novanta ai quindici secondi (a seconda della destinazione d’uso), volta a colpire anche lo spettatore più distratto o smaliziato, per convincerlo ad andare al cinema. Una vera e propria riscrittura cinematografica, finalizzata a valorizzare il contenuto del film da promuovere, ma anche a depistarne il percorso narrativo e a dissimulare le atmosfere al fine di non rivelare troppo della trama, o talvolta per mostrare i pochi elementi attrattivi, quando, proprio per la sua indiscutibile capacità, veniva chiamato a salvare film impresentabili. Un mestiere ibrido fra il montatore, il regista e il pubblicitario con “licenza di tradimento”, che Grisanti ha svolto indefessamente per più di cinquant’anni al servizio della Settima Arte a tutto tondo. Dal cinema di Visconti agli horror, da Pasolini alle commedie, da Ferreri alle parodie, ha realizzato più di mille trailer…anzi “prossimamente”, come si chiamavano negli anni Sessanta quando ha iniziato la sua carriera. Un magnifico caleidoscopio di azioni, musiche, titoli e colori, che, grazie alle soluzioni grafiche, gli effetti in truka (ora al computer) e un montaggio sincopato, sono diventate vere e proprie opere d’autore in miniatura e, insieme, prologo sempre più organico allo spirito della pellicola» (Fabio Micolano). Con due note di Aurelio e Luigi De Laurentis. -
L'eroe criminale. Stepan Bandera e il nazionalismo ucraino
Eroe nazionale, «martire della libertà», simbolo della lotta per l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina per alcuni; criminale di guerra, filonazista, sterminatore di polacchi ed ebrei per altri, Stepan Bandera, «padre» del nazionalismo ucraino moderno, divide ancora oggi l’opinione pubblica, in Ucraina e non solo. Alla figura di questo «eroe criminale», tornata in auge nel corso della cosiddetta «Rivoluzione di Maidan» o «Euromaidan» del 2014, grazie alla rievocazione e alla celebrazione, anche simbolica, compiute dai due principali movimenti ultranazionalisti ucraini di estrema destra, Svoboda e Pravyj Sector, oggi protagonisti, con il battaglione «Azov», della resistenza nei confronti dell’invasore russo, è dedicato questo libro di Marco Fraquelli. Un saggio agile, seppure approfondito, che, insieme alla narrazione delle vicende biografiche di Bandera, ci permette di conoscere più da vicino la nascita e lo sviluppo del nazionalismo in Ucraina nel ventesimo secolo, dal primo dopoguerra alla Guerra fredda al fenomeno «Maidan», consentendoci di comprendere meglio alcuni importanti aspetti dell’attuale fase delle vicende ucraine. -
I politici e la politica in Calabria e in Sicilia. Come cambia la rappresentanza nei sistemi regionali
Il libro presenta i risultati di una ricerca sui fenomeni di personalizzazione della politica e di disintermediazione della rappresentanza condotta in Calabria e Sicilia. Il lavoro analizza i cambiamenti nel profilo dei consiglieri regionali nell’arco di tre legislature, relativamente ai caratteri socio-anagrafici, al legame con i partiti e alle modalità di interazione con gli elettori. In entrambe le regioni sono state riscontrate rilevanti trasformazioni riguardo alla socializzazione politica e all’accesso alla rappresentanza, alle risorse utilizzate per la costruzione e il mantenimento del consenso, alle modalità di conduzione delle campagne elettorali, alla comunicazione politica attraverso i social media. Tali tendenze si inseriscono nel solco dei cambiamenti in atto nelle democrazie occidentali, sebbene nei contesti studiati tendano a manifestarsi come continuazione delle tradizionali modalità di acquisizione e gestione del potere, coniugandosi con nuove dinamiche populistiche. -
Symphonia trinitatis. Trinità, identità e relazione nell'itinerario teologico di Ildegarda di Bingen
Viene qui illustrato un ricco Status quaestionis che, dopo aver riassunto lo stato delle edizioni critiche e della letteratura scientifica del secolo scorso, si concentra sulla situazione degli studi del primo ventennio degli anni Duemila. Tre capitoli centrali, che rappresentano la vera e propria dorsale del volume: il secondo è dedicato al momento iniziale in cui viene ricevuta la rivelazione mistica, il terzo, cuore del percorso mistico ildegardiano, descrive il significato del cammino di perfezionamento individuale e comunitario che (ri)conduce alla gioia edenica e il quarto è dedicato proprio a questa dimensione di gaudium e iubilus. A chiusura dello scritto un capitolo in cui è proposto un confronto con l’esperienza del Liber Novus dello psichiatra Carl Gustav Jung (1875-1961). -
Le imprese estere in Italia: il ruolo nelle economie regionali
Il campo di azione delle imprese multinazionali è allo stesso tempo globale e locale. Gli impianti produttivi delle multinazionali, infatti, hanno le radici in territori con i quali scambiano risorse tecnologiche, talenti e conoscenze. Nel quotidiano svolgimento della propria attività economica, le sedi locali delle imprese estere in Italia potranno contare su relazioni stabilite con fornitori, clienti, lavoratori e altri stakeholder che condividono l’appartenenza ad uno stesso territorio. Il volume approfondisce il rapporto tra le multinazionali estere e i territori regionali, con particolare riferimento alla dimensione degli asset intangibili (sviluppo del capitale umano, propensione ad innovare, attività di ricerca e sviluppo), che affiancano il capitale tangibile e rappresentano un vero e proprio patrimonio strategico che garantisce un vantaggio competitivo all’impresa. La prima parte del volume è dedicata all’analisi strutturale della distribuzione territoriale delle imprese multinazionali a capitale estero in Italia, mentre la seconda parte è dedicata a brevi schede regionali, che riportano i dati sulla presenza delle imprese estere in ciascuna regione e il loro peso sull’economia locale. -
Spazi e linguaggi «di moda». Ricerche sull'«homo vestiens»
Cos’è che rende Moda la moda? Di certo le straordinarie capacità creative e innovative di maison, grandi e piccoli marchi, geniali sarti e stilisti, sapienti mani e super attrezzati laboratori. Altrettanto rilevante a costruzione linguistica che, dalle cartelle-stampa delle sfilate e dalla pubblicità, si dipana attraverso una miriade di spazi testuali iconico-verbali. A confezionarli insieme in un’unica stoffa arlecchina, che assembla neologismi e bislacchi amalgami, esotismi ed eco-tecnicismi, perle retoriche e colloquialismi, la nostra stupefacente capacità di rappresentazione concettuale del mondo. È per questo che un nastro di seta e tulle, intrecciato con perline e strass, in copertina sembra evocare un paesaggio, mentre capovolto rivela i tratti di un viso. Le diverse potenzialità combinatorie di questo genere di imbastiture e fili discorsivi, però, non seguono qui un criterio estetico, quanto la necessità di cominciare a inventariare forme e norme della grammatica spazio-cognitiva dell’arte di abbigliarsi. -
Le belle costruzioni hanno fatto il loro tempo. Il cinema di Mauro Bolognini
Regista prolifico e facilmente riconoscibile dal punto di vista stilistico, quindi altrettanto facilmente etichet tabile e immediatamente etichettato (e travisato), Mauro Bolognini è stato invece una personalità contraddittoria, moderna a dispetto delle apparenze. È il regista dello scorrere del tempo, delle età di crisi, ma soprattutto una figura centrale per la nostra cinematografia, e non solo: come molti altri artisti del XX secolo dimostra una particolare vocazione multimediale ed è uno dei grandi tramiti della nostra cultura, uno di quei necessari collanti tra pra- tiche alte e basse, capace di mettere in comunicazione mondi diversi (Moravia, Pasolini, Pratolini, Brancati, Totò, Steno, Tognazzi, tra gli altri) e differenti forme di espressione. Fu un ribelle a suo modo, un toscano che sorrideva e che non aveva mai perso il gusto del gioco, nemmeno dopo essere diventato una personalità di spicco del cinema italiano. La divorante vitalità professionale dell'artista è ricostruita in questo libro attraverso il filo rosso del suo rapporto con gli intellettuali del tempo, fonte inesauribile di ispirazione e confronto, per un percorso tra i più originali e anticonformisti del cinema italiano. -
Andata in porto. Gioia Tauro. La sfida vincente
Il volume apre alla conoscenza del porto di Gioia Tauro, possente leva per lo sviluppo e la coesione Nord/Sud e illustra le ragioni di un primato, le difficoltà successive, gli ostacoli burocratici, gli attacchi mafiosi e oggi le possibili affascinanti prospettive di ulteriore sviluppo. Il 25° anniversario di una sfida vincente è l’occasione per discutere non solo di un porto, ma delle potenzialità straordinarie che dal Mezzogiorno si prospettano per l’Italia e l’Europa. Con 3.500.00 teus movimentati il porto di Gioia Tauro è di nuovo il “cancello d’Europa nel Mediterraneo” proprio mentre l’Italia è obbligata a ridefinire strategie geopolitiche in quest’area del mondo, per reagire ai danni delle guerre e delle pandemie, dare credibilità alla tutela della salute e dell’ambiente, aprire nuovi scenari per l’energia, la cooperazione e la pace. L’autore coniuga al fascino del racconto originali proposte di sviluppo, invoca la massima trasparenza nella gestione delle risorse, prospetta ai giovani talenti una ragione in più per restare in Calabria ed essere europei. Il libro si apre con la prefazione del Comandante del Porto, contiene gli interventi dei principali protagonisti pubblici e privati impegnati nell’area, i contributi di esperti e la postfazione del Presidente e del Direttore della Svimez. Prefazione di Vincenzo Zagarola. Introduzione di Michele Albanese. Postfazioni di Adriano e Giannola e Luca Bianchi. -
Memorie di un ragioniere generale tra scena e retroscena
Un Ragioniere Generale dello Stato di lungo corso, ancora oggi ricordato per l’autorevolezza, l’imparzialità e la stima trasversale di cui ha sempre goduto, Andrea Monorchio, incalzato dalle riflessioni e dagli spunti di un altro civil servant e scrittore di lungo corso, Luigi Tivelli, racconta un quarantennio di vita politica, istituzionale ed economica italiana. Ne risulta uno spaccato sobrio, ma rappresentato in modo plastico, indubbiamente utile ed interessante per i lettori. Un quadro in cui emerge in modo originale la caratteristica di vari presidenti del Consiglio e ministri del tesoro che si sono succeduti, accoppiato a un’analisi puntuale dei più significativi eventi della vita istituzionale ed economica del Paese. Andrea Monorchio, che non ha mai amato calcare troppo la scena e che ha sempre praticato un certo riserbo di fondo, illumina nel libro, incalzato da Tivelli, oltre agli aspetti significativi relativi agli anni vissuti in una posizione di assoluto rilievo, vari episodi e aneddoti delle vicende istituzionali ed economiche che aiutano a meglio comprendere i passaggi difficili e complessi vissuti dal nostro Paese nell’arco dell’ultimo quarantennio. Ne emerge un libro che è una piccola miniera di spunti, riflessioni e retroscena sulla storia e le vicende degli anni postbellici fino ai giorni nostri. Un libro per tutti, che riesce a raccontare in forma lineare, semplice e divulgativa anche le questioni e i passaggi più complessi della vita economica e istituzionale italiana. -
Sull'Appennino calabrese
Quella calabrese è la parte finale del viaggio che James Maurice Scott compie, a più riprese, lungo tutta la dorsale appenninica negli anni ’60 del Novecento. Un itinerario percorso quasi completamente a piedi descritto nel volume edito nel 1073 dall’editore inglese Geoffrey Bles, dal tiolo ""A walk along the Appennines"""", del quale proponiamo per la prima volta in italiano le pagine dedicate alla Calabria. Scott fu un grande esploratore, prese parte ad alcune tra le più significative spedizioni compiute nel secolo scorso e, con lo stesso spirito di curiosità e avventura, intraprese il viaggio di scoperta della parte più meridionale dello Stivale. Il racconto di questo moderno “pedestrian tour”, che si svolge sulla scia dei grandi viaggiatori stranieri del Grand Tour, è ricco di simpatici aneddoti resi ancora più irresistibili dal sagace humor britannico dell’autore. Prefazione di Francesco Bevilacqua."" -
Dieci anni di solitudine. Memorie di un eretico di sinistra
Il testo riassume l’esperienza politica dell’autore nei dieci anni di sua presenza in Senato e nei cinque anni, in cui è stato presidente della provincia di Lecce, militando nello stesso partito politico: PCI, PDS, DS. Nei ruoli di Presidente della Giunta per le immunità del Senato e della Commissione bicamerale di inchiesta sul terrorismo e le stragi ha maturato pensieri autonomi sulla rivoluzione giudiziaria italiana (di cui ha individuato meriti ed eccessi) e sugli anni di piombo, assumendo posizioni non coincidenti con quelle del suo partito. Ha vissuto quindi una difficile situazione di solitudine in un altalenante rapporto con Massimo D’Alema, suo leader di riferimento. Nei cinque anni di presidenza della Provincia di Lecce è stato circondato da un crescente consenso, finalmente riconosciuto dagli ex comunisti come parte di una stessa famiglia. Prefazione di Mario Caligiuri. -
Lo sport e la cultura: strumenti per migliorare il benessere sociale. L'importanza degli investimenti pubblici
Il libro rileva come lo sport e la cultura siano strumenti importanti per la crescita di una persona e come possano aiutare i rapporti sociali migliorando complessivamente il benessere sociale. I dati evidenziati nel volume mostrano quanto lavoro ancora ci sia da fare per raggiungere l'obiettivo di creare delle ""Infrastrutture sociali"""", come ad esempio con il progetto """"Sportnovemuse"""", adeguate ai bisogni di una società in continua trasformazione. In particolare, per aiutare l'anello debole della catena, si indica dove intervenire per poter colmare queste rilevanti lacune, mostrando l'importanza dello sport sia dal punto di vista culturale che dei valori che è in grado di trasmettere. Sport e cultura sono due importanti strumenti che permettono di conoscere noi stessi per dare un senso alla vita in armonia con il prossimo e con la natura. Prefazione di Mario Baldassarri."" -
Al di fuori di sé. Riflessioni sulla vita in Cristo
Il volume accosta il mistero della vita in Cristo con uno sguardo selettivo, che dipende dal percorso spirituale dell’Autore e dal suo orientamento teoretico, cresciuto alla scuola dei padri greci e dei loro sviluppi nella riflessione dell’Oriente bizantino e slavo. Muovendosi nel solco di queste due traiettorie, tra loro inestricabili, il volume vuole mostrare che senza l’Altro noi non viviamo e che l’Altro è essenziale alla verità della nostra esistenza. Nella prospettiva del volume, l’esistenza radicata nell’alterità di Cristo è ad un tempo strettamente dipendente da Cristo e radicalmente svincolata da ogni altra forma di dipendenza. La dipendenza da Cristo impegna l’esistenza umana in un percorso di progressiva consegna delle proprie risorse, della propria libertà e anche delle proprie debolezze alla presenza vitale di Cristo in noi.