Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 661-680 di 10000 Articoli:
-
Forme del sapere e struttura della vita. Per una storia del concetto di Weltanschauung. Dopo Dilthey
Il concetto di Weltanschauung, pur essendo stato largamente utilizzato, spesso in modo fin troppo disinvolto, in diversi ambiti della cultura contemporanea, assai raramente è stato reso oggetto di una più precisa classificazione semantica. Il presente lavoro, anche alla luce di una tale situazione, intende ripercorrere alcune delle principali tappe di affermazione e di diffusione di tale concetto nella Germania otto-novecentesca, per cercare di chiarire le diverse, considerevoli sfumature con le quali esso è stato via via utilizzato. L'analisi si snoda lungo alcune direttrici considerate paradigmatiche e assunte come termini di riferimento di un percorso che, muovendo da Kant e giungendo fino a Dilthey, coinvolge segmenti interdisciplinari spesso compositi ed eterogenei, che vengono qui posti in evidenza e discussi, per tentare una prima ricognizione in un ambito che appare tanto fecondo quanto di complicata definizione. -
Biografia della ragione. Saggio sulla filosofia politica di MacIntyre
La posta in giocò in questo volume è la possibilità, nel nostro particolare momento storico, di un pensiero attraversato dalla continua e programmatica preoccupazione di mettere in questione il luogo a partire da cui si pensa, si scrive e si insegna. In altri termini quello di Maclntyre è un tentativo di un pensiero non ideologico che si interroga intorno a sé in quanto pratica, vale a dire in quanto attività di tipo spirituale incarnata in un corpo fisico e soprattutto storico-sociale, quello delle tradizioni di ricerca e delle istituzioni in cui esse operano. Da questo punto di vista il radicalismo morale di Maclntyre va inteso innanzitutto come istanza di autocriticità da parte di chi svolge una funzione sociale di tipo intellettuale in un contesto culturale e sociale tardo-moderno. L'istanza anti-ideologica conduce Maclntyre a identificare la politica con l'esercizio della razionalità pratica, la quale ha nella comunità la propria condizione di possibilità. La politica quindi si regge sulla comunità, presupposto che la politica è incapace di produrre e che anzi, nella sua forma moderna, essa tende a erodere. La proposta politica macintyriana - paradossale, in quanto non può venire tradotta in un programma politico - invita di conseguenza a un ripensamento del rapporto tra teoria e prassi che coinvolge la natura medesima della razionalità. -
Dall'enclave bianca all'iperpluralismo. Un caso di politica locale in Abruzzo
La politica locale rappresenta un tema sempre più centrale nell'analisi della trasformazione dei sistemi politici. Il testo descrive, nell'evolvere della politica locale dalla Prima alla Seconda Repubblica, i cambiamenti più rilevanti intervenuti che hanno investito i principali attori, quali le élite politiche ed economiche locali, e le relazioni fondamentali quali quelle fra centro e periferia. Il caso dell'Abruzzo ha rappresentato, in tale prospettiva di analisi, un significativo campo di indagine, avendo subito una trasformazione da ""enclave bianca"""" stabile e coesa in un sistema """"iperpluralistico"""" fra i più frammentati."" -
Cooperazione internazionale allo sviluppo e tutela dei diritti umani
Il volume costituisce la raccolta degli Atti dei convegni realizzati in occasione delle ""Giornate per la Cooperazione"""" organizzate dall'Università degli Studi di Salerno sulla base di un invito rivolto dalla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. La Giornata per la Cooperazione 2004, dedicata a """"Cooperazione internazionale allo sviluppo, debito estero e diritti umani"""" e la Giornata per la Cooperazione 2005, dedicata a """"Cultura dello sviluppo e diritti delle minoranze nello spazio italiano ed europeo"""" hanno trovato un elemento unificante nella verifica degli obiettivi fissati dalla Dichiarazione del Millennio adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2000 in materia di cooperazione allo sviluppo e tutela dei diritti umani."" -
The rest is silence. Tragedia in due atti con un intermezzo
Questa, che è una delle opere più recenti del grande drammaturgo e scrittore ungherese Miklós Hubay, può essere letta come un romanzo. in quanto ha le qualità per attirare il lettore come lo spettatore. The rest is silence, che prende il titolo dall'ultima battuta del monologo di Amleto, parla della morte di una lingua, una delle decine e decine di lingue ""minori"""" che spariscono ogni giorno nel mondo in seguito ai cataclismi della storia contemporanea. Questo evento ha ispirato a Hubay la storia di una giovane, Aleluja, condannata a morte perché ultima rappresentante del proprio popolo, in dialogo con il suo carceriere che stranamente parla la sua lingua, e con un inesperto gesuita accorso a cogliere dalla bocca di Aleluja le parole del popolo estinto, quelle stesse annotate dai padri missionari nel XVIII secolo. Quale il destino di Aleluja? E quello del suo carceriere? E quello dell'idealista gesuita? I tre destini sono accomunati e diversi, e comunque tutti e tre nell'insieme immagine esemplare del mondo contemporaneo."" -
Quaderni del Centro Linguistico dell'università della Calabria. Vol. 2: Le lingue europee in prospettiva. Orientamenti, alternanze, produttività.
Il duplice intento di questo secondo volume dei Quaderni del Centro Linguistico dell'Università della Calabria, dedicato a ""Le lingue europee in prospettiva, orientamenti, alternanze, produttività"""", è di proporre un'indagine sull'evoluzione delle lingue alla luce della rapida intensificazione dei contatti e riportare l'attenzione su una cultura linguistica volta alla pluralità. I concetti non sono certo recenti, ma appaiono di rinnovato interesse nell'ambito dell'attuale politica linguistica europea tesa a ri-orientare lo studio delle lingue verso obiettivi di apertura al purilinguismo e pluricuturalismo. Gli oggetti di studio seguono due linee d'indagine strettamente correlate. Un percorso intralinguistico che sottolinea il carattere evolutivo delle lingue e delle metodologie e un percorso interlinguistico che descrive, sotto vari aspetti, la permeabilità dei sistemi linguistici. Le tematiche affrontate sono suddivise secondo tre campi d'indagine ai quali corrispondono le tre sezioni del volume """"Varietà e variazioni linguistiche"""", """"Lingue in contatto: prestiti e traduzione"""", """"Esperienze e proposte didattiche""""."" -
In difesa della nazione. Riflessioni sulla democrazia in Europa
La forma politica che ha caratterizzato per secoli l'Europa va scomparendo ormai da alcuni decenni. Spogliato dei suoi principali contenuti etici, politici e religiosi, lo Stato-nazione oggi non corrisponde altro che a un nome senza più sostanza che fatichiamo tuttavia ad abbandonare definitivamente. A sostituirlo dovrebbe essere una struttura politica sempre più astratta, l'Unione Europea. Il governo rappresentativo, sviluppatosi in seno allo Stato-nazione, sta cedendo il posto ad una governance incapace di governare e di rappresentare. Ma c'è ben altro dietro al nuovo assetto politico europeo: l'illusione di veder presto nascere un'umanità finalmente unificata che sarà in grado di riunire tutti i popoli e tutti gli Stati. La nuova umanità europea non sa più che farsene della sua religione, il cristianesimo, fino ad oggi unica effettiva forza universale capace di parlare a tutti indistintamente. Affrontando le più spinose questioni del mondo contemporaneo - dal rapporto con l'islam della Turchia in Europa fino alla nascita d'Israele - Manent conduce il lettore attraverso i segni più evidenti di una crisi che non vogliamo riconoscere. Solo riappropriandoci delle ragioni ultime dello Stato-nazione, che nel corso della sua lunga storia ha cresciuto la rappresentanza politica e la democrazia, potremmo uscire da una rischiosa impasse e da una paralizzante crisi d'identità che ci attanagliano. -
La nuova responsabilità ambientale. Profili di diritto comunitario e interno
La Direttiva 2004/35 CE, punto di arrivo della disciplina comunitaria sulla prevenzione e riparazione del danno all'ambiente, non è ""leggibile"""" se non risalendo indietro al lungo itinerario di proposte, atti e convenzioni che hanno costellato quasi un ventennio di produzione normativa comunitaria in materia di responsabilità ambientale, primi fra tutti i Trattati delle Comunità Europee. L'ambizioso obiettivo che ci si è posti con queste brevi note è quello di ripercorre questo cammino fino all'adozione, in Italia, del Decreto Legislativo 152/2006, per identificare i pregi e le contraddizioni di un sistema di tutela dell'ambiente basato sulla responsabilità civile. Delineando il quadro di riferimento della futura disciplina della responsabilità per danni all'ambiente in Europa, si cercherà, insieme al lettore, di comprendere se le scelte compiute dal legislatore comunitario e nazionale abbiano dato concretizzazione al principio """"chi inquina paga"""" e siano riuscite a definire una nuova disciplina relativa alla responsabilità ambientale."" -
La Chiesa spiegata a chi non crede (e a chi desidera capire di più per credere meglio)
La Chiesa cattolica è stata spesso vista come un'istituzione obsoleta, legata a riti e convinzioni ormai superate e che si ostina a imporre la propria visione del mondo e della vita, costringendo le persone ad abdicare alla loro libertà di coscienza e di azione per aderire a un codice morale che appare a molti antiquato se non addirittura crudele. Eppure questa visione della Chiesa contrasta ampiamente con la vita di molti cattolici, come papa Wojtyla o Madre Teresa di Calcutta, che sono divenuti icone mondiali dell'amore e della solidarietà. Questo libro di George Weigel aiuta il lettore a superare tale apparente contraddizione guidandolo attraverso i temi chiave più controversi del cattolicesimo - dall'etica sessuale al modo di celebrare la messa, dalla fede in Cristo quale unico salvatore al rapporto con le altre religioni dimostrando come molti di questi aspetti, se compresi all'interno della visione cattolica del mondo si rivelano in realtà segni dell'amore di Dio e della Chiesa per l'uomo e per la sua inalienabile dignità. -
Governance: oltre lo stato?
Nel quadro della crisi dello Stato la governance viene presentata come una sorta di sovversione graduale e quasi spontanea delle modalità di regolazione politica della società, dal livello locale a quello globale. A causa della dinamica dei fatti, prima ancora che per volontà di qualche soggetto o parte politica, sembra che il vecchio potere di governo sia stato in molti casi sostituito da processi di decisione partecipata e diffusa. Vi sono però ragioni per chiedersi se questo mutamento conduca davvero nella direzione del superamento del modello statale o se l'esito debba essere diverso da quello da molti sperato. L'intenzione che accomuna gli autori dei saggi di questo volume è quella di riconsiderare il problema da una prospettiva critica, libera da troppo facili entusiasmi. Grazie alla diversa formazione degli autori dei saggi raccolti in questo volume la prospettiva di indagine è stata multidisciplinare, ma tutti hanno condiviso l'intenzione di interrogarsi sull'evento della governance con attitudine ""filosofica"""", volta a cogliere la domanda concreta che emerge dalla complessiva esperienza di queste pratiche. Se, come si ripete sin dai suoi inizi, la filosofia nasce dalla meraviglia, questa ricerca ha essa pure preso avvio dallo """"stupore"""" di chi constata che la politica moderna, anche nelle sue più recenti riformulazioni, non è sempre quello che dice di essere."" -
La Chiesa dopo la Chiesa. Credenti e non credenti nell'epoca del pluralismo
Di fronte alle novità dirompenti della storia degli ultimi decenni, anche una realtà solida come la Chiesa cattolica, che per due millenni ha resistito a situazioni complesse e persino scismatiche, deve ripensare se stessa, non senza autocritica, come lo devono fare le altre religioni e le diverse culture. Il mondo è sempre più secolarizzato e plurale sul piano culturale, politico, religioso. E tutti, credenti e non credenti, sono sfidati sotto qualsiasi cielo dai diritti umani, dalla laicità, dal relativismo, dalla scienza, dal processo di globalizzazione e dallo sviluppo delle comunicazioni. Dopo la crisi delle ""verità"""" assolute ed escludenti, si impone la cultura del dialogo per un'etica politica condivisa attraverso cui passa il rinnovamento delle società, dei rapporti interpersonali e internazionali."" -
Almirante
Il volume traccia un profilo storico-politico di Giorgio Almirante nel ventennale della scomparsa. Si inizia con l'analisi del pensiero e dell'azione dell'uomo politico attraverso il criterio dell'attualità, confrontando la sua critica al sistema partitocratico con l'odierna ondata di antipolitica. Viene poi descritto il contributo dato da Almirante alla difesa della legalità e della democrazia in Italia, a partire dalla sua idea della pacificazione e del superamento degli odii della guerra civile, per proseguire con il racconto della sua coerente battaglia per il presidenzialismo. -
Storia criminale. La resistibile ascesa di mafia, 'ndrangheta e camorra dall'Ottocento ai giorni nostri
Cosa lega la mafia alla 'ndrangheta e alla camorra? Si tratta solo di atteggiamenti culturali o di vere o proprie organizzazioni con tanto di gerarchle, cerimonie di affiliazioni, regolamenti interni ecc. ? Questo libro di Enzo Ciconte ricostruisce la storia delle tre più potenti organizzazioni criminali italiane (senza tuttavia tralasciare le altre) dimostrando come vi siano alla base dei caratteri comuni che consentono di considerarle come un unico fenomeno che si esplia secondo modalità e forme diverse. -
Opera omnia. Vol. 8: Autobiografia.
Ottavo volume dell'Opera omnia di Girolamo De Rada, figura centrale della letteratura e della cultura arbëreshe dell'Ottocento, dedicato alla sua autobiografia. -
Toponimi e antroponimi. Beni-documento e spie di identità per la lettura, la didattica e il governo del territorio. Atti del convegno (Salerno, 14-16 novembre 2002)
I due volumi contengono gli Atti del convegno internazionale organizzato, nel novembre 2002, dalla Cattedra di Geografia dell'Università di Salerno (Fac. di S.d.F.) con dichiarato carattere geografico-interdisciplinare, in funzione di precisi obiettivi: offrire a varie figure di studiosi (geografi, linguisti, dialettologi, storici, antropologi, filosofi, sociologi, letterati, geologi, ecc.) l'opportunità di discutere il tema della toponimia e dell'antroponimia, nei suoi aspetti scientifici e didattici; assicurare un fecondo rapporto tra università e territorio; sollecitare l'interesse di Enti e Istituzioni fino ai più alti livelli. La pubblicazione è articolata in relazioni, in contributi a sezioni e in una tavola rotonda: le ricerche accolte - tutte recanti in calce un riassunto in italiano, inglese e francese - sono circa 60, di cui ben 5 relazioni di base, una quarantina di contributi nella Sezione Ricerca, 11 divisi tra le Sezioni dedicate alla Didattica e al Governo del Territorio, più di 20 interventi al dibattito accesosi in seno alla Tavola Rotonda. Dai lavori dei 70 autori intervenuti (di cui il 10% stranieri, 1/3 geografi universitari e 1/5 colleghi dell'Ateneo salernitano), talora vere celebrità nel loro campo di studio, si ricavano molti, vari e innovativi spunti teorico-metodologico-epistemologici, tantissime varianti fontuali, nonché originali risultati scientifico-didattici, validi anche per una corretta e sostenibile gestione del territorio. -
Cultura del mercato. La commissione parlamentare d'inchiesta sulla concorrenza (1961-1965)
Il ""monopolio"""", o almeno ciò che nell'Italia del dopoguerra si definiva così, era un concetto multiforme. Con questa parola si indicavano gli intrecci fra gli interessi delle grandi famiglie industriali, gli incroci tra i principali soggetti economici e tra i settori, i legami tra imprese private e pubbliche, i nessi tra sistema produttivo e bancario, gli eccessi dell'intervento statale in economia, i conflitti di interessi tra politica e imprese. Il confronto tra chi lo difendeva e chi lo criticava, per motivazioni ideologiche o per sfiducia nella riformabilità dei suoi meccanismi fisiologici, segnava il pensiero, l'attività e la politica economica del periodo; e quindi la storia dell'economia italiana. In questa lotta fra interessi contrapposti i concetti di mercato, di concorrenza e di tutela della libera competizione economica, svanivano per riemergere solo dopo decenni. Vi fu un momento di riflessione ufficiale che rimane oggi pressoché dimenticato così come allora rimase senza conseguenze concrete: l'attività della Commissione parlamentare di inchiesta sui limiti alla concorrenza nel campo economico. Negli anni sessanta i lavori della Commissione costituirono un tentativo di chiarire le condizioni del mercato e furono testimonianza del dibattito tra i principali protagonisti economici, culturali e politici dell'epoca."" -
Parco del Reventino. Guida storico-naturalistica ed escursionistica al gruppo dei monti Mancuso, Reventino, Tiriolo e Gimigliano
Questo libro è dedicato a una piccola-grande area montuosa del Sud Italia. Piccola perché meno vasta e meno nota anche degli altri principali massicci montuosi, anche calabresi, divenuti parchi nazionali. Grande perché comprende 19 comuni, contiene straordinarie bellezze naturali: monti con panorami che spaziano sino alla Sicilia e al Pollino e abbracciano in un sol colpo d'occhio i due mari, boschi atavici, alberi monumentali, grandi valli, gole e canyon fluviali, cascate, monumenti di roccia, borghi solitari e arroccati, architetture rurali, contadi. Vi è perfino una vecchia ferrovia a scartamento ridotto che la attraversa da parte a parte, una delle ultime rimaste funzionanti in Italia. Preceduta da una prefazione di Fulco Pratesi, la guida offre una disamina della storia, degli ambienti naturali, della flora, della fauna e dei problemi di conservazione e sviluppo dell'area. -
La Costituzione per tutti e di tutti
Dall'esperienza maturata in Rai col programma ""Unomattina"""" l'autore ha tratto ispirazione per questa nuova avventura editoriale, creando una """"guida"""" semplice e precisa della nostra Carta Costituzionale. Nel testo vengono analizzati ed esplicati i singoli articoli, fornendo, in maniera rapida e fruibile da tutti, visione e conoscenza della nostra più alta espressione legislativa, senza trascurare un accenno alle vicende storiche e culturali che generarono le singole disposizioni e ponendo in luce l'incredibile attualità della maggior parte di esse, ancora oggi, a sessant'anni dall'entrata in vigore della Costituzione."" -
Le competenze per lo sviluppo. Rapporto 2007
Il Management Forum, nel suo secondo Rapporto 2007, focalizza l'obiettivo di un vero cambiamento culturale nelle imprese, per offrire risposte concrete sulle modalità per ottenerlo. Partendo dall'analisi dello scenario di riferimento, approfondisce le leve di sviluppo delle imprese e dei manager nell'ambito di tale contesto: internazionalizzazione, crescita e accordi tra Pmi, continuità di impresa e family business, rapporti tra quadri e dirigenti, valore dell'implicito in azienda. Il contesto italiano mostra l'esigenza di costruire una comune e condivisa cultura di impresa, testimoniando come l'apprendimento sia la leva dell'attività produttiva e rappresenti il nucleo della crescita personale, professionale ed economica dal quale emergono poi lo sviluppo e la cittadinanza attiva. Una cultura che per affermarsi non deve essere esasperata dal perseguimento di interessi specifici, ma essere in grado di coniugare gli interessi individuali con l'interesse generale, nelle organizzazioni pubbliche e private, nella comunità e nell'intero Paese. Spetta quindi proprio a chi ha la responsabilità decisionale, siano essi imprenditori o manager, di acquisire la consapevolezza della rilevanza del proprio ruolo nel contribuire, attraverso l'agire quotidiano, alla concreta realizzazione di questi principi. -
Competenza. Dalla performance alla persona competente
Al concetto di ""competenza"""" arride al momento un presente, e forse un futuro, assai vario e promettente per la ricerca. La sua prodigiosa invasività va di pari passo col tumultuoso processo di ristrutturazione e internazionalizzazione delle nostre società. Proprio alla competenza è affidata la chiave per leggere l'oggi e soprattutto interpretare il nostro domani. Da essa ci aspettiamo risposte a domande che provengono da una pluralità di contesti: dalla politica all'economia, dalla sociologia alla pedagogia, con tutti gli annessi, quali innovazione, crescita, sviluppo, educazione e formazione. Da questo contesto ampio e articolato prende le mosse questa ricerca. Attraverso un'attenta lettura degli autori che hanno offerto i contributi più significativi sull'argomento - Piaget, Le Boterf, Cray, Perrenoud, Lévy-Leboyer, Richard, Pellerey, Bertagna - il volume analizza i principali modelli di competenza, riconducendoli a tre paradigmi: comportamentista, cognitivista e personalista. Lo scopo non è fornire la risposta risolutiva e definitiva, ma molto più realisticamente tracciare un percorso che, nel sottolineare i punti di forza e di debolezza di una ricerca ancora largamente in fieri, si ponga in quella linea di ascolto, condivisione, suggestione e apertura che è nelle aspettative del mondo della scuola e della formazione.""