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Oltre la partitocrazia. Liberare la crescita
Un vero e proprio manifesto per una nuova Italia. Lamberto Dini traccia un percorso preciso attraverso una Carta dei valori dei liberaldemocratid con proposte concrete. In un paese in cui tanti si dicono liberali, ma frenano le liberalizzazioni e imperversano con le lottizzazioni, Dini indica una vera mappa per una via liberaldemocratica per un paese attorcigliato nelle rendite, nei corporativismi, nei privilegi, negli sprechi grazie all'opera di buona parte delle classi politiche. Un vero e proprio progetto per sradicare la partitocrazia e liberare la crescita. -
Wodehouse umorismo e ... reminescenze
"Questa 'intervista' è nata quasi per caso, durante una vacanza trascorsa in Calabria da mio padre, poi dilungatasi per un tempo superiore a quello previsto. Non so se vi siano stati nella narrativa precedenti in materia, certo non c'erano noti (a parte un riportato breve spunto ironico di Mark Twain) e quindi non potevamo a loro ispirarci. Altrettanto certo è che, ad un certo punto, ci siamo accorti che ci divertivamo anche se non potevamo sapere se i lettori sarebbero stati, anche loro, presi dal gioco. Pablo Neruda comunque ritiene che il gioco tragga origine dalla memoria dell'infanzia (fuori dall'ambito della didattica) che rimane dentro di noi, aggiungendo che chi non sa giocare perde quella preziosa memoria e non si può negare che sia una grave perdita. Ampliando il tono di quella brevissima nota, rammento che qualcuno deve aver scritto qualcosa di simile, forse Balthasar Gratian: la monotonia annoia, lo scherzo insistito può provocare disprezzo, la filosofia intristisce, la satira offende. Ho tentato di invitare prima e durante questa intervista l'autore di questo libro a non cadere in alcuna di queste trappole ma non sono certa di esserci sempre riuscita: non potevo fare di più con un uomo difficile come mio padre. Egli si è comportato con me, in sostanza, ad imitazione del mitico Pigmalione cercando di frastornarmi con la sua cultura.""""" -
Il pensiero e le forme. Dialoghi al futuro
"Il Pensiero e le forme. Dialoghi al futuro"""" è un racconto sull'arte, l'architettura e la città, nel passaggio epocale tra nuove e inedite configurazioni, attraverso l'incontro di Fernando Miglietta con i maggiori protagonisti dell'arte e della cultura italiana. Artisti, architetti, critici, teorici - Giulio Carlo Argon, Mimmo Rotella, Gillo Dorfles, Achille Perilli, Eugenio Carmi, Enrico Crispolti, Mino Delle Site, Sergio Miglietta, Salvatore Fiume, Luca Maria Patella, Cesare Berlingeri, Concetto Pezzati, Pierre Restany, Franco Summa, Alessandro Mendini, Franco Purini, Paolo Portoghesi raccontano in un dialogo intenso con Fernando Miglietta la loro esperienza di ricerca, le loro inquietudini, i loro sogni. Un vero e proprio """"processo al Novecento"""", che delinea un """"manifesto"""" della rinascita del pensiero dell'utopia come condizione estrema di salvezza. Un confronto illuminante nell'arco di un trentennio, 1980-2006, tra interrogativi, progetti e utopie, con un artista-architetto, teorico della """"creatività plurale"""", da sempre impegnato in un dialogo tra culture diverse a coniugare pensiero e forme della contemporaneità." -
Castrati e cicisbei. Ideologia e moda nel Settecento italiano
Castrati e cicisbei furono espressione dell'ideologia nobiliare settecentesca. Riaffermavano il primato culturale e politico degli aristocratici nella società, la loro distanza nei confronti degli altri ceti sociali. Esprimevano il gusto artistico ed estetico dei nobili incline alla ricerca della bellezza, della festa e del piacere sensuale. Il diffuso amore per il mascheramento e il travestitismo negli aristocratici era il segno di una classe che, intuendo l'imminenza della fine, era alla ricerca di una nuova primavera della vita, di un mondo che prolungasse la loro adolescenza. Castrati e cicisbei rivelavano la forza e la cultura del mondo signorile, ma ne sottolineavano anche la debolezza. Quella vita frivola e leggera, insolente e affettata, nelle vesti pompose e stravaganti dei musici cantori e dei cavalier serventi, era destinata a finire poiché creava un forte divario tra l'immaginario e la realtà. -
Breve storia della felicità
La maggior parte delle opere di filosofia riguardanti la felicità si domanda anzitutto quale sia la sua natura, tanto agognata quanto inafferrabile. Cosa rende autenticamente felici? Il piacere sensibile, la capacità di realizzare in armonia i fini che ci proponiamo, la correttezza morale, la serenità, o tutte queste cose in qualche modo sommate assieme? Ma per rispondere sensatamente alla domanda non occorre almeno possedere un criterio di misura? E quale può mai essere tale criterio, se l'elenco delle cose che dovrebbero renderci felici è composto da elementi tanto eterogenei? Se le felicità sono più di una, cosa sta dietro al nome che le accomuna tutte? Il testo di Nicholas White propone una tesi originale e apparentemente paradossale. Per quanto strano possa sembrare per Nicholas White la felicità è un problema: questa la ragione delle tante domande prive di un'unica risposta. Anziché una qualità comune a vari episodi di vita, la parola fa capo a un interrogativo che sta a noi risolvere. Attraverso citazioni e commenti dei maggiori filosofi occidentali interessati al tema, quindi raccontando una ""breve storia filosofica"""" della felicità, White costruisce così una tesi che risulta tanto singolare quanto suggestiva."" -
Il liberalismo di Luigi Einaudi o del buongoverno
Questo libro si propone di qualificare teoreticamente il senso e il modo in cui Luigi Einaudi, ""compositore di prediche inutili"""", riattualizza il mito del buongoverno alla luce della portata dirompente dell'economico per la modernità e dei suoi effetti sul giuridico, il politico e l'etico. Il tentativo che egli compie è quello di fondare nuovamente le istituzioni liberali compromesse dalla Grande guerra e in seguito sconvolte dal fascismo. Riprendendo il filo del buongoverno, Einaudi tesse così l'ordito e la trama di una figura che precede e trascende i tòpoi e le categorie del suo pensiero, e che, a un tempo, li tiene assieme, assurgendo a immagine sintetica e fondativa della società liberale, nonché del suo stesso liberalismo. Il liberalismo di Luigi Einaudi o del Buongoverno è la ricostruzione di una """"visione del mondo"""", dell'""""uomo"""" e della """"libertà"""", visione che ha a cuore la tutela di quel """"bene supremo che è la libertà dell'uomo"""", ma che sostiene anzitutto la causa delle """"libertà concrete"""" affinchè ciascuno di noi possa """"continuamente rompere la frontiera del noto, del già sperimentato, e muovere verso l'ignoto ancora aperto all'avanzamento materiale e morale dell'umanità""""."" -
La cosa e lo spazio. Lineamente fondamentali di fenomenologia e teoria della ragione
Questo volume, che raccoglie un ciclo di lezioni tenuto da Husserl nel 1907, rappresenta una via d'accesso privilegiata ai temi principali della riflessione del filosofo tedesco. A partire dalla nozione di fenomenologia e di riduzione fenomenologica vengono affrontati con estrema chiarezza i problemi connessi alla percezione sensoriale, ai modi attraverso cui la mente costituisce le idee di spazio e tempo e al passaggio dallo spazio ""esperito"""" a quello """"pensato"""" delle scienze fisiche e della geometria."" -
Il déjà vu
Il déjà vu è la sensazione di aver vissuto precedentemente un avvenimento o una situazione che si sta verificando. Quest'esperienza è accompagnata da un forte senso di familiarità, ma di solito anche dalla consapevolezza che non corrisponde a un evento reale. In alcuni casi c'è una ferma sensazione che l'esperienza sia ""genuinamente accaduta"""" nel passato. Questo libro presenta in sintesi le teorie e i risultati empirici raccolti dall'indagine e dalla letteratura scientifica sul déjà vu, spaziando dalla psicologia alla filosofia, dalla neurologia alla narrativa. Fornisce, inoltre, le chiavi per approfondire le ricerche su questo fenomeno così diffuso ma allo stesso tempo cosi misteriosamente ignoto."" -
Tempo e malattia. Il bildungsroman del pensiero di Thomas Mann
Questo lavoro è uno scandaglio gettato alla cieca nel corpo fluido di un'opera lunga una vita, quella di Thomas Mann. Dentro i testi, trattati alla stregua di territori o di mari se si vuole, si è cercato un senso di appartenenza, e lo si è trovato in un certo numero di interrogativi. Le questioni che inquietano e mettono in moto il romanziere sono le medesime che alimentano le tormentate filosofie di fine Ottocento inizio Novecento. Ma non solo. Le domande infatti hanno la strana caratteristica di rigenerarsi a ogni tentativo di risposta; è un gioco di forme che si inseguono. Quello che allora si è voluto approfondire non è tanto il contenuto delle risposte ma la loro forma. Il discrimine tra letteratura e filosofia non è costituito da specificità disciplinari, quanto da testi diversi. Questo almeno fino ad un certo punto della nostra storia. Nel secolo appena trascorso persiste una separazione cosi netta? Autori come Mann legittimano il dubbio, e il dubbio legittima esplorazioni, che, come tutte le esplorazioni seguono tragitti conosciuti e se ne distaccano, si adattano agli usi e costumi, e un poco li infrangono. -
Calabria
Il racconto del viaggio della Brandon-Albini rappresenta il dramma storico delle popolazioni calabresi. La Calabria, che è stata in passato, stazione intermedia e piattaforma di scambi culturali tra oriente e occidente non e riuscita a trarre beneficio da tali transazioni, sprofondando in un degrado assoluto. Da italiana del nord, emigrata in Francia, la Brandon-Albini, sente il richiamo delle sue radici e volge il suo sguardo all'Italia estendendolo fino al meridione. ""Calabria"""" è il prodotto, maturo e consapevole, attraverso cui l'autrice mostra un cosmo fotografato nell'attimo in cui sta per lanciarsi nel futuro della modernità."" -
Politica e religione tra Europa e Stati Uniti dopo l'11 settembre: un bilancio
L'11 settembre rimarrà nella storia come l'evento cruciale con il quale si è aperto il terzo millennio. Esso oltre a diffondere una paura tale da condizionare la vita di ogni giorno, ci spinge a riscoprire e a rafforzare la nostra cultura e la nostra identità. Ed è proprio l'identità tra Europa e Stati Uniti, tra Occidente e Isiam, l'identità della politica nel rapporto con la religione, il filo conduttore delle riflessioni di Dario Antiseri, Rocco Buttiglione, Luigi Vittorio Ferraris, Robert Royal, raccolte in questo volume. -
Storia della libertà
"Storia della libertà"""" è un grande affresco storico. Sorretto da un forte rigore di studioso, Egidio Sterpa conduce il lettore sulle tracce della libertà nella storia del mondo, dalla Grecia dell'età di Pericle alla modernità del Duemila. Una rapida e appassionata corsa dentro la storia, dalla quale viene un quadro culturale che mette in luce ideali, valori, vicende che hanno portato individui e popoli al bisogno insopprimibile di libertà." -
La luce e il silenzio. Fogli di diario sull'Eucaristia
Il libro raccoglie alcune pagine del diario di don Massimo Camisasca, scritte nel silenzio della propria camera, all'inizio del giorno. Le riflessioni di don Camisasca conducono il lettore per mano nel cuore della Chiesa e del suo mistero d'amore più profondo: quello di un Dio che si fa pane per il suo popolo in cammino. -
Hegel in chiaroscuro
La convinzione che il filosofo Hegel possa suscitare interessi e curiosità inattesi, che tornano a beneficio di un più adeguato approccio alla sua produzione, sta alla base di questo libro, dove trovano posto e spazio tanto vicende, scarsamente note, della sua vita, quanto le relazioni con gli ambienti culturali e politici dell'epoca. Il tutto scrupolosamente ricavato dalla raccolta completa dei cinque volumi delle Lettere (J- Hoffmeister-F. Nicolin) e dai numerosissimi riferimenti o giudizi, benevoli e meno benevoli, dei contemporanei. Il filosofo dunque, ma anche il marito, il padre, la carriera, il bilancio familiare, i viaggi, le amicizie come le forti avversioni, i contrasti, anche durissimi, con l'ambiente berlinese, infine la malattia e la morte. Sullo sfondo, la dura fatica della messa a punto di un sistema che non si lascia irretire in formule o schemi da manuale, puntigliosamente rivisto e fors'anche rimesso in discussione fino all'ultimo giorno. -
Società moderna e pensiero primitivo
Tra le mura del Sangallo si viene continuamente svolgendo una intensa e libera attività culturale. Si tratta di un percorso molto vario, che proprio perché radicalmente libero, non sopporta eccessive costrizioni e, dunque, neppure i confini disciplinari tipici del sapere accademico. Questi dibattiti intendono difendere la flessibilità del loro procedere fra aspetti sociologici, storici, economici, antropologici, come nel caso presente, giuridici, filosofici più interessati ai problemi che agli arbitrari steccati del sapere. Tanta libertà spirituale, tuttavia, non ci vela il fatto che spesso molte interessanti discussioni, pur sedimentandosi profondamente negli animi dei protagonisti, finiscono per restare inaccessibili a un poco più vasto pubblico, quale è quello degli interessati alle diverse problematiche culturali. Si è ritenuto, perciò, che, là ove possibile, si rendesse disponibile uno strumento agile che potesse servire a soddisfare una apprezzabile esigenza di condivisione dei risultati delle riflessioni svolte dagli studiosi spesso insigni che sono stati di volta in volta i protagonisti dei nostri interni dibattiti. -
L' ultima lezione di Enzo Biagi
Annarosa Macrì, brillante giornalista Rai, fu chiamata a far parte dello staff di Enzo Biagi dopo l'esilio dovuto all'ormai famoso ""editto bulgaro"""". Sono state molte le lezioni tratte da quell'esperienza ma, fra tutte, ve n'è stata una, la più importante: quella dell'amore per il giornalismo. Giornalismo inteso non come un mestiere tra i tanti, ma come missione, se portata avanti con passione, onestà e rispetto per la verità. Un ricordo pieno d'affetto e ammirazione per un uomo che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della cultura e del giornalismo."" -
Ripartire dalla persona. percorsi pastorali e psicoeducativi
Raccogliendo una quantità notevole di scritti giornalistici, Eugenio Fizzotti passa in rassegna nella prima parte del volume aspetti di particolare interesse del compito evangelizzatore della Chiesa, soprattutto in terra calabrese, attingendo a documenti di prima mano e ad interventi pastorali di vescovi e cardinali di alto profilo. In quanto figlio spirituale di Don Bosco, egli analizza nella seconda parte tematiche di eccezionale attualità riguardanti l'educazione che, ritenuta da sempre ""questione di cuore"""", rappresenta una sfida da accogliere e da affrontare per la costruzione di un futuro di giustizia e di rispetto della legalità. La terza parte, specificamente dedicata agli orizzonti psicologici ed educativi additati dalla visione teorico-pratica di Viktor Frankl, fondatore della scuola viennese di logoterapia e analisi esistenziale, fa risaltare il ruolo preponderante della ricerca di senso in una vita che, aperta a relazioni interpersonali di qualità e capace di guardare oltre se stessa, realizza compiti esistenziali unici e irripetibili, da cui scaturiscono le sorgenti della felicità che nulla e nessuno può mai distruggere. Come scrive nella Prefazione il Card. Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, anch'egli salesiano, Eugenio Fizzotti in questo volume mostra ancora una volta che """"l'opera e il pensiero frankliani rappresentano un'autentica rivoluzione copernicana, che rompe gli schemi del conformismo e del fatalismo."" -
Storia della Cecenia. Memoria, tradizioni e cultura di un popolo del caucaso
Negli ultimi anni di Cecenia si è parlato molto, quasi esclusivamente in relazione alle guerre che hanno steso una coltre di morte e desolazione sul paese. Assai meno si conoscono i ceceni, il loro patrimonio storico, etnografico e artistico, la loro cultura che per secoli si è tramandata oralmente. Dietro le quinte del conflitto, dietro alle astratte motivazioni geopolitiche, i ceceni hanno i volti di uomini e donne che hanno dovuto vivere in mezzo alla distruzione e al pericolo oppure fuggire, temporaneamente o stabilmente, all'estero. Questo libro cerca di ridare un volto a un popolo che sembra averlo perduto. -
Intagliatori di sicomoro. Cristianesimo ed emergenze culturali del terzo millennio. Il compito, e sfide, gli orizzonti
Ogni vera inculturazione del Vangelo passa attraverso il vissuto culturale di un popolo e in esso si consuma, si compie: entra a permeare profondamente abitudini, usanze, istituzioni, ruoli, leggi, persino sistemi di produzione, perché in fondo raggiunge e cambia l'uomo nella sua realtà di uomo, trasformando i giudizi di valore, il modo di percepire se stesso e la realtà che lo circonda. Per questo motivo, il Vangelo che si incultura esige anche un discernimento valoriale sulle oggettivazioni visibili dello spirito umano, sapendo che però la comunicazione del Vangelo va ben più in profondità. Quella del ""coltivatore di sicomori"""" appare come una metafora interessante che nella lettura del processo di inculturazione permette di riconoscere il """"rispetto"""" per ogni cultura, ma anche il dono fatto dal Vangelo. Il coltivatore è in realtà un intagliatore, perché opera un taglio particolare che permette al frutto di giungere a maturazione. La necessità del """"taglio"""" dice l'importanza che il contenuto eccedente e salvifico del Vangelo incida le/nelle culture; d'altra parte però i frutti sperati sono propri delle culture. Questa prospettiva è indagata nell'opera tenendo conto delle sfide fondamentali dell'odierna congiuntura culturale e di due grandi orizzonti possibili per risolvere le difficoltà: l'allargamento sapienziale della razionalità umana e la speranza nell'oltre escatologico."" -
La regolazione del mercato del gas naturale
Tra i servizi a rete liberalizzati il settore del gas naturale presenta dei gradi di complessità strutturale che rendono lenta e problematica la realizzazione di un mercato competitivo, richiedendo ancora consistenti interventi di regolazione. Questo libro apre una riflessione sui modelli adottati nella regolamentazione delle infrastrutture del ""sistema gas"""" offrendo al lettore degli spunti critici per un miglioramento della loro efficacia sotto il profilo economico e giuridico. Una buona regolazione costituisce l'elemento propedeutico fondamentale per realizzare una piattaforma commerciale efficiente del gas naturale. L'obiettivo è quello di delineare un quadro prospettico della regolazione per identificare un percorso di completamento del market design necessario alla realizzazione di un hub italiano del gas naturale.""