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Urg! Urge ricambio generazionale. Primo rapporto su quanto e come il nostro Paese si rinnova
Il rapporto sul ricambio generazionale, promosso dal Forum Nazionale dei Giovani e dal Cnel, affronta il nesso tra mobilità sociale e questione giovanile, monitorando la presenza dei giovani nelle rappresentanze istituzionali e in alcuni settori chiave della cultura e del mondo del lavoro. Il quadro che ne emerge non è incoraggiante: i giovani italiani, seppur capaci e meritevoli, a fatica riescono ad affermarsi professionalmente e ad emanciparsi in modo compiuto dalla propria famiglia prima dei quarant'anni. Né, data la fermezza con la quale la classe dirigente nostrana difende le posizioni acquisite, possono vantare una presenza significativa nelle posizioni di vertice della vita politica, economica e sociale del Paese. Il rapporto, attraverso un lungo percorso di ricerca, ricostruisce le vicende di questi giovani, in parte rassegnati alla propria condizione di emarginati in una società organizzata in modo corporativo e al cui vertice si trova una gerontocrazia inamovibile. -
Adottare un'impresa a distanza. Una via versol'inclusione economica e sociale
"Buon investimento"""" o """"investimento buono""""? Etica con profitto o """"etica o profitto""""? Donare a fondo perduto o prestare a fin di bene? Micrqcredito per chi: italiani o immigrati? Etica dell'intenzione o etica della responsabilità? Questi sono alcuni dei dilemmi affrontati nel volume che chiama in causa un gruppo di consumatori di servizi finanziari al fine di stanare tra di loro dei potenziali """"prestatori adottivi"""" interessati a destinare il proprio risparmio verso un utilizzo socialmente responsabile ed economicamente vitale." -
Lettere a un giovane cattolico
La fede della Chiesa non si basa su concetti astratti, ma sulla ""buona notizia"""" di un Dio che ha fatto il suo ingresso nel mondo assumendo la natura umana. Per questo motivo, il """"mondo cattolico"""" è fatto di luoghi fondamentali per la fede della Chiesa cosi come per quella di ogni singolo fedele, luoghi come il Santo Sepolcro - che sono stati testimoni di eventi straordinari o che, come la parrocchia nella quale si è cresciuti, hanno contribuito alla formazione dell'identità cristiana di ognuno. Le """"Lettere a un giovane cattolico"""" di George Weigel sono appunto un racconto epistolare dell'atmosfera e del significato di alcuni luoghi simbolo per la fede cristiana: da Baltimora, città natale dell'Autore e prima diocesi statunitense, alla Basilica di San Pietro, dal monte Sinai al pub preferito da Chesterton, da Gerusalemme alla Cracovia di Karol Wojtyla. Da qui Weigel parte per illustrare la ricchezza e la profondità della fede cristiana a quanti, giovani anagraficamente o solo nell'animo, sono affascinati dal Mistero e sperano di potergli dare un volto lungo il loro cammino."" -
Viaggio nel Pollino
"Il Pollino sorge in una zona tormentata ed è lo spartiacque naturale fra due regioni, la Calabria e la Basilicata. Terre aspre, difficili, dove la condizione dell'uomo è stata sempre quella della lotta per la sopravvivenza. L'autore del """"Viaggio"""" ci conduce attraverso questo paesaggio, illustrando le storie tormentate dei contadini e dei pastori di questa terra, legati a essa da un rapporto di amore-odio. Ma le storie di questo libro non sono solo legate all'uomo. Siamo guidati per mano attraverso i sentieri, attraverso i dirupi a strapiombo che si aprono improvvisi alle giravolte dei sentieri, alla scoperta della bellezza della flora e della fauna."""" (Dalla prefazione di Gianfranco Amendola)" -
Persona e impersonale. La questione antropologica in Simone Weil
Il volume raccoglie interventi di studiosi di livello internazionale che si sono confrontati sul rapporto tra ""Persona e impersonale"""", così centrale nella filosofia di Simone Weil, ma sinora non adeguatamente approfondito. L'accento sull'impersonale prende le distanze da quegli egocentrismi di tipo idealista, personalista, esistenzialista, nietzschiano, nichilista, che distorcono la visione della realtà e impediscono di mirare alla verità. L'impersonale è la barriera weiliana contro l'idolatria e svolge un ruolo di disincanto rispetto all'ottimismo delle fedi nei partiti, nella rivoluzione, nel progresso e nella scienza, come pure rispetto a quel cristianesimo ingenuo e confessionale che si contrappone sic et simpliciter all'ateismo illuminista. Grazie all'impersonale il pensiero di Simone, ancora dopo cento anni dalla nascita, si mantiene libero e attento, sempre pronto a riconoscere e accogliere la grazia che viene da """"altrove"""". L'impersonale illumina l'essere stesso come la luce ed è quanto di più impersonalmente personale si possa immaginare. Un pensiero controcorrente quello della Weil, il più delle volte affidato ad aforismi che paiono micce ancora inesplose, dotate di una profonda, irresistibile fecondità per il mondo postmoderno."" -
Stelle del Sud. Le eccellenze del Mezzogiorno e le nuove rotte per far ripartire l'Italia
Il Sud di eccellenza nell'impatto con la crisi economica: cinque casi nel Meridione d'Italia - il petrolio in Basilicata, il distretto del divano tra Puglia e Basilicata, l'interporto campano di Noia, due storiche case vinicole di Puglia e Sicilia e il porto di Gioia Tauro - che mettono in risalto un Sud diverso dagli stereotipi tradizionali. Esempi da cui ripartire per impostare un sano dibattito sul Mezzogiorno. Cinque casi di successo ma anche di serie difficoltà; di qualità e di innovazione di cui il Sud può essere orgoglioso, ma che al tempo stesso mettono in evidenza problemi atavici e strutturali del Paese. Non è più tempo di Casse del Mezzogiorno o di Ministeri per il Sud, e questi casi lo dimostrano in tutta la loro evidenza. -
Elogio dello Stato a pendolo. Stato e mercato nel XXI secolo
Lo Stato a pendolo oscilla tra la sua presenza e la sua assenza nel mercato. Nel Novecento ci sono stati gli assertori della sua assenza e gli assertori della sua presenza. La politica, che dovrebbe guidare le oscillazioni del pendolo, ha esagerato in un senso e nell'altro. Oggi tutto ciò non è più possibile. Se la politica vuoi far sopravvivere il mercato e occuparsi di coloro che quest'ultimo lascia ai margini, non può teorizzarne né solo la presenza, né solo l'assenza, ma deve oscillare a seconda delle situazioni, avendo come faro orientatore non la propria sopravvivenza, ma quella del mercato che, tra l'altro, le dà le risorse necessarie per occuparsi dei più deboli. In certi casi, dunque, deve essere presente, è il caso della ricapitalizzazione delle banche; in certi altri deve oscillare verso l'assenza, è il caso dell'intervento diretto nell'economia, aiutando aziende che rappresentano solo un costo per la comunità. -
Breve storia dell'onore
Si può parlare ancora, oggi, di senso dell'onore? Di fatto la modernità si è attuata in Occidente proprio attraverso il rifiuto degli standard tradizionali dell'onore, come la prodezza militare o la castità femminile. Ma credere per questo che il senso dell'onore sia andato perduto sarebbe errato: il disprezzo dell'eroismo come rifiuto degli orrori della guerra dichiarato negli anni Sessanta dai movimenti pacifisti giovanili, o la coeva rivoluzione nei costumi sessuali, altro non sono che una riformulazione del concetto di onore da un inedito punto di vista. D'altra parte l'onore, per sua stessa natura, sembra subordinare l'individuo a comunità più vaste ed è perciò inseparabile dalla sua dimensione sociale e pubblica, presupponendo l'esistenza di ""gruppi d'onore"""", al cui interno il singolo tenta di distinguersi. È così che oggi possiamo osservare il riaffiorare di forme d'onore primitive, nelle gang di strada come nelle forze armate. In questo libro, sintesi di una ricerca più ampia apparsa negli USA, l'autore utilizza l'onore e le sue metamorfosi come chiavi di interpretazione dei più importanti fenomeni sociali del nostro tempo, anche con l'ausilio di fonti letterarie, artistiche e cinematografiche. Il tutto per giungere a una domanda: una volta archiviati concetti come gloria, cavalleria e virtù, saremo capaci di reinventare l'idea dell'onore per una nuova epoca?"" -
Il Gotha di Cosa Nostra. La mafia del dopo Provenzano nello scacchiere internazionale del crimine
Boss, imprenditori, politici e traffici. Passato e presente. Tante storie nello spartito di un'unica storia, quella dell'intramontabile Cosa nostra. È scritta nell'operazione Gotha, che decapita la direziona strategica della mafia. Una cimice nel quartier generale dei ""corleonesi"""" svela tutto. Voci e sussurri trasmettono vecchi riti e nuovi progetti degli """"uomini d'onore"""". Ambiguità e prepotenze, obiettivi politici e sogni di dominio si proiettano con terribile genuinità. Cosa nostra è al bivio. Il """"fantasma"""" Binnu sta per abdicare. La lotta per la successione è già aperta. A contendersela sono anziani leader e """"giovani leoni"""". Una """"guerra"""" è sul punto di esplodere. Per vincerla non bastano kalashnikof, astuzie e tradimenti. Ci vuole forza economica e attivismo sulla rotta Palermo-New York, per dominare il narcosistema internazionale. Non è sufficiente appoggiare politici senza scrupoli con la potente """"macchina elettorale"""" mafiosa. Il futuro chiede una nuova classe dirigente al posto dei vecchi e sanguinari capi. Il futuro non c'è senza i """"propri uomini"""" nelle istituzioni; senza il supporto di consulenti per le questioni legali, gli investimenti, l'occultamento dei fondi; senza l'abilità nel manovrare l'immenso potenziale economico dell'organizzazione."" -
Stati Uniti? Italia e USA a confronto
Due politologi sperimentati e autorevoli esaminano in controluce il caso italiano e il caso degli USA, in un confronto serrato fra gli aspetti salienti dell'America di Obama e quelli dell'Italia di Berlusconi. Ma non è un libro solo politico, in quanto affronta anche lo scenario economico e quello sociale. L'opera si articola in capitoli che, in un intenso ping pong fra gli autori, mettono man mano a confronto la versione italiana e la versione statunitense di temi e di istituti più svariati: ""dal pendolo del potere"""", al federalismo, al """"nuovo decisionismo"""", alle lobbies, ai media, alla competitività, all'immigrazione, alla meritocrazia e altro. Si tratta di una novità editoriale assoluta, di un lavoro scritto in forma piana e lineare, e come tale rivolto anche al grande pubblico, che si nutre pure di una comparazione suggestiva degli effetti attuali e futuri della crisi economico-finanziaria in Italia e negli USA."" -
La persona in san Tommaso D'Aquino. Gli inediti apporti tommasiani per una fondazione cristologica e metafisica della relazione in antropologia
All'interno della teologia contemporanea il libro offre un dettagliato saggio di teologia tommasiana in ordine al grande tema della relazionalità della persona: argomento assai delicato per le varie implicazioni morali che possiede. L'autore rileggendo in modo ""inusuale"""" le fonti dell'Angelico getta luce sull'odierna analisi circa questa dimensione della persona. La rilevanza contemporanea della relazione ha suggerito un ritorno a Tommaso d'Aquino per verificare la possibilità di una sua collocazione nell'ontologia della persona. La chiave di lettura cristologia usata per comprendere l'antropologia tommasiana consente di entrare in modo ancor più penetrante nel pensiero del grande Dottore medioevale. La presente ricerca offre un contributo inedito di questo genio della teologia cattolica che risulta assai utile per il superamento di alcune difficoltà teoretiche nella teologia contemporanea. Le relazioni intersoggettive, lette e comprese alla luce del principio di causalità, hanno per Tommaso peso tutt'altro che accidentale. Una lettura di Tommaso libera da pre-comprensioni, che lo vorrebbero prigioniero di una metafisica statica ed asfissiante, ridona lo spessore speculativo dell'opera d'inculturazione della fede che egli operò consentendo di superare, in modo rigoroso, l'empasse circa la valenza ontologica della relazione."" -
Egli ci ha fatto e noi siamo suoi. Antropologia cristiana tra grazia e responsabilità
Conosce se stesso chi conosce Cristo. È Lui, Verbo del Padre, la Verità eterna di ogni uomo. Ama, chi ama Cristo secondo pienezza di verità e di grazia. Ma Cristo non può essere conosciuto se non nella sua Parola, di cui custode e interprete fedele è la Chiesa fondata su Pietro; non è amato, se il suo Vangelo non è fatto vita dal suo discepolo. Nell'attuale contesto storico, segnato dalla frammentazione del sapere, la teologia è responsabile di offrire all'uomo il Vangelo di Cristo quale Verità unitaria, forte, attraente, piena, efficace, viva, attuale. L'uomo che ha preteso di impossessarsi della sapienza, sottraendola alla Signoria di Dio, ha recintato spicchi di verità nello spazio della propria autonomia soggettiva. Ne è risultata una verità disgregala, relativa, sterile, alla fine incapace di promuovere e illuminare la pienezza dell'uomo. Restituire la Verità alla Parola di Dio, significa poterla offrire pura e integra all'uomo, che solo quando si consegna a essa ritrova la propria elevata dignità. In questa consapevolezza è racchiuso il senso della collana Verbum, promossa da un affiatato gruppo di giovani teologi. Essi sono sospinti e accomunati nella loro attività di ricerca dalla spiritualità del Movimento Apostolico, sorto a Catanzaro il 3 novembre 1979 tramite la signora Maria Marino. Il loro progetto editoriale è espressione del carisma di questa aggregazione ecclesiale, che fa del ricordo e dell'annunzio del Vangelo la sua specifica missione. -
La grande Italia marittima. La propaganda navalista e la Lega navale italiana (1866-1918)
Protagonista di questo libro è il navalismo, un movimento culturale e politico che elaborò e propagandò il mito della ""Grande Italia marittima"""" come chiave interpretativa e come modello di rappresentazione della nazione e del suo ruolo nel contesto internazionale. Se ne ricostruisce la storia a partire dall'evento """"originario"""" dell'umiliante sconfitta navale di Lissa del 1866, attraverso le sue proteiformi manifestazioni dell'ultimo trentennio dell'Ottocento, per poi concentrare la narrazione sulla più importante esperienza associativa, la Lega navale italiana, di cui si seguono le vicende fino al primo conflitto mondiale. Con l'ausilio delle fonti d'archivio, della stampa e della letteratura dell'epoca si indagano i coefficienti che mutarono la stessa percezione del mare nel suo rapporto con il processo di nation building."" -
Giorgio Almirante oltre la politica
Il volume racconta la figura di Giorgio Almirante, leader storico e carismatico della Destra italiana, battagliero segretario dell'Msi, icona sacra degli onesti della politica, fine intellettuale e grandissimo oratore che, appare, a oltre vent'anni dalla scomparsa, in tutta la sua attualità. Quella di un ""moderno"""", un """"anticipatore"""" che sapeva guardare al futuro, che lo intuiva e lo progettava con grande tempismo e lucidità. Come è stato riconosciuto da più parti, Almirante cercò infatti la pacificazione quando gli altri si ostinavano a parlare di divisione degli italiani. Propose le riforme istituzionali e costituzionali quando la Costituzione era un tabù intoccabile. Pose la questione della moralità pubblica quando ci si rifiutava di mettere in discussione il sistema delle tangenti. Parlò di Patria quando tanti la sbeffeggiavano e la deridevano. Pensò infine all'Europa quando l'Europa era del tutto lontana, inarrivabile. Quella di Almirante è dunque, lo si voglia o no, una lezione di politica umana e culturale da riconsiderare. Un esempio di impegno e di coerenza, ma anche di apertura, di dialogo, di confronto."" -
Episodi e aspetti della storia delle città in Calabria (sec. XV-XIX)
Le città meridionali nella loro declinazione calabrese (in particolare quelle dell'area territoriale che contorna Cosenza) costituiscono lo sfondo e la trama del libro che sviluppa una serie di temi che concernono la natura del potere che al loro interno esercitavano soggetti istituzionali e non, il rapporto con le superiori istanze governative, la composizione delle classi dirigenti, il loro ruolo, le loro fonti di legittimazione, le pratiche del governo locale, le relazioni con il territorio circostante, i momenti cruciali in cui i grandi eventi sono catapultati sulle realtà locali e vengono reinterpretati alla luce dei rapporti di forza vigenti all'interno delle società locali. -
Opera omnia. Vol. 11: Opere filologiche e storico-culturali. Fjamuri Arbërit (1883-1887).
Gli scritti riuniti in questo volume sono apparsi in momenti distinti e distanti della vita di Girolamo De Rada. Il loro carattere episodico, in parte dovuto alle circostanze che li hanno motivati e in parte alla loro diversa natura, tuttavia, è soltanto contingente e, di certo, non solo non inficia l'omogeneità che giustifica la loro attuale disposizione nell'XI volume dell'opera omnia deradiana, ma esalta il valore intrinseco che essi rivestono nel contato dell'evoluzione culturale e ideologica del poeta di Macchia Albanese. Dal più antico di essi - apparso nel 1838, ma elaborato probabilmente nel marzo del 1833, dunque prima del temporaneo trasferimento a Napoli -, sino al più tardo, che risale al 1892, emergono infatti elementi molto interessanti che permettono, non solo di illuminare e ricostruire segmenti importanti del lungo percorsi) intellettuale deradiano e di rico-noscerne persino il carattere di stringente attualità, ma anche di cogliere in filigrana il profilo delle fasi principali della storia della cultura arbereshe. La collezione della rivista ""Fjamuri Arbërit"""" viene proposta in copia anastatica con il testo in italiano e albanese. (Introduzione di Mattero Mandalà)"" -
In Calabria (1862)
"In Calabria"""" è un ottimo paradigma dell'intera produzione Lombrosiana perché l'autore alterna e mescola interessanti intuizioni, statistiche abborracciate, valutazioni sociologiche 'progressiste', sommarie ricostruzioni storiche, lucide analisi politiche e stereotipi di vario tipo. Le pagine più incisive sono quelle dedicate all'esame del folklore etnologico delle popolazioni calabresi incluse anche le minoranze greche e albanesi. appassionate pagine sono dedicate alle piaghe che affliggono la regione: la povertà, l'emigrazione, la disastrosa igiene pubblica e l'istruzione. Ma il risvolto più significativo di """"In Calabria"""" è quello squisitamente politico. Lombroso, infatti, non perde occasione per indirizzare critiche feroci al governante di turno stigmatizzando che """"la sospirata unificazione d'Italia, troppo più formale che sostanziale, non ha recato alcun profitto nei rami più importanti della convivenza calabrese"""". (dall'introduzione di Luigi GuarnierI)" -
Quaderni degasperiani per la storia dell'Italia contemporanea. Vol. 1
"I quaderni degasperiani per la storia dell'Italia contemporanea"""", a cura di Pier Luigi Ballini, sono una nuova iniziativa della Fondazione Alcide De Gasperi per favorire una migliore, più approfondita conoscenza di De Gasperi e del suo tempo. Con i Quaderni si intende contribuire, in un largo arco tematico e cronologico, alla migliore conoscenza del pensiero e dell'opera degasperiani con la pubblicazione di carteggi e di altra documentazione inedita, di saggi e di note storiografiche per favorire un rinnovato dibattito sull'Italia contemporanea. Le ricerche archivistiche già avviate, in Italia e all'estero, sul movimento cattolico """"dall'opposizione al governo"""", sulla formazione di De Gasperi e sul suo impegno giovanile, sulla sua attività politica prima e dopo il fascismo consentiranno così - in un quadro europeo di temi e di riferimenti - approfondimenti sull'economia, sulla società e sulla cultura del secolo appena trascorso, sulle decisive scelte di politica internazionale da lui compiute, sulla sua politica europeistica, lucidamente anticipatrice, tenendo anche conto del più aggiornato dibattito storiografico. L'Italia, fra la fine dell'Ottocento e il primo cinquantennio del secolo appena trascorso, e la """"nostra patria Europa"""" saranno dunque al centro delle ricerche e delle riflessioni che i Quaderni proporranno." -
Scritti letterari e giornalistici
Il calabrese Vincenzo Radula (1819-1893), sacerdote, poeta, patriota, giornalista e professore, è stato uno dei più notevoli intellettuali italiani del XIX secolo. La sua originale produzione letteraria, che contemperò l'educazione classicistica con le inquietudini della modernità romantica e una genuina sensibilità per la realtà popolare della sua terra, è lo sfondo per comprendere l'esperienza folgorante de ""Il Bruzio"""". Mentre esercitava un magistero di grande apertura, che contemplava la linguistica e l'estetica e pionieristici studi socio-antropologici, Radula inventò così, praticamente da solo, un giornalismo di grande spessore culturale e risentito impegno civile, denunciando le svantaggiate condizioni economiche e sociali della Calabria e dell'Italia meridionale tutta, cogliendone lucidamente le cause, non senza il coraggio di indicare responsabilità e soluzioni. Questa antologia cerca di tracciarne un profilo organico e tuttavia rispettoso della complessità dei suoi interessi, che non possono essere tutti esemplificati, ma al profilo fornito sono riconducibili."" -
Libertà e democrazia nella storia del pensiero politico
Il volume raccoglie 43 saggi dedicati allo studio dei differenti modi con cui i concetti di libertà e democrazia sono stati declinati e posti in relazione tra loro nella storia del pensiero politico, dall'antichità all'epoca contemporanea. Oltre a rendere fruibili al lettore significative e spesso innovative acquisizioni storiografiche sul tema, la pubblicazione degli atti del Seminario di Parma, promosso in collaborazione dall'Università degli Studi di Parma e dall'Associazione Italiana degli Storici delle Dottrine Politiche, costituisce un'opportuna possibilità di mettere in luce la ricchezza e la vivacità della ricerca condotta dai giovani studiosi della materia.