Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 841-860 di 10000 Articoli:
-
Dell'usura. Il persistere dello sfruttamento dei bisogni umani
Questo volume affronta in chiave interdisciplinare il fenomeno dell'usura, sia sul piano teorico che su quello della ricerca empirica. Vengono analizzate le variabili socio-culturali, economiche e giuridiche, che si sono confrontate con il fenomeno in oggetto attraverso la storia, fino ad arrivare alle forme ""legalizzate"""" dell'usura che hanno a che fare con l'impero della finanza e l'indebitamento dei Paesi del Sud del mondo. Si è tentato di trovare le determinanti socio-economiche ed istituzionali che favoriscono il diffondersi dell'usura nel nostro tempo. Utilizzando come materiale di base le sentenze emesse dai tribunali dell'Area dello Stretto riguardanti il relativo reato, si è utilizzata questa ricerca sul campo come una sorta di spia-laboratorio per entrare nel merito sia dell'impresa usuraia che delle sue vittime. L'esplosione della bolla finanziaria e la conseguente recessione economica ha reso tale fenomeno ancora più inquietante, data la stretta creditizia operata dal sistema bancario. Un fenomeno che, come mostra l'analisi comparativa tra le diverse aree del nostro Paese, diventa particolarmente grave nelle regioni meridionali. L'intreccio con la criminalità organizzata porta ad una situazione esplosiva, denunciata da pochi coraggiosi imprenditori, e sottovalutata dal legislatore che ancora non ha provveduto ad aggiornare e modificare la legge 108 del 1996 che si è rivelata inadeguata."" -
Storia intellettuale del liberalismo
Il liberalismo è al centro, ormai da un paio di decenni, di un crescente interesse, accentuato dalla crisi per molti versi irreversibile di tutte le culture politiche e ideologie concorrenti. Ma che cosa si deve intendere esattamente con il termine ""liberalismo""""? Il libro di Manent, brillante filosofo della politica cresciuto alla scuola di Raymond Aron, ha il merito, rispetto ad altre opere dedicate alla storia del pensiero liberale, di richiamare l'attenzione del lettore sui fondamenti storici e filosofici di questa corrente politico-intellettuale. Il liberalismo, a suo giudizio, non è riducibile al libero scambio, dunque ad una teoria economica, o al principio della separazione dei poteri, dunque ad un modello costituzionale. La sua caratteristica principale è di essere una dottrina politica che, sin dalla sua comparsa, si è posta come problema quello di organizzare le libertà individuali all'interno di un sistema di regole vincolante per l'intera comunità. Fondamentale, nella sua genesi, è quello che Manent definisce il problema teologico-politico. Nato in Europa come reazione alle guerre civili di religione, il liberalismo si è dato come obiettivo la costituzione di uno Stato neutrale ed agnostico rispettoso di tutte le opinioni e di tutte le fedi, in grado altresì di salvaguardare, al tempo stesso, il bisogno di autonomia dei cittadini e il bisogno di ordine proprio di ogni forma di regime politico."" -
Sovrani a metà. Monarchia e legislazione tra Otto e Novecento
Questo volume, offrendo un affresco delle principali monarchie europee (Gran Bretagna, Francia, Spagna, Germania, Italia, Austria-Ungheria, Russia) nella loro evoluzione storica tra Ottocento e Novecento, affronta alcuni aspetti cruciali delle trasformazioni politico-istituzionali e culturali che hanno segnato l'età contemporanea in Europa. I saggi qui raccolti si interrogano su come cambiarono i fondamenti della legittimità dell'istituto monarchico nel corso di un processo che, con modalità e tappe diverse da paese a paese, vide gradualmente affermarsi il costituzionalismo liberale e una nuova legittimazione di tipo nazional-rappresentativo. Analizzano poi, sul piano politico e normativo, la trasformazione delle funzioni e dei poteri politici effettivi dei sovrani ed il ruolo della Corona rispetto alle altre istituzioni dello Stato. Altro tema presente in tutti i contributi del volume è quello della dimensione simbolico-valoriale delle monarchie europee, in relazione all'immaginario collettivo e alle identità nazionali. -
La «buona azienda negli eserciti prepara la vittoria... e genera l'economia». Appalti, commissari e appaltatori nell'Italia napoleonica
"È fuor di dubbio che una buona azienda negli eserciti prepara la vittoria, assicura le conquiste, mantiene l'ordine e genera l'economia. Considerata sotto tutti i rispetti, essa è di una grande importanza; i talenti militari non bastano da sé per conservare le conquiste, le quali si perdono quando non siano appoggiate da una giusta e illuminata amministrazione e per ciò voglionsi buone leggi ed esecutori istrutti ed integerrimi"""". A partire da queste considerazioni, espresse da Alessandro Zanoli, ex segretario generale del Ministero della guerra e della marina del napoleonico Regno d'Italia, e sulla scorta delle più recenti acquisizioni della storiografìa """"militare"""", il volume ripercorre l'evoluzione istituzionale e amministrativa degli organismi che sovrintesero all'articolato meccanismo organizzativo della guerra, e che permisero la realizzazione, praticamente dal nulla, di un esercito di quasi 80.000 uomini. A tal fine l'autore non solo ricostruisce le modalità di assegnazione dei servizi, i tempi, i modi e la durata delle gare d'appalto e cerca di valutarne l'efficacia e i limiti, ma esamina anche la provenienza, le esperienze pregresse e le condizioni in cui operarono i commissari di guerra, protagonisti spesso anonimi dell'epopea napoleonica, ma fondamentale trait d'union tra il Ministero della guerra e le truppe sparse sul territorio." -
Storia delle nuvole. Da Talete a Don DeLillo
Il libro prende l'avvio dall'ipotesi nebulare di Kant-Laplace sull'origine del mondo a partire da una nuvola e si conclude con tre ipotesi letterarie sulla fine del mondo collegata a una nuvola. Nel volume si affiancano due percorsi: un itinerario cronologico, mediante il quale si ricostruisce la ""storia culturale"""" delle nuvole da Talete a Don DeLillo; un """"tracciato"""" tematico in cui si affrontano una serie di questioni associate alle nuvole e di rilevanza solo marginalmente meteorologica (la forma delle nuvole e le possibili tassonomie che questa implica, le nuvole e i terremoti, le nuvole e i demoni, le nuvole """"terrestri""""). Viste """"da vicino"""", le nuvole mostrano la loro ambivalenza costitutiva: da un lato rinviano a un modo d'essere distratto e stralunato, lontano dalla realtà ordinaria, ma dall'altro pongono l'uomo proprio di fronte a quella realtà dalla quale sembrerebbero distoglierlo. Come il dio della filosofia eraclitea le nuvole sono duplici, non temono la contraddizione, sopportano gli opposti. Alla fine, siano esse le minacciose nubi dell'apocalisse o l'oggetto di sublimi immaginazioni poetiche, le nuvole è di noi che """"parlano""""."" -
Eva Peron. Una biografia politica
Su Eva Perón s'è scritto tanto, ma molto resta da raccontare e da capire. È quel che fa questo libro impiegando un'enorme quantità di fonti inedite. Più che il mito, di Eva percorre la storia. E non solo quella che il mito ha alimentato, quella di Eva Santa dei diseredati. Ma ancor più quella di Eva politica, poiché politico fu l'enorme potere che essa esercitò nell'Argentina del dopoguerra. Della sua breve ma intensa parabola il libro tocca i nodi vitali: la sua nascita politica all'ombra del golpe militare del giugno 1943, il suo universo ideale nazionalcattolico, il controverso rapporto con Perón, la decisiva influenza nel plasmare il movimento peronista, il suo posto nell'orizzonte dei populismi del Novecento. E infine la sua immagine d'icona del ""comunismo di destra"""" o del """"fascismo di sinistra"""". Cioè d'inconscia testimonianza dei tanti ponti tra quelle due sponde. L'immagine che ne emerge è quella d'una personalità eccezionale. E di un affascinante fenomeno sociale. Ma anche di una figura che se per un verso """"fece del bene"""" e si guadagnò un'immensa popolarità, per un altro accreditò il celebre aforisma secondo cui """"non basta fare il bene, ma bisogna farlo bene"""". Poiché il bene fatto male è piuttosto nocivo. Eva fu protagonista di un convulso processo di modernizzazione sociale condotto però attraverso una sorta di primitivismo politico. Attraverso cioè un afflato carismatico e una concezione patrimoniale autoritari e impermeabili allo spirito d'una democrazia moderna."" -
L' inventore del trasformismo. Liborio Romano, strumento di Cavour per la conquista di Napoli
Che il conte di Cavour, maestro della tessitura diplomatica, avesse mandato un carico di fucili a Napoli, non lo aveva detto nessuno. Destinatario di quelle armi era stato il ministro di polizia borbonico, don Liborio Romano. Sembra incredibile, ma lo dimostrano i documenti pubblicati in questo libro. Liborio Romano aveva incominciato la sua attività politica in una setta carbonara, era stato per lunghi anni nelle carceri borboniche, in esilio e a domicilio coatto. Ma infine era riuscito a salire al rango di ministro di Francesco II. Per consegnare Napoli a Garibaldi, senza colpo ferire, si era servito dell'aiuto della camorra, ma con questa operazione temeraria aveva sbarrato il passo alla conquista da parte di Cavour. Aveva realizzato insomma un duplice tradimento, nei confronti del suo re e nei confronti di Cavour. Il trasformismo fu la caratteristica politica di don Liborio: alle origini dell'unità, proprio lui ne fu l'inventore nella penisola italiana. La storia di Liborio Romano prosegue con una trionfale elezione al parlamento del Regno d'Italia, ma Cavour, che non lo aveva perdonato, ne decise l'esclusione dal potere politico. -
Antropologia minima del piacere
"Prima il dovere e poi il piacere!"""". Chi non si è sentito dire questa frase nella vita? E chi, anche, non l'ha ripetuta a sua volta a qualche bambino o adulto che indulgeva in comportamenti che procrastinavano """"le sacrosante cose da fare""""? Che il piacere sia una nozione altamente """"moralizzata"""", che venga cioè declinato prevalentemente con il verbo """"dovere"""" sembra possa dirsi come un """"fatto"""" della nostra cultura. Questo lavoro vuol invece inaugurare l'avvio di un programma di ricerca che contempli il piacere quale segno fondamentale per un essere vivente che interagisce con un ambiente. È attraverso la """"sensazione"""" di piacere che un individuo viene informato che la sua avventura nel mondo sta andando verso la realizzazione della felicità per sé e per gli altri. L'autore ritiene sia possibile unificare le varie teorie motivazionali a partire da un principio organizzatore articolato su potere e piacere. Nel libro si propongono altresì le prospettive applicative dei principi di piacere e potere. Seguire il piacere come principio informatore della propria azione sul mondo e favorire il senso di auto efficacia, come vissuto di potere esercitato sull'ambiente, costituiscono due direzioni ispiratrici delle possibili azioni pedagogiche e andragogiche a cui attingere." -
La primavera di Praga. Quarant'anni dopo
A quarant'anni dalla Primavera di Praga studiosi di diversa nazionalità si confrontano su temi e nodi cruciali relativi a quella drammatica esperienza, di cui si analizzano criticamente i nessi con l'antecedente condizione politica e sociale della Cecoslovacchia comunista, le radici economiche e il contesto internazionale in cui ebbe a svilupparsi. Se attenzione particolare è dedicata all'analisi dei processi decisionali dei vertici del Cremlino e delle varie fasi dell'intervento sovietico, di non minore interesse risulta la rivisitazione critica delle reazioni che la vicenda cecoslovacca, dalle speranze alimentate dalla Primavera praghese alla repressione armata operatane dall'Urss, suscitò nei partiti di sinistra e nel movimento sindacale italiano. Ad arricchire il volume contribuiscono i ricordi di alcuni allora giovanissimi testimoni oculari e i puntuali approfondimenti d'analisi su temi quali gli echi della vicenda praghese nella Romania di Ceausescu, la cinematografia cecoslovacca del tempo e l'attuale percezione che di quella storica vicenda ha l'opinione pubblica russa. -
Differenziazione dei riti processuali tra certezza ed effettività della tutela. Atti del Convegno (Catanzaro, 18-19 ottobre 2007)
Il convegno che si è svolto a Catanzaro tra il 18 e il 19 ottobre 2007 si colloca nell'ambito di un progetto di ricerca interdisciplinare, avviato da studiosi di Diritto amministrativo e di Diritto costituzionale, sulla certezza del diritto nel sistema delle garanzie. Si è deciso di approfondire il tema della differenziazione dei riti processuali, con particolare riguardo alle esperienze della giustizia amministrativa e della giustizia costituzionale. La significativa crescita di ""riti differenziati"""" alla quale oggi si assiste è un fenomeno sollecitato dalla straordinaria eterogeneità dei beni ai quali è riconosciuta tutela giudiziaria e pone non pochi problemi sul piano della certezza del diritto."" -
Cittadinanza inclusiva e flussi migratori. Atti del Convegno (Copanello, 3-4 luglio 2008)
Il volume raccoglie gli atti del Convegno nazionale di diritto amministrativo, che si svolge ogni anno a Copanello da oltre un decennio. L'assise scientifica costituisce un'occasione di incontro di rilievo nazionale ed internazionale, con la peculiare caratteristica di sondare temi non solo tradizionali, affidandoli soprattutto alle relazioni di giovani studiosi della materia. L'incontro fra temi innovativi e classici filoni di studio costituisce la peculiarità del Convegno di Copanello, che lo ha reso un'occasione di stabile confronto tra docenti, magistrati ed esperti di diritto amministrativo. -
Gli amministratori locali di Alleanza Nazionale. Un profilo socio-politico
Il testo si colloca all'interno dell'ampio filone di studi sulla trasformazione partitica in Italia e affronta il tema del cambiamento sotto i più importanti profili del rapporto con la società, dell'evoluzione organizzativa e dell'integrazione dei valori politico-culturali. Il caso di studio è rappresentato dall'evoluzione di Alleanza Nazionale, partito che nel quadro politico italiano testimonia un significativo percorso di evoluzione nei tre ambiti indicati. Ora che il suo ciclo di vita sembra essere volto al termine per la scelta di far nascere il partito unico di centro-destra risulta ancor più interessante fare il punto sull'approdo di questo importante soggetto politico. Lo studio si è avvalso di una ricerca condotta su un campione di amministratori locali di An che ha fornito significative informazioni empiriche sugli aspetti più rilevanti dell'evoluzione compiuta da Alleanza Nazionale. -
Irrazionalismo e impoliticità in Giuseppe Rensi
Pensatore della crisi, ""irregolare"""", e proprio per ciò autore di una filosofia criticamente vigile, fino all'autocritica spietata; filosofo morale, teoretico, politico e giuridico, Giuseppe Rensi rappresenta una figura presente in modo carsico, nascosto ma profondo, nella storia della filosofia italiana del Novecento. Le chiavi interpretative prescelte per scandagliare il pensiero rensiano, a partire da diverse competenze e differenti approcci, sono state 'irrazionalismo' e 'impoliticità'. Esplicito, in questa scelta, il privilegiamento dell'analisi della dimensione etico-politica del pensiero di Rensi, la quale è strettamente legata a quella teoretica. La filosofia di Rensi nasce e si trasforma, spesso anche in modo radicale, sollecitata da una acuta sensibilità nei confronti della storia e dell'attualità politica dei suoi tempi. Questa stessa sensibilità conduce il filosofo ad esiti mistici e impolitici, i quali non sono semplicemente la negazione di fasi precedenti del pensiero, bensì un ulteriore sviluppo di questo, quasi la presa di coscienza definitiva del destino irrazionalistico, dello scacco di ogni tentativo di istituire un nesso di transitività tra 'ragione' e 'politica'."" -
Chi è Giorgio? Conosci tuo figlio? I mille volti di Giorgio attraverso le risposte degli adolescenti
Qual è la corretta relazione tra genitori e figli? Esiste un comportamento ideale che un genitore deve avere con il proprio figlio? L'autorità paterna quanto influisce sui giovani d'oggi? L'adolescente crede nel matrimonio? E cosa pensa della separazione? Cosa fa per occupare il proprio tempo? A queste domande sono gli adolescenti a rispondere tracciando un quadro chiaro della realtà che viene fotografata secondo le linee guida di Erich Fromm. Questo libro scaturisce da uno studio approfondito sui modi di pensare e di agire dei ragazzi in età adolescenziale. Vengono affrontate diverse problematiche legate a questa delicata fase della vita dell'adolescente, il quale, nel libro, viene identificato simbolicamente con il nome di Giorgio. -
Etica e ontologia. Fatto, valore, soggetto
Etica: un'esperienza di discorso e di pratiche di cui è più interessante domandarsi il di chi e il dove piuttosto che tentare di definirne il che cosa, non solo nel senso difficile dell'antica metafisica, ma anche in quello apparentemente più praticabile di fissare delle regole alla convivenza. Una domanda sull'origine del discorso etico è sembrata tuttavia ineludibile, domanda che si fa strada anche, e soprattutto, attraverso le aperture e le ferite nei vari campi relazionali, sociali, politici dell'umano. I contributi di questo volume ripercorrono alcuni nodi cruciali, storici e teorici, di queste affermazioni: da scenari antichi all'idealismo tedesco, dalla fenomenologia ad Heidegger, dalla Arendt a Lévinas. La direzione di queste indagini accenna verso un superamento di un'etica minimalista delle regole che sembra la più percorribile nell'""epoca del nichilismo"""". Mira piuttosto a una universalità del discorso, a una struttura trascendentale della coscienza come natura umana che dalla relazione che il soggetto intrattiene con l'altro attinga la risorsa di un costitutivo rispetto del valore irriducibile del suo percorso."" -
Divergenze parallele. Comunismo e anticomunismo alle origini del linguaggio politico dell'Italia repubblicana
Col ritorno dell'Italia al libero confronto democratico nel secondo dopoguerra, il conflitto tra comunismo e anticomunismo si è imposto come il deavage principale per il consolidamento delle identità collettive e di abitudini politiche destinate, in alcuni casi, a durare fino a oggi. A fronte della ricca tradizione di studi sul PCI, però, sono stati finora scarsi i tentativi di elaborare un quadro d'insieme di tale confronto e dei suoi effetti sull'universo anticomunista. Illustrando i processi di formazione e i canali di circolazione dei principali elementi del linguaggio politico italiano negli anni cruciali per la formazione dell'arena politica repubblicana, il volume prende in considerazione alcuni importanti aspetti della storia politica italiana attraverso una fruttuosa prospettiva di analisi. -
Per antichi sentieri
Uno tra i pochissimi resoconti di viaggio nelle calabrie fatto da un italiano a ridosso del catastrofico terremoto del 1783 e perciò di rilevante importanza poiché fotografa lo statu quo immediatamente prima del sisma. Viaggio durato una ventina di giorni, sufficiente per farsi un'idea abbastanza precisa dello stato dei calabresi, della calabria e delle istituzioni che la governano. Il ""viaggiatore filosofo"""", avendo come obiettivo quello di cercare di comprendere la complessità della società umana, esce dalla tradizionale superficialità di analisi che talvolta accompagna i resoconti di molti scrittori del grand tour. Il tratto distintivo che accompagna costantemente Pilati in quella che potremmo definire """"scorreria sociologica"""" è un forte anticlericalismo specie nei confronti del clero secolare del quale non manca mai di evidenziare il parassitismo, l'estrema invadenza, i guasti prodotti nella popolazione in termini di diffusione di superstizione e ignoranza."" -
«Cari compagni... fraterni saluti.» Mezzo secolo di vtia nella sinistra italiana
"Cari compagni... fraterni saluti"""" sono le parole che aprivano e chiudevano ogni lettera del PCI-PDS-DS. L'autore le ha scelte per il titolo di questo libro in cui racconta mezzo secolo di vita a sinistra. Da Roma a Firenze, dal VII Congresso del PCI del 1956 al IV Congresso dei DS del 2006 sino alle primarie del Partito democratico. Cinquantanni di impegno nella politica, nel lavoro giornalistico, nell'amministrazione di un Comune e di una Provincia, nel governo di una Regione, l'Umbria, sino alle battaglie parlamentari nella lunga notte della Prima Repubblica e della fine dei partiti che hanno scritto la Costituzione. Le storie vissute e i personaggi incontrati: dirigenti politici, intellettuali, giornalisti, artisti, industriali, artigiani, operai. Il racconto di un viaggio lungo nel tempo, di una storia collettiva." -
Scritti giornalistici. «Il Giornale» 1944-1957
Con Guido Cortese la stagione del liberalismo italiano ha conosciuto una delle sue fioriture più belle. Bella, di quella bellezza che si accende in una circostanza sola: quando c'è perfetta rispondenza tra l'opera di un uomo e i suoi ideali. E là dove questi ideali muovano dall'afflato di un convincimento religioso (in Cortese la libertà individuale prendeva calore di fede), allora non c'è rotondità diplomatica che tenga. Da qui questi scritti giornalistici che ancora oggi si lasciano ammirare per la gagliardia degli argomenti opposti sia alle insidie della clerocrazia nera sia alle prepotenze del totalitarismo rosso. Nondimeno, sgombrato il campo dalle frenesie totalitarie, Cortese fu sempre fraterno con il grido di giustizia che sollevava il petto degli umili e dei poveri. Nella sua sensibilità di ""liberale coerente"""", infatti, rimaneva bensì vero che la giustizia senza la libertà avrebbe inaugurato la tirannia; ma non era meno vero che senza la giustizia la libertà si sarebbe rattrappita nel privilegio, perdendo con ciò stesso ogni luce di nobiltà. Ed è anche per questo che i suoi articoli non debbono cadere dalla nostra memoria."" -
Niente di vero sul fronte occidentale. Da Omero a Bush, la verità sulle bugie di guerra
Dall'Olimpo del mito all'Afghanistan della cronaca, dalla guerra di Troia al terrorismo d'attualità, l'originale ricostruzione di un percorso storico sulle tracce degli inganni che accompagnano ogni conflitto, militare, sociale, culturale, economico che sia. Mentre la politica è artefice e complice di una divulgazione spesso distorta delle ragioni reali che muovono gli scontri, antichi e contemporanei.