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Totalitarismi movimenti democrazie
A vent'anni di distanza dalla fine del blocco sovietico, la polvere alzatasi col crollo del Muro non si è depositata a punto tale da consentire di leggere con compiuta serenità quegli avvenimenti. La memoria di quell'evento non può essere disgiunta dal tentativo di analizzare l'eredità ancora presente di quei regimi e l'esito prodotto dalla sfida vincente di quelle forze sociali che hanno portato al tracollo del totalitarismo sovietico. Riflettere oggi su quegli eventi non rappresenta allora un mero gesto commemorativo o uno sforzo volto a chiarire i dettagli di un particolare momento storico. È qualcosa di più. È riflettere sulla società contemporanea. Su una società definita a partire da tanti ""post"""" (materialista, industriale, moderna, comunista) forse proprio in virtù dell'assenza di adeguate chiavi interpretative capaci di contrassegnarla in positivo. Se la storia sempre meno viene proposta come 'magistra vitae', quei """"post"""" la ripongono al centro della riflessione non solo per far memoria, ma per interpretare l'eredità così rilevante di oltre un quarantennio di mondo diviso in due. Gli interventi raccolti in questo volume partono dalla memoria del passato interpretando i processi che hanno condotto all'instaurarsi dei regimi totalitari ed al loro crollo interrogandosi, poi, sul presente di una difficile transizione che interessa sia l'oriente che l'occidente europeo."" -
Cinque studi sull'umanesimo giuridico di Luigi Bogliolo
Il vigoroso impianto antropologico tomista è ancora in grado di ribattere, nella temperie post-moderna, al conflitto tra trascendente e immanente e di provvedere l'homo viator, giurista, storico, scienziato galileiano, di una bussola d'orientamento? L'umanesimo cristiano è una formula integrale e riassume l'essenza dell'impostazione ontologico-tomista. In questa interezza metafisica si compie la ""verità"""" della condizione umana quand'anche il legislatore, al cospetto di stringenti questioni etiche, sia interpellato a riesaminarne i confini. Il rinvio al diritto naturale si declina nelle sue molteplici implicazioni: il rapporto fede-ragione; la condizione di libertà; l'umanesimo cristiano; l'ermeneutica della verità testuale. Un'indagine giuridica sul pensiero filosofico tomista è condizione eccellente per abbozzare una risposta al grande tema e trova sostegno nella ricostruzione biografica e intellettuale di un suo interprete del Novecento, Luigi Bogliolo, per dirci che la verità dell'uomo, lungi da transitorie ed effimere fenomenologie, risiede in forma radicale, assoluta e attualissima, nella sua ontologica realtà."" -
Y Saigon 1972
Y-Saigon 1972 - è il diario di un giovane diplomatico italiano - Y, in vietnamita significa italiano - alle prese con la sua prima sede all'estero, l'Ambasciata d'Italia a Saigon. Y non è un diario di guerra, descrive l'atmosfera surreale nella quale si viveva a Saigon nel 1972. Nonostante cruente battaglie si svolgessero a pochi chilometri dalla capitale, Saigon, fulcro della vietnamizzazione del conflitto, conservava una calma apparente vivacizzata dalla visita dei grandi nomi della politica americana e dalla presenza dei giornalisti più famosi tra i quali, Oriana Fallaci, Aldo-Rizzo, Tiziano Terzani, Corrado Pizzinelli, Marcello Alessandri, Giorgio Fattori, Egisto Corradi, e tanti altri. ""Saigon negli ultimi anni di guerra poteva essere paragonata ad un grande circo equestre montato sull'argine malfermo di un fiume in piena. Da un momento all'altro tutto poteva essere travolto, ma in attesa dell'evento catastrofico il circo con i suoi clown, nani e ballerine continuava ad offrire un incessante spettacolo""""."" -
Autointervista sul federalismo
L'autointervista dell'attuale presidente della regione Calabria, è un tentativo di temperare l'enfasi che circola nel nostro paese sul ruolo salvifico del federalismo. Se è vero che il federalismo (quello fiscale in particolare) spingerà tanti territori ad evitare sprechi di risorse appartenenti alla comunità nazionale e quindi a perseguire un più adeguato livello di responsabilità delle classi dirigenti che governano, è anche vero che è destinato a mostrare le ingenti disparità esistenti tra un territorio e l'altro dell'Italia. Una consapevolezza, questa, presente nel governo, che, nel depositare alla Camera il relativo testo di legge, si è dichiarato impotente a stabilire preventivamente i costi che il federalismo fiscale comporta per le finanze italiane, già dissestate da un imponente debito pubblico. C'è poi una domanda, che serpeggia nell'autointervista, destinata a rappresentare l'assillo dominante di queste pagine: che fine farà l'unità del paese messa cosi a dura prova da spinte contrapposte? Non sfugge a nessuno, infatti, che gli obiettivi che il Nord ed il Sud del paese sembrano inseguire siano diversi. Il primo punta a trasformare l'antica pulsione secessionista in una fuga liberatoria verso i ricchi Länder tedeschi e a costruire, privo del pesante fardello meridionale, un ""club"""" di sole regioni ricche. Il secondo tenta con crescente disperazione di restare abbarbicato ad uno stato unitario che di fatto da qualche lustro non esiste più."" -
Mezzogiorno fai da te? Il partito del sud e le le politiche per lo sviluppo
Nel quadro di un contesto culturale in cui sempre meno si parla della ""questione meridionale"""" - """"oscurata"""" dalla """"questione settentrionale"""" -, grazie anche alla colpevole acquiescenza di tanta parte della classe politica dell'Italia del Sud, si è verificata, negli anni, una sistematica e progressivamente crescente spoliazione (e conseguente dirottamento di risorse) ai danni del Meridione. Il sistema dei partiti, ormai da un decennio, appare sempre più sbilanciato a favore del Nord per la presenza della Lega, soggetto politico profondamente radicato nel territorio, coeso, bene organizzato e con una base popolare dotata di un forte senso di appartenenza a una comunità militante. Avrebbe senso logico ipotizzare, in questo contesto, la nascita di un Partito del Sud? Un partito, cioè, simmetrico alla Lega Nord, fondato su una robusta base territoriale, interessato, sulla base di un quadro di valori portanti, a difendere gli interessi del Mezzogiorno, ad avere come visione strategica la riduzione dei divari tra il Sud e le altre regioni europee. Con un'offerta politica relativamente ristretta (lo sviluppo del Mezzogiorno in un quadro unitario di crescita), ma con una capacità di negoziazione sul tema superiore a tutti gli altri partiti."" -
Undicesimo incontro nazionale coordinamento dei dottorati di ricerca in diritto privato
Il volume raccoglie le relazioni presentate all'undicesimo incontro nazionale per il coordinamento dei dottorati di ricerca in diritto privato, tenutosi a Positano il 18 e il 19 maggio 2007 e organizzato dal dipartimento di diritto dei rapporti civili ed economici nei sistemi giuridici contemporanei e dal dipartimento di diritto, impresa e lavoro, dell'Università degli Studi di Salerno. L'incontro di Positano s'inserisce nell'ambito di una serie di attività organizzate dai collegi dei docenti dei dottorati di ricerca afferenti al settore del diritto privato, finalizzate alla formazione e alla crescita culturale di giovani studiosi, tramite il costante confronto delle esperienze maturate, dei metodi di ricerca utilizzati e delle soluzioni di volta in volta proposte. I temi trattati dagli autori, inerenti alle attività di ricerca connesse ai corsi di dottorato, si articolano su molteplici tematiche del diritto civile. -
Cristianesimo e postmodernità
Il filo conduttore di questa ricerca è stato quello di investigare le facciate della contemporaneità con cui il cristianesimo, attraverso l'esercizio di pensiero della teologia, si è comparato e, in particolare, di individuare alcune linee di confronto col postmoderno nella teologia italiana. Si è scelta in quest'analisi l'ottica della ""sfida"""" per evidenziare i rapporti tra cultura postmoderna e teologia cristiana. Se le civiltà o le religioni nascono perché un gruppo umano riesce a rispondere positivamente alle sfide dell'ambiente e della storia, decadono e muoiono, invece, quando si mostrano incapaci di vincere le sfide delle forze di disgregazione che ogni civiltà sviluppa nel divenire più matura. Anche la nostra civiltà cristiana deve affrontare, nel mondo postmoderno, alcune """"sfide"""" particolarmente gravi, situazioni che, se non venissero adeguatamente dominate, potrebbero portare alla sua fine. Tra le """"sfide"""" del postmoderno al cristianesimo viene sottolineata soprattutto quella all'interno della cosiddetta """"questione della verità"""", che comporta la rinuncia ad ogni pretesa conoscenza oggettiva della realtà metafisica. Attraverso le sintesi di Carmelo Dotolo e Bruno Forte, si è cercato di individuare le risposte possibili alle sfide del nichilismo e del relativismo, di Adolfo Russo e Piero Coda, alla questione del pluralismo religioso, di Rino Fisichella e Antonio Stagliano, per ciò che concerne la questione della verità."" -
Il poliziotto con la Ferrari. Storia e mito di Armando Spatafora
"Erano pochi e rari i momenti in cui mostrava nei nostri confronti tenerezze o gesti amorevoli, pur rimanendo un padre intensamente protettivo e accorto. Un padre che però era soprattutto un poliziotto [...] come sembra ancora attuale tutto questo. Eppure la storia raccontata appartiene ai mitici anni '60, quando tutto sembrava protetto da un incredibile schermo di valori umani e dove un severo codice d'onore imponeva a uomini di legge e malavitosi un unico imperativo: il rispetto delle regole."""" (Carmen Spatafora)" -
Anatomia dell'anticapitalismo
La civiltà moderna è stata - e continua a essere - animata dallo spirito capitalistico, ma anche dal suo acerrimo e irriducibile nemico: lo spirito anticapitalistico. In questo libro si analizzano le principali fasi dello storico duello iniziato nel XIII secolo e tuttora in corso, poiché lo spirito anticapitalistico è come l'ombra del capitalismo: si manifesta, sotto diverse sembianze, non appena sulla scena sociale appaiono gli adoratori di Mammona. D'altra parte, la bancarotta planetaria del collettivismo - centrato sul piano unico di produzione e di distribuzione - costringe a giungere alla conclusione che il capitalismo non ha alternative: è l'unico modo di produzione in grado di far lievitare la ricchezza delle nazioni. È un gioco a somma positiva: se lo si distrugge - come hanno fatto i partiti comunisti al potere -, si condannano alla miseria più atroce le masse lavoratrici. È per questo che la socialdemocrazia, saggiamente, ha deciso di scendere a patti con il capitalismo, trattandolo come una pecora che deve essere tosata. -
La giustizia italiana raccontata a un alieno
Complessa, contraddittoria, inapplicabile. La Giustizia italiana è un sistema precario. Che spesso lascia i cittadini smarriti, increduli di fronte all'incertezza della pena. Mentre il crimine, occasionale, organizzato o dissimulato, resta impunito. Molti uomini di legge, eroi quotidiani e sconosciuti, tentano di reagire: denunciano, indagano, resistono. E non si sottraggono alle proprie responsabilità, compresa quella di spiegare a un curioso extraterrestre come e perché in Italia la legge rischi di non essere uguale per tutti. -
L' insostenibile leggerezza del Ponte
Dopo molti volumi tecnici in cui sono stati espressi pareri più o meno autorevoli circa il Ponte sullo Stretto, questo libro vuole tentare di raccontarne, con il rigore attento del ricercatore e con lo sguardo divertito del filosofo scettico, la storia. Un percorso intricato, costellato da molti dubbi e molte domande a cui si cercherà di dare risposta e che porterà a dimostrare che il Ponte non è una priorità per l'Italia; che molto probabilmente non è utile allo sviluppo di Calabria e Sicilia, anzi è potenzialmente dannoso. Il Ponte è un annuncio perenne, che ha generato e continua a generare un considerevole impegno di spesa pubblica (improduttiva); che crea aspettative (lecite e illecite), visioni e sogni di sviluppo, ma che bisognerebbe attentamente evitare di realizzare perché il sogno diventerebbe realtà e il risveglio in questa realtà sarebbe un incubo senza fine. -
Storia della natura d'Italia. Ediz. illustrata
L'Italia ha una storia straordinaria anche dal punto di vista naturale e paesaggistico. Questo libro ne descrive la varietà e ne segue le infinite modificazioni, a partire dall'ultima glaciazione otto millenni prima dell'era cristiana, per poi percorrere le vicende dell'interazione tra uomo e natura fino ai nostri giorni. In ogni epoca, da quella romana al Medioevo, al Rinascimento all'avvento dell'industria, l'uomo ha infatti stabilito un diverso rapporto con il paesaggio. Riccamente illustrato, attento al dettaglio suggestivo e significativo, ma capace di costruire un quadro globale, questo volume ci restituisce il fascino di una storia che ci riguarda profondamente, ma che conosciamo troppo poco. -
La breve età degasperiana 1948-1953
L'esperienza politica di De Gasperi, all'indomani delle elezioni del 1948, rappresenta la sintesi degli elementi costitutivi e caratterizzanti dell'Italia del dopoguerra: la Democrazia cristiana (e quindi una formazione politica ispirata ai valori religiosi e democratici della tradizione occidentale) come partito di maggioranza, il governo come politica delle alleanze tra cattolici e laici, la ricostruzione come sintesi di intervento pubblico e privato, le riforme come metodo di progresso, lo stato come terreno privilegiato dell'operare politico. Si tratta di un esempio modernissimo di quella capacità di sintesi che è una caratteristica della politica nelle sue espressioni più elevate, quando cioè la politica sa muoversi tra progetto strategico e mediazione tattica, condizionata dall'intreccio delle emergenze e delle contingenze che la pagina bianca del divenire quotidiano prescrive a ogni periodo storico. La sua eredità politica, rimossa per molti anni come quella di un uomo del passato, alla ricerca storica più recente appare come un lascito suscettibile di dare ancora frutti nel futuro. In particolare oggi, quando la politica sembra aver perso, non si sa se temporaneamente o stabilmente, quel ruolo di mediazione tra le diverse componenti economiche, sociali e culturali, e di guida dello sviluppo civile che per molti decenni di questo dopoguerra l'ha invece caratterizzata. -
Miti urbani
Manuel Gahete, poeta andaluso contemporaneo e persona estremamente umana e sensibile, rivela le sue più intense emozioni in versi di straordinaria musicalità ed eleganza, oltre che dotati di forte carica espressiva. Le sue liriche affermano la centralità dell'esistenza intesa come esperienza privata, interiorizzata attraverso il sentimento dell'amore con le sue antinomiche conseguenze di gioia veemente ed esasperato dolore. Si tratta di un dualismo che prende forma nelle metafore della luce e dell'ombra, in una teoria amatoria dove l'una non può esistere senza l'altra. I motivi fondamentali sono eredi dell'esperienza della Generazione del '27: l'amore, che pare collidere con il concetto stesso di poesia, la vita e la morte, quest'ultima fisica o metafora della solitudine responsabile del passaggio dalla luce all'ombra, in attesa di un nuovo raggio di sole. Nell' Universo luminoso di Gahete, dove l'oscurità dello scorrere del tempo minaccia senza tregua la fragilità degli istanti gioiosi, la sofferenza accompagna ogni tappa della vita, ma l'uomo non perde la speranza nell'agognata felicità, principio sul quale il poeta elabora una teoria dell'amore che riduce gli opposti di luce e ombra a una perfetta armonia -
E tuttavia sperare. In dialogo con Johann Baptist Metz ed Elie Wiesel
"E tuttavia sperare"""" è la traduzione di """"Trotzdem Hoffen"""", un libro pubblicato in Germania nel 1993, che riporta un'intervista fatta dai teologi Ekkehard Schuster e Reinhold Boschert Kimmig al teologo cattolico J.B. Metz e allo scrittore ebreo E. Wiesel. Il libro-intervista è costruito intorno alla peculiarità della storia umana ed intellettuale di Wiesel e di Metz, storia che trova nella Shoah il più importante motivo di confronto per entrambi, sebbene per motivi e accenti radicalmente differenti. Il libro contiene un saggio di Mariangela Caporale, curatrice di questo volume, dal titolo La ragione in dialogo: l'essenziale senza essenza." -
Laicità. Le sue radici, le sue ragioni
Il valore della ""diversità"""" nel bios, nel logos e nell'ethos - e quindi nella polis; le funzioni dell'economia di mercato; vantaggi e pericoli della globalizzazione; la sostanziale differenza tra pensiero unico di matrice liberale e Pensiero Unico di matrice fondamentalista; acquisizioni e limiti dell'antropologia culturale; il miraggio della ricerca di """"fundamenta inconcussa"""" nella scienza e in filosofia; la """"legge di Hume"""" quale base logica della libertà di coscienza; l'inevitabilità del relativismo; il relativismo nei suoi rapporti con la fede e con la democrazia; cosa vuol dire essere laici; i fondamenti epistemologici e i presupposti etici della """"società aperta""""; quello che l'Europa deve alla Grecia; la desacralizzazione del potere politico da parte del messaggio cristiano e, quindi, quello che l'Europa deve al cristianesimo: questi i nuclei di fondo del presente lavoro di Dario Antiseri."" -
Sacerdoti nella Chiesa. Dieci riflessioni su identità e ministero sacerdotale
Con l'indizione dell'Anno Sacerdotale, il Santo Padre Benedetto XVI ha inteso offrire un'occasione che contribuisse a ""Promuovere l'impegno d'interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi"""". Nel solco - e nello spirito - di questa iniziativa, il Centro Studi Verbum propone un'opera collettiva, un'attenta riflessione teologica sull'identità e la missione del presbitero, nel suo 'sì' a Cristo e alla Chiesa. Questi contributi - frutto di una serie d'incontri promossi dal Centro e scritti da sacerdoti e docenti di teologia mentre mettono in luce in un modo singolarmente efficace la centralità del ministero sacerdotale nella vita della Chiesa, si pongono a servizio delle esigenze e sensibilità di un ampio pubblico. Dispensatore della grazia e della verità di cristo, il Sacerdote è così presentato come dono che genera, accresce e nutre ogni altra vocazione ecclesiale."" -
Sociologia della cittadinanza. Prospettive teoriche e percorsi inclusivi nello spazio sociale europeo
Il testo propone una lettura critica del concetto di cittadinanza nel segno del dibattito teorico che percorre la sociologia contemporanea, a partire dai temi della soggettività, della sfera pubblica e della società globale. Il complessificarsi della società e l'incalzare della crisi economica mettono in luce la crescente difficoltà che alcuni settori sociali - in specie le donne, i giovani e i migranti - incontrano oggi nel loro rapporto con la cittadinanza. Una possibile risposta a questo stato di cose pare venire dalla valorizzazione del ruolo propulsivo della città, laboratorio della convivenza e dei contrasti, in cui la capacità del soggetto di rendersi autonomo e di realizzarsi indica i contorni di una ""cittadinanza materiale"""" che coglie pienamente il senso dell'approccio sociologico al tema. La riflessione teorica sulla cittadinanza nella prospettiva sociologica è poco frequentata, ancor meno numerose sono le proposte di rilevazione empirica. Attraverso un contributo denso e aggiornato, il testo si propone di colmare questa lacuna presente non solo nelle scienze sociali italiane, ma anche nel panorama sociologico internazionale."" -
Il sistema dei prezzi dell'energia elettrica per il consumatore domestico
La liberalizzazione del settore elettrico ha determinato una moltiplicazione dei soggetti e una frammentazione delle attività e delle funzioni lungo la filiera di produzione del servizio, aumentandone la complessità che si è riflessa sul processo di formazione del prezzo. Il volume intende essere uno strumento organico di informazione sul funzionamento del sistema dei prezzi e delle tariffe dell'energia elettrica, su come sono composti e perché possono variare nel corso dell'anno, su come il consumatore domestico può utilizzare gli strumenti a disposizione per aumentare le proprie conoscenze. -
Sociologia delle finanze pubbliche
Le finanze pubbliche sono generalmente considerate come una scatola nera, un vincolo pesante, una tecnica specialistica, mentre costituiscono l'asse portante dell'attività pubblica e della vita sociale. La sociologia delle finanze pubbliche è volta all'analisi sociologica dei budget, alla lettura finanziaria dell'attività pubblica alla luce delle nozioni delle scienze sociali. Riguardo ai budget, essa si occupa delle cause che generano le spese pubbliche e della tipologia di potere detenuto da coloro che possono decidere in materia di budget (attori del processo); ad esempio, nel caso del Welfare State. Per ciò che concerne l'azione pubblica, questa disciplina presenta un modello generale di regolazione finanziaria che si basa sullo sviluppo territoriale, sugli sviluppi europei, sulle politiche settoriali ecc. In relazione alle Scienze sociali, questa disciplina fa riferimento a specifiche teorie (concernenti i gruppi d'interesse, le elezioni ed altri aspetti); a variabili, quali: l'articolazione sinistra/destra, i vincoli economici ecc.; a nozioni, quali: razionalità, governarne e partnership. Il testo si avvale di numerosi casi di studio francesi oppure di altri Paesi e si pone lo scopo di stimolare delle riflessioni sull'attività politica e democratica dello Stato e sulla natura dei suoi esborsi.