Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1121-1140 di 10000 Articoli:
-
Tangentopoli
Vent'anni fa fu arrestato Mario Chiesa. Vent'anni fa chiuse i battenti la Prima Repubblica, rasa al suolo con modalità anomale da un gruppo di Pubblici Ministeri che assunse un ruolo rivoluzionario e moralizzatore. Con la complicità di giornalisti e avvocati. L'operazione fu sicuramente politica, non si sa bene quanto spontanea, quanto dovuta a norma di legge. I reati di finanziamento illecito sicuramente ci furono, come denunciò in Parlamento lo stesso Bettino Craxi. Sicuramente ci furono anche i casi individuali di corruzione. Ma il fenomeno ""Mani pulite"""" fu una rivoluzione strabica e incompiuta, una vera guerra chirurgica in cui saltarono ruoli e regole. Ne uscirono con le ossa rotte la Dc e l'intero pentapartito, si salvò il Pci-Pds che pure partecipò al banchetto. La magistratura milanese si mangiò i piccoli imprenditori ma uscirono salvi la Fiat, De Benedetti e I'""""Eni buona"""". Ci furono anche morti e feriti: 43 suicidi, tra cui Gardini che il Pool non volle interrogare da libero e Cagliari cui fu promessa una libertà che non arrivò. Fu giustizia?"" -
Robert Louis Stevenson. Ediz. italiana
Gilbert K. Chesterton dedicò questa importante biografia letteraria finora inedita in Italia a Robert Louis Stevenson, l'autore de ""L'isola del tesoro"""" e de """"Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde"""". Da questo saggio, Stevenson emerge come un testimone inconsapevole di verità, """"un pagano altamente onorevole, responsabile e valoroso, in un mondo traboccante di pagani che erano per la maggior parte molto meno cavalieri e onorevoli"""". Di più, Chesterton lo considera alla stregua di un teologo cristiano che restituisce nei suoi personaggi votati all'avventura l'inquietudine della caduta e la moralità della ricerca di senso in un mondo che attende di essere esplorato. L'intera sua opera appare a Chesterton una difesa della possibilità di essere felici, e una risposta alla domanda di felicità dell'uomo, che può essere assolta solo ritornando piccoli e capaci di stupore. Il brusco ritorno alla semplicità dell'infanzia, come espressione del profondo desiderio di raggiungere la felicità, è un fatto ricorrente in tutta la storia umana. E in questo sta, per Chesterton, """"l'importanza del posto che Stevenson occupa nella storia letteraria""""."" -
La grande transizione. Dalla crisi economica alla globalizzazione dello stato sociale
Quali sono le cause della crisi economica? Non la bulimia delle bocche occidentali, né i bucanieri della finanza intemazionale, né la corruzione della politica. La crisi economica rappresenta il fallimento di una precisa visione politica e filosofica, un vero e proprio paradigma dominante, quello hayekiano, con il quale abbiamo interpretato e dato un senso al mondo. Per trent'anni questo paradigma ha lavorato e plasmato i Paesi occidentali e innescato un processo di mimesi in quelli in via di sviluppo che sognavano le luci di New York e Londra. Tuttavia le promesse di Hayek -progresso e benessere per tutti - si sono realizzate solo in parte. Sono state create tecnologie delle meraviglie e favolose ricchezze, ma non per tutti. Quella visione politica ha infatti generato una nuova questione sociale che è la causa più prossima della crisi economica. La crisi dunque rappresenta la falsificazione popperiana del paradigma di Hayek. Questa crisi però è anche l'inizio di una grande transizione: possiamo elaborare un nuovo paradigma che concili le aspirazioni alla modernità dei Paesi in via di sviluppo e risolva la questione sociale in cui si dibatte l'Occidente o ricadere negli anni Trenta del XX secolo. -
Primo sale
Anni Sessanta, in un imprecisato luogo del Sud sette adolescenti sono impegnati a crescere, tessendo fantasie sui racconti dei grandi e assaporando l'aria di un boom economico che promette benessere. Avidi di futuro, e alle prese con i primi amori e le prime inquietudini, si avventurano alla vita come a un giro di giostra, fra ansia e spensieratezza. L'io narrante, Ciccio il Guercio, Jo Cascia, Formula Uno, Fischialetto, Gigi il Bastaso e Scazzidda trascorrono i giorni tra la scuola e gli svaghi, le strade e la spiaggia, le processioni e le sfide, facendo esperienza del mondo e di se stessi, e delle prevaricazioni piccole e grandi nei confronti di chi è più fragile e onesto. ""La vita cambia con la fortuna"""", dice Angelica, personaggio femminile. Verità pertinente ai singoli e frutto del caso. Altro è il cambiamento che riguarda l'intera comunità, legato all'irrompere di una prosperità mai conosciuta prima e che sanziona una profonda frattura tra due mondi, corrispettivi di un """"vecchio"""" e """"nuovo"""", portatori di valori che divergono, a volte, in modo inconciliabile. In bilico tra queste due epoche, a indicare la via, l'esempio dei padri che al benessere guardano con il dovuto sospetto affinché i figli non soccombano a facili illusioni e imparino a diventare uomini per bene."" -
Sciascia, Savinio e «La scomparsa di Majorana»
"La scomparsa di Majorana"""" (1975), il singolare pamphlet di Leonardo Sciascia sul caso del fisico catanese misteriosamente scomparso nel 1938, si rivela essere un vero e proprio codice cifrato. Il discorso criptato, allusivo, filtra in primis attraverso il riferimento ad Alberto Savinio, artista e scrittore surrealista e metafisico ancora quasi ignoto in Italia negli anni '70. Sono, difatti, espedienti di chiara ascendenza saviniana (come etimologie, paretimologie e giochi di parole) a illuminare il retroscena storico ed esistenziale della vicenda del fisico dell'equipe di Fermi, come questa è stata ricostruita, letta e allusa da Sciascia. La trama sommersa rivela verità decisamente più inquietanti di quelle proposte dalla lettura univoca e """"rassicurante"""" che dell'opera è stata data finora. Lo scenario si allarga a livelli internazionali, coinvolgendo i vertici del potere e collimando, in parte, con alcune delle ipotesi storico-scientifiche che solo di recente sono state avanzate sul caso." -
L' ultima chance. Per una generazione nuova di cattolici in politica
"Vorrei che questa stagione contribuisse a far sorgere una generazione nuova di italiani e di cattolici che [...] avvertono la responsabilità davanti a Dio come decisiva per l'agire politico"""": così il presidente della Cei, tanti vescovi, e per primo Benedetto XVI. La forza di queste parole sfuma se si leggono solo come un richiamo sempre attuale. Assumono invece ben altra forza se si collocano nel grave momento che la società italiana attraversa, momento reso ancor più difficile da una crisi profonda delle istituzioni e degli attori della politica. Servono grandi riforme ma mancano i riformatori. Tutto questo chiama in causa i cattolici per responsabilità precise, per quello che chiedono alla politica e per quello che danno - o non danno - all'elaborazione politica e all'azione politica. Le pagine che seguono sono un contributo all'analisi delle opportunità che la crisi politica apre e delle sfide che impone. Sono pagine che cercano di non dimenticare che una risposta individuale non è mai all'altezza di una sfida politica. E sono state scritte nella convinzione che l'eredità di don Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi sia ancora capace di orientamento." -
Non è vero. Liberiamoci dagli inganni. Rimettiamo in ordine l'italia
Un crudo bilancio del ventennio del bipolarismo all'italiana, e un originale percorso di smantellamento di luoghi comuni, idee ricevute e bugie che continuano a far danni: secondo l'antica regola di Demostene, ""Nulla è più facile che illudersi, poiché l'uomo crede vero ciò che desidera"""". La grave crisi economica italiana coinvolge l'euro e l'economia internazionale; ma non c'è via d'uscita, senza una soluzione coraggiosa alla crisi politica. Rutelli, con il Terzo Polo, propone una larga convergenza, una stagione di unità nazionale, anziché la continuazione di una guerra faziosa e inconcludente. Propone un'analisi critica dei due populismi, di destra e di sinistra; degli equivoci del multiculturalismo; della presunta innocenza di internet; dei molti guasti del politically correct. Indica le risposte alle minacce del secessionismo, del giustizialismo, dell'antipolitica. Non ci sono solo inganni da smontare: sta nascendo un mondo in cui credere. Rutelli propone soluzioni affilate, rivelatrici, destinate a far discutere."" -
Luigi Sturzo e gli amici spagnoli. Carteggi (1924-1951)
Il volume raccoglie i carteggi intercorsi per circa trent'anni tra Luigi Sturzo e 37 corrispondenti spagnoli, dei quali traccia un profilo biografico, recuperando figure anche poco note e, in molti casi, trascurate dalla storiografia del paese iberico. Si tratta di un corpus di quasi 600 lettere, che testimoniano come dall'esilio londinese, poi da quello statunitense, Sturzo seguisse da vicino le vicende spagnole: dalla dittatura di Primo de Rivera al primo franchismo, passando per la Seconda Repubblica e la guerra civile. I carteggi, assieme agli interventi pubblici distribuiti su riviste e giornali di vari paesi, per non dire dei riferimenti alla Spagna nei suoi volumi, mostrano che il sacerdote calatino fu, negli anni Trenta, l'uomo di Chiesa, l'intellettuale e il politico italiano che meglio conobbe e più intervenne con cognizione di causa sulle drammatiche vicende spagnole. Durante la guerra civile, attivo fautore del disimpegno della Chiesa dal sostegno ai militari ribelli e di una soluzione negoziata del conflitto, Sturzo fu tra le poche voci cattoliche fuori dal coro, in sintonia con le posizioni della cosiddetta ""terza Spagna"""" È quanto documenta l'articolata introduzione che, sullo sfondo di un'attenta indagine dell'atteggiamento dell'episcopato spagnolo e della Santa Sede, messi a fuoco anche utilizzando le nuove fonti provenienti dagli archivi vaticani, ricostruisce con dovizia di particolari una stagione decisiva della biografia sturziana."" -
Il valore della persona. Aspetti e figure della cultura torinese tra le due guerre
L'ombra del totalitarismo grava sul periodo del Novecento compreso tra le guerre mondiali con i grandi interrogativi politico-culturali che ha posto alla coscienza europea: il valore della persona, il rapporto tra morale e politica, i fondamenti del liberalismo. Sono temi intuiti e anticipati già negli anni Venti da una serie di pensatori dell'ambiente culturale torinese, rimasti allora alieni da mode culturali e capaci di esprimere una profonda originalità. La convergenza, nell'Università di Torino, di intellettuali di formazione eterogenea stimola un dibattito intorno al solipsismo che denuncia il fallimento del grande compromesso tra filosofia e cristianesimo tentato dall'idealismo moderno. Gli eventi storici di lì a poco avrebbero confermato quell'intuizione della crisi che ebbero allora Levi, Juvalta, Martinetti e Del Noce. Seguirli nei loro interventi e dibattiti offre ancora oggi spunti preziosi di riflessione sulla condizione umana e politica nella realtà contemporanea. -
La laicità nel pensiero politico e giuridico di don Luigi Sturzo
Un Luigi Sturzo inedito. Non solo uomo politico e sociologo, punto di riflessione imprescindibile per comprendere appieno il nostro tempo. Ma anche fine giurista e filosofo del diritto che ha lasciato un contributo fondamentale nella redazione della Carta costituzionale italiana, nella definizione dei rapporti di comuni e regioni con il Governo centrale, nel nuovo modello di relazioni tra Stato italiano e Chiesa cattolica. Celebre è rimasta la definizione sturziana di municipio: ""ente concreto"""" di fronte alle consorterie locali, o la (pre)visione di un'Italia divisa in Regioni con una propria autonomia finanziaria e legislativa e rappresentate a livello centrale attraverso un Senato su base regionale. Ma parlare di Sturzo significa anche parlare di """"lungimirante"""" precursore di una moderna visione dell'Europa, """"unita e unitaria"""", fino al suo slancio, di puro cosmopolitismo popolare, nel far nascere l'Euroafrica. Tutti pensieri e riflessioni che il sacerdote calatino, anche nel periodo dell'esilio, portava avanti con lucida """"laicità"""" e concretezza storica. Che si esprimevano sempre attraverso il metodo democratico del dialogo e della ricerca della mediazione, e mai con impeto autoritario. E, soprattutto, senza mai rinnegare l'ispirazione cristiana derivante da una scelta semplicemente, intimamente etica."" -
Impariamo l'economia
Questo volume non è un manuale di economia. Non ci sono grafici, né espressioni algebriche o complesse equazioni. A Ricossa non è mai mancata la maestria nell'uso degli strumenti matematici. Ma qui è impegnato in un compito più profondo. Egli ci spiega anzitutto in che cosa consista il problema economico; e lo fa coincidere con la condizione di scarsità. È questa la sua prima acquisizione, utilizzata poi per misurarsi con varie altre questioni: per scardinare l'idea della possibilità di un mondo privo di economia e per gettare luce sul problema del valore, per evidenziare l'illusorietà di ogni agognato ""stato stazionario"""" finale, per chiarire la funzione e l'importanza dell'innovazione e dell'imprenditorialità, per sottoporre a vaglio critico l'egualitarismo distributivo, per metterci in guardia dall'invadenza statale e dagli inganni monetari, per tentare di individuare le condizioni che rendono possibile lo sviluppo economico. Ma l'elencazione non è completa: perché Ricossa è consapevole del fatto che """"lo studioso specialista, se in parte è una necessità, per il resto è una iattura"""". E fornisce perciò ampi squarci di quel che avviene fuori dall'economia. Il lettore viene in tal modo condotto attraverso un suggestivo itinerario, in cui le questioni economiche vengono collocate nel più generale paesaggio della vita. Prefazione di Lorenzo Infantino."" -
Apparizioni del Sud
I diciannove racconti di ""Apparizioni del Sud"""" hanno tutti ambientazione calabrese, a conferma della relazione di de Angelis con i luoghi natii. La natura e gli uomini sono investiti da quelle metamorfosi che misteriosamente impregnano la realtà di una luce rivelatrice, propria di una vita primigenia, ferma alle origini. Il racconto d'apertura è """"Ladri di sale"""", che dà voce agli umori putrescenti della palude, con i pastori divorati dalle mosche e dalle zanzare, costretti a farsi ladri di sale nella vicina miniera di Lungro, pur di non lasciare imputridire il latte nelle caldaie. L'ironia spicca nel racconto autobiografico """"Colombi per nozze"""", attraverso lo sguardo della moglie straniera del protagonista. """"Apparizioni del Sud"""" si chiude con """"La casa in polvere"""", tragico epilogo in cui la natura appare ancora una volta insidiosa e nemica."" -
Fra terra e mare. Sovranità del mare, controllo del territorio, giustizia dei mercanti
Il volume raccoglie gli atti del seminario internazionale ""Fra terra e mare. Sovranità del mare, controllo del territorio, giustizia dei mercanti"""". Montalbano Elicona (ME), 19-21 luglio 2011, a conclusione del progetto Prin 2007 """"Controllare il territorio: uomini e istituzioni in Italia tra Antico Regime e l'Unità"""", coordinato da Livio Antonielli. Gli autori dei contributi, a partire da differenti competenze disciplinari, hanno indagato il tema del convegno in un'ottica eminentemente comparativa e in un ampio arco temporale, che ha riguardato l'Europa moderna e lo spazio mediterraneo dal sec. XIII al sec. XIX. Fra i temi, oggetto dei singoli contributi sulle differenti storie e culture dell'Europa e del Mediterraneo, si segnalano il controllo del territorio e delle coste, la polizia della terra e del mare, la sicurezza del commercio marittimo, i ritratti dei viaggiatori fra le isole del Mediterraneo, le epidemie, la pirateria, le problematiche relative al diritto di navigazione. Dalla Spagna alle sponde africane del Mediterraneo, da Genova alla Sicilia, i saggi si misurano con il comune problema storiografico del governo del controllo del territorio e del mare."" -
La libertà, le lettere, il potere
In questo libro viene proposta un'idea unitaria dell'educazione e della formazione della persona (e in particolare dell'educazione e della formazione alla libertà), che s'ispira a una visione organica e non dogmatica della natura, dell'uomo e del linguaggio. Un'idea della realtà che non rinuncia a cercare di rintracciare il senso profondo e autentico dell'esistenza, ma che rifiuta la tentazione di affermarlo definitivamente e per sempre. La quinta, dunque, del proscenio su cui si svolge l'analisi che viene sviluppata è dominata da una riflessione sui temi della verità, dell'autenticità e della libertà e delle migliori condizioni di organizzazione sociale perché la loro ricerca non sia soffocata, ma sia anzi stimolata e agevolata. -
Le grotticelle di Calanna. Una necropoli dell'età del ferro nell'area dello Stretto
Il volume è dedicato alla riscoperta della necropoli a grotticelle della prima età del ferro di Calanna, località del versante tirrenico calabrese dalla particolare valenza archeologica sia perché costituisce una delle pochissime testimonianze di questo periodo nella Calabria meridionale, sia per gli spunti di riflessione che offre data la sua localizzazione nell'area dello Stretto. Nel volume viene presentato per la prima volta un catalogo analitico dei manufatti costituenti i singoli corredi funerari organizzandone così un primo riordino. -
Sergio Paronetto e il formarsi della costituzione economica italiana
Consigliere ascoltato e amico di Alcide De Gasperi e di Giovanni Battista Montini (il futuro papa Paolo VI); ghost-writer di Pio XII in materia economica e sociale; allievo prediletto di Donato Menichella; inseparabile di Ezio Vanoni e di Pasquale Saraceno; riferimento del giovane Guido Carli all'IRI; ispiratore di numerosi futuri componenti dell'assemblea costituente: Sergio Paronetto (1911-1945), economista e manager IRI, è uno dei protagonisti nel processo di modernizzazione nella continuità che getta un ponte tra la ricostruzione industriale degli anni Trenta e la ricostruzione del Paese negli anni Quaranta. Da lui originano i suggerimenti più penetranti per misure quali il mantenimento della legge bancaria del 1936; la conservazione dell'IRI e del sistema dell'azionariato di Stato, che avrebbe trovato pochi anni dopo l'espansione auspicata con l'ENI di Boldrini e Mattei; il sistema di welfare totale; la definizione di un ruolo per i corpi sociali intermedi, in particolare i sindacati, condivisa con l'amico Giulio Pastore. Mettendo al centro i fatti, le teorie, le istituzioni e gli uomini che gravitano attorno alla figura di Paronetto (Alberto Asquini, Enrico Cuccia, Alfredo De Gregorio, Francesco Giordani, Guido Gonella, Giovanni Gronchi, Raffaele Mattioli, oltre a quelli già citati), gli studiosi hanno voluto gettare un fascio di luce sul trentennio 1933-1963, la ""stagione della politica economica"""", in cui prende forma la via italiana allo sviluppo."" -
I segretari della DC e il progetto democratico cristiano
Questa antologia intende ricordare tutti i segretari della DC (partendo da Sturzo fondatore del Partito Popolare Italiano per molli aspetti precursore). Soprattutto ai segretari va il merito di avere costruito il più grande partito italiano, e uno fra i maggiori in Europa, del dopoguerra, pallilo che si segnalò - tra Pallio - sin dalla sua nascita per una vita interna assolutamente democratica e un'attenzione prevalente ai problemi del governo. Quanti sono già scomparsi vengono qui ricordati attraverso testimonianze commemorative di altri personaggi politici e di studiosi oltreché da alcuni dei loro interventi più importanti. Per gli altri segretari, invece, è stala scelta una loro relazione, a un congresso o ad una assemblea significativa. È un piccolo omaggio a personalità importanti nella storia del cattolicesimo politico in cui tanti italiani si sono riconosciuti. Non è una storia della DC, né una valutazione compiuta del ruolo della DC nella vita dell'Italia repubblicana. È un frammento di tutto ciò, seppure importante. L'inizio di una memoria che dovrà necessariamente essere completata. Presentazione di Pierluigi Castagnetti. Postfazione Francesco Malgeri. -
La corsa per il colle
Nel 1992/1993 il disaccordo nella DC su chi, tra Forlani e Andreotti, doveva ""salire"""" al Colle e un referendum elettorale causarono quelle fratture che agevolarono la nascita della Seconda Repubblica. Nel 2012/2013 un referendum, le elezioni politiche e la scelta del nuovo Capo dello Stato condurranno alla Terza Repubblica o riporteranno indietro le lancette dell'orologio? """"La corsa per il Colle"""" è un libro che guarda lontano, analizza quanto ha pesato la corsa per il Quirinale nel """"Fini-cambiamento"""", mette in guardia da """"una destra che piace alla sinistra"""", indica le priorità di """"una destra che fa la destra"""" e denuncia i """"poteri forti"""" che lavorano per """"una politica debole"""". La posta in gioco è alta. Il centrodestra, per l'autore, ha il dovere primario di rispettare la sovranità popolare, presentandosi, nel 2013, o quando sarà, al giudizio degli elettori. Tertium non datur."" -
La fuga delle quarantenni. Il difficile rapporto delle donne con la Chiesa
Da secoli la fortezza silenziosa della Chiesa cattolica è la presenza delle donne: sono loro che principalmente trasmettono la fede alle nuove generazioni e sono sempre loro che con generosità portano a compimento numerosi ministeri ecclesiali. Eppure all'orizzonte appaiono i primi segni di rottura di questa intesa. Protagoniste di un tale cambiamento di rotta sono soprattutto donne che hanno tra i 20 e i 40 anni: vanno di meno a Messa, scelgono di meno il matrimonio religioso, pochissime ancora seguono una vocazione religiosa, e più in generale esprimono una certa diffidenza verso la capacità educativa degli uomini di religione. Prima che sia troppo tardi, è questa l'ora di provare a rinegoziare i termini di una nuova alleanza tra la Chiesa e le donne. -
Liberi di morire. Una fine dignitosa nel Paese dei diritti negati
Questo libro traccia un quadro molto ampio di quanto avviene nel mondo sul tema del testamento biologico e dell'eutanasia, dei dibattiti provocati nei maggiori Paesi europei da vicende simili a quelle di Pieriorgio Welby e di Eluana Englaro. La diffusione dell'eutanasia clandestina e i numerosi suicidi dei malati terminali renderebbero auspicabile anche in Italia l'attuazione di una legislazione seria. La nostra arretratezza nel campo dei diritti civili rispetto ai Paesi europei comparabili, potrebbe essere data dal rapporto anomalo che esiste tra Chiesa e Stato. Questo pamphlet vuole essere una sorta di ""agenda laica"""" sui diritti negati.""