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Epigrammata Bobiensia
Nell'epoca in cui si consuma il definitivo tramonto della classe politica pagana, il travaglio di una generazione che lotta per la sopravvivenza si esprime in una resistenza culturale dalla spiccata connotazione tradizionalistica. Gli ""Epigrammata Bobiensia"""", silloge poetica del IV-V sec. d. C, furono uno dei prodotti emblematici dell'epoca: il mistero che circonda la genesi e l'attribuzione degli epigrammi l'ha resa una delle raccolte più discusse della tarda antichità. L'estrema varietà dei temi, il silenzio sulle vicende politico-religiose, il tono moderato e la mancanza di spunti polemici farebbero pensare che essa sia il prodotto di una classe benestante intenta a una creazione ludica, frutto di esercizio retorico e stilistico. Non mancano, del resto, componimenti che raggiungono un'elevata intensità poetica: in particolare gli epigrammi attribuiti a Naucellio dimostrano una notevole ricerca di originalità e la personale rivisitazione di temi di oraziana memoria, che concorrono a fare della raccolta una testimonianza dei gusti e delle propensioni di un'elite della tarda antichità."" -
Elogio dell'antipolitica. In difesa delle libertà individuali
Il libro è un pamphlet in cui alla voce dell'autore si mescolano quelle di chi tesse le lodi dell'antipolitica, ovvero della società civile. L'autore affronta molti aspetti della vita quotidiana, spiegando le ragioni di chi ritiene inderogabile porre l'accento sull'importanza delle libertà individuali. L'antipolitica non è un'invenzione dei giorni nostri. Bruno Leoni, oltre cinquant'anni fa, si domandava: ""Ma come è possibile che un cittadino voglia delegare le sue scelte ad un politico che dei mestieri degli altri conosce poco o nulla?"""". Mai domanda è stata tanto attuale. Il fallimento della Grecia è forse la dimostrazione più eclatante di quanto la """"politica sia spesso il problema e non la soluzione"""". Nonostante tutti i fallimenti del collettivismo - appurati e dimostrati dalla storia nel solo Novecento - stare ad ascoltare un mucchio di fanfaroni - la casta appunto - come fossero degli oracoli, come se rappresentassero la soluzione ai problemi che essi stessi han creato suona quantomeno paradossale. Se le opinioni rimangono opinioni, i numeri sono incontrovertibili e non danno ragione a chi chiede più Stato, più interventismo, più leggi e più regole."" -
Viaggio al termine dell'Italia. Fellini politico
Se Federico Fellini è uno dei più grandi autori della storia del cinema, egli rientra anche nel solco di una tradizione di intellettuali e artisti che da Leopardi a Pasolini si è interrogata sul rapporto tra l'identità italiana e la modernità nelle sue implicazioni sociali, culturali, politiche. I motivi che notoriamente attraversano la sua opera, dalla nostalgia dell'infanzia ai fantasmi della femminilità, dall'invenzione del ricordo al sogno, assumono così, alla luce della lettura politica proposta in questo saggio, un'unica connotazione patologica. E diventano, anzitutto, l'allegoria di un Paese incapace di uscire da un'adolescenza permanente, tratto dominante della sua storia e del carattere nazionale. Il libro è corredato da un'appendice che esplora il rapporto tra Federico Fellini e Giulio Andreotti a partire dalle lettere conservate nell'archivio del senatore. -
Genesi e storia del Popolo della libertà. Quale futuro per un partito unico del centrodestra
Nel marzo del 2009 i due maggiori partiti del centrodestra italiano, Forza Italia e Alleanza Nazionale, insieme a diverse altre sigle minori, sono ufficialmente confluiti all'interno di un nuovo soggetto politico, il Popolo della Libertà. Il Pdl sembrava mettere a disposizione il necessario insieme di legittimità, coerenza e forza elettorale, coniugando, attraverso l'elaborazione di un quadro valoriale e progettuale comune e condiviso, due realtà politiche diverse per genesi, storia ed identità. Con questo lavoro si vuole dimostrare che quel progetto è praticamente fallito sia a livello organizzativo sia, in parte, a livello politico, attraverso l'analisi delle premesse e delle cause già presenti in fieri nelle modalità di costituzione e nella progressiva strutturazione organizzativa e decisionale. Oggi il Pdl si sta avviando verso l'ennesima trasformazione le cui coordinate sono ancora tutte da definire, a sua volta Fini sembra aver perso di vista il progetto di una destra moderna e moderata bloccato dai tatticismi di breve periodo. Quale futuro è possibile immaginare per il centrodestra italiano? Il momento storico-politico sarebbe favorevole all'elaborazione di nuove forme di rappresentanza, ma quali forme, con quali leader e rispetto a quali progetti ideali e politici è ancora tutto da definire. -
Carne
Un noir che apre uno squarcio su una oscura realtà di cui ancora si sa molto poco: il traffico internazionale d'organi umani. Ma la carne di cui parla il romanzo è la materia stessa della natura umana, nella quale coabitano, non senza conflitti, le vette dell'ingegno e gli abissi delle perversioni, la forza della coesione familiare e la debolezza delle frustrazioni personali, le aspirazioni più nobili e le pulsioni più bestiali. La carne è la materia biologica che genera sogni e incubi. E questa carne, così tanto caduca eppure immortale, è il terreno sul quale il destino gioca a scacchi col potere, in una lotta eterna nella quale ciascuno può scoprirsi preda o predatore. Suo malgrado. -
La regionalizzazione del modello di sviluppo basato sulle esportazioni
Cosa si può fare per crescere in Italia? Le risposte sono molteplici e spesso discordanti, ma è univoca la convinzione che in prospettiva, le esportazioni a livello regionale debbano avere un ruolo chiave, sia verso l'estero che verso l'interno del Paese, dato che, sopratutto nel Mezzogiorno, queste ultime sono inferiori alle importazioni, causando una costante perdita di potere di acquisto che rende più ardua la crescita. La capacità di intercettare le dinamiche della domanda esterna rappresenta la leva strategica principale per tornare a crescere nel mediolungo periodo a ritmi più sostenuti. A tal proposito va ricordato che l'Italia si contraddistingue per la diversità dei modelli di sviluppo delle sue regioni e dal permanere di un divario tra Centro-Nord e Sud che non hanno eguali in Europa. I saggi contenuti nel presente volume, mediante l'elaborazione di dati sull'interscambio commerciale regionale verso le altre regioni e l'estero finora non disponibili, approfondiscono le modalità attraverso le quali sia possibile la regionalizzazione del modello di sviluppo export oriented. In particolare, viene sviluppata una specifica analisi territoriale del nesso tra flussi di merci per modalità di trasporto e sistema logistico-infrastrutturale a supporto dell'export, al fine di individuare le necessità di ammodernamento richieste per affrontare in un'ottica di sistema competitivo territoriale le nuove sfide poste dalla globalizzazione. Presentazione di Roberto Nicastro. -
Anatomia critica delle immunità parlamentari italiane
Il volume illustra origini e sviluppi delle immunità parlamentari italiane. Dall'emanazione dello Statuto Albertino al fascismo, offre molti aneddoti parlamentari e dettagli sulle più note vicende delle vittime del ventennio (Matteotti, Amendola e altri). Ripercorre poi gli eventi - storici e normativi - dall'Assemblea costituente fino a tempi recentissimi, ricomprendendo gli anni di Tangentopoli e gli svolgimenti degli ultimi quindici anni, offrendo ponderati ragguagli sia tecnici sia storici e politici sull'applicazione pratica dell'art. 68 della Costituzione e sulle problematiche connesse (diffamazione, arresti, intercettazioni telefoniche). -
La chiesa di san Michele Arcangelo in Vibo Valentia. Percorsi di storia dell'architettura
Il lavoro, corredato da rilievi e numerose immagini anche d'epoca, traccia, dalle origini rinascimentali, il divenire storico-architettonico di un pregevole edificio religioso, indagato da studiosi di varia competenza, che, per il suo passato denso di stratificazioni, si pone fra i monumenti più rilevanti della regione, tuttora avvolto dal mistero sulla sua paternità. -
La filanda. Museo multimediale delle Serre calabresi. Ediz. italiana e inglese
Il volume, ricapitolante i temi de ""La filanda. Museo Multimediale delle Serre Calabresi"""" di Monterosso Calabro, legge attraverso sintesi critiche di specialisti, corredate da una ricca documentazione fotografica, la natura e la cultura di un ampio territorio della regione, divenendo, al contempo, riferimento in chiave di educazione al patrimonio e di salvaguardia e rivisitazione del mosaico paesistico-identitario, fra cui quello storico-architettonico locale. Il lavoro, inoltre, dà inizio ad una serie di pubblicazioni - atti di convegni e seminari, cataloghi di mostre, ricerche, studi, tesi di laurea e di dottorato -, riguardanti attività scientifiche svolte nell'ambito dell'iniziativa museale."" -
Se volete ascoltare questa favola nuova... Viaggio nell'ultimo mito pirandelliano
Ilse, l'attrice protagonista de ""I giganti della montagna"""", alla fine muore: i giganti """"schiacciano e distruggono lei e i suoi compagni come giocattoli"""". L'opera rimane incompiuta, ma la classica, rilettura di tutti i materiali, scritti e non scritti, sembra confermare questo finale. Pirandello affida, dunque, la sua ultima opera, il Teatro, la sua stessa vita ad una distruzione. Eppure - durante la stesura, in una sorta di vera e propria estasi - egli la considera il suo """"capolavoro"""". È un'evidente contraddizione. Lavorando con i suoi ragazzi ad un allestimento de """"La favola del figlio cambiato"""", l'autore si è chiesto: perché il Maestro incastonò ne """"I giganti della montagna"""" proprio quella favola?. Qual è il nesso tra le due opere? La rappresentazione che ne seguì fu un'avventura straordinaria, ma lo studio impiegato nel tentativo di dar risposta a quelle domande ne aprì un'altra altrettanto suggestiva. Che è appunto quella che viene proposta in questo breve saggio: quella piccola favola restituisce una sorprendente luce interpretativa, non solo sui Giganti ma su tutto l'ultimo Pirandello."" -
La ricchezza della Costituzione. Democrazia e persona umana
Il costituzionalismo è un fenomeno culturale che ha accompagnato la maturazione della dimensione politica dell'uomo, consentendone la trasformazione da suddito in cittadino. Il suo prodotto più fecondo è la democrazia. Ma la democrazia è per definizione favorevole alla persona umana? La cultura giuridica occidentale, arricchitasi per effetto del costituzionalismo, si è evoluta seguendo prospettive che hanno reso sempre più evidente la necessità di una pregiudiziale etica del diritto e delle scelte di governo. Le costituzioni diffusesi dal secondo dopoguerra, sulla scorta delle iniziative delle Nazioni unite e della rigenerazione della filosofia alla luce delle premesse personaliste proprie della cultura classica e della religione cristiana, hanno individuato questa pregiudiziale nella persona umana, rendendola premessa indisponibile di ogni ordine costituzionale che possa dirsi autenticamente democratico. -
La formazione utile. Leve strategiche, piani condivisi, fondi interprofessionali e qualità per il corporate learning
Nella strategia della ""crescita intelligente"""" fissata nell'agenda di """"Europa 2020"""" gli investimenti in capitale umano delle imprese sono indispensabili, decisivi e non più rinviabili, pena il rimanere bloccati in segmenti a basso valore aggiunto nella divisione del lavoro internazionale. Per non fermarsi alle enunciazioni di principio, è necessario tradurre queste stringenti priorità in lucide scelte e in precise prassi gestionali in grado di coniugare efficienza ed efficacia del corporate learning. In questo quadro, il volume offre a esperti, manager e imprenditori, metodologie e strumenti atti a declinare in modo operativo alcune priorità d'azione per lo sviluppo delle risorse umane: misurare l'apporto del training alle performance aziendali; impostare correttamente un piano di formazione condiviso con le parti sociali; utilizzare le fonti di finanziamento disponibili e orientarsi nella scelta di un fondo interprofessionale; ottimizzare la gestione delle fasi di presentazione, monitoraggio e rendicontazione di un progetto; valutare in modo sistemico i risultati in una logica di miglioramento continuo della qualità dei processi. L'auspicio è di contribuire con questo lavoro a delineare i contorni di un percorso virtuoso volto a rendere realmente """"utile"""" la formazione per le organizzazioni, i lavoratori e, più in generale, per il paese."" -
Networkers. La rappresentanza sindacale dei talenti della rete
L'avanzata della società digitale ha cambiato profondamente il mondo del lavoro. Sono nate nuove figure professionali, nuove modalità di gestire i tempi e i luoghi del lavoro, centinaia di migliaia di lavori high tech creati. Questa trasformazione investe a pieno il tema della rappresentanza del lavoro digitale. Tra i Networkers, infatti, non esiste il sindacato. Eppure questo è un ambito in cui è presente una diffusa domanda di tutela. In che modo, allora, spezzare il muro di diffidenza che esiste tra i nuovi lavoratori verso il sindacato? L'organizzazione sindacale deve ripensare se stessa anche in versione on-line se vuole rappresentare il lavoro nella società della comunicazione e della conoscenza. Il sindacato italiano dovrebbe avviare un processo di metamorfosi in cui la sua parte fisica si ridimensioni a favore della sua parte ""metafisica"""", (la Rete): solo una simile trasformazione culturale, organizzativa e di linguaggio potrà metterlo in connessione con il lavoro 2.0."" -
Il bene salute
Cos'è la salute? Se è facile definirla in negativo come assenza di malattia, la definizione in positivo, come ""benessere"""", è complessa, sfugge alla presa del concetto e della valutazione. Bene prezioso, la salute ha i colori spenti dei beni essenziali, il cui valore risalta solo se vengono a mancare. Pensare e far pensare alla salute un momento prima, assume il senso etico dell'impegno a preservarla e, insieme, il significato di uno scavo teorico in un'esperienza silenziosa, che può rivelare molto della condizione umana, del suo darsi tra natura e artificio. La riflessione su """"cosa"""" sia salute oggi, nell'età della tecnica, consente uno sguardo critico sulle questioni di bioetica, getta un ponte, prezioso per le nuove generazioni, tra educazione alla salute ed educazione alla bioetica. All'interno del grande tèma del bene salute si ritagliano i temi di bioetica quotidiana trattati nel testo: le tensioni etiche e sociali presenti nelle relazioni di """"cura""""; le criticità nella formazione etica e bioetica dei medici; le responsabilità individuali e sociali nell'ambito della prevenzione; le possibilità e i rischi della telemedicina; la necessità di scelte eque nell'allocazione delle risorse per la sanità e in sanità. Alle voci autorevoli degli esperti si uniscono alle voci degli studenti di due licei: tracce del cammino della bioetica nel mondo della scuola."" -
«Quiero leer un livro» leggere il «Libro de Alexandre»
"Il libro de Alexandre"""" (prima metà del secolo XIII costituisce uno dei classici medievali in lingua castigliana; numerosi sono stati gli studi che hanno esaminato e interpretato il testo, ma quasi nessuno si è cimentato nella lettura di esso a partire dalla materialità dei due manoscritti che lo hanno trasmesso per intero (il manoscritto O della Biblioteca Nazionale di Madrid, fine secolo XIII inizi del secolo XIV, e il manoscritto P della Biblioteca Nazionale di Parigi, del secolo XV). La presente monografìa analizza attentamente il manoscritto O soprattutto nelle zone più lacunose, o ritenute tali dalla critica, per giungere alla conclusione che esso presenta una storia delle gesta di Alessandro munita di un suo senso e di una sua coerenza nonostante l'assenza di alcune sezioni rispetto al manoscritto P." -
Progetto rom. Un popolo di banbini
Lo studio mette in evidenza le criticità legate alle presenze dei rom nei territori calabresi evidenziando, altresì, che la Calabria è la regione d'Italia con la più alta incidenza di alunni rom. Riflette anche sul fatto che l'inserimento scolastico e l'investimento nell'istruzione dei bambini sono centrali per il miglioramento delle condizioni di vita dei rom ma, dal punto di vista della costruzione di una strategia di politica pubblica, esse sono subordinate alla priorità di investire congiuntamente sulle condizioni lavorative e generali degli adulti. -
Patrioti a confronto. Carlo Pisacane, Benedetto Musolino e Giovanni Nicotera
Per la generazione rivoluzionaria di appartenenza, i ruoli svolti e le iniziative intraprese, Carlo Pisacane, Benedetto Musolino e Giovanni Nicotera sono tra i patrioti che probabilmente espressero meglio le peculiarità e le contraddizioni della democrazia meridionale durante il Risorgimento italiano. Intrecciandone gli eventi biografici, le riflessioni teoriche e le pratiche rivoluzionarie, il volume ripercorre le loro militanze per analizzarne le proposte, confrontarne i mutamenti dell'orientamento ideale e illustrare infine gli approdi delle diverse esperienze politiche. Il confronto tra i tre patrioti diventa al contempo un'ottica privilegiata per scrutare la varietà del mondo cospirativo meridionale; un mondo a lungo esposto alle correnti ideologiche d'ispirazione settecentesca, legato a vecchi catechismi settari e carbonari, ma che ad un certo punto dovette avviarsi ad una necessaria revisione dei propri programmi per affrontare il problema dell'inserimento delle province borboniche nello Stato unitario italiano. -
Una sola moltitudine. Saggio sull'identità italiana
Che cosa significa essere Italiani oggi? Quali sono stati e continuano a essere gli elementi fondativi dell'identità nazionale e dello spirito unitario? Le opere letterarie conservano ancora una qualche incidenza nelle dinamiche identitarie del Paese? Il libro si propone di esplorare questa rete di questioni e fornire una serie di risposte sui principali nuclei identitari che hanno preso forma nel corso di una storia millenaria. Perché solo muovendo da un'attenta e rigorosa riflessione sugli elementi costitutivi della nostra identità, si può dare spiegazione al progressivo affievolirsi del sentimento identitario nei connazionali e porre freno all'espandersi del vuoto di valori e comuni memorie. Prefazione di Marino Biondi. -
Alla ricerca della sovranità. Persona, Chiesa e Stato nel pensiero di Luigi Sturzo
Per rinvenire nel pensiero sturziano una definizione di diritto ecclesiastico, bisogna pur comprendere che la storia deve essere rivisitata, parafrasando Chabod, come una ancilla del diritto, atta a puntellare le varie costruzioni giuridiche; la storia può essere anche concepita come un vasto contenitore di notizie e documenti, che vengono selezionati da chi vuol sostenere, o modificare, un determinato sistema giuridico-politico. L'economia del presente lavoro, pur non potendo prescindere dall'indagine storica, resta predeterminata nell'ambito della scienza del diritto ecclesiastico; il nostro studio non si propone solo come una ricerca a carattere storico, bensì come un complesso di riflessioni sistematiche, in chiave ecclesiastica, su di un personaggio che ha avuto un ruolo di gran rilievo in Italia per i rapporti tra lo Stato e la Chiesa. -
Simboli e ombre
"...Da questa dimensione post-apocalittica discendono i simboli, che appaiono nell'opera recente di Danilo De Mitri. Annunciati in modo sontuoso da una costruzione simmetrica, o da citazioni più o meno leggibili di elementi primigeni come l'occhio, hanno comunque una luce che induce un coinvolgimento di tipo liturgico, un conflitto sull'originario. Ma tutto è discoperto nell'opera di Danilo De Mitri, anche l'angoscia. Come nelle opere precedenti a prevalere era il nero, lo sconosciuto, nelle attuali un bianco abbacinante disseppellisce scomodi materiali che preferiremmo non conoscere. Il mezzo fotografico e la sua essenza meccanica assicurano che ciò che si cerca non è in una dimensione fiabesca, dove la visione e il senso procedano congiuntamente, al contrario occorre continuare l'interrogazione, e la leggibilità dell'immagine diventa l'inganno supremo, poiché invece di approdare ad una qualsiasi lezione, a un qualsiasi messaggio portatore di senso, giungiamo a nuove dimensioni dell'interrogazione, ancora più allusive e traditrici, e ormai del tutto private di autobiografia. In questo modo l'allusività più simbolica dei temi sposa la refenzialità più oggettiva del mezzo fotografico."""" Paolo Aita"