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DAIF. Dizionario antologico italiano fondamentale
Il DAIF è un dizionario agile e maneggevole. Un dizionario fondamentale che distingue con caratteri diversi gli strati della lingua di uso medio, parole cioè che per frequenza statistica e per comune opinione dei parlanti rappresentano il patrimonio essenziale da possedere per parlare, leggere e comunicare. Così disegnato, questo dizionario aiuta a dare un'immediata risposta a chi cerca di impadronirsi in un primo tempo non dell'universo del vocabolario, ma della sua sezione d'impiego più frequente e continuo. Un'antologia di esempi autentici che accompagnano le definizioni e illustrano i significati: un panorama variegato della lingua letteraria, giornalistica, popolare, saggistica degli ultimi ottant'anni. Un dizionario da leggere come un giallo per piste investigative e frammenti d'autore. Sì, da leggere come un romanzo. Ed è questa la grande originalità del DAIF: un ricco repertorio di ""testi brevi"""" di contenuto storico, umoristico, narrativo, metalinguistico da rendere appassionante e intrigante la lettura e su cui praticare infiniti esercizi sulla lingua."" -
Buone notizie per le città? Impatti economici positivi dell'invecchiamento della popolazione
Mentre gran parte della discussione sulle conseguenze economiche di una popolazione che invecchia si concentra sugli aspetti negativi, questo libro propone un punto di vista originale: i senior possono portare benefici significativi all'economia di una città. Gli autori illustrano come il cambiamento demografico possa avere impatti positivi sui centri urbani, per le conseguenze delle scelte della popolazione senior in termini di luogo di residenza e di allocazione di tempo e denaro. In particolare, con il loro contributo ai settori della cultura, dell'educazione e del volontariato, i senior possono contribuire in modo cruciale alla competitività urbana e alla riqualificazione di vaste aree delle città. Il libro include analisi degli effetti dell'invecchiamento della popolazione, delle politiche e delle buone pratiche in oltre 40 città negli Stati Uniti, in Europa e in Italia, con interviste a funzionari e politici locali. Il lavoro è di particolare interesse per ricercatori e funzionari pubblici impegnati in aree quali le politiche culturali e sociali, lo sviluppo urbano e le politiche pubbliche cittadine in generale. -
Vedere l'Altro, vedere la Shoah. Auschwitz, 27 gennaio 1945, temi, riflessioni, contesti: studi sulle arti figurative, il teatro, l'archeologia e il Museo. Ediz. illustrata
Secondo una nota interpretazione del pensiero di Theodor Adorno, scrivere una poesia, recitare un brano teatrale o dipingere un quadro dopo Auschwitz equivarrebbe a commettere un crimine etico: ""un atto di barbarie"""". Trascorsi ormai più di settant'anni dalla discriminazione e dallo sterminio degli Ebrei d'Europa, si può in realtà affermare che il mondo dell'arte ha imboccato la strada opposta. La Shoah, oltre ad essere la fonte di migliaia di opere di testimonianza diretta, ha ispirato e ancor oggi ispira la produzione di intere generazioni di artisti, ebrei e non ebrei. Il libro offre risposte concrete sia a chi si accosti per la prima volta al rapporto fra l'arte e la Shoah, sia a chi invece intenda approfondirne alcuni aspetti specifici. Ecco alcune delle linee proposte. Quali furono le premesse storiche del fenomeno? Quale l'impatto delle ideologie razzista, fascista e nazista entro il cosiddetto sistema dell'arte? E infine: in che modo hanno reagito le generazioni maturate dopo il 1945?"" -
Con gli occhi di un burattino di legno
Dall'immediato dopoguerra al governo Berlusconi, dal palco di Woodstock ai campi profughi del Libano, dall'incontro con Franco Basaglia agli affettuosi scappellotti di papa Wojtyla, Antonio Guidi ci prende per mano e ci accompagna, con una trascinante gioia di vivere e un pizzico di malinconia, su una strada che credevamo di conoscere, ma che d'ora in avanti non potremo più guardare con gli stessi occhi. Ripercorrendo la vita di un uomo che ha lottato e ha vinto le sue battaglie, ""Con gli occhi di un burattino di legno"""" racconta tra le righe settant'anni di storia italiana visti attraverso lo sguardo particolare di uno spettatore fuori dal comune."" -
L' economia sociale di mercato e i suoi nemici
Il modello dell'economia sociale di mercato, delle scuole di Ordo di Friburgo di Walter Eucken e Franz Böhm e di Francoforte e Colonia di Ludwig Erhard e Alfred Müller-Armack col bilancio in pareggio, la stabilità monetaria, il mercato di concorrenza, la tutela sociale basata su merito e responsabilità e la prevalenza del diritto privato sul pubblico, è alla base del miracolo economico tedesco iniziato nel dopoguerra così come l'italiano si avvalse delle parallele teorie di Luigi Einaudi. Questi principi hanno influenzato il Trattato europeo di Roma e quello dell'Euro. Nello scontro con le dottrine dello stato sociale assistenzialistico e con i precetti keynesiani del pieno impiego basato sul deficit, questo modello ha subito degenerazioni e fraintendimenti. Resta tuttavia d'estrema attualità per capire e valutare l'azione della Bce in confronto alla Federal Reserve, il nuovo patto fiscale dell'eurozona e le possibili politiche pro crescita. -
Ricomincio da Sud. È qui il futuro d'Italia
Lo sapevate che, se non ci fosse il Sud, l'Italia non avrebbe aerei e auto, acciaio e olio d'oliva, computer e cellulari, benzina e medicine? Lo sapevate che il Sud considerato improduttivo produce almeno 71 inaspettati tesori? Lo sapevate che Cristo si è mosso da Eboli dove si era fermato? Lo sapevate che senza il Sud neanche il Nord sarebbe Nord? Lo sapevate che al Sud c'è un Sacro Graal col segreto del vero benessere? Lo sapevate che il Sacco ai danni del Sud è 29 volte peggiore del Sacco del Nord? Se non sapevate tutto questo, ""Ricomincio da Sud"""" è una visita guidata verso una terra che, senza indulgenze ma anche senza pregiudizi, racconta se stessa invece di essere sempre raccontata da altri. Per capire perché il Sud conviene a tutta l'Italia. Per capire perché il Sud è il nuovo ombelico del mondo. Mezzogiorno è l'ora dalla quale ripartirà tutto."" -
Storytelling. Forme del racconto tra cinema e televisione
Accusata di semplicismo e colpevole d'inferiorità rispetto al cinema, spesso caratterizzata come un'immensa terra di nessuno, la televisione esercita un potere ineludibile sulla nostra cultura. Il segreto del suo successo risiede probabilmente nella notevole complessità narrativa celata dietro l'apparente semplicità, come evidenzia questo testo ""classico"""" di Kristin Thompson per la prima volta tradotto in italiano. Dopo aver guardato alle tecniche narrative che i due media condividono, il volume si focalizza sulle sfide proprie della televisione e sulle strategie da essa elaborate al fine di organizzare il senso e mantenere vivo l'interesse del pubblico, mostrando la capacità della televisione di non limitarsi ad adattare le tecniche del cinema e di contribuire in modo autonomo a modificare le forme narrative tradizionali. Facendo riferimento a classici del grande e del piccolo schermo, ma anche a prodotti recenti, l'autrice spiega come gli adattamenti, i sequel, le serie e le saghe abbiano alterato le nozioni ampiamente acquisite di chiusura e autorialità, procedendo quindi a elaborare, attraverso il confronto tra """"Velluto blu"""" e """"Twin Peaks"""" di David Lynch, la nozione di """"televisione d'arte"""" in rapporto a quella più familiare di """"cinema d'arte""""."" -
Su due piedi. Camminando per un mese attraverso la Calabria
Trenta giorni per le strade e i sentieri della Calabria. Un viaggio a piedi che comincia dal paese franato di Cavallerizzo, risale fino al Pollino, taglia un paio di volte la punta dello stivale da est a ovest. Poi scende fino allo Stretto e tocca la linea del traguardo a Montalto d'Aspromonte, tra i fantasmi della 'ndrangheta arcaica e le guerre di lupara postmoderne. Con la globalizzazione le categorie di ""centro"""" e """"periferia"""" hanno sempre meno senso. Questo mese di cammino in una regione periferica e centrale al tempo stesso, cerca di disegnare una mappa nuova e costituisce una narrazione che va oltre i generi dell'inchiesta, il reportage e la fiction. È un viaggio che cerca di addentrarsi nei territori delle sfiancate retoriche che descrivono questa terra come arretrata e refrattaria o, all'opposto, come un'arcadia da proteggere dalle contaminazioni. E che punta a scardinarle dall'interno, con la forza del racconto. Introduzione di Wu Ming 2."" -
Storia del liberalismo in Europa
Il liberalismo è soprattutto la sua storia. È la storia del liberalismo è la storia di una tradizione di pensiero ramificata e plurale, che, attraversando i secoli, si è arricchita e diversificata a seconda delle tradizioni nazionali, dei problemi che storicamente si è trovata ad affrontare, nonché del confronto e dello scontro che di volta in volta ha avuto con altre ideologie e filosofie politiche. Questa imponente ""Storia del liberalismo in Europa"""", frutto della collaborazione di filosofi, economisti, sociologi, politologi, giuristi e storici del pensiero politico di molti Paesi del mondo, vuole dare conto della grande ricchezza del pensiero liberale, esplorandone in modo sistematico le variegate radici secolari ed evidenziando quanto esse siano ben piantate nella storia dell'Europa. In questo volume si ricostruisce l'evoluzione delle idee liberali da molteplici prospettive teoriche (filosofica, storica, economica, sociologica, teologica, giuridica) e in costante riferimento con le tradizioni culturali nazionali, in modo da offrire un quadro sistematico dello sviluppo storico del liberalismo relativamente all'Europa continentale. A partire da una approfondita esplorazione delle fonti antiche e medievali, della scolastica spagnola ed esaminando soprattutto le tradizioni liberali francese, italiana, tedesca, austriaca, spagnola, portoghese, olandese e svedese, quest'opera dimostra come il liberalismo abbia una storia antica che si intreccia con quella dell'Europa."" -
La casta invisibile delle regioni. Costi, sprechi e privilegi
Numerose erano le ""caste"""" finite sotto la lente di ingrandimento, ma mai nessuno aveva raccontato con una analisi approfondita e attenta quella delle regioni. Eppure tutti sappiamo che buona parte degli sprechi di cui tanto si discute si annidano proprio in questi piccoli venti stati che compongono il nostro Paese. Un """"giro d'Italia"""" tra costi, sprechi e privilegi, auto blu, disservizi, società partecipate, enti inutili, viaggi merenda, sedi all'estero, maxi-stipendi e debiti record, pieno di risvolti sconosciuti e dati inediti. Divertenti da un lato e inquietanti da un altro. Al nord, al centro e al sud, nelle regioni """"normali"""" e in quelle speciali. È lì che si annida la vera e voracissima """"casta invisibile"""", che forse dopo questo libro sarà un po' meno sconosciuta."" -
Il museo in ascolto. Nuove strategie di comunicazione per i musei statali
A oltre dieci anni di distanza dalla prima ricerca promossa dal MiBAC sulla comunicazione nei musei statali italiani, questo volume presenta i risultati di una nuova indagine, realizzata per fare il punto della situazione e verificare i cambiamenti avvenuti. Grazie a 4.500 questionari compilati dai visitatori di dodici istituti museali statali ed attraverso le interviste condotte con i responsabili dei musei coinvolti ed esperti del settore, il volume restituisce un quadro analitico del rapporto musei-comunicazione-pubblico, prendendo in considerazione l'intera gamma dei canali di comunicazione museale: segnaletica esterna; cartine, pieghevoli, guide a stampa; informazioni fornite dal personale di accoglienza/vigilanza; segnaletica interna; allestimento; didascalie; pannelli informativi e schede mobili; visite guidate; audioguide. Viene anche analizzata la propensione dei visitatori all'uso di nuovi dispositivi e nuove soluzioni tecnologiche per l'accesso ad informazioni e notizie sui musei e sulle loro collezioni. -
Tabaccai. Il fumo li uccide
"Digitando 'Felice Avella' ottenevo una marea di risultati: il primo mi dava i """"Luoghi per felice vicino a Avella AV"""" (e fra questi in testa c'era l'ubicazione di un'impresa funebre...); il secondo suggeriva un Felice Avella su Facebook e dopo di lui una serie di dottori, imprenditori, ingegneri... Per trovare il tabaccaio Felice Avella dovevi arrivare in terza pagina, ma solo per leggere qualcosa di generico sul tabaccaio, cioè le indicazioni sulla sua rivendita. Del record di furti e rapine non si faceva cenno. Solo il quinto risultato della quarta pagina ne parlava, e si trattava del link ad un articolo online de 'Il Tempo' link che specificava 'Io, tabaccaio, rapinato sedici volte in sedici anni'. Dopo di questo, però, il nulla. Spulciai decine di altre pagine, ma non trovai alcun riferimento alla vicenda. A detta del web, di Felice Avella, tabaccaio con un record di rapine sulla testa, non fregava niente a nessuno"""". È un'immersione """"Tabaccai. Il fumo li uccide"""". Un modo di calarsi dentro il mondo dei tabaccai prendendo una buona dose d'aria. Tra le maglie di una burocrazia mai doma, tra i meccanismi di un mestiere che si rinnova di continuo e fa i conti con gli avvisi di morte presenti sui prodotti che vende per conto dello Stato, queste pagine raccontano di morti e feriti, di rapinati e rapinatori, di dibattiti accesi sulla possibilità di armarsi o ragionare. Poco di guardie, più che altro di ladri." -
Small buildings. Dispositivi costruttivi leggeri per l'architettura
La presente pubblicazione raccoglie i lavori prodotti dagli studenti del corso di ""Tecnologia dei materiali leggeri ed eco-compatibili"""" (Corso di laurea magistrale in architettura-interni ed allestimenti) svoltosi presso la Facoltà di architettura """"Sapienza"""" Università di Roma, anno accdemico 2010-2011."" -
Fabio Mauri «che cosa è, se è, l'ideologia nell'arte»
"Il tema ideologico come oggetto centrale, e storico, per l'artista (un artista visto come intellettuale), punto di realtà fuori di lui e interno alla cultura del tempo, mi occupa dal 1964, come riflessione. Come lavoro dal 1970"""". Con queste parole, negli anni Ottanta, Fabio Mauri ha riletto il suo percorso artistico e ha associato, esplicitamente, la tematica ideologica alle sue opere. Cosa significa considerare il tema ideologico come oggetto della ricerca artistica? Il percorso mentale compiuto da Fabio Mauri nella sua lunga carriera artistica è complesso e stratificato, non circoscrivibile nell'ambito delle arti visive e dell'estetica, ma più affine a una ricerca filosofica volta a indagare la presenza dell'uomo nel mondo e il suo rapporto con le vicende storiche. In questa indagine rigorosa, in bilico fra poesia e storia, l'ideologia non è intesa solamente come impegno politico, come si è soliti pensare, ma come categoria di pensiero e, in quanto tale, essa subisce una costante evoluzione parallelamente all'evolversi della ricerca dell'artista. Impegno politico, estetica, critica, autocritica e memoria: gli infiniti significati della parola ideologia, espressi in una ricerca formale accurata ed estremamente poetica. Mauri non è mai stato un militante politico, è stato, piuttosto, un """"soave uomo settecentesco"""", poeta, filosofo e letterato, """"sognatore della ragione"""", legato con un filo al presente e proiettato verso l'infinito; instancabile sperimentatore, come ha scritto lui stesso, """"etc.""""" -
Centocinquanta anni di economia italiana
Con i saggi raccolti in questo volume si è inteso cogliere l'occasione dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia per sollecitare illustri studiosi a scrivere della crescita dell'economia italiana come si pone oggi, scegliendo una prospettiva di lungo periodo. Gli argomenti affrontano, infatti, le fondamentali tematiche dello sviluppo economico in Italia: i vincoli alla crescita dell'economia italiana; la dotazione infrastruttrale e i luoghi dello sviluppo; gli strumenti della politica economica. Tutti gli scritti offrono una retrospettiva storica che, oltre a farne dei saggi di storia dell' economia, aiuta a comprendere, nella difficile situazione in cui versa il Paese, la natura strutturale dei problemi dell'economia italiana. Presentazione di Paolo Savona. -
Gramsci e Turati. Le due sinistre
Che cosa significa essere di sinistra? Questo libro si propone di ricostruire i modelli pedagogici alla base delle due principali culture politiche della sinistra, rappresentate da Gramsci e da Turati. Mentre moriva in esilio, Filippo Turati era descritto da Palmiro Togliatti come un uomo spregevole. La sua figura, ricoperta di discredito, è rimasta nell'ombra. Antonio Gramsci, invece, è stato celebrato come uno dei padri nobili della sinistra democratica italiana. La sua riflessione è stata paragonata da Benedetto Croce a un messaggio pedagogico universale di amore e di comprensione verso le ragioni degli avversari. La documentazione esistente è in grado di confermare il giudizio del senso comune e della storiografia dominante? Gramsci educò a rispettare o a disprezzare gli avversari politici? È stato un teorico della pedagogia della tolleranza o dell'intolleranza? Ha tessuto l'elogio dell'ascolto o dell'insulto? E Turati? È stato davvero uno ""zero"""" in fatto di teoria politica, come scrisse Togliatti? Attraverso il metodo dell'analisi culturale comparata, l'autore esplora l'intera opera gramsciana, ponendo a confronto il progetto educativo dei riformisti con quello dei rivoluzionari."" -
Leggere Marx oggi
Una riflessione a più voci nata dall'esigenza di tornare a discutere alcuni punti nodali del pensiero di Karl Marx, ma anche dalla necessità di ripensare le sue scoperte teoriche alla luce di un contesto storico nel frattempo mutato. Con il presente volume, che raccoglie gli atti del convegno ""Karl Marx. Il lavoro, la natura umana"""" tenutosi a Roma il 28 ottobre 2010, alcuni dei maggiori studiosi del pensiero marxiano, e con loro molti giovani ricercatori che negli ultimi anni hanno contribuito non poco ad arricchire il discorso sul filosofo di Treviri, tentano di mantenere aperto il dialogo con il pensiero di un autore che, sia pur fra ambiguità e contraddizioni, continua a rivelarsi carico di stimoli per l'avvenire."" -
Storia e critica della politica. Studi in memoria di Luciano Russi
Il volume contiene gli Atti del Convegno di studi su Storia e critica della politica con il quale la comunità scientifica ha voluto rendere omaggio alla memoria di Luciano Russi e alla sua attività di studioso del pensiero politico. I numerosi contributi offrono un'ampia riflessione su concezioni e tematiche politiche che dal VI secolo giungono fino ai nostri giorni. Molti di essi affrontano problemi sui quali lo stesso Russi si è a lungo soffermato, dalla sovranità popolare nel Medio Evo alla Ragion di Stato, dal pensiero politico francese del XVIII e XIX secolo ad alcuni temi politici dell'età contemporanea, dall'idea di pace in epoca moderna alle questioni di metodologia della storia delle dottrine politiche, al pensiero politico italiano dell'Ottocento, alla cui fase di studio appartiene la lunga ricerca pisacaniana conclusasi con il volume dedicato alla biografia intellettuale e politica del rivoluzionario napoletano. -
La modernizzazione incompiuta nel Mezzogiorno borbonico. 1738-1746
Sotto il marchese di Montelegre, incaricato da Madrid nel 1738 di sostituire il Santisteban alla guida del governo napoletano, si verificò nel Mezzogiorno d'Italia un mutamento di indirizzo nella politica interna, orientata adesso in senso decisamente riformistico. In alcuni campi di importanza vitale per la modernizzazione dello stato - dall'economia, ai rapporti con la Chiesa, al fisco - erano infatti considerate ineludibili riforme strutturali, in grado di consentire anche al Regno borbonico di Napoli di partecipare al processo evolutivo in atto in altri Paesi europei. Per la forte opposizione dei ceti privilegiati, non si riuscì tuttavia a portare a compimento il progetto di rinnovamento e nel 1746 il Montealegre, in coincidenza con il fallimento delle sue più innovative iniziative, uscì definitivamente dalla scena politica napoletana. -
La costruzione della libertà. Appunti per una storia del costituzionalismo europeo
Poche cose, come la libertà ed il costituzionalismo, possono considerarsi come patrimonio comune del nostro continente, l'unico che attualmente ha consentito che non divenisse una chimera quel concetto formulato dalla Costituzione di Cadice del 1812 secondo il quale il fine ultimo di ogni società politica è il benessere dei propri membri. Il presente lavoro analizza il lungo processo storico in cui la nostra libertà si è costruita, attraverso le Costituzioni approvate nei vari Stati europei alla fine del XVIII secolo. Dopo avere esaminato la rottura storica con l'assolutismo che favorì lo Stato liberale, affronta le novità essenziali apportate dalla Rivoluzione - la Costituzione e lo Stato rappresentativo - tracciando i diversi sviluppi che hanno conosciuto gli Stati europei fino ai nostri giorni. Il libro si chiude con un utile quadro sinottico sulle grandi tappe del costituzionalismo.