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L' Africa è di tutti ma non per tutti. Storia coloniale italiana in Africa
Il caso del colonialismo italiano viene studiato partendo da un contesto di fragilità politica, economica e sociale del Paese pre-unitario, che ritarderà l'interesse italiano per la corsa agli imperi rispetto alle altre potenze europee; passando per le prime timide e fallimentari campagne di conquista volte quasi esclusivamente al territorio africano, fino ad arrivare alla svolta fascista, basata sul riscatto della disfatta di Adua del 1896, e sull'idea mussoliniana di gloriosità nazionale incentrata su di un vasto impero forte ed esteso in stile romano. -
Quando un'emozione diventa colore. Ediz. illustrata
Il Polo Culturale Pietro Aldi è lieto di ospitare negli spazi espositivi inaugurati lo scorso anno la mostra dell'Associazione Grossetana Acquerellisti. In linea con la politica dell'istituzione museale (nata da poco, ma già riconosciuta di rilevanza regionale) che guarda a diverse manifestazioni dell'arte e della cultura locali, il Polo presenta le opere di tanti appassionati pittori, ispirati in larga misura dai paesaggi della Maremma ed evocanti l'amore per questa terra espresso dallo stesso Pietro Aldi. Raccolti inizialmente intorno al compianto maestro Domenico Fiengo, fondatore e anima dell'Associazione, i suoi discepoli gli sono tuttora riconoscenti per essere stati avviati con entusiasmo e sapienza alla tecnica dell'acquerello, che vivono consapevolmente come congeniale espressione del proprio sentimento. Con l'auspicio che tanta sincera e coinvolgente passione possa trovare nell'alta tradizione espressa anche da Pietro Aldi, sulla scia di Cesare Maccari, esempi utili ad alimentare la propria ispirazione, vi invitiamo a godere di questi fiori spontanei, sbocciati ""quando un'emozione che diventa colore"""". (Marco Firmati, Direttore del Polo Culturale Pietro Aldi, Saturnia). Mostra collettiva dell'Associazione Grossetana Acquerellisti: Domenico Fiengo, Daniela Fazzi, Paola Aureli, Paola Bardi, Gabriella Fiore, Anna Maria Grechi, Vittorio Guastella, Antonella Madioni, Franca Minaldi, Marinella Palazzi, Lucia Pasquinuzzi, Rosanna Pellegrini, Antonella Rossi, Manuela Spagnoli."" -
Il Piano si racconta
Il volume è ricco di dati e descrizioni e riporta le interviste agli ex mezzadri nei poderi del Piano Pieve da cui emergono le caratteristiche di questo mondo rurale: le coltivazioni, gli allevamenti, le case, i rapporti umani e sociali, le feste, le tradizioni. Il volume, con attente analisi e descrizioni, ci accompagna nelle vicende umane di quanti hanno vissuto direttamente questo cambiamento, in un momento di grandi speranze, nel quale le consuete tradizioni lasciano il passo a nuovi stili di vita, testimoniati direttamente dai protagonisti e documentati da una rassegna fotografica. -
Italiana covid 19 anthology
La pandemia da Covid 19 ha causato ad oggi, solo in Italia, decine di migliaia di vittime, prevalentemente anziani e tra questi molti hanno vissuto gli ultimi attimi della loro esistenza lontani dai loro cari, senza poterli salutare per l'ultima volta. Il pietoso velo che i vivi stendono sui morti non sia il viatico della dimenticanza. Un dolente vuoto che in una società civile che si vuole definire rispettosa dei diritti della persona deve essere colmato dando voce a chi non ha avuto voce. -
Creando il mare
Un diluvio improvviso costringe un giovane ricercatore universitario, giunto a Roma ""per amore"""", ad accettare l'ospitalità di una enigmatica signora e del suo maggiordomo. Il ragazzo ancora non sa che Paola, ultima erede di una nobile famiglia del centro Italia, è una potente maga. Il commovente rapporto che si svilupperà tra i due, intrecciando realtà e fantasia, è anche l'incontro fra la generazione dei nostri nonni, ormai sulla via del tramonto, e quella dei figli di una società priva di riferimenti. Ispirata a una storia vera, questa stravagante fiaba di formazione ambientata fra Roma, l'Umbria e la Toscana trascinerà il lettore, alternando momenti d'ironia e confessioni drammatiche, in un susseguirsi di avvenimenti destinati a sfociare in una grande battaglia finale..."" -
Nei tuoi occhi
Doccia, boccata d'aria, passeggiata sul terrazzo, colazione, telefonate, giro e rigiro per casa, divano, giornali on-line, sms agli amici, facebook, instagram, pinterest, libro leggero, musica in cuffia, Tai Chi per sgranchirmi, bagni di Gong, insisto sul Si, sul settimo Chakra. Strano si chiama il ""Chakra della Corona"""". Niente è per caso?"" -
Il sangue, il pane e le rose. Come le mestruazioni hanno creato il mondo
Judy Grahn ci presenta una teoria rivoluzionaria: le mestruazioni hanno creato il mondo. Il sangue, il pane e le rose è un libro che ci accompagna in un'intrigante escursione attraverso folklore, mito, religione e antropologia per narrarci la nostra storia, nell'intento squisitamente femminista che venga riconosciuta, una volta per tutte, la funzione centrale che le donne hanno svolto all'origine della specie. Con il nostro sanguinamento allineato ai ritmi della luna abbiamo determinato la nascita della coscienza e della civiltà umana, intuendo l'esistenza di un mondo esterno con cui interagire. Lo abbiamo dapprima osservato, compreso e misurato, e poi abbiamo guidato quell'interazione tra i due sessi che ha permesso di trasmettere la logica mestruale ai maschi della specie. Un passaggio, questo, che ha gradualmente determinato la perdita della saggezza originaria del corpo della donna, facendo emergere aspetti tipicamente maschili di approccio alla vita, responsabili della profonda crisi ecologica ed esistenziale che ci troviamo ad affrontare oggi. L'autrice narra del nostro passato, risalendo a ere preistoriche lontanissime fino al formarsi dei grandi regni della Mesopotamia e oltre: un passato ancora in grado di illuminare la nostra storia recente, nonostante i reiterati tentativi di cancellare l'epopea femminile. Incamminarsi a ritroso per seguire la traccia del sangue mestruale significa riappropriarci di quella forza che gli uomini ci hanno sottratto, gettando vergogna, stigma e maledizione sul sangue mestruale. Judy Grahn non solo riesce a farci riscoprire il suo potere, ma ci fornisce lo strumento per sovvertire ""le regole""""!"" -
La nascita della neonatologia ragusana
La Medicina Perinatale, scienza intermedia tra l'Ostetricia e la Pediatria, come disciplina autonoma ha origini relativamente recenti. La sua nascita può essere identificata con il Simposio sui problemi ostetrico-pediatrici della sofferenza fetale, tenutosi in Siena nel 1966, sotto il patrocinio della Clinica Ostetrica dell'Università, diretta dal Prof. Alberto Centaro e la Clinica Pediatrica, diretta dal Prof. Francesco Ragazzini. Il congresso mise in evidenza come la donna gravida, il feto ed il neonato fossero tenuti nella marginalità della scienza medica e della società ed invitava tutti i partecipanti a riflettere e recuperare le esperienze degli altri paesi internazionali. Qualcuno si mosse in quella direzione... tra questi anche il giovane protagonista di questa storia, il Dr. Giovanni Messina. -
La danza degli ulivi. Tornerò in Maremma. Una piccola storia che racconta la Storia
L'autrice ripercorre uno spaccato di vita familiare, intrecciato ad una cronaca di guerra, di prigionia e di ritorno. Si tratta di un lungo racconto che ha preso le mosse dai ricordi del padre, Ado, ma che si avvale di una rigorosa ricerca storica durata oltre cinque anni. Il risultato è una piccola opera, ricca di pathos, capace di fondere la pura narrazione di una vicenda personale alla ricostruzione degli eventi che caratterizzarono uno dei momenti più tragici della storia del Novecento: la Seconda guerra mondiale. -
Cavalcatraz. 15 cavalli famosi in fuga dalle loro leggende
Si tratta di un libro per ragazzi, ma si rivolge a tutti coloro che hanno voglia di fuggire, magari proprio in groppa ad un bel cavallo, animale che dalle praterie americane si è diffuso, nel tempo, in tutti i continenti, accompagnando l'uomo nelle sue avventure, rendendolo leggendario, partecipando alle sue imprese e diventando protagonista di svariati racconti della Storia e della fantasia. Età di lettura: da 8 anni. -
Gianluigi Ramazzini e il mistero dei fermodellisti suicidi
Gianluigi Ramazzini, agiato rappresentante di modelli ferroviari nonché aspirante gestore di un fantomatico agriturismo, si trova a indagare su un duplice suicidio che ha sconvolto il variegato mondo dei fermodellisti pratesi. Con l'aiuto degli amici Antonio (storico medico di famiglia) e Dino (ossessivo collezionista di oggetti da discarica) il Ramazzini riuscirà a risolvere un mistero che affonda le sue radici in un passato ignoto a tutti. Sullo sfondo: un paese della pianura pistoiese con i suoi bizzarri abitanti, una galleria d'arte fiorentina, una trattoria di campagna gestita da una giovane e affascinante cameriera, il negozio di un esperto elettricista pisano e la stazione di Prato nel cui scantinato ha la sua gloriosa sede uno straordinario Plastico della Direttissima. -
I diletti delle muse. Antonio Ongaro: Poëta perfacetus ac dulcis (Padova 1560-Valentano 1593)
Completati gli studi universitari a Palazzo del Bo di Padova nel 1578, Antonio Ongaro (Unghero, nella forma arcaica), aveva appena compiuto 18 anni e s'era laureato in Legale, così era definita allora la specializzazione in giurisprudenza. Sicuramente non dovette essere semplice, per un giovane alle prime armi, ricercare un adeguato impiego, nella città natia o, forse pensare alla ricerca di un trasferimento in altro luogo ove i propri famigliari potevano avere dei riferimenti di conoscenza di personaggi capaci di comprendere la valenza di un giovane con questa preparazione. Trasferitosi a Roma, trovò accoglienza presso il palazzo della famiglia spagnola Ruiz, tanto che poi lo stesso Antonio dedicò loro il poemetto Hospitium Musarum, e in seguito addirittura la prima favola piscatoria della letteratura italiana, l'Alceo. È doveroso aggiungere, come scrive il primo biografo che, durante il corso universitario, l'Ongaro era sì iscritto nella specialità ""legale"""" ma certamente preferiva i diletti delle muse, cioè s'era dedicato probabilmente, piuttosto che alle norme della giustizia, alla composizione di poesie, canzoni e favole in rima. L'Università stessa era frequentata da poeti e scrittori tra cui il Tasso, di cui l'Ongaro divenne un seguace e, a Palazzo Ruiz trovò altri poeti come il """"Cavalier"""" Giovan Battista Marino e musicisti come Luca Marenzio che musicò proprio alcuni suoi madrigali. Di lui restano sostanzialmente composizioni poetiche che lo resero noto e famoso nel tempo breve della sua esistenza, se consideriamo che morì appena trentatreenne mentre era al servizio del Signor Mario Farnese, titolare del ramo cadetto della famiglia Farnese, lasciando scritto testualmente di essere morto giovane d'anni ma vecchio per fama."" -
Platone per Marcellina e per tutti quelli che «noi s'ha solo la quarta elementare»
Ricco di fede, destro dell'animo, nulla troverai difficile ad intraprendere, né malagevole ad eseguire. La fede tramuta anche i monti, e a chi fermamente vuole non è cosa che non riesca. A te non manca né l'arte né l'ingegno. Se qualche cosa d'inusitato e di nuovo a te si presenti, con vigore della tua mente penetrerai nelle sue ragioni, e da tutti i lati e sotto tutti gli aspetti volgendola, esaminandola, considerandola, t'uscirà di mano rifatta migliore che non vi venne. Da uno stesso masso cavandole scolpivano statue diverse Fidia e Prassitele, Lisipo e Policleto. Non diffidar di te stesso e poniti all'opera. Innesta il nuovo sul vecchio: se questo divega fatto, avran le tue cose gran pregio. -
Una duplice vittoria
Oriente e Occidente. I corvi e la morte. Un unico fil rouge: la guerra. Un viaggio alla scoperta dei segreti del Paese che non c'è. La vita riprende tra le macerie. Un racconto sull'impegno per la ricostruzione di una terra tormentata e la speranza nell'avvenire di un popolo martoriato. C'è bisogno di ordine e di sicurezza economico finanziaria. Una occasione di analisi e riflessione attraverso il rigore della ricerca e la suggestione delle immagini tra passato, presente e futuro. -
Ivo Crocchi. Un maremmano gavorranese nella storia del cinema italiano
Nel pubblicare questo volume, l'autore si propone di valorizzare il territorio e la comunità gavorranese, di non lasciar disperdere una documentazione culturale per noncuranza di cittadini compaesani, di pubblicizzare eventi storici e scientifici internazionali compiuti da un cittadino gavorranese, di inserire ufficialmente l'opera di un personaggio meritevole nella storia del cinema italiano. -
Cara abbadia ti scrivo
Dove sono i ragazzi e le ragazze di allora, amici miei e non della ventura... come era e come è cambiato il mio amatissimo paese? Per un momento ho sentito il desiderio di fermare il frenetico treno della vita. Nella sosta mi sono accorto di come tutto sia trascorso in maniera veloce, straordinariamente veloce. Allora ho preso a riordinare sfocate immagini e polverose emozioni annidate nel mio animo. È bastato un soffio e tutto è ritornato vivido, vitale, vero! È come aver riavvolto una bobina e proiettato un film in bianco e nero e, nel ripercorrere strade e raccontare storie, si sono ricomposte scene intensamente reali di umile, operosa quotidianità. Un velo languido mi ha sopraffatto e stretto il cuore nella dolcezza del ricordo e ho cercato, attraverso queste pagine, di trascrivere le emozioni rivissute come un omaggio alla mia comunità. -
Piombo
Piombo è la storia di tre storie. Si svolgono in contemporanea in gran parte a Firenze, ma anche a Roma, Londra e Milano. Ogni storia viaggia all'insaputa dell'esistenza delle altre. Partono dalla fine degli anni 70, ""gli anni di piombo"""", e si concludono tutte insieme alla fine degli anni 80, portando con sé """"il piombo degli anni"""". Il romanzo è diviso in una prima parte ambientata nel 1977 e in una più estesa che si svolge nel 1989. I tre personaggi, protagonisti delle tre storie, seguono ognuno una loro strada senza mai incontrarsi fino ad una sorprendente scena finale. La narrazione procede per capitoli alterni. Piombo è la storia dei volti diversi di una stessa generazione, quella maledetta dal piombo della vita."" -
I Borbone delle due Sicilie e San Giorgio
"È con vero piacere che ringrazio il Professor Alessio Varisco, Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, storico e ricercatore, del quale, oltre ad apprezzare il curriculum professionale ho potuto valutare lo stile di scrittura chiaro ed elegante. Quest'ultima opera del Professor Varisco si aggiunge alla già cospicua produzione editoriale sulla Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e sull'Ordine Costantiniano di San Giorgio. L'Autore, con la sua capacità di sintesi, fornisce al lettore un quadro sinottico degli argomenti trattati, consentendo l'accesso ad informazioni, tesi e documenti con chiarezza ed immediatezza. Ho considerato in particolar modo il saggio sul Santo Martire Giorgio, nostro Patrono e Protettore. San Giorgio il Vittorioso, difensore della Fede, è il Santo Protettore di tutta la Cavalleria Cristiana. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno. Per questo impegno vasto e qualificato, sento di ringraziare il Professor Alessio Varisco manifestando tutto il mio personale apprezzamento. Formulo i migliori auguri per la Sua attività e per la diffusione del Suo testo."""" (Carlo, Duca Di Castro)" -
Storia di Montepulciano. Storia, arte, territorio, leggende, tradizioni
Il libro è nato lentamente dalla raccolta dell'autore dei suoi articoli su Montepulciano realizzati nel corso degli anni, insieme a risultati di studi, ricerche e indagini compiute in biblioteche a archivi. Un viaggio nel quale l'autore ha ripercorso il Medio Evo, il Rinascimento, l'Ottocento con il Risorgimento ed il XX secolo con la Grande Guerra, la Seconda Guerra Mondiale ed la Resistenza. -
Human connections. Racconti interconnessi
In principio, si potrebbe dire, ci sono stati i Murales di carattere figurativo, dipinti, nel 2017, all'interno del Liceo Scientifico ""Galilei"""" di Siena, poi, dal lavoro di scrittura creativa di settanta alunne e alunni, è nato questo libro di racconti, che vibrano come fossero dipinti in punta di pennello. Le storie dei ragazzi e delle ragazze interpretano in modo originale il ciclo pittorico, trasmettono entusiasmo, gioia, emozioni, curiosità e soprattutto """"scalpitano"""", non vogliono fermarsi qui! Sono racconti interconnessi e vogliono continuare a interconnettersi con altre persone, la città, il mondo! Il loro messaggio? Tutto è relazione e l'humanitas è il tesoro che più deve starci a cuore.""