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Tieni il tempo. Riti e ritmi della città
Il volume sottolinea come le tradizioni contadine non solo hanno resistito ai processi di industrializzazione e di urbanizzazione, ma, pur se in alcuni casi abbandonate per anni, sono diventate protagoniste di una notevole ripresa. Esempio ne è la festa tradizionale, che si è reinventata, adattandosi al modificarsi del contesto in cui compare, riplasmando funzioni e simbologie alle nuove esigenze. Indagini sul campo compiute negli ultimi anni hanno dimostrato come le tradizioni contadine - ritenute perse a causa delle mutate condizioni socio-economiche e culturali delle nostre campagne determinate dai processi di industrializzazione e di urbanizzazione degli anni '50-'60 del secolo scorso - non solo abbiano resistito ma, pur se in alcuni casi abbandonate per anni, siano diventate protagoniste di una notevole ripresa. In particolare, anche se i nuovi modelli della cultura di massa generati dal boom economico sollecitavano il rifiuto della tradizione e del sapere legato al passato e al mondo rurale, la festa ha ""tenuto il tempo"""", si è reinventata: essendo """"plastica"""" per definizione, essa è infatti in grado di adeguarsi e di adattarsi al modificarsi del contesto in cui compare, riplasmando funzioni e simbologie alle nuove esigenze."" -
Dai salvataggi alla competizione globale. La Fincantieri dal 1959 al 2009
Il volume affronta una vicenda di sicura rilevanza per la storia economica italiana. La cantieristica è per l'Italia una ""industria naturale""""; contribuiscono a questo sia la storia sia la geografia del Paese. Quando lo Stato dovette compiere, all'inizio degli anni Trenta, il salvataggio di tutte le attività industriali afferenti alle grandi banche miste, la cantieristica risultò fra queste. Nel corso del Novecento, poi, la storia economica del nostro paese si riflette in larga misura nella storia del sistema della grande impresa, dell'IRI, dei suoi salvataggi. Una rilettura attenta della sua evoluzione è dunque anche un'occasione per evidenziare i legami con le vicende politiche ed economiche e per analizzare la peculiare posizione italiana nel contesto internazionale, sia in passato che nel panorama attuale. Si è sempre chiesta al governo una vera politica industriale per questo settore, strategico per l'economia italiana, un programma di commesse pubbliche da avviare subito, investimenti per ammodernare i cantieri. La Fincantieri è certamente un punto di eccellenza della nostra storia di ieri e di oggi. Con i suoi piani quadriennali si è sempre cercato di salvaguardare gli operai e il futuro delle aziende. La crisi internazionale della cantieristica e la soluzione italiana per sopravviverle hanno avuto impatti senza precedenti nella storia della cantieristica italiana."" -
L' etica dell'equità e l'equità dell'etica
Il problema dell'equità è uno dei più ardui della scienza giuridica. Spesso percepita sul piano etico, politico, filosofico o teologico come sinonimo di uguaglianza o di giustizia, non esiste filosofo, giurista, teologo o storico del diritto che non debba misurarsi con questo tema. Tra le ragioni di tanta complessità c'è anzitutto un problema epistemologico. L'equità appartiene a una larga classe di concetti filosoficamente rilevanti in cui la relazione quantitativa tra l'universale (equità come giustizia) e il particolare (la sua applicazione in ogni singolo caso) assume un aspetto qualitativo. L'universale che rappresenta la nozione sintetizza in un'idea contenuti fondati sull'esperienza, tale idea trascende le sue realizzazioni particolari. In questo senso il concetto di equità comprenderà sempre tutta la giustizia non ancora realizzata. È questo il carattere normativo di tale nozione, in cui il rapporto tra tutto (l'idea di giustizia come manifestazione di equità) e parte (la giustizia del caso concreto) non è soltanto una connessione meccanica, ma anche un nesso teleologicamente direzionato. Una nozione come quella di equità diventa così un concetto universale che può essere allo stesso tempo fuori e dentro la storia. Essa vive dunque nella dialettica tra il principio dell'intero e il principio dell'eccezione. -
Immaginare città. Metafore e immagini per la dispersione insediativa
Il libro affronta il tema della bassa densità insediativa e, in generale, delle forme urbane contemporanee, attraverso le metafore e le immagini testuali utilizzate sia per descriverle che per pianificarle. In questo modo i nuovi ""fatti urbani"""" vengono reinterpretati secondo una chiave conoscitiva che fa perno sul racconto, sull'immaginazione, sulla metafora e, più in generale, su di una dimensione discorsiva della costruzione di saperi attorno alla città contemporanea. Proprio nelle ricerche sulla dispersione, infatti, un ruolo determinante è stato svolto da immagini, immaginazioni e visioni metaforiche di futuro utilizzate per descriverla. Dalla città diffusa alla città dispersa e diramata, dalla ville éclatée, alla großstadt, alla metapolis, alla ipercittà, queste e tante altre immagini, sono state assunte per costruire """"racconti"""" che aggiornassero un modello culturale persistente della città europea come città concentrata e contrapposta alla campagna e alla periferia. Nel libro, ad una prima descrizione della dispersione, secondo un modello topologico, segue un'analisi dell'approccio metaforico alla descrizione, alla ricerca e al progetto, per poi mettere a fuoco alcune delle principali immagini con le quali, in Italia, si è descritta la dispersione e la bassa densità insediativa."" -
Nascere. Le parole per dirlo. Un percorso umanistico e scientifico
Il volume offre una rassegna antologica della Rivista Nascere, giunta al suo trentottesimo anno di pubblicazione. Un percorso scientifico-culturale che si avvale dell'apporto di studi fra i più significativi e autorevoli per la formazione/informazione degli Operatori Sanitari. La quota di affettività ricevuta all'inizio della vita costituisce l'imprinting alla base del mondo psichico adulto. Tutto ha inizio dalla trade madre-padre-bambino, dai rapporti affettivi primari della prima infanzia sino a quelli dell'adolescenza, della maturità. Un concetto folgorante che riconosce ai sentimenti il ruolo di primo proto-motore, sin dall'epoca fetale, non solo nell'apprendimento e nella esperienza ma nello sviluppo di tutta l'individualità umana. Questa rassegna antologica della Rivista Nascere con i suoi trentotto anni di pubblicazione, propone un percorso scientifico - culturale attraverso apporti di studi fra i più significativi e autorevoli, toccando vari temi. Con un particolare riferimento a una scienza perinatale multidisciplinare che fa riferimento a: ostetricia, neonatologia, pediatria, psicosomatica, psicologia clinica, neuro-biologia e quant'altro è attualmente in evoluzione per la formazione/informazione degli Operatori Sanitari. -
Migrazioni e religioni. Un'esperienza locale di dialogo tra cristiani e musulmani
Le relazioni tra la Chiesa Cattolica nella sua dimensione locale e i musulmani possono avere prospettive significative nello sviluppo del dialogo tra le religioni. Il testo illustra alcune esperienze di buone prassi realizzate nel bergamasco, presentando le iniziative pastorali legate alla frequentazione di spazi ecclesiali da parte di non cattolici, e in particolare di musulmani. La Chiesa Cattolica ha istaurato a livello locale e nazionale rapporti con i musulmani, a partire dalla necessaria accoglienza datasi dall'avvento della migrazione, attivando sempre più iniziative pastorali legate alla frequentazione di spazi ecclesiali da parte di non cattolici e in particolare di musulmani. Infatti, la cosiddetta seconda generazione, in ambito migratorio, pone nuove questioni e stimola a ricercare strade nuove nella dimensione della relazione interreligiosa, di cui si avverte maggiormente la necessità: l'aspetto assistenziale dettato dall'emergenza migratoria lascia sempre più lo spazio a un confronto che trova sede nelle scuole cattoliche, negli oratori ma anche nei vissuti quotidiani, mettendo a tema la dimensione religiosa, ma anche quella etica e culturale. Il progetto mostrerà attraverso le testimonianze dirette di soggetti intervistati - cattolici e musulmani - come alla conoscenza vada affiancata una convivenza, ovvero una vicendevole frequentazione comune affinché possa cadere quel muro che separa i vissuti e si costruisca insieme una società civile. -
La natura del legame chimico
Nella sua recensione a La natura del legame chimico di Linus Pauling, Ingold scrisse che il libro avrebbe avuto un posto tutto suo nella storia della chimica moderna. Anche se Pauling avrebbe dovuto attendere altri quindici anni prima di essere insignito del premio Nobel per la Chimica proprio ""per le sue ricerche sulla natura del legame chimico"""", la previsione di Ingold non può essere considerata né casuale né fortunata. L'approccio di Pauling alla meccanica quantistica, pur se pensato in continuità con il lavoro di Gilbert Lewis, si distacca fortemente dalle proposte della fisica quantistica dei primi del Novecento, operando alla ricerca di connessioni tra l'idea del legame chimico come generatasi nello sviluppo storico della chimica dell'Ottocento e la sua rappresentazione quanto-meccanica. La scelta di riproporre questo classico della scienza contemporanea da un lato rende disponibile ad un pubblico più ampio un libro che conserva integra e fresca la visione unificante delle scienze molecolari che ha ispirato l'intera opera scientifica di Pauling. Dall'altro, offre un'occasione per ripensare la possibilità di costruire saperi plurali conciliando e armonizzando metodologie scientifiche locali ed emergenze concettuali specifiche - senza per questo rinunciare a trarre da discipline diverse teorie e modelli corroborati e fortemente predittivi."" -
L' ape e l'architetto. Paradigmi scientifici e materialismo storico
Pubblicato a metà degli anni '70, L'ape e l'architetto ha dato il via ad un accesissimo dibattito sul ruolo della scienza ed è stato estremamente stimolante per una grande parte del mondo della cultura scientifica italiana, oltre ad essere uno dei testi di formazione del movimento ambientalista allora agli albori. Ciò che gli autori sostenevano era la necessità di dover guardare alla scienza anche come luogo di riproduzione dei rapporti politici tipici del contesto socio-culturale in cui la stessa scienza è prodotta. Comprendere quindi, nello sviluppo storico, quale sia il ruolo della scienza, che è la forma più avanzata di informazione sul mondo, e quale influenza i cambiamenti abbiano a loro volta sulla produzione della scienza. L'importante corpo di saggi a commento - degli autori e di altri intellettuali di formazione varia e del più diverso orientamento - mira a fare il punto della situazione a più di trent'anni dall'uscita del testo qui riproposto integralmente e, sperano gli autori, a rivitalizzare il dibattito. -
La politica esemplare. Sul pensiero di Hannah Arendt
Annoverata tra i ""classici"""" del pensiero politico, la filosofia di Hannah Arendt continua ad alimentare il dibattito contemporaneo offrendo elementi per ripensare categorie politiche moderne già usurate dalla lacuna totalitaria. Questo volume si pone l'obiettivo di ripercorrere alcuni dei paradigmi che puntellano la sua teoria politica, muovendo dall'analisi totalitaria - fondo critico di ogni futuro esercizio politico - al fine di giungere ad una elaborazione di concetti centrali per un orizzonte politico relazionale: il mondo comune, la responsabilità, il giudizio e la partecipazione. Attorno a questi nodi teorici sembrano potersi intessere molti dei luoghi che strutturano il pensiero arendtiano, dall'apolidia al """"diritto ad avere diritti"""", dal dominio totale all'azione come rinascita, dall'ideologia alla facoltà del giudizio politico, dalla critica alla rappresentanza agli esempi di politica nel segno della libertà. Dinanzi a quell'assenza di pensiero che segnala un'incapacità di accogliere il mondo nel proprio giudizio, il monito arendtiano al """"pensare a ciò che facciamo"""" vuole rinsaldare il legame tra pensiero e azione, riattivando altresì un'esigenza etica sia in termini di senso che di responsabilità."" -
Patrimoni identitari e dialogo interculturale
Partendo dalla lettura della qualità dell'integrazione degli stranieri in alcune realtà del Paese, il volume si sofferma sulla dimensione culturale e identitaria delle persone, alla ricerca di spazi educativi di confronto, di identificazione e di partecipazione, per costruire comunità inclusive e pluraliste, nella consapevolezza che le migrazioni comportano complessi problemi, ma anche potenziali, inedite opportunità. Radicali processi economici, sociali, culturali scompongono e ricompongono gli scenari della post-modernità riconfigurando il rapporto tra economie e politiche, Stati e cittadini, etnie e culture, e riscrivendo i paradigmi interpretativi dei mondi dell'uomo (dei suoi diversi, possibili mondi), nella cui complessità si intrecciano e interagiscono, per effetto delle globalizzazioni e delle migrazioni, culture e popoli, sempre più vicini, ma anche spesso drammaticamente separati. -
La politica tra storia e diritto. Studi in memoria di Luigi Gambino
Questo libro nasce dall'iniziativa di un gruppo di studiosi che ha avuto l'occasione di lavorare assieme a Luigi Gambino, di confrontare con lui le proprie idee, di condividere momenti di riflessione e di studio. Per celebrare la memoria di quest'uomo schivo e generoso essi hanno voluto ritrovarsi ancora una volta insieme, in questo volume, contribuendo ciascuno con i temi della propria ricerca alla riuscita di questa iniziativa. In questo modo hanno inteso onorare uno studioso che aveva fatto del rispetto dell'autonomia individuale un principio incrollabile della propria azione di vita. -
Caratteri strutturali e scenari di sviluppo regionale. L'Umbria verso il 2020
Di questi tempi così incerti, attraversati da crisi e cambiamenti epocali, se è imprudente fare previsioni sull'economia di una regione, è nondimeno necessario allungare lo sguardo verso il futuro. Da un lato per capire quali condizionamenti sullo sviluppo regionale dei prossimi anni possono derivare dai caratteri strutturali e dalle tendenze consolidate, e come vi influiscono i cambiamenti più prevedibili, a partire da quelli demografici. Dall'altro per identificare quali nodi sono da allentare per far sì che il percorso di sviluppo futuro possa essere migliore di quello prefigurato da quelle tendenze consolidate e da quei cambiamenti attesi. Il volume affronta questi temi con riferimento all'economia dell'Umbria, i cui caratteri sono analizzati anche in comparazione con altre regioni dell'Italia di mezzo (in particolare Marche e Toscana) e le cui dinamiche sono proiettate verso il 2020. Il volume è diviso in tre parti. Nella prima sono analizzati sotto diversi profili (dal regionale al locale, dalle imprese alle famiglie) i nodi strutturali e le tendenze dell'economia umbra. Nella seconda parte viene effettuato un esercizio di proiezione al 2020 delle performance relative dell'economia regionale e dei possibili problemi di equilibrio nel mercato del lavoro. La terza parte è infine dedicata ad alcuni contributi di policy. -
Raccontami una storia. Fiabe, leggende e miti nella memoria dei popoli
La ricerca, svolta da una équipe di studiosi di varia estrazione disciplinare, ha raccolto le tracce delle vicende originarie dei popoli d'Europa, conservate e talvolta nascoste nelle fiabe che mostrano tratti specifici delle società del passato, di grande interesse per l'analisi e l'interpretazione della storia. Perché la fiaba, malgrado d'abitudine sia atemporale, molte volte al contrario contiene riferimenti a episodi e momenti specifici che possono mescolarsi del tutto o in parte all'inventiva del narratore, mantenendo attinenze riferibili a eventi realmente accaduti, conservati nella memoria, trasfigurati dall'immaginazione e raccontati anche attraverso il linguaggio simbolico. In maniera forse inaspettata consegna dati apprezzabili e tiene vivo il segno della Storia costituendo per i ricercatori un terreno fertile che sovente offre buoni frutti. Oltre alle singole storie emergono così le vicende di intere aree culturali in cui si mescolano insieme realtà e finzione, eroi veri e personaggi fantastici che trovano ampio spazio nelle tante versioni del racconto popolare creando un ricco patrimonio culturale al quale attingere per scorgere le linee dell'ideologia politica, economica, sociale di ciascuna epoca. Allora miti e fiabe finiscono con l'appartenere a tutti entrando in un sapere ""universale"""" che crea una continua osmosi tra cultura """"alta"""" e cultura dei ceti subalterni e spesso rinviano alle comuni radici ancestrali che contengono i segni fondanti delle loro identità."" -
Identità e narrazione del sé
Riesce difficile immaginarci prescindendo da un riferimento a un qualche Io o a un Sé che governi le nostre azioni, che abbia sentimenti ed emozioni, che sia organo di desideri. Tale Io o Sé tuttavia potrebbe ridursi a un nucleo narrativo senza soggetto, comporsi di confabulazioni prive di titolarità soggettiva. Siamo consapevoli dei risultati, ma ci sono sconosciute le cause. Eppure, qualcosa dentro di noi pensa, lampeggia, e tra questi pensieri, da cui siamo pensati, c'è il pensiero della morte. I primi ominidi investiti da questo pensiero dovettero immediatamente venire a capo della sua provocazione, della lacerazione dischiusa con esso nella coscienza. Da qui provenne gran parte dello slancio che ha portato alle strategie più articolate di ricomposizione della cesura. Una di tali strategie è l'uso di utensili, dispositivi attraverso cui controllare e manipolare l'ambiente circostante. Ora le tecnoscienze, che hanno condotto verso una piena autonomia dell'apparato tecnologico nei confronti di chi ha contribuito a istituirlo, tendono a fare a meno della sua presenza, che dunque si appresta a diventare superflua. -
Gli studi di storia della ragioneria dall'unità d'Italia ad oggi. Evidenze, interpretazioni e comparazioni in tema di autori, opere, oggetto e metodo
Il volume espone i risultati di un'indagine condotta sull'universo degli studi di storia della ragioneria, pubblicati, nel nostro paese e all'estero, dagli accademici e dai professionisti italiani (1.253 opere in tutto). Il volume offre al lettore i dati, opportunamente elaborati, relativi agli autori, alle opere, all'oggetto, al metodo, proponendo note interpretative e comparative sul posizionamento e sulle tendenze evolutive della nostra storia della ragioneria; viene offerta, infine, la bibliografia completa esaminata. -
Ambienti per lo sviluppo professionale degli insegnanti. Web 2.0, gruppo, comunità di apprendimento
Il testo presenta i risultati di una ricerca promossa dalla Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano. Una prima fase ha portato a un'indagine sull'uso didattico delle tecnologie per sviluppare ambienti di apprendimento nella realtà scolastica della Provincia di Bolzano di lingua italiana. L'enfasi infatti è stata posta sulla possibilità di sviluppare negli insegnanti competenze di progettazione relative all'integrazione delle tecnologie nella vita della classe. I risultati hanno restituito alcune evidenze: l'interpretazione che viene data all'uso delle tecnologie dell'apprendimento; il bisogno di formazione non solo di tipo tecnologico ma capace di incidere sulle pratiche del fare scuola; la necessità di costituire un ambiente professionale di riflessione continua. Una seconda fase ha realizzato un'attività di formazione svolta da un gruppo di insegnanti coordinati dal gruppo di referenti per le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione della Sovrintendenza Scolastica Italiana della Provincia di Bolzano, intesa a utilizzare le forme innovative offerte dagli strumenti del web 2.0. Tale attività, realizzata dall'ITD, Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR di Genova, si è sviluppata in un ambiente esteso in presenza e a distanza, intercettando quindi i bisogni di sviluppo della comunitá professionale. -
La distanza sociale. Reggio Calabria: le condizioni sociali in una città del Sud
Questo volume si inserisce all'interno di serie di pubblicazioni che raccoglie i contributi relativi ad una ricerca nazionale condotta sul tema della distanza sociale in alcune città italiane. Il contesto è quello di Reggio Calabria, approfondito attraverso l'analisi dei processi di cambiamento di cui è stata protagonista la città e dei fenomeni di disuguaglianza e distanza sociale che in essa si manifestano dando luogo a differenti condizioni sociali. Nella città sono evidenti un forte disordine nello sviluppo urbanistico e marcate forme di debolezza nei processi di redistribuzione della ricchezza e delle opportunità. Se da un lato le caratteristiche dei processi di insediamento hanno dato luogo ad aree contraddistinte da una certa frammistione sociale, dall'altro la mancanza di politiche urbane ed i modi in cui è avvenuta l'allocazione delle risorse hanno generato la coesistenza, in situazioni di prossimità territoriale, di condizioni economiche e sociali differenziate e di diseguali capacità di accesso ed acquisizione delle risorse. La dimensione territoriale sembra comunque configurarsi come un ulteriore fattore di differenziazione della popolazione urbana anche in una città media, allorché le distanze e le disuguaglianze sociali tendono ad attenuarsi nei quartieri in cui fasce sociali medio-alte e medio-basse convivono. -
Echi del Risorgimento. In una rivista del 1909
L'opuscolo del 1909 che ricorda i fatti del Risorgimento, stampato a Gallarate e qui ripresentato in una riproduzione anastatica, ci mostra come l'unità politica di una nazione non va di pari passo con la forma amministrativa adottata. Seppur di fatto tutte le scelte messe in campo dai vari D'Azeglio, Cavour, Cattaneo prevedevano l'unità politica di una entità nazionale considerata già tale. I fatti che hanno portato alla formazione dello Stato unitario vanno considerati per il valore che hanno avuto: basti pensare alle accelerazioni nelle comunicazioni e negli scambi che l'unione monetaria, quella legislativa e la frenetica età delle costruzioni ferroviarie hanno indotto. E ancor più la circolazione, con gli uomini, delle idee, con l'incentivazione dell'alfabetizzazione e della cultura in senso lato che una scuola magari malmessa, ma riprogettata su scala nazionale ha prodotto. Ed anche quel movimento continuo di insegnanti su e giù per la penisola, umili maestri elementari o illustri cattedratici, in ogni caso agenti indispensabili per trasformare l'antico melting pot nell'Italia di oggi. -
Rivista di giurisprudenza ed economia d'azienda (2010). Vol. 7
Questo numero si apre con l'editoriale del Presidente del Tribunale di Verona, Gianfranco Gilardi, che ripercorre i punti salienti del Convegno organizzato in giugno presso la Facoltà di Giurisprudenza di Verona sul tema di scottante attualità ""Crisi dell'economia e controlli giuridici"""", al quale hanno contribuito eminenti studiosi, magistrati ed avvocati specialisti nei diversi settori interessati - dal diritto societario, a quello bancario, dall'economia aziendale al diritto penale - in conformità al metodo di lavoro che qualifica la Rivista. Fra le numerose sentenze di merito pubblicate, si segnala nel campo del diritto processuale civile una delle prime decisioni, resa dal Tribunale di Verona, in tema di nuovo """"rito sommario"""" di cognizione, che affronta la questione della chiamata in causa di terzo. Una delicata problematica, attinente alla revocatoria fallimentare di fronte al principio di """"consecuzione"""" delle procedure è risolta dal Tribunale di Verona con un'articolata sentenza che affronta i diversi risvolti dell'argomento. Di attualità è altresì la decisione del giudice del lavoro sull'accesso di cittadini di nazionalità marocchina alle prestazioni assistenziali; mentre nella parte dedicata al diritto penale si segnala un'articolata sentenza del Tribunale di Mantova, che affrontando il tema della responsabilità omissiva del datore di lavoro per omicidio colposo di lavoratori esposti ad amianto."" -
Creatività cultura creazione di valore. Incanto economy
Quale l'idea di Incanto? La creazione di un centro di produzione e consumo di cultura, il primo spazio per la filiera cult-comm (culturale e commerciale): dalle arti visive alla moda, dal design al merchandising, dai servizi alle professioni. Oggi il mercato è mutato, il consumatore si è evoluto, il sistema delle ""merci"""" estetiche (arte, design, moda, food) e dei servizi affini e complementari presenta profili e percorsi nuovi. Incanto è un luogo di vendita di beni e servizi dove cultura e business convivono, ma è anche e soprattutto uno spazio dove vivere nuove esperienze, impiegare bene il proprio tempo e capitalizzare le conoscenze. All'interno, il gallerista, il designer, l'avvocato, il broker assicurativo, il negozio di multipli d'artista, lo sportello bancario, la caffetteria e tanti altri soggetti e servizi """"culture driven"""" convivono, interagiscono, producendo ibridazione, partecipazione, industriosità, creatività. L'analisi condotta su altre esperienze di successo simili, nessuna made in Italy, denota l'opportunità di percorrere la strada tracciata. Questo libro nasce da un lavoro per la redazione del piano industriale e di fattibilità volto a verificare le possibilità di sviluppo dell'idea Incanto, acronimo di Innovative Center of Arts in Tuscany, un progetto che appartiene alle cosiddette industrie creative.""