Sfoglia il Catalogo feltrinelli017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4221-4240 di 10000 Articoli:
-
Valutazione e prevenzione dello stress lavoro-correlato. Modelli e strumenti operativi per intervenire sul disagio lavorativo
Lo stress causato dal lavoro è divenuto un grave problema in tutti i paesi europei e per tutte le tipologie di lavoro, con costi economici ed umani molto alti e destinati ancora ad aumentare. E, grazie anche al D.Lgs 81/08 e della Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18/11/2010, vi è ormai la consapevolezza della necessità di interventi preventivi su questo fattore di rischio e di disagio psichico. Occorre individuare, analizzare, ""valutare"""" l'eventuale presenza di stress correlato al lavoro, con il fine di mettere in atto cambiamenti strutturali, organizzativi, procedurali, in grado di diminuire la sofferenza morale e psichica dei lavoratori. La sicurezza sul lavoro deve allargare il proprio campo di azione ad aspetti riguardanti i ruoli, la comunicazione, il carico di lavoro, in definitiva l'organizzazione del lavoro. Per fare ciò necessitano figure professionali portatrici di una specifica attenzione all'uomo, ed in particolare all'uomo al lavoro. Tali professionisti hanno però bisogno di uno strumento che sappia introdurli nel mondo culturale della sicurezza sul lavoro, e che permetta loro di acquisire i principi del diritto necessari. Il presente volume, partendo da questa esigenza, presenta in maniera critica i principali strumenti e modelli per la valutazione dello stress lavoro-correlato, ed il conseguente intervento sulle organizzazioni; l'obiettivo è quello di orientare il lettore tra la miriade di Linee guida."" -
Panico, ossessione e fobie: psicobiologia dell'ansia. Dalle origini del comportamento ai rapporti familiari
Questo libro tratta dell'ansia e della paura. Nelle ultime due decadi sono stati fatti grandi progressi nella comprensione del sistema nervoso: oggi sappiamo che la mente e il cervello sono tra loro inestricabilmente collegati. In quest'ottica il volume elabora una visione complessiva che comprende da un lato lo studio delle basi neuro-psicobiologiche della paura e dell'ansia; e dall'altro l'analisi puntuale del processo che si svolge fra due persone nel momento in cui si produce in loro l'esperienza della paura/ansia. Viene illustrato il collegamento esistente fra lo sviluppo, la teoria dell'attaccamento, la neurobiologia della relazione, lo strutturarsi della personalità dell'individuo e la predisposizione a sviluppare un particolare disturbo d'ansia. Particolari schemi cognitivo-emotivi interpersonali costituiscono i primi fondamenti della personalità e della predisposizione a diverse sindromi psicopatologiche quali il disturbo di panico, il disturbo ossessivo-compulsivo e le fobie. Nei capitoli relativi ai fattori psicobiologici viene esplorata la natura biologica di questi schemi e la loro integrazione con le predisposizioni temperamentali e genetiche dell'individuo. Nei paragrafi riguardanti la psicologia e la psicoterapia viene invece illustrato il processo attraverso cui i modelli si modificano nel corso di relazioni emozionalmente significative fra due soggetti individuali, siano esse relazioni familiari, amorose o terapeutiche. -
Annuario statistico regionale. Sicilia 2010
L'Annuario Statistico della Regione Siciliana è per il quinto anno consecutivo frutto della collaborazione con l'Ufficio regionale dell'ISTAT. Ai diciassette capitoli già presenti nell'edizione 2009 si affiancano due nuove sezioni. Nella prima vengono analizzati in modo dettagliato alcuni aspetti relativi alla valutazione ambientale in Sicilia attraverso un confronto spazio-temporale di un set di indicatori urbani desunti dall'indagine ISTAT ""Rilevazione dati ambientali nelle città 2009"""". Gli indicatori presi in considerazione sono relativi a sei macro aree di rilevanza ambientale: acqua, energia, aria, trasporti, verde urbano e rifiuti. La seconda sezione riguarda i divari socio economici tra i paesi dell'area del Mediterraneo e riguarda un insieme di indicatori riferiti a specifici ambiti tematici corredati di metadati e grafici. La struttura dei singoli capitoli tematici viene mantenuta uguale a quella standardizzata delle cinque precedenti, ed è composta da uno schema omogeneo per le serie temporali e dalla distribuzione provinciale più recente delle variabili considerate. Il risultato è un utile strumento di lavoro che fornisce dati e informazioni su una realtà regionale fra le più complesse d'Italia. La scheda di commento che introduce ciascuna sezione ed un glossario dei termini tecnici utilizzati aiutano il lettore nell'interpretazione dei dati, mentre le note di """"approfondimento"""" indicano le pagine web e le pubblicazioni su cui è possibile effettuare ulteriori ricerche"" -
La scultura della famiglia. Teoria e tecnica di uno strumento tra valutazione e terapia
Il movimento della terapia familiare ha introdotto nel suo armamentario metodologico la scultura della famiglia come occasione innovativa. Oltre il perimetro degli strumenti standardizzati ""puri"""", si aprono interessanti orizzonti per l'uso di strumenti """"impuri"""" che possono essere considerati capaci di aprire nuovi orizzonti interpretativi e operativi nell'ambito del contesto terapeutico: la creatività, in questo senso, rappresenta uno degli espedienti che, in una direzione maggiormente fenomenologica, possa fare considerare il lavoro psicoterapeutico anche un gioco e un'arte. Il testo è suddiviso in due parti. Nella prima parte, c'è spazio per una riflessione sulla creatività in psicoterapia e su uno dei suoi compiti più ardui, la valutazione della famiglia. Dopo una ricognizione storica e critica sulle modalità d'uso e sui significati della scultura della famiglia, si descrivono le due consuete tipologie, classica e del tempo familiare, e si propongono due nuove forme di scultura: la scultura del tempo terapeutico e la scultura del terapeuta. Si propone, inoltre, una tecnica di osservazione e di analisi, attraverso una griglia di applicazione e una scheda per l'interpretazione della scultura. Nella seconda parte del testo sono riportati alcuni esempi pratici riferiti alle quattro tipologie di scultura proposte: per ognuna delle tipologie è analizzata una descrizione del caso clinico, una foto della scultura e la relativa griglia di analisi."" -
La comunicazione con il paziente anziano istituzionalizzato. Un'indagine
Le caratteristiche di diversificata evolutività di ogni singolo individuo necessitano di una profonda conoscenza dei fenomeni e delle tipologie d'invecchiamento, a cui deve seguire un delicato e professionale lavoro di ascolto psicologico non solo della persona anziana, ma anche di chi lavora ogni giorno nell'assistenza e nella cura di queste persone. Il libro comprende tutte le indicazioni per un corretto colloquio con l'anziano, attraverso le varie fasi che ne caratterizzano la comunicazione stessa: ""saper ascoltare, saper interpretare, saper parlare, saper fare"""". La disponibilità all'ascolto, premessa indispensabile al colloquio psicologico, richiede un continuo lavoro di osservazione, conoscenza e familiarità col proprio mondo interiore e un attento studio della teoria e della tecnica del colloquio, considerato uno strumento relazionale ottimale per conoscere il paziente anziano. Il volume si rivolge in particolare a quanti operano nel settore psico-educativo e formativo e che hanno, per motivi di prassi lavorativa e di ricerca, attenzione ai rapporti interpersonali e alle esigenze del soggetto anziano istituzionalizzato."" -
Crescere nella cooperazione. Pensieri lungo la via
Crescere nella cooperazione è un progetto formativo, volto alla promozione della cultura cooperativa nel mondo scolastico. Soggetti della scuola e dell'extrascuola operano congiuntamente per sviluppare negli studenti impegno civico ed etico, attraverso la sperimentazione di imprese cooperative scolastiche (ACS). L'idea di cooperazione, con la quale docenti ed alunni entrano in contatto, riguarda non solo un modello di sviluppo economico, ma anche un modo concreto di agire la relazione e la responsabilità personale. La didattica ordinaria si intreccia con la vita dell'ACS e, dunque, privilegia metodologie attive e cooperative. Delle cinque edizioni del progetto viene qui ricostruito l'apparato teorico che ha ispirato i percorsi di educazione cooperativa ideati e realizzati dalle scuole marchigiane, con particolare attenzione agli aspetti antropologici, psicopedagogici e didattici. La riflessione - rivolta principalmente ai docenti e a quanti hanno a cuore il problema dell'educazione e del futuro - è punteggiata da ricordi di scuola. In Appendice, infine, vengono riportati gli strumenti di supporto utilizzati dalle scuole lungo il percorso. -
Libertinismo erudito. Cultura lombarda tra Cinque e Seicento
Prima tappa di un percorso lungo i problemi del libertinismo erudito fra Cinque e Settecento nato all'interno del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università degli Studi dell'Insubria e che avrà le prossime tappe relative a Genova per il pieno Seicento, a Roma per il passaggio di secolo, a Torino per il pieno Settecento, il volume si gioca sul dialogo fra storici dell'arte, storici, storici della scienza, storici della letteratura, storici della filosofia, convinti che solo abbattendo le anacronistiche barriere degli iper-specialismi si può comprendere un mondo che della trasversalità faceva il proprio criterio-guida. La lunga eredità di Cardano, le macchine geniali del Torresani, le trasversalità inquietanti degli Osio, lo straordinario progetto sapienziale e di potere di Ludovico Settala, l'arditezza intellettuale dei Sacchi, la diffusione di epicureismo e stoicismo, il ruolo dei grandi letterati come Marino e Chiabrera sono alcuni dei molti temi che s'intrecciano nella ricostruzione avvincente del libertinismo milanese fra Cinque e Seicento. -
La follia è donna? Diagnosi e clinica di isteria, anoressia e depressione
Ma è vero che la follia è donna? Come mai a tutt'oggi le donne si ammalano in misura molto maggiore degli uomini di isteria, anoressia e depressione? Quali sono le determinanti socio-genetiche e culturali che sottendono la scelta della malattia, il percorso, le recidive, le cronicizzazioni o la guarigione? Le autrici, attraverso un percorso storico, clinico e descrittivo si chiedono e tentano di ricostruire come mai la follia sia stata nei secoli in gran parte e prevalentemente attribuita alla donna. E sollecitano l'approfondimento clinico e psicodinamico sulle tematiche del femminile per una migliore comprensione della psicopatologia e della sofferenza della donna, che permetta ai terapeuti di curarla attraverso una più ampia prospettiva, che contempli le complesse dimensioni che conducono a sviluppare la totalità della persona e la sua piena consapevolezza. -
Interviste sul progetto. Dieci anni di incontri col design su IdeaMagazine.net
Questa antologia di interviste pubblicate dal 2000 al 2010 sulla rivista on-line IdeaMagazine.net si propone di offrire al lettore un primo resoconto ""fenomenologico"""" su tre ambiti operativi della cultura del progetto assai poco frequentati dalla """"comunicazione"""" sul design: il """"nuovo"""" design italiano, il progetto in Toscana, il design al femminile. Non mancano nel presente testo interventi di rilievo storico come, ad esempio, il colloquio fra Kuno Prey e Bruno Danese e alcune tra le prime testimonianze su Internet volte a dar conto delle relazioni fra tra arte, etica, senso, strategia e progetto contemporaneo - Giovanni Cutolo, Giuseppe Furlanis, Günther Horntrich, Lara-Vinca Masini, Paolo Ulian. Ma il fil rouge che più caratterizza i trenta dialoghi di progetto qui raccolti è la curiosità incidentale - ora episodica, ora seriale - tesa a rilevare, sia nelle storie personali più minute sia nelle pratiche """"intellettuali"""" più ortodosse, qualità e nessi perspicui tali da poter considerare questi campi d'indagine non tanto separati quanto piuttosto connessi e paritari, ovvero entrambi degni di partecipare all'elaborazione di una """"teoria"""" del progetto ancora in gran parte da scrivere."" -
Mobile city
Il libro è il risultato di una lunga riflessione sul fenomeno delle ""Mobile City"""", per comprendere il loro significato nella trasformazione contemporanea dei modi di abitare e fare del tema un campo di ricerca accademico per la progettazione architettonica, la logistica e l'economia. Mobile City è l'unica soluzione quando costruire la Città tradizionale non è possibile per ragioni di tempi e di spazi. Ma che cosa sono nello specifico e a che cosa servono le Mobile City? Si tratta di insediamenti temporanei (fissi o dinamici) che vengono installati per rispondere a situazioni di emergenza sociale, esigenze militari o per la gestione di eventi catastrofici di tipo naturale. Sono forme di città che si muovono con i grandi eventi culturali e sportivi, rito della società globalizzata, e, in particolare, sono la risposta più funzionale allo svolgimento delle attività industriali in contesti remoti: deserti, oceani, ghiacciaie. Il testo propone ai """"cultori della materia"""" una nuova logica di pensiero, quella del Planning Ahead, a beneficio di tutti gli stakeholder e in particolare dell'end user: il suo abitante."" -
Letture. Sulla complessità dei territori
I saggi contenuti in questa raccolta sono gli interventi tenuti dagli autori all'interno di un ciclo di seminari, organizzati dall.Università IUAV di Venezia, dall'Assessorato alle Politiche del lavoro della Provincia di Venezia e dall'Associazione di cultura politica ""Fondamente"""", dal titolo: Letture. Ciclo di incontri sulla complessità dei territori. Le Letture hanno spaziato dalla politica alle istituzioni, dai temi del lavoro al federalismo fiscale, dalla sicurezza urbana alla qualità del vivere. Letture, quindi, che hanno toccato diversi temi, apparentemente slegate tra di loro ma in realtà tenute insieme da un filo comune di riflessione sulla complessità della società attuale, e dal tentativo di spiegare ciò che accade all'interno di un sistema attraversato da una profonda crisi. Il punto di partenza e la scelta dei contributi sono stati quasi sicuramente parziali ma, ci auguriamo, espliciti: può crescere in modo sensibile la capacità di agire di una comunità cittadina se si mette a sua disposizione una serie di chiavi interpretative diverse e aperte e in precedenza non disponibili? E se questo accade, quale rapporto è davvero ipotizzabile tra lettura sociale e agire politico?"" -
Design e materiali. Sensorialità, sostenibilità, progetto
Progettare oggi significa confrontarsi con le prestazioni tecnico-funzionali che il prodotto dovrà supportare, ma anche con le istanze culturali, sempre più ampie, che stanno alla base di una corretta vita del prodotto in rapporto all'uomo e all'ambiente. Cultura del progetto oggi significa anche approfondimento delle variabili sensoriali legate alla scelta dei materiali (intese come via per migliorare la fruibilità del prodotto) e indagine attenta della futura sostenibilità del prodotto stesso. Il volume presenta una metodologia di valutazione sensoriale e dell'ecocompatibilità dei materiali quale possibile strumento e guida per il progettista nella gestione degli aspetti espressivo-sensoriali e di sostenibilità ambientale del prodotto. Uno strumento di lettura multicriteria delle prestazioni sensoriali e ambientali dei materiali, adattabile in relazione ai diversi contesti culturali e basato sull'assunto che non ha significato parlare di materiali ecocompatibili o ""sensoriali"""" in assoluto, ma che è bensì opportuno selezionare i materiali o le combinazioni di materiali relativamente migliori in relazione ai diversi contesti d'uso, vita utile e fine vita dei prodotti."" -
Fabbriche d'Italia. L'architettura industriale dall'Unità d'Italia alla fine del secolo breve
Questo libro propone l'architettura della fabbrica come una possibile chiave di lettura della storia dell'Italia industriale. Uomini e luoghi di un comparto non secondario dell'industria edilizia italiana sono indagati per frammenti, ma in una prospettiva di lungo periodo, nel tentativo di porre domande condivisibili e di misurarsi criticamente su temi troppo spesso consumati generando ambigue confusioni: la storia dell'ambiente con l'ambientalismo ideologico; la supremazia imprenditoriale legittimata dall'esistenza di una ""massa critica"""" con l'oligopolio di un'élite di «affaristi»; il mecenatismo imprenditoriale e l'arte intesa come libera espressione creativa con le strategie di persuasione al consenso e al consumo praticate attraverso l'estetica industriale e il design del paesaggio; lo scontro dialettico e costruttivo tra professionalità tecniche e manageriali, necessario per mediare istanze di benessere sociale e modelli competitivi di sviluppo produttivo, con la sua riduzione a conflitti d'interesse tra pubblico e privato."" -
Habitare. Il paesaggio nei piani territoriali
Il principio dell'integrazione del paesaggio nelle politiche territoriali è uno dei fondamenti della Convenzione europea. Questo libro riferisce alla realtà italiana la proposta di alcuni argomenti relativi alla necessità ed alla opportunità di un'adeguata concezione paesaggistica dei piani territoriali ordinari per la presa in carico di tutti paesaggi, senza eccezioni di posizione e condizione. È attraverso il paesaggio, strumento di indicazione e progettazione, nonché prodotto ambientale, sociale ed economico, che risulta esplorabile nello scenario delineato una via concreta per l'efficacia del governo del territorio nei termini della sostenibilità dello sviluppo. Se i destinatari tradizionali di un libro come questo sono gli studenti ed i tecnici che si occupano di pianificazione territoriale, per motivi ed in modi diversi, occorre che degli argomenti trattati si diffondano congrue consapevolezze anche fra i politici, gli operatori sociali ed economici ed i cittadini. Il testo è pertanto uno strumento per la didattica universitaria e per l'innovazione della pratica tecnica ed amministrativa, ma anche per la promozione di processi culturali che intendano riconoscere nel paesaggio una importante dimensione della contemporaneità. -
L' apprendimento come esperienza estetica. Una comunità di pratiche in azione
La trama, che racconta il cammino compiuto, viene costruita utilizzando la metafora del viaggio e facendosi guidare dalla figura del pellegrino. A queste immagini è affidato il compito di rievocare un particolare processo di apprendimento in grado di produrre un sapere trasformativo sul mondo. Un apprendimento, educato alla forma del tempo e della percezione, capace di fare appello non solo all'intelletto, ma ai sensi; di farsi nutrire non solo dalle idee e dai modelli, ma anche dalla prossimità e dalla concretezza esistenziale, fatta dagli incontri con i corpi dei territori, con le persone che lo abitano, con i ricordi, le passioni e le emozioni che lo fanno vivere. È a questo sapere che il libro si affida per costruire un progetto-azione capace di riaprire relazioni significative, vitali e affettive con i territori e i luoghi attraversati nel viaggio. Nel racconto si aprono delle finestre che interrompono la linearità della trama: vere e proprie schede di approfondimento, curate dai diversi partecipanti all'esperienza, in cui vengono focalizzate alcune questioni metodolociche o restituiti particolari aspetti delle ricerche svolte. Come ogni resoconto di viaggio che si rispetti il libro si conclude con una sorta di bilancio del cammino compiuto. Un bilancio che nel guardarsi indietro, rilancia in avanti, consegnando alla ""comunità di pratiche"""" problemi, e questioni da affrontare ma anche possibili piste da esplorare per costruire un possibile lavoro futuro."" -
Antiche e nuove solidarietà. Trasformazioni e persistenze nelle famiglie in Toscana
La crescita anche in Italia di forme familiari ""anomale"""" rispetto al modello di coppia nucleare basata sul matrimonio ha contribuito a un nuovo sviluppo del dibattito sul futuro dell'istituzione familiare. C'è chi parla apertamente di crisi, chi invece pensa ad una trasformazione nelle forme e nei contenuti della convivenza tra genitori e figli, capace comunque di garantire il collante della socialità anche in un ambiente complesso come quello delle società tardo moderne. In entrambi i casi, l'analisi ha tendenzialmente prediletto ottiche di tipo demografico e statistico/quantitative che, se ben danno il senso di un importanti cambiamenti nel corso del tempo, mal si prestano, da sole, a cogliere il significato che assume per gli attori coinvolti ed a comprendere le modalità concrete di """"fare famiglia"""". Quali sono oggi le dinamiche parentali in zone microimprenditoriali relativamente coese? Quali le possibili forme di policy da adottare da parte degli attori istituzionali locali e nazionali? Su questi interrogativi si sviluppa questo volume soffermandosi sui profondi processi di crisi e di riorganizzazione economica e sulle radicali trasformazioni negli orientamenti culturali e negli stili di vita delle persone."" -
Esplorando l'agire maieutico nella formazione degli adulti. Storie di un divenire
Ogni uno, fecondato, possiede un bagaglio genetico in grado di avviarlo verso una progressiva costruzione di autonomo divenire. Sovente il contesto (educativo, professionale, politico, sociale), piuttosto che facilitare questa prospettiva, rema contro: con il rischio di cristallizzare la crescita in precari stati di dipendenza e disattivare la naturale tendenza ad affrontare la vita attingendo alle personali risorse sensoriali, emotive e mentali. Carlo Romano narra come, riflettendo e interrogando il suo agire educativo, abbia progressivamente strutturato situazioni di apprendimento in cui ciascuno, a partire dall'esperienza e dal fare, potesse essere protagonista della propria evoluzione. L'incontro con la maieutica reciproca di Danilo Dolci gli fa maturare una visione della formazione proiettata oltre il tradizionale spazio/tempo d'aula: fino ove arriva l'anima di ognuno. Il prosieguo del racconto descrive come, esplorando l'agire maieutico in un percorso di formazione, sia stato possibile coinvolgere gradualmente oltre l'aula i partecipanti alla pratica riflessiva e all'autonoma produzione di conoscenza. La narrazione si intreccia con le voci di cinque protagoniste che si interrogano, insieme al formatore, su come - nei diversi contesti di vita e professionali - è possibile rigenerare quel clima di reciprocità vissuto in fase di apprendimento, attivare coevoluzione creativa, elaborare nuovo sapere. -
Scritti per l'architettura della città
Questo libro raccoglie alcuni scritti elaborati in oltre 30 anni di attività e segue di due anni la pubblicazione Progetti per l'architettura della città di cui rappresenta il naturale sviluppo e completamento. Si tratta di pensieri in corso, in cui si mettono alla prova, prima ancora che in bella forma, interrogativi che riguardano l'architettura, il suo mestiere, le sue condizioni, la sua verità rispetto alla nostra vita. Interrogativi concepiti dentro la scuola ma attenti a sottrarsi a qualunque riduzione accademica dei ragionamenti e della loro logica interna, e che saggiano la disciplina: cioè proprio quanto proviene dall.esperienza di altri, e, disciplinando problemi e difficoltà, soluzioni e varianti, si offre come base di ragionamento; una disciplina di cui si continua a interrogare il senso e i meriti, le condizioni e le attuali caricature, per verificarne l'adeguatezza rispetto alla vita reale, all'obiettivo semplice della convivialità, a cui non bisognerebbe mai rinunciare, e a cui l'architettura dovrebbe dar luogo. Le città antiche lo fanno, ci fanno sentire bene, a casa, e questo fa parte della nostra umanità, che si sta sciupando in una rincorsa ottusa dietro le meraviglie della tecnologia e del marketing territoriale. -
Il welfare come costruzione socio-politica. Principi, strumenti, pratiche
Il libro origina da alcune domande fondamentali: dopo la deliberazione pubblica (delle vecchie e nuove arene politiche) il welfare è soltanto il regno della tecnica, sottratto alla ""creatività"""" degli attori? I processi di messa in pratica delle deliberazioni pubbliche, connessi al presidio del benessere sociale, hanno un carattere politico? Se sì, quale? La tesi di fondo qui sostenuta è che, soprattutto dopo le riforme degli anni '90 e 2000, accanto a una politicità """"maggiore"""" del welfare ne esista una """"minore"""" (ma non per importanza) della quale sono protagonisti attori locali non convenzionalmente politici. Essa merita di essere riconosciuta, osservata e problematizzata. Si sostiene inoltre che la """"politicità minore"""" del nuovo sistema di welfare può essere osservata a partire dall'uso pratico e situato che gli attori locali fanno di alcuni strumenti generati nel contesto culturale del New Public Management e della governance. Fra tali strumenti uno dei più importanti è la partnership tra soggetti pubblici e privati (molto spesso senza fini di lucro) per la programmazione e la gestione dei servizi. Il ricorso alle partnership pubblico-privato nel campo del welfare genera, da un lato, un nuovo contesto organizzativo nel quale possono essere riconosciuti molti attori, principi e strumenti al lavoro, dall'altro un welfare più """"ibrido"""", ponendo così più di una sfida al principio di cittadinanza sociale."" -
Vittime immigrate. Esigenze regolative e tutela dell'identità nella società complessa
Negli ultimi trent'anni le indagini di vittimizzazione hanno conosciuto una notevole diffusione, prima negli Stati Uniti e poi in molti paesi europei, e sembrano avere assunto un ruolo decisivo nel processo di rappresentazione e comprensione dei fenomeni criminali. Non solo tali studi hanno la funzione di rilevare le percentuali dei reati subiti, facendo emergere il numero oscuro che sfugge nelle rilevazioni ufficiali, ma offrono anche informazioni importanti sulla percezione della sicurezza, sulle paure dei cittadini, sulla capacità di governo del territorio. Di frequente, però, gli immigrati sono esclusi dai campioni elaborati per condurre siffatte indagini e si può osservare che le inchieste di vittimizzazione sinora svolte in Italia non prendono in considerazione la nazionalità della vittima. Per questo motivo, uno studio che inizi a porsi il problema della corretta individuazione e rilevazione del percorso di vittimizzazione degli immigrati si colloca, indubitabilmente, in un valido e utile filone di ricerca. Il volume, che raccoglie contributi diversi ma tutti tesi a uno sforzo comune, riflette sulla nascita e sullo sviluppo della vittimologia e dei suoi fondamenti epistemologici, sui meccanismi di costruzione sociale nella formazione e nella produzione della devianza degli stranieri, sui processi di criminalizzazione, sulla presenza degli immigrati in Campania, sulla vittima collettiva e, infine, sul legame tra la vittimizzazione e il concetto di sicurezza urbana.