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Il corsaro Nero. Nel mondo di Emilio Salgari
Il Corsaro Nero (1898) è considerato da molti il capolavoro di Emilio Salgari: concepito come romanzo a sé - ma destinato, per le pressanti richieste dei lettori, a dar vita a un intero Ciclo - ha ottenuto dall'autore attenzioni insolite ed è diventato ""contenitore"""" di seduzioni, mescolanze, intersezioni, omaggi e prestiti. Un'opera unica, capace di resistere al tempo e di trasformarsi, insieme a """"La Regina dei Caraibi"""" (1901) che ne costituisce il seguito, in laboratorio ottimale per verificare, a cent'anni dalla drammatica morte dell'autore, non solo quanto fosse strutturato il suo metodo di lavoro, ma anche quanto incidessero sulla sua capacità di invenzione quelle personali esaltazioni, angosce, sogni e incubi che grazie all'apporto di grandi illustratori come Pipein Gamba, scenografo del Teatro Carlo Felice di Genova, divennero movimento scenico di grande impatto visivo e influirono sulla formazione di intere generazioni di italiani."" -
Grandi strutture per il tempo libero. Trasformazione urbana e governance territoriale
La città contemporanea è caratterizzata dalla presenza di una serie di strutture che compongono il paesaggio urbano e qualificano lo standard della sua dotazione infrastrutturale. Parchi e centri commerciali, parchi a tema, urban entertainment center, cinema multisala, teatri e auditorium, stadi e grandi arene coperte sono le grandi strutture per il tempo libero (GSTL). Che ruolo giocano nella composizione degli interessi economici necessari per la trasformazione urbana? Come considerarle e trattarle all'interno delle logiche e degli strumenti della pianificazione urbana? Il volume affronta un percorso di ricerca teorico-strumentale incentrato sull'interfaccia tra i vari contributi di conoscenza utili alla definizione del piano urbanistico, attingendo, in forma interdisciplinare, al bagaglio delle sociologie urbane e delle antropologie spaziali e collocando il focus sul tema complesso delle grandi strutture per il tempo libero e del commercio. Le GSTL in quanto terminali e catalizzatori delle grandi trasformazioni e dei progetti urbani della città contemporanea assumono un ruolo chiave per comprendere l'evoluzione del paradigma del piano nelle sue caratteristiche trasformative della città. Un ragionamento intorno al bene comune-territorio, animato da un pervicace ottimismo nel cercare soluzioni non penalizzanti delle differenze territoriali, che vede nella qualità dello spazio urbano una irrinunciabile condizione della trasformazione urbana. -
Virtù ascosta e negletta. La Calabria nella modernità
Il titolo del volume riprende un verso della canzone Agli Italiani di Campanella. La considerazione su una virtù nascosta e trascurata dagli altri, ma anche da se stessa, è rivolta all'Italia, ma essa riguarda tanto più da vicino la patria del filosofo, quella Calabria in cui era nato e alla quale si sentì avvinto da un legame talora critico e doloroso, ma sempre profondissimo. Alla luce di tale ambivalenza, il volume prende le mosse da taluni aspetti del pensiero campanelliano - sul piano filosofico, politico, scientifico, letterario - per poi soffermarsi su momenti della vicenda storica e culturale della Calabria: dalla stagione umanistica e della prima modernità, che vide fiorire l'Accademia Cosentina e la filosofia nuova di Telesio, l'opera storiografica di Gabriele Barrio e la partecipazione al dibattito sulla nuova scienza, fino a momenti dei secoli successivi, in cui immagini stereotipate dei luoghi e dei loro abitanti convivono con nuovi interessi e feconde ricerche. -
Dal corpo al simbolo. Ermeneutica della corporeità
Fra corpo e simbolo esiste un rapporto decisamente singolare, fatto di rimandi reciproci e reciproche sovrapposizioni: è questa la convinzione che ha animato la stesura dei saggi raccolti in questo volume. A partire dagli ambiti disciplinari più diversi - dalla fisica alla psicologia, dalla storia delle religioni alla filosofia del diritto, dall'estetica alla teologia - ciascun saggio propone un discorso sulla natura simbolica del corpo, e sulla natura irrimediabilmente corporea del simbolo. Perché ogni sapere sul corpo, in qualunque territorio disciplinare si disponga, è pur sempre un sapere circa l'eccedenza simbolica che dal corpo procede ed al corpo ritorna, in una dialettica che denuncia tutti i limiti del rigido dualismo cartesiano fra res cogitans e res extensa. -
Ospedale ospitale. Dall'esperienza del medico che si ammala al progetto di una cura centrata sulla persona. Il percorso dell'ospedale Cotugno di Napoli
"Ospesale Ospitale"""" è un concetto più che un progetto, un'idea di fondo alla quale deve uniformarsi l'azione di cura. Il termine """"Ospedale"""" sintetizza la competenza tecnica e scientifica e l'esigenza di un'organizzazione appropriata. """"Ospitale"""" vuole rappresentare la concezione di una struttura che accolga, che presti attenzione alla dimensione umana e relazionale della cura. """"Ospedale Ospitale"""" propone un percorso che ha l'andamento di una parabola: si parte dall'impatto emotivo forte delle testimonianze personali, per passare agli aspetti organizzativi, economici e progettuali di struttura, comprendendoli all'interno di una cornice storica ed antropologica della medicina. L'innovazione che, nella stesura del testo, ci si propone di suggerire, è quella di giungere, o forse dovremmo dire, ritornare, attraverso le nuove tecnologie, alla filosofia del """"medico umanista"""". È difficile parlare di creatività nella malattia. Potrebbe sembrare persino offensivo e irritante. L'incontro con la malattia il più delle volte genera un senso di impotenza e di frustrazione, paralizza le idee; la paura del futuro rende difficile se non impossibile la progettualità." -
L' urbanistica come vocazione. Scritti di Giampiero Vigliano
Il volume presenta una selezione degli scritti di Giampiero Vigliano (1922-2001) con lo scopo di trasmettere, soprattutto a beneficio dei giovani, un patrimonio d'idee e una viva testimonianza di quel grande periodo formativo dell'urbanistica italiana costituito dai due decenni post-bellici degli anni '60 e '70, nei quali Vigliano maturò la propria esperienza professionale e accademica, e di inquadrare nella sua giusta dimensione culturale una figura di pioniere dell'urbanistica italiana che per varie ragioni, soprattutto per la sua collocazione politico-ideologica piuttosto lontana dalla corrente centrale - soi-disant ""progressista"""" - allora in auge, non fu giustamente apprezzata. Per palesare meglio il contributo culturale di Giampiero Vigliano, gli scritti scelti sono stati suddivisi in due grandi filoni: il primo (La città oltre i suoi confini) è centrato sulle vicende, soprattutto piemontesi, in tema di pianificazione territoriale; il secondo (L'eredità della storia) è dedicato all'investigazione e alla difesa del patrimonio ambientale, storico e artistico. Nonostante si tratti comunque di una selezione di scritti, il volume costituisce un materiale prezioso per chi - scevro da ideologismi intenda ricostruire le vicende urbanistiche italiane, e piemontesi in particolare."" -
Un' esperienza di cui aver cura. Appunti pedagogici sul fare educazione
Il mondo attuale ha uno strano rapporto con l'educazione. Da un lato, sembra moltiplicare le modalità attraverso cui raggiunge ogni persona inducendo, più o meno consapevolmente, stili di comportamento, pratiche di esperienza e abitudini di vita, esibendo traguardi cui arrivare, obiettivi da raggiungere, modelli da imitare. L'educazione è ovunque: nella sua informalità e liquidità è diffusa in ogni luogo che ciascuno di noi frequenta. Ce ne rendiamo conto, appunto, dagli effetti che provoca: condivisibili o deprecabili che siano. D'altro lato, l'educazione, che avviene nelle scuole e nei servizi educativi, riabilitativi o sociali, sembra essere in qualche modo data per scontata: perché è esperienza obbligatoria, perché è necessaria risposta a bisogni ricorrenti o emergenti. In questo scenario, l'educazione rischia di essere svuotata di senso. Di fronte a ciò, si afferma la necessità di aver cura dell'esperienza che essa rappresenta. Il testo, partendo da una riflessione sul rapporto tra cura ed educazione, si interroga su cosa possa significare oggi fare educazione, su cosa comporti averne cura senza prescindere dalla sua complessità e materialità. Lo fa guardando al lavoro educativo, alle competenze e alle strategie che lo sostengono. Suggerisce prospettive di riflessione, nell'intento di rappresentare, per chi a questo lavoro si accosta o per chi lo svolge ormai da tempo, appunti per la propria pratica. -
La Bibbia del capo. Guida per i quadri di nuova nomina (capireparto, capiufficio, capisquadra, capiarea...)
Cosa deve fare chi è promosso capo ufficio, capo reparto in un'azienda industriale, commerciale, di vendita al dettaglio, in una banca, in una società di servizi, in un'impresa turistico-alberghiera? La sua vita cambia totalmente. Ora il suo compito è far lavorare gli altri, ottenere che diano il meglio di se stessi, che si impegnino per rispettare i programmi e raggiungere gli obiettivi, che la loro produttività sia alta e continui ad aumentare, che i ""clienti"""" (interni ed esterni) siano soddisfatti, che la qualità sia totale. Come ottenere tutto questo, oggi che il modello del vecchio capo, basato sull'autorità gerarchica, il distacco, il timore riverenziale, i metodi burocratici è definitivamente scomparso? Come motivare la gente, fare osservazioni, correggere chi sbaglia, premiare chi se lo merita, risolvere i piccoli, continui problemi di tutti i giorni? La Bibbia del """"capo"""" è una guida di lettura facile e piacevole. È ricca di esempi e casi pratici ed è basata su una vastissima esperienza e molto sano buon senso. Illustra cosa concretamente dovete fare e quali tecniche dovete impiegare per: costruire la vostra immagine; ottenere autorità e prestigio; esercitare una leadership; trasformare i vostri uomini in una squadra affiatata, allenarla, colmarne le lacune e correggerne gli errori con l'assistenza e la consulenza; definire i vostri traguardi (giornalieri, settimanali, mensili, annuali)."" -
I 5 fattori dello sviluppo locale. Cultura, produzione, lavoro, leadership e megatrends nel futuro della Brianza
La situazione di crisi e i necessari cambiamenti impongono ai dirigenti del territorio della Brianza di individuare leve strategiche di sviluppo su cui generalizzare conoscenza e condivisione per agire al meglio. Queste ""leve di sviluppo"""" sono materiali e immateriali e le seconde fungono spesso da punto di attrazione delle prime. La prima leva è la cultura di un territorio. La seconda leva, ovviamente, è l'economia, in particolare la produzione di beni e servizi che costituiscono e sono una caratteristica fondamentale della Brianza. La terza leva è il lavoro. La quarta leva fondamentale per lo sviluppo, è la qualità della leadership della Brianza nei suoi ruoli pubblici, privati e sociali. La sua formazione e selezione consente di rispondere al deficit della classe dirigente tra aspettative da soddisfare e capacità di svolgere il ruolo di guida di comunità e organizzazioni. Infine, la quinta leva di sviluppo è la presenza di una prospettiva di sviluppo con una vision futura condivisa della Brianza, almeno nelle opzioni fondamentali. Il volume raccoglie i materiali di quattro seminari svoltisi alla fine del 2009 in Brianza, con il contributo dell'Assessorato Regionale alla Cultura della precedente legislatura, mentre i materiali sul lavoro raccolgono le relazioni relative al seminario dell'ottobre 2010 realizzato in collaborazione con il Corso di Scienze dell'Organizzazione dell'Università Bicocca, che si tiene a Monza."" -
Tecnologia e sapere pratico nella società della conoscenza. Il caso della telemedicina
L'obiettivo di questo libro è di contribuire alla comprensione di come si forma, si mobilita e si dispiega la competenza professionale attraverso la mediazione delle infrastrutture tecnologiche. Attraverso lo sviluppo di un percorso teorico applicato all'analisi di un caso di telemedicina il volume intende offrire una cassetta degli attrezzi interpretativa in grado di decodificare le caratteristiche del lavorare mediato dalle information and communication technology (ICT). Le molteplici possibilità offerte dalle ICT ai servizi e al lavoro della conoscenza rende necessaria una comprensione di queste nuove forme di lavoro che sia in grado di coglierne la complessità e le peculiarità. Gli strumenti analitici sviluppati per la comprensione del lavoro industriale non appaiono adeguati a spiegare come si lavora nella società della conoscenza. Nella società della conoscenza il lavoro è sempre meno trasformazione materiale e sempre più caratterizzato dall'uso di competenza esperta. Lavorare è interpretare situazioni che sono ambigue e presuppone processi di attivazione e selezione delle conoscenze pertinenti in funzione di un fine pratico. La cassetta degli attrezzi che questo libro fornisce può essere utilizzata per analizzare il lavoro coinvolto nell'offerta di servizi ad alto valore conoscitivo e per progettare, ottimizzare e accordare i sistemi tecnologici alle esigenze della pratica di lavoro e al contesto locale in cui saranno inseriti. -
Per la giustizia e la libertà. La stampa Gielle nel secondo dopoguerra
I ""gielle"""". Con questo nome nel secondo dopoguerra un gruppo di protagonisti della Resistenza e di ex azionisti volle condurre insieme una battaglia, ideale e morale, contro i segni di una nuova reazione. La Resistenza, secondo la bella metafora usata da Giorgio Agosti, fu il momento in cui tante """"tartarughe"""" misero la testa fuori dalla loro corazza per """"incontrare altre teste che si affacciavano con circospezione"""" e affermare cosi la volontà di non vivere isolati. Nel secondo dopoguerra, quelle """"tartarughe"""" non accettarono di ritirarsi ognuna nella propria corazza né di rinchiudersi nell'ambito troppo stretto della politica partitica. Scelsero di tenere aperte possibilità e luoghi dove poter incontrare teste """"vecchie e nuove"""" che si sporgevano dal guscio. Il mensile dell'Associazione Giustizia e Libertà, dal 1947 al 1970, divenne uno dei luoghi di confronto ideale per un gruppo di intellettuali consapevoli della responsabilità che spettava loro nella lotta per la costruzione della democrazia nel nostro Paese e la piena valorizzazione dei principi della Costituzione appena proclamata. Il mensile, diretto da Mario Giovana, poi da Carlo Casalegno, Gino Viano e Nicola Tranfaglia, ospitò articoli di vari collaboratori non solo piemontesi, fa cui Alessandro e Carlo Galante Garrone, Franco Antonicelli, Aldo Garosci, Ferruccio Parri, Giorgio Agosti, Norberto Bobbio, Giorgio Bocca, Franco Venturi, Faustino Dalmazzo, Primo Levi, Massimo Mila, Renzo Biondo, Luciano Bolis, Guido Quazza."" -
La generatività del desiderio. Legami familiari e metodo clinico
Questo libro collega la dimensione della generatività con l'esperienza del desiderio. La generatività del desiderio esprime la possibilità per ciascuno di trovare la propria cifra unica e singolare nel far entrare la propria soddisfazione nel legame con l'Altro, evitando di cadere nel tranello nevrotico che riconduce il proprio desiderio al progetto dell'Altro. La proposta concettuale di questo lavoro consiste nel definire le coordinate relazionali e simboliche dell'apertura al desiderio, rintracciando nella trama dei legami familiari i suoi presupposti evolutivi. Tali presupposti non si configurano però come semplici fattori causali. L'accesso all'esperienza del desiderio chiama in causa la responsabilità del soggetto che per vivere in prima persona deve riformulare e soggettivare la propria storia. Viene presentata una prospettiva inedita, dove gli studi e le ricerche sul ""famigliare"""" dialogano con le evidenze cliniche della psicoanalisi e della psicopatologia. Nicolò Terminio, partendo dalla sua attività clinica e di ricerca, propone un vertice di osservazione originale che connette il paradigma relazionale-simbolico con la teoria psicoanalitica lacaniana e la psicopatologia fenomenologica. Emerge una visione complessa che riesce a coniugare l'attenzione per la singolarità del caso clinico con le esigenze del rigore scientifico."" -
Dalla mente che calcola alla mente che vive. La psicologia dal cognitivismo alle scienze cognitive e oltre
Il cognitivismo ha dominato la psicologia nella seconda metà del secolo scorso e tuttora ha una grande influenza. Secondo tale prospettiva, l'attività mentale umana si spiega come la trasformazione degli stimoli in rappresentazioni simboliche che verrebbero manipolate, secondo procedure simili a quelle dei computer, per produrre le risposte osservabili. Questa visione dell'uomo è stata messa in discussione per vari aspetti. Ad esempio secondo alcuni l'attività psichica non dovrebbe essere vista solo come confinata all'individuo senza che si tenga conto dell'interazione sociale. Inoltre sottolineare tanto i processi cognitivi induce a trascurare la vita affettiva ed emozionale. Scopo di questo volume è fare il punto sulla vitalità dell'approccio cognitivista e di considerare in che modo esso si stia evolvendo nell'ambito della psicologia e delle scienze cognitive attuali. Verranno quindi esaminati i fondamenti storici, teorici e metodologici del cognitivismo con particolare attenzione alla metodologia simulativa, creata e resa possibile dal cognitivismo e che oggi, ormai svincolata dai presupposti di tale approccio, ha un posto di rispetto nel panorama delle metodologie a disposizione delle scienze psicologiche. Verranno poi analizzate le principali voci critiche verso la prospettiva cognitivista per valutare lo status dei possibili quadri teorici. -
L' editoria a Napoli nel decennio francese. Produzione libraria e stampa periodica tra Stato e imprenditoria privata (1806-1815)
La breve stagione del Decennio francese segna, per Napoli, la cruciale transizione dall'antico regime tipografico alla più avanzata condizione del lavoro editoriale nel quadro delle generali trasformazioni operate dai Napoleonidi. Alla luce d'inediti documenti e di testimonianze bibliografiche coeve, il volume, dopo sintetici cenni di confronto con altre realtà italiane, ne ricostruisce la struttura produttiva - le cartiere, i tipografi, le nuove figure d'imprenditori - estendendosi agli autori, alle opere, alla situazione nelle province del regno. Al tempo stesso esamina la stampa periodica articolata in giornali ufficiali, fogli economici, riviste tecnico-scientifiche e sorretta dall'impegno civile degli intellettuali, chiamati a collaborare all'edificazione del novus ordo, tra i quali molti esuli della Repubblica Partenopea. Analizza, poi, il ruolo e l'attività della Stamperia Reale e degli altri poli tipografici dipendenti dalle pubbliche amministrazioni, evidenziando lo stretto rapporto tra editoria e istruzione pubblica espresso dal progetto delle collezioni economiche. Emerge, nel complesso, un ampio programma di modernizzazione che investe non solo le istituzioni culturali, e le biblioteche in particolare, ma la stessa produzione libraria, sia pur soggetta a una politica editoriale non priva d'incertezze e aporie nel difficile rapporto tra Stato e imprenditoria privata. -
Strategie e strumenti per la valorizzazione sostenibile delle produzioni agroalimentari di qualità
Questo volume trae spunto dalle riflessioni emerse nell'ambito delle ricerche realizzate dalla Fondazione Simone Cesaretti sui temi dello sviluppo competitivo sostenibile. Le crescenti preoccupazioni di ordine sociale, ambientale, territoriale ed economico attribuiscono, infatti, al settore agroalimentare, una responsabilità centrale nella realizzazione di un percorso di sviluppo orientato alla sostenibilità, che deve però essere necessariamente intesa come un processo continuo ispirato a principi etici, che si fonda su una allocazione efficiente ed equilibrata delle risorse tra le diverse dimensioni dello sviluppo, strettamente interrelate tra loro; fondato sul principio di equità generazionale, nella sua duplice accezione di equità intergenerazionale e di equità intragenerazionale. In questo contesto, il lavoro si propone l'obiettivo di offrire un'analisi dettagliata dei possibili strumenti e delle diverse strategie che, con riferimento alle dimensioni ambientale, sociale, territoriale e generazionale dello sviluppo, sono in grado di valorizzare in maniera sostenibile la qualità agroalimentare, favorendo la promozione di una nuova cultura alimentare sostenibile. -
Il diritto al lavoro possibile. La riforma del sistema di gestione amministrativa del mercato del lavoro ed i nuovi servizi per l'impiego in Italia
Il radicale riordino dell'intervento pubblico sul governo del sistema di incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro in Italia, iniziato nella seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso e tuttora in divenire, costituisce una profonda riforma istituzionale e sociale. Attraverso le pagine di questo volume, si sono volute condividere le tappe che hanno portato alla costruzione del nuovo sistema di servizi per il lavoro in Italia, dedicando un'attenzione prevalente alle strutture pubbliche per l'impiego. Il titolo richiama in primo luogo il diritto al lavoro sancito dall'articolo 4 della Costituzione, che oggi viene declinato nell'impegno dello Stato a garantire buoni servizi per l'impiego e nel diritto, da parte dei cittadini, ad usufruirne. In secondo luogo vuole ricordare quello di un importante libro scritto da Pietro Ichino agli inizi degli anni Ottanta, dal significativo titolo Il collocamento impossibile. Molte persone hanno partecipato alla costruzione di una rete di strutture pubbliche in grado di offrire servizi per l'impiego sempre più capaci di soddisfare le esigenze del mercato del lavoro, con lo scopo di garantire ai cittadini prestazioni in linea con le realtà europee più progredite in questo settore. Il bilancio in merito a tale obiettivo è sicuramente positivo, anche se non mancano delle ombre e le difficoltà da superare rimangono molte, ma si avvertono segnali certi di una nuova spinta verso l'innovazione ulteriore del sistema. -
Namasté. Un augurio per un collocamento mirato, mediato e condiviso dei disabili deboli
La legge 68/99, liberalizzando in parte l'assunzione dei lavoratori disabili, ha consentito di avviare numerosi percorsi di accompagnamento e inserimento al lavoro e reso possibile un miglior incontro tra domanda e offerta. Negli anni è emersa, nello stesso tempo, l'oggettiva difficoltà di collocare nelle aziende categorie di lavoratori ""meno abili"""" e portatori di un sedimentato stigma sociale. Chi è affetto da disabilità psichica ha una probabilità di trovare lavoro del 58 per cento in meno rispetto a soggetti con altra disabilità. Il risultato è la permanenza nelle liste del collocamento mirato per lunghi periodi senza realistiche possibilità di uno sbocco lavorativo. L'articolo 14 del decreto legislativo 276/03 ha permesso di sviluppare percorsi di inserimento lavorativo, sperimentati nella Provincia di Milano nell'anno 2005, mettendo in contatto il sistema della cooperazione sociale, capace di coniugare vocazione imprenditoriale e finalità sociali, e le aziende in obbligo di assunzione. L'azione di sensibilizzazione Namasté vuole essere un volano di riattivazione dello strumento legislativo sull'intero territorio nazionale, volto a promuovere percorsi di inclusione lavorativa e sociale."" -
Vittorini politecnico
Il 29 settembre 1945 Elio Vittorini fondava a Milano la rivista ""Politecnico"""", in cui proponeva una """"nuova cultura"""", finalizzata non più a """"consolare"""", ma a """"liberare"""" l'uomo dalle sofferenze. Il termine """"politecnico"""" identifica il più esteso periodo in cui il modello di Carlo Cattaneo ha orientato la ricerca culturale dello scrittore siciliano sui criteri dell'inclusività e degli incroci tra i linguaggi. Oltre che di letteratura, infatti, Vittorini si è occupato di arti plastiche e figurative, di architettura, di fotografia, di teatro, di cinema e televisione. La versatilità dei suoi interessi e il desiderio di confrontare fra loro i codici espressivi stanno a prologo di quelle sperimentazioni che, tra gli anni Quaranta e Sessanta, conducono a contaminare la forma-romanzo con la fotografia (Conversazione in Sicilia, 1953) e con l'urbanistica (Le donne di Messina, 1949) o a modificare il registro narrativo di Uomini e no (1945) e delle Città del mondo (1969) in sequenze drammaturgiche (1965) e in romanzo scenico (1974). Il magistero di Cattaneo suggerisce la chiave di lettura per comprendere l'attività di scrittore, di critico militante e di editore, soprattutto negli anni in cui Vittorini operò a Milano, """"città politecnica"""" per eccellenza. L'indagine sul """"Vittorini politecnico"""" giunge a tracciare un profilo di intellettuale poliedrico, delinea un quadro di suggestioni estetico-ideologiche che cooperano alla costruzione della polis."" -
Il lavoro dell'artista straniero in Italia. Approfondimento SIAE
È un manuale operativo che contempla i diversi aspetti amministrativi, fiscali e previdenziali connessi agli ingaggi di artisti stranieri. È una ""guida operativa"""" per gli organizzatori di eventi artistici. Dopo aver fornito un breve vocabolario di riferimento per non incorrere in equivoci (artisti non residenti, domicilio fiscale, codice fiscale, permesso di soggiorno, artisti comunitari ed extracomunitari, contributi previdenziali, oneri fiscali, eccetera) vengono affrontati cronologicamente i vari adempimenti amministrativi e gestionali: dalla stipulazione del contratto tra artista straniero e committente, agli adempimenti informativi e contributivi verso l'Enpals, alle comunicazioni verso il nuovo Centro per l'impiego e verso la Siae, al pagamento degli oneri fiscali e ai modelli dichiarativi. Il testo, di taglio eminentemente pratico, presenta due chiavi di lettura: una più semplice, dedicata agli studenti e a coloro che si affacciano per la prima volta al settore, l'altra pensata agli addetti ai lavori più esperti, che potranno quindi addentrarsi nei dettagli normativi e procedurali più complessi. Il libro recepisce tutte le novità 2011 inerenti al contesto artistico e culturale: dalla rivoluzione telematica Enpals, del Centro per l'impiego (ex Ufficio di collocamento), alle nuove aliquote previdenziali Enpals, fino all'illustrazione dei nuovi regimi fiscali agevolati, passando attraverso le più recenti sentenze e circolari di riferimento del settore."" -
Sistemi di gestione dell'energia. La norma EN 16001: efficienza e risparmio energetico per competere
La competitività aziendale e la difesa dell'ambiente sono spesso considerati due obiettivi contrastanti: questo dualismo può essere superato mediante l'applicazione di un sistema di gestione dell'energia. Infatti, la presenza sul mercato di imprese caratterizzate da minori costi di trasformazione rende sempre più necessaria la ricerca di vantaggi competitivi, che possono concretizzarsi differenziandosi rispetto ai concorrenti. Tra questi, sta assumendo sempre maggiore rilevanza l'energia: agendo su tale leva, le aziende possono abbassare i costi operativi, i capitali immobilizzati e ridurre i rischi di esposizione alla fluttuazione delle quotazioni delle fonti energetiche. Inoltre, i benefici di una differenziazione dei prodotti e servizi, mediante caratteristiche legate ad aspetti energetici, si possono tradurre in un incremento delle vendite o in un prezzo più elevato, grazie al valore aggiunto riconosciuto dai consumatori. La riduzione dei consumi energetici e il contenimento delle emissioni inquinanti favoriscono uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Il presente testo si propone di illustrare il sistema di gestione dell'energia, descritto dalla norma UNI CEI EN 16001, che consente un approccio sistematico per un miglioramento continuo delle proprie prestazioni energetichei. Il libro è rivolto a imprenditori, energy manager, responsabili dei sistemi di gestione, consulenti, auditor e docenti.